E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA Processo: PREVENZIONE, CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI PREPARATO P. Fabbri, N. Cenderello Data : 20.01.2014 Rev. 6 Documento Processo CIO N°6.odt VERIFICATO M. Nelli S. Canepa APPROVATO R. Tramalloni ARCHIVIATO S.C. Qualità e Comunicazione Ufficio Prevenzione e Controllo I.O. Descrizione: Revisione dei contenuti del documento di processo Aggiornamento normativo Modifica valori e modalità di calcolo di un indicatore di processo Aggiornamento sub-processo sorveglianza patogeni emergenti con inserimento di re-ricoveri INDICE 1) Aspetti generali Scopo e finalità del processo Input del processo Ouput del processo clienti e fornitori interni alla struttura sanitaria Responsabile del processo Requisiti legali, normativi applicabili Acronimi Termini 2) Processo Diagramma di flusso del processo Sub processo “Controllo patogeni emergenti” Note esplicative sub processo “Sorveglianza epidemiologica delle infezioni ospedaliere” Note esplicative Sub processo “Prevenzione del rischio infettivo” Note esplicative 3) processi / attività affidate all'esterno dell'Ente 4) Apparecchiature, manutenzione, taratura 5) Competenze del personale 6) Indicatori e modalità di verifica 7) Allegati 8) Sintesi delle modifiche e revisioni pag pag pag pag pag pag pag pag 2 2 3 3 3 3 3 4 5 6 6 6 7 9 10 12 13 14 14 15 17 19 19 1-ASPETTI GENERALI SCOPO E FINALITÀ DEL PROCESSO Lo scopo del processo è quello della prevenzione, controllo e monitoraggio delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA)e della loro diffusione, identificazione tempestiva dei fattori di rischio infettivo e attivazione di interventi solleciti ed efficaci di controllo della diffusione di patogeni emergenti. DOCUMENTI, INFORMAZIONI E MATERIALI (INPUT) CHE ATTIVANO IL PROCESSO Il processo è attivato da: ◊ documenti attuativi ministeriali, ◊ requisiti del piano sanitario nazionale– regionale, ◊ report batteriologico della microbiologia dell’Ente, ◊ segnalazioni della singola U.O. dell’Ente, ◊ evidenze scientifiche. ORIGINE DEGLI INPUT Ministero della Salute, Regione Liguria, Laboratorio Analisi dell’Ente, Unità Operative dell’Ente. 2 OUTPUT DEL PROCESSO (INTESO COME PRODOTTO/SERVIZIO OFFERTO) L’output del processo è dato da una documentazione che attesta l’efficacia delle attività di controllo e prevenzione adottate. I CLIENTI INTERNI ALLA STRUTTURA SANITARIA I clienti interni sono rappresentati dalle Strutture e Servizi I CLIENTI ESTERNI I clienti esterni sono rappresentati da cittadini utenti che accedono alla struttura sanitaria, dalla Regione Liguria e dalle istituzioni sanitarie nazionali. IL RESPONSABILE DEL PROCESSO È : IL DR. NELLI I REQUISITI LEGALI E NORMATIVI APPLICABILI ◊ Decreto Legislativo 30 dicembre ’92 n. 502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre ’92, n.421” - G.U. 30 dicembre ’92 n. 305 e successive modificazioni e integrazioni. ◊ Circ. Min. n. 52 – 1985 “Lotta contro le infezioni ospedaliere” ◊ Circ. Min. n. 8 – 1988 “Lotta con le infezioni ospedaliere: la sorveglianza” ◊ Piano sanitario Nazionale in vigore ◊ Piano sanitario Regionale in vigore ◊ DPR 14 gennaio ’97 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio dell’attività sanitaria da parte delle strutture pubbliche e private” ◊ Decreto Legislativo 7 dicembre ‘93 n. 517 Modifica D.L. 30 dicembre ’92 n. 502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre ’92, n.421” ◊ D.lvo 626/'94 e succ. Integrazioni riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro ◊ Decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81 ◊ Ministero della Salute 26 febbraio 2013, Circolare “Sorveglianza e Controllo delle infezioni da batteri produttori di carbapenemasi (CPE)” ◊ Oltre i requisiti sopra riportati, specifiche normative nazionali e regionali e regolamenti Comunali, regolamenti interni ecc., quando esistenti, sono riferite in un elenco aggiornato gestito in forma controllata separatamente al presente documento di processo ACRONIMI: di seguito sono riferiti gli acronimi citati nel presente documento di processo e le relative descrizione 3 ACRONIMO DESCRIZIONE CIO Comitato Infezioni Ospedaliere GO – CIO Gruppo Operativo del Comitato Infezioni Ospedaliere OO.SS. Operatori Sanitari I.C.P.A Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali I.O. Infezione Ospedaliera U.O. Unità Operativa D.S. Direzione Sanitaria DPI Dispositivi di Protezione Individuali SIT Servizio Infermieristico e tecnico SI Servizio Informatico ISS Istituto Superiore di Sanità SEA Servizio Economo Alberghiero RI Referente Infezioni Nota: nella tabella sotto riferita sono riportate le specifiche dei componenti del CIO QUALIFICA Medico Medico Medico Medico Medico Medico Medico Farmacista Microbiologo Dottore in Scienze Infermieristiche Coordinatore Infermieristico Esperto 4 AMBITO DI ATTIVITÀ Direttore Sanitario Dirigente Medico D. S. Direttore Medico Responsabile Dipartimento delle Medicine Generali, specialistiche e di Pronto Soccorso Direttore Medico Responsabile S.C. Chirurgia Generale ed Epatobiliopancreatica Direttore Medico Responsabile S.C. Malattie Infettive Dirigente Medico S.C. Malattie Infettive Direttore Medico Responsabile S.C. Chirurgia Vascolare Dirigente Farmacista Responsabile S.C. Farmacia Dirigente Microbiologo Batteriologia Responsabile SIT R Responsabile Servizio Prevenzione e Controllo I.O. I.O. Coordinatore Infermieristico Esperto Coordinatore Infermieristico Esperto Assistente Sanitario Coordinatore Esperto Tecnico di Laboratorio Responsabile Servizio Prevenzione e Controllo I.O. Responsabile Servizio Sterilizzazione Responsabile Servizio Assistenti Sanitarie Tecnico informatico di Laboratorio TERMINI: di seguito sono riferite le definizioni citate nel presente documento di processo TERMINE DEFINIZIONE Infezione non presente né in incubazione all’ammissione che si Infezione manifesta durante il ricovero e sono considerate ospedaliere le ospedaliera/correlata alle infezioni che si manifestano dopo il ricovero, ma contratte in pratiche assistenziali ospedale Gruppo operativo del Comitato per la lotta contro le I.O. composto da: Coordinatrici Infermieristiche Addette controllo ICPA, GOCIO Infettivologo, Microbiologo, Tecnico informatico di laboratorio Medico di D.S. Patogeni emergenti epidemiologicamente significativi (causa Alert organism frequente di epidemie ospedaliere) PROCESSO 5 MAPPATURA DEL PROCESSO UNITA’ OPERATIVE MICROBIO LO GIA STRUTTURA SEMPL ICE IGIENE O SPEDAL IERA CIO UFFICIO TECNICO GARE E CO NTRATTI UFFICIO PREVENZIO NE E CO NTRO L L O I.O. UNITÀ OPERATIVE GO - CIO FARMACIA R I FE R I MENT I SEGNALAZIONE ALERT ORGANISM RICHIESTA DI INTERVENTO SI NORME? NO MICRO BIO L O GIA? NO Controllo patogeni emergenti SI SEGNALAZIONE DELLA MICROBIOLOGIA DEFINIZIONE E COMUNICAZIONE MISURE DI ISOLAMENTO VERIFICA EFFICACIA AZIONE DI CONTROLLO E REGISTRAZIONE SEGNALAZIONE ANOMALIE O SORVEGLIANZA PROGRAMMATA RACCOLTA ED ANALISI DEI DATI NO End Sorv eglianza epidemiologica delle infezioni O K? SI SI STUDIO? NO STUDIO EPIDEMIOLOGICO PROSPETTICO ANALISI DEI DATI IDENTIFICAZIONE FATTORI DI RISCHI INFETTIVO SI COMPO RTAMENTI? NO IDENTIFICAZIO NE DISPO SITIVI ATTREZZATURE E MATERIAL E DEFINIZIONE E DIFFUSIONE MISURE PREVENTIVE VERIFICA DI EFFICACIA PREVENZIONE E REGISTRAZIONE 6 IDENTIFICAZIO NE DISPO SITIVI ATTREZZATURE E MATERIAL E Prev enzione del rischio infettiv o DESCRIZIONE ATTIVITÀ – CONTROLLO PATOGENI EMERGENTI NOTA 1 Il gruppo operativo CIO (GOCIO) ha individuato, nell’ottica del programma generale del comitato, un programma permanente di monitoraggio continuo su ceppi batterici epidemiologicamente significativi (alert organism). A seguito dell’identificazione da parte del laboratorio di microbiologia di uno dei ceppi sopracitati un software di epidemiologia specifico attiva l'invio automatico dei dati (in formato PDF) tramite e-mail , a tutti i componenti del GOCIO contestualmente, attraverso il sistema informatico di Laboratorio, il referto validato viene inviato all'U.O. Interessata. Così come il personale sanitario delle UU.OO. degenziali comunicano la presenza di pazienti con sospette o accertate malattie infettive trasmissibili e/o parassitosi di rilevanza epidemiolgica. Le coordinatrici infermieristiche addette al controllo ICPA si mettono in comunicazione con il coordinatore infermieristico o in sua assenza con il RI dell’U.O. interessata e attivano un processo di audit sull'adesione alle misure di isolamento previste nel manuale ospedaliero. Per quanto riguarda l'isolamento di patogeni emergenti, dove è necessario modificare o intensificare le procedure di disinfezione ambientale (es.: Clostridium