Catalano/Ferrarello/Pantaleo

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UNIVERSITA’
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO
MASTER II LIVELLO
DIDATTICA DELLE SCIENZE PER INSEGNANTI DI SCUOLE MEDIE ED ELEMENTARI
ELEMENTARI
Storia delle scienze
Prof. Zingales
Il Museo Mandralisca e la
classificazione delle conchiglie
Corsiste:
Catalano Anna
Ferrarello Liliana
Pantaleo Maria
LA REGINA: cypraea abburantium
Il termine conchiglia in senso zoologico è riferito ai gusci
calcarei di svariati animali spesso ben differenti fra loro sia
dal punto di vista morfologico che funzionale.
Qui il termine è inteso nel senso del
parlare comune e cioè nel senso con cui
comunemente si indicano le "case" di quel
gruppo di animali che costituiscono il
phylum dei molluschi
1
La conchiglia è prodotta dal mantello che secerne un supporto
proteico: la conchiolina, ed è formata di carbonato di calcio CaCO3
partendo dagli ioni Ca2+ forniti dall'acqua o dalla terra. Il carbonato di
calcio cristallizza sia sotto forma di calcite, sia sotto forma d'aragonite.
La conchiglia è il «riflesso»
dell'organismo e della vita del mollusco,
una sorta di «curriculum vitae»
dell'animale.
Un esame accurato della conchiglia permette di trarre le
conclusioni riguardanti l'età (giovane, adulta), l'ambiente
(calmo: conchiglia rugosa; o agitato:conchiglia liscia...), gli
accidenti (cicatrici, crescita aberrante), le malattie(malformazioni,
macchie, colori anormali), i predatori (perforazioni da Natica o altri).
2
La conchiglia dei molluschi è suddivisa in strati sovrapposti, di cui il più
vecchio è quello esterno, il più giovane l'interno.
Si possono distinguere:
Il periostraco: strato esterno costituito da una sostanza organica,
detta conchiolina, generalmente bruna, più o meno spessa, e più o
meno facile da eliminare che ricopre tutta o quasi la
conchiglia. Questo strato non esiste nelle specie a conchiglia
molto liscia come cipree, arpe, ecc.
L 'ostraco: strato mediano e principale che è costituito dallo
strato prismatico, e uno, ancora più interno, detto strato
lamellare, che si trovano sotto il periostraco. Si tratta di uno
strato, duro, spesso, a struttura cristallina.
L'ipostraco (o madreperla): strato più interno che è a contatto
con la cavità palleale, meno spesso e a struttura laminare.
La parte più esterna, dunque, secerne il periostraco, mentre le altre
provvedono all'accrescimento in spessore e lunghezza della
conchiglia.
3
Le forme e le sculture della conchiglia sono molto varie.
Alcune cellule del mantello elaborano pigmenti che si
depositano nell'ostraco secondo un codice genetico.
Questi pigmenti sono poco conosciuti e di conseguenza fino ad
oggi non è stata data nessuna spiegazione soddisfacente dei
fenomeni aberranti come il melanismo, l'albinismo.
Da quanto esposto fin qui, si capisce che la conchiglia non è
un tessuto "vivo", cioè vascolarizzato: non ha perciò il potere
di riparare eventuali danni o di rigenerarsi. Mentre l'animale
cresce, ciascuno strato di conchiglia si estende sopra e
davanti a quello precedente. La superficie esterna risulta
spesso segnata da linee di accrescimento, che servono per
stabilire l'età.
4
La crescita della conchiglia è rapida nel giovane mollusco, mentre è
più lenta quando viene raggiunta la maturità sessuale. Si conosce
ben poco sulla crescita e sulla durata della vita dei molluschi
(eccettuati i molluschi d'allevamento: cozze, ostriche...).
I metodi di marcatura di differenti popolazioni non hanno ancora dato
risultati precisi.
Tutti i collezionisti di cipree hanno potuto
costatare, mettendo a confronto soggetti adulti di
una stessa specie, variazioni di taglia considerevoli
(sino al triplo!).
