Psicolettici: deprimono le funzioni psichiche (morfinosimili, etanolo, barbiturici, benzodiazepine) Psicoanalettici: farmaci che eccitano le (amfetaminosimili, cocaina, caffeina, nicotina) funzioni psichiche Psicodislettici: alterano le funzioni psichiche (derivati della canapa indiana) Psichedelici (Psicoattivi): provocano distorsione della percezione sensoriale (LSD, psilocina, psilocibina, mescalina, ecstasy) Succo lattiginoso ottenuto dall’incisione delle capsule ancora verdi del papavero sonnifero. Dopo essere stato seccato viene commercializzato in pani di peso e forma diversa, generalmente di colore bruno. Dall’oppio si ricavano numerosi alcaloidi, tra i quali la morfina e l’eroina. Viene fumato con lunghe pipe dette “Narghilé”, ma viene anche assunto per via orale in pillole o aggiunto ad altre sostanze o sciolto in bevande. Si estrae dalla morfina. Si presenta come una polvere bianca o giallastra o in piccoli cubetti. Caratteristico odore di acido acetico, che si accentua strofinando la polvere sul dorso della mano. Viene assunta fumandola frammista al tabacco normale, sniffata, iniettata in via endovenosa o sottocute. Può essere anche scaldata su una sottile lamina metallica per inalarne i vapori. Estratta dalle foglie della pianta di coca, un arbusto del tipo eritroxilon, diffuso in America Latina (Bolivia, Colombia, Perù). Si presenta in commercio come una polvere bianca. E’ normalmente addizionata ad altre sostanze (bicarbonato di sodio, zuccheri, anestetici locali). Viene normalmente assunta per sniffing, fumata, inalata o iniettata. Designer Drugs: Metilfeniltetraidropiridina (MPTP), fenetilamine (MDMA, DOB, DOM, 2-CB o 4 bromo-2,5 dimetossi-fenetilamina, 2CI, 2C-T-2 e 2C-T-7 e TMA-2), triptamine (5-MeO-DMT, 5-MeO-DIPT, A-MT, 5-MeO-AMT e 5-MeO-triptamina), oppiacei (Fentanil, Meperidina), Fenciclidina (PCP) e analoghi, piperazine (BZP e TFMPP). Club Drugs, Recreational Drugs, Disco Drugs: Ecstasy, Roipnol (Flunitrazepam), GHB, Ketamina. Nonopium: Ecstasy,Popper, Mescalina, LSD, Cocaina. Smart Drugs, Ecodrugs, Herbal XTC: Ayahuasca, Noce moscata, Tirosina, Caffeina, Efedrina. Date Rape Drugs: GHB, Roipnol. Termine nato in California agli inizi degli anni 80 (Handerson) Necessità di creare nuove sostanze psicotrope che non rientrassero nelle tabelle delle sostanze proibite dalla legge MPTP capostipite delle “Designer Drugs” > danni irreversibili sul SNC (M. di Parkinson). Sono sostanze ottenute per sintesi chimica dal precursore fenetilamina. In termini tecnici sono delle Designer Drugs. Le forme normalmente rintracciabili sul mercato clandestino sono costituite da compresse ricoperte, pastiglie, gocce o soluzioni iniettabili, polvere bianca, cristalli. Normalmente venduta in carta di alluminio o piccole buste di plastica. Tale classe di sostanze comprende l’amfetamina, il composto progenitore, la metossiamfetamina e la metil-endiossimetamfetamina e molte altre. Tale categoria di sostanze comprende inoltre molti farmaci generalmente utilizzati come psicostimolanti, anoressizzanti e dopanti. Il composto progenitore venne sintetizzato per la prima volta nel 1887 ed utilizzato per il trattamento dell’asma tramite inalazioni. L’effetto stimolante venne scoperto nel 1922. MDMA – Metilendiossimetamfetamina (Adam Ecstasy). MTA – Metamfetamina (Speed, Ice, Glass, Batu). MDEA – Metilendiossi-N-etolamfetamina (Eve). MDA – Metilendiossiamfetamina (Harmony, Love, Speed for lovers). BROMO-DMA – DOB Bromodimetossiamfetamina (Psychodrine, Golden Eagle, Ping Wedge). DOM – STP Metildimetossiamfetamina (STP-Serenity, Tranquillity Peace). PMA – Metossiamfetamina (Speed). MMDA – Metossimetilenediossiamfetamina (Speed.) Sono moltissimi, altre difinizioni sono le seguent: per l’amfetamina: “Crystal”, “Bennie” e. quando combinata all’eroina “Frisco Speed”. Per la metamfetamina: “Meth”, “Crank”. Per la Dmetamfetamina “Rocks”, “Shaboo”, etc. etc. ASSUNTE GENERALMENTE PER VIA ORALE, SONO PERO’ ASSUMIBILI ANCHE PER VIA ENDOVENOSA O INALATORIA. Amfetamina in polvere secca il cui colore può variare dal bianco al rosa, al giallo, al bruno, a seconda delle impurezze e degli adulteranti presenti “Ice”:si presenta in forma di caratteristici cristalli molto simili a quelli prodotti dal ghiaccio. Altri effetti: tali sostanze inducono anche temporanei incrementi della performance (doping), perdita dell’appetito (anoressizzante) e l’eliminazione della necessità di dormire. Effetti collaterali: sono generalmente costituiti da allucinazioni acustiche e visive, nervosismo, irritazione, disorientamento, elevata pressione. Impiegato negli Stati Uniti per la cura dell’ADHD (AttentionDedficit/Hyperactivity Disorder) nei bambini, è diventato sostanza d’abuso tra gli eroinomani e consumatori di droghe. Aumenta i livelli di norepinefrina nel cervello migliorando l’attenzione e sopprimendo al contempo la trasmissione di segnali nervosi di tipo sensoriale. In uno studio della DEA si legge: “All’uso prolungato di metilfenidato sono stati associati episodi psicotici, illusioni paranoiche, allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tipica tossicità delle amfetamine. Sono state riportate gravi conseguente fisiche e la possibilità di morte”. Anche senza abusi di somministrazione, gli effetti collaterali includono: cambiamenti di pressione sanguigna, angina pectoris, perdita di peso, psicosi tossica. Durante la fase di astinenza c’è la possibilità di suicidio. Brevettata come anoressizzante da oltre 80 anni, mai immessa in commercio. Strutturalmente correlata alla D-amfetamina (psicostimolante) ed alla mescalina (allucinogeno). Introdotta in psicoterapia alla fine degli anni 70. Resa illegale nel 1985 negli Stati Uniti (Drug Enforcement Administration). Crescente diffusione e rischio di neurotossicità. Diffusa negli ambienti giovanili (Disco Drug, Club Drug). Spesso associata a bevande alcoliche. L’ecstasy e le droghe ad essa simili vengono definite “ENTACTOGENE” (che guardano dentro noi stessi) o “EMPATOGENE” (che favoriscono l’empatia, cioè la capacità di immedesimarsi nei pensieri e negli stati d’animo di un’altra persona. Midriasi. Lombalgia. Nausea e vomito. Trisma, bruxismo, tachicardia, ipertensione. Paranoia, ansia, depressione. Al cessare dell’effetto, sintomi di “hang-over” (fatica, stanchezza, insonnia). Frequentemente è assunta in combinazioni con altre sostanze quali LSD, cocaina, amfetamine o alcool (poliabuso). Le combinazioni con droghe stimolanti tende ad incrementare la tensione e ad aumentare l’effetto: Con l’LSD rende l’effetto allucinogeno più agevole da sopportare. L’alcool diminuisce l’effetto dell’ecstasy ma, d’altra parte, aumenta la disidratazione. La cannabis è generalmente usata nella fasi di “raffreddamento”. Studi approfonditi su animali e, successivamente, su volontari umani hanno dimostrato la degenerazione irreversibile dei neuroni produttori di serotonina. Il danneggiamento provocato dall’ecstasy produce una deplezione di serotonina talmente imponente da essere ancora presente sette anni dopo una singola assunzione. (George Ricaurte et al., Johns Hopkins School of Medicine, Baltimora, USA) Il trattamento acuto con MDMA provoca disfunzioni immunitarie: Diminuzione delle cellule CD4-T Helper Aumento NK. Diminuzione della risposta funzionale dei linfociti a stimoli mitogenici. Incremento delle citochine immunosoppressive TGF-b e IL-10. “Switch” dalla citochine Th1 (IL-2 e IFNg) alle chitochine Th2 (IL-4 e IL-10). R. Pacifici et