PROVINCIA DI CROTONE UFFICIO DI PRESIDENZA Via M

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PROVINCIA DI CROTONE
UFFICIO DI PRESIDENZA
Via M. Nicoletta 28
88900 CROTONE (KR)
GIURIA DEL PREMIO PROVINCIA DI CROTONE
Mario Fortunato, è nato a Cirò, in Calabria, nel 1958.
Laureato in Filosofia, lavora come critico letterario per il settimanale
“L’Espresso” e collabora al quotidiano “La Stampa”.
È stato consulente della casa editrice Einaudi, membro della Commissione
Consultiva per il Cinema del Ministero dei Beni e Attività Culturali, e Direttore
dell’Istituto italiano di Cultura di Londra.
Attualmente è direttore della Fondazione “Antonio Ratti” che ha sede a Como e a
New York.
Dall’autunno 2004 insegna presso l’Università IULM di Milano.
Ha pubblicato i libri La casa del corpo; Luoghi naturali; Il primo cielo;
Immigrato; Sangue; Passaggi paesaggi; L’arte di perdere peso; Amore, romanzi
e altre scoperte; L’amore rimane. Tutti i suoi libri sono tradotti in varie lingue.
È coautore, insieme al regista Peter Del Monte, della sceneggiatura del film
“Compagna di viaggio” (1996), con Michel Piccoli e Asia Argento, vincitore di
vari premi nazionali e internazionali.
Predrag Matvejevic, è nato a Mostar, in Bosnia – Erzegovina.
È stato docente di Letteratura Francese all’università di Zagabria e di Letterature
comparate alla Sorbona di Parigi.
È emigrato all’inizio della guerra nella ex Jugoslavia scegliendo una posizione
“tra asilo ed esilio”. Ha vissuto dal 1991 al 1994 in Francia; dal 1994 lavora in
Italia.
Attualmente è professore ordinario di Slavistica all’Università la Sapienza di
Roma, nominato “per chiara fama”.
Tra i suoi libri, tradotti in varie lingue, i più noti in Italia sono Epistolario
dell’altra Europa, in difesa dei diritti dell’uomo e, in particolare, degli intellettuali
dissidenti di numerosi paesi dell’Est perseguitati dal potere. Per queste “lettere
aperte”, scritte in nome di “un socialismo dal volto umano”, fu attaccato dalle
istituzioni ufficiali e proclamato lui stesso “dissidente”; Breviario Mediterraneo
ricostruisce in modo narrativo la storia del Mediterraneo e dei paesi che vi si
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affacciano: considerato dalla critica come un “saggio poetico”, un “poema in
prosa”, un “diario di bordo” o un “romanzo sui luoghi”, “un libro geniale,
fulminante, inatteso” secondo Claudio Magris, una “gaia scienza” secondo lo
stesso autore, questa opera è tradotta in una ventina di lingue.
Sono stati tradotti in Italiano anche Sarajevo; Ex Jugoslavia. Diario di una
guerra; Golfo di Venezia; Tra asilo ed esilio; Il Mediterraneo e l’Europa – lezioni
al College de France; I signori della guerra; Isolario mediterraneo; Sul Danubio;
Compendio d’irriverenza; Lo specchio del Mare mediterraneo; L’Altra Venezia.
Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio “Strega” europeo 2003, e tra i vari
riconoscimenti internazionali il governo francese gli ha consegnato la Légion
d’honneur. Il Presidente della Repubblica italiana gli ha concesso la cittadinanza
“per la sua opera, accolta con grande favore nei più diversi paesi, che rappresenta
il tramite fondamentale tra le tradizioni culturali dell’area balcanica con la civiltà
europea”. Le Università di Trieste e di Genova gli hanno conferito le Lauree
honoris causa.
È presidente del Comitato internazionale della Fondazione Laboratorio
Mediterraneo di Napoli, vice presidente dell’Associazione mondiale degli scrittori
P.E.N. club e membro fondatore dell’Associazione Sarajevo a Parigi e a Roma,
consulente per il Mediterraneo nel “Gruppo dei Saggi” della Commissione
europea e membro del World Political Forum di Michail Gorbaciov.
Vito Teti, è nato a S. Nicola da Crissa, in Calabria.
È professore ordinario di Etnologia presso l’Università della Calabria, dove ha
fondato e dirige il Centro di iniziative e ricerche “Antropologie e Letterature del
Mediterraneo”.
Si è occupato di storia e antropologia dell’alimentazione, di antropologia del
viaggio e dell’emigrazione, di antropologia religiosa, con particolare riferimento
al Mezzogiorno d’Italia e al Mediterraneo.
È membro di diversi organismi scientifici internazionali; collabora con numerose
riviste italiane e straniere. Suoi scritti sono stati pubblicati in Francia, Spagna,
Canada, Stati Uniti, Messico. Ha realizzato numerosi documentari etnografici per
conto della Rai tra cui Spazio folklore.
Dal 1981 comincia a fotografare in compagnia e su sollecitazione di Salvatore
Piermarini. Numerose sono le sue foto apparse su riviste scientifiche e
specializzate, in Italia e all’estero, su periodici e quotidiani nazionali e regionali.
Tra i suoi principali scritti vi sono Il pane, la beffa e la festa. Alimentazione e
ideologia dell’alimentazione nelle classi subalterne; Le strade di casa. Visioni di
un paese di Calabria; Carnevale abolito dall’abbondanza; la carne e le cipolle.
Note di storia dell’alimentazione calabrese: menzogne colte e desideri popolari;
A proposito di vecchia ‘ndrangheta e nuova mafia in Calabria; Il paese e
l’ombra, Il senso dei luoghi.
Tra le mostre sono da ricordare Luoghi e volti di Calabria; Memoria e vita dei
paesi abbandonati della Calabria.
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