2 - Il mantello vede la luce: le peridotiti di Balmuccia

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2 - Il mantello vede la luce:
le peridotiti di Balmuccia
Itinerario: Il supervulcano del Sesia
Area geotematica 5 – Piemonte nordorientale
Ubicazione: Balmuccia - Zona dell’imbarco canoe sul Fiume Sesia
Coordinate:
N 45 49 12.6; E 8 9 11.5
45°49’12.6”N 08°09 ’11.5 ”E
Quota: 555 m s.l.m.
Interesse del geosito:
Geologia del basamento, petrografia, geologia strutturale
Accessibilità
Dai Dinelli si scende verso valle e si oltrepassa il paese di Balmuccia; scendendo
si nota uno slargo alla destra della strada con l'imbarco per le canoe e, poco
prima, un pannello del supervulcano: nei pressi del pannello si può scendere
verso fiume
Tempo di visita: 15 minuti
Note: Prestare attenzione, l'affioramento è scivoloso se umido o bagnato
Queste rocce sono molto famose fra gli studiosi
perché rappresentano uno dei migliori
affioramenti al mondo di una porzione di
mantello, la parte sottostante la crosta terrestre.
Le peridotiti di Balmuccia sono state incorporate
nei livelli profondi della crosta più di 290 milioni di
anni fa: molto prima di essere portate in
superficie a seguito dell'orogenesi Alpina e anche
prima degli eventi legati al supervulcano.
I processi che hanno
portato un pezzo di
mantello a incastonarsi
nella crosta sono
probabilmente legati alla
formazione di catene
montuose più antiche
delle Alpi.
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Guardandoci intorno dove la roccia è stata rotta da poco o
è dilavata dall'acqua del fiume, vediamo che è grigioverdastra per la prevalenza di un bel minerale verde,
l'olivina. In buona parte la superficie dell'affioramento è
però marrone chiara: l'abbondante ferro presente nei
minerali infatti si ossida per effetto degli agenti atmosferici,
dando alle rocce il caratteristico color ruggine. Si notano
anche bande e filoni verdi oppure grigi con evidenti cristalli
neri (fig 1): contengono per lo più diversi pirosseni e sono la
testimonianza di vari eventi di parziale fusione di queste
rocce. Nelle immagini i filoni si vedono più in dettaglio:
quelli grigi con evidenti minerali neri sono ricchi in Al-augite
(fig. 2); quelli verdi devono il loro colore al cromodiopside
(fig. 3).
Fig 1
Fig 2
Fig 3
La presenza delle peridotiti
in superficie non è legata al
sistema magmatico del
Sesia ma possono aiutarci a
capire il processo che ha
formato i magmi del
Supervulcano, che hanno
un'origine analoga a quella
dei piccoli filoni che si
osservano qui. La
formazione dei magmi del
supervulcano però risale
circa 290 milioni di anni fa
ed è molto più recente
rispetto ai filoncelli che
tagliano le peridotiti.
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