difficile, MDROs), le coordinatrici infermieristiche addette al controllo ICPA inviano una richiesta e-mail su supporto automatico per pulizia straordinarie al SEA e telefonicamente ai referenti delle ditte in appalto di tale servizio. L'intervento viene registrato su specifica scheda informatizzata. Al termine di ogni mese il SEA invia reportistica dello svolgimento dell'intervento richiesto. Nei giorni festivi e al di fuori dell’orario di ufficio del Servizio (ore 8,30-16,30) per problematiche epidemiolgicamente rilevanti può essere contattato direttamente dal personale dell’U.O. interessata o dal Lab. di Batteriologia il Dirigente Medico di Direzione Sanitaria reperibile. Nei casi in cui si presentano: carenze di conoscenze, di risorse materiali, o vincoli strutturali o organizzativi o negli eventi infettivi epidemiologicamente più rilevanti per patogeno, localizzazione, tipologia di paziente e di U.O viene programmata una visita diretta da parte delle coordinatrici infermieristiche addette al controllo ICPA e l’infettivologo del GO CIO presso l’U.O. interessata. Sulla base dei dati riscontrati si individuano soluzioni operative che garantiscano il controllo del rischio infettivo. Le indicazioni vengono registrare attraverso una consulenza infermieristica sulle misure preventive utilizzando il supporto informatico di Argos. Il laboratorio di microbiologia, nella veste di osservatorio ospedaliero, identifica, attraverso i periodici report batteriologici, cluster epidemici a fronte dei quali si attiva una sorveglianza epidemiologica (vedi sub processo B). NOTA 2 Seguendo la scheda presente nel manuale delle misure d’isolamento del paziente in Ospedale, viene effettuata una verifica attraverso intervista al personale infermieristico relativa alle conoscenze delle misure preventive specifiche del microrganismo isolato e per quanto riguarda la sorveglianza del Clostridium difficile e degli MDROs, tali dati vengono registrati su schede informatizzate sul supporto Argos. L'elaborazione dei dati viene effettuata con l'utilizzo di un programma di epidemiologia (Epi-Info Versione 3.5.1.) messo a disposizione dall'ISS. Per il Clostridium difficile e per gli MDROs ad alto livello di rischio infettivo viene programmata una visita presso l’unità operativa interessata e svolto un processo di audit alla presenza di un operatore sanitario che controfirma la griglia di audit, l'esito di tale verifica viene registrata in cartella infermieristica. NOTA 3 In caso di alert panresistenti, localizzazioni altamente diffusibili e cluster epidemici, si effettua la visita presso l’U.O. Interessata e si affronta il caso con tutti gli operatori sanitari presenti, al fine di sensibilizzare la revisione del piano assistenziale, nel rigoroso rispetto delle raccomandazioni riportate sul manuale, tenendo conto dei vincoli individuati. 7 Registrazione dell’intervento sulla documentazione clinica da parte dell’Infettivologo e consulenza informatizzata da parte delle coordinatrici infermieristiche addette al controllo ICPA (inserita in cartella clinica)validata e firmata digitalmente su supporto ARGOS. NOTA 4 Sulla base dei dati rilevati durante la visita da parte delle Coordinatrici Infermieristiche addette al controllo ICPA e dell’infettivologo del GOCIO si individuano insieme agli OO.SS. le soluzioni operative più idonee per superare i vincoli strutturali e organizzativi garantendo il controllo del rischio infettivo attraverso l’applicazione delle misure preventive individuate. Si possono ulteriormente individuare eventuali dispositivi medici e materiale occorrente aggiuntivi (coinvolgimento richiesta specifica Farmacia- Economato). Talvolta, per la tipologia del rischio infettivo, che può coinvolgere anche l’equipe assistenziale, viene coinvolto il Servizio Medicina Preventiva, mentre per adempimenti normativi in materia viene coinvolto l’Ufficio ASV. (Es.: notifica malattie infettive, Moduli INPS) NOTA 5 La verifica dell’efficacia delle misure di isolamento specifiche viene svolta attraverso la sorveglianza microbiologica (assenza di nuovi casi tra utenti e OO.SS.). L’adesione alle schede operative viene valutata attraverso un processo di audit (vedi nota 2), il controllo indiretto avviene attraverso la verifica di richiesta alla Farmacia dei DPI necessari o altro materiale e reale dotazione. NOTA 6 