AREA TEMATICA: L'ECOSISTEMA
CLASSE 2^ ins. Vita CAGNAZZI
Obiettivo formativo: individuare l'interdipendenza
dei fattori biotici e abiotici di un ecostistema
terrestre
LEZIONE 1: Fattori necessari alla
germinazione dei semi
Problema: conoscere l'importanza dell'acqua, della
luce e dell'aria per la crescita della pianta.
Insegnante: come fa un seme a dar vita ad una
pianta ?
Alunni:


il seme ha un buco al centro da cui nasce una
pianta quando viene innaffiata;
nel seme è rinchiuso una pianta che sarà
svegliata dai raggi del sole...
MATERIALE OCCORRENTE:
Un campione di terreno, un contenitore di vetro,
ovatta, semi di fagiolo, acqua.
PROCEDIMENTO:
1. abbiamo messo dei semi di fagiolo nel
contenitore di vetro con l'ovatta e l'abbiamo
bagnata un poco. Poi l'abbiamo sistemata vicino
alla finestra;
2. nel secondo vasetto abbiamo sistemato l'ovatta
con i semi vicino alla finestra, senza bagnarla;
3. nel terzo vaso abbiamo messo dell'ovatta
bagnata con i semi ma poi l'abbiamo rinchiuso
in un cassetto al buio;
4. in un quarto vasetto abbiamo messo dell'ovatta
con i semi, li abbiamo innaffiati e dopo aver
tappato il contenitore, abbiamo sistemato
anch'esso vicino alla finestra.
1
INTRODUZIONE
Il percorso di scienze della seconda classe
ha riguardato la classificazione degli esseri
viventi e dei non viventi. Nell'articolazione
degli argomenti è stata data molta enfasi
all'importanza dell'acqua e degli altri
elementi indispensabili per il ciclo vitale.
Tutte le tematiche sono state affrontate
partendo dal contesto di senso, basandomi
sulle conoscenze pregresse degli alunni e
sull'osservazione diretta dei fenomeni
attraverso visite guidate alle masserie
didattiche presenti sul territorio. Qui i
bambini hanno potuto fare esperienza delle
differenze esistenti in natura, approcciarsi
al mondo degli animali in maniera
completa attraverso l'uso dei cinque sensi,
comprendere
le
trasformazioni
della
materia, conoscere e classificare le diverse
specie sia animali che vegetali autoctone.
Hanno preso parte ad un laboratorio di
trasformazione del latte, producendo
mozzarelline, ricotta, ed altri derivati che
poi hanno consumato.
In particolare per quanto riguarda le
piante, abbiamo utilizzato lo spazio aula e
il laboratorio scientifico per ricreare
situazioni e fenomeni riproducibili al fine di
coinvolgere tutti gli alunni avvicinandoli al
metodo scientifico.
Metodologia: Il brainstorming è stata la
strategia privilegiata per iniziare ogni
lezione, conducendo ogni alunno a riflettere
sulla propria esperienza quotidiana ricca di
spunti per la problematizzazione della realtà.
Da questo punto di vista, la curiosità tipica
dei bambini in questa fascia d'età, è stata la
molla motivazionale che ha favorito la
costruzione dei contesti di senso in cui
trovare la soluzione tra mille possibili
alternative. Così il protocollo aperto
all'imprevisto rientra a tutto tondo nella
prova per "tentativi ed errori" fino a giungere
alla documentazione del metodo scientifico.
COSA ACCADRA' ?
1. Dopo una settimana nel primo vasetto, sono
spuntati i primi germogli: i semi si sono
aperti e dalla cuticola è fuoriuscita una
piccola radice che ha spostato il seme verso
il basso, alla ricerca di acqua.
Questo fenomeno è detto "geotropismo"
perchè permette alla pianta di fissarsi al
suolo (geo = terra).
2. Col passare del tempo si è allungato lo stelo
su cui sono attaccate delle foglioline verde
scuro.
3. Nel secondo vasetto, non è accaduto nulla e
i semi sono rimasti uguali a prima.
4. In assenza di luce , (il vasetto chiuso nel
cassetto), i semi sono germogliati e sono
cresciuti, però le foglie presenti sono di
meno, più piccole e fragili, ma è evidente
soprattutto che sono di colore giallo.
5. In assenza di aria, i semi sono germogliati,
ma NON SONO CRESCIUTI. Finchè c'era
l'acqua hanno emesso una piccola radice, ma
dopo tre settimane si sono putrefatti.
Le piante possono compiere il proprio ciclo vitale se
c'è:
 ACQUA che risalendo attraverso le radici, il
fusto e le nervature, porta nutrimento a tutta la
pianta;

