Docente Silvia Sarzanini OGGETTO: LA DISCIPLINA L'ORDINAMENTO DEL PUBBLICO IMPIEGO E PROFESSIONALE DEL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI: NORMATIVA SUI DIRITTI E SUI DOVERI DEI PUBBLICI DIPENDENTI – NOZIONI – CASI PRATICI – ADEMPIMENTI – ATTUAZIONE. Il rapporto di pubblico impiego- concetto: è quel rapporto di lavoro in cui una persona fisica pone volontariamente la propria attività, in via continuativa e dietro retribuzione, al servizio dello Stato o di un ente pubblico non economico; esso ha carattere bilaterale, ed al dipendente sono riconosciuti una serie di diritti e di doveri che definiscono il contenuto stesso del rapporto. Per sussistere un rapporto di pubblico impiego devono sussistere i seguenti elementi: • Ente datore di lavoro pubblico; • compiti affidati al lavoratore attinenti ai fini istituzionali dell'Ente – datore di lavoro e non si riferiscano ad esigenze eccezionali o a prestazioni marginali ; • assunzione per prestazioni continuative e durevoli; 1 • predeterminazione della retribuzione; • atto di di nomina. I soggetti del rapporto sono la persona fisica e lo Stato o Ente Pubblico autarchico; l'oggetto è la prestazione di una qualunque attività rivolta direttamente o indirettamente al conseguimento dei fini dell'Ente Pubblico; il contenuto sono i diritti e i doveri reciproci, il complesso delle situazioni giuridiche favorevoli o sfavorevoli di cui risultano titolari i soggetti del rapporto. Si tratta di un rapporto volontario, strettamente personale, bilaterale e di subordinazione gerarchica. Con l'entrata in vigore del D. Lgs 165/01 il rapporto di lavoro alle dipendenze pubbliche viene assoggettato al diritto privato, ma l'intrecciarsi di profili organizzativi di rilevante interesse pubblico impone, in ogni caso, un certo grado di specialità. La ratio della norma si è tradotta in un riassetto complessivo del sistema delle fonti del pubblico impiego i cui caratteri salienti sono: • l'assoggettamento dei pubblici dipendenti alla normativa di diritto comune ; • la contrattualizzazione dei rapporti individuali di lavoro. 2 Il pubblico impiego viene assoggettato a tutte le disposizioni dettate per il lavoro privato, sia dal Codice Civile che dalla Legislazione speciale. I contratti collettivi sono destinati alla regolamentazione del trattamento economico, sono stipulati secondo criteri predeterminati dalla normativa e si dividono in contratti nazionali di comparto e contratti integrativi a livello di singola amministrazione. I contratti individuali devono conformarsi ai principi della parità di trattamento e del rispetto dei minimi retributivi stabiliti in sede di contrattazione collettiva. Cosa si intende per ARAN? E' l'agenzia per la rappresentanza negoziale delal Pubblica amministrazione, organismo dotato di personalità di diritto pubblico e di autonomia organizzativa e contabile nei limiti del proprio bilancio. Al vertice dell'Aran è posto un Comitato direttivo composto da cinque elementi. L'Aran esercita a livello nazionale ogni attività relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti collettivi ed all'assistenza delle Pubbliche amministrazioni. Le rappresentanze sindacali : i rappresentanti dei lavoratori relativamente alla stipula 3 dei contratti collettivi nazionali sono le organizzazioni che abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al 5%. Il contratto collettivo una volta volta sottoscritto, acquista efficacia sia per le amministrazioni pubbliche che per tutti i lavoratori interessati. L'orario di servizio è il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità delle strutture degli Uffici pubblici e l'erogazione dei servizi all'utenza. L'orario di apertura al pubblico è il periodo di tempo giornaliero che, nell'ambito dell'orario di servizio, costituisce la fascia oraria di accesso ai servizi da perte dell'utenza. L'orario di lavoro è la misura della prestazione lavorativa, cioè il periodo di tempo giornaliero durante il quale il dipendente assicura la propria prestazione nell'ambito del rapporto di servizio. Quali sono i diritti dei pubblici dipendenti? Essi possono avere un contenuto patrimoniale o non patrimoniale ; i diritti patrimoniali sono veri e propri diritti perfetti che non possono essere modificati se non con un atto legislativo; i diritti patrimoniali sono o contemporanei al rapporto di impiego o successivi. la retribuzione(stipendio) : è il più importante e costituisce il corrispettivo economico (denaro) per la prestazione di lavoro svolta