CANNABACEAE Divisione: Spermatophyta Sottodivisione:Angiospermae Classe: Dicotyledones Famiglia: Cannabaceae Generi: Humulus luppulus (luppolo) La famiglia delle Cannabaceae, molto vicina a quella delle Moraceae, da cui si distingue soprattutto per il tipo di frutto, comprende specie erbacee non laticifere, caratterizzate da foglie alterne o spiralate con stipole libere. A questa famiglia appartengono 2 importanti specie coltivate, il luppolo, Humulus luppulus e la canapa (Cannabis sativa). Dalla prima si ricava il luppolino, usato nella fabbricazione della birra e come sostanza farmaceutica, che viene estratto dalle ghiandole delle brattee e del perigonio. La specie è presente allo stato spontaneo anche in Italia, dove è più frequente al nord, nei boschi umidi. La canapa, originaria dell'Asia meridionale, è coltivata per vari scopi. Il fusto fornisce una fibra tessile, mentre dai semi oleaginosi si estrae un olio e, infine, le resine contenute nelle ghiandole dell'infiorescenza femminile forniscono una droga che viene consumata in varie forme (hascisc, (Foto da http://luirig.altervista.org) marijuana). Polline: Il polline del LUPPOLO è triporato e ha un diametro equatoriale di 20-23µ.. I pori hanno un diametro di circa 2 micron, sono delimitati da un bordo leggermente ispessito, a volte risultano lievemente sporgenti. In visione polare appare circolare mentre in visione equatoriale ellissoidale. L’esina è molto sottile con superficie scabrata. L’intina, anch’essa molto sottile, forma onci profondi sotto i pori. Polline di Humulus luppulus Allergie da polline: Il luppolo non viene considerato una causa importante di pollinosi. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli HUMULUS LUPPULUS (luppolo) Il luppolo predilige ambienti freschi e terreni fertili e ben lavorati. Cresce spontaneamente sulle rive dei corsi d'acqua, lungo le siepi, ai margini dei boschi, dalla pianura fino ad un'altitudine di 1.200 metri se il clima non è troppo ventoso ed umido. La sua presenza è molto comune nell'Italia settentrionale. La coltivazione del luppolo in Italia fu introdotta, a partire dal 1847, dall'agronomo Gaetano Pasqui di Forlì, che promosse anche una fabbrica di birra in attività già dagli anni '60 dell'Ottocento. Foglie: semplici, opposte, cuoriformi, picciolate, munite di 3-5 lobi seghettati. La parte superiore si presenta ruvida al tatto, la parte inferiore è invece resinosa. Fiori: specie dioica, con fiori, unisessuali e di colore verdognolo presenti su individui separati. I fiori maschili (o staminiferi) sono riuniti in pannocchie pendule e ciascuno presenta 5 tepali fusi alla base e (Foto da it.wikipedia.org) 5 stami; i fiori femminili (o pistilliferi) presentano un cono membranoso che circonda un ovario munito di 2 lunghi stimmi pelosi. Si trovano raggruppati alle ascelle di brattee fogliacee, costituendo un'infiorescenza dalla caratteristica ed inconfondibile forma a cono. La fioritura avviene in estate. L'impollinazione è anemofila (trasporto per mezzo del vento) e in settembre-ottobre, con la maturazione dei semi, le brattee assumono una consistenza cartacea che aumenta la dimensione del cono. Le infiorescenze femminili sono ricche di ghiandole resinose secernenti una sostanza giallastra e dal sapore amaro, composta da α-acidi (luppolina, umulone e lupulone), e da polifenoli (es. flobafeni, xantumolo) e numerosi oli essenziali, che vengono utilizzati per aromatizzare e conferire alla birra il suo gusto caratteristico Frutti: acheni di colore grigio-cenere Portamento: Pianta perenne, con rizoma ramificato dal quale si estendono esili fusti rampicanti che possono raggiungere i 7 metri d'altezza. Usi: Il luppolo viene usato soprattutto nel processo produttivo della birra, dove assume l' importantissimo ruolo di conferire la caratteristica più comune alla birra, ovvero il sapore amaro, oltre (Foto da http://luirig.altervista.org) all'aroma. Prima del luppolo venivano utilizzate altre piante e spezie per bilanciare il dolce del malto. L'uso del luppolo funge anche da conservante naturale della birra in quanto possiede proprietà antibatteriche. L'uso del luppolo infine aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida (chiarificazione), inoltre aiuta nella tenuta della schiuma. In cucina, i getti apicali della pianta di luppolo selvatico (aspargina in Lombardia, livertìn in Piemonte, luperi in Umbria, bruscandolo in Veneto) vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più comune asparago (a volte erroneamente chiamati "asparago selvatico"). Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Si possono anche raccolgiere gli ultimi 20 cm di pianta e far lessare per 15-20 minuti, condire con olio, sale e limone. Gustosi anche in risotti, frittate e minestre. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli Calendario pollinico: medie mensili biennio 2007-2008 STAZ. PORTICI ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli ott nov dic ott dic set nov ago set lug ago mag giu lug giu mag apr feb mar 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 gen dic nov ott set ago lug giu apr mag mar feb n° pollini/mc aria 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 gen apr STAZ. POLICASTRO STAZ. CASTELVOLTURNO n° pollini/mc aria mar feb 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 gen dic nov ott set ago lug giu apr mag mar feb n° pollini/mc aria 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 gen n°pollini/mc aria STAZ. NAPOLI