Comunicazione Teatrale prof. Fabrizio Deriu A.A. 2014/15 Lezioni, ricevimento e contatto LEZIONI – martedì – mercoledì – giovedì 11.30 – 13.30 9.30 – 11.30 11.30 – 13.30 Aula 23 Aula 16 Aula 4 RICEVIMENTO (durante il corso) – mercoledì INDIRIZZO 11.30 E-MAIL: [email protected] Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 2 calendario lezioni Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 3 obiettivi programma testi Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 4 Obiettivi del corso Fornire elementi di conoscenza generale del fenomeno teatrale, in una duplice prospettiva: a) una prospettiva storica, per esaminare alcune delle più importanti forme in cui si è manifestato ed è mutato nel corso storia della cultura occidentale dalla Grecia antica alla contemporaneità (nella quale il teatro in quanto spettacolo “dal vivo” deve rapportarsi con lo spettacolo “tecnicamente prodotto”: cinema, televisione e nuovi media) b) una prospettiva critica e teorica (ovvero metodologica), per metterne a fuoco le sue componenti costitutive e fondanti Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 5 Il teatro non è per forza qualcosa di “storicamente superato” (un edificio di qualche secolo fa, un genere letterario antiquato, una maschera di Arlecchino in disuso perfino a Carnevale, e così via). È una dimensione della comunicazione umana diffusa e basilare, molto più presente di quanto generalmente si immagina tanto nella vita sociale e quotidiana (come ad esempio nei ruoli professionali o in politica) quanto nei più contemporanei generi di espressione culturale (nei film, nella televisione, perfino nei “new media”). Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 6 Programma Tre tipologie di lezione: a) di carattere prevalentemente storico (visione e analisi di spettacoli) b) di carattere prevalentemente critico e teorico (concetti e categorie di base) c) di carattere laboratoriale (scrittura e “messa in scena”) Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 7 Testi d’esame 1. Goffman E., La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino 2. Testi drammatici: - Sofocle, Edipo re - Plauto, Anfitrione - Machiavelli, La Mandragola - Shakespeare, Amleto (traduzione di A. Lombardo) - Molière, Il Misantropo (traduzione di C. Garboli) - Ibsen, Una casa di bambola - Cechov, Zio Vanja - Jarry, Ubu re 3. Materiali didattici del corso Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 8 Peter Brook, 16 maggio 2010 «Oggi il pubblico teatrale è un’élite, parola che negli anni Sessanta era politicamente scorretta, mentre adesso è altro. Grazie alla televisione e a Internet non c’è più alcuna élite nella comunicazione e nell’arte, nessun prodotto artistico è inaccessibile, e il teatro come élite vuol dire un luogo rigenerante e positivo fatto per chiunque abbia voglia di andarci nel desiderio di condividere un’esperienza non raggiungibile nell’isolamento e davanti al gelo di uno schermo» Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 9 Ariane Mnouchkine (regista e direttore del Théâtre du Soleil) «Recentemente ho letto una definizione di utopia che mi ha finalmente soddisfatta […]: “l’utopia è il possibile non ancora realizzato”. Quando i miei amici e io abbiamo fondato la compagnia avevamo un’utopia: abbiamo fondato il Théâtre du Soleil per essere felici. C’era del nomadismo, dell’avventura, del sogno: c’era tutto questo e penso che in fondo ci sia sempre. Non potrei immaginare di fare teatro senza tutto questo» Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 10 Società della comunicazione “Comunicare” è una essenziale funzione umana (propria, oltre che dell’uomo, di tutte le specie animali). Cosa distingue la “moderna” società della comunicazione da quella di altre epoche e/o di altri luoghi? L’aumento, la duttilità, la precisione dei mezzi tecnici di comunicazione (P. Valery, Scritti sull’arte, 1934). Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 11 Paul Valery, La conquista dell’ubiquità (1934) Le nostre belle arti sono state istituite – e i loro caratteri e il loro uso fissati – in un tempo molto diverso dal nostro, da uomini il cui potere d’azione sulle cose era insignificante in confronto a quello che possediamo noi. Ma il sorprendente sviluppo dei nostri mezzi, la duttilità e la precisione che hanno raggiunto, le idee e le abitudini che hanno introdotto, ci garantiscono cambiamenti imminenti e assai profondi nell’antica industria del bello. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 …. 12 Paul Valery, La conquista dell’ubiquità (1934) … Vi è in tutte le arti una parte fisica che non può più essere considerata e trattata come si è fatto finora, che non può prescindere dalle realizzazioni della conoscenza e delle capacità moderne. Né la materia, né lo spazio, né il tempo sono da vent’anni ciò che erano sempre stati. Bisogna aspettarsi che novità così grandi trasformino completamente la tecnica delle arti, agiscano con essa sulla stessa invenzione, giungano forse a modificare meravigliosamente anche la nozione di arte. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 13 Società della comunicazione “Comunicare” è una essenziale funzione umana (propria, oltre che dell’uomo, di tutte le specie animali). Cosa distingue la “moderna” società della comunicazione da quella di altre epoche e/o di altri luoghi? L’aumento, la duttilità, la precisione dei mezzi tecnici di comunicazione (P. Valery, Scritti sull’arte, 1934). La loro diffusione, economicità, pervasività (ultimo ventennio del XX secolo: tecnologia elettronica digitale): MEDIAMORFOSI Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 14 MEDIAMORFOSI (anche mediatizzazione) Adattamento dei linguaggi e dei saperi all’imporsi dei processi di tecnologizzazione e industrializzazione. Ciò comporta una profonda trasformazione dei modi in cui la conoscenza umana è prodotta, circola, si conserva, si tramanda e si rinnova. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 15 La (ri)producibilità tecnica «Verso il 1900, la riproduzione tecnica aveva raggiunto un livello che le permetteva non soltanto di prendere come oggetto tutto l’insieme delle opere d’arte tramandate e di modificarne profondamente gli effetti, ma anche di conquistarsi un posto autonomo tra i vari procedimenti artistici. Per lo studio di questo livello nulla è più istruttivo del modo in cui le sue due diverse manifestazioni – la riproduzione dell’opera d’arte [fotografia] e l’arte cinematografica – hanno agito sull’arte nella sua forma tradizionale» [W. Benjamin, 1936] Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 16 Il “sistema” degli spettacoli 100 ANNI FA (o poco più) OGGI Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 Soltanto teatro nel senso di “spettacolo dal vivo” Teatro Cinema Televisione Computer Telefoni cellulari Tablets … 17 aspetto TECNOLOGICO il supporto fisico il “medium” gli “oggetti”: film, nastro VHS, DVD, file digitale, Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 aspetto CULTURALE il “linguaggio” i contenuti i codici espressivi le strutture formali il cammino storico 18 Particolarità della comunicazione teatrale come oggetto di studio – come evento, accadimento performance – come oggetto materiale testo (audiovisivo) Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 19 Programma Tre tipologie di lezione (o percorsi): a) di carattere prevalentemente storico (visione e analisi di spettacoli) b) di carattere prevalentemente teorico e critico (concetti e categorie di base) c) di carattere laboratoriale (scrittura e “messa in scena”) Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 20 PERCORSO STORICO 1. 2. 3. 4. 5. Il teatro greco e romano EDIPO RE, ANFITRIONE Teatralità medioevale Il Rinascimento in Italia LA MANDRAGOLA La Commedia dell’Arte Europa fra Cinque e Seicento 1. La scena elisabettiana (Inghilterra) AMLETO 2. Il teatro spagnolo dal Medioevo al Siglo de Oro 3. Il “Grand Siècle” francese IL MISANTROPO 6. 7. Il teatro del Settecento Il primo Ottocento Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 21 PERCORSO STORICO (segue) 8. Il secondo Ottocento - Wagner, il Gesamtkunstwerk e il teatro di Bayreuth - Naturalismo e dramma borghese CASA DI BAMBOLA 9. Le rivoluzioni del Novecento - Avanguardie storiche UBU RE - La regìa ZIO VANJA - Maestri del teatro nella Russia dei Soviet - Pirandello: il teatro nel teatro - Brecht: il teatro epico - Beckett: il teatro dell’assurdo Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 22 PERCORSO STORICO Seconda metà del XX secolo 10. Il teatro di ricerca contemporaneo – – – – – – – Antonin Artaud John Cage e l’ “happening” The Living Theatre Peter Brook Jerzy Grotowski Odin Teatret Teatrodanza 11. Osservatorio italiano – – – – – Eduardo De Filippo e il teatro dialettale Totò e i “generi popolari” CB (ovvero: Carmelo Bene) Dario Fo La “performance