La grande maggioranza dei gasteropodi ha un
avvolgimento destrorso (da sinistra a destra): l'apertura,
posto il gasteropode con l'apice in alto, è a destra
dell'asse columellare.
Nel caso contrario l'avvolgimento è detto sinistrorso:
per es. in Xancus pyrum sacro per gli Indù.
5
L 'opercolo: è una formazione cornea (sottile e brunastra)
o calcarea (spessa, bianca o colorata) che sigilla
l’apertura della conchiglia quando l’animale vi si ritira.
L 'opercolo manca in certe famiglie e/o in certi generi. "
Per phylum si intende un gruppo di animali che hanno un
comune assetto organizzativo dovuto ad un'origine comune. I
phyla del regno animale sono circa una trentina e tra essi,
quello dei molluschi con oltre centomila specie- secondo solo
a quello degli artropodi- è uno dei più importanti e anche uno
dei più vari in quanto i suoi rappresentanti si sono diversificati
nel corso dell'evoluzione in un'infinità di forme. Per questo
motivo si è soliti descrivere i molluschi facendo riferimento ad
uno schema, ad una forma ideale che riunisce in sè tutte le
caratteristiche principali del phylum.
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Fondamentalmente si possono distinguere cinque
parti principali nel corpo dei molluschi: il piede, il
capo, il sacco dei visceri, il mantello e la conchiglia.
LA RESPIRAZIONE
LA NUTRIZIONE
L’ESCREZIONE
LA DIGESTIONE
LA RIPRODUZIONE
LA CIRCOLAZIONE
IL SISTEMA NERVOSO
7
LA NUTRIZIONE
Avviene attraverso il sistema digerente che si compone della bocca
(nella parte anteriore e inferiore del capo) provvista di placche dette
mascelle. Dietro la bocca si trova la faringe che contiene la radula e la
lingua. La radula è una lamina cornea ricoperta di dentelli disposti in
serie trasversali. Il numero e la forma di questi dentelli che si ripetono
su ogni serie sono caratteristici del genere, perfino della specie. Le
ghiandole salivari sboccano nella faringe. L 'esofago conduce allo
stomaco dove le particelle alimentari sono parzialmente digerite.
LA DIGESTIONE
La digestione continua nell'epatopancreas. L'intestino sbocca
attraverso l'ano nella cavità palleale.
L’ESCREZIONE
Permette di eliminare i rifiuti della nutrizione, essenzialmente
dei nitriderivati. Gli organi che compiono questa funzione variano
nei differenti gruppi di molluschi. Uno dei canali escretori è
spesso trasformato in canale genitale. I canali escretori
sboccano nella cavità palleale.
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LA CIRCOLAZIONE
È assicurata dal sistema circolatorio. Il cuore manda il sangue (o
l'emolinfa), ossigenato attraverso le branchie, verso gli organi. Oltre
all'emoglobina che contiene ferro, l'emolinfa trasporta un secondo
pigmento respiratorio: I'emocianina, che contiene rame.
LA RESPIRAZIONE
Avviene attraverso un paio di branchie situate nella cavità
palleale.
IL SISTEMA NERVOSO
Si compone essenzialmente di un paio di gangli cerebrali da cui
derivano una serie di cordoni che innervano il piede e gli organi.
Gli organi di senso sono molto diversificati; si distinguono:
organi fotosensibili, veri occhi;
organi d'equilibrio;
organi chemiorecettori sensibili alle sostanze chimiche;
organi tattili sparsi sul mantello.
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LA RIPRODUZIONE
I molluschi sono gonocorici o ermafroditi, cioè di sessi separati, o di
entrambi i sessi su uno stesso individuo. Esiste sempre un organo
riproduttore (gonade) che produce cellule riproduttrici o gameti maschili
(spermatozoii) o femminili (ovuli). Se la fecondazione è esterna i gameti
sono dispersi nell'acqua. Se la fecondazione è interna l'individuo,
maschio o funzionante come tale, introduce gli spermatozoi nelle vie
genitali dell'individuo femmina.
