La Comunicazione nelle Società Democratiche

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La Comunicazione nelle
Società Democratiche
STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE SOCIALE
Titolo: La comunicazione nelle società democratiche - strumenti di partecipazione sociale
© 2013 Laboratorio Mondo- [email protected] - www.laboratoriomondo.it
Autore: Laboratorio Mondo - classi: 3A Economico Sociale - 3B e 3C Linguistico - 3A e
3B Scienze Umane Liceo Classico G.B Morgagni di Forlì -prof. Luigi Impieri
Grafica: Fabrizio Romboli
Con il Contributo di:
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Con il Patrocinio e il Supporto di:
Comune di Forlì
Progetto Europeo Atrium per il Comune di Forlì
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Circoscrizione 3
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il
volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Giorgio Gaber, La Libertà 1972
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Prefazione
La mostra “La Comunicazione nelle società democratiche: uno
strumento di partecipazione sociale” è la conclusione del progetto
realizzato dall'Associazione Laboratorio Mondo in collaborazione
con alcune classi terze del Liceo Classico G.B. Morgagni di Forlì,
coadiuvati dall'insegnante di storia dell'arte Luigi Impieri.
Questo progetto è stato finanziato dalla Fondazione Cassa Dei Risparmi di Forlì e si inserisce all'interno del Progetto Europeo Atrium,
con il patrocinio del Comune di Forlì e della Circoscrizione 3.
Il perché di questa scelta...
Sono stati coinvolti circa 150 ragazzi, supportati dalla costante presenza di operatori di Laboratorio Mondo esperti in mediazione, e il
lavoro si è svolto principalmente nelle classi dell'istituto. Le diverse
fasi della lavorazione sono state scandite dalla documentazione e il
confronto sull'uso dei manifesti in epoca fascista, e l'utilizzo dei manifesti pubblicitari nei giorni nostri.
La ricerca è stata indirizzata verso un'analisi critica dell'uso della
propaganda nelle due diverse epoche storiche, e i ragazzi sono stati
portati a lavorare creativamente per adattare questo strumento a
temi di interesse quotidiano.
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Attraverso lo studio della propaganda fascista, inoltre, gli studenti si
sono potuti confrontare con una memoria storica fortemente connessa al territorio in cui sono calati quotidianamente, accrescendone la consapevolezza grazie al dialogo, all'ascolto attivo e alla produzione artistica, stimolati dagli operatori.
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In questo senso, il nostro contributo rientra nella più ampia programmazione pensata per gli eventi collaterali alla mostra “Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre”, proponendo proponendo però il punto di vista degli studenti.
Perché parlare di propaganda?
La propaganda è il pianificato utilizzo di tecniche di persuasione atte
al raggiungimento di specifici benefici per chi ne organizza il processo. Durante la prima metà del novecento, con le istanze futuriste
e il regime fascista, il manifesto propagandistico assume l'apice del
suo valore comunicativo e artistico. La persuasione delle masse diventa obiettivo primario, e la cieca adesione al nuovo contesto politico ne è il fine ultimