Guida alle paste saldanti La scelta della pasta saldante corretta Da molti anni Nordson EFD crea nuove formule, produce e distribuisce paste saldanti SolderPlus® per dosatura, paste saldanti SolderPlus® per serigrafia e paste flussanti FluxPlus™ a una clientela sparsa in tutto il mondo. Le paste Nordson sono fabbricate in conformità ai più rigidi standard di qualità e garantiscono ai clienti un'eccezionale omogeneità tra un lotto e l'altro e una notevole efficienza. Le formule con cui sono realizzate le paste saldanti Nordson EFD SolderPlus® sono specifiche per la dosatura e garantiscono un rendimento ineguagliabile. Assieme alle soluzioni per dosatura Nordson EFD, assicurano una resa eccezionale. Questo documento illustra i concetti fondamentali delle paste saldanti. Numerose sono le scelte possibili per le formule delle paste saldanti, ma le paste saldanti Nordson EFD per applicazioni generiche soddisfano i requisiti della maggior parte degli usi. Per requisiti particolari, Nordson EFD propone una vasta gamma di formule specialistiche. Per scoprire la pasta saldante più adatta alla vostra applicazione, rivolgetevi a un rappresentante specializzato Nordson EFD per ottenere un consulto gratuito. 2 3 1. La scelta della lega Le caratteristiche delle leghe devono essere attentamente valutate per determinare la lega più adatta a soddisfare tutti i requisiti del prodotto. Nella scelta di una lega saldante, quattro sono le considerazioni più importanti: contenuto di piombo, temperatura di fusione, dimensione delle particelle di polvere della lega e resistenza delle giunzioni. Il contenuto di piombo, la temperatura di fusione e la resistenza in genere vengono valutati contemporaneamente. Il grafico delle leghe (Figura 1) contiene dati statistici su fusione e resistenza e la composizione di 18 tipiche leghe saldanti. A temperature inferiori al "solidus", la lega è totalmente solida. A temperature superiori al "liquidus", la lega è totalmente liquida. A temperature intermedie, la lega assume uno stato plastico, né totalmente solido né totalmente liquido, con resistenza prossima allo zero. Per una bagnatura ottimale, occorre una temperatura di picco di almeno 15 °C superiore al liquidus. Se un giunto da saldare deve rimanere fisicamente integro durante un'operazione successiva, ad esempio un secondo processo di rifusione, la temperatura di picco dell'operazione successiva deve essere inferiore a quella del solidus della prima lega. I valori di resistenza alla trazione della lega saldante indicati sono validi a 25 °C a una determinata velocità di deformazione per un particolare invecchiamento del campione di lega. La resistenza alla trazione si riduce all'aumento della temperatura. In prossimità del solidus, la resistenza alla trazione si avvicina allo zero. Quando si utilizzano i valori della resistenza per effettuare una scelta, tali valori costituiscono un utile termine di confronto per determinare se una lega è migliore di un'altra. A questi va aggiunto un fattore 2 o superiore come margine di sicurezza per la variabilità della giunzione e per compensare eventuali imprecisioni nel valore della resistenza alla trazione riportato. Occorre, inoltre, tenere presente che le leghe con solidus maggiore sono più resistenti ad elevate temperature. Esempio: A 210 °C la lega Sn95 Ag5, il cui solidus è 221 °C, è più debole della lega Sn5 Pb95, il cui solidus è 308 °C, anche se la resistenza alla trazione della lega Sn95 Ag5 a 25 °C è maggiore. Una volta scelta la lega, l'elemento successivo da valutare è la dimensione delle particelle. Il