psicologia www.salutare.info Il linguaggio del corpo La comunicazione che viene usata come “codice di controllo” di quello che diciamo a voce. a cura della dott.ssa Emanuela Boldrin - Psicologa Uno studioso in materia, Watzlawich, sosteneva che ogni comunicazione avviene su due piani, quello del contenuto e quello della relazione: mediante le parole trasmettiamo delle informazioni e con i segnali del corpo diamo “informazioni alle informazioni”. Mentre la comunicazione verbale è guidata dall’intenzione, i gesti inconsapevoli del corpo sono un linguaggio più sincero: quando ci rapportiamo con gli altri, infatti, riusciamo a controllare le parole, ma non possiamo sempre gestire i movimenti, le espressioni attraverso i quali il corpo tradisce il vero stato d’animo. Nella comunicazione non verbale acquista importanza quindi, il tono della voce, la mimica, l’atteggiamento, la distanza, la gestualità, segnali che però non hanno sempre significati univoci e che possono essere fraintesi (il sorriso è ironia o gioia? il silenzio è insicurezza o scelta consapevole?). Il tono riguarda la sonorità delle espressioni che produciamo quindi l’intonazione, il ritmo, ma anche il sospiro o il silenzio. L’atteggiamento come appaiamo davanti agli altri, sgranare gli occhi, la postura, i movimenti come incrociare le braccia o spostarsi da un lato. La distanza è l’aspetto che ci separa dagli altri. La gestualità comprende tutte le azioni riconoscibili come gesti, es. grattarsi, toccarsi il naso ecc. Descriveremo brevemente dei segnali frequenti che possiamo osservare nell’interazione con gli altri, alcuni di essi esprimono disponibilità, altri rifiuto. Segnali che indicano disponibilità e gradimento Tra gli atti analogici più significativi esprimenti gradimento 8 www.salutare.info ed approvazione del soggetto possiamo trovare: 1) lo sguardo che dura qualche minuto quando ci incontriamo con una persona; 2) aggiustarsi l’abito, sistemarsi la cravatta o il trucco; 3) raddrizzare il portamento, petto in fuori e pancia in dentro; 4) modulare il modo di parlare in modo calmo e pacato. La qualità della voce è tra le prime a creare reazioni nell’altra persona; 5) durante la conversazione: sorridere, annuire, piegare il capo verso una spalla; 6) tenere le braccia ben discoste dal corpo e le mani aperte; 7) giocherellare con un mazzo di chiavi, o altri oggetti, far scorrere un dito intorno ad un bicchiere o a una tazza; 8) toccarsi la bocca , sfiorarsi le labbra sono atti stimolanti di gradimento emotivo, il mordicchiarsele sono un invito di ampliare il tema oggetto del dialogo, esprime desiderio; 9) suzione di una matita o delle dita esprime interesse per l’argomento e gratificazione nei confronti della persona che si ha davanti; 10) accarezzarsi i capelli con il palmo della mano è un’espressione di bisogno affettivo, se accompagnato da uno sguardo deciso verso l’altro indica che questo è ritenuto idoneo a soddisfare tale bisogno; 11) toccare in modo confidenziale con la mano l’altro esprime accettazione e gradimento dell’altro; 12) toccarsi e mettersi un dito nell’orecchio sono stimolazioni tipicamente sessuali o affettive. Segnali che ci indicano la disponibilità di lui - infilare i pollici nella cintura o nelle tasche dei pantaloni e puntare le altre dita verso i genitali. - appoggiare una caviglia sul ginocchio dell’altra gamba. Segnali che indicano la disponibilità di lei - cercare un contatto apparentemente banale come il sistemare la cravatta di lui o prendere il polso per vedere l’ora o mettere in ordine il bavero della giacca o spazzolargli il collo. - mostrare il palmo della mano e il polso, contemporaneamente accarezzarsi i capelli o altre parti del corpo con l’altra mano. Segnali di rifiuto e di tensione Illustriamo ora alcuni atti attraverso i quali il soggetto esprime un rifiuto: 1) le ginocchia incrociate, le gambe strette ed i piedi uniti, le braccia incrociate sul petto sono posture di chiusura legate al rapporto con chi ci sta davanti, occorre modificare l’atteggiamento; 2) mani unite in grembo o una che stringe il polso all’altezza del seno; 3) coprirsi il volto con le mani; 4) tenere un bicchiere in mano fra sé e l’altra persona; 5) sfregarsi il naso in senso orizzontale in cui si rifiuta il comportamento o il gesto dell’altro, se lo sfregamento è da parte dell’indice con movimento verticale come per stappare il naso e prendere fiato allora il significato è per esprimere il rifiuto dell’altro di essere incalzante passarsi una mano sulla nuca guardandosi intorno; 6) mordicchiarsi le labbra e muovere nervosamente il piede; 7) evitare ogni contatto fisico anche accidentale; 8) spostare un oggetto da sé; 9) spolverare o spazzare via qualcosa da una superficie è un rifiuto istintivo del discorso che si sta ascoltando, l’atto di spolverarsi l’abito o del ripulirsi esprime che il discorso è stato scartato, buttato via; 10) ecodificarli può aiutarci nei nostri rapporti interpersonali e nella nostra quotidianità. Il raschiamento della gola rappresenta simbolicamente un tentativo di espellere, allontanare un argomento, un gesto, un evento o una persona.