“NEUROFISIOLOGIA DEL PAVIMENTO PELVICO” PEM M Inghilleri, V Frasca Questo test neurofisiologico valuta la conduzione motoria dalla corteccia cerebrale alla muscolatura del pavimento pelvico. In particolare le strutture nervose coinvolte sono: 1. la parte anteriore del lobulo paracentrale (porzione mesiale della circonvoluzione precentrale) 2. fasci discendenti (via cortico-spinale) 3. nucleo di Onuf (S2-S4) 4. nervo pudendo. Muscoli coinvolti: in teoria possono essere registrati PEM da tutti i muscoli del pavimento pelvico innervati dal nervo pudendo (m. ischiococcigei, m. elevatore dell’ano, m. sfintere esterno dell’ano, m. traverso profondo del perineo, m. sfintere striato dell’uretra, m. bulbocavernoso), in pratica vengono registrati prevalentemente dal: 1. m. sfintere esterno dell’ano 2. più raramente dal m. bulbocavernoso e dal m. sfintere striato dell’uretra. I PEM sono risposte motorie evocate attraverso la stimolazione transcranica che può essere elettrica o magnetica. La maggiore tollerabilità della seconda la rende sicuramente la metodica più utilizzata. La stimolazione magnetica transcranica è una tecnica che grazie a stimoli magneti, indotti da correnti circolanti in bobine, è in grado di attivare i neuroni corticali senza indurre dolore nel soggetto. La tecnica di stimolazione transcranica magnetica permette di valutare l’eccitabilità delle aree corticali motorie e di studiare la conduzione delle vie corticospinali. La stimolazione magnetica viene effettuata mediante uno stimolatore magnetico Magstim attraverso un coil circolare con diametro di 9 cm posizionato in Cz (sistema internazionale 10-20), dove è rappresentata l’area uro-genitale e perifericamente a livello L1-L2, mentre le risposte sono derivate mediante ago elettrodo dallo sfintere anale esterno. La registrazione ad ago-elettrodo coassiale è raccomandata poiché la stimolazione determina anche la contrazione dei muscoli più grandi limitrofi (es. glutei) e l’utilizzazione di elettrodi di superficie comporterebbe una registrazione non ottimale a causa della registrazione di volume condotto. A causa della profondità delle strutture corticali da stimolare, vengono utilizzati stimoli del 120% della soglia motoria pari a a circa 50-60% dell’output dello stimolatore. Nella stimolazione periferica normalmente si devono utilizzare intensità maggiori a causa dell’orientamento degli assoni motori a livello della cauda e la e dalla maggiore distanza tra la bobina e strutture nervose (es. in pazienti obesi). Per tale motivo nel nostro ambulatorio si preferisce utilizzare la stimolazione elettrica posizionando il catodo a livello L3-L4 e l’anodo 10 cm più rostralmente. Vengono utilizzati stimoli elettrici rettangolari con una durata 500-1000 us ad una intensità crescente (passi di 10 mA) sino ad evidenziare un potenziale composto nei muscoli del piano pelvico. I parametri che vengono presi in considerazione sono: 1) la latenza del PEM; 2) il tempo di conduzione centrale. Dati di letteratura indicano un valore della latenza del PEM compreso tra 25-30 ms, manovre di facilitazione riducono di circa 3 ms la latenza, con un tempo di conduzione centrale di circa 15-16 ms. È necessario sempre praticare l’esame durante una lieve contrazione volontaria e nel caso di pazienti con disturbi psichiatrici (sdr. Perineo immobile) la contrazione deve essere ottenuta stimolando meccanicamente l’ano, il pene o il clitoride per evocare un’attività muscolare riflessa (in alcuni casi durante la tosse). A nostro avviso è una metodica poco utile dal punto di vista clinico anche se in letteratura vi sono dei report di maggiore sensibilità nei pazienti con SM molto probabilmente legati al fatto di studiare un maggiore tratto di sostanza bianca. Nessun dato in letteratura che correli un aumento del tempo di conduzione centrale con quadri di vescica neurologica sia iper-reflessica che dissinergica. Molto probabilmente ciò è dovuto al fatto che i PEM attivano le vie piramidali ad alta velocità di conduzione che non entrano nel loop di controllo della motilità riflessa vescicole e rettale. Bibliografia Brostrom S. Motor evoked potentials from the pelvic floor. Neurourol Urodyn 2003;22:620– 37. Brostrom S, Frederiksen JL, Jennum P, Lose G. Motor evoked potentials from the pelvic floor in patients with multiple sclerosis. J Neurol Neurosurg Psychiatry 2003a;74:498–500. Brostrom S, Jennum P, Lose G.Motor evoked potentials from the striated urethral sphincter: a comparison of concentric needle and surface electrodes. Neurourol Urodyn 2003b;22:123–9. Simon Podnar. Neurophysiology of the neurogenic lower urinary tract disorders. Clinical Neurophysiology 118 (2007) 1423–1437