Provincia di Padova Assessorato all’Ambiente ELETTROSMOG: MAPPATURA SITI SENSIBILI ED ELETTRODOTTI IN PROVINCIA DI PADOVA Aprile 2004 5 PROVINCIA DI PADOVA Assessorato all’Ambiente – Servizio Ecologia ASSESSORE Ing. Domenico Riolfatto DIRIGENTE DEL SETTORE Dott. Livio Baracco REALIZZAZIONE p.i. Annamaria Licini - Settore Ambiente Dr. Giuseppina Cristofani - Settore Ambiente Arch. Angelica Siviero - Settore Ambiente COLLABORAZIONI Dr. Cristiano Marsiglio, Geom. Luca Toniolo Dipartimento A.R.P.A.V. Provinciale Settore Ambiente – Servizio Ecologia Piazza Bardella, 3 35100 Padova 6 INDICE PREMESSA 5 L’ELETTROMAGNETISMO 7 -CENNI STORICI 7 -LE ONDE ELETTROMAGNETICHE 8 -CAMPI ELETTROMAGNETICI 11 -I MECCANISMI D’INTERAZIONE 13 LA DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA 15 I CAMPI ELETTROMAGNETICI E LA SALUTE 21 -STUDI SPERIMENTALI 22 -STUDI EPIDEMIOLOGICI 23 ASPETTO NORMATIVO 25 IL “PROGETTO ELETTROSMOG” 31 -OBIETTIVI 31 -LE PRIME FASI DEL PROGETTO 32 -ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AI SITI SENSIBILI 35 7 -ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AGLI ELETTRODOTTI 37 -GEOREFERENZIAZIONE DEI SITI SENSIBILI E DEGLI ELETTRODOTTI 38 -DETERMINAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO 40 -ASSOCIAZIONE DEI DATI AGLI ELEMENTI CARTOGRAFICI 42 -FORMAZIONE DELLA CARTOGRAFIA DI SINTESI 44 RISULTATI FINALI 45 -LINEE ELETTRICHE 45 -ISTITUTI SCOLASTICI 49 -AREE VERDI 54 -SITI SENSIBILI ALL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 55 MISURA DELL’INDUZIONE MAGNETICA PRESSO I SITI SENSIBILI CHE RICADONO NELLE FASCE DI RISPETTO 65 CONCLUSIONI 67 BIBLIOGRAFIA 69 8 PREMESSA Alle soglie del terzo millennio è indubbio quanto la società dipenda quotidianamente dalla corrente elettrica. Elettrodotti, elettrodomestici, televisioni, radio, telef oni cellulari, radar: tutte queste apparecchiature che fanno ormai parte della nostra vita sono alimentati da corrente elettrica e generano campi elettrom agnetici. Senza un adeguato controllo, questi diventano pericolosi per l’ambiente e la salute dell’uomo. Quando si parla di inquinamento, generalm ente ci si riferisce a sostanze già presenti in natura le quali, però, a causa dell’attività dell’uomo, aum entano sino ad alterare gli equilibri naturali. L’elettricità è uno degli elem enti che esiste in natura e che, dal dopoguerra in avanti, è stata prodotta ed utilizzata in maniera proporzionale all’enorme sviluppo tecnologico che segna il nostro tempo. Ecco allora che ci troviamo a fare i conti con una nuova fonte d’inquinamento: l’inquinamento elettromagnetico o elettrosmog. L’”elettrosmog”, è una forma d’inquinamento relativamente nuova di cui si sta solo ora prendendo coscienza. La mancanza di dati certi sugli effetti di una possibile interazione tra questo agente fisico con organismi biologici, nel caso specifico l’uomo, determina una crescente attenzione al fenom eno in particolare da parte dell’opinione pubblica e la necessità di aum entare la conoscenza delle realtà territoriali potenzialmente a rischio i cui effetti sulla salute um ana non sono ancora pienamente riconosciuti; in particolare, l’attenzione generale è rivolta agli effetti a lungo termine, dovuti ad una esposizione prolungata ai campi elettromagnetici Di pari passo con le ricerche che vengono tuttora effettuate, i Governi degli stati interessati dal fenom eno dell’elettrosmog hanno dovuto em anare 9 normative in merito, seguendo il cosiddetto “principio precauzionale”, avente com e obiettivo quello di evitare comunque (in m ancanza di dati certi) il contatto e la vicinanza alle f onti di emissione. Al fine di aumentare la conoscenza territoriale e l’individuazione di eventuali zone di rischio, il Settore Ambiente della Provincia di Padova, con la collaborazione dell’A genzia Regionale per la Prevenzione e P rotezione Ambientale del Veneto (A.R.P.A.V.), ha realizzato un progetto finalizzato alla individuazione e caratterizzazione delle fonti di inquinamento elettromagnetico e dei Siti Sensibili presenti sul proprio territorio. Detto studio si propone com e indispensabile strumento per la pianificazione su scala provinciale e per l’esercizio di quelle funzioni che una normativa, sempre più attenta a questi rischi, impone ai diversi E nti Locali a diverso titolo operanti sul territorio. Inoltre, le informazioni raccolte serviranno come contributo all’aumento di conoscenza e sensibilità rispetto queste nuove form e di inquinamento. L’Asses sore a ll’ Am biente Il Pres idente de lla Provincia Ing. Domenico Riolfatto Dr. Vittorio Casarin 10 L’ ELETTROMAGNETISMO CENNI STORICI Già nel XVIII secolo, Gilbert aveva posto le basi dello studio dei campi magnetici. Gli studi effettuati nel secolo successivo portarono a grandi approf ondim enti nella conoscenza dei cam pi elettrici che culminarono nella invenzione della pila di Alessandro Volta nel 1799. L’uso di questa negli esperim enti effettuati da Ampère e Farada y all’inizio del secolo XIX° fec e capire che vi era una stretta connessione tra magnetism o ed elettricità. Questa connessione era stata in precedenza intuita per alcuni fenomeni particolari quale la smagnetizzazione della bussola di una nave durante una tempesta con fulmini. Faraday riuscì a produrre scintille, tipica manifestazione elettrica, utilizzando la corrente di una pila e quello che oggi noi chiameremmo trasformatore. Nobili, per primo, ottenne scintille da una calamita per induzione elettrom agnetica. Maxwell riordinò i risultati di questi esperimenti costruendo una teoria matematicamente coerente dell’elettromagnetismo ed ipotizzando che anche la luce fosse un’onda elettrom agnetica. Melloni dimostrò che la radiazione calorifera (infrarosso) si com porta in modo analogo alla luce. La spettroscopia associata alla fotografia, dimostrò che la luce del sole e quella dell’arco elettrico contengono anche radiazioni ultraviolette (UV) non visibili all’occhio umano e di lunghezza d’onda inferiore a quella della luce visibile. Hertz indicò come produrre onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda di alcuni metri e Righi verificò l’esistenza di onde di qualche centimetro. Roentgen scoprì i raggi X e Bequerel i raggi Gamma. Marconi produsse onde lunghe chilom etri. 11 Negli ultimi anni del secolo XIX° veniva così completato il cosiddetto spettro delle onde elettromagnetiche. LE ONDE ELETTROMAGNETICHE Le onde elettrom agnetiche sono il fenom eno fisico attraverso il quale l’energia elettrom agnetica può trasferirsi da luogo a luogo per propagazione. Tale fenomeno di trasferimento di energia può avvenire nello spazio libero (via etere) oppure può essere confinato e facilitato utilizzando appropriate linee di trasmissione (guide d’onda, cavi coassiali ecc.). I parametri fondamentali che descrivono e caratterizzano le onde (Fig.1) sono: • am piezza (A), che si misura in metri (m) e corrisponde alla distanza tra il punto massim o della cresta dell’onda e l’asse di propagazione; • la velocità di propagazione, che si misura in m etri al secondo (m/s); • la lunghezza d’onda ( ), cioè la distanza tra due creste successive, che si m isura in m etri (m); • la frequenza (f), cioè il numero di oscillazioni dell’onda nell’unità di tem po (secondo), che si misura in cicli al secondo o hertz (Hz). FIGURA 1: Esem pio di grandezza periodica 12 I nomi con cui vengono classificate anche oggi le onde elettromagnetiche sono più legati alla storia della loro scoperta che alle loro proprietà fisiche: La gamma da 0 a 3 kiloHer tz (kHz) sono denominate ELF (Extremely Low Frequency) con lunghezza d’onda > 100 km La gamma da 3 a 30 kHz sono denominate V LF (Very Low Frequency) con lunghezza d’onda com presa tra 10 e 100 km La gamma da 30 kHz a 300 MegaHer tz (MHz) sono denominate RF (Radio Frequency) con lunghezza d’onda compresa tra 1 m e 10 km La gamma da 300 MHZ a 300 GigaHer tz (GHz) sono denominate MW (Microwave) con lunghezza d’onda com presa tra 1 mm e 1m Le onde elettromagnetiche possono propagarsi nel vuoto, a differenza ad esempio delle onde sonore che hanno bisogno di un m ezzo per propagarsi. La velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche nel vuoto è di 300.000 km/s. Inoltre le onde si differenziano sulla base del valore della frequenza: maggiore è la frequenza di un’onda, maggiore è l’energia che essa trasporta. L’insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettrom agnetico. Il variare della frequenza delle onde elettromagnetiche porta a dei fenom eni identificabili quotidianamente (Fig.2). 13 FIGURA 2: A Lo spettro elettromagnetico seconda dell’effetto che l’energia trasportata dalle onde elettromagnetiche produce sugli elementi e/o composti chimici, ed in particolare sui com ponenti degli organismi viventi, vengono riconosciute due fasce principali dello spettro: • Le radiazioni non ionizzanti (NIR); • Le radiazioni ionizzanti (IR). Le radiazioni ionizzanti investono la parte dello spettro compresa tra i raggi ultravioletti e i raggi gamma. Le radiazioni non ionizzanti comprendono le frequenze dai campi statici fino al vicino ultravioletto. Le onde elettromagnetiche, in quanto forma di energia, supportano gran parte del sistema produttivo, ma sono più conosciute per specifiche applicazioni tecnologico e industriali di cui riportiamo alcuni esem pi: 14 INTERVALLO DI FREQUENZA 3 - 30 kHz 30 - 300 kHz 100 kHz - 3 MHz 3 MHz - 30 MHz 30 MHz - 300 MHz 300 MHz - 3 GHz 3 GHz - 30 GHz 30 GHz - 300 GHz APPLICAZIONI Trasmissioni marittime Videoterminali (VDT) Trasmissioni marittime Saldatura, Fusione, Tempera, Sterilizzazione Trasmettitori radio AM e amatoriali Telecomunicazioni Riscaldamento, Essicamento, Incollaggio, Saldatura Applicazioni in medicina Emissioni radio internazionali, amatoriali, cittadine Numerosi processi industriali Trasmissioni radio FM ed emissioni TV-VHF Trasmettitori mobili e portatili Telefonia cellulare Emissioni TV-VHF Radar meteorologici Radar per il controllo del traffico stradale Ponti radio Telefonia cellulare Telemetria Medicina Forni a microonde Processi utilizzati in industrie alimentari Altimetri Radar per navigazione marittima ed aerea Comunicazioni via satellite Ponti radio a microonde Radar in uso alla polizia Radioastronomia Radiometeorologia Spettroscopia a microonde CAMPI ELETTROMAGNETICI Per corrente