In questo caso vi è la formazione di una membrana protettiva attorno
all'ovulo fecondato.
L 'uovo origina una forma larvale, o trocosfera, che esce dalla
membrana ed è trasportata a grande distanza; il che assicura la
diffusione della specie. In genere la trocosfera, prima di divenire libera,
passa traverso un secondo stadio di larva veligera, che possiede già
caratteri dell'adulto: piede, mantello, capo, ciglia vibratili che assicurano lo
spostamento e la nutrizione. Certe larve veligere possono essere
trasportate da un capo all'altro degli oceani.
Come il regno animale è suddiviso in phyla, così i phyla sono a loro
volta suddivisibili in raggruppamenti di rango inferiore simili tra loro per
certe caratteristiche differenti da altri. Quest'opera di catalogazione e
suddivisione sulla base delle differenze si chiama classificazione, mentre
la branca della zoologia che se ne occupa è detta sistematica o
tassonomia.
10
Le basi scientifiche di tale branca si debbono al
naturalista svedese C. Linneo (1707-1778),il quale
catalogò tutti gli animali in un sistema fisso,
ordinandoli secondo il genere e la specie.
Ogni specie venne da lui indicata con due termini
latini: il primo, scritto maiuscola, sta ad indicare il
genere, il secondo, scritto minuscola, la specie.
Genere e specie non sono però le uniche due
categorie tassonomiche, perché
più generi affini vengono riuniti
in famiglie, più famiglie in ordini
Le categorie tassonomiche
Regno animale
Phylum
Classe (-ea)
Ordine (- ida)
Famiglia (-- idae)
Genere
Specie
Sottospecie
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L
e
c
l
a
s
s
i
d
e
i
m
o
l
l
u
s
c
h
i
BIVALVI
GASTEROPODI
SCAFOPODI
CEFALOPODI
POLIPLACOFORI
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GASTEROPODI
Comprendono chiocciole (Helix), lumache (Limax) e numerosi animali
marini che sono noti più che altro per le loro conchiglie (anche se un
gran numero di essi, tra cui la maggior parte degli Opistobranchia e la
totalità dei Nudibranchia, ne è privo).
La modificazione più appariscente rispetto ai molluschi ancestrali
consiste in una rotazione del sacco dei visceri attorno ad un'asse
verticale ed un suo avvolgimento a spirale, che coinvolge anche la
conchiglia. I Gasteropodi hanno quindi perduto la simmetria bilaterale
Comprende oltre 80.000 specie caratterizzate da:
-piede sviluppato (provvisto talvolta di un opercolo calcareo o chitinoso)
-massa viscerale
-conchiglie spiralate
BIVALVI
Bivalvi ( o pelecipodi o lamellibranchl) comprendono circa
20.000 specie caratterizzati da:
-piede ventrale scavatore a forma di scure
-massa viscerale con branchie a lamelle
-conchiglia a due valve
La loro conchiglia è formata da due parti, dette valve, unite da una
cerniera mobile. La mobilità degli adulti è limitatissima.
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SCAFOPODI
Comprendono circa 1000 specie caratterizzate da:
ƒ capo assai ridotto
ƒ piede grande
ƒ massa viscerale sviluppata
ƒ conchiglia a forma di zanna d'elefante aperta alle due estremità:
l'orifizio anteriore, largo, lascia passare il piede; l'orifizio
posteriore, più stretto, serve per l'escrezione e la riproduzione.
Essi sono caratterizzati da un corpo simmetrico e il sacco dei visceri
allungato, leggermente incurvato ma senza avvolgimento a spirale. Il
mantello e la conchiglia sono cilindrici o tubulari con l‘apertura basale
più ampia e quella teminale più piccola; il piede è allungato e cilindrico.