ARIA (anidride carbonica e ossigeno),

LUCE e CALORE che permettono di
fabbricare gli zuccheri trasformando la linfa
grezza in linfa elaborata che nutrirà la pianta.
2
Insegnante:


Cosa succederà se trasferiamo le piccole
piantine dall'ovatta nel vaso più grande col
terreno ?
Secondo voi potremo danneggiarla ?
Alunni:
forse starà più comoda, e si svilupperà di
più...proviamoci !
Insegnante:
travasiamo il tutto nel terreno e stiamo ad
osservare: chi avrà ragione ? piantiamo inoltre altri
due fagioli direttamente nella terra e aspettiamo i
risultati...
Dopo quasi due settimane con
innaffiature regolari:
VALUTAZIONE IN ITINERE
Alunni:
 italiano: produrre semplici testi
descrittivi e argomentativi
basati su osservazioni dirette;
utilizzare forme di lettura
diverse, funzionali allo scopo
comunicativo.
tutte le piantine si sono irrobustite e sono cresciute
più in fretta... anche i semi nuovi sono germogliati,
dando vita ad una piantina rigogliosa da subito...
Collegamento interdisciplinare con
Insegnante:
quindi possiamo concludere che...
Alunni:
anche la terra (suolo) svolge una
funzione importantissima per le
piante, perchè fornisce i sali
minerali utili per il nutrimento
 matematica: stabilire criteri per
mettere in ordine;
 storia: riordinare eventi in
successione logica; spiegare
fatti ed eventi secondo le
coordinate spazio temporali.
 informatica: riconoscere e
ricreare l'algoritmo del
diagramma di flusso in esempi
concreti
 arte e immagine:
rappresentare graficamente i
fenomeni osservati nella realtà.
LEZIONE 2:
La traspirazione nelle piante
3
Obiettivo: dimostrare che le piante
traspirano
DIARIO DI BORDO
Insegnante: Come fanno le piante a respirare?
Anche le Piante respirano ?
Alunni: Le piante respirano attraverso le radici e le
altre parti che la compongono.
Insegnante: Ecco un esperimento per dimostrare il
fenomeno della traspirazione; osservate bene e
vediamo se sono proprio le radici a svolgere questa
funzione...
MATERIALE OCCORRENTE:
una piantina nel suo vaso, un sacchetto di plastica
trasparente, una cordicella.
FASI DI LAVORO:
Alunni:
1. Abbiamo incappucciato le foglie della pianta di
fagiolo che abbiamo allevato e curato in classe
con un sacchetto di plastica trasparente;
2. abbiamo chiuso bene il sacchetto legando
l'apertura alla base del fusto, facendo attenzione
a non danneggiare le foglie.
RIFLESSIONEDELL'INSEGNANTE
I bambini si sono lasciati
coinvolgere facilmente in questo
tipo di attività laboratoriale
riuscendo a lavorare in gruppo
e gestendo autonomamente i
compiti
assegnati
come
innaffiare
regolarmente
la
pianta,
prendersene
cura,
stabilire turnazioni secondo il
metodo "senza perdenti"...
Ho prelevato dalla stessa pianta
alcune foglie per farle osservare
allo
stereomicroscopio
alla
scoperta degli stomi e ho fatto
redigere
una
relazione
su
quanto
avevano
osservato.
Successivamente ho affrontato
l'argomento della fotosintesi
clorofilliana e in laboratorio l'
abbiamo estratta utilizzando la
stessa pianta che gli alunni
hanno deciso di "immolare" in
nome della scienza.
VERIFICA E VALUTAZIONE IN
ITINERE
COSA ACCADRA' ?
Le nostre ipotesi...
 le foglie diventeranno gialle e
cadranno...
 la pianta può soffocare...
Il giorno dopo abbiamo notato che sulla superficie
interna del sacchetto si sono formate tante minuscole
goccioline d'acqua.
4