elettrica si intende il passaggio di carica lungo un conduttore. L’intensità di corrente si misura in Ampere e rappresenta la quantità di carica che fluisce in una sezione in un dato intervallo di tem po. Il passaggio di corrente elettrica su di un conduttore (Es. filo) determina la generazione di un cam po elettromagnetico: ogni qualvolta si produce, si traspor ta e si consuma energia 15 elettrica si creano campi elettromagnetici (CEM), linee di forza invisibili che circondano tutti gli apparecchi elettrici. Anche gli elettrodotti, essendo attraversati da corr ente sono sorgenti di campi elettromagnetici. Il cam po elettrom agnetico è una com binazione di due tipi di campi: un campo elettrico e un campo magnetico. Le linee elettriche, gli impianti elettrici e le apparecchiature elettriche producono sia campi elettrici che cam pi magnetici. I campi elettrici e quelli magnetici hanno proprietà differenti e causano anche effetti biologici diversi. Va detto che, mentre si può facilmente schermare o ridurre l’intensità dei campi elettrici tramite oggetti conduttori (per es. gli alberi, gli edifici e la pelle umana), l’intensità dei campi magnetici si riduce soltanto allontanandosi dalla sorgente di emissione. Per comprendere tale situazione è possibile pensare allo spazio com e alla superficie di un lago ed alle perturbazioni prodotte dal campo elettromagnetico come alle onde generate dalla percussione della superficie dell’acqua che in essa si propagano. Da qui deriva il termine di “onda elettromagnetica”. Il campo elettrom agnetico, infatti, non resta immobile in una regione dello spazio, m a si propaga allontanandosi dalla sorgente. I parametri che caratterizzano il campo elettromagnetico (Fig.3) sono: • La frequenza (f), che rappresenta il numero di oscillazioni complete compiute al secondo, si misura in Hertz (Hz); • La lunghezza d ’onda ( ), espressa in metri, che corrisponde alla distanza tra due m assimi d’onda, si misura in metri (m) • Il periodo (T), espresso in secondi, che corrisponde al tempo necessario a compiere un’oscillazione secondi (s). 16 completa, si misura in FIGURA 3: Onda elettromagnetica I MECCANISMI DI INTERAZIONE Quando un organismo vivente o un qualsiasi corpo si trovano in presenza di campi elettromagnetici subisce un’interazione con questi e assorbe energia sostanzialmente in modo diverso a seconda della frequenza della sorgente del campo, in particolare : • Campi ad alta frequenza (RF):producono sui tessuti un assorbimento di energia sotto forma di riscaldamento (cellulari, ripetitori radio e tv); • Campi a bassa frequenza (E LF) inducono delle correnti nel corpo umano (linee elettriche). Gli effetti del campo elettromagnetico su un organismo sono correlati dalla presenza di densità di cariche non neutre. Un organismo vivente è costituito da particelle (atomi o molecole) dotate di carica positiva o negativa tra loro bilanciate. Questa situazione di equilibrio, pero’, può essere alterata dall’azione del campo elettromagnetico, con la conseguente formazione di correnti elettriche e/o di riscaldamento. 17 Quando il cam po magnetico è interno ad un mezzo materiale, e in particolare per descrivere gli effetti del cam po sui tessuti viventi, si utilizza l’induzione m agnetica (B ), che si misura in tesla (T); il m icrotesla (µ T) ne è un sottomultiplo pari a 1 m ilionesimo 18 LA DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA Il trasporto e le distribuzione dell’energia elettrica avvengono tram ite elettrodotti, cioè conduttori aerei sostenuti da opportuni dispositivi (tralicci), in cui fluisce corrente elettrica alternata alla frequenza di 50 Hz: dagli elettrodotti si genera quindi un campo elettrom agnetico. L’intensità del campo elettromagnetico aumenta con l’aumento della tensione della linea. Per spiegare il significato di tensione usiam o un semplice esempio: due serbatoi di acqua sono collegati con un tubo. Se il livello A nel primo serbatoio è identico al livello B del secondo, non si ottiene alcun movim ento, mentre una differente altezza (Fig.4)) provoca il passaggio di acqua dal serbatoio col livello più alto a quello col livello più basso. Quindi per ottenere il movimento si ha bisogno di una differenza di altezza. FIGURA 4: Onda elettromagnetica Negli im pianti elettrici al posto del tubo abbiam o il cavo elettrico e al posto dell'acqua abbiamo la corrente elettrica. La differenza non è più di 19 altezza, m a di potenziale elettrico. Questa differenza di potenziale (d.d.p.) prende il nome di tensione. Se aumentiamo la differenza di altezza, l'acqua scorre con più velocità. Allo stesso modo se aumentiamo la differenza di potenziale aum enta l'intensità di corrente. La differenza di potenziale (tensione) si misura in volt (V). Le linee elettriche sono classificabili in funzione della tensione di esercizio com e: - linee ad altissima tensione (380kV), dedicate al trasporto dell’energia elettrica su grandi distanze; - linee ad alta tensione (220kV e 132 kV ), per la distribuzione dell’energia elettrica; le grandi utenze (industrie con elevati consumi) possono avere direttamente la fornitura alla tensione di 132KV; - linee a m edia tensione (generalmente 15 kV), per la fornitura ad industrie, centri commerciali, grandi condomini ecc.; - linee a bassa tensione (220-380V), per la fornitura alle piccole utenze, come le singole abitazioni. L’energia elettrica prodotta dalle centrali (termoelettriche, idroelettriche, geotermoelettriche, ecc.) è generalmente a tensione inferiore a 30 kV. Tuttavia, per ridurre la dissipazione di energia e consentire il trasporto anche a grandi distanze, la tensione viene innalzata a valori com presi tra i 132 kV e i 380 kV (alta tensione). Tale innalzamento consente da una parte di migliorare l'efficienza di trasmissione, dall’altra necessita di un minor num ero di installazioni e quindi si ha una minore com promissione del territorio. Le linee di trasmissione ad altissima e alta tensione (380 kV, 220kV e 132 KV ) sono linee aeree, con due o più conduttori mantenuti ad una certa distanza da tralicci metallici e sospesi a questi ultimi mediante isolatori. L’elettricità ad alta tensione viene trasportata da una o più terne di conduttori (terna singola, doppia terna, doppia terna ottimizzata) fino alle cabine primarie di trasformazione, poste in prossimità dei centri urbani, nei quali il livello della tensione viene abbassato tra i 5 e i 20 kV (media tensione). Una terna singola si compone di tre conduttori (o fasci di conduttori molto ravvicinati) (Fig. 5) caratterizzati da una ben specifica 20 relazione di fase; una doppia terna si compone, invece, di sei conduttori (o fasci di conduttori molto ravvicinati) (Fig. 6) caratterizzati anch’essi da una ben specifica relazione di fase. Nel caso della doppia terna è, inoltre, possibile minimizzare il campo elettromagnetico prodotto, utilizzando un a relazione di fase opportuna (doppia terna ottimizzata). Le linee elettriche a media tensione (5 KV e i 20 KV) funzionano con una tensione di esercizio di 15 KV e sono utilizzate soprattutto per la fornitura ad industrie, centri commerciali, ecc.. Possono essere aeree o interrate Queste linee trasportano l’energia fino alle cabine secondarie dove la tensione è abbassata ulteriormente al livello utilizzabile dall’utente (380V, 220V). Le linee a bassa tensione, cioè a tensione di 220 o 380 Volt, sono quelle che trasportano la corrente per la fornitura alle piccole utenze, quali abitazioni, esercizi pubblici o altre attività lavorative artigianali. I conduttori possono essere aerei o interrati. Solitamente sono ammarati agli edifici, entrano negli stessi ed alim entano il quadro contatori; la corrente viene poi distribuita ai singoli utenti. La quantità di energia trasportata dipende dalla richiesta dell’utenza, che è variabile nel corso della giornata e nei diversi periodi dell’anno. Ciò si riflette sulla variabilità della potenza erogata e quindi sull’intensità della corrente che circola nei conduttori, dato che la tensione è una caratteristica della linea e resta costante. Essendo la tensione della linea costante, ne deriva che il cam po elettrico in un dato punto risulta costante nel tempo I valori dell’intensità del campo magnetico e di quello elettrico dipendono, oltre che dall’intensità della corrente che attraversa la linea in quel momento, dalle caratteristiche costruttive della linea, dal num ero e dalla disposizione reciproca dei conduttori, dalla loro altezza dal suolo e dalla configurazione delle fasi. Si può com unque affermare che l’intensità del campo elettromagnetico diminuisce all’aum entare della distanza dal conduttore. Il campo elettrico, inoltre, è facilmente scherm abile da oggetti quali legno, metallo, ma anche alberi ed edifici: tra l’esterno e l’interno di un edificio si ha quindi una riduzione del campo elettrico che sarà in funzione 21 del tipo di materiale e delle caratteristiche della struttura edilizia. Anche l’intensità del campo magnetico diminuisce con l’aumento della distanza dalla linea. A differenza del campo elettrico, però, il campo magnetico non è schermabile dalla maggior parte dei materiali di uso comune, per cui risulta praticamente invariato all’esterno e all’interno degli edifici. 