REGOLE DI BASE - La fibra ottica non è un cavo elettrico, ma un conduttore in vetro. Va maneggiata con cura. - Il passaggio della luce all’interno della fibra ottica è paragonabile a quello dell’acqua in un tubo di gomma. Qualsiasi comportamento che ne ostruisca o restringa il flusso è da evitare. - Non bisogna installare la fibra a 90° su spigoli vivi. 1 •GENERALITA’ PAKA® sistema brevettato da MICMAR, viene utilizzato come antifurto su pannelli solari. La grande flessibilità della fibra sensore PFV permette a PAKA® di adattarsi a qualsiasi tipo di pannello fotovoltaico consentendo al cliente di avere il sistema di rivelazione più idoneo e un conseguente possibile risparmio sul premio di assicurazione. PAKA® può essere utilizzato con temperature da -40° C a +85° C e in qualsiasi condizione climatica (pioggia, vento, neve, grandine). Le vibrazioni non sono causa di allarmi indesiderati. PAKA® non risente delle perturbazioni causate da campi magnetici e campi elettrici e il cavo sensore a fibra ottica non può essere bypassato né manomesso. •PRINCIPALI ELEMENTI DEL SISTEMA CAVO SENSORE PFV: Unitamente alla centrale è l’anima del sistema. Opportunamente studiato il cavo è in grado di dare eccezionali prestazioni per flessibilità, resistenza meccanica e sensibilità. Non è però in grado di resistere a schiacciamenti su spigoli vivi. Descrizione: Cavo sensore PFV MICMAR contenente fibra ottica con prima protezione in filati aramidici (15 fili 1610 Tex) e seconda guaina esterna in PVC/PU thermolocked. N. fibre ottiche: 1 Tipo di fibra ottica: 50/125/900 graded index Diametro esterno: 3 mm in PVC Minimo raggio di curvatura permanente: 30 mm Max sforzo di posa: 100 Kg Peso: 8 Kg/Km Temperatura di esercizio: -40°C + 105°C CONNETTORI OTTICI DI FINE BOBINA: Parte meccanica che consente di accoppiare più bobine di cavo sensore tra loro tramite la bussola passante (femmina/femmina). Danno modo inoltre di connettere il sistema ai trasmettitori e ai ricevitori TX e RX presenti nella centrale FOSE PLUS. Caratteristiche tecniche Attenuazione (850 nm): 0,25 dB 2 Ripetibilità dell’attenuazione: variazione 0,10 dB Numero di inserzioni senza danni: 700 ins./disins. Resistenza alla trazione: 15 Kg Temperatura di esercizio: - 40°C + 85°C SCHEDA MONOZONA E APPARATO DI RICETRASMISSIONE: La scheda monozona è equipaggiata con un trasmettitore e un ricevitore ottico. La matassa di cavo sensore PFV costituisce un loop del quale un’estremità (costituita da un connettore ST) viene inserita nel Tx e l’altra nel Rx. La taratura è automatica e non servono calibrazioni. Specifiche elettriche: SPECIFICA VALORE Temperatura d’uso: Temperatura di immagazzinaggio: Tensione di lavoro Min: Tensione di lavoro Max: Dimensioni scheda: Fori di fissaggio: Contatto relé: Tipo relè di uscita: Sistema di taratura: Tempo di allarme: Segnalazioni esterne visive: 0..70 -40..85 10 14 50x90+-1 3 con D=3,2 1 Amp a 12 Vdc resistivo NO da 12 Automatico Condizione di allarme + 2 Sec N. 3 led: verde, giallo e rosso UNITA’ gradi gradi Vdc stabilizzati Vdc stabilizzati mm mm Vdc •SEGNALAZIONE ALLARME Si ha per: 1. Cattura di evento di allarme; 2. Scheda spenta o non alimentata; 3. Lettura <5% o lettura >95% del totale. •FUNZIONE DEI LED LED VERDE: segnala la presenza di alimentazione della scheda Spento = scheda non alimentata Lampeggio = / Acceso = scheda alimentata LED GIALLO: segnala lo stato della lettura Spento = lettura critica troppo debole, inferiore al 15% del totale Lampeggio = lettura ottimale, compresa fra il 15% e il 95% del totale Acceso = lettura critica troppo forte, superiore all’85% del totale Ricordiamo che il sistema va in allarme se la lettura supera il 95% o è inferiore al 5% LED ROSSO: segnala lo stato di allarme Spento = scheda spenta o non in allarme 3 Lampeggio = / Acceso = scheda in allarme Per le connessioni con la centrale di allarme (di qualsiasi tipo e marca) occorre fare riferimento al disegno. COLLEGAMENTO TRA CENTRALE DI ALLARME E SCHEDA MONOZONA PAKA Collegamento a 12V dalla centrale di allarme con normale cavo antifurto 2x0,50+4x0,22 o 2x0,75+4x0,22 scelto in base alle distanze (consumo scheda PAKA 150mA.) Collegamento a 220V: è necessario inserire a supporto dell’alimentatore una batteria a tampone. •IMPORTANTI PRECAUZIONI D’USO DEL CAVO PFV: PAKA® basa il suo funzionamento sulla capacità di rilevazione della fibra ottica grazie al principio fisico dell’attenuazione della luce. Vengono riportate alcune semplici regole a cui attenersi per non danneggiarla. 1) accertarsi della perfetta protezione (allo sporco) della parte terminale dei connettori di fine bobina, aumentandola, se necessaria, con nastro adesivo applicato sui cappucci di plastica. Eventuali pulizie del connettore devono essere compiute solo con salviette imbevute in alcool. 