A seguito dell’isolamento di un alert organism le Coordinatrici Infermieristiche Addette al Controllo ICPA certificano l’avvenuto intervento inserendo nella scheda informatizzata sul supporto Argos i dati relativi al patogeno, a fattori di rischio procedurali, agli indici di flogosi al trattamento antibiotico e alle misure preventive adottate. I dati vengono trimestralmente analizzati per valutare l’incidenza per patogeno e fattori di rischio. NOTA 7 Si rimanda al sub- processo Prevenzione del Rischio Infettivo NOTA 8 al momento del re-ricovero di pazienti precedentemente colonizzati o infetti da MDRO e/o tossine del Cd al fine di una precoce individuazione ne viene fatta automatica segnalazione per e-mail. Le coordinatrici infermieristiche addette al controllo delle infezioni ne danno comunicazione all’U.O. interessata per l’eventuale tempestiva applicazione delle misure preventive di isolamento e registrano il re-ricovero nella scheda di sorveglianza informatizzata. 8 DESCRIZIONE ATTIVITÀ – SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE UN IT À OPERAT IVE UFF. PREV.CONTR. CIO STRUTT U R A SEMPLI CE IGIEN E OSPEDALI ER A GO - CI O SIET SEGNALAZIONE ANOMALIA O SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PROGRAMMATA NOTE NOTA 1 EPID EMI A ? SI NO NOTA 2 RACCOLTA ED ANALISI DEI DATI NO END OK? SI NO STU DI O? SI ELABORAZIONE DEL PROTOCOLLO SCELTA DEL PROGRAMMA STATISTICO NOTA 3 NOTA 4 NOTA 5 RACCOLTA DEI DATI ANALISI DEI DATI NOTA 6 NOTA 7 PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO GESTIONE EPIDEMIA NOTA 8 NOTA 1 Segnalazione da parte degli OO.SS. di UU.OO. relative ad anomalie rispetto all’atteso in tema di ICPA. La segnalazione può avvenire formalmente con nota scritta o informalmente attraverso comunicazione verbale. La segnalazione può essere destinata alla Direzione Sanitaria che affida la pratica . Le attività di monitoraggio legate alla sorveglianza epidemiologica programmata dal C.I.O., vengono svolte dal GOCIO attraverso studi prospettici di sorveglianza epidemiologica. NOTA 2 Visita documentativa-incontro con gli OO.SS. dell’U.O. interessata da parte del GOCIO. Normalmente i referenti della criticità sono il coordinatore infermieristico, un Dirigente Medico o i referenti di struttura per le infezioni. Si raccolgono dati attraverso indagine epidemiologica rivolti a : ◊ Dati microbiologici (studio retrospettivo dell’atteso epidemiologico). ◊ Dati clinici ◊ Dati procedurali ◊ Dati strutturali 9 Dall’indagine si evincerà se esiste una significativa criticità epidemiologica o meno. In caso positivo si attiverà lo studio epidemiologico prospettico appropriato e approfondito. NOTA 3 Per la scelta del tipo di studio il GOCIO si avvale della bibliografia scientifica più accreditata a livello nazionale (ISS e referenti nazionali o di altre regioni) relativa al tipo di infezione riscontrata. Dopo aver scelto il tipo di sorveglianza epidemiologica si elabora il protocollo di studio che deve comprendere: la popolazione interessata allo studio, la durata dello studio, la rilevazione dei dati (scheda di raccolta dati), i criteri di diagnosi d’infezione, il quadro delle responsabilità (coordinamento, raccolta dati, elaborazione dati). NOTA 4 Una volta elaborato il protocollo di studio si appronta la scheda raccolta dati su supporto informatico e il programma statistico ad hoc. I servizi interessati in questa fase sono GOCIO e SI NOTA 5 La raccolta dei dati può essere svolta direttamente dal GOCIO o dalle Coordinatrici Infermieristiche Addette al Controllo ICPA. Talvolta ci si avvale anche di rilevatori tra i referenti di struttura per le infezioni. In tal caso i componenti del GOCIO svolgono informazione agli OO.SS. interessati e addestramento ai rilevatori attraverso: ◊ presentazione del protocollo di studio ◊ simulazioni sul campo Il GOCIO rimane come referente per eventuali casi dubbi e supervisiona regolarmente la raccolta dati sulle schede NOTA 6 Se la rilevazione viene effettuata solo su supporto cartaceo durante lo studio le Coordinatrici Infermieristiche Addette al Controllo ICPA inseriscono i dati su supporto informatico identificando via via eventuali carenze o anomalie nella raccolta dati e apportando le eventuali integrazioni attraverso gli OO.SS. rilevatori. Al termine dello studio il GOCIO identifica le domande per elaborazione