22 FIGURA 5: Terna singola FIGURA 6: Doppia terna 23 24 I CAMPI ELETTROMAGNETICI E LA SALUTE La valutazione dei rischi legati all’esposizione ambientale ed occupazionale ai cam pi elettromagnetici costituisce certamente un problem a attuale di grande rilievo, e per il quale esiste una grande preoccupazione da parte della popolazione. Gli sforzi finora dedicati dalla com unità scientifica alla ricerca su questo argomento sono stati notevoli, arrivando ad un num ero ben superiore al migliaio di pubblicazioni o atti di congressi. Gruppi di studio sono stati costituiti da diversi governi nazionali e organizzazioni internazionali; tra queste ultime rivestono particolare importanza l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS ) e la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP). Quest’ultima ha emanato nel 1998 delle linee guida per la protezione dei lavoratori e della popolazione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nell'intervallo di frequenze tra 0 Hz (campi statici) e 300 GHz. Un'analisi dei documenti prodotti dalle diverse commissioni cui si è fatto cenno mostra una sostanziale convergenza nelle loro conclusioni. Tutti gli autori concordano sul fatto che gli effetti sulla salute vadano attribuiti alla componente magnetica del campo, sia perché gran parte delle indagini si riferiscono a situazioni caratterizzate da alte correnti elettriche piuttosto che da alte tensioni, sia perché la componente elettrica viene schermata da ostacoli. I possibili effetti dovuti all’esposizione ai campi elettromagnetici si possono distinguere in biologici e sanitari con nel promemoria 182 OMS . “Campi elettromagnetici e salute pubblica”. Proprietà fisiche ed effetti sui sistemi biologici vengono così definiti: 25 - Un effetto biologico si verifica quando l’esposizione alle onde elettromagnetiche provoca qualche variazione fisiologica notevole o rilevabile in un sistem a biologico. - Un effetto di danno alla salute si verifica quando l’effetto biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l’organismo può normalmente com pensarlo, e ciò porta a qualche condizione di detrimento della salute. Questi effetti vengono studiati con m etodi diversi. P er lo studio degli effetti sanitari sono fondamentali le indagini epidemiologiche, ma vengono condotti anche studi sperimentali (che valutano m aggiormente gli effetti biologici) con ricerche in vitro ed in vivo, valutazioni basate su modelli matematici o con l’uso di m anichini di adeguate proprietà chimiche e fisiche. Ciascuna di queste modalità di ricerca presenta lim iti e fornisce risposte parziali e non conclusive. STUDI SPERIMENTALI Sono stati elettromagnetici interazioni immunitario, con studiati su il i possibili moltissimi sistema nervoso. sistemi effetti biologici: emopoietico, P ossibili all’esposizione sono state cardiovascolare, interf erenze con i a campi segnalate endocrino, processi di differenziamento, crescita e sviluppo dell’organism o di tessuti ed apparati sono stati evidenziati solo in seguito all’esposizione sperim entale a campi creati artificialmente, con intensità non com parabile con quelle che si riscontrano in prossimità delle linee elettriche ad alta tensione, sia con sperim entazione in vitro che in vivo. Gli studi sperimentali in vitro sono fondamentali per la com prensione dei m eccanismi biologici a livello cellulare e molecolare coinvolti nell’interazione tra campi elettrom agnetici e sistemi viventi. Sono state osservate varie anom alie imputabili all’esposizione a campi elettromagnetici ELF. E’ ad esempio dimostrato che detta esposizione può alterare lo scambio dallo ione calcio attraverso la m embrana cellulare, modificando perciò la sua concentrazione intracellulare ed interferendo con i processi di relazione tra cellule, il riconoscim ento ed il differenziamento. 26 Questi fenomeni potrebbero essere correlati con l’ipotetica azione cancerogena. Un altro meccanismo biologico che potrebbe avere un ruolo significativo nei fenom eni di cancerogenesi coinvolge la melatonina, ormone prodotto dall’epifisi in relazione al ciclo giorno-notte. E’ stata più volte osservata nell’uomo un’associazione tra secrezione di melatonina e cancro, in particolare mammario e prostatico: i livelli ematici di melatonina tendono a diminuire in alcuni casi di cancro, mentre aum entano in seguito ad alcuni tipi di chemioterapia. Alcuni dati indicano che la m elatonina potrebbe inibire la crescita di tumori, ma la sua produzione potrebbe essere a sua volta modificata da esposizione ai campi ELF. Al momento i risultati sperimentali ottenuti in vitro non permettono tuttavia di attribuire “plausibilità biologica” agli ipotizzati fenomeni di carcinogenesi. Ricordiam o che la carcinogenesi viene descritta come un fenom eno composto di due fasi. La prima (iniziazione) coinvolgerebbe direttamente il materiale genetico (DNA), m a non consisterebbe ancora in un vero fenomeno neoplastico in quanto ne mancano le tipiche manifestazioni. Occorre infatti l’azione successiva di un agente “promotore” di varia natura avente scarsissime o nulle proprietà cancerogene in sé, m a in grado di promuovere lo sviluppo in senso tumorale di cellule precedentemente iniziate. Si può ritenere che i campi ELF, se venisse dim ostrata l’associazione con qualche tipo di tumore, non agiscano com e iniziatori ma come promotori del fenomeno. STUDI EPIDEMIOLOGICI Le indagini epidemiologiche non sono di facile valutazione per vari motivi: num erose variabili interferiscono e si sovrappongono sia negli ambienti di vita che di lavoro, per cui eventuali patologie riscontrate sono tipicamente multifattoriali e difficilmente im putabili ad una sola causa. Inoltre nel caso dei cam pi ELF non vi sono param etri biologici precisi ed affidabili per caratterizzare gli effetti sull’uomo; l’esposizione è ubiquitaria, 27 per cui gli studi sono spesso poco rappresentativi e non specificano l’esposizione a campi elettrom agnetici ad alte frequenze (principalmente radio-onde). Nel caso degli effetti biologici dovuti all’esposizione a cam pi E LF, la relazione causale è resa incerta in primo luogo dal fatto che le dimensioni num eriche degli ipotizzati incrementi di alcune patologie sono estremamente esigui, ed in correlazione secondo positiva luogo tra dalla difficoltà aumento di stabilire dell’esposizione e un’eventuale incremento dell’incidenza di alcune patologie. Da un rapporto dell’Istituto della S anità “Rischio cancerogeno associato a campi magnetici a 50-60 Hz” (1995), risulta che mentre nei primi studi gli autori si limitavano solitamente a classificare le abitazioni in termini di distanza da linee ed installazioni elettriche, le ricerche più recenti hanno contemporaneamente misurato i livelli dei campi elettrici e magnetici nei fabbricati (al mom ento dell’effettuazione dell’indagine) e stim ato la loro intensità nel corso del tempo, avvalendosi dei dati storici sul carico delle linee e tenendo conto della configurazione degli elettrodotti e della loro distanza dagli edifici. Alcuni studi, caratterizzati da un’accurata valutazione dell’esposizione a campi a bassa frequenza e degli altri fattori di rischio dei tumori in esam e, indicano un incremento di rischio di leucemia infantile in relazione ad esposizione a livelli di induzione magnetica superiori a 0,2 µT. E’ sulla base di tali ipotesi che si sono sviluppate le conseguenze giuridiche che hanno ulteriorm ente motivato il censimento dei Siti sensibili (zone dedicate all’infanzia) che si trovano in prossimità degli elettrodotti. Infine, si pone in rilievo che, generalm ente, i valori di campo magnetico rilevati negli edifici prossimi agli elettrodotti a bassissim a frequenza sono risultati sem pre inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente (100µT), ma quasi sempre superiori a quei valori che alcuni studi epidemiologici associano allo sviluppo di tumori per esposizioni croniche, cioè uguali o m aggiori a 0,2 µT. 28 ASPETTO NORMATIVO La regolazione dei limiti di sicurezza per esposizione ai campi elettromagnetici da professionalm ente parte esposti della viene popolazione effettuata dai e diversi dei lavoratori paesi e dalle organizzazioni scientifiche internazionali in base alle “evidenze scientifiche” relative agli effetti prodotti da tali esposizioni su soggetti biologici. Le discordanze sperimentali ottenute in questo settore non permettono a tutt’oggi di poter definire uno standard comune, proprio perché diverse sono le opinioni in merito ai possibili effetti e quindi ai possibili meccanismi di interazione delle onde elettromagnetiche con la m ateria vivente: esistono quindi differenze nelle norm ative vigenti nei paesi europei, e diversi valori consigliati dagli enti internazionali del settore. In linea generale comunque i diversi corpi normativi dei paesi dell’Unione Europea si ispirano alle cosidette politiche cautelative com e affermato dal trattato di Roma per le politiche ambientali. In pratica le politiche cautelative si fondano su: • Il principio di precauzione: è una politica di gestione del rischio che è applicata in circostanze caratterizzate da un alto grado di incertezza scientifica, e riflette la necessità di intervenire nei confront i di un rischio potenzialmente grave senza attendere i risultati della ricerca scientifica. • costo La “prudent evoidance”: prevede l’adozione di misure a basso per previsione ridurre l’esposizione, scientificamente in assenza giustificabile 29 che di tali una qualunque provvedimenti riducano il rischio. I provvedimenti assumono la forma di raccomandazioni volontarie piuttosto di limiti o regole stringenti. • Il principio ALA RA: è l’acronimo inglese di As Low As Reasonably Archievable (il più basso ragionevolm ente raggiungibile). E’ una politica atta a minimizzare i rischi conosciuti mantenendo l’esposizione ai livelli più bassi ragionevolmente possibili. Per quanto riguarda la legislazione italiana il primo decreto in merito è stato emanato dalla P residenza del Consiglio dei Ministri in data 23 aprile 1992 (ora integrato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2003). Tale decreto ha fissato i limiti massimi di esposizione ai cam pi elettrici e magnetici generati alla frequenza di 50 Hz negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. Sono stati fissati i seguenti limiti: • campo elettrico: max. 5 kV/m • campo magnetico: max. 100 • distanze di rispetto: T -linee a 132kV: min. 10 mt. -linee a 220kV: min. 18 mt. -linee a 380kV: min. 28 mt. Successivamente nel nostro P aese alcuni Consigli Regionali (tra cui quello del Veneto) hanno approvato Leggi Regionali che diminuiscono di circa 500 volte il limite inferiore per le esposizioni ai campi magnetici stabilito dalla normativa nazionale per gli elettrodotti. In Veneto, dal 1° gennaio 2000 è entrata in vigore la L.R. n°27/93 “Prevenzioni dei danni generati da cam pi elettromagnetici generati d a elettrodotti”. Il tracciato degli elettrodotti in cavo aereo di tensione uguale o superiore a 132 kV è mantenuto ad una distanza dai fabbricati adibiti ad abitazione o ad altra attività che comporti tem pi di permanenza prolungati di persone, tale che il campo elettrico misurato a 1,5 metri. da terra non superi il valore di 0,5 kV/m. ed il campo magnetico non sia superiore a 0,2 T. (art. 4 della L.R. 27/93 così come modificato dall’art. 98 della L.R. n° 5/2000). 