Umbelliferae - Museo Botanico UNIVPM

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ANGIOSPERME
Famiglie di interesse agrario
più significative
Umbelliferae
Apiaceae (Umbelliferae)
Le Umbelliferae costituiscono una famiglia
vasta, che si distingue sia per le
caratteristiche infiorescenze e per i frutti, sia
per le particolari sostanze prodotte, che si
manifestano nel sapore, nell'odore o anche
nella tossicità di molti dei suoi membri.
Numerose specie di Umbelliferae erano
conosciute nelle antiche civiltà. Erbe
aromatiche, quali I'anice, il comino, il
coriandolo, I'aneto e il finocchio, erano note
a Teofrasto che ne descrisse le
caratteristiche principali, quali il seme nudo e
il fusto erbaceo.
Sembra che le Umbelliferae siano la prima
famiglia di angiosperme riconosciuta come
tale dai botanici della fine del 16° secolo,
sebbene allora fossero note solo le specie
delle zone temperate del Vecchio Mondo.
Ferula communis
Apiaceae (Umbelliferae)
Le Umbelliferae comprendono circa 300 generi con
2500-3000 specie.
Sono presenti quasi dappertutto, piu frequentemente
nelle zone montane temperate e raramente alle
latitudini tropicali.
Le Umbelliferae sono per la maggior parte piante
erbacee annuali, biennali o perenni, con internodi cavi,
a volte striscianti, a stoloni, a rosetta o a cuscinetto.
Parecchie specie erbacee possono sviluppare un certo
grado di legnosità, ma non mancano anche specie
propriamente legnose, di tipo arboreo o arbustivo.
Numerose specie sono spinose, come quelle di
Eryngium, simili al cardo. Le foglie sono alterne, senza
stipole, di solito partite (tripartite o variamente pennate.
L'infiorescenza piu comune nelle Umbelliferae è
un'ombrella semplice o composta, che a volte si
presenta molto modificata e perfino ridotta a un solo
fiore. In Eryngium i fiori sono privi di peduncolo e
addensati in un fitto capolino avvolto da brattee
spinose.
INFIORESCENZA - OMBRELLA COMPOSTA
La caratteristica ombrella è un'infiorescenza piana, in
cui i singoli peduncoli fiorali si originano alia stessa
altezza sull'asse principale, ma hanno lunghezze
diverse in modo da portare tutti i fiori allo stesso livello.
Un'ombrella composta possiede ramificazioni formate a
loro volta da tante ombrelle semplici (dette ombrellette).
Alla base degli assi secondari di un'ombrella composta
ci sono spesso delle brattee formanti un involucro;
analogamente degli involucretti. I fiori di un'ombrella si
aprono uno dopo l'altro a partire dai verticilli piu esterni
andando verso il centro. La differenziazione sessuale in
alcuni casi è molto marcata e in generale varia da
genere a genere, spaziando da ombrelle con pochi fiori
staminati, fjno ad ombrelle composte esclusivamente da
fiori con stami.
L'ombrella presenta in alcuni casi un grado di
organizzazione molto elevato, paragonabile a quello
osservato nei capolini delle Compositae.
FIORE
Fiore tipico delle Ombrellifere
con 5 sepali, 5 petali, 5 stami
ed un pistillo formato da due
carpelli con ovario infero
I fiori marginali dell'ombrella sono talvolta irregolari, come in Daucus carota (carota), attirando cosi gli insetti
impollinatori. L'impressione visiva viene anche intensificata da un incremento nel numero e nelle dimensioni
delle ombrelle secondarie, nonchè da una maggiore vicinanza dei singoli fiori. Anche le brattee dell'involucro
possono diventare appariscenti ingrandendosi e colorandosi, come in varie specie di Eryngium e Bupleurum..
Le Umbelliferae vengono impollinate per la maggior parte da una vasta gamma di insetti, in maggioranza
mosche, zanzare o moscerini, ma anche api, farfalle diurne o notturne.
Un carattere peculiare della famiglia è la quasi completa mancanza di ibridazione; infatti non è stato rinvenuto
finora nessun ibrido interspecifico. Ciò determina delle notevoli difficoltà nei programmi di coltivazione.
Il fiore delle Umbelliferae e quasi costantemente formato da cinque petali, cinque stami liberi, un calice
notevolmente ridotto, un ovario infero con due carpelli e due logge e uno stilopodio da cui si dipartono due stili.
Un carattere, la cui notevole variabilità è stata riscontrata solo recentemente, è lo stilopodio, che costituisce la
base dello stilo: e deputato alla secrezione del nettare, si presenta rigonfio e spesso colorato ed e tipico della
famiglia.
FRUTTO
ll frutto delle Umbelliferae
è detto schizocarpo e
presenta un elevato grado
di variabilità.
E’ un frutto secco indeiscente che si divide lungo un setto (commessura) in due
mericarpi con un seme ciascuno; questi di solito restano uniti, per qualche tempo, a
un picciolo comune biforcato, il carpoforo, separandosi poi a maturazione avvenuta.
La superficie esterna del mericarpo presenta di solito cinque creste principali e, tra
queste, quattro creste secondarie; tutte decorrono longitudinalmente dalla base
all'estremita del frutto. Nei solchi fra le creste principali, sulle creste stesse o su tutto il
frutto, si trovano frequentemente dotti oleiferi o canali resiniferi.
Il pericarpo può contenere cristalli di ossalato di calcio. La superficie del frutto può
essere coperta di spine, peli o tubercoli di vario tipo; a volte le creste laterali si
trasformano in ali.
Alcune Apiaceae coltivate
Petroselinum sativum
Carota – Daucus carota
Sedano – Apium graveolens
Finocchio – Foeniculum vulgare
Prezzemolo – Petroselinum sativum
Daucus carota
Foeniculum vulgare
Heracleum
Heracleum spondilium
Eryngium
Eryngium campestre
Eryngium maritimum
Eryngium ametystinum
Astrantia
Astrantia major
Sanicula
Sanicula europea
Pastinaca
Pastinaca sativa
caiota
Laserpitium
Laserpitium siler
cerbottano
Ferula
Ferula communis
finocchiaccio
Angelica
Angelica sylvestris
angelica
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