al. 1999: Life Sci, 65:309-316. R. Pacifici et al. 2001: J Pharmacol Exp Ther, 296:207-215. R. Pacifici et al. Ann N Y Acad Sci 2002 Jun;965:421-33. Con il termine “KHAT” si identificano le foglie e i germolgi della Catha Edulis Forsk, un albero di modeste dimensioni ma di gradevole aspetto che cresce spontaneamente lungo le dorsali montuose dell’Africa Orientale e dell’Arabia. Conosciuto pure come Meth, Cat, Qaat, Miraa, etc. Si presenta come polvere biancastra con delle venature colorate e dal sapore caratteristico. Contiene principalmente psicostimolante. metacatinone, Oggi viene sintetizzato in laboratorio. Recreational Drug nata negli Stati Uniti. una fenetilamina Sebbene sia consumato anche sotto forma di infusi (il cosiddetto thè abissino), la modalità usuale di assunzione consiste nella masticazione prolungata delle foglie, fino a formarne un bolo che viene mantenuto all’interno della guancia e continuamente rinnovato. Un interessante aspetto di questo rituale consiste nel creare nell’ambiente una temperatura elevata serrando porte e finestre, nella consapevolezza empiricamente acquisita che il caldo aumenta gli effetti del khat, così come di ogni altro amfetaminico (Nencini et al., 1978). La finalità dell’assunzione del khat trascende la mera esperienza farmacologica, essendo in un certo senso di natura simposiale. Nel corso della seduta di consumo, che si protrae per ore, sono infatti tipicamente trattati argomenti di immediato interesse comune, ma anche di carattere religioso o favolistico (Nencini et al., 1978; Krikorian, 1984). Effetti simili all’amfetamina, psicostimolante ed euforizzante. Effetti collaterali: Rende leggermente nervosi, con movimenti “a scatto”, eloquio “spastico”, paranoia. Aumento della pressione arteriosa. Insonnia. Gruppo eterogeneo di sostanze in grado di alterare le percezioni sensoriali e provocare reazioni allucinatorie. A questa categoria vengono normalmente ascritte sostanze sintetiche ed estrattive di origine naturale quali: La PSILOCIBINA e MESCALINA La DIETILAMIDE dell’ACIDO LISERGICO, LSD La FENCICLIDINA (Angel Dust) Gli allucinogeni naturali estratti dal Psilocybe Mexicana (fungo magico) furono in passato utilizzati nelle cerimonie religiose dei popoli del Messico e dell’America Centrale. Sostanze allucinogene: la psilocibina e la psilocina. I sacerdoti messicani pensavano che questo fungo (teonanacatl: carne di Dio) permettesse di entrare in comunicazione con gli dei e portasse ad acquisire facoltà magiche e curative. Gli Aztechi ritenevano ritenevano sacro il Cactus Peyotl, la pianta da cui si ricava un allucinogeno naturale, la mescalina, che si consuma in forma di bottoni freschi o secchi da effetti simili a quelli dell’LSD. I Mescaleros, indios del Centro America, avevano fatto dell’assunzione del Cactus Peyotl (peyote) il fulcro dei cerimoniali religiosi come strumento di illuminazione e trascendenza. Viene sintetizzato a partire dall’acido lisergico che viene ottenuto da alcaloidi (ergometrina) estratti dagli sclerozi, che rappresentano la forma vegetativa della Claviceps Purpurea, parassita sulle piante di segale. Scoperto da Albert Hofmann, celebre chimico svizzero. Nel 1943 scoprì gli effetti allucinogeni dell'acido lisergico, LSD. Per primo si sottopose alla prova della droga, arrivando fino all'overdose da cui uscì indenne Sul mercato clandestino, l’LSD nei primi anni 80 circolava in forme diverse: polveri farmacologiche usate poi per riempire capsule di gelatina, cubetti di zucchero e carta assorbente. L’LSD veniva anche incorporata in una matrice di gelatina che veniva tagliata, dopo solidificazione in cubetti, detti “vetro di finestra”. Attualmente le formulazioni più frequenti sono strisce di carta, francobolli