Vaccinazioni contro le Malattie Invasive Batteriche
(MIB) in soggetti con condizioni di rischio
Aggiornamento: agosto 2014
COSA SONO LE MALATTIE INVASIVE BATTERICHE
Le Malattie Invasive Batteriche sono infezioni per le quali è stata accertata la presenza di batteri nel sangue
o nel liquor cerebro-spinale.
I batteri che provocano più comunemente malattie invasive sono Neisseria meningitidis (meningococco),
Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae (emofilo influenza b); tali batteri sono
solitamente ospitati nella nelle cavità nasali e orali nonché nella gola delle persone senza determinare di
norma patologie significative.
COSA COMPORTANO
In alcuni casi l'infezione di tali batteri può propagarsi nel sangue determinando setticemia, meningite, e per
quanto riguarda pneumococco, polmonite batteriemica; queste patologie possono avere esiti importanti
con reliquati anche permanenti e in alcuni casi il decesso.
Particolari condizioni patologiche possono determinare un abbassamento delle difese immunitarie nei
confronti di alcuni microrganismi, compresi quelli sopra indicati.
Le condizioni di rischio individuate sono:
• asplenia anatomica o funzionale
• immunodeficienze congenite o acquisite (compreso HIV)
• deficit fattori del complemento (compresi i soggetti in trattamento con Eculizumab o deficit di
properdina)
• emoglobinopatie (in particolare anemia falciforme e talassemia)
• trapianto di midollo osseo (Cellule Staminali Emopoietiche)
• trapianto di organi solidi
• perdite di liquor da cause congenite o acquisite
• portatori di impianto cocleare
• insufficienza renale cronica e sindrome nefrosica
• leucemie, linfomi, mieloma multiplo
• neoplasie diffuse
• malattie polmonari croniche con o senza insufficienza respiratoria e fibrosi cistica
• diabete mellito (insulinodipendente e non)
• cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive
• cardiopatie croniche
COME PREVENIRLE
Per ridurre il rischio di complicanze dai suddetti microrganismi è raccomandata la vaccinazione
antipneumococcica, e per alcune patologie anche la vaccinazione antimeningococcica e antiemofilo inf. b.
Viene inoltre raccomandata, annualmente, la vaccinazione antinfluenzale per ridurre il rischio di
complicanze.
AZIONI DELL'AZIENDA USL
Il Servizio di Igiene Pubblica offre i seguenti vaccini, secondo le indicazioni regionali:
Vaccino anti-pneumococco
Attualmente sono disponibili due vaccini contro lo pneumococco:
a) vaccino coniugato 13 valente (PCV13)
b) vaccino polisaccaridico 23 valente (PPSV23)
Il primo, a differenza del secondo, essendo un vaccino coniugato, grazie alla tecnologia produttiva,
conferisce memoria immunologica e protezione prolungata, copre però solo 13 sierotipi di
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(MIB) in soggetti con condizioni di rischio
Aggiornamento: agosto 2014
Pneumococco a differenza del secondo che contiene 23 sierotipi (quest'ultimo ha un'efficacia pari
al 50-70% in soggetti immunodepressi).
Per questi motivi, nella maggior parte delle condizioni ad alto rischio, è raccomandata la schedula
vaccinale sequenziale: una dose di PCV13 seguita da una dose di PPSV23.
Vaccino coniugato anti-emofilo influenza b
Questo vaccino è costituito da polisaccaridi di Haemophilus influenzae di tipo b coniugati con il
tossoide tetanico in aggiunta agli eccipienti necessari.
Il vaccino antiemofilo è indicato, nella scheda tecnica, per soggetti fino a 5 anni ma, la
valutazione del rapporto rischio/beneficio depone per l'opportunità di somministrare il vaccino
antiemofilo ai soggetti di tutte le età ad alto rischio di infezioni da germi capsulati, non vaccinati
nell'infanzia.
Vaccino anti-meningococco
Esistono diversi sierotipi di meningococco patogeni per l'uomo. In Italia i sierotipi più
frequentemente causa di malattia sono il B e il C.
Esistono due principali tipologie di vaccino:
tetravalente coniugato che induce una risposta protettiva verso i 4 ceppi contenuti in esso
(A, C, W135, Y)
monovalente a DNA ricombinante che induce risposta protettiva verso il meningococco di
gruppo B.
Altri vaccini
Lo specialista, durante la consulenza vaccinale, potrà raccomandare caso per caso, ulteriori
vaccinazioni.
Per le controindicazioni, gli effetti indesiderati e l'utilizzo in gravidanza/allattamento dei vaccini
si rimanda alle schede informative che verranno consegnate dal personale sanitario, durante
l'acquisizione del consenso informato.
FONTI
Nota della regione Emilia-Romagna del 19 giugno 2014, n. PG/2014/240655
Nota della Regione Emilia-Romagna del 26 marzo 2012, n. PG/2012/76423
Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014
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