Lastampa.it 15 gennaio 2016 Una start-up per fare della posidonia delle Egadi l’aloe del mare Nasce tra Genova (oggi il debutto all’Acquario) e Favignana la cosmesi fitomarina Mediterranea: un progetto imprenditoriale per valorizzare l’arcipelago, dieci prodotti per viso e corpo basati su un’estratto della pianta acquatica già usata nell’antico Egitto La Posidonia oceanica delle Egadi (foto di Gaetano Anzalone) https://www.lastampa.it/2016/01/15/societa/mare/una-startup-per-fare-della-posidonia-delle-egadi-laloe-del-mareUzMVO0iScETjMBjhYJseiM/pagina.html FABIO POZZO Si chiama Maressentia ed è il debutto della cosmesi fitomarina Mediterranea, la prima ad utilizzare la Posidonia oceanica, la cui prateria più estesa si trova alle Egadi. L’idea è di una start-up che ha sede a Favignana, nel cuore dell’arcipelago siciliano, e unità operativa a Genova. Il progetto Tradizione e ricerca scientifica, etica e sostenibilità: queste le linee portati dell’iniziativa che debutta oggi all’Acquario di Genova, presentata da Egadi cosmesi naturale. Idea di fondo, l’estratto di Posidonia oceanica delle Isole Egadi, associato a sinergie di attivi di piante tipiche dell’arcipelago e della Sicilia, tra cui l’aloe, il cappero e il fico d’India, che dà vita a una gamma di 10 cosmetici naturali per il viso e per il corpo a marchio Maressentia, disponibili a partire da metà marzo in tutt’Italia. Una veduta di Favignana e della prateria di Posidonia L’aloe del mare La Posidonia oceanica è una pianta acquatica, tipica del Mediterraneo e fondamentale nell’ecosistema marino. Antichissima, nasce come specie terrestre, per poi adattarsi alla vita acquatica ben 120 milioni di anni fa, coniugando così le proprietà tipiche delle piante terrestri con altre proprie delle alghe. Le prime testimonianze del suo uso come pianta officinale risalgono alle civiltà mediterranee: nell’antico Egitto pare fosse usata per trattare problemi della pelle. Alcuni usi di medicina tradizionale sono stati confermati da ricerche scientifiche. Per esempio, gli abitanti delle zone costiere dell’Anatolia occidentale ricorrono al decotto delle foglie per curare il diabete mellito e l’ipertensione. La prateria più estesa del Mediterraneo si trova nell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi: uno sconfinato polmone verde sommerso che raggiunge un’ampiezza di 7.700 ettari. Per la straordinaria limpidezza e purezza dell’acqua e grazie all’assenza di agenti inquinanti, la pianta attecchisce e prospera fino a 50 metri di profondità, effettuando un’efficace sintesi delle sostanze rilevanti ai fini cosmetici. Grazie alla sua particolare storia evolutiva, la Posidonia oceanica, coniuga principi attivi tipici delle piante terrestri con altri propri delle alghe. Un concentrato di sostanze bioattive naturali con preziose proprietà cosmetiche: iodio (anticellulite) e polifenoli, tra cui acidi cicorico, caffeico e ferulico (antiossidanti, depigmentanti, immunostimolanti, antinfiammatori), flavonoidi (antiossindati), acidi grassi essenziali (nutrienti) e sesquiterpeni. Integrato ai prodotti viso e corpo, l’estratto di Posidonia oceanica delle Isole Egadi rilascia tutte le sue proprietà per elasticizzare e tonificare i tessuti, contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento della pelle. L’estratto di Posidonia oceanica è stato messo a punto da Egadi cosmesi naturale, dopo anni di studi e ricerche, in collaborazione con il Polo Botanico, DISTAV, dell’Università di Genova, l’Istituto di Biofisica del CNR, il Laboratorio di sintesi chimica e spettrometria di massa del Cerb dell’Università di Genova e il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale DISIT. Test di efficacia in vitro condotti dall’Istituto di Biofisica del CNR hanno evidenziato un suo elevato potere antiossidante, la proliferazione dei fibroblasti e l’inibizione di collagenasi e tirosinasi. La sfida imprenditoriale Egadi cosmesi naturale (capitale sociale 500.000 euro).è iscritta al registro delle start up innovative della Camera di Commercio di Trapani e può contare su consistenti investimenti in ricerca e sviluppo fatti e pianificati per i prossimi anni, un processo di estrazione dei principi attivi dalla Posidonia oceanica delle Isole Egadi, di cui è già stata depositata richiesta di brevetto, e il coinvolgimento di figure professionali qualificate. Dal punto di vista imprenditoriale, per il primo anno di attività l’obiettivo «è di distribuire i prodotti sull’intero territorio nazionale, potendo contare su una forza vendite di circa trenta agenti plurimandatari, puntando sui canali delle erboristerie, farmacie e parafarmacie». L’azienda si propone di diventare entro tre anni «player significativo nel settore della cosmetica naturale in Italia», un segmento che vale circa 420 milioni di euro l’anno, circa il 4% del mercato della cosmetica (dati Cosmetica Italia-dicembre 2015), e «di competere anche sui principali mercati internazionali». Il protocollo per la raccolta Per la preparazione dell’estratto di Posidonia oceanica si utilizzano solo foglie che derivano da defogliazione naturale, raccolte su costa rocciosa, nel pieno rispetto dell’ambiente e in accordo con l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, secondo un protocollo tecnico operativo stabilito in conformità alle linee guida ministeriali in materia. Le foglie sono raccolte ancora verdi, appena spiaggiate a seguito delle mareggiate. Poi vengono accuratamente selezionate, essiccate e triturate in loco, a Trapani, in collaborazione con l’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, Università di Palermo. Ecco le regole: 1. L’attività deve essere svolta all’interno dell’Area Marina Protetta, i siti di raccolta devono essere previamente autorizzati dall’ente gestore dell’Area Marina, la prateria di Posidonia vivente e in situ non deve essere in alcun modo interessata dalla raccolta e quella raccolta deve necessariamente essere già staccata dal fondale. 5. La raccolta deve avvenire rispettando gli equilibri delle banquette presenti e dunque le quantità richieste devono essere prelevate diversificando, di volta in volta, le zone di prelievo; nessun’altra tipologia di pianta, alga o specie protetta, vegetale od animale che sia, può essere oggetto di prelievo, salvo espressa autorizzazione; gli strumenti da utilizzare per agevolare la raccolta devono essere i meno invasivi possibili ed è precluso in ogni caso l’utilizzo di sistemi meccanizzati ai fini della raccolta; non è consentita la dispersione di sostanze inquinanti in ambiente marino e in atmosfera; la quantità di Posidonia raccolta non dovrà superare quella stabilita in base all’accordo stipulato. Per ogni fase e sito di raccolta, deve essere prodotto e consegnato all’ente gestore idoneo materiale fotografico e documentale, attestante lo svolgimento delle attività; la raccolta deve essere effettuata mediante il ricorso a personale esperto, assicurando la presenza di almeno un esperto biologo durante tutte le fasi, dalla raccolta alla spedizione; le attività di raccolta devono essere realizzate secondo le seguenti fasi: individuazione dell’area oggetto della raccolta, esame delle banquette, selezione delle foglie verdi (attaccate ai rizomi galleggianti o singole), scarto delle foglie epifitate o con altre impurità, lavaggio , posizionamento in contenitore adeguato, pesatura, confezionamento, spedizione, registrazione dati. L’Area Marina Protetta si riserva la possibilità di visionare la Posidonia raccolta ogni qualvolta lo riterrà necessario, nonché di supervisionare con il proprio personale le attività medesime.