o compresse. Antagonista del recettore NMDA. E’ un anestetico generale utilizzato anche in veterinaria, agisce deprimendo il SNC, riducendo la frequenza cardiaca, respiratoria e la pressione arteriosa. A dosaggi inferiori a quelli necessari per l’anestesia produce anche effetti psichedelici che inducono una sensazione di dissociazione tra mente e corpo. Si presenta sotto forma liquida o di polvere biancastra. Viene normalmente sniffata ma può anche essere ingerita o assunta con iniezioni intramuscolari. Conosciuta anche come Keta, Special K, Vitamina K, K, Ket, KitKat, Ketty. Dose: 15-200 mg per via inalatoria; 25-125 mg per via intramuscolare; 75-300 mg per via orale. Alcover, Ecstasy liquida, G, Liquidi X, Liquid E, Blue Verve, Georgia Home Boy, etc. Utilizzato in casi di violenza sessuale per stordire la vittima è definita DATE RAPE DRUG (droga per stupro premeditato). Sostanza d’abuso illecita più diffusa. Trend in discesa: negli Stati Uniti il 55% dei giovani adulti riferisce esperienze almento lifetime. Ottenuta dalla pianta della canapa indiana (Cannabis Sativa, varietà indica e varietà americana). Principi psicoattivi in ogni parte della pianta. Concentrazione maggiore nelle infiorescenze. Almeno 400 composti chimici, più di 60 cannabinoidi: importanti cannabinolo, isomeri del tetraidrocannabinolo (THC). Delta 9Tetraidrocannabinolo, responsabile della maggior parte degli effetti psicoattivi (psicodislettici). HASHISH: consiste primariamente nella resina prodotta dalle infiorescenze, sebbene anche nelle altre parti dei fiori e delle foglie potrebbero essere incluse nella sua produzione. MARIJUANA: consiste nelle foglie seccate all’aria, nei fiori e parte del gambo. OLIO DI HASHISH: ottenuto per estrazione con solventi organici, è un liquido viscoso, simile al catrame, con un elevato contenuto in THC (circa 10-30% e, in taluni casi fino al 60%). Una “New Entry” è costituita da “marjuana” e “hashish”: lo SCAF. Questo si prepara immergendo una sfera di marijuana pressata in un bagno d’olio di hashish. Una volta asciugata, si taglia in striscioline (trinciato) che vengono fumate. SKUNK o SUPERSKUNK sono termini impiegati per descrivere una forma più potente di cannabis, ottenuta per colture indoor o idroponiche. NOMI DI STRADA: I nomi impiegati sono moltissimi e spesso dipendono dalla localizzazione geografica. Di seguido si riporta una lista dei nomi usati in varie parti del mondo: Hash, Grass, Shit, Hemp, Bhang, Weed, Mary Jane, Tea, Acapulco Gold, Pot, Joint Sticks, Charas, Ganja, Kif, Skunk, etc. MODI D’USO: Hashish e marijuana sono generalmente fumati con tabacco in forma di sigarette rollate a mano (Joint) o in pipe speciali (Chillums). E’ un vasodilatatore, antianginoso (nitrito di amilo o miscela) che si presenta sotto forma di liquido, contenuto in bottigliette o fialette. Solitamente assunto per inalazione. L’uso del popper nasce nell’ambiente dei sexy-shop, soprattutto inglesi, con il mito di essere l’ideale per prestazioni sessuali indimenticabili. Recreational Drug, inquadrato pure nelle nonopium drugs (cocaina, ecstasy, LSD) e nella famiglia delle sostanze inalanti. L’effetto si manifesta dopo pochi secondi dall’inalazione e dura non più di 30/60 secondi. Da un senso di euforia, aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa. Per pochi istanti fa sentire energici e vitali. Effetti indesiderati possono essere: attacchi di nausea e vomito, vertigini, mal di testa, alterazioni della vista (dovuti ad un aumento della pressione oculare ed una sovrastimolazione del cuore che può portare forti tachicardie e crisi respiratorie. Pericolosi i mix con ecstasy, amfetamine, alcool, cocaina. Il fenomeno delle Smart Drugs, Smart Drinks si è diffuso