CENTRO DI PREPARAZIONE ATLETICA, VALUTAZIONE FUNZIONALE, SERVIZI PER LO SPORT
VIA REGIONE ISELLA 8 – SAN BERNARDINO VERBANO (VERBANIA)
TEL. 327 6608302
e-mail: [email protected]
PRESENTAZIONE
NUOVO STUDIO di
BIOMECCANICA
POSTURALE
AVANZATA
Per meglio comprendere il FINE e i CONTENUTI di questo nostro
progetto, e di questo ESCLUSIVO servizio per i nostri clienti, è necessario
capire come un LAVORO così COMPLETO ed INNOVATIVO trovi
comunque le sue basi nella FISICA e nella BIOMECCANICA di BASE.
Partendo ovviamente dalle leggi della FISICA, che coordinano le
conoscenze sui fenomeni naturali, e passando quindi alla
BIOMECCANICA, ossia alla scienza interdisciplinare che studia
l’applicazione delle leggi della meccanica ai problemi biologici,
abbiamo realizzato un modello di ANALISI e SVILUPPO completamente
NUOVO!!!
Ovviamente i nostri studi si sono rivolti ad un analisi DINAMICA,
quindi partendo da un sistema complesso che prevede movimento,
analizzato secondo componenti cinetiche e cinematiche, associando il
tutto a studi paralleli di tipo anatomico, antropometrico, strutturale e
fisiologico.
Tramite
questo
approccio
multilaterale, abbiamo ottenuto un
RISULTATO UNICO ed assolutamente
Scientifico ed innovativo.
La NOVITA’ del nostro studio sta nell’
integrare
all’analisi
biomeccanica
classica, ulteriori variabili di tipo
anatomico, fisiologico e posturale, per
poter adattare alla REALE condizione
fisico/atletica del ciclista la posizione.
Spesso gli studi partono da
presupposti di analisi unicamente incentrati sulla standardizzazione
antropometrica, utilizzando i dati in modo “diretto” al fine di ottenere
“teoricamente” il massimo prestativo (non viene effettuata una
valutazione COMPLEMENTARE dei fattori muscolari, fisiologici e
posturali quindi non viene mai considerato lo STATO CONDIZIONALE e
di ADATTAMENTO del SOGGETTO).
Se esiste una posizione “TEORICA” ottimale, non è detto che questa,
al variare di alcuni parametri ad esempio articolari o muscolo-tendinei,
possa addirittura risultare controproducente. Al fine di attuare misure
per prima cosa PREVENTIVE, e per garantire che l’atleta non incorra in
algie o problemi articolari (o addirittura arrivi a peggiorare
problematiche ormai conclamate), è assolutamente necessario
UTILIZZARE questa metodica COMPARATA ed INTEGRATA!!!
Prima di poter effettuare la verifica COMPARATA di tutte le variabili,
che il nostro complesso sistema prende in analisi, sono necessarie
DIFFERENTI FASI di VALUTAZIONE.
FASE 1 – VALUTAZIONE POSIZIONE INIZIALE
OBIETTIVO:
effettuare
una
valutazione iniziale (antecedente a
qualsiasi modifica) per stabilire se e
come, eventuali problemi posturali,
articolari o muscolo tendinei rilevati
nelle valutazioni successive, possano
dipendere
da
una
scorretta
Biomeccanica iniziale, o se siano dovuti
a variabili “anatomo-funzionali” del
Soggetto;
- registrare
la
posizione
attualmente utilizzata dall’atleta per
avere poi un termine di confronto e
paragon
e con la
posizione che verrà calcolata
ANALISI : -Posizionamento del
soggetto su un ergometro, rilevazione
posizione
e
misure
telaio
e
componentistica
(pedivelle,
pipa
eventuali arretramenti tubo sella ecc.
ecc.), valutazione gradi articolari;
- Rilevazione del posizionamento attuale delle tacchette : angolo,
avanzamento relativo alla scarpa ed al metatarso.
- Determinazione del METATARSO ANATOMICO, come riferimento
unico per il successivo calcolo del posizionamento delle tacchette.
FASE 2 – MISURE ANTROPOMETRICHE
OBIETTIVO : -misurare i segmenti corporei per
creare il MODELLO ANATOMICO dell’atleta e
determinare il SOMATITIPO.