dei dati. Elaborazione dati a cura del tecnico informatico di laboratorio e del SI sulle domande identificate alla presenza di rappresentanti del GOCIO utilizzando un programma statistico. NOTA 7 Analisi dei dati con relativi commenti e identificazione dei fattori di rischio da parte del GOCIO con conseguente individuazione ed applicazione dei correttivi / misure preventive in collaborazione degli OO.SS. della struttura interessata. Se necessario coinvolgimento di Servizio Farmacia- Economato – Tecnico per individuazione di dispositivi medici, attrezzature, antisettici / disinfettanti, DPI e materiale vario necessari per contenere il rischio infettivo. Le coordinatrici Infermieristiche addette alle ICPA e il medico di Direzione Sanitaria elaborano in collaborazione con il Servizio di Farmacia le specifiche tecniche igienico preventive per la successiva fase di approvvigionamento Ritorno dei dati all’ U.O. interessata con relativa relazione finale in ambito informativo-formativo tra GOCIO e OO.SS. . Copia informatica della relazione finale viene presentata al CIO e protocollata e archiviata informaticamente presso la D.S. NOTA 8 In caso di evento epidemico il GOCIO in una prima fase: ◊ conferma la diagnosi, 10 ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ formula una definizione di caso disegna l’andamento dell’epidemia identifica aree coinvolte dimostra tassi compatibili con epidemia vera revisiona la letteratura attiva le figure professionali idonee Il GOCIO in una seconda fase, in base ai dati ottenuti nella prima, quando necessari effettua indagini microbiologiche su pazienti e/o sospette fonti o veicoli. La batteriologia conserva i ceppi isolati per il successivo invio presso il laboratorio del DISSAL dell’Università degli studi di Genova per la tipizzazione. Ci si avvale di tale Dipartimento anche per le indagini microbiologiche ambientali. Il GOCIO conserva su uno specifico diario eventi ed interventi, stila una lista di fattori di rischio, formula ipotesi patogenetiche, e istituisce misure di controllo temporanee. Il SIT è coinvolto per gli aspetti infermieristici quando si rende necessaria un’assistenza di coorte o comunque un’integrazione temporanea di gestione organizzativa infermieristico-assistenziale . Il GOCIO avvia uno studio per confermare l’ipotesi (vedi nota 3 in poi). 11 DESCRIZIONE ATTIVITÀ – PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO STRUTTURA SEMPLICE IGIENE O SPEDALIERA SO CIETÀ SCIENTIF ICHE ISTITUZIONI UNITÀ O PERATIVE LEGGI E NORME UF F . PREVENZIO NE E CO NTRO LLO I.O . UF F ICIO TECNICO GARE CONTRATTI F ARMACIA CRITICITÀ INTERNE NO TE NO TA 1 EVIDENZE SCIENTIFICHE IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO SI NO TA 2 Comportame nti ? NO VERIFICA/DEFINIZIONE DI DISPOSITIVI ATTREZZATURE MATERIALE NO NO TA 3 Acquisti? SI STESURA DELLE SPECIFICHE TECNICHE PER GLI ACQUISTI STESURA LINEE GUIDA E PROTOCOLLI NO TA 4 FORMAZIONE E DIFFUSIONE DI LINEE GUIDA E PROTOCOLLI NO TA 5 VERIFICA DI EFFICACIA DELLE AZIONI DEFINITE E REGISTRAZIONE NO TA 6 NOTA 1 Alla luce della revisione di norme, dell’evidenza scientifica, di linee guida recepite a livello istituzionale (Ministero, Regione, ecc.) di studi correlati alle prestazioni, il CIO dell’Ente e in particolare GOCIO via via che vengono emanate Circolari-Delibere svolge una revisione rispetto alle prestazioni-attività erogate al suo interno. Per ambiti specifici la revisione viene svolta in collaborazione con gli OO.SS. di Servizi e UU.OO. interessate e in modo particolare con i RI. NOTA 2 Il GOCIO dalla lettura della revisione (norme/ procedure interne) individua gli eventuali aggiornamenti necessari e nuovi eventuali fattori di rischio infettivo e rimozione degli stessi, attraverso l’identificazione di momenti e manovre ritenute più a rischio di contrarre I.O. per il paziente. Sulla base delle criticità individuate vengono coinvolte all’occorrenza altre figure professionali per elaborati specifici o in alternativa si costituiscono gruppi di progetto di OO.SS. delle UU.OO. relativi all’ambito interessato. 