dal dipendente, ha carattere retributivo e va commisurata alla quantità ed 4 alla qualità di lavoro svolta dal pubblico dipendente e deve essere di misura tale da assicurare all'impiegato un'esistenza libera e dignitosa. La retribuzione si articola in un trattamento fondamentale, costituito da voci a carattere fisso e continuativo, ed in un trattamento accessorio, costituito da emolumenti eventuali ed occasionali. Il trattamento fondamentale è costituito dallo stipendio tabellare, dalla retribuzione individuale di anzianità, ove prevista, dall'indennità integrativa speciale, dall'assegno per il nucleo familiare, ove spettante, da livello economico differenziato. Il trattamento accessorio ricomprende i compensi per lavoro straordinario; l' indennità per l'esercizio di attività svolte in condizioni particolarmente disagiate, di pericolo o danno; i compensi per la produttività individuale e collettiva per il miglioramento dei servizi; l'indennità per compensare particolari posizioni di lavoro e responsabilità (l'indennità di turno, di rischio, di reperibilità, per il maneggio valori, per l'orario notturno e festivo); l'indennità di area direttiva; l'indennità per il personale che operi in particolari posizioni o per particolari categorie di lavoratori . Va poi ricordato che il dipendente può conseguire la retribuzione di posizione e di risultato qualora sia incaricato di 5 posizioni organizzative progressione e può economica categoria (progressione categoria immediatamente beneficiare all'interno orizzontale) superiore della o della stessa verso la (progressione verticale). I diritti patrimoniali sono contemporanei al rapporto di impiego (stipendio) o successivi al rapporto di impiego (pensione). Lo stipendio non è dovuto nelle seguenti ipotesi: ritardata assunzione del servizio dell'impiegato di nuova nomina o promozione; retrodatazione di nomina o promozione; assenza arbitraria; astensione dal servizio per sciopero. Eccezionalmente la retribuzione può essere soggetta a cessione, pignoramento o sequestro nell'ambito dell'aliquota massima del quinto per alimenti dovuti per legge; per debiti verso lo stato; per tributi dovuti allo Stato, Regioni, Province e Comuni. I diritti non patrimoniali sono: • il diritto all'Ufficio:pretesa dell'impiegato di non essere rimosso dall Ufficio se non nelle ipotesi stabilite dalle leggi e dalla contrattazione collettiva; con la privatizzazione però è consentita la definitiva risoluzione del rapporto di lavoro del dipendente in 6 eccedenza pur se nel rispetto di procedure e garanzie fissate dalla legge stessa;. Sono inamovibili i Magistrati ed i Professori universitari per cui la cessazione del rapporto avine per le sole cause tassativamente indicate dalla Legge. • diritto allo svolgimento delle mansioni (funzione) : il lavoratore può essere adibito alle mansioni per cui è assunto, a quelle considerate equivalenti ed a quelle corrispondenti alla qualifica superiore nel caso di vacanza in posto organico per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti, e nel caso di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie (in queste ipotesi il lavoratore ha diritto al trattamento economico previsto per la qualifica superiore); • diritto alla progressione: il CC.NN.LL introduce una articolata disciplina relativa ai passaggi interni dei dipendenti che si attuano mediante corsi/concorsi interni o procedure selettive nel caso di passaggio da un'area alla dell'area immediatamente posizione iniziale superiore oppure mediante percorsi di aggiornamento professionale e di qualificazione, nel caso si tratti di passaggi da una posizione economica all'altra all'interno della stessa area. 7 • diritto al riposo settimanale: il riposo settimanale deve corrispondere preferibilmente con la domenica e non può essere inferiore alle 24 ore; • diritto alle ferie: il dipendente ha diritto in ogni anno di servizio ad un periodo di ferie retribuitopossibilmente continuativo per almeno 15 giornidella durata complessiva di 32 giorni lavorativi a cui vanno aggiunte 4 giornate di riposo da usufruire nell'anno; le ferie già in godimento possono essere interrotte o sospese per motivi di servizio ed in tal caso si avrà il rimborso di quanto pagato per le ferie non godute ; • diritto ai permessi: al dipendente sono concessi permessi retribuiti per i seguenti casi da documentare debitamente: – partecipazione a concorsi od esami, limitatamente ai giorni di svolgimento delle prove: giorni 8 all'anno; – lutti per coniuge, parenti entro il secondo grado ed affini entro il primo grado: giorni 3 consecutivi per evento. La Legge 53/2000 prevede un permesso retribuito di 3 giorni in caso di decesso o documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente; a domanda del dipendente possono inoltre essere concessi 3 giorni di permesso retribuito per particolari motivi personali o familiari debitamente documentati, compresa la nascita dei figli. 