Le lunghezze segmentali, e quindi le nostre
“leve ossee”, condizionano e influiscono
DIRETTAMENTE sulla prestazione atletica e sul
rendimento meccanico del soggetto. Il sistema
locomotore è formato da un complesso “motore”
rappresentato dai muscoli, e da una macchina
(sistema osteo-articolare) capace, di realizzare il
moto del corpo o di sue parti, attraverso l’utilizzo
di leve. Tali leve sono rappresentate dai nostri
segmenti ossei, che hanno finzione di equilibrare
il carico esterno (resistenza) e la forza esercitata
dai muscoli (che possiamo impropriamente
chiamare “potenza”). Ovviamente al variare
delle misure dei nostri segmenti corporei, si
modifica la capacità ed il rendimento. La
precisa misurazione delle nostre leve ossee è
INDISPENSABILE per fornire variabili
DETERMINANTI nel calcolo della successiva
posizione in bici.
ANALISI: -attraverso specifici strumenti
come lo stadiometro, il Biosize calibri e metri
di diverso genere, vengono, sulla base di
precisi “punti di REPERE”, misurate tutte le
lunghezze corporee di riferimento.
FASE 3 – ANALISI POSTURALE
OBIETTIVO : -Dal punto di vista
motorio, ogni atleta adatta le proprie
posture (sia statiche che dinamiche) in
relazione ad esigenze funzionali, per
ottimizzare, economizzare e migliorare il
rendimento. Tale adattamento avviene
anche con FUNZIONE antalgica o di
compensazione, nel caso di asimmetrie,
limitazioni articolari o muscolari. L’analisi
POSTURALE è quindi OBIETTIVO primario
del biomeccanico per stabilire la
funzionalità, l’equilibrio e l’adattamento
di tutte le
catene
cinetiche
muscolari.
Una completa
osservazione,
che prevede
anche
l’integrazione
di valutazione
dei sistemi di
ricezione
posturale
e
propriocettiva PERIFERICI (ad esempio
l’analisi di tutto l’arco plantare e della
posizione delle dita del piede)
ANALISI: -attraverso specifici strumenti
di analisi, tramite un accurato studio
posturale, il nostro fisioterapista valuta
tutti le 4 visioni anatomiche principali, e
successivamente
analizza
tutte
le
simmetrie muscolari, le catene cinetiche
principali, e, nella sua globalità, tutto il
fisico nella posizione ortostatica.
FASE 4 – VALUTAZIONE RANGE ARTICOLARI
OBIETTIVO : - Ogni articolazione possiede
“Gradi Articolari” standard entro cui il nostro
fisico ottimizza ogni movimento e rende le
nostre leve intrasegmentarie più efficienti. A
causa di lassità legamentose, infortuni,
logorio o semplicemente per forme
“genetiche”
anomale,
ogni
nostra
articolazione può, rispetto ai gradi di libertà
che le sono
concessi,
presentare
un deficit o
un’
amplificazione dei gradi articolari di
riferimento.
Per valutare i gradi articolari è
necessario effettuare un analisi
molto dettagliata e precisa. La
finalità di tale studio, oltre
ovviamente all’obiettivo prestativo,
è di avere FUNZIONE PREVENTIVA: nel caso di importanti deficit
articolari il soggetto presenterà limitazioni evidenti nel compiere
alcuni movimenti in modo completo, viceversa, in caso di lassità
legamentose, l’atleta può addirittura presentare controindicazioni
nell’effettuare gesti tecnici con ampia escursione.
ANALISI : - Con l’utilizzo di specifici goniometri, il nostro terapista
effettua
una
complicata
e
molto dettagliata
valutazione
di
tutti
i
gradi
articolari.
La
misurazione
è
molto
difficile
perché
è
necessario
stabilire una postura di base, ed effettuare sia una misurazione
“statica” che “dinamica”, per poter individuare gli effettivi “limiti” di
escursione articolare del soggetto. Dobbiamo ricordare che, a seconda
del TIPO di articolazione, esistono più GRADI di libertà articolare. Ad
esempio, l’articolazione del gomito possiede un solo grado di liberta
(articolazione a “ginglimo” prevede solo flesso estensione); un
articolazione più complessa come l’anca (di tipo emisferico) possiede
più gradi articolari, e quindi la valutazione richiede maggiori variabili
di riferimento.