12 NOTA 3 Se la criticità è determinata dalla necessità di dotare le UU.OO. di nuovi dispositivi medici, attrezzature, apparecchiature e materiale vario, le coordinatrici Infermieristiche addette alle ICPA e il medico di Direzione Sanitaria elaborano, talvolta in collaborazione con Servizio di Farmacia, specifiche tecniche igienico-preventive e procedure per il corretto utilizzo e destinazione d’uso dei dispositivi-attrezzature stesse. La stesura finale delle specifiche vengono inviate al Direttore Sanitario per il protocollo interno e per l’invio ai Servizi di competenza. Una copia rimane archiviata presso l’Ufficio Prevenzione Infezioni Ospedaliere. NOTA 4 In base alle necessità si coinvolgono altre figure professionali costituendo in tal caso gruppi di progetto ad hoc. I gruppi di progetto (*) multidisciplinari, spesso costituiti dai referenti medici e infermieristici per le infezioni elaborano, in ambito di corsi di formazione, nuovi protocolli- linee guida, e aggiornano quelli già esistenti. L’ambito formativo fornisce un apporto di nuove informazioni agli OO.SS., laddove sono carenti e dove è necessario un aggiornamento basato sull’evidenza scientifica o sulla bibliografia accreditata (*) La creazione di gruppi di progetto è necessaria quando emerge l’esigenza di elabora linee guida e protocolli, e quando si vuole promuovere un cambiamento comportamentale, operativo e una crescita professionale NOTA 5 Gli elaborati definiscono le misure di controllo e prevenzione nei confronti del paziente degli operatori, dell’ambiente e dei visitatori. Gli elaborati vengono presentati e divulgati attraverso giornate di studio, accreditate ECM, per ottenere una validazione e condivisione con i restanti OO.SS. dell’Ente e inseriti nella pagina web del CIO. Le procedure, le schede e istruzioni operative, per la prevenzione delle ICPA, che sono più frequentemente consultate sono inserite anche nelle pagine intranet del SIT (SOS infermieri) I referenti per le infezioni individuati diventano promotori per modificare i comportamenti e favorire l’applicazione di protocolli specifici all’interno dell’U.O. di appartenenza al fine di introdurre nella realtà operativa eventuali nuove metodiche che l’aggiornamento tecnicoscientifico consente di mettere a punto. Uno specifico elenco riporta i titoli degli elaborati ed è gestito separatamente dal documento di processo in forma controllata (www.galliera.it) NOTA 6 La verifica dell’efficacia delle azioni definite viene svolta dalle Coordinatrici Infermieristiche Addette al Controllo ICPA attraverso un controllo diretto sulla frequenza degli OO.SS alle giornate divulgative, la somministrazione di questionari per valutare la conoscenza e attraverso processi di audit relativi all’adesione procedurale e comportamentale ai documenti elaborati. Infine, i risultati delle conoscenze e dell’audit vengono inviati al Direttore Sanitario e all’U.O. interessata. La verifica indiretta avviene attraverso il report dei consumi delle UU.OO. relativo a dispositivi o altro materiale individuati, condotto da parte della Farmacia. L’attività alimenta specifici indicatori del processo. 13 PROCESSI/ATTIVITÀ DEL PROCESSO AFFIDATE ALL’ESTERNO ALL’ENTE OSPEDALIERO FORNITORE TIPOLOGIA DI CONTROLLO SUB PROCESSI – ATTIVITÀ EFFETTUATA DAL PERSONALE INTERNO AFFIDATE SULLA PRESTAZIONE RESPONSABILITÀ DI CONTROLLO RELATIVA REGISTRAZIONE Il processo di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere NON ha attività affidate all’esterno dell’Ente ospedaliero. Di seguito si riportano i riferimenti alle apparecchiature necessarie nella gestione del processo. UBICAZIONE 4 portinerie 4 corridoi di collegamento padiglioni storici APPARECCHIATURE E CODICE Distributori automatici di sol. alcolica per igiene mani (Steripower) Distributori automatici di sol. alcolica per igiene mani (Steripower) MANUTENZIONE Esterna Interna TARATURA Esterna Interna DOVE SONO REGISTRATI I CONTROLLI x x Ripartizione tecnica x x Ripartizione tecnica Il processo di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere ha come apparecchiature soggette a manutenzione e taratura che influenzano il risultato del processo stesso i distributori automatici di soluzione idroalcolica per le mani posizionati in aree ad alto affluenza (portinerie, sale di attesa). 