Sviluppare la capacità di
lavorare in gruppo.
 Utilizzare strumenti adeguati
allo scopo della ricerca-azione.
 Descrivere con chiarezza le
fasi della ricerca laboratoriale.
Cercare procedure e soluzioni
alternative in collaborazione con
gli altri finalizzate alla soluzione
dei problemi.
Quando abbiamo liberato la pianta, abbiamo toccato
il sacchetto ed abbiamo visto che era bagnato...
Le foglie non sono diventate gialle e sono ancora
ben salde al rametto; la pianta non è seccata in
questo breve periodo.
La pianta attraverso le aperture presenti sulla pagina
inferiore delle foglie ha restituito l'acqua superflua
sotto forma di vapore acqueo. Esso si è poi
ricondensato sulle pareti del sacchetto, in tante
minuscole gocce.
CON LA TRASPIRAZIONE LE FOGLIE
ELIMINANO, SOTTO FORMA DI VAPORE
ACQUEO, UNA PARTE DELL'ACQUA
ASSORBITA DALLE RADICI.
TUTTI GLI ESSERI VIVENTI RESPIRANO PER
RIFORNIRSI DI OSSIGENO ED ELIMINARE
ANIDRIDE CARBONICA
Le piante respirano come tutti
gli esseri viventi.
LEZIONE 3: Ricreare un ecosistema
5 con un terrario.
Le analogie scoperte tra
fenomeni che rigurdano specie
diverse di viventi (pianta uomo)
hanno favorito la consapevolezza
di sè e la comprensione degli
obiettivi da perseguire.
Obiettivo: leggere l'ecosistema come
insieme di relazioni tra fattori biotici e
abiotici.
DIARIO DI BORDO
Contesto di senso: Di che cosa abbiamo
bisogno per vivere ?
Insegnante: Come fanno le piante a
sopravvivere in un certo ambiente ? Quali sono
gli elementi che permettono la vita degli esseri
viventi ? Che cos'è un ambiente ?
Prepariamo un giardino "sotto vetro", un
vero ecosistema personalizzato.
MATERIALE OCCORRENTE:
Un barattolo di vetro a chiusura ermetica;
alcune piantine grasse; terreno e sassolini;
acqua.
FASI DI LAVORO:
Alunni:
1. Abbiamo messo sul fondo del barattolo il
terreno alternandolo con dei sassolini;
2. abbiamo inserito le piantine e l'abbiamo
innaffiato con un po' d'acqua;
3. abbiamo chiuso il tappo e sistemato il
barattolo ben esposto alla luce.
COSA ACCADRA' ?
Le nostre ipotesi...