8 Il dipendente ha altresì diritto ad un permesso di 15 giorni consecutivi in occasione del matrimonio; inoltre il dipendente ha diritto ai permessi per l'assistenza ai portatori di handicap previsti dalla Legge 104/1992. Il dipendente a domanda può ottenere dei permessi brevi non retribuiti pari a 36 ore annue ed il tempo non lavorato va recuperato ala stregua di qualsiasi tipo di ritardo. • diritto alla conservazione del posto in caso di malattia, infortuni sul lavoro o maternità: il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di 18 mesi cumulando le assenze degli ultimi tre anni. Gli può essere concesso di assentarsi per un ulteriore periodo di 18 mesi in casi particolarmente gravi; decorsi tali periodi, nel caso in cui non sia più idoneo a svolgere l'Amministrazione qualsiasi procede proficuo alla lavoro, risoluzione del rapporto di lavoro. In ogni caso l'amministrazione non potrà procedere alla dispensa dal servizio prima di aver esperito ogni tentativo utile per recuperarlo in mansioni diverse nella stessa qualifica o in qualifiche inferiori. In caso di assenza dovuta ad infortunio sul lavoro o a malattia dipendente da causa di servizio il dipendente ha diritto alla conservazione del posto fino alla guarigione clinica e comunque per un periodo di 18 mesi prorogabili particolarmente gravi. 9 per altri 18 mesi in casi Le donne non devono adibite al lavoro durante i 2 mesi precedenti la data del parto ed i successivi 3 mesi; la lavoratrice ha la facoltà di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente e nei 4 mesi successivi al parto. Le lavoratrici non possono essere licenziate durante il periodo di gestazione fino ad 1 anno di età del bambino; le stesse norme si applicano alle lavoratrici che abbiano adottato bambini o li abbiano ottenuti in affidamento pre- adottivo, se il bambino non ha superato i sei anni. . • congedi parentali familiari e formativi: • la Legge 8.03.2000, n.53 ha innovato i congedi parentali estendendoli anche al padre lavoratore nei primi otto anni di vita del bambino; • congedi familiari: i dipendenti pubblici possono assentarsi per un periodo non superiore ai 2 anni per gravi e documentati motivi familiari senza diritto alla retribuzione; • congedi formativi: i dipendenti pubblici con almeno 5 anni di anzianità di servizio possono chiedere, per un periodo non superiore a 11 mesi, congedi per la formazione senza retribuzione. Aspettativa: al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che ne faccia formale richiesta, possono essere concessi periodi di aspettativa per comprovati motivi personali o di famiglia, per un periodo massimo di dodici mesi in un triennio. 10 L'aspettativa può essere concessa per varie cause: servizio militare, per mandato parlamentare, per comprovati motivi personali o di famiglia, per mandato amministrativo, per mandato sindacale, per svolgere attività presso soggetti o organismi pubblici o privati dottorato operanti di in ricerca avvicinamento al sede o internazionale, borsa coniuge che di studio, presti per per servizio all'estero. L'aspettativa comporta la perdita dell'intera retribuzione e non è utile ai fini del computo dell'anzianità di servizio. • Diritto alla mobilità nel pubblico impiego: è previsto dal D. Lgs. n.29/1993 come innovato dal D. Lgs. n.80/1998 e dalla Legge 448/1999 e ss.mm. Ii e prevede un passaggio diretto di personale tra Amministrazioni dello stesso comparto o di comparti diversi (mobilità volontaria) ed una mobilità collettiva attivabile in caso di eccedenza del personale, concordata con le organizzazioni sindacali; • diritto al trasferimento: in realtà si tratta di un semplice interesse, in quanto la destinazione dell'impiegato ad una sede piuttosto che ad un'altra rientra nella potestà della Pubblica Amministrazione, anche se siffatta potestà deve mantenersi nei limiti fissati dalla Legge; 11 • Diritti sindacali: l'Art.28 della Legge 300 del 1970 e l'Art.6 della Legge 146/1990 (recepiti dal D. Lgs 165/01) contemplano una forma di tutela avente carattere cautelare e sommario a salvaguardia del libero esercizio