CEFALOPODI
Comprendono circa 700 specie ( oltre a un gran numero di specie
fossili) caratterizzate da:
ƒ piede spostato in avanti con estreflessioni a forma di tentacoli
muniti di ventose ,
ƒ capo molto sviluppato
ƒ conchiglia:
ƒ inesistente (polpo)
ƒ interna (seppia)
ƒ esterna avvolta a spirale con cavità interna concamerata
ƒ esterna, secreta dal primo paio di braccia della femmina per
proteggere le uova (argonauta).
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Gli unici rappresentanti viventi di cefalopodi provvisti di conchiglia esterna sono i nautiloidi.
La conchiglia dei Nautilus è sottile e liscia, avvolta dorsalmente su uno stesso piano, e ciò non
implica una torsione dei visceri come nei gasteropodi. L’interno è concamerato, presenta un
canale che collega i vari compartimenti e permette al gas azotato contenuto di passare
attraverso i setti trasversali che delimitano le camere, favorendo il galleggiamento dell'animale
tramite opportune regolazioni di pressione. L'ultima camera, la più grande, è l'unica occupata
dalle parti molli dell'organismo, dotato di circa 90 tentacoli privi di ventose. Analogo significato
funzionale hanno gli ossi di seppia, che permettono gli spostamenti verticali. Nei calamari,
invece, la conchiglia perde anche tale funzione ed appare ancora più ridotta.
POLIPLACOFORI
Comprendono circa 500 specie caratterizzate da uno scheletro
formato di 8 piastre calcaree, dorsali, che costituiscono una sorta
di scudo (sono detti anche loricati).
15
Il museo Mandralisca di Cefalù si deve ad Enrico Piraino, barone di
Mandralisca, che iniziò nel 1809 una raccolta di oggetti d'arte nella
sua abitazione, dove tuttora si trovano, e diede il nome al museo.
Enrico Piraino, fervente sostenitore degli ideali risorgimentali ebbe
l'idea di destinare la raccolta (opere d‘arte, libri, monete, reperti
archeologici, strumenti scientifici, raccolte malacologiche ed archivi)
ai concittadini, allo scopo di favorire la costituzione di una classe
popolare cittadina evoluta, responsabile ed al passo con i tempi.
Nel 1976 la fondazione, a rischio di fallimento, fu salvata da una
sottoscrizione popolare. Mediante il personale contributo del
presidente della fondazione fu riordinata la collezione
malacologica, esposta nello stesso anno in una mostra, a cura
di Sergio Angeletti, che comprendeva circa 2000 esemplari.
Il museo Mandralisca è un museo interdisciplinare.
comprendente pezzi archeologici, la pinacoteca, una
raccolta malacologica, il monetario e persino mobili ed
oggetti di pregio.
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La raccolta malacologica e quella zoologica sono frutto degli studi
naturalistici del barone, che aveva pubblicato in età giovanile alcuni
lavori di malacologia e formò quindi un'imponente raccolta di
conchiglie marine, terrestri e di acqua dolce.
La maggior parte della collezione concerne i polmonati, le
chiocciole o conchiglie terrestri, provenienti dalla fauna siciliana, e
in particolare da quella madonita. Ricca è la parte riguardante le
chiocciole terrestri europee ed esotiche; quelle lacustri e fluviali
siciliane, europee, del sud-ovest degli Stati Uniti ed asiatiche,
testimoni degli scambi che il barone ebbe con i ricercatori del
tempo di tutto il mondo.
La conchiglia, l'involucro calcareo dei molluschi, è il riflesso della vita
dell'animale. L'esame della conchiglia permette, anche dopo parecchi
anni dalla morte del mollusco, di risalire all'età, all'habitat, al clima, a
malattie e alla presenza nel territorio di specifici predatori.
Le conchiglie e/o i loro molluschi sono stati utilizzati dai fenici per
produrre colori, nell'Oceano Pacifico e in Africa venivano usate come
moneta e utilizzate, intere o sezionate. come amuleti, gioielli, utensili,
accessori di abbigliamento e nella farmacopea.