4 2) non usare mai il connettore stesso come mezzo di ancoraggio o di trascinamento del cavo. 3) il cavo PFV possiede grosse capacità meccaniche di resistenza alla tensione, ma presenta limiti allo schiacciamento in presenza di superfici non lisce quali sassi, grigliati, lamiere antiscivolo ecc. Occorre evitare di calpestarlo in presenza di qualsiasi tipo di terreno. 4) si consiglia di controllare la conducibilità del loop di fibra ottica dopo la messa in opera di ogni singola matassa e prima di realizzare le connessioni fra i connettori ST. Ciò è possibile farlo utilizzando un piccolo laser portatile a luce rossa. Occorre puntarlo dritto sul connettore e se dall’altra parte della matassa si vede il puntino luminoso di colore rosso significa che la fibra ha mantenuto la sua continuità. 5) non posare mai il cavo con angoli inferiori a quelli descritti dalle caratteristiche del cavo stesso (10 volte il suo diametro). Si incorrerebbe, nella migliore delle ipotesi, nella limitazione della lunghezza del settore. 5 •CONNESSIONI OTTICHE: La giunzione meccanica tra i connettori ST di due matasse successive ha elevate prestazioni di continuità ottica. Per mantenerla inalterata occorre che siano rispettate 2 regole basilari: A) La connessione non deve subire trazioni meccaniche B) La connessione deve essere preservata da colpi inopportuni e all’acqua. La protezione può essere realizzata in 2 modi: all’interno di scatola stagna 6 N. B. Nel caso il cavo ottico abbia una ricchezza è possibile arrotolarlo (conservando sempre i minimi raggi di curvatura necessari) all’interno della scatola stessa. con tubo rigido e nastro e/o tubino termoretraibile Il tubo rigido può essere di PVC o altro materiale di adeguata resistenza con diametro interno di almeno 15 mm. Il nastro e/o tubetto termoretraibile salda il cavo PFV alle estremità della protezione in modo da evitare slittamenti della protezione e le infiltrazioni di acqua. •TIPOLOGIE DI INSTALLAZIONE: Prima di iniziare la stesura dell’impianto bisogna tenere ben presente alcuni parametri: - La scheda monocanale deve essere installata all’interno di una scatola in modo da evitare che abbia contatto diretto con la pioggia. - l’inizio e la fine del loop ottico devono trovarsi nello stesso punto in modo da inserire le estremità del cavo sensore nell’apparato Tx/Rx. - la quantità di cavo sensore PFV di ogni loop (la parte di fibra ottica tra un trasmettitore ottico ed un ricevitore ottico) ha un limite di 1.000 metri. Se l’impianto ha una dimensione ragguardevole è meglio utilizzare più schede monocanali in modo da settorizzare l’impianto. SUDDIVISIONE IMPIANTO IN ZONE DI ALLARME: a) Impianto antifurto su pannelli fotovoltaici a 1 zona di allarme 7 b) Impianto antifurto su pannelli fotovoltaici a più zone di allarme 8 9 INSTALLAZIONE CAVO SENSORE PFV SUI PANNELLI FOTOVOLTAICI: INSERIMENTO DEL RICCIOLO DI CAVO PFV NEL FORO Operazione delicata, ma agevolata dalla robustezza del cavo. 1. Restringere il cavo per inserirlo nel foro tenendo il pollice e l’indice 1 cm prima dell’estremità della piega ottenuta. 2. 3. Inserimento Riallargare il cavo in posizione di riposo senza più strozzature Tale metodo è molto rapido. Il ricciolo di cavo sensore PFV nel momento di estrazione dal foro esistente sulla cornice di alluminio crea una diminuzione del segnale ottico e quindi un allarme. Se il foro è tondo può avere un diametro minimo di mm 7,5. Se invece è ovale deve avere almeno una 10 larghezza di 3 mm e una lunghezza di 8 mm. Se invece il foro risulta essere troppo largo, dai 11/12 mm in su, occorre rimpicciolirlo in modo tale che PAKA sia efficace. E ciò lo si ottiene inserendo dopo la cornice di alluminio una rondella con foro interno da 8 mm e diametro esterno da 24 mm. (SEQUENZA: ricciolo cavo PFV – foro cornice alluminio – dado di restringimento) Per fissare il cavo nel foro si consiglia di inserire una goccia di resina siliconica ad alta resistenza meccanica nel foro di entrata (vedi foto). Si consiglia di non usare fascette plastiche o metalliche durante questa fase dell’installazione. Il loro impiego può portare a una diminuzione significativa del segnale e a un peggioramento del funzionamento del sistema. Attenzione: il cavo sensore PFV ha una protezione contro i roditori di tipo primario realizzata con filati in Kevlar. Talvolta ciò non risulta essere sufficiente. Si consiglia quindi di adottare le normali procedure di protezione (guaine e poliuretano) quando il cavo entra nei pozzetti, nei cavidotti e nelle calate da stringa alla successiva e da ogni stringa a terra. •INTERVENTO DI RIPARAZIONE: Per riparare la fibra ottica esistono diverse metodologie (saldatura ad arco voltaico, connettori a freddo) ma nel caso di PAKA® la via più pratica è quella della sostituzione della matassa del cavo. Se la rottura è visibile la matassa da sostituire è facilmente individuabile. In caso contrario occorre procedere aprendo i connettori e, con il laser tascabile utilizzato durante l’installazione, verificare nello stesso identico modo il passaggio di luce. Una volta identificata la matassa non si deve fare altro che sostituirla. 11