30 Le distanze di rispetto non si applicano all’esistente, bensì vanno attribuite tramite “gli strumenti urbanistici generali, e le loro varianti, adottati dopo l’entrata in vigore” della legge (art. 2). All’interno delle distanze di rispetto non è consentita alcuna destinazione urbanistica residenziale (art. 6). Tali limiti sono più restrittivi di quelli nazionali e sono stati determinati per la tutela agli effetti cronici, a differenza di quelli nazionali che mirano invece alla tutela da effetti nel breve periodo. Con D.G.R.V. n. 1526 dell’11 aprile 2000, la Regione fissa l’ampiezza delle distanze di rispetto dagli elettrodotti (Tab. 1). Per la definizione di tali distanze la Regione si è avvalsa del contributo tecnico di A.R.P.A.V. che le ha elaborate, tenendo conto di tutti i parametri che influenzano la variabilità del campo elettromagnetico prodotto dagli elettrodotti. Infatti, i campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti dipendono, oltre che dalla distanza dall’elettrodotto stesso, anche da una serie di fattori caratteristici della linea come la tensione, il valore medio annuale della corrente, il num ero e la disposizione geometrica dei conduttori, delle loro fasi e la lor o altezza dal suolo. TABELLA 1: valori della D.G.R.V. n. 1526 del 11/04/2000 Tensione di Distanza dall’elettrodotto in metri esercizio degli elettrodotti Terna singola espressa in KV Doppia terna Doppia terna non ottimizzata ottimizzata 380 100 150 70 220 70 80 40 132 50 70 40 Le poche norme nazionali esistenti sui limiti da considerarsi ammissibili, accompagnate dalla proliferazione di leggi regionali e normative locali, non potevano reggere il grande bisogno di regolazione e definizione di principi in questo campo, nel quale l’Italia non può fare riferimento ad un ruolo guida della legislazione europea. 31 La “Legge quadro” n. 36/2001 è intervenuta nel pieno dello sviluppo dei nuovi impianti e sistemi di trasmissione dell’energia elettrica, nonché della telefonia cellulare e dell’emittenza radiotelevisiva. Detta legge ha conferm ato per il regim e transitorio la validità delle disposizioni date dal D.P.C.M. 23/04/92 ora sostituito con apposito decreto attuativo DPCM 8 luglio 2003. Questa legge sinteticamente: • Ha lo scopo di assicurare la tutela della popolazione e dei lavoratori nei confronti degli effetti dei cam pi elettrom agnetici breve e a lungo termine assumendo, per questi ultimi, il principio di cautela. • Ha come campo di applicazione gli elettrodotti e gli impianti per us o civile e militare che causano esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nell’intervallo di frequenza da 0 Hz a 300 GHz. • Introduce i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la protezione degli effetti a breve termine e a lungo term ine, e gli obiettivi di qualit à per la progressiva minimizzazione dell’esposizione. • Prescrive il completo risanamento degli impianti radioelettrici entro due anni e degli elettrodotti entro dieci anni, stabilendo per quest’ultimi i criteri di priorità degli interventi. • Prevede sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti trasgressori o inadempienti. • Attribuisce specifiche competenze alle Regioni, alle Province e ai comuni in materia autorizzativa e per le attività di controllo da effettuare attraverso le ARPA . • Istituisce i catasti nazionali e regionali degli elettrodotti e degli impianti emittenti. • Promuove l’educazione ambientale e l’inform azione per la popolazione. Con il recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2003, sono stati introdotti nuovi limiti d’esposizione, di valori d’attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e m agnetici alla frequenza di rete (50 Hz) 32 generati da elettrodotti, tali valori d’esposizione non devono superare i 100 T per l’induzione magnetica e 5 KV/m per il cam po elettrico, intesi com e valori efficaci. Dall’entrata in vigore del suddetto Decreto non si applicano, perché incompatibili, le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 e 28 settembre 1995. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO RIFERIMEN TO IN TERN AZ ION ALE La raccom andazione dell’IC NIR P d el 28/4/1998 ( popol azione e lav oratori; da 0 H z a 300GH z). L A N OR MATIV A EU RO PE A La racc om anda zion e del Cons ig lio d’ Europ a del 12 lu glio 1 999 (s olo popolazio ne; da 0 Hz a 3 00 GHz). L A LEGISL AZI ONE N AZI ON ALE Elettrodotti : D PCM 23 Apr ile 1992, DPCM 28 Settem bre 1995 (m odif icati dal DPCM 8 Lugl io 2 003). Radiof requenze e m icroonde: DM 381/ 98 (so lo popola zione; so lo s istem i per le telec om unica zioni da 100 KHz a 3 00 GHz). Decreto Legge n. 5 del 23/01/2001 convertit o con la legge del 20/0 3/2001 (disposi zion i urgenti per il risanam ento degli im pianti ra di otel evis iv i). Legg e quadro n.36 d el 22/ 02/20 01 (popo lazi one e lav oratori; da 0 H z a 3 00 GHz). DPCM 8 luglio 2003 f issazione dei l im iti di esposi zi one, dei va lor i d i attenzione e degli obiettivi di qu al ità per la prote zione della pop ola zion e dalle espos izioni a i cam pi elettric i e m agnetic i alla freque nza di rete (50 H z) generati dagli elettro dotti. 33 NORM ATI VE R EGION ALI L.R. 27/93 “ Preven zione de i danni derivant i da i c am pi elettrom agnetici generat i d a elettrodotti” (Fis sa i lim iti di cam po elettrico e m agnetico in luoghi a prol ungat a perm anenza). DGRV n.1526 del l’1 1 Apr ile 2 000 fissa l ’am piezza delle d istan ze di rispetto dagli elettro dotti. RIFERIMEN TI TECNICI Norm a CEI 211-6 del 2 001 (guida per la m isura dei c.e. m da 0 Hz a 10 kHz). Norm a CEI 211-7 D EL 200 1 (guida per la m isura dei c.e.m da 10 kHz a 300 GHz). 34 IL “PROGETTO ELETTROSMOG” Il Progetto è stato elaborato e realizzato dal Settore Ambiente della Provincia di Padova, ed è consistito nella mappatura delle linee elettriche ad alta tensione e nel censimento dei Siti S ensibili alla fonte d’inquinamento elettromagnetico, con particolare attenzione alle strutture dedicate all’infanzia. OBIETTIVI Il Settore Ambiente si è avvalso della collaborazione dei Comuni, A.R.P.A.V., E nti Gestori delle linee elettriche, proponendosi il com pito di raccogliere ed elaborare i dati forniti dai suddetti Enti. Questo allo scopo di conseguire gli obiettivi che la P rovincia di Padova si era prefissata: • Realizzare uno strumento di pianificazione e di supporto alle decisioni in ambito am bientale ed urbanistico; • Costituire uno strumento d’informazione per la popolazione in attesa di dati scientifici certi sulle interazioni tra il campo elettromagnetico e l’organismo um ano; • Ottenere una fotografia chiara e precisa del territorio P rovinciale; • Evidenziare la criticità di alcuni casi. 35 LE PRIME FASI DEL PROGETTO Il S ettore Ambiente, ha pensato di suddividere la realizzazione di tale Progetto in 5 fasi. La prima parte del progetto è consistita nel localizzare ed acquisire dati qualitativi dei Siti S ensibili (A sili Nido, Scuole Materne, Elementari, Medie Inferiori, Medie S uperiori, Istituti Specializzati per giovani portatori di handicap, Parchi gioco, Parchi e giardini pubblici, Aree verdi di Pubblic a fruizione), tali dati sono reperibili presso i Comuni. Sono state poi individuate tutte le tratte degli E lettrodotti ad alta tensione (132 KV, 220 KV, 380 KV). Per la localizzazione degli elettrodotti sono stati interpellati gli E nti Gestori della produzione e della distribuzione di energia elettrica (ENEL Distribuzione, ENE L Terna, Ferrovie dello Stato, Edison). Successivamente si è provveduto a determinare le distanze di rispetto dall’asse centrale degli elettrodotti, all’interno delle quali non è consentita la presenza di abitazioni ovvero di altri luoghi di abituale prolungat a permanenza. La fase successiva prevede una eventuale misurazione del campo elettrico e dell’induzione magnetica presso i Siti Sensibili da parte dell’A.R.P.A.V. La conclusione del progetto prevede le elaborazioni finali con la realizzazione del S .I.T. (Sistema Inf ormativo Territoriale). Per individuare i Siti Sensibili all’inquinam ento elettromagnetico è stata presa in considerazione la comunicazione del Ministero dell’Ambiente del 03/08/1999 prot. 3205 e 3218, che ne prevede l’individuazione di tre tipologie differenti: • Asili Nido; • Scuole; • Aree V erdi. Da tale suddivisione, pertanto, i Siti Sensibili corrispondono a luoghi dedicati all’infanzia, in cui questa rimane per gran parte dell’anno e per un 36 consistente numero di ore della giornata (D.P .C.M. 8 luglio 2003 art.3 prolungata permanenza intende un periodo superiore alle quattro ore). Nella com unicazione del Ministero non viene fatto riferimento a nessun limite d’età oltre il quale la fascia di popolazione non sia più da ritenersi infantile, perciò il Settore Ambiente ha ritenuto opportuno, quale misura cautelativa, estendere il concetto di Sito Sensibile a tutte le scuole dell’obbligo, agli istituti superiori, istituti specializzati, a tutte le aree verdi e parchi. Questa indagine non ha riguardato solo i Siti Sensibili presenti in vicinanza dei cam pi elettromagnetici, com e prevedeva la comunicazione del Ministero, m a sono stati presi in considerazione tutti i Siti S ensibili della Provincia, al fine di costruire una mappatura che possa essere di supporto anche alla pianificazione. Sono stati inseriti anche gli Istituti Superiori per avere un quadro com pleto circa la situazione degli Istituti Scolastici nel territorio provinciale e per possedere la maggior quantità d’informazioni possibile, al fine di realizzare e sviluppare correttamente politiche ambientali in merito a tale forma d’inquinamento. Al fine di una facile localizzazione dei S iti S ensibili all’interno del territorio provinciale, si è ritenuto opportuno individuarli sulle Carte Tecniche Regionali (C.T.R.) fornite dall’Ufficio Cartografico della Regione Veneto. 