dell'attività sindacale e del diritto di sciopero; tali previsioni consentono agli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali di categoria di far valere l'eventuale lesione, ad opera del datore di lavoro, degli interessi collettivi dei quali esse sono portatrici; prevedono la repressione di un comportamento antisindacale monoffensivo (ovvero condotta del datore lesiva dei soli interessi del sindacato) e datore plurioffensivo (ovvero condotta del doppiamente lesiva degli interessi del sindacato e del lavoratore) con devoluzione al Giudice ordinario delle relative controversie. In ciascuna amministrazione, ente o struttura che occupi oltre 15 dipendenti le organizzazioni sindacali possono costituire rappresentanze sindacali aziendali . • Esse hanno diritto di informazione, concertazione e consultazione anche relativamente agli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro . Norme particolari e specifiche disciplinano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali (es. igiene e sanità., sicurezza elettorale, ...) pubblica, anagrafe, servizio che deve essere comunicato all'Ente 12 interessato con un congruo preavviso non inferiore a dieci giorni. Quali sono i doveri del pubblico dipendente? I doveri sono disciplinati dal CCNL e mirano a garantire la migliore qualità del servizio favorendo un rapporto di fiducia e collaborazione tra il lavoratore subordinato e l'Ente; la definizione dei doveri del pubblico dipendente spetterà al codice di comportamento uniforme adottato per tutte le Amministrazioni dal Dipartimento della Funzione Pubblica ed ai Codici di comportamento adottati eventuali dalle singole integrazioni Amministrazioni, e specificazioni contenenti del Codice generale. I doveri del dipendente possono essere raggruppati in due ampie categorie: l'una di stampo prettamente pubblicistico riconducibile al dovere di fedeltà alla Repubblica, ai principi di imparzialità e di buon andamento ed al carattere democratico della Repubblica che impone di favorire rapporti di fiducia tra amministrazione e cittadino; l'altra tipologia si richiama ai doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà sanciti dagli articoli 2104 e 2105 c.c. Essi in particolare sono : • collaborare con diligenza osservando le norme del contratto e le disposizioni per l'esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dall'amministrazione 13 anche in relazione alle norme di sicurezza nell'ambiente di lavoro; • rispettare il segreto d'Ufficio ; • non utilizzare a fini privati le informazioni assunte per ragioni d'Ufficio; • fornire tutte le informazioni nel rispetto della trasparenza e dell'accesso all'attività amministrativa ed attuare le disposizioni in tema di autocertificazione; • rispettare l'orario di lavoro e non assentarsi dal luogo di lavoro senza l'autorizzazione del Dirigente; • eseguire le disposizioni per l'espletamento delle proprie funzioni o mansioni impartite dai superiori; • vigilare sul corretto espletamento dell'attività da parte dei subordinati; • avere cura dei mobili, oggetti, macchinari a ciascuno affidati; • non richiedere né accettare compensi, regali o altre utilità connessi alla prestazione lavorativa; • comunicare la propria residenza alla Pubblica Amministrazione e, ove non coincidente, la dimora temporanea, nonché ogni successivo mutamento delle stesse; • non introdurre persone estranee all'Amministrazione nei locali di proprietà della medesima, salvo che non siano debitamente autorizzate; • dare comunicazione in caso di malattia all'Ufficio, salvo comprovato impedimento; 14 • non partecipare ad attività e decisioni per interessi finanziari propri; • mantenere nei rapporti interpersonali e con gli utenti una condotta informata ai principi di correttezza ed astenersi da comportamenti lesivi della dignità personale; • non svolgere durante l'orario di lavoro attività estranea al servizio; • comunicare alle Amministrazioni, nei termini previsti dalla vigente normativa, l'assunzione di incarichi extra istituzionali. • dovere di esclusività: il pubblico dipendente è tenuto a riservare tutta la sua attività lavorativa all'Amministrazione, ma in determinati casi il dipendente può svolgere altri incarichi se autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza secondo criteri oggettivi e predeterminati, tali da escludere casi di incompatibilità, sia di fatto che di diritto. Il D.Lgs. n.80/1998 ha previsto un codice di comportamento al fine di assicurare la qualità dei servizi per ogni