FRUMENTO ECOLOGIA E FISIOLOGIA DELLA COLTURA 1 PIANTA: LONGIDIURNA – MICROTERMA – C3 ESIGENZE AMBIENTALI COLTIVAZIONE: FASCIA TEMPERATA EMISFERO NORD : 30-60° latitudine FASCIA TEMPERATA EMISFERO SUD: 25-40° " VERSO L'EQUATORE SPOSTANDOSI IN ALTITUDINE TEMPERATURA T. min. GERMINAZIONE ACCESTIMENTO LEVATA FIORITURA MATURAZIONE 2/3°C 2/3°C 10/12°C 15°C 18/20°C T. critiche min. EMERGENZA ACCESTIMENTO LEVATA FIORITURA - 6/-8°C - 15/-20°C - 2/-3°C 0°C 2 TEMPERATURA nella fase di emergenza e accestimento MODALITÀ DI ABBASSAMENTO DELLA TEMPERATURA GRADUALE REPENTINO ‘INDURIMENTO’ RESISTENZA ANCHE a - 20 °C LETALE ANCHE A - 10 °C CONSEGUENZE: SCELTA DELLA VARIETÀ CON RESISTENZA AL FREDDO (DIFFERENZE FRA SPECIE : F. TENERO > F. DURO . SEMINA IN EPOCA TALE DA CONSENTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA 3-4° FOGLIA PRIMA DEI FREDDI. SEMINA NON TROPPO ANTICIPATA NÉ RITARDATA. 3 VARIAZIONE DELLA RESISTENZA AL FREDDO IN FUNZIONE DELLO STADIO DI SVILUPPO F. AUTUNNALE - - - - F. PRIMAVERILE R E S I S T E N Z A F R E D D O granella secca 4° foglia inizio accestimento inizio levata coleoptile STADI 4 TEMPERATURA IN ACCESTIMENTO ECCESSIVO RIGOGLIO (se alta) IN GRANIGIONE OTTIMO 22-24°C T. PIÙ ALTE < ASSIMILAZIONE NETTA STRETTA DA CALDO CARIOSSIDI STRIMINZITE PEGGIORAMENTO QUALITATIVO 5 ACQUA SEMINA DIFETTO NO GERMINAZIONE ECCESSO NO ESECUZIONE ACCESTIMENTO (CONSUMI LIMITATI) TERRENO ASFITTICO ECCESSO MARCIUMI RADICALI LISCIVIAZIONE NEL NORD ITALIA IN GENERE RESE BASSE LEVATA - FIORITURA (CONSUMI CRESCENTI) DI NORMA NON SI HANNO DANNI DA SICCITÀ GRANIGIONE DIFETTO RESE LIMITATE (SUD ITALIA) ECCESSO ALLETTAMENTO - MAL DEL PIEDE – PREGERMINAZIONE 6 CONSUMO IDRICO UNITARIO : 450-500 L/kg s.s. 9 t/ha di s.s. = 4500 m3/ha = 450 mm PROBLEMA DI DISTRIBUZIONE DELLE PIOGGE NEVE PROTEGGE DAI GELI INVERNALI COPERTURA TROPPO PROLUNGATA ATTACCHI DI FUSARIUM NIVALE UMIDITÀ RELATIVA ECCESSO INFEZIONI FUNGINE VENTO PUÒ PROVOCARE: ALLETTAMENTO > EVAPO-TRASPIRAZIONE STRETTA 7 TERRENO ADATTI DA FRANCO A PESANTE BEN STRUTTURATO SISTEMATO IDRAULICAMENTE SALINITÀ: NON ADATTI leggera elevata NESSUN DANNO DA - 50% DELLA RESA POTENZIALE ALLA MORTE DELLA PIANTA MAL DRENATI MOLTO CALCAREI, CHE SI SOLLEVANO PER IL GELO MOLTO SABBIOSI, ACIDI, POVERI DI NUTRIENTI COLTURA POSSIBILE CORREGGENDO I DIFETTI 8 Fisiologia coltura PIANTEdella C3 e C4 • Le piante C4 (mais, sorgo) hanno come primo prodotto nella fotosintesi un composto organico a 4 atomi di carbonio (ossalacetato). • Le C3 (primo prodotto fotosintesi: acido 3fosfoglicerico) hanno, rispetto alle C4, una minore efficienza nel fissare la CO2, una maggiore fotorespirazione, un minore rapporto tra traspirazione e fissazione della CO2. Conseguentemente, hanno maggiore perdita di H2O per unità di C fissato, quindi minore accumulo di sostanza secca. • Le piante C4 