grafico delle dimensioni delle polveri (Figura 2) confronta le dimensioni delle particelle con i tipici requisiti di dosatura e stampaggio. Le dimensioni indicate per forme ad ala di gabbiano, circolari e quadrate e le dimensioni dei punti di dosatura rappresentano il valore minimo consigliato per le polveri. Se il valore è più piccolo, per l'applicazione deve essere utilizzata una polvere con la successiva dimensione più piccola. L'uso di polveri troppo grosse implica difficoltà di dosatura e stampaggio, che possono comprometterne la qualità. L'uso di polveri più sottili implica costi superiori. 4 Grafico delle dimensioni delle polveri Grafico delle leghe Lega: Sn42 Bi57.6 Ag0.4 Solidus (°C) Resistenza Liquidus alla trazione (°C) (psi 137 Sn42 Bi58 139 138 4641 8000 Sn43 Pb43 Bi14 144 163 6120 Sn62 Pb36 Ag2 179 189 6700 Sn63 Pb37 183 183 191 6200 Sn96.5 Ag3.0 Cu0.5 217 219 8900 221 8900 Sn95 Ag5 221 245 10100 Sn100 MP 232 1800 Sn99.3 Cu0.7 4 4 Ala di Apertura Dimensioni gabbiano quadrata/ Dimensioni delle polveri Distanza di circolare Tipo (mm)/ (micron) separazione (mm) (pollici) Diametro punti di dosatura (mm)/ (pollici) II 45-75 0.65 / 0.025 0.65 / 0.025 0.80 / 0.030 III 25-45 0.50 / 0.020 0.50 / 0.020 0.50 / 0.020 4 IV 20-38 0.30 / 0.012 0.30 / 0.012 0.30 / 0.012 4 V 15-25 0.20 / 0.008 0.15 / 0.006 0.25 / 0.010 4 VI 5-15 0.10 / 0.004 0.05 / 0.002 0.10 / 0.004 4 Figura 2 6700 Sn60 Pb40 Sn96.3 Ag3.7 Senza piombo 227 n/a Sn95 Sb5 232 240 5900 Sn89 Sb10.5 Cu0.5 242 262 12000 Sn90 Sb10 250 257 n/a Sn10 Pb88 Ag2 268 290 4900 Sn10 Pb90 275 302 4600 Sn5 Pb92.5 Ag2.5 287 296 4210 Sn5 Pb95 308 312 4190 4 4 4 4 Figura 1 5 2. Scelta del tipo di flussante È necessario identificare i tipi di flussante che rappresentano scelte valide. Questo processo viene effettuato per eliminazione, scartando i flussanti con caratteristiche inadatte. Sia le specifiche che gli usi industriali hanno contribuito alle attuali convenzioni di denominazione dei flussanti. La convenzione in questo settore comprende cinque categorie basilari di flussanti tra cui scegliere: R, RMA, RA, NC e WS. Il riepilogo seguente spiega l'impatto delle specifiche sulle categorie. Esistono quattro categorie di flussante tra cui scegliere, come definito dalla specifica militare QQ-S-571E: • • • • R (Rosin, cioè colofonia) Colofonia o RMA (Resin Mildly Activated) Colofonia o RA (Resin Activated) Non colofonia o non resina, che in genere nel settore sono denominate WS (Water Soluble, cioè idrosolubili). Ogni categoria di flussante è disponibile in vari livelli di attività; i limiti di ogni tipo sono definiti da risultati di appositi test. Anche l'IPC ha un sistema di classificazione dei flussanti. Il sistema utilizza quattro caratteri per descrivere il flussante, come indicato nello standard J-STD-004. Questi quattro caratteri descrivono il prodotto considerando il tipo di materiale (ad es. colofonia e inorganico), con un'approssimazione del livello di attività e del contenuto di alogenuri. Esempio: una pasta saldante colofonica senza alogenuri con bassa attività è classificata ROL0. RO sta per Rosin (colofonia), la L (Low) indica una bassa attività e il numero 0 indica l'assenza di alogenuri rilevabili. Tipo di flussante: • RO: • OR: Rosin (colofonia) Idrosolubile Livello di attività: • Basso (Low): • Medio: • Alto (High): L M H Alogenuri rilevabili • No: 0 • Sì: 1 Lo standard dell'IPC, inoltre, ha aggiunto la categoria di flussante NC (No Clean). Questa nuova categoria di flussante è definita dal residuo non appiccicoso e dalla conformità al test SIR (Surface Insulation