singola Amministrazione. La responsabilità dell'impiegato è di diversa natura: • responsabilità disciplinare: tale materia è stata innovata dal D. Lgs 80/98; essa inerisce al potere disciplinare con cui la Pubblica Amministrazione si autotutela per far fronte all'inosservanza dei doveri 15 del dipendente in considerazione del rapporto di subordinazione che lega il prestatore al datore di lavoro; la contrattazione collettiva dispone la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni come segue: • rimprovero verbale; • rimprovero scritto (censura) ; • multa fino ad un massimo di 4 ore di retribuzione; • sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino a 10 giorni; • licenziamento con preavviso; • licenziamento senza preavviso. La disciplina pattizia ha introdotto il codice disciplinare in cui vengono affermati i principi ed i criteri in base ai quali le sanzioni devono essere predeterminate e graduali e deve sussistere la correlazione tra le sanzioni e le infrazioni commesse (principio di proporzionalità). Al dipendente deve essere assicurata la possibilità di difendersi nell'ambito del procedimento disciplinare instaurato a suo carico; egli può farsi assistere da un procuratore ovvero da un rappresentante sindacale; gli è consentito l'accesso a tutti gli atti istruttori riguardanti il procedimento a suo carico; vi è poi il termine finale di 120 giorni dala data di contestazione dell'addebito a pena di estinzione del procedimento. Ai sensi dell'Art.28 della Costituzione i dipendenti sono direttamente responsabili secondo le leggi civili, penali 16 ed amministrative degli atti compiuti in violazione dei diritti. Si ha responsabilità penale quando il dipendente, trasgredendo i doveri d'Ufficio, compie un reato; si ha responsabilità civile quando la condotta illecita del dipendente comporta per i terzi un danno patrimoniale con conseguente obbligo del risarcimento dei danni (sempre che vi sia dolo o colpa); si ha responsabilità amministrativa quando l'inosservanza dolosa o colposa degli obblighi di servizio comporta un danno patrimoniale per l'Amministrazione; si ha responsabilità contabile per coloro che, di fatto o di diritto, hanno il maneggio di cose o valori dell'Amministrazione. La Struttura del Pubblico Impiego La contrattazione collettiva ha individuato un Comparto – Regione ed Autonomie locali- nel quale sono compresi i dipendenti degli Enti locali. Alla contrattazione collettiva nazionale consegue poi una contrattazione decentrata svolta a livello di singolo Ente. Il contratto individuale del singolo lavoratore completa poi la disciplina. Piante Organiche, dotazioni e ruoli: ogni amministrazione ha la sua pianta organica che individua il complesso delle posizioni lavorative previste dal disegno organizzativo dell'Ente; la dotazione organica indica il numero dei 17 posti complessivi assegnati a ciascuna amministrazione ; i ruoli rappresentano i posti caratterizzati da stabilità e permanenza nel tempo presenti nella pianta organica. Vi possono essere ruoli centrali o periferici, ruoli tecnici o amministrativi e ruoli ad esaurimento. Le consistenze delle dotazioni organiche sono determinate in funzione dell'accrescimento dell'efficienza delle amministrazioni, di razionalizzazione del costo del lavoro e della migliore utilizzazione delle risorse umane, previa verifica consultazione degli delle effettivi fabbisogni organizzazione e previa sindacali rappresentative . La politica fondamentale dell'Ente locale è volta alla riduzione complessiva delle spese per il personale. Tale obiettivo è perseguibile attraverso un programma triennale del fabbisogno del personale da parte degli organi al vertice delle amministrazioni ed il ricorso a soluzioni organizzative che si traducono nella utilizzazione di tipologie contrattuali flessibili quali part- time, lavoro interinale, orario flessibile, rapporti di lavoro a tempo determinato. Le forme flessibili di assunzione e di impiego : il D.lgs 267/00 consente agli Enti di costituire rapporti di lavoro a tempo parziale e a tempo determinato . 