proponendosi come “droga salutista”. Sono costituiti da farmaci (nootropi), nutrienti, bevande, vitamine, estratti vegetali, pozioni derivate da erbe, di cui i proponenti enfatizzano la capacità di aumentare l’intelligenza, migliorare la memoria, acuire l’attenzione e la concentrazione e detossificare l’organismo. Molto spesso, gli Smart Drinks sono costituiti da prodotti non alcolici, con una mistura di vitamine, di aminoacidi ramificati e altri nutrienti. In questa categoria rientra anche l’Herbal XTC, una miscela di sostanze eccitanti, tra cui l’efedrina, o prodotti ad alto contenuto di caffeina. Una lattina di Red Bull da 250 ml contiene 1000 mg di TAURINA e 80 mg di CAFFEINA (contenuto medio di una tazzina di caffè espresso). La Coca Cola contiene 35 mg di caffeina in circa 350 ml, Diet-Coke 47 mg). TAURINA: aminoacido abbondantemente contenuti nei tessuti muscolari. Sembra avere un’azione simile a quella dell’insulina, ma anche un’azione inibitoria sul SNC. Impiegata come integratore per le sue proprietà anticataboliche, antiossidanti e anabolizzanti. CAFFEINA: 1,3,7 trimetilxantina contenuta in diverse piante - Coffea arabica (frutti); Thea sinensis (foglie); Theobroma cacao (semi); Cola acuminata (frutti) – possiede diverse azioni: è stimolante del SNC, aumenta il ritmo cardiaco, a livello muscolare aumenta la resistenza alla fatica, causa broncodilatazione, aumenta la diuresi. A dosi elevate procura delirio, insonnia, ansia, panico, gastrite, diarrea, costipazione (nel the, dovuta alla alta concentrazione di tannino). Herbal Ecstasy non contiene MDMA. Principio attivo: efedrina, estratta da efedrina sinica. L’efedrina è una fenetilamina con azione simile all’adrenalina, con effetto prolungato e di minore intensità. Effetti amfetamino-simili, ma di minore intensità. Può essere addizionata con caffeina o tirosina. Impiegata nell’asma come decongestionante nasale. Effetti Collaterali: tachicardia, ad alte dosi provoca ansia, allucinazioni, stanchezza, insonnia. Può dare dipendenza. Può essere letale. E’ una bevanda allucinogena ottenuta dalla lunga ebolizzione di almeno un paio di piante, il suo impiego per scopi religiosi e sciamanico-terapeutici è attualmente diffuso presso numerose tribù dell’Amazzonia. Essa è caratterizzata dall’inclusione di liane delle specie di Banisteriopsis (tipicamente B.caapi), che contengono gli alcalodi dell’armala, hamrina, tetraidohamina (THH) e quantità minori di harmalina (composti indolici). La THH è un indolico MAO-inibitore, sebbene più debole dell’harmina o dell’harmalina. Essa possiede anche qualche capacità di inibire la riassunzione della 5-HT da parte dei neuroni presinaptici per il suo utilizzo. La combinazione di questi meccanismi d’azione aumenta effettivamente i livelli sinaptici della 5-HT. A DOSI BASSE Leggero stordimento Inappetenza A DOSI MEDIE Allucinazioni Visive EFFETTI COLLATERALI Nausea, Diarrea, Amnesia Banisteriopsis Harmina Harmalina BETEL: si mastica la noce tritata di Areca Catechu mescolata con cenere o conchiglie polverizzate, senza o con tabacco, il tutto avvolto in una foglia di una varietà di pepe. Ha effetto euforizzante. BURUNDAGA: semi polverizzati miscelati con alcolici, o tè di foglie di Brugmansia e certe Dature. Principali principi attivi: scopolamina ed atropina (Datura stramonium, Datura arborea). Fase iniziale (atropinica, anticolinergica) allucinatoria seguita da forte sedazione, stato stuporoso, apatia, amnesia retrograda. GUARANÀ: derivato da una pianta brasiliana, la Paullinia Cupana, ad alto contenuto di caffeina. Ha effetto stimolante. MA-HUANG: è Ephedra Cinese (efedrina, pseudoefedrina) componente di Herbal Ecstasy ed Euphoria insieme con Guaranà Brasiliana (caffeina), Yohimbara (yohimbina), Calamo (allucinogento). SALVIA DIVINORUM: se ne masticano le foglie. Effetti psichedelici misti, allucinazioni visive, aumentata concentrazione, trance, stato confusionale. Principio attivo il terpene salvinorina A, è un potete allucinogeno. I principali studi evidenziano come i tossicodipendenti acquisiscano, in tempi relativamente brevi numerose infezioni. HCV, HBV, HIV, HTLV e MST Il cambio dei comportamenti correlati alle pratiche assuntive ha determinato un rapido declino del tasso di incidenza di infezione da HIV nei TD. In Italia e Spagna il calo è stato circa il 50% a metà anni ‘80, 30% all’inizio degli anni ’90, e circa il 15% a fine secolo. I consumatori di cocaina mostrano un aumentato rischio di contrarre malattie infettive quali l’HIV ed epatiti virali. Ciò deriva dal fatto che aumenta la possibilità di adottare comportamenti a rischio in seguito al consumo della sostanza. La ricerca, infatti, ha mostrato che l’intossicazione e la dipendenza da cocaina possono compromettere la capacità di giudizio e di decision making e quindi potenzialmente condurre a comportamenti quali scambiare le siringhe, avere rapporti sessuali promiscui, commercializzare il sesso con la droga, etc. Molti studi, infatti, mostrano che tra i consumatori di droghe, coloro che non si iniettano la sostanza contraggono il virus HIV tanto quelli che non la iniettano. Le infezioni della cute e dei tessuti molli, costituiscono in assoluto la causa più frequente di ospedalizzazione dei TD per via parenterale. Tra i tipi di infezione vanno ricordate le celluliti e la fascite necrotizzante, gravata da elevata mortalità. Streptococco beta-emolitico di gruppo A, causa più frequente di setticemia. Infezioni delle vie respiratorie e del tratto genito urinario sono condizioni abituali tra chi fra uso di droghe (Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis, Pseudomonas). La cotton fever, risulta riconducibile ad endotossine prodotte da gram-negativi (Enterobacter agglomerans ed Elikenelia corrodens). lI tetano, attualmente sporadico ed associato all’iniezione sottocutanea (skin popping o «fuorivena»). Il virus dell’HCV si contrae quando il sangue di una persona affetta da HCV entra in contatto con il sangue di un’altra persona. Tra i principali fattori di rischio, ricordiamo: • l’assunzione di droghe per via endovenosa con scambio di aghi e strumenti non sterili (compresi cucchiai e filtri); • oppure per inalazione con scambio di strumenti come cannucce e banconote arrotolate utilizzate per sniffare sostanze; • scambiare strumenti come pipe di vetro o cannucce di metallo utilizzate per fumare cocaina, metamfetamine, eroina e quant’altro Le polmoniti, comuni. Il polmone è danneggiato da insulti infettivi. La dipendenza di per sé, a causa dell’azione diretta di alcune sostanze d’abuso, principalmente assunte tramite inalazione, e la compromissione immunitaria, specie nell’HIV, aumentano il rischio di polmonite batteriche (pneumococchi ed emofili) con prelevata infezione latente. Positività alla reazione tubercolinica nettamente maggiori rispetto alla popolazione generale, nonostante l’immunodepressione indotta da HIV sia in grado di ridurre o abolire la risposta cutanea alla tubercolina. L’endocardite batterica. La sua incidenza è stimata tra il 15 e i 20 casi per 1000 assuntori di droghe per via e.v. per anno (Staphylococcus aureus) Encefalo e meningi, altro bersaglio imortante di processi infettivi che conseguono all’abuso di droghe. Sono stati segnalati outbrek di epatite A in TD, sulla cui origine ancora ci si interroga. . Sono state ipotizzate diverse modalità di trasmissione (parenterale, per ingestione di sostanze contaminate, contatto da persona a persona) senza ad