14 Di seguito si riportano le competenze necessarie nella gestione del processo, per le singole strutture sanitarie interessate . Struttura: Direzione Sanitaria ISTRUZIONE FORMAZIONE ESPERIENZA ABILITÀ Specializzazione in IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Corsi di Igiene Ospedaliera e Medicina Preventiva Corsi di epidemiologia e statistica Almeno 5 anni di esperienza lavorativa all’interno di Direzione sanitaria Partecipazione a studi multicentrici nazionali e/o internazionali Partecipazione a gruppi di lavoro Almeno cinque pubblicazioni scientifiche in tema di igiene ospedaliera e organizzazione dei servizi sanitari Almeno 5 anni di esperienza in organizzazione dei Servizi Sanitari Abilità nella progettazione e problem solving Abilità strategico-organizzative Abilità in leadership Struttura: Malattie infettive ISTRUZIONE Funzione: Medico responsabile Funzione: Infettivologo Specializzazione in MALATTIE INFETTIVE Corsi di epidemiologia delle Infezioni Ospedaliere Corsi sul controllo e trattamento dei patogeni emergenti FORMAZIONE Corsi sull’uso degli antibiotici Corsi sulla gestione degli eventi epidemici Almeno 5 anni di esperienza lavorativa all’interno di S.C. Malattie Infettive Partecipazione a studi multicentrici nazionali e/o internazionali ESPERIENZA Partecipazione a gruppi di lavoro Almeno cinque pubblicazioni scientifiche in tema di Infezioni Ospedaliere Capacità di influenzare a livello sanitario scelte teraputiche-profilattiche e l’assunzione di decisioni finalizzate alla realizzazione del programma di controllo delle I.O. ABILITÀ Abilità personali sul versante della comunicazione, della relazione e della negoziazione. Abilità in leadership Struttura: Laboratorio Analisi Funzione: Microbiologo (Batteriologia) Specializzazione in Microbiologia ISTRUZIONE Corsi di microbiologia delle Infezioni Ospedaliere Corsi sul controllo e monitoraggio dei patogeni emergenti FORMAZIONE Corsi sulla sorveglianza a partenza dei dati di laboratorio Corsi sulla gestione degli eventi epidemici Almeno 5 anni di esperienza lavorativa all’interno del Laboratorio di Microbiologia ESPERIENZA Partecipazione a studi multicentrici nazionali e/o internazionali Almeno cinque pubblicazioni scientifiche in tema di Infezioni Ospedaliere Capacità organizzative per implementare un programma di sorveglianza a partenza dei dati di laboratorio Abilità nell’adozione di nuove tecniche di isolamento dei patogeni emergenti ABILITÀ Abilità personali sul versante della comunicazione, della relazione e della negoziazione. Abilità in leadership 15 Struttura: Direzione Sanitaria ISTRUZIONE Funzione: INFERMIERE LAUREA DI PRIMO LIVELLO DI INFERMIERE Qualificazione attraverso un corso / master per infermiere addetto alla prevenzione e controllo delle I.O. riconosciuto dallo Stato O comunque corsi di formazione che garantiscano : ◊ La conoscenza applicata dei processi di diagnosi, progetto, intervento e verifica delle attività (metodo scientifico). FORMAZIONE ◊ La formazione (a livello regionale e/o nazionale) approfondita dei principi di epidemiologia, statistica, clinica e microbiologia da applicare a: sistemi di sorveglianza delle I.O., studio delle epidemie ospedaliere, attuazione di progetti di ricerca mirati a specifici problemi attuazione di interventi preventivi e valutazione degli stessi. ◊ Almeno 5 anni di esperienza lavorativa in area chirurgica o medica con pratica dell’attività infermieristica clinica ESPERIENZA ◊ Addestrato per almeno 6 (sei mesi) alla messa a punto di corretti metodi di lavoro con particolare riguardo alle tecniche infermieristiche nell’ottica della prevenzione delle infezioni ◊ Abilità personali sul versante della comunicazione, della relazione e della negoziazione. ◊ Abilità personali nello svolgimento di attività didattica e formativa, in modo particolare nella metodologia attiva della formazione dell’adulto. ◊ Capacità di influenzare le cure prestate dal personale sanitario, favorendo l’interiorizzazione dei principi del controllo I.O. e il ABILITÀ cambiamento di modalità operative inadeguate, lo sviluppo di comportamenti preventivi. ◊ Capacità di influenzare a livello dell’organizzazione l’assunzione di decisioni finalizzate al reperimento e all’allocazione delle risorse (materiali e organizzative) necessarie per la realizzazione del programma di controllo delle I.O. Struttura: Laboratorio Analisi Funzione: Tecnico di laboratorio (Batteriologia) ISTRUZIONE Corsi su sistemi informatici per la gestione e l’elaborazione dei dati di laboratorio Corsi sull’informatizzazione dei sistemi di sorveglianza FORMAZIONE Corsi di epidemiologia e statistica Corsi sulla