18 Il rapporto di lavoro a tempo determinato riguarda i seguenti casi: • sostituzione di personale assente con diritto alla conservazione del posto; • sostituzione del personale assente per gravidanza o puerperio; • assunzioni stagionali; • per esigenze straordinarie per un massimo di nove mesi; • per attività connesse allo sviluppo di progetti finalizzati quando non sia possibile far fronte con il personale in servizio e per un massimo di 12 mesi; • temporanea copertura di posti vacanti per un periodo massimo di otto mesi; Il rapporto di lavoro si risolve automaticamente alla scadenza indicata nel contratto individuale senza bisogno di preavviso. Il rapporto di lavoro a tempo parziale può essere costituito relativamente a tutti i profili professionali appartenenti alle varie qualifiche. Il dipendente deve anche indicare l'eventuale attività di lavoro autonomo o indipendente che intende svolgere. La trasformazione non può superare il 25% della dotazione organica complessiva del personale a tempo pieno di ciascuna qualifica funzionale. Il part- time può essere: 19 • orizzontale: quando la riduzione di lavoro rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro; • verticale:è quello in base al quale è previsto che l'attività sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese, dell'anno. • Una combinazione delle due tipologie – misto. Il lavoro a distanza – tele lavoro – è stato introdotto dalla Legge 181/98 che è ora integrato dala contrattazione collettiva per razionalizzare l'organizzazione e realizzare economie di gestione attraverso l'impiego flessibile delle risorse umane; devono essere realizzati collegamenti telefonici e telematici ed apparecchiature informatiche . Si devono disporre anche verifiche per controllare la correttezza nell'adempimento della prestazione lavorativa. La prestazione è svolta in un luogo ritenuto idoneo al di fuori della sede di lavoro. Il lavoro interinale la Legge 196/97 e le sue recenti modifiche disciplinano le forme di lavoro interinale (temporaneo) come specifica forma prevista per esigenze temporanee; vi sono vari collegamenti: si instaura infatti un rapporto con l'impresa fornitrice ed i lavoratori disponibili; il rapporto della Pubblica Amministrazione con l'impresa fornitrice; il rapporto tra i lavoratori e l'Ente che ne utilizza temporaneamente la prestazione 20 I contratti collettivi devono disciplinare le condizioni di provvista e di impiego di lavoro temporaneo. Contratti di formazione lavoro- la peculiarità di tale contratto è quella di essere a tutti gli effetti un contratto a tempo determinato, nel quale la prestazione lavorativa si intreccia con esperienze formative e la cui trasformazione in contratto a tempo indeterminato è incentivata dal Legislatore. La contrattazione collettiva ha disciplinato tale tipologia di contratto. Categorie funzionali ed aree La legge 11 luglio 1980 n .312 aveva introdotto otto qualifiche funzionali , ad ognuna delle quali corrispondeva un determinato livello retributivo. Attualmente le ex qualifiche funzionali sono state raggruppate in 4 categorie : A ( ex I/II/III livello) ; B (ex IV/V livello) ; C(ex VI livello); D (ex VII/VIII livello ) . All'interno di ogni categoria sono raggruppati diversi profili professionali , fondati sulla tipologia della prestazione lavorative, considerata in relazione ai requisiti culturali, al grado di responsabilità, alla sfera di autonomia, ai requisiti di accesso . In particolare : 21 Categoria A - conoscenze di tipo operativo generale la cui base teorica si sviluppa con la scuola dell'obbligo; è acquisibile attraverso esperienza diretta; contenuti di tipo ausiliario e problematiche semplici; relazioni interne . Lavoratore che trasporta persone o merci; attività esecutive prevalentemente o di tipo manuale, (es. custodi, bidelli); Categoria B: buone conoscenze specialistiche (scuola dell'obbligo e corsi di formazione) ed un grado di esperienza discreto; contenuto di tipo operativo con responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi amministrativi; discreta complessità di problemi da affrontare e delle soluzioni possibili; relazioni organizzative interne di tipo semplice; relazioni con utenti di natura diretta; lavoratore che provvede ad elaborazione di atti e provvedimenti con sistemi di video scrittura e fogli elettronici; invia posta e fax (Ex. addetti all'archivio, cucina, conduttori scuola bus, operai). Il trattamento economico per l'ex V qualifica è fissato nella posizione iniziale B3. Categoria C: approfondite conoscenze meno specialistiche (base teorica scuola media superiore), necessità di aggiornamento, esperienza pluriennale, contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi amministrativi; media complessità dei problemi da affrontare sulla base di modelli esterni predefiniti; relazioni esterne anche con altre unità 22 organizzative; relazioni dirette con utenti; lavoratore che svolge attività istruttoria in campo