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In collezione sono presenti i tipi delle seguenti specie descritte dal
Mandralisca, Helix nebrodensís, che vive nelle Madonie, Helix
cephaludensis, varietà della Helix mazzulli, endemica della rocca di
Cefalù, Vitrina maravignae che vive in Sicilia e Elix aradasi che vive nel
messinese. Ricca la parte che riguarda le chiocciole terrestri europee
ed esotiche; interessante la quantità di conchiglie fluviali o lacustri
europee, del sud/ovest degli Stati Uniti ed asiatiche.
Le conchiglie marine siciliane sono rappresentate con tutte le famiglie anche
con qualche esemplare di specie oggi non più esistente in quest'area
geografica. Sono da far notare: per la rarità, le Panopea glycymeris (pescate a
Palermo, oggi non più presenti nel Tirreno, ma rappresentate in più esemplari
in collezione ed anche allo stato fossile, il Gloss s bumanus, e l'Umbraclum
mediterraneum; per la grandezza dell'esemplare, la Pinna nobilis e lo
Spondylus gaederopus, pescato a Cefalù; per la quantità di esemplari la
Cassidaria Mediterranea. Molte le conchiglie del Mediterraneo e molte le
conchiglie esotiche tra cui parecchie delle coste californiane e panamensi,
sudamericane e africane, molte del Mar Rosso, Oceano Indiano, Oceano
Pacifico e perfino qualche esemplare proveniente dalla costa del Giappone. Ciò
conferma l'impegno del fondatore e i contatti che manteneva con altri
malacologi se in meno di mezzo secolo, con i mezzi e le comunicazioni di allora
è riuscito a formare questa collezione e ad avere esemplari provenienti, dopo
mesi di navigazione, da paesi lontani o appena scoperti
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Degno di nota è il modo in cui conservava le conchiglie,
contenitori fatti di canne, di legno, di madreperla e di cartone.
Esistono annotazioni, in parte disperse, ed il carteggio che
accompagna la collezione.
Alla collezione si accompagna una ricca biblioteca tematica euna nutrita rappresentanza di conchiglie fossili, tutte provenienti
da ritrovamenti in provincia di Palermo.
Gli esemplari di conchiglie sono presentati da cartellini indicanti il
nome, il riferimento a Linneo, Lamarck, Carpenter,
Roding, Born ,Blandi ecc.
Alla fine degli anni novanta, si aggiunge alla collezione del barone
Mandralisca, la collezione Cardella. Quest’ultima presenta le
conchiglie con cartellini indicanti il nome e la provenienza; è ricca, fra
l’altro, di bellissimi esemplari di Cyprae (provenienti da Taiwan,
Panama, India, Messico). Sono presenti, poi, Architectonica Maxima,
Conus, Murex, Harpa, Trochus, Tonna.
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Le teche espositive, nella sala del museo, espongono le
conchiglie, classificate per specie, accostando gli espositori
della collezione Cardella a quelli del barone.
COLLEZIONE MANDRALISCA
COLLEZIONE CARDELLA
COLLEZIONE MANDRALISCA
Teca espositiva entrando a destra: bivalvi e terrestri : Mutelidae,
Anagonta, Unio, Analonta
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Proseguendo l’atra teca contiene: Oliva, Olivancillaria,
Voluta
Pugilina cochlidium ( Melongenidae Linneo); Ancilla
cabrata (Linneo);
Voluta Musica (Volutidae Linneo prov Antille )
diversi esemplari di
Voluta Vespertilio
Altra teca: Tonna; Argonauta; Tactus, Cassis
Tuberosa; Clamy Varia
Phalium
Cymbium
Melo Aethiopica
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Altra teca : Amassium; Strombus; Spondylus; Argopectem;
Malleus
Cassidaria; Murex (vari tipi); Thais
Lambii chiragra; Murex; Strombus; Natica; Hexaplex nigritus
(California); Chicoreus; Cassidaria; Turbinella; Phyllotus;
Cypracassis
Architettonica Maxima (secondo Filippi) è bellissima!