comunicazione applicata all’epidemiologia ESPERIENZA ABILITÀ 16 Almeno 5 anni di esperienza lavorativa all’interno del Laboratorio di Microbiologia Almeno 5 anni di esperienza lavorativa all’interno del settore informatico del Laboratorio Capacità tecniche nell’applicazione di software dedicati alla gestione ed elaborazione dei dati di laboratorio Capacità di promuovere i sistemi di comunicazione basati sull’utilizzo degli strumenti forniti dall’informatica 6) INDICATORI E MODALITA' DI VERIFICA 1 Dimensione* ESITO- EFFICIENZA Titolo indicatore INCIDENZA TRIMESTRALE DELLE INFEZIONI /COLONIZZAZIONI OSPEDALIERE DA MRSA MODALITA' DI CALCOLO Numeratore TOT. INFEZIONI/COLONIZZAZIONI OSPEDALIERE DA STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE MRSA Denominatore TOT. STAFILOCOCCHI AUREI ISOLATI RACCOLTA DATI Fonte dati --Circolare ministeriale n.8 del 1988 -Linee guida CDC “Management of Multidrug-Resistant Organism in Healthcare Setting”, 2006 - Ministero della Salute CCM ISS AASSR Regione Emilia- Romagna Raccomandazioni sul controllo della diffusione nosocomiale delle Staphylococcus Aureus resistente alla meticillina, 2011 - Republique francaise Ministere Charge de la Santé – Direction generale de l'offre de soins. “ Pour une politique de trasparence dans les etablissements de santé: bilan, nouveautes et perspectives des indicateurs de qualité et de sicurté des soins”Haute Autorité De Santé ,26.11.2012 Responsabile e modalità GOCIO di raccolta dati ANALISI DEI DATI Responsabile e tempistica GOCIO analisi dati 2 Valore standard VS= 45% Valore obiettivo VO=30% Dimensione* ESITO- EFFICIENZA Titolo indicatore INCIDENZA OSPEDALIERA TOSSINFEZIONE TOSSINA A e B DEL CLOSTRIDIUM DIFFICILE DA MODALITA' DI CALCOLO Numeratore NUMERO CASI Denominatore 1000 RICOVERI RACCOLTA DATI Fonte dati Responsabile raccolta dati 17 --Circolare ministeriale n.8 del 1988 -Linee guida CDC “Management of Multidrug-Resistant Organism in Healthcare Setting”, 2006 -SIMPIOS -Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile. Rev. 1 Febbraio 2011 e modalità di GOCIO ANALISI DEI DATI Responsabile analisi dati 3 e tempistica GOCIO Valore standard V.S.= 13 casi/1000 ricoveri Valore obiettivo V.O.= 7 casi/1000 ricoveri Dimensione* Struttura - Efficacia Titolo indicatore Adesione alle misure di isolamento per MDROs MODALITA' DI CALCOLO Numeratore TOT. ITEMS ( MISURE PREVENTIVE) CON COMPLIANCE Denominatore TOT. ITEMS ( MISURE PREVENTIVE) OSSERVATI RACCOLTA DATI Fonte dati -Linee guida CDC “Management of Multidrug-Resistant Organism in Healthcare Setting”, 2006 -Guideline for isolation precautions: preventing trasmission of infectious agents in healthcare setting, 2007 -Manuale per l’accreditamento Istituzionale delle attività sanitarie – Regione Liguria, 2009 -CCM- AASSR Regione Emilia- Romagna “ Compendio delle principali misure per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all'assistenza” Marzo 2009 Responsabile e modalità ICI di raccolta dati ANALISI DEI DATI Responsabile e ICI tempistica analisi dati 4 Valore standard V.S 87% Valore obiettivo V.O. 95% Dimensione* PROCESSO- EFFICACIA Titolo indicatore CONSUMO ANNUO DI SOLUZIONE IDROALCOLICA PER IL FRIZIONAMENTO MANI MODALITA' DI CALCOLO Numeratore CONSUMO OSPEDALIERO IN LITRI DI SOL. IDROALCOLICA Denominatore 1000 GG DEGENZA RACCOLTA DATI Fonte dati -WHO Guidelines on Hand Hygiene in Health Care, 2009 -CCM- AASSR Regione Emilia- Romagna “Cure pulite sono cure più sicure Rapporto finale della campagna nazionale OMS” 2010 -Republique Francaise Ministere Charge de la Santé – Direction generale de l'offre 18 de soins. “ Pour une politique de trasparence dans les etablissements de santé: bilan, nouveautes et perspectives des indicateurs de qualité et de sicurté des soins”Haute Autorité De Santé ,26.11.2012 Responsabile e modalità ICI di raccolta dati ANALISI DEI DATI Responsabile e ICI tempistica analisi dati Valore standard 10,59 LITRI / 1000 GG DEGENZA Valore obiettivo V.O.= INCREMENTO >10% RISPETTO ANNO PRECEDENTE indicare quale fra le 6 dimensioni della qualità in sanità si intende misurare attraverso l'indicatore: Appropriatezza - Efficacia – Efficienza – Equità – Partecipazione - Sicurezza 7) ALLEGATI NOME DOCUMENTO revisione 8) SINTESI DELLE MODIFICHE E REVISIONI Rev. 6 19 Data 24/01/14 Descrizione modifiche 6a Emissione data