FASE 5 – ECOGRAFIA INFRAROSSI e VALUTAZIONE
“COMPLIANCE MUSCOLARE”
OBIETTIVO : - Questa rappresenta la fase operativa “TOTALMENTE
INNOVATIVA e ASSOLUTAMENTE UNICA”. Per analizzare in modo
TOTALE le caratteristiche anatomo-fisiologiche dell’atleta, dopo
numerosi studi e ricerche, abbiamo integrato nella nostra valutazione
anche il concetto di “ COMPLIANCE MUSCOLARE”. Questa variabile
esprime le qualità intrinseche dei nostri tessuti , ma soprattutto ci
fornisce una panoramica precisa dei loro rapporti. Ovviamente, se
analizziamo una sezione trasversa della nostra coscia, potremo in
sequenza, partendo dalla periferia e quindi dalla cute, misurare tutti i
tessuti che compongono il nostro arto (cute, grasso sottocutaneo,
muscolo, grasso profondo, tessuto osseo ecc. ecc.), oltre a tutti i
TESSUTI CONNETTIVI che rivestono le differenti parti citate. La capacità
di esprimere forza, potenza, ed in generale tutte le variabili prestative,
sono direttamente correlate alla nostra anatomia strutturale. Oltre
ovviamente alle dimensioni dei muscoli ed alla tipologia di fibre, la
presenza e quantità di grasso profondo influisce direttamente sulla
capacità contrattile del muscolo. Lo spessore dei tessuti connettivi
presenti in ogni punto di transizione tra un tessuto e l’altro,
compromettono l’elasticità muscolare. Da questo possiamo capire
come la valutazione del grasso profondo, di marcate strutture di
rivestimento (collagene del tessuto connettivo) fornisca un indicazione
precisa sul grado si elasticità, dinamismo e potere contrattile della
nostra muscolatura.
Attraverso due successive rilevazioni siamo in grado di valutare con
un margine di errore di “un decimo di millimetro”, tutti gli spessori e la
distribuzione dei tessuti interni dei nostri arti inferiori. Correlando
queste rilevazioni con precisi indici, siamo in grado di stabilire se il
soggetto sia in grado di mantenere posizioni molto allungate
(possegga quindi massima elasticità muscolare, e ottimo dinamismo)
oppure presenti una qualità muscolare meno adattabile, e più “rigida”.
In base alla tipologia e qualità muscolare, le formule standard ed i
calcoli di base effettuati sulle prime valutazioni anatomiche ed
articolari, vengono integrati, per arrivare ad un RISULTATO finale
UNICO E TOTALMENTE PERSONALIZZATO.
OBIETTIVO: Attraverso l’“Ecografo ad Ultrasuoni” BM Deluxe – ©
IntelametricsTM effettuiamo due differenti valutazioni.
1 - VALUTAZIONE STATICA
Prevede un analisi dei tessuti in profondità .L’ecografo ci permette una
misurazione non invasiva con livello di precisione e accuratezza
altamente superiore alle metodiche oggi maggiormente impiegate.
Grazie al suo sofisticato software è in grado di effettuare misure locali
finalmente esatte.
Come potete vedere dall’immagine sotto riportata, la prima
misurazione, puntando il segnale infrarossi in un preciso punto, ci
consente di rilevare in profondità
tutti
i
cambi
di
tessuto
(Stratigrafia) e quindi valutarne
esattamente
gli
spessori.
Nell’immagine, per meglio far
apparire la differenza dei tessuti
abbiamo ovviamente utilizzato uno
“spaccato” di tessuto animale, in cui
sono molto evidenti, il grasso
sottocutaneo (fino riga gialla), una
parte del grasso profondo (fino riga
rossa), il ventre muscolare, al cui
interno notiamo comunque la
presenza di macchie bianche
dovute al grasso intramuscolare, e
successivamente (riga azzurra sul
grafico alto) ancora del grasso
profondo.
Il vantaggio di tale valutazione è che, oltre essere mille volte più
precisa e “profonda” di una plicometria (che ovviamente valuta in
modo sommario solo il grasso sottocutaneo), essa è TOTALMENTE
indipendente da variabili ambientali quali postura e contrazione del
muscolo, e non subisce l'effetto correlato all'assunzione di liquidi,
perché indifferente all'umidità della cute (che influenza invece la
conducibilità e quindi tutte le misure impedenziometriche).