le piante moriranno perchè non avranno più
acqua;
moriranno perchè non c'è aria.
Alunni:
6
1. Obiettivi specifici:
LA TRASFORMAZIONE
Conoscenze: solidi, liquidi, gas
nell'esperienza di ogni giorno.
Abilità: trasformare oggetti e
materiali attraverso la manipolazio
ne (mescolare, disciogliere).
Classificare elementi viventi e non
viventi.
Competenze:Riflettere, illustrare
trasformare, analizzare, eseguire,
operare e riconoscere.
2. Obiettivi specifici
L' ACQUA
Conoscenze : L'acqua, elemento
essenziale per la vita.
Abilità: Individuare alcune proprie
tà dell'acqua. illustrare con esempi pratici alcune trasformazioni
dell'acqua nei cambiamenti di stato.
Conoscere e comprendere il ciclo
dell'acqua e la sua funzione in
natura. Spiegare il fenomeno della
capillarità.
Competenze: Riflettere, illustrare
trasformare, analizzare, eseguire,
operare e riconoscere. Descrivere
fenomeni attraverso l'uso del
linguaggio specifico.
CONSIDERAZIONE
DELL'INSEGNANTE
Prima di affrontare questo
argomento, ho trattato il ciclo
dell'acqua e i diversi passaggi di
stato per attrezzare gli alunni
del linguaggio specifico per
spiegare quanto stavano per
osservare. Con questo esperi mento potevo dimostrare anche
che la quantità di acqua alla fine
del processo era rimasta invaria
ta o che diminuiva quando si
apriva il contenitore da cui
Dopo qualche giorno abbiamo notato che sulle
pareti del barattolo si è formato del vapore
acqueo, segno che le piantine avevano respirato.
Poi con il fresco il vapore presente sotto il
coperchio, si è condensato come le nuvole, e le
gocce, divenute più pesanti, sono ricadute sul
terreno, come se fosse pioggia.
Possiamo dire che...
All'interno del barattolo si è creato un mini ciclo
dell'acqua: essa infatti è evaporata dal suolo, si è
condensata in assenza di calore sulle pareti di
vetro ed è precipitata nuovamente sul terreno e
sulle piantine, permettendo loro di vivere
tranquillamente.
A distanza di tempo abbiamo notato che le
piante erano ancora rigogliose perchè hanno
prodotto da sole l'ossigeno e l'anidride carbonica
necessari alla propria respirazione, per mezzo
della fotosintesi. Infatti la traspirazione delle
piante, cioè l'eliminazione sottoforma di vapore
acqueo di una parte dell'acqua assorbita dalle
radici, avviene continuamente. Questa è la storia
"rotonda" del ciclo dell'acqua in un ecosistema
terrestre.
Gli esseri viventi costituiscono i fattori
biotici in un ambiente.
Acqua, luce/calore, terreno (suolo - sali
minerali), aria, sono i fattori abiotici
che condizionano la vita degli esseri che
vivono in un'ambiete.
Tra essi si creano così delle relazioni di
interdipendenza che prendono il nome di
ecosistema.
7
fuoriusciva il vapore acqueo.
Purtroppo
il
vaso
si
è
accidentalmente rotto e i
bambini si sono accorti che le
piante erano marcite. Questo è
un tipico esempio di protocollo
aperto
all'imprevisto ma è
servito a far comprendere
meglio come la mancanza di
un equilibrio tra i diversi fattori
di
un
ecosistema
può
gravemente
danneggiare
il
sistema vitale.
Abbiamo dedotto infatti, che
l'acqua introdotta all'inizio nel
vaso era forse eccessiva e le
piante, producendone ulteriormente con la traspirazione
hanno inequivocabilmente rotto questo equilibrio così delica
to.
VALUTAZIONE
La valutazione delle competenze
acquisite ha riguardato la capacità di:

Utilizzare conoscenze scientifiche
per trarre conclusioni;

problematizzare in modo adeguato
un fenomeno ponendo i perchè
che attivano percorsi di ricerca
azione;



condividere le proprie attitudini nel
contesto gruppo di lavoro;
chiedere spiegazioni ammettendo
di non sapere e rivedere le proprie
posizioni in base ai risultati
ottenuti;
individuare variabili significative,
sequenzialità e correlazioni in un
contesto;
relazionare, sintetizzare ed elaborare
nozioni usando il linguaggio
specifico.
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ECOSISTEMA
TERRA
FATTORI
BIOTICI
FATTORI
ABIOTICI
VIVENTI
NON VIVENTI
PIANTE
TERRENO
ACQUA
ARIA
LUCE
CALORE