esigono temperature superiori a 15°C. 9 EFFICIENZA FOTOSINTETICA PERDITE FOTORESPIRATORIE 10 LA COLTURA VA CONSIDERATA COME UN UNICO SISTEMA BIOLOGICO CON DUE COMPONENTI 1) STRUTTURE CHE PRODUCONO SOSTANZE UTILI (SOURCE) 2) ORGANI PREPOSTI ALL'ACCUMULO DEI SINTETATI (SINK) PER MIGLIORARE LA RESA : SINK SOURCE >> GRANDE TRASPORTO ATTIVITÀ >> EFFICIENTE IL SINK SI DETERMINA DALLA LEVATA AL TERMINE DELLA FIORITURA. IL PERIODO SI PUÒ ALLUNGARE, MA ESISTONO LIMITI PER OGNI AREALE DI COLTURA AI FINI PRODUTTIVI È DA CONSEGUIRE : * ALTA INTENSITÀ DI ACCUMULO DI S.S. NELLA GRANELLA * ELEVATA DURATA DI RIEMPIMENTO CHE DIPENDONO DA LAD (leaf area duration) a sua volta dipendente da LAI (leaf area index) 11 INDICI DI SUPERFICIE VERDE DELLE DIVERSE PARTI DELLA PIANTA DELLA VARIETÀ ORSO indice di superficie verde (m2/m2 terreno) 12 PAI = pianta intera LAI = foglie CAI = culmi SAI = spiga 10 8 6 4 2 0 01-apr 15-apr 01-mag 15-mag 01-giu (spigatura) 15-giu 30-giu 12 EVOLUZIONE DELLA SUPERFICIE VERDE RELATIVA ALLE PARTI SUPERIORI DELLA PIANTA NEL PERIODO SUCCESSIVO ALLA SPIGATURA SUPERFICIE VERDE (LAI) spiga ultimo internodo foglia a bandiera 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 20-mag 27-mag 03-giu 10-giu 17-giu 24-giu 01-lug 13 14 Frumento: i fattori della resa La resa dipende da un buono stato generale della coltura, da un buono sviluppo radicale, da una efficace fotosintesi Resa N° di pte / m² N° sufficiente di piante in buona condizione accest. N° spighette/ N°spighe / pta spiga N° cariossidi/spig hetta Peso di mille semi Elevata attività fotosintetica Buona attività radicale Buona fioritura e allegagione Accumulo riserve15 COMPONENTI DELLA PRODUZIONE 16 FRUMENTO TECNICA COLTURALE 17 Il frumento rappresenta un’importante coltura nell’agricoltura italiana. Tale coltura è redditizia se l’agricoltore sarà capace di ottenere: - RESE ELEVATE - GRANELLA DI QUALITÀ - BASSI COSTI DI PRODUZIONE Per soddisfare tali esigenze occorre che l’agricoltore disponga di conoscenze sulla migliore tecnica agronomica da adottare 18 NORME CHE REGOLANO LA COLTIVAZIONE POSTO NELL'AVVICENDAMENTO SCELTA DELLA VARIETÀ PREPARAZIONE DEL TERRENO PER LA SEMINA SEMINA CONCIMAZIONE LOTTA CONTRO LE ERBE INFESTANTI DIFESA DAI PARASSITI EVENTUALE IRRIGAZIONE CURE COLTURALI RACCOLTA 19 FRUMENTO TECNICA COLTURALE AVVICENDAMENTO 20 21 OGGI L'AVVICENDAMENTO È FACILE DOVE IL CLIMA È FAVOREVOLE A DIVERSE COLTURE. È PIÙ DIFFICILE IN ZONE SICCITOSE DOVE SPESSO SI È COSTRETTI ALLA MONOCOLTURA* UNA BUONA PRECESSIONE DEVE RISPONDERE A QUESTI REQUISITI 1) 2) 3) 4) DEVE LIBERARE PRESTO IL CAMPO PER PERMETTERE LA PREPARAZIONE DEL TERRENO E LA SEMINA IN TEMPO UTILE DEVE LASCIARE IL TERRENO LIBERO DA INFESTANTI DEVE MIGLIORARE LA STRUTTURA DEL TERRENO DEVE LASCIARE IL TERRENO RICCO DI NUTRIENTI DOPO LA COLTURA IL BILANCIO DI FERTILITÀ CHIUDE IN DEFICIT. IN PASSATO VENIVA REGOLARMENTE AVVICENDATO RISTOPPIO PRODUZIONE DIMINUISCE RISTOPPIO SE NON SI HANNO ALTERNATIVE* CON LA MONOSUCCESSIONE LA FERTILITÀ DIMINUISCE ANCHE SE PER L'N SI PUÒ PROVVEDERE OSSERVARE I RISULTATI DI ESPERIENZE DIVERSE 22 SPERIMENTAZIONE DI GRIGNON RESE DI FRUMENTO SU OMOSUCCESSIONE. ANNO 1957 PRECEDENTE FRUMENTO FRUMENTO FRUMENTO FRUMENTO BIETOLA RIPOSO kg/ha di N 40 60 80 100 100 100 q/ha FRUMENTO 31,6 34,4 33,3 35,5 48,8 47,7 NELLA OMOSUCCESSIONE DI LUNGA DURATA UN AUMENTO CONSISTENTE DELLA CONCIMAZIONE AZOTATA NON PERMETTE DI RITROVARE UNA RESA SODDISFACENTE. LA SEMPLICE INTRODUZIONE DI UNA SARCHIATA O DEL RIPOSO PERMETTE DI RISTABILIRE UNA RESA SODDISFACENTE. 23 SPERIMENTAZIONE DELL'ISTITUTO DI AGRONOMIA DI PERUGIA RESE (t/ha) DI FRUMENTO IN ROTAZIONE E IN OMOSUCCESSIONE DAL 1978-1983 1977/78 1978/79 1979/80 1980/81 1981/82 DOPO MAIS 5,9 5,8 6,0 5,9 6,3 5,3 5,9 DOPO FAVA 6,1 5,8 6,1 6,0 6,5 5,3 6,0 DOPO GIRASOLE 6,0 6,1 6,0 6,0 6,5 5,4 6,0 FRUMEN. CONT. 5,2 5,4 5,4 4,9 5,3 4,2 5,1 -15% -9% -11% -22% - 21% -21% -18% 1982/83 X 24 25 IN CASO DI NECESSITÀ DI RISTOPPIO LAVORAZIONI ACCURATE CONCIMAZIONE RAZIONALE ( > N) LOTTA ALLE INFESTANTI INTERRAMENTO DELLA PAGLIA SCELTA VARIETALE (vedi esempio ) QUANDO SI RISCONTRANO INCONVENIENTI INTERROMPERE LA SUCCESSIONE: AVVICENDARE 26 27 FRUMENTO SCELTA VARIETALE 28 Il frumento rappresenta un’importante coltura nell’agricoltura italiana. Tale coltura è redditizia se l’agricoltore sarà capace di ottenere: - RESE ELEVATE - GRANELLA DI QUALITÀ - BASSI COSTI DI PRODUZIONE Per soddisfare tali esigenze occorre che l’agricoltore disponga di conoscenze sulla migliore tecnica agronomica da adottare, compresa la SCELTA VARIETALE tecnica colturale a costo minimo per l’agricoltore 29 30 LA SCELTA DEVE ESSERE FATTA IN FUNZIONE DI : CLIMA TERRENO MALATTIE INFESTANTI CARATTERISTICHE DELLA PIANTA ACCESTIMENTO DURATA CICLO POTENZIALITÀ PRODUTTIVA CARATTERISTICHE DA CONOSCERE RESISTENZA AL FREDDO RESIST. ALTE TEMP. E STRETTA RESIST. ALLETTAMENTO RESIST. ALLE MALATTIE FERTILITÀ DELLA PIANTA STABILITÀ PRODUTTIVA BUONA ADATTABILITÀ QUALITÀ DELLA GRANELLA 31 Frumento tenero 32 33 34 FRUMENTO TENERO 35 36 37 FRUMENTO DURO 38 FRUMENTO DURO 39 FRUMENTO DURO 40 FRUMENTO TECNICA COLTURALE PREPARAZIONE DEL TERRENO 41 42 SISTEMAZIONE DEL TERRENO TALE DA EVITARE RISTAGNI DANNOSI CHE POSSONO PROVOCARE: DIRETTAMENTE INDIRETTAMENTE > MAL DEL PIEDE < NITRIFICAZIONE < RADICAMENTO > DIFFICOLTÀ NELLE SEMINE > INFESTANTI LAVORAZIONE TALE DA CREARE MIGLIORE LETTO SEMINA ABITABILITÀ CONSENTENDO: INTERRAMENTO INFESTANTI, RESIDUI COLTURALI, CONCIMI. AMMINUTAMENTO TALE DA FAVORIRE IL MAGGIOR CONTATTO 43 SEME/TERRENO E IL MIGLIOR RADICAMENTO. RIDURRE IL COSTIPAMENTO DEL TERRENO PROFONDITÀ DI RADICAMENTO IN TERRENI CON DIVERSO GRADO DI COSTIPAZIONE