37 Scheda 1: caratterizzazione Istituti Scolastici SCHEDA SCUOLA data COMUNE DI: NOMINATIVO DELLA SCUOLA: INDIRIZZO: LIVELLO SCOLASTICO: Asilo nido scuola materna scuola elementare scuola media inferiore scuola media superiore istituti specializzati TRATTASI DI SCUOLA: pubblica privata PRESENZE MEDIE GIORNALIERE (alunni, docenti, impiegati, ecc.): Da 10 a 100 Da 100 a 200 Da 200 a 300 Da 300 a 400 Oltre 400 ORARIO DI PRESENZA: SUPERFICIE MQ.: dalle alle coperta dalle alle scoperta La superficie scoperta è adibita a parco ricreativo? Si No Sono presenti presso l’area di pertinenza alla scuola elettrodotti ad alta tensione e/o cabine di trasformazione? Si No A quale distanza si trovano? All’interno <150 mt. >150 mt. Indicare l’Ente gestore della rete: ENEL Terna ENEL Distribuzione Spa EDISON Spa Ferrovie Spa Indicare la tensione della rete elettrica: 132KV 220KV 380KV Indicare la tipologia della rete elettrica: Terna Singola Doppia Terna Doppia T. Ottimizzata 38 ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AI SITI SENSIBILI L’acquisizione delle inform azioni relative ai Siti Sensibili ha rappresentato la fase più lunga e complicata dell’intero Progetto. I dati relativi ai Siti Sensibili sono stati reperiti presso i Comuni. Il Progetto è iniziato con l’invio di lettere informative ai Sindaci e ai Responsabili degli Uffici Tecnici dei Comuni, e con il contatto telefonico al fine di concordare un incontro in ogni singolo Comune. Attraverso la collaborazione diretta con i Comuni è stato possibile: • Censire e catalogare i Siti sensibili nelle varie categorie: • Asili e Istituti scolastici, pubblici e privati: - A s i li N id o, - S c uo le M at er ne, - S c uo le E l em ent ar i, - S c uo le M ed ie I nf er io ri , - S c uo le M ed ie S u per ior i ( L ic ei , I st . T ec n ic i, .. . ) - Is t it ut i s pe c ia li z zat i per g io va n i p ort a tor i d i han di c ap • Aree verdi di pubblica fruizione: - P ar ch i g io c o, - P ar ch i e giar dini Pu b bl ic i, - Ar ee v erd i di Pu bb li c a fr ui zio n e • Localizzare ii Siti Sensibili reperiti su Carta Tecnica regionale C.T.R. (scala 1:5000 o 1:10000); • Verificare e individuare i tracciati degli elettrodotti ad alta tensione eventualmente insistenti sul territorio Comunale. Si è ritenuto im portante richiedere, nel caso degli istituti scolastici, l’individuazione delle aree di pertinenza (confini di eventuali giardini o zone scoperte). Per caratterizzare maggiormente i Siti Sensibili relativi all’istruzione è stata inviata una scheda di caratterizzazione, in cui venivano richiest e alcune inform azioni relative alla scuola ed in particolare: il numero degli alunni, la perm anenza media giornaliera all’interno dell’edificio, la superficie coperta e scoperta della scuola. 39 Tale scheda (scheda 1) è stata inviata a tutte le Direzioni Didattiche, agli Istituti Comprensivi, agli Asili Nido, alle Scuole Materne Private, agli Istituti Superiori e agli Istituti Specializzati per portatori di handicap. Questa fase ha richiesto molto tem po, perché le schede restituite sono risultate molto imprecise ed alcune volte incomplete, costringendo ad un ulteriore contatto telef onico per invitare il personale addetto a fornire i dati necessari. Anche dopo aver fatto questa ulteriore fase di consultazione, com e si può osservare nella Tabella 2, su 910 scuole presenti in Provincia di Padova solo 606 hanno restituito la scheda compilata. TABELLA 2: Scuole che hanno risposto alla scheda di caratterizzazione. TIPO SCUOLA SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO TOTALE SCUOLE PUBBLICHE PRIVATE TOTALE ASILO NIDO 16 10 26 60 SCOLA MATERNA 77 116 193 315 224 7 231 303 106 4 110 148 36 5 41 75 0 3 3 5 0 1 1 1 0 1 1 1 0 0 0 2 459 147 606 910 SCUOLA ELEMENTARE SCUOLA MEDIA INFERIORE SCUOLA MEDIA SUPERIORE NIDO-MATERNA SCUOLA MATERNAELEMENTARE SCUOLA MEDIA INFERIORESUPERIORE COLLEGIO PRIVATO TOTALE Tutti i dati raccolti nei Com uni e nelle scuole sono stati trasferiti s u supporto magnetico tramite un database, per la creazione di una banca dati informatizzata che servirà successivamente per la realizzazione del S.I.T. (Sistema Inform atizzato Territoriale). 40 ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AGLI ELETTRODOTTI La collaborazione dei Gestori delle linee elettriche si è res a necessaria già dall’inizio del progetto. Gli Enti sono stati contattati parimenti ai Comuni tramite una lettera informativa ed un contatto telefonico, nelle quale veniva richiesto l’invio d’inform azioni e di docum entazione relativa ai tracciati delle linee elettriche ad alta tensione che attraversano il territorio della P rovincia. Gli E nti Gestori delle linee elettriche ad alta tensione presenti sul territorio provinciale sono: • Edison S.p.A.; • Enel Divisione Distribuzione S.p.A.; • Enel Terna S.p.A.; • Ferrovie dello Stato. Ogni Ente Gestore ha localizzato sia le linee che le stazioni elettriche su cartografia, cartacea o inf orm atizzata, facendo una distinzione in base alla tensione d’esercizio e fornendo anche il nom e e il codice delle singole tratte. Queste informazioni sono state acquisite in modo diverso a seconda dell’Ente Gestore: • Edison: ha localizzato sulla C.T.R. informatizzata l’unica linea elettrica di sua competenza, presente sul territorio della Provincia di Padova. • Terna Gruppo E nel: ha f ornito le linee elettriche di Sua competenza, e quelle di competenza di Enel Distribuzione S.p.A. (132 Kv, 220 Kv, 380 Kv), già informatizzate, suddivise per tensione e per appartenenza mediante diversi colori. • Ferrovie dello S tato: ha individuato su C.T.R. cartaceo (scala 1:10000) fornita dal S ettore Am biente le linee elettriche di S ua competenza. Tutti i dati raccolti sono stati ricodificati e digitalizzati su cartografia a Carte Tecniche Regionale 1:5000 al fine di costruire una solida e omogenea base dati. 41 GEOREFERENZIAZIONE DEI SITI SENSIBILI E DEGLI ELETTRODOTTI Inizialm ente sono stati georeferenziati attraverso C.T.R. (Carta Tecnica Regionale) i Siti Sensibili acquisiti presso i Comuni, e suddivisi in tre categorie(Fig. 7): 1. Asili ed istituti scolastici, pubblici e privati; 2. Istituti specializzati per giovani portatori di handicap; 3. Aree verdi di pubblica fruizione. L . D A V IN C I M. M ONTES SORI PARCO PARCO PAR CO PARCO O R A Z IO T R E T T I PARCO PARCO FIGURA 7: Tipologia di Siti Sensibili 42 Successivamente, sono stati georeferenziati gli elettrodotti, sia quelli acquisiti su base cartacea, sia quelli acquisiti su base informatizzata m a non georeferenziati. Questi sono stati suddivisi per tipologia mediante colori diversi in base all’Ente gestore di appartenenza(Fig. 8). • Enel Terna e Distribuzione S.p.A.; • Edison S.p.A.; • Ferrovie dello Stato. V IG O D A R Z E R E LIM E N A M E S T R IN O V IL L A F R A N C A P A D . RUBANO SACC O L O NG O S E LV A ZZA N O D E N TR O PADOVA TEO LO ABAN O TE R M E A LB IG N A S E G O FIGURA 8: Tipologia degli Elettrodotti 43 DETERMINAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO Dopo aver individuato e georeferenziato tutti i siti sensibili e le linee elettriche, si è passati alla determ inazione delle fasce di rispetto (ex D.G.R.V. n. 1526 dell’11 agosto 2000), distinte m ediante colori diversi a seconda che si riferissero a terne singole, doppie terne, doppie terne ottimizzate, a seconda della tensione d’esercizio e dell’Ente Gestore (Fig.9 Tab.3) E N E L D I S T R IB U Z I O N E 3 8 0 k V E N E L D I S T R IB U Z I O N E 1 3 2 k V R .F .I . 1 3 2 k V FIGURA 9: Distanze di rispetto degli Elettrodotti ad Alta Tensione 44 TABELLA 3: Dettaglio delle diverse tipologie di Fascia di rispetto ENTE GESTORE TENSIONE D’ESERCIZIO (KV) TIPOLOGIA DELL A LINE A AMPIEZZ A F AS CIA COLORE (m) Enel Distribuzione 132 Terna singola 50 Azzurro 132 Doppia terna 70 Giallo 220 Terna singola 70 Verde chiaro 220 Doppia terna 80 Giallo ocra Enel Terna 380 Terna singola 100 Verde oliva Enel terna 380 Doppia terna 150 Rosso scuro Enel Terna 380 70 Viola R.F.I. 132 Terna singola 50 Viola scuro R.F.I. 132 Doppia terna 70 Viola chiaro Edison 220 Terna singola 80 Rosso e Terna Enel Distribuzione e Terna Enel Distribuzione e Terna Enel Distribuzione e Terna Doppia terna ottimizzata 45 ASSOCIAZIONE DEI DATI AGLI ELEMENTI CARTOGRAFICI I dati alfanumerici raccolti nei Comuni e nelle scuole sono stati informatizzati, attraverso la creazione di alcune tabelle specifiche per ogni tipologia di Sito S ensibile. Le inf ormazioni che caratterizzano ogni singolo Sito S ensibile sono state inserite in tre distinte tabelle (una per gli istituti scolastici, una per gli istituti specializzati e una per le aree verdi): • Comune di appartenenza; • Indirizzo del S ito; • Denominazione del Sito; • Tipo sito (solo per le scuole ed ist. Spec.); • Superficie (solo per le aree verdi); • Data compilazione (solo per le scuole ed istituti specializzati); • Informazioni aggiuntive (presenza media degli alunni, presenza elettrodotti, elenco attrezzature ecc.) Le informazioni che caratterizzano ogni singolo Comune sono inserite in un’unica tabella e sono le seguenti: • Comune di appartenenza; • Data compilazione; • Nome del compilatore; • Dati relativi ai Siti Sensibili; • Dati relativi ai Comuni (presenza elettrodotti, sup. vincolata dalla fascia di rispetto, data adozione ed approvazione PRG, num ero CTR di rif erimento); • Dati relativi agli elettrodotti (ente gestore, nome della linea, tensione d’esercizio, tipologia della linea e lunghezza della linea). Le tabelle successivamente sono state collegate agli oggetti cartografici in modo da creare un Sistema Inform ativo Territoriale per gli elettrodotti e i siti sensibili della Provincia di Padova. 