Glycymeris; Glossus Humams, Fusinus; Harpa; Fasciolaria;
Haliotis;
Epitonium; Xenophora; Terebra; Ceritium; Busicon; Epitonium,
Conus Leopardus: per ognuno di questi ci sono diversi
esemplari.
COLLEZIONE CARDELLA
Gli esemplari sono esposti con cartoncini indicanti
il nome e la provenienza.
Ci sono molti esemplari di :
Conus; Oliva; Terebra; Mitra; Cyprae (provenienti da
Panama,Taiwan, India; Messico sono bellissime!!); Murex;
Spondilus ;Tridacna;Angaria Imperialis Architettonica Maxima
(Taiwan); Conus , Malea vigens ; Harpa; Fusinus; Trochus;
Tonna; Rapa
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Un esempio di
classificazione
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CLASSE: Gasteropodi
SOTTOCLASSE: Prosobranchia
ORDINE: Archaeogastropoda
FAMIGLIA: Haliotidae
NOME: Haliotis lamellosa
CLASSIFICAZIONE: Lamarck,1822
LUOGO: Palermo
DIMENSIONI: 95 x 65 mm
DISTRIBUZIONE: molto comune
• Classe GASTEROPODA Cuvier, 1797
• Ordine NEOGASTROPODA Thiele, 1929
Super-famiglia Volutacea Rafinesque,
1815
Famiglia Harpidae Bronn, 1849
Genere Harpa Roeding, 1798
HARPIDAE
harpa davidis
ventricosa
lamarck
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Un esempio di
classificazione
•
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CLASSE: Gasteropodi
SOTTOCLASSE: Prosobranchia
ORDINE: Archaeogastropoda
FAMIGLIA: trochidae
NOME: cittarius pica
CLASSIFICAZIONE: Lamarck,1822
LUOGO: provincia caraibica
DIMENSIONI: 55 x 65 mm
DISTRIBUZIONE: non molto comune
Tavola Classificazione
Classe
APLACOFORA
(CAUDOFEVOATI E
SOLENOGASTRI)
MONOPLACOPHORA
POLYPLACOPHORA
(CHITONI)
SCAPHOPODA
GASTEROPODA
sottoclasse
•
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PROSOBRANCHIA
OPISTOBRANCHIA
POLMONATI
•PALEOTAXODONTA
•CRYPTODONTA
•PTERIOMORPHA
•HETERODONTA
BIVALVIA
CEPHALOPODA
ordine
•
•
•
•
CEPHALASPIDEA (bulla, navanax)
ANASPIDEA (aplysia)
THECOSOMATA (pteropodi
conchigliati)
•
GYMNOSOMATA (pteropodi senza
conchiglia)
•
SACOGLOSSA (berthelinia)
•
NOTASPIDEA (tylodina)
•
NUDIBRANCHIA
•
•NAUTILOIDEA
•COLEOIDEA
ARCHEOGARSTOPODA
(patelle, haliotis)
MESOGASTROPODA
(littorina, ciprea)
•
BASOMMATOPHORA
(acquatici)
STYLOMMATOPHORA
(terrestri)
•DECAPODA (seppie, calamari)
•OCTOPODA (polpi)
•VAMPYROMORPHA
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SOTTOCLASSE. PROSOBRANCHIA
CLASSE gasteropoda
Archeogastropodi mesogastropodi
Neogastropodi.
Tipo più primitivo di circolazione
dell’acqua.
Conchiglie perforate o fessurate.
Le branchie sono in posizione
anteriore (torsione evidente).
Contiene la maggior parte dei
gasteropodi marini.
L’aspetto è di una chiocciola munita di
conchiglia.
PROSOBRANCHIA
MESOGASTROPODI E NEOGASTROPODI.
L’asse delle branchie aderisce alla parete del mantello.
La branchia è monopettinata
Esistono forme dulciacquicole e si distinguono dai polmonati
perché sono dotate di opercolo.
Specialmente nei neogastropodi si sviluppa sifone inalante
.conus geographus
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