NUMERO DI CULMI PRIMARI 8080 P R O F O N D I T À D I 0.00 R A D I C A M E N T O 5 TERRENO SOFFICE 0.00 0.00 60 T. COST. IN SUPERFICIE 0.00 0.00 40 3 0.00 (cm) T. COST. PER TUTTA LA PROFONDITA' 3 0.00 20 0.00 0.00 0 0 3° FOGL. INIZ.ACC. FINE ACC. LEVATA 44 PREPARAZIONE DEL TERRENO ARATURA ESTIVA (migliore) EPOCA DI ARATURA AUTUNNALE PRECOCE AUTUNNALE TARDIVA (t. leggeri) PROFONDITÀ DI ARATURA RIDOTTA: 20-30 cm DOPO RINNOVO 45 PREPARAZIONE DEL TERRENO LAVORAZIONE MINIMA: 5-10 cm CONSENTIRE UNA REGOLARE DEPOSIZIONE DEL SEME OTTIMI RISULTATI DOPO: BIETOLA, GIRASOLE, MAIS DA TRINCIATO SEMINA DIRETTA RESIDUI IN SUPERFICIE COME PACCIAME PERICOLOSE LE INFESTANTI PROBLEMA TRASMISSIONE MALATTIE DEL SEME EMERGENZA NON SEMPRE REGOLARE 46 47 48 Dati sul frumento raccolto nel campo di prova (1996-97 – Sicilia) Tesi Caratteristiche morfologiche Resa e componenti Caratteristiche qualitative Lavorato Sodo Altezza culmo (cm) 53.83 55.65 Lunghezza spiga (cm) 4.16 4.21 Resa media (t/ha) 3.38 3.16 Massa 1000 semi (g) 43.11 41.21 Cariossidi/spiga 20.53 24.53 Massa cariossidi/spiga 0.83 0.99 Spighette/spiga 12.83 11.96 Peso ettolitrico (kg/hl) 79.35 80.26 Glutine (%) 13.15 12.70 Proteine (%) 15.56 15.47 SDS (ml) 28.80 28.50 Costi e consumi energetici delle lavorazioni. Lavor. TESI Costi ad ettaro (€/ha) kg/ha MJ/ha Aratura 50 20.7 867 Erpicatura 20 6.2 260 Concimazione 15 1.6 65 Semina trad. 30 3.8 159 115 32.3 1351 Diserbo 15 1.4 58 Concimazione 15 1.6 65 Semina sodo 75 8.8 369 105 11.8 492 totale Sodo totale Consumi gasolio 49 CONSIDERAZIONI • Resa ad ettaro della semina su sodo in media con quella convenzionale; • Riduzione dei consumi energetici con la semina su sodo; • Maggiori benefici della semina su sodo nelle condizioni di forte siccità; • Maggiore tempestività di intervento, specialmente in condizioni di elevata piovosità autunnale, con la semina su sodo; • Contenimento delle erosioni del suolo in condizioni colturali di collina; • Nessun effetto negativo sulla qualità merceologica e tecnologica della granella prodotta con semina su sodo (attenzione però alla qualità igienico-sanitaria) 50 FRUMENTO TECNICA COLTURALE SEMINA 51 SEMENTE, CONCIA, EPOCA, DENSITÀ, PROFONDITÀ, MODALITÀ SEMENTE CERTIFICATE PUREZZA: > 98% PUREZZA VARIETALE: BASE 99,9 % 1° RIPRODUZIONE 99,7 % 2° RIPRODUZIONE 99,0 % GERMINABILITÀ: > 95% ASSENZA INFESTANTI DIMENSIONE DEL SEME: uniforme STATO FITOSANITARIO 52 53 54 CONCIA SEME PER LA PROTEZIONE DA MALATTITE TRASMESSE CON IL SEME: CARIE, CARBONI, FUSARIOSI E ALTRI FUNGHI MEGLIO SE UMIDA (SLURRY) VENGONO IMPIEGATI DIVERSI PRODOTTI SONO ATTUALMENTE DISPONBILI PRINCIPI ATTIVI MOLTO SELETTIVI E DI ELEVATA E LUNGA EFFICACIA 55 FRUMENTO DURO – CONCIA SEMENTE 56 EPOCA DI SEMINA VARIA CON IL CLIMA DEI VARI AMBIENTI DI NORMA IN AUTUNNO PIANURA PADANA 15/10 ITALIA CENTRALE 10/11 ITALIA MERIDIONALE 30/11 IN MONTAGNA SI ANTICIPA SEMINA PRIMAVERILE (FINE INVERNO): IMPIEGARE VARIETÀ ALTERNATIVE 57 ALTERNATIVITÀ VARIETALE 58 59 60 QUANTITÀ DI SEME IN ITALIA MEDIAMENTE 160-180 kg/ha PER SEMINE AUTUNNALI, FINOA 300 kg/ha PER SEMINE A FINE INVERNO BISOGNA RAGIONARE IN FUNZIONE DEL N° DI CARIOSSIDI GERMINABILI /m2 E DEL N° DI SPIGHE PER m2 CHE SI VUOLE RAGGIUNGERE (600-700 al Nord, 450-550 al Sud) IN ITALIA SI CONSIGLIA DI IMPIEGARE: 450-500 CARIOSSIDI /m2 NORD 350-400 " SUD VARIANTI 350 CON SEMINE PRECOCI E 600 CON SEMINE TARDIVE 61 Alla base di un buon raccolto: la giusta quantità di seme Determinare in relazione a: .epoca di semina .condizioni terreno .sensibilità allettamento .sensibilità malattie .disponibilità idrica a fine ciclo N° SEMI/m2 P.1000 semi (g) 300 350 400 450 500 30 100 117 133 150 167 32 107 124 142 160 178 34 113 132 151 170 189 36 120 140 160 180 200 38 127 148 169 190 211 40 133 156 178 200 222 42 140 163 187 210 233 44 147 171 196 220 244 46 153 179 204 230 256 Calcolo della dose di seme Quantitativi di seme da impiegare per ettaro (kg), in funzione del numero di semi per m2 e del peso dei 1000 semi (in base ad una germinabilità media del 90%) Kg/ha = N x P G N = numero cariossidi m2 P = peso 1000 cariossidi (g) G = germinabilità (%) 62 SEMINA A SPAGLIO A RIGHE A MANO CON SEMINATRICE CON SPANDICONCINE CENTRIFUGO PNEUMATICO MECCANICA "UNIVERSALE" A FILE SEMPLICI A FILE BINATE EVENTUALE PREDISPOSIZIONE DEI BINARI: CONC. IN COPERTURA, TRATTAMENTI DISERBANTI , ECC . ADATTA NEL CASO DI PRODUZIONE DESTINATA A SEME CERTIFICATO. POSSIBILITÀ DI EPURAZIONE. 63 SEMINA DISTANZA TRA LE FILE ERETTO DIPENDE DAL PORTAMENTO DELLE FOGLIE RECLINATO ERETTO: QUANTO PIÙ STRETTA POSSIBILE: CIRCA 10 cm RECLINATO: ANCHE 18-20 cm IN GENERE: 12-15 cm REGOLAZIONE DELLA SEMINATRICE 64 PROFONDITÀ DI SEMINA 2-3 cm 4-5 cm IN TERRENI SCIOLTI E ASCIUTTI ATTENZIONE !! VARIETÀ A TAGLIA BASSA: COLEOPTILE PIÙ CORTO 65 INFLUENZA DELLA PROFONDITÀ DI SEMINA SUL VIGORE DELLA PIANTA E SULLA RESISTENZA AL FREDDO SEMINA AD UNA PROFONDITÀ INFERIORE A 3 cm ACCESTIMENTO VIGOROSO PRIMA DELL'INVERNO RIZOMA MOLTO CORTO E RESISTENZA OTTIMALE AL FREDDO PIANO DI ACCESTIMENTO 4 1° FOGLIA ATROFIZZATA PIANO DI ACCESTIMENTO 2° INTERNODO RIZOMA SEMINA PROFONDA: 4-6 cm ACCESTIMENTO RITARDATO, RIZOMA ESPOSTO AL GELO SE L'ACCESTIMENTO È MOLTO TARDIVO SEMINA MOLTO PROFONDA: 8-10 cm LE RISERVE DEL SEME VENGONO IMPIEGATE PER FORMARE UN LUNGO RIZOMA CHE IL GELO SOPRAGGIUNTO PRIMA DELL'ACCESTIMENTO PUÒ DANNEGGIARE 1° INTERNODO 66 FRUMENTO TECNICA COLTURALE RULLATURA CONSOCIAZIONE (agricoltura biologica) 67 CONSOCIAZIONE TEMPORANEA: BULATURA = TRASEMINA ESSENZE DA PRATO: ERBA MEDICA, TRIFOGLIO, LUPINELLA PROBLEMATICA DISERBO CONCIMAZIONE AZOTATA PRATICATA IN COLTIVAZIONE BIOLOGICA PER IL CONTROLLO DELLE INFESTANTI 68