Resistance), che valuta la resistenza all'isolamento superficiale a 1 x 108 Ω. Ognuna delle cinque categorie di flussante può essere descritta brevemente denotandone l'attività, le qualità fisiche dei residui e i metodi di pulizia utilizzabili per rimuovere il flussante. Il flussante R (Rosin o colofonia) è costituito da colofonia e solvente. La colofonia ha un'attività molto bassa ed è adatta solo per superfici pulite e facilmente saldabili. La classificazione IPC generalmente è ROL0. Il residuo R è duro, non corrosivo, non conduttivo e può essere lasciato su molti prodotti assemblati. Il residuo può essere rimosso con un solvente adeguato. Il flussante NC (No Clean) è costituito da colofonia, solvente e una piccola quantità di attivatore. Il flussante NC generalmente presenta un'attività da bassa a moderata ed è adatto a superfici facilmente saldabili. La classificazione IPC generalmente è ROL0 o ROL1. 6 Il residuo di flussante NC è pulito, duro, non corrosivo, non conduttivo, ed è progettato per poterlo lasciare in molti tipi di prodotti assemblati. Il residuo può essere rimosso con un solvente adeguato. Alcuni flussanti NC sono più difficili da rimuovere rispetto ai flussanti RMA. Il flussante RMA (Rosin Mildly Activated) è costituito da colofonia, solvente e una piccola quantità di attivatore. Il flussante RMA generalmente presenta un’attività piuttosto bassa ed è particolarmente adatto a superfici facilmente saldabili. La classificazione IPC generalmente è ROL0, ROL1, ROM0 o ROM1. Il residuo di flussante RMA è pulito e morbido. Per lo più non è corrosivo e non conduttivo. I requisiti di pulizia si basano sull'attività del flussante e sul prodotto su cui è utilizzato. Molti flussanti RMA superano il test SIR come flussanti NC. Il residuo può essere rimosso con un solvente adeguato. Matrice della saldabilità Finitura Aluminio Rame al berillio Ottone Bronzo Cadmio Cromo Il flussante RA (Rosin Activated) è costituito da colofonia, solvente e attivatori aggressivi. Il flussante RA ha un'attività simile o più elevata del flussante RMA per superfici moderatamente o notevolmente ossidate. La classificazione IPC generalmente è ROM0, ROM1, ROH0 o ROH1. Il residuo del flussante RA è considerato corrosivo. I prodotti sensibili alla corrosione o all'eventualità di conduzione elettrica attraverso il residuo devono essere puliti immediatamente dopo l'assemblaggio. Il residuo può essere rimosso con un solvente adeguato. Rame Il flussante WS (Water Soluble o idrosolubile) è costituito da acidi organici, tissotropo e solvente. Il flussante WS presenta un'attività estremamente variabile, dall'assenza totale di attività a un'attività molto elevata per la saldatura delle superfici più difficili, ad esempio l'acciaio inox. Data l'estrema variabilità dell'attività del flussante WS, occorre valutare attentamente le specifiche del prodotto per evitare rischi di corrosione e conduttività elettrica. La classificazione IPC normalmente comincia con OR (organico). I livelli di attività sono L, M, H e il contenuto di alogenuri è 0 o 1. Per definizione, il residuo può essere rimosso con acqua. Monel Acciaio galvanizzato Oro Il grafico comparativo dei flussanti illustra graficamente il tipico intervallo di attività di ogni categoria di flussante e gli intervalli di attività rapportati tra loro. Si noti che i livelli di attività si sovrappongono nei vari gruppi di flussante. Magnesio WS NC 6 4 6 4 4 4 4 6 4 6 4 % % 4 4 6 4 6 6 6 4 Acciaio dolce Nichelcromo Nichel Ferro al nichel / Alloy42 Argento al nichel Palladio Platino Solder Plated Acciaio inox