epica” Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 23 Programma Tre tipologie di lezione (o percorsi): a) di carattere prevalentemente storico (visione e analisi di spettacoli) b) di carattere prevalentemente teorico e critico (concetti e categorie di base) c) di carattere laboratoriale (scrittura e “messa in scena”) Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 24 PERCORSO CRITICO Alcune parole chiave Saperi umanistici (e artistici) Multimedialità Racconto Drammaturgia Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 25 PERCORSO CRITICO Alcune parole chiave Saperi umanistici (e artistici) Multimedialità Racconto Drammaturgia Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 26 Saperi umanistici e artistici Martha Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica (20122) la crisi silenziosa dell’istruzione umanistica il “rivestimento” e l’ “anima” “human capabilities”: – pensare criticamente – trascendere i localismi – affrontare i problemi come “cittadini del mondo” (comprenderne la complessità) – raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 27 Arti diretta espressione dei comportamenti e delle relazioni tra gli esseri umani nelle società; capacità di resistere nel tempo, non solo e non tanto in senso materiale, quanto come “depositi” di importanti significati sociali; capacità di mantenere, al di là del loro primo immediato apparire, un valore di testimonianza di comportamenti e forme vitali in grado di stimolare rapporti, scambi, nuove comunicazioni ed esperienze, anche al di fuori della realtà culturale e del periodo in cui si sono originati. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 28 Aspetti essenziali della attività artistica forme dell’immaginario racconto comunicazione / espressione proposta di modelli di comportamento (carattere sociale; relazione opere/ pubblico) rapporto con la realtà (partecipazione/contestazione) grandi schemi (o categorie): mitico, fiabesco, tragico, comico, grottesco, ecc. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 29 PERCORSO CRITICO Alcune parole chiave Produzione artistica Multimedialità Racconto Drammaturgia Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 30 Multimedialità arti FORME MATERIALI Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 visive letteratura musica spettacolo ecc. 31 Multimedialità CONVERGENZA DIGITALE mono-medialità Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 32 PERCORSO CRITICO Alcune parole chiave Produzione artistica Multimedialità Racconto Drammaturgia Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 33 Racconto dato costante e necessario della comunicazione umana un modo essenziale per trasmettere avvenimenti e conoscenze usi e funzioni pratici e immediati funzioni specifiche e più mediate forme e modi Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 34 PERCORSO CRITICO Alcune parole chiave Produzione artistica Multimedialità Racconto Drammaturgia Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 35 Drammaturgia L’ AZIONE come materiale di base della comunicazione teatrale Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 36 Drammaturgia (1) testo drammatico materiale verbale elaborato per la scena trattamento e montaggio dei segni pluricodice della scena [A. Cascetta-L. Peja, Ingresso a teatro, 2003] Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 37 Drammaturgia (2) “composizione dello spettacolo”, risultato di una serie di “drammaturgie parziali”: dell’autore degli attori del regista dello scenografo del musicista ecc. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 38 PERCORSO CRITICO: gli elementi della comunicazione teatrale SPAZIO SCENICO ATTORE Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 TESTO (materiale verbale) TEMPO 39 PERCORSO CRITICO Gli elementi della comunicazione teatrale SPAZIO modelli di spazio scenico: anfiteatro, proscenio, arena, non-specifici, multifunzione TESTO materiale verbale: dialoghi, monologhi, didascalie, ecc. ATTORE gesto, mimica, movimento, danza, stili di recitazione, vocalità, ecc. TEMPO ritmo, partizioni, scansioni, ecc. Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 40 Programma Tre tipologie di lezione (o percorsi): a) di carattere prevalentemente storico (visione e analisi di spettacoli) b) di carattere prevalentemente teorico e critico (concetti e categorie di base) c) di carattere laboratoriale (scrittura e “messa in scena”) Comunicazione Teatrale a.a. 2014/15 41