arrivare a definire con esattezza la fonte e le vie di diffusione. Il botulismo, segnalato per la prima volta tra i tossicodipendenti negli Stati Uniti nel 1982, rappresenta una rara complicanza delle ferite da iniezione. La solubilizzazione dell’eroina mediante esposizione al calore non è sufficiente a garantire la distruzione delle spore di Clostridium botulinum. Ciò suggerisce che le modalità di preparazione e le sostanze di taglio impiegate possano avere un ruolo nell’aumentare il rischio di botuilsmo. Tra le patologie toraciche inusuali merita menzione, per le particolari modalità con cui viene provocato, il piopneumotorace. Infatti, l’iniezione nella fossa sopraclavicolare nel tentativo di raggiungere le vene giugulari, sottoclaveari e brachiocefaliche (pocket shot) può rendersi responsabile di ascessi, celluliti e talora, appunto, di piopneumotorace. Alcuni degli effetti farmacologici della cocaina possono spiegare la propensità a sviluppare infezioni negli utilizzatori. Sono da considerare soprattutto gli effetti sul sistema cardiovascolare e, in minor misura,, sul sistema immunitario. La cocaina ha un effetto immunosoppressore. Per contro, gli effetti sul sistema cardiovascolare giocano un ruolo importante nel determinismo di alcune complicanze infettive, ed in particolare delle endocarditi. Lo spasmo coronario inducibile dalla cocaina, in associazione all’attività procoagulante può essere responsabile di lesioni endoteliali e successiva formazione di microtrombi sui quali la possibilità di aderire e proliferare di microrganismi circolanti nel sangue è elevata. Questi dati potrebbero spiegare l’elevata prevalenza di endocardite batterica negli utilizzatori di cocaina rispetto ad altre sostanze di abuso. Con gli stessi meccanismi, si è visto che la cocaina può determinare la formazione di lesioni trombotiche a distanza dal sito di iniezione ed anche lesioni infartuali dei muscoli e della cute dopo uso inalatorio. Anche la via inalatoria determina una certa propensità a determinare o comunque favorire patologie infettive. In particolare, l’assunzione intranasale di cocaina può rendersi responsabile di una sindrome acuta delle vie aeree inferiori, per la quale non si esclude una patogenesi idiosincrasica specifica o innescata dagli additivi impiegati nella preparazione del crack, e di una polmonite interstiziale, con depositi di silicati, rapidamente evolvente verso l’insufficienza respiratoria. Da ricordare, però, che anche l’inalazione di eroina può causare reazioni da ipersensibilità a livello polmonare ed edema polmonare. Le infezioni oculari superficiali possono essere favorite, tra l’altro, dall’uso di crack, che può provocare lesioni corneali, la cui prima segnalazione risale al 1989. Tali lesioni sono riconducibili sia a effetti tossici diretti, sia alla diminuzione della sensibilità soggettiva dovuta alle proprietà anestetiche della sostanza. Esiste una fase dell’infezione ("fase finestra") durante la quale non è possibile evidenziare lo stato di salute del portatore con i test di laboratorio di uso comune. I virus implicati non sono solo i virus dell’epatite e dell’AIDS: esiste la possibilità di trasmissione di altri virus non identificabili con i test di laboratorio oggi disponibili. Durante questa fase, di durata variabile e non sempre nota, è possibile trasmettere infezioni contratte con il rapporto sessuale con soggetti a loro volta portatori di malattie virali. Dal momento che il crack viene spesso utilizzato in ambienti sovraffollati, poco ventilati, vi è la possibilità di trasmissione di agenti responsabili di infezioni respiratorie Tale modalità è stata documentata in una epidemia di tubercolosi in un locale dove si utilizzava crack in California.