Stagno Titanio non saldabile Zinco RA s Kovar Argento Grafico comparativo dei flussanti RMA s 4 4 4 4 4 6 4 6 4 non saldabile 4 s s s non saldabile 6 4 4 4 4 4 4 4 6 4 s s 6 6 4 4 6 4 6 4 6 6 4 6 6 6 6 6 4 4 4 6 4 6 6 6 6 6 % % % % 4 s 4 4 Attività elevata WS 4 4 6 s 6 4 s 4 4 4 4 4 6 4 non saldabile s s 6 s 4 4 4 4 6 4 % 6 6 4 4 consigliato s superfici bagnate pulite 6 non consigliato % specifica della lega Legenda: La matrice della saldabilità mostra la compatibilità dei vari tipi di flussante con i metalli comuni. Per l'ottone, il bronzo e l'acciaio inox esiste una sufficiente varietà di composti in lega, per cui occorre verificare attentamente il tipo di flussante da utilizzare. 7 3. Caratteristiche particolari dei flussanti Nella scelta di una pasta è opportuno valutare determinati requisiti, ad esempio la difficile saldabilità delle superfici, le condizioni di rapida rifusione, i metodi di pulizia e il riempimento dei vuoti nella giunzione. L'ultimo fattore da considerare per la scelta della pasta saldante definitiva implica la valutazione di ulteriori particolari caratteristiche. Due formule di flussante possono presentare rendimenti molto diversi, anche se appartengono alla stessa classe QQ-S-571E e JSTD-004. Per ovviare a problemi tecnici di assemblaggio irrisolvibili con altre forme di saldatura, è possibile adoperare paste saldanti con caratteristiche specifiche. Di seguito sono riportati alcuni esempi delle caratteristiche del flussante da cui dipende il rendimento di una pasta saldante. Ridotta contrazione: La contrazione della pasta saldante dopo la deposizione per ridurre al minimo la perdita di definizione. Questa caratteristica è importante quando i supporti sono molto vicini ed esiste il rischio che si creino ponti. Residuo limitato: Il residuo di flussante rimane limitato nella concavità della saldatura dopo la rifusione. Questa caratteristica è particolarmente importante nelle formule di NC laddove la giunzione è visibile o la diffusione del flussante nelle zone circostanti può costituire un problema. Assenza di alogenuri: Le paste saldanti prive di alogenuri appartengono alla classe dello standard IPC J-STD-004A che ha 0 come quarto carattere. Esempio: ROL0. Gli alogenuri sono reperibili in alcuni attivatori di flussanti. Sono utili per la rimozione degli ossidi a causa del loro stato energetico elevato. Gli alogenuri sono materiali che contengono un alogeno: cloruro, bromuro, fluoruro o ioduro. Residuo scarso: La quantità di flussante residuo dopo la rifusione è minore rispetto alle normali paste saldanti. Il flussante iniziale è minore o una percentuale maggiore evapora come parte del processo di rifusione. Difficoltà di saldatura delle superfici: I metalli di difficile bagnatura e le superfici notevolmente ossidate possono richiedere un flussante più attivo o differenti attivatori per operare più efficacemente sul tipo di metallo da saldare. I componenti invecchiati, le finiture al piombo, ad esempio Alloy42 e simili, devono essere oggetto di particolari valutazioni per la scelta di flussanti alternativi. Riempimento degli spazi vuoti e/o superfici verticali: Il flussante è progettato per tenere in posizione la lega fino al raggiungimento del liquidus. Queste formule sono adatte per il riempimento di spazi vuoti e di fori e per la saldatura di giunzioni su superfici verticali. Nota: Sui circuiti stampati, la realizzazione di ponti forzati tra due supporti adiacenti in luogo di una resistenza da 0 Ohm generalmente non riesce. 