2- VALUTAZIONE DINAMICA
Prevede l’analisi COMPLETA di un area corporea: nel nostro caso
prendiamo come riferimento coscia dx e coscia sx. Facendo scorrere
l’ecografo lungo tutta la coscia, partendo dall’inguine fino alla base
della rotula, il software
interpreta il segnale ricostruendo
completamente l’anatomia. L’immagine che abbiamo non è che la
restituzione di energia rilevata dal ritorno dall’ultrasuono: la cute,
composta di cellule di dimensione molto ridotta non restituisce
segnale, e non è quindi visibile. Anche il grasso sottocutaneo possiede
cellule adipose molto piccole, e quindi non è delineato da una
variazione del segnale. La prima netta risposta arriva o dal muscolo o
dal grasso “profondo”, che presentando struttura a strati sovrapposti,
genera “eco” molto visibili, così come tutte le strutture di rivestimento
presenti fra un tessuto e l’altro. Per meglio capire tale concetto
analizziamo la seguante immagine
Sono rappresentate le due scansioni complete della coscia dx e sx.
Le zone più chiare rappresentano la risposta al segnale ecografico e
quindi la presenza e demarcazione di uno specifico tessuto: abbiamo
quindi una prima zona bianca che segnala la demarcazione tra grasso
sottocutaneo e ventre muscolare, delle aree nebulose bianche che
rappresentano il grasso profondo, una seconda area bianca di
demarcazione che rappresenta il connettivo di rivestimento del retto
femorale e del retto profondo, e infine, nella parte più profonda,
ovviamente il segnale di risposta dal tessuto osseo. Grazie al software
di analisi, possiamo direttamente MISURARE (come dimostrato nella
successiva immagine) qualsiasi punto di demarcazione tra i tessuti, e lo
spessore dei tessuti stessi.
Cute: regolare, zona del tutto nera,
raramente più di 1 mm.
Adipe Superficiale: spessore
tipicamente regolare, genera poca
risposta all’eco (colore scuro).
Adipe Profondo: dimensioni spesso
non regolari, luminosità maggiore.
Sono frequenti le zone bianche
all’interno dovute alla struttura a
strati sovrapposti.
Muscolo: può avere più fasce, si può
rilevare lo spessore del muscolo solo
in alcuni siti. Luminosità è legata alla
struttura ed al grasso intramuscolare
.
Oltre ovviamente ad una valutazione molto accurata, il FINE di tale
lavoro è quello di definire la QUALITA’ muscolare dell’atleta. La
marcata presenza sia di grasso sottocutaneo,
ma sopratutto di grasso profondo
(intramuscolare), grazie a precisi indici e
formule di calcolo, ci fornisce la
COMPLIANCE MUSCOLARE ossia la
quantificazione dell’elasticità, dinamismo e
resistenza delle nostre fibre a contrarsi.
In base al livello di compliance, la posizione
del soggetto dovrà essere adattata. Solo
grazie ad un integrazione di questa
importantissima variabile, il soggetto arriverà a gestire la pedalata, e
quindi tutte le catene cinetiche interessate, non solo nel modo più
performante, ma soprattutto nel modo più redditizio e “fisiologico”.
Un processo veramente complesso che ci consente di giungere ad un
posizionamento totalmente personalizzato, posturalmente perfetto e
ai massimi livelli di performance!!!
FASE 6 – INTEGRAZIONE FINALE DEI DATI e
POSIZIONAMENTO
OBIETTIVO : - Arriviamo finalmente alla fase conclusiva in cui tutti i
dati raccolti vengono interpolati, analizzati con i nostri software
ottenendo tutti i dati finali. Attraverso questi valori il nostro tecnico
procederà ad adattare la
posizione
dell’atleta
effettuando direttamente
tutto
il
lavoro
e
controllando poi il tutto in
fase dinamica.
Partendo dalle tacchette
fino ad arrivare a tutti gli
angoli
di
lavoro,
lavorando su tutte le
biciclette che utilizza
l’atleta (quindi tutte le bici da strada ed MTB) viene adattata e
sistemata la nuova posizione.