46 Un Sistem a Inform ativo Territoriale (S.I.T.) è una particolare soluzione informatica che consente di associare a oggetti cartografici una serie di dati, organizzati in tabelle. La base di dati georiferita così ottenuta costituisce una forma di organizzazione delle informazioni che comporta i seguenti vantaggi: • raccolta di consistenti quantità di dati che possono essere efficacemente gestite grazie alla loro informatizzazione; • incrocio e sovrapposizione dei dati, con possibilità di effettuare mediante selezioni classificazioni, selezioni, statistiche; • realizzazione di geografiche, per analisi la territoriali, creazione effettuate di mappe tematiche e per la caratterizzazione di una porzione di territorio. Il Sistema Informativo Territoriale siti sensibili all’inquinam ent o elettromagnetico della Provincia di Padova permette, selezionando un qualsiasi oggetto (elettrodotto o sito sensibile), di ottenere tutte le informazioni specifiche ad esso associate (Fig.10). FIGURA 10: Esem pio di interrogazione del Sistema Territoriale: Siti S ensibili all’inquinamento elettromagnetico 47 Informativo FORMAZIONE DELLA CARTOGRAFIA DI SINTESI Alla fine del lavoro di raccolta e di elaborazione dei dati è stata realizzata una cartografia di sintesi, con lo scopo di rappresentare la situazione relativa alla distribuzione degli elettrodotti ad alta tensione e d alla localizzazione dei Siti Sensibili sul territorio della Provincia. La realizzazione di queste mappe è avvenuta essenzialmente differenziando gli elettrodotti e i S iti S ensibili con colori differenti, ed utilizzando come base cartografica le C.T.R.. La distribuzione degli elettrodotti, suddivisi per colore a seconda della tensione d’esercizio e dell’Ente Gestore (All. 1), è stata realizzata su un’unica tavola (formato A3) in scala 1:400.000. Un’altra tavola in formato A3 scala 1:400.000 (A ll. 2), è stata realizzata per suddividere il territorio provinciale in 37 tavole. Ogni tavola serve per rappresentare una porzione di territorio in scala adeguata, per una corretta visione dei vari Siti S ensibili. Si è scelto di rappresentare le 37 tavole in scala 1:10.000 (formato A0), dimensione massima possibile affinché la carta risultasse leggibile e per coprire il territorio provinciale con il minor numero di tavole (tavole non pubblicate, ma in possesso e in visione presso il Settore Ambiente). Infine sono state realizzate delle Carte tematiche di dettaglio (formato A4), in scala 1:5.000, rappresentanti le porzioni di territorio provinciale in cui sono situati i S iti Sensibili che ricadono all’interno delle fasce di rispetto (All. 3). 48 RISULTATI FINALI Il S ettore Ambiente ha ritenuto opportuno presentare alcune tra le estrapolazioni più significative e rilevanti che sono state realizzate mediante l’applicazione del Sistema Informativo Territoriale “Siti Sensibili all’inquinamento elettromagnetico della P rovincia di P adova”. Sono state in particolare caratterizzate : • le linee elettriche • gli istituti scolastici • le aree verdi Infine vengono presentati i risultati specifici dell’incrocio tra tutte queste informazioni che ha determ inato l’individuazione di siti sensibili ricadenti all’interno di fasce di rispetto e quindi potenzialmente soggetti all’inquinamento elettromagnetico. LINEE ELETTRICHE In Provincia di P adova esistono 546 km di linee elettriche ad alta tensione, di cui 397 km sono linee da 132 kV, 89 km da 220 kV e 59 km da 380 kV. La distribuzione geografica delle tratte di diversa potenza è riportata nella cartina a di pagina 46. 49 LINEE AD ALT A E ALTISSIM A TENSIONE IN PROVINCIA DI P ADOV A Padova 0 Legenda: _____ Elettrodotti da 132 kV _____ Elettrodotti da 220 kV _____ Elettrodotti da 380 kV 50 5000 1000015000 Meters La cartina mette in evidenza un forte addensamento di linee elettriche nel comune di P adova (Zona Industriale) e nei comuni sudorientali della fascia suburbana. La ripartizione della potenza trasportata è evidenziata dal grafico 1. 11% 16% linea da 132 kV linea da 220 kV linea da 380 kV 73% Grafico 1 L’intera rete di distribuzione della Provincia è gestita da 4 S ocietà ovvero: • Edison S.p.A.; • Enel Divisione Distribuzione S.p.A.; • Enel Terna S.p.A.; • Ferrovie dello Stato. Come evidenziato dalla tabella 4, il coinvolgimento di ciascun E nte Gestore della produzione e/o distribuzione dell’energia elettrica è abbastanza diverso in quanto più del 50 % della linee elettriche sono di proprietà di Enel Distribuzione spa. e sono praticamente tutti elettrodotti da 132 kV (confronta tab.5). S e a questo si sommano le linee gestite da Enel Terna risulta che l’80% delle reti è di proprietà di Enel seppur nelle due divisioni societarie. 51 TABELLA 4: Lunghezza totale degli elettrodotti ad alta tensione, suddivisi per E nte Gestore. Lunghezza Presenza elettrodotti (km) percentuale ENE L TERNA S.P.A. 145,869 27 % ENE L DISTRIBUZIONE S.P.A. 289,507 ENTE GESTORE 53 % EDISON S.P.A. 23,209 4% FERROVIE DE LLO STATO 87,898 16 % TOTALE 546,483 Inoltre la tabella 5 evidenzia che E nel Terna spa risulta essere l’unico Gestore di linee da 380 kV, che sono, a tutti gli effetti, vere e proprie autostrade elettriche. Per quanto riguarda gli altri Gestori “Ferrovie dello Stato” gestisce solo linee da 132 kV mentre Edison spa ha una sola tratta da 220 kV. TABELLA 5: Lunghezza totale degli elettrodotti sul territorio provinciale, suddivise per Ente Gestore. ENTE GESTORE ENEL TERNA S .P.A. ENEL DISTRIBUZ. S.P.A. EDISON S.P. A. FERROVIE DELLO ST ATO TOTALE 132 kV 220kV 380 kV (km) (km) (km) 19,861 66,601 59,407 289,507 / / / 23,209 / 87,898 / / 397,266 89,810 59,407 52 ISTITUTI SCOLASTICI Gli istituti scolastici censiti sul territorio provinciale sono 910 di cui 595 con gestione pubblica e le restanti 315 private. Nella tabella 6 e nei grafici 2 e 3 è rappresentato il numero di istituti della provincia, classificati per tipologia e per tipo di gestione. Altro dato rilevabile sta nel numero di scuole per tipologia e per tipo di gestione. Infatti le scuole elementari sono per la m aggior parte a gestione pubblica (277 su 303), mentre quelle m aterne sono m aggiormente a gestione privata (231 su 315). L’elaborazione dei dati raccolti attraverso le schede di caratterizzazione risulta penalizzata dal fatto che sono state restituite solo 606 schede sui 910 Istituti interpellati e che, in molti casi la com pilazione delle stesse non è risultata esaustiva. In questo caso si è provveduto comunque a calcolare, sul campione di 593 Istituiti che hanno fornito questo dato, il numero di alunni totali e il num ero suddiviso per tipologia scolastica e per tipo di gestione; il tutto è stato rappresentato in tabella 7 e nei due grafici 4 e 5. La popolazione scolastica relativa a 593 scuole è pari a 81.230 alunni. Gli 81.230 alunni sono suddivisi 83,6% (67.951 alunni) in scuole pubbliche ed il restante 16,4% (13.279 alunni) in scuole private. Tramite una semplice proiezione si può calcolare che il numer o approssimativo di alunni della Provincia di Padova sia circa 125.000. Dalle schede è stato inoltre rilevata che la presenza m edia degli alunni è di 7 ore al giorno per 6 giorni la settimana e che 158 scuole sulle 606 caratterizzate utilizzano gli am bienti anche per attività extrascolastiche ( attività sportive, ricreative, corsi e laboratori…), dato che fa presumere che la presenza media giornaliera di ragazzi negli edifici scolastici superi, in queste realtà, le 7 ore medie. Circa 400 Istituti hanno fornito informazioni anche sulla superficie occupata dagli edif ici scolastici e relative pertinenze. Le elaborazioni medie evidenziano un rapporto coperto/scoperto pari a 1:3. In media le pertinenze hanno una superficie media pari a quasi 4000 m 2 . 53 TABELLA 6: Numero di scuole presenti nella Provincia di Padova, distinte per tipologia e per tipo di gestione NUMERO SCUOLE PUBBLICHE NUMERO SCUOLE PRIVATE NUMERO SCUOLE PER TIPO ASILO NIDO 27 33 60 SCUOLA MATERNA 84 231 315 SCUOLA ELEMENTARE 277 26 303 SCUOLA MEDIA INFERIORE 142 6 148 SCUOLA MEDIA SUPERIORE 64 11 75 NIDO-MATERNA 1 4 5 SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE 0 1 1 SCUOLA MEDIA INFERIORESUPERIORE 0 1 1 COLLEGIO PRIVATO 0 2 2 595 315 910 TIPO SCUOLA TOTALE 54 TABELLA 7: Numero di alunni presenti nella Provincia di Padova, suddivisi per tipologia scolastica e per tipo di gestione, in base al numero di scuole che hanno risposto NUMERO ALUNNI SCUOLE PUBBLICHE NUMERO ALUNNI SCUOLE PRIVATE NUMERO TOTALE ALUNNI NUMERO SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO CON IL NUMERO DEGLI ALUNNI ASILO NIDO 662 565 1227 26 SCOLA MATERNA 5292 9497 14789 188 SCUOLA ELEMENTARE 27345 942 28287 223 SCUOLA MEDIA INFERIORE 18396 620 19016 110 SCUOLA MEDIA SUPERIORE 16256 970 17226 41 0 253 253 3 0 250 250 1 0 182 182 1 0 0 0 0 67951 13279 81230 593 TIPO SCUOLA NIDO-MATERNA SCUOLA MATERNAELEMENTARE SCUOLA MEDIA INFERIORESUPERIORE COLLEGIO PRIVATO TOTALE 55 GRAFICO 2: Numero scuole pubbliche e private GRAFICO 3: Numero scuole suddivise per tipologia e per tipo di gestione 950 900 850 800 750 700 650 600 550 500 315 450 400 350 300 595 250 200 150 100 NUMERO SCUOLE PUBBLICHE NUMERO SCUOLE PRIVATE N U M E R O S C U O L E P U B B L IC H E 56 TOTALE COLLEGIO PRIVATO SUPERIORE SCUOLA MEDIA INFERIORE- ELEMENTARE SCUOLA MATERNA- NIDO-MATERNA SCUOLA MEDIA SUPERIORE SCUOLA MEDIA INFERIORE SCUOLA ELEMENTARE SCOLA MATERNA 0 ASILO NIDO 50 N U M E R O S C U O L E P R IV A T E GRAFICO 4: Numero alunni scuole pubbliche e GRAFICO 5: Numero alunni suddivisi per tipologia e private per tipo di gestione 30000 28000 26000 24000 22000 20000 13279 0 0 0 0 182 182 0 250 250 16256 17226 0 253 253 662 565 1227 4000 2000 970 8000 6000 942 5292 9497 14789 10000 19016 12000 620 14000 18396 27345 16000 28287 18000 57 LA M ED IA SU PE R IO N R SC ID E O U -M O LA AT M ER SC AT N U ER A O LA N A M -E ED LE IA M EN IN FE TA R R IO E R ESU C PE O LL R IO EG R E IO PR IV AT O IN U O O LA SC U N. ALUNNI SC. PUBBLICHE SC LA O M ED IA EL EM EN AT E M LA SC U NUMEROALUNNI SCUOLEPRIVATE FE R IO R TA R E R N A O ID N SC O AS IL O NUMEROALUNNI SCUOLEPUBBLICHE E 0 67951 N. ALUNNI SC. PRIVATE N. ALUNNI TOTALI Infine sono stati presi in considerazione gli Istituti Specializzati per giovani portatori di handicap. Dai dati forniti dai Comuni, in totale nella Provincia di Padova sono stati censiti 13 Istituti. Anche per questo tipo di Sito Sensibile erano state richieste notizie ulteriori, tramite le schede informative inviate direttamente alle Associazioni, ma non sono state restituite schede di caratterizzazione relativi a tali realtà. AREE VERDI Il numero di aree verdi di fruizione pubblica rilevate presso i Comuni della Provincia di Padova sono 870, gran parte di queste aree verdi si trovano ubicate presso centri residenziali (659 su 870), 43 invece si trovano in posizione isolata e le restanti 168 sono ubicate in altre zone (Tab. 8). Dai dati forniti dai Comuni riguardo alla superficie di queste aree verdi si è riscontrato che la superficie media è pari a 6.442 metri. Gran parte di queste aree verdi è dotata di attrezzature, infatti in 403 aree si ha la presenza di panchine e giostrine, 172 sono dotate solo di panchine e le restanti aree sono caratterizzate da altri tipi di attrezzature come piastre polivalenti e percorsi vita. TABELLA 8: Aree verdi e loro posizione all’interno del com