amministrativo, contabile e professionali tecnico tipiche avvalendosi del profilo; di conoscenze es: assistente amministrativo, ragioniere, geometra . Categoria D: elevate conoscenze pluri- specialistiche (base teorica laurea breve o Diploma di Laurea specialistica) e grado di esperienza pluriennale; contenuto di tipo tecnico- gestionale ed operativo con responsabilità di risultati reativi ad importanti processi amministrativi; elevata complessità di problemi da affrontare;relazioni interne di natura negoziale e complessa; relazione con utenti di natura complessa e negoziale; es: lavoratore che espleta attività di ricerca, studio, elaborazione dati; compiti di alto contenuto specialistico, istruzione, predisposizione di atti e provvedimenti amministrativi comportanti un significato grado di complessità; es. ingegnere, specialista amministrative, giuridico assistente in sociale, attività economo, giornalista,... La Dirigenza Locale Ai Dirigenti spetta la direzione degli Uffici e dei Servizi secondo i criteri e le norme stabiliti dallo Statuto e dai Regolamenti . Sono tenuti a seguire le linee di principio del Consiglio e della Giunta; la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è pertanto data ai Dirigenti 23 i quali hanno potere autonomo di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo, di spesa. Corollario dell'autonomia operativa dei dirigenti è l'accentuata responsabilizzazione in relazione agli obiettivi dell'Ente, della correttezza dell'azione amministrativa, dell'efficienza e dei risultati di gestione. Il conferimento degli incarichi dirigenziali avviene a tempo determinato. La Legge 145/02 ha introdotto la figura della Vice Dirigenza con relativa possibilità per i Dirigenti di delegare alcune delle loro funzioni; e la possibilità di mobilità tra pubblico e privato . Nei Comuni privi di funzioni dirigenziali, le medesime possono essere attribuite ai responsabili degli Uffici e dei Servizi indipendentemente dalla loro qualifica fatta comunque salva la possibilità di attribuzioni di tali funzioni e competenze al Segretario generale. Nei Comuni con meno dei 5000 abitanti la finanziaria per il 2002, ha previsto la possibilità al fine di operare un contenimento di spesa, di attribuire ai componenti dell'organo esecutivo la responsabilità degli Uffici e dei Servizi ed il potere di adottare atti anche di natura gestionale e tecnica, fatta comunque salva la possibilità di attribuzioni di tali funzioni e competenze al Segretario generale. Gli incarichi a contratto 24 Gli Enti locali possono dotarsi dell'apporto di soggetti dalla qualificata professionalità, eventualmente stipulando contratti al di fuori della dotazione organica oppure facendo ricorso a collaborazioni esterne. L'ipotesi più rilevante è quella del Dirigente a termine. Solo i contratti a tempo determinato danno vita a un rapporto di lavoro subordinato con l'Ente; le convenzioni a termine per collaborazione e consulenza esterna comportano il fatto che il consulente non sia un dipendente della Pubblica amministrazione, ma un professionista che mette a disposizione degli Uffici comunali le sue cognizioni tecniche su una certa materia per realizzare un obiettivo specifico. Normativa: D.P.R. 10.01.1957, n.3 “Testo unico degli impiegati civili dello Stato”; D.P.R. 30.06.1972, n.748 “sulle qualifiche dirigenziali”; Legge 11.07.1980, n.312 “sulle qualifiche funzionali e il dovere di produttività”; Legge quadro 29.03.83, n.93 “sulla contrattazione collettiva nell'area del pubblico impiego”; Legge 23.10.1992, n.421 “contenente la delega al Governo per la razionalizzazione e revisione del pubblico impiego”; D. Lgs. 3.02.1993, n.29 “in attuazione della delega per la privatizzazione del lavoro pubblico”; 25 D.Lgs. 31.03.1998, n.80 “contenente il completamento del processo di privatizzazione del pubblico impiego (privatizzazione del rapporto di lavoro dei Dirigenti Generali, semplificazione e riordino della contrattazione collettiva, accentuazione della separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa); D.Lgs. 28.10.1998, n.387 che ha apportato correzioni ed integrazioni al D.Lgs. n.80/1998 e al D.Lgs. n.29/1993; Codice Civile e Leggi speciali sul lavoro nell'Impresa (compreso lo Statuto dei lavoratori che trova integrale applicazione nell'ambito del pubblico impiego); Contrattazione collettiva disciplinata dal D.Lgs. n.396/1997 e che prevede contratti collettivi nazionali di comparto e contratti integrativi. SRZ/AGRIC/relaz04/file: D diritti e doveri 26