La famiglia educa alla vita propriamente cristiana

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La famiglia educa alla vita propriamente cristiana
II compito educativo della famiglia, affonda le radici nella primordiale vocazione dei coniugi
a partecipare all'opera creatrice di Dio: "generando nell'amore e per amore una nuova
persona, che in sé ha la vocazione alla crescita ed allo sviluppo, i genitori si assumono
perciò stesso il compito di aiutarla efficacemente a vivere una vita pienamente umana".1
«I genitori, poiché hanno trasmesso la vita ai figli, hanno l'obbligo gravissimo di educare la
prole: vanno pertanto considerati come i primi e principali educatori di essa. Questa loro
funzione educativa è tanto importante che, se manca, può appena essere supplita. Tocca
infatti ai genitori creare in seno alla famiglia quell'atmosfera vivificata dall'amore e dalla
pietà verso Dio e verso gli uomini, che favorisce l'educazione completa dei figli in senso
personale e sociale. La famiglia è dunque la prima scuola di virtù sociali di cui appunto
hanno bisogno tutte le società»2.
La famiglia è la prima responsabile nell'educazione dei figli: è una scuola ricca di valori
umani. Perché possa attingere alla pienezza della sua vita e del suo compimento, è
necessaria una amorevole apertura vicendevole di animo tra i coniugi, e la consultazione
reciproca e una continua collaborazione tra i genitori nella educazione dei figli. 3
L'educazione infatti, è espressione d'amore, trasparenza della premura di Dio che si
prende cura dell'uomo con attenzioni paterne e materne; è mistero che affonda le radici
nel cuore di Dio e si esprime in gesti umani in cui palpitano fremiti divini. 4
Il diritto-dovere educativo dei genitori si qualifica come essenziale, connesso com'è con la
trasmissione della vita umana, come originale e primario, per l'unicità del rapporto d'amore
che sussiste tra genitori e figli, come compito insostituibile ed inalienabile che non può
essere totalmente delegato ad altri, ne da altri usurpato. L'amore paterno e materno è ciò
che qualifica il compito educativo dei genitori. Esso da sorgente diventa anima e pertanto
norma, che ispira e guida tutta l'azione educativa concreta, arricchendola di quei valori di
dolcezza, costanza, bontà, servizio, disinteresse, spirito di sacrificio, che sono il più
prezioso frutto dell'amore.5
I genitori cristiani attingono al sacramento del matrimonio la forza per esercitare la loro
missione, di educare cristianamente i figli; in forza del sacramento partecipano alla stessa
autorità e allo stesso amore di Dio Padre e di Cristo Pastore, come pure all'amore
materno della Chiesa, e sono arricchiti di sapienza, consiglio, fortezza e di ogni altro dono
dello Spirito Santo per aiutare i figli nella loro crescita umana e cristiana.6
Gli sposi cristiani hanno "un proprio dono in mezzo al popolo di Dio" 7 per un "vero e
proprio ministero della Chiesa a servizio dei suoi membri". 8
1
Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica "Familiaris Consortio" in EV, voi. 7, EDB, Bologna, 1982, n. 36.
Cf. CV II, Dichiarazione; "Gravissimum Educationis" in EV, voi 1 EDB, Bologna, 1993, n. 3.
3
CV II Costituzione Pastorale "Gaudium et spes" EV, vol. l EDB, 1982, n. 52.
4
CEI, Ufficio Nazionale per la Pastorale della famiglia "Tornare al principio, la famiglia vive il Giubileo" EP
2000, pag. 86.
5
Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica "Familiaris Consortio" in EV, voi 7 EDB, Bologna, 1982, n. 36.
6
Ibid, 38; CV II, Dichiarazione "Gravissimum educationis" in EV, voi 1 EDB, Bologna, 1993, n. 3.
7
CVII, Costituzione dogmatica, "Lumen Gentium" in EV voi 1 EDB, Bologna, 1993, n. 11.
8
Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica "Familiaris Consortio" in EV, vol. 7 EDB, Bologna, 1982, n. 38;
cf. Giovanni Paolo II, "Lettera alle famiglie" 1994, n. 18.
2
Da loro i figli, fin dalla più tenera età, imparano a percepire il senso di Dio, a venerarlo e
ad amare il prossimo secondo la fede che hanno ricevuto nel battesimo; all'interno della
famiglia fanno la prima esperienza di una sana società umana e della Chiesa, vengono
pian piano introdotti ed educati all’appartenenza alla comunità civile e al popolo di Dio.
Il compito educativo è da considerare, oggi più che mai, un'entusiasmante sfida per il
futuro dell'umanità. Questa sfida si gioca primariamente sulla frontiera dei valori
autenticamente umani intessuti di virtù cristiane. L'uomo creato a immagine e somiglianza
di Dio-Amore è chiamato ad esistere per amore, ad amare.
La grandezza e lo splendore del ministero educativo dei genitori cristiani sta nel senso di
responsabilità con cui si pongono di fronte a Dio che li chiama e li manda ad edificare la
Chiesa nei figli. La Chiesa trova così nella famiglia, nata dal sacramento, la sua culla e il
luogo nel quale essa può attuare il proprio inserimento nelle generazioni umane, e queste,
reciprocamente, nella Chiesa.9
Così la famiglia dei battezzati, convocata quale chiesa domestica dalla Parola e dal
Sacramento, esercita nella dimensione che le è propria, la missione di maestra e madre
nella fede. La missione dell'educazione esige che i genitori cristiani propongano ai figli tutti
quei contenuti che sono necessari per la graduale maturazione della loro responsabilità
da un punto di vista cristiano ed ecclesiale. Deve quindi formare ai valori cristiani vissuti
nell'amicizia di Cristo e riletti alla luce della sua "parola di vita eterna"10.
Generando i figli alla fede i genitori si assumono la responsabilità di primi catechisti ed
evangelizzatori e s'impegnano a crescere con loro nella fede. Tale scambio reciproco di
doni si realizza se i genitori coltivano il loro cammino di fede , come singolo, coppia,
genitori e famiglia, attraverso la pratica della vita cristiana, sotto la giuda dello Spirito,
fortificati dal quotidiano incontro con la Parola di Dio e il frequente accostamento ai
Sacramenti. I genitori diventano per i figli dei "Mistagoghi" in quanto li introducono
nell'esperienza del mistero della nuova nascita nel Battesimo; li aiutano a scoprire "il
tesoro" e la "perla preziosa"11che Cristo ha deposto nel loro cuore; li guidano ad essere
membra vive del corpo di Cristo.12
La consapevolezza che la Chiesa affida ai genitori cristiani, la crescita di un figlio di Dio, di
un fratello di Cristo, di un tempio dello Spirito Santo, di un membro della Chiesa, li
sorreggerà nel loro compito di rafforzare nell'anima dei figli il dono della grazia divina. 13
Sr. Rosella Pettenon pssf
9
Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica "Familiaris Consortio" m EV, vol. 7 EDB, Bologna, 1982, n. 15.
Cf. Gv 6, 68.
11
Cf. Mt 13, 45.52.
12
Cf. 1 Cor. 6, 15.
13
Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica "Familiaris Consortio" in EV, vol. 7 EDB, Bologna, 1982, n. 39.
10
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