une POSIZIONE AREE VERDI NUMERO COMPLESSI RESIDENZIALI 659 ZONA ISOL AT A 168 ALTRA ZONA 43 TOTALE AREE VERDI 870 58 SITI SENSIBILI ALL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Mediante incrocio tra i dati relativi ai Siti S ensibili censiti e le aree di rispetto costituite attorno ai tracciati degli elettrodotti si è potuto ricavare l’elenco delle scuole e delle aree verdi che ricadono all’interno delle fasce di rispetto di cui alla D.G.R.V. n.1526/00. Sono state così realizzate due Tabelle in cui vengono riportate il num ero di scuole e di aree verdi (Tab. 9, 10) che ricadono all’interno delle fasce di rispetto, distinguendole per Comune di appartenenza. Tale numer o è stato confrontato con il totale di scuole e di aree verdi presenti nel territorio comunale. TABELLA 9: Scuole ricadenti all’interno delle fasce di rispetto. SCUOLE RICADE NTI TOT ALE DELLE NELLE F AS CE DI SCUOLE PRE SENTI RISPETTO NEL COMUNE VIGONZ A 2 16 CANDI AN A 2 4 ALBIGNASEGO 2 15 P ADOV A 8 231 COMUNE TABELLA 10: A ree verdi ricadenti all’interno delle fasce di rispetto. N° AREE VERDI N° AREE VE RDI RICADE NTI PRESENTI S UL ALL’INTERNO DELLE TERRITORIO F AS CE DI RISPE TTO COMUNALE VIGONZ A 1 28 CADONE GHE 2 13 TEOLO 3 19 NOVENT A P ADOV AN A 1 11 P ADOV A 15 154 TOTALE 22 COMUNE 59 Per completare l’inform azione i siti sensibili, relativi agli Istituti scolastici sono stati evidenziati per tipologia di scuola e di gestione (Tab.11). TABELLA 11: Num ero scuole ricadenti all’interno delle fasce di rispetto, suddivise per tipologia SCUOLE RICADENTI ALL’INTERNO DELLE TIPO SCUOLA ASILO NIDO SCUOL A MATERNA SCUOL A ELEMENTARE SCUOL A MEDI A INFERIORE SCUOL A MEDI A SUPERIORE NIDO-M ATERNA SC. M ATERNA- ELEMENTARE SC. MEDI A INF.SUPERIORE COLLEGIO PRIV ATO TOTALE FASCE DI RISPETTO SCUOLE SCUOLE PUBBLICHE PRIV ATE 0 2 2 0 4 4 5 0 5 2 0 2 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 6 14 60 TOTALE Al fine di avere un quadro com plessivo e sufficientemente preciso dei fattori di pressione determinati dalla presenza di elettrodotti ad alta tensione in ciascun com une, è stato costruito un quadro sinottico (Tab. 12) con evidenziati tutti i siti sensibili censiti raffrontati con la presenza o meno di elettrodotti sul territorio comunale. 61 TABELLA 12: Siti Sensibili confrontati con presenza elettrodotti per ciascun comune COMUNE ABANO TERME AGNA ALBIGNASEGO ANGUILLARA VENETA ARQUA'PETRARCA ARRE ARZERGRANDE BAGNOLI DI SOPRA BAONE BARBONA BATTAGLIA TERME BOARA PISANI BORGORICCO BOVOLENTA BRUGINE CADONEGHE CAMPO SAN MARTINO CAMPODARSEGO CAMPODORO CAMPOSAMPIERO CANDIANA CARCERI CARMIGNANO DI BRENTA CARTURA CASALE DI SCODOSIA CASALSERUGO CASTELBALDO CERVARESE SANTA CROCE n° aree n° scuole n° asili verdi nido 17 4 7 4 0 2 4 3 1 3 11 3 7 3 1 13 11 5 14 5 2 3 28 4 6 11 3 17 13 3 16 4 2 3 5 4 3 2 3 4 8 3 5 13 6 12 4 8 4 3 5 3 4 5 3 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 n° scuola materna n° scuole elementari n° scuole medie inf. n° scuole medie sup. n° istituti specializzati Presenza Linee Alta Tensione 5 1 7 2 1 1 2 2 1 0 1 1 3 1 2 5 2 5 2 2 2 1 3 1 1 2 1 3 5 1 7 1 1 1 2 1 1 2 1 1 3 1 2 5 3 6 1 2 1 1 1 1 2 2 1 2 1 1 2 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 62 COMUNE CINTO EUGANEO CITTADELLA CODEVIGO CONSELVE CORREZZOLA CURTAROLO DUE CARRARE ESTE FONTANIVA GALLIERA VENETA GALZIGNANO TERME GAZZO PADOVANO GRANTORTO GRANZE LEGNARO LIMENA LOREGGIA LOZZO ATESTINO MASERA' MASI MASSANZAGO MEGLIADINO SAN FIDENZIO MEGLIADINO SAN VITALE MERLARA MESTRINO MONSELICE MONTAGNANA MONTEGROTTO TERME NOVENTA PADOVANA OSPEDALETTO EUGANEO PADOVA n° aree n° scuole n° asili verdi nido 0 13 3 12 3 3 10 11 5 20 3 7 0 2 8 10 7 2 1 1 4 4 3 0 20 16 2 21 11 7 154 4 28 10 7 9 6 8 23 6 8 4 5 3 2 5 7 5 6 5 3 6 2 3 4 7 25 13 8 10 5 231 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 2 1 1 3 3 0 25 n° scuola materna n° scuole elementari n° scuole medie inf. n° scuole medie sup. n° istituti specializzati 2 10 5 2 4 2 4 6 2 3 1 2 1 1 2 2 2 2 2 1 2 1 1 2 2 7 5 1 3 2 70 1 9 4 3 4 3 3 6 3 3 1 2 1 1 2 3 2 2 2 1 3 1 1 1 2 8 3 3 2 2 61 1 2 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 2 1 1 2 1 34 0 7 0 1 0 0 0 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7 3 0 0 0 41 0 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 4 63 Presenza Linee Alta Tensione SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI COMUNE PERNUMIA PIACENZA D'ADIGE PIAZZOLA SUL BRENTA PIOMBINO DESE PIOVE DI SACCO POLVERARA PONSO PONTE SAN NICOLO' PONTELONGO POZZONOVO ROVOLON RUBANO SACCOLONGO SALETTO SAN GIORGIO DELLE PERTICHE SAN GIORGIO IN BOSCO SAN MARTINO DI LUPARI SAN PIETRO IN GU' SAN PIETRO VIMINARIO SANTA GIUSTINA IN COLLE SANTA MARGHERITA D'ADIGE SANT'ANGELO DI PIOVE SANT'ELENA SANT'URBANO SAONARA SELVAZZANO DENTRO SOLESINO STANGHELLA TEOLO TERRASSA PADOVANA TOMBOLO n° aree n° scuole n° asili verdi nido 3 0 12 10 10 4 6 17 5 1 4 23 3 5 14 7 1 9 5 7 2 1 3 1 4 15 5 2 19 12 6 3 2 13 9 23 3 4 11 4 4 5 15 4 3 7 6 9 3 4 5 4 7 3 4 7 11 7 4 8 4 8 0 0 1 0 2 0 0 2 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 n° scuola materna n° scuole elementari n° scuole medie inf. n° scuole medie sup. n° istituti specializzati 1 1 4 4 8 1 1 4 1 2 2 4 2 1 3 2 4 1 2 2 1 3 1 2 2 4 2 1 3 2 3 1 1 5 4 5 1 2 3 2 1 2 5 1 1 3 3 4 1 1 2 2 3 1 1 2 4 4 2 4 1 2 1 0 1 1 3 1 1 2 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 3 1 1 1 1 1 0 0 2 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 64 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 Presenza Linee Alta Tensione SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI COMUNE TORREGLIA TREBASELEGHE TRIBANO URBANA VEGGIANO VESCOVANA VIGHIZZOLO D'ESTE VIGODARZERE VIGONZA VILLA DEL CONTE VILLA ESTENSE VILLAFRANCA PADOVANA VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO VO'EUGANEO n° aree n° scuole n° asili verdi nido n° scuola materna n° scuole elementari n° scuole medie inf. n° scuole medie sup. n° istituti specializzati 4 20 3 1 4 5 0 2 28 9 0 13 4 11 4 4 3 3 2 9 16 5 3 10 0 2 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 4 1 2 1 1 1 4 7 2 1 4 1 4 1 1 1 1 1 4 6 2 1 4 1 1 1 1 1 1 0 1 2 1 1 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Presenza Linee Alta Tensione SI SI SI SI SI SI SI - 7 4 5 4 0 0 2 2 2 1 1 1 0 0 0 0 - 65 L’ultima elaborazione ha permesso di calcolare, per l’intera Provincia e per ogni singolo Comune, la superficie territoriale, espressa in kilometri quadrati e in percentuale, coperta dalle fasce di rispetto e perciò soggetta a vincolo urbanistico, (ex L.R. n.27/1993) (Tab. 13). Infatti, in ottemperanza alla L.R. n.27/1993, le fasce di rispetto individuate nel presente lavoro costituiranno un riferimento per i Comuni della Provincia di P adova al fin e della rielaborazione del loro strumento urbanistico. Si ricorda, infatti, che ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 27/1993, all’interno della fascia di rispetto non è consentita alcuna destinazione urbanistica residenziale dal momento della rielaborazione dello strumento urbanistico comunale. TABELLA 13: Superficie comunale espressa in Km q ed in percentuale sul totale, soggetta a vincolo urbanistico. NOME COMUNE ABANO TERME AGNA ALBIGNASEGO ANGUILLARA VENETA ARQUA'PETRARCA ARRE ARZERGRANDE BAGNOLI DI SOPRA BAONE BARBONA BATTAGLIA TERME BOARA PISANI BORGORICCO BOVOLENTA BRUGINE CADONEGHE CAMPO SAN MARTINO CAMPODARSEGO CAMPODORO CAMPOSAMPIERO CANDIANA CARCERI CARMIGNANO DI BRENTA CARTURA CASALE DI SCODOSIA CASALSERUGO SUPERFICIE IN Kmq 21 18,33 21,14 21,51 12,52 12,41 13,63 32 24,24 8,55 6,28 16,48 20,6 20,5 19,58 12,58 13,13 25,61 11,13 21,14 22 9,72 14,7 16,2 21,22 15,52 66 SUPERFICIE VINCOLATA IN Kmq 1.473 0.901 1.079 0.6309 / 0.7238 / 1.0242 0.2393 / / 0.3194 0.4270 0.909 0.9803 0.901 / 0.3985 / 0.5668 0.7578 / 1.1707 / / / % DI SUPERFICIE VINCOLATA 7 4.9 5.1 2.9 / 5.8 / 3.2 0.98 / / 1.9 2.07 4.4 3.4 7.1 / 1.55 / 2.6 3.4 / 7.9 / / / NOME COMUNE SUPERFICIE IN Kmq CASTELBALDO CEREVARESE S. CROCE CINTO EUGANEO CITTADELLA CODEVIGO CONSELVE CORREZZOLA CURTAROLO DUE CARRARE ESTE FONTANIVA GALLIERA VENETA GALZIGNANO TERME GAZZO PADOVANO GRANTORTO GRANZE LEGNARO LIMENA LOREGGIA LOZZO ATESTINO MASERA' MASI MASSANZAGO MEGLIADINO S. FIDENZIO MEGLIADINO SAN VITALE MERLARA MESTRINO MONSELICE MONTAGNANA MONTEGROTTO TERME NOVENTA PADOVANA OSPEDALEETO EUGANEO PADOVA PERNUMIA PIACENZA D’ADIGE PIAZZOLA SUL BRENTA PIOMBINO DESE PIOVE DI SACCO POLVERARA PONSO PONTE SAN NICOLO' PONTELONGO POZZONOVO ROVOLON RUBANO SACCOLONGO 15,07 17,5 19,7 29,74 69,9 24,24 42,5 14,87 26,63 32,76 20,62 9,01 18 22,41 14,47 11,04 14,89 15,04 19,28 23 17,62 13,67 13,22 15,64 15,21 21,40 19,3 50,5 45,69 15,25 7,06 21,41 92,27 13,16 18 14 29,53 35 9,85 11,74 13,05 11 24 27,56 14,56 13,73 67 SUPERFICIE VINCOLATA IN Kmq / 0.7331 / 2.472 1.051 0.2438 0.50694 0.1367 1.1943 0.4462 0.7539 0.2288 / 1.3506 0.6022 / 1.6564 0.8068 0.2833 0.7922 0.3042 / / / / / 0.6510 2.3754 / / 0.593 1.1847 10.12 0.4997 / 1.3534 0.6333 0.3754 0.3429 0.7116 1.076 0.087 / 1.5944 0.7404 0.7736 % DI SUPERFICIE VINCOLATA / 4.1 / 8.3 1.5 1 1.1 0.9 4.4 1.3 3.6 2.44 / 6.02 4.16 / 11.12 5.3 1.4 3.4 2.2 / / / / / 3.3 4.7 / / 8.3 5.5 10.9 3.7 / 9.6 2.1 1.07 3.4 6 8.2 0.7 / 5.7 5 5.6 NOME COMUNE SUPERFICIE IN Kmq SALETTO S. GIORGIO D. PERTICHE SAN GIORGIO IN BOSCO SAN MARTINO DI LUPARI SAN PIETRO IN GU' SAN PIETRO VIMINARIO SANTA GIUSTINA IN COLLE S. MARGHERITA D' ADIGE SANT' ANGELO DI PIOVE SANT' ELENA SANT' URBANO SAONARA SELVAZZANO DENTRO SOLESINO STANGHELLA TEOLO TERRASSA PADOVANA TOMBOLO TORREGLIA TREBASELEGHE TRIBANO URBANA VEGGIANO VESCOVANA VIGHIZZOLO VIGODARZERE VIGONZA VILLA DEL CONTE VILLA ESTENSE VILLAFRANCA PADOVANA VILLANOVA DI CAMP. VO'EUGANEO 10,79 18,5 27,47 24,24 17,8 13,32 17,92 12,69 14 8 31,84 13,05 12,66 10,76 19,69 31,11 14,72 11,03 18,75 30,52 19,26 17,03 16,24 22,25 17,5 20,01 33,32 17 16,01 23,83 12,11 22,5 SUPERFICIE VINCOLATA IN Kmq 0.3842 / 0.4776 0.5157 0.7 / / 0.1141 0.6573 / 0.3808 3.002 0.7839 0.0957 0.5830 0.5818 0.3521 0.1222 / 0.3885 / / 1.02 0.0415 0.476 0.68 3.152 0.0608 / 0.5305 0.8006 / PROVINCIA DI PADOVA 2091,73 64.773 68 % DI SUPERFICIE VINCOLATA 3.5 / 1.7 2.1 3.9 / / 0.89 4.6 / 1.1 23.7 6.1 0.8 2.9 1.8 2.3 1.1 / 1.2 / / 6.2 0.18 2.7 3.3 9.4 0.35 / 2.2 6.6 / MISURA DELL’INDUZIONE MAGNETICA PRESSO I SITI SENSIBILI CHE RICADONO NELLE FASCE DI RISPETTO Come già accennato nelle fasi operative del progetto, si prevedeva la verifica dei valori di induzione m agnetica presso i S iti Sensibili, ricadent i all’interno delle fasce di rispetto, da parte del Dipartimento Provinciale dell’A.R.P.A.V. La stessa A.R.P.A.V., a seguito dell’incarico affidato dalla Regione in ottemperanza all’invito formulato dal Ministero dell’Ambiente, con note n.3205 e 3218 del 03/08/99 è stata invitata a censire le linee elettriche ad alta tensione ubicate in prossimità (distanze non superiori ai 150 m.) dei Siti Sensibili. Tale censimento si è concluso nel marzo 2001, con la pubblicazione del “Rapporto conclusivo sul censimento degli spazi dedicati all’infanzia situati in prossim ità di linee elettriche ad alta tensione nel Veneto”. In tale censim ento sono stati rilevati 28 Siti Sensibili. Inoltre, dalle misurazioni dei valori d’induzione magnetica sono stati rilevati 8 S iti Sensibili con valori superiori al limite stabilito che è di 0.2 T (Tab. 14). Dal nostro rilevamento presso i Comuni e le Scuole sono stati individuati 34 S iti Sensibili ricadenti all’interno delle fasce di rispetto (compresi i Siti trovati dall’A.R.P.A.V. che superavano il limite – allegato 3). 69 TABELLA 14: Siti Sensibili in prossimità di linee elettriche ad alta tensione interessati a valori* di induzione magnetica superiori a 0.2 COMUNE T NOME SITO INDIRIZZO SITO VAL. IND. MAGNETIC A ( T) C ADO N EG H E AR E A V ER D E VI A GU E RZ O NI 0. 64 C AN D I AN A SC . M A T. “ G . M A RI N” VI A RO M A , 7 2 0. 23 C AN D I AN A SC . E L E M. “D . A LI GH I ER I” VI A RO M A , 7 0 0. 39 P ADO V A SC . M . INF . “ Z AN E LL A S UC C” VI A CO R T I VO , 25 1. 34 P ADO V A SC . M A T. “ D. B O T TA N I” VI A B EM B O , 6 1/ B 1. 96 P ADO V A S C . M A T . “ S . CUO RE ” VI A PI V A , 3 1. 44 VI A RO M A , 3 5 0. 84 V I GO NZ A T EO L O SC . M A T. “ S . M AR G H ER I TA V . M AD R E” P AR CO D E LL A P AC E VI A VI L L A DE L B O S CO * I valori di campo si riferiscono alla media annuale 70 ELETTRODOTTO 0. 65 R.F . I . S . P. A . P ADO V A - S PI N E A, 13 2 K V EN E L D IS TR . S . P. A. T .2 8 . 77 1 13 2 K V EN E L D IS TR . S . P. A. T .2 8 . 77 1 13 2 K V R.F . I . S . P. A . P ADO V A - S PI N E A 13 2 K V EN E L D IS TR . S . P. A. T .2 8 . 78 2 13 2 K V EN E L D IS TR . S . P. A. T .2 8 . 78 2 13 2 K V R.F . I . S . P. A . P ADO V A - S PI N E A, 13 2 K V EN E L D IS TR . S . P. A. T .2 8 . 75 6 13 2 K V CONCLUSIONI Dopo un anno di lavoro il Progetto Elettrosmog relativo al censimento delle linee elettriche ad alta tensione e dei S iti S ensibili in P rovincia di Padova può dirsi concluso. E’ ora possibile affermare che gli obiettivi che si prefiggeva sono stati raggiunti, specie in relazione alle possibili richieste di amministrazioni locali e privati in merito ai problemi indotti dall’inquinamento elettromagnetico generato dall’alta tensione. Questo P rogetto può essere considerato la base di partenza per quanto riguarda la conoscenza delle fonti di inquinamento elettromagnetico presenti sul territorio. Non va dim enticato, infatti, che oltre agli elettrodotti ad alta tensione sono presenti, anche nella nostra provincia, stazioni per tele-radiocomunicazioni che generano a loro volta inquinamento elettromagnetico. Il taglio scientifico-divulgativo della pubblicazione, lo sforzo per la massima semplificazione del linguaggio e dei concetti si ritiene che abbiano prodotto una trattazione che possa risultare utile e com prensibile anche al sem plice cittadino. In conclusione, alla luce dei risultati evidenziati, sembra possibile affermare che, in generale, la situazione attuale in Provincia di P adova non è allarmante, almeno considerando il num ero di elettrodotti ad alta tensione e siti interessati. Ovviam ente il discorso cambia per quei siti (pochi) che ricadono all’interno delle fasce di rispetto, per i quali le Amministrazioni comunali dovrebbero valutare i provvedimenti più idonei da adottare. In generale, infine, si evidenzia com e la presenza degli elettrodotti genera un vincolo urbanistico di modificabilità assai variabile da Com une a 71 Comune, ma certamente non trascurabile, il che può obbligare i Comuni ad un ripensamento generale del proprio sviluppo. 72 BIBLIOGRAFIA ALONSO (1992), Elementi di fisica per l’Università vol.II Campi e Onde, Milano, Masson S.p.A. ANDREUCCETTI D., BINI M., CHE CCUCCI A., GRA NDOLFO M., IGNESTI A., MILLANTA I., OLMI R., RUBINO N. (1998), P rotezione dai campi elettromagnetici non ionizzanti, Firenze, Iroe. CALZOLAIO VALE RIO (2001), L’iter della legge n. 36/2001, I supplementi di “Il S ole 24 Ore” Ambiente e Sicurezza n.3/2001. CARRARO MA RIANO (2001), La normativa della Regione Veneto in materia di protezione dai campi elettroma gnetici generati da linee elettriche, Urbania, Città e Ambiente urbano, P adova 28 febbraio – 3 m arzo 2001. GIOVANE LLI FA USTO (2001), La nuova legge-quadro sull’inquinament o elettromagnetico, I supplementi di “Il Sole 24 Ore” Am biente e Sicurezza n.3/2001. GOBBA FABRIZIOMARIA (2001), Gli effetti sulla salute della esposizione a bassi livelli di campi elettromagnetici nell’uomo, Urbania, Città e Ambiente urbano, Padova 28 febbraio – 3 marzo 2001. PROVINCIA DI VENEZIA, Settore P olitiche Am bientali (2001), Inquinamento Elettromagnetico, Elettrodotti ad A lta Tensione e Siti S ensibili in Provincia di Venezia, V enezia 2001. 73 STIEVANO BIANCA MARIA (2001), Campi elettromagnetici e ambiente , Urbania, Città e Ambiente urbano, P adova 28 febbraio – 3 m arzo 2001. SITI INTE RNE T DI INTE RESSE SPECIFICO http//www.arpa.emr.it/elettrosmog/ http//www.arpa.veneto.it/agf/cem.htm http//www.elettrosmog.info/LEGGI.htm http//www.elettrosmog.it/Limiti.htm http//www.elettrosmog.it/Salute.htm http//www.fortunecity.it/scienza/nucleo/3/ 74 ALLEGATO 1 DISTRIBUZIONE DEGLI ELE TTRODOTTI AD ALT A E AL TISSIM A TENSIONE P RESENTI NEL TERRITORIO P ROVINCI ALE 75 ALLEGATO 2 QU ADRO D’UNIONE DELLE 37 T AV OLE IN FORM ATO A0 76 ALLEGATO 3 RAPPRESENT AZIONE DE L TE RRITORIO P ROVINCI ALE IN CUI SONO SITUATI ALCUNI S ITI SENS IBILI CHE RICADONO ALL’INTE RNO DELLE F AS CE DI RISPE TTO ST ABILITE DALL A DGRV n. 1526/00 77 SCUOLE CHE RICADONO ALL’INTERNO DELLA FASCIA DI RISPETTO NUMERO D’ORDINE COMUNE TIPO SCUOLA NOME SCUOLA INDIRIZZO NOME LINEA TENSIONE D’ESERCIZIO 1 VIGONZA SCUOLA MATERNA MARGHERITA VERGINE MADRE R.F.I. S.P.A. PADOVASPINEA PARIDISPARI 132 KV 2 VIGONZA SCUOLA ELEMENTARE R.F.I. S.P.A. PADOVABONAVENTURA DA VIA BONAVENTURA SPINEA PARIPERAGA DA PERAGA DISPARI 132 KV 3 CANDIANA SCUOLA ELEMENTARE DANTE ALIGHIERI VIA ROMA, 70 ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .771 132 KV 4 CANDIANA SCUOLA MATERNA G. MARIN VIA ROMA, 72 ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .771 132 KV 5 ALBIGNASEGO SCUOLA ELEMENTARE FALCONE BORSELLINO VIA CARAVAGGIO ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .324-T.28.782 132 KV 6 ALBIGNASEGO SCUOLA MEDIA INFERIORE M. VALGIMIGLI VIA CARAVAGGIO, 8 ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .324-T.28.782 132 KV 7 PADOVA ASILO NIDO MINIMONDO VIA MONTA’, 104 R.F.I. S.P.A. MONTEBELLOPADOVA 132 KV 8 PADOVA SCUOLA ELEMENTARE G. DELEDDA VIA CORTIVO, 19 R.F.I. S.P.A. PADOVASPINEA PARIDISPARI 132 KV 9 PADOVA SCUOLA MEDIA INFERIORE ZANELLA SUCCURSALE VIA CORTIVO, 25 R.F.I. S.P.A. PADOVASPINEA PARIDISPARI 132 KV 78 VIA ROMA, 35 NUMERO D’ORDINE COMUNE TIPO SCUOLA NOME SCUOLA INDIRIZZO NOME LINEA TENSIONE D’ESERCIZIO 10 PADOVA SCUOLA MATERNA SACRO CUORE VIA PIVA, 3 ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .782 132 KV 11 PADOVA SCUOLA MATERNA DOSITEA BOTTANI VIA BEMBO, 61/B ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .782 132 KV 12 PADOVA SCUOLA MEDIA SUPERIORE I.T.C. SEZIONE CARCERARIA VIA DUE PALAZZI ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .310 132 KV 13 PADOVA ASILO NIDO PICCALU’ VIA GIROLAMO MUZIO ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .782 132 KV 14 PADOVA SCUOLA ELEMENTARE A. NEGRI VIA VIGONOVESE, 65/B ENEL DISTRIB. S.P.A. T.28 .794-T.28.652 132 KV 79 AREE VERDI RICADENTI ALL’INTERNO DELLA FASCIA DI RISPETTO NUMERO D’ORDINE COMUNE NOME SITO INDIRIZZO NOME LINEA TENSIONE D’ESERCIZIO 1 VIGONZA AREA VERDE VIA PARADISO R.F.I. S.P.A. PADOVA-SPINEA PARI-DISPARI 132 KV 2 CADONEGHE AREA VERDE VIA GUERZONI R.F.I. S.P.A. PADOVA-SPINEA PARI-DISPARI 132 KV 3 CADONEGHE CAMPO SPORT. BOLDRIN VIA VIVALDI EDISON S.P.A. 209 220 KV 4 TEOLO PARCO DELLA PACE VIA VILLA DEL BOSCO ENEL DIST. S.P.A. .756 5 TEOLO PARCO DELLA PACE VIA VILLA DEL BOSCO ENEL DIST. S.P.A. T.28 .756 132 KV 6 TEOLO PARCO DELLA PACE VIA VILLA DEL BOSCO ENEL DIST. S.P.A. T.28 .756 132 KV 7 NOVENTA PADOVANA AREA VERDE VIA PADRE KOLBE ENEL TERNA S.P.A. T.22 .229 220 KV 8 PADOVA GIARDINO DEI BERBERIS VIA A. DIFRANCIA R.F.I. S.P.A. PADOVA-SPINEA PARI-DISPARI 132 KV 9 PADOVA GIARDINO RUSTICO VIA G. FAVARETTO R.F.I. S.P.A. PADOVA-SPINEA PARI-DISPARI 132 KV 80 T.28 132 KV NUMERO D’ORDINE COMUNE NOME SITO INDIRIZZO NOME LINEA TENSIONE D’ESERCIZIO 10 PADOVA AREA EVRDE VIA A. CORTIVO R.F.I. S.P.A. PADOVA-SPINEA PARI-DISPARI 132 KV 11 PADOVA AREA VERDE PEEP 12 VIA E. GUICCIARDI R.F.I. S.P.A. MONTEBELLOPADOVA 132 KV 12 PADOVA GIARDINO DEL ROSETO VIA NATISONE R.F.I. S.P.A. PADOVA-SPINEA PARI-DISPARI 132 KV 13 PADOVA AREA VERDE VIA V. CORONELLI R.F.I. S.P.A. MONTEBELLOPADOVA 132 KV 14 PADOVA GIARDINO DEI CILIEGI VIA G. DUPRE’ ENEL DIST. S.P.A. .775 T.28 132 KV 15 PADOVA PARCO VILLA BERTA VIA VIGONOVESE ENEL DIST. S.P.A. .509 T.28 PADOVA GIARDINO DEI RANUNCOLI VIA GRANZE SUD ENEL DIST. S.P.A. T.28 .782 ENEL TERNA S.P.A. T.21 .346-T.21 .311 16 81 132 KV 132 KV 380 KV 17 PADOVA GIARDINO GLADIOLO VIA A. BORSO ENEL DIST. S.P.A. .782 ENEL DIST. S.P.A. .531-T.28 .520 18 PADOVA PARCO DELLE FARFALLE VIA R. BAJARDI ENEL DIST. S.P.A. .775 T.28 19 PADOVA GIARDINO RIVA CAMPESTRE VIA G. RIZZETTO ENEL DIST. S.P.A. .775-T.28 .793 T.28 20 PADOVA GIARDINO DEL LAURO VIA S. SONNINO ENEL DIST. S.P.A. .794-T.28 .652 T.28 82 T.28 132 KV T.28 132 KV 132 KV 132 KV 132 KV UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE AL SETTORE POLITICHE AMBIENTALI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA, E IN PARTICOLARE NELLA PERSONA DI ANNA MARIA PASTORE PER LA DISPONIBILITÀ DIMOSTRATA NELLA FASE INIZIALE DI QUESTO PROGETTO 83