8 Riflusso rapido: Termine utilizzato per indicare che la pasta saldante si scalda in meno di 5 secondi. Una pasta saldante a rapida rifusione non schizza quando si riscalda in 0,25 secondi. I tipici metodi di rifusione rapida sono rappresentati dalla saldatura al laser, a stilo, a impulsi elettrici e a induzione. Immersione o pin transfer: Tecnica di applicazione con cui il saldante viene applicato immergendo un componente o un piedino nella pasta saldante. Al componente si applica uno strato sottile e uniforme di pasta saldante. Questa tecnica è utile per l'applicazione del saldante a prodotti generalmente inadatti allo stampaggio o alla dosatura, ad esempio matrici di piedini. 24 ore: La durata dell'azione della pasta per stampaggio. È progettata per l'uso fino a 24 ore prima del decadimento della stampa per inizio dell'essiccamento. Bassa formazione di vuoti: IPC-7097A è la specifica per l'implementazione di processi di progettazione e assemblaggio di cartucce portaprocessori (BGA). I criteri di ispezione di BGA (Ball Grid Array) e microBGA spesso richiedono una formazione di vuoti inferiore al 20%. Una pasta saldante a bassa formazione di vuoti è necessaria per adempiere ai limiti molto rigidi relativi alla formazione dei vuoti per l'assemblaggio di prodotti di classe 3 9 Conclusioni Questa guida descrive i punti più importanti nella scelta di una pasta saldante. Esistono, tuttavia, altri dettagli relativi al rendimento delle leghe e dei flussanti che non sono stati considerati ma che possono rivelarsi particolarmente importanti nel processo di scelta della pasta saldante. È sempre opportuno rivolgersi al rappresentante specializzato Nordson EFD per esaminare i requisiti e accertarsi di scegliere la pasta saldante più adatta alle proprie esigenze. L'obiettivo dell'operazione di assemblaggio è ottimizzare la qualità e il ritmo di produzione. La qualità si ottimizza scegliendo un flussante che garantisce le migliori prestazioni con i materiali, le forme geometriche e i processi di riscaldamento impiegati nella realizzazione di un prodotto. La produttività si ottimizza scegliendo un prodotto saldante che accelera al massimo il processo di lavorazione. Il compito di chi realizza formule per paste saldanti consiste nella creazione di prodotti che forniscono il migliore compromesso per entrambe le esigenze. Al di là di quanto trattato in questa guida, rimangono molti dettagli da valutare nella scelta della lega e del flussante. Esistono differenze nelle caratteristiche della bagnatura, della deformazione delle plastiche e negli effetti della contaminazione delle leghe durante il processo di saldatura che possono influire notevolmente sulla scelta della pasta saldante. In definitiva, non tutte le paste saldanti create sono uguali, a differenza di quanto possa sembrare. Con decenni di esperienza nella dosatura di fluidi di precisione e nella creazione di formule per paste saldanti, Nordson EFD propone un'ampia gamma di prodotti saldanti con un'eccezionale omogeneità tra un lotto e l'altro, comprendente alcune delle paste per dosatura più efficaci del settore. 10 11 Per l’assistenza applicativa o per un sistema in prova gratuita in Italia chiamare 800.240330. EFD è presente in oltre 30 paesi con reti di vendita e assistenza. Per maggiori informazioni, visitare il sito www.nordsonefd.com EFD International Inc., é una societá del gruppo Nordson Centro Direzionale Milano Oltre, Palazzo Tintoretto, Via Cassanese, 224, 20090 Segrate MI Tel.: +39 02.216684456 [email protected] Fax: +39 02.21871558 www.nordsonefd.com Il disegno dell’onda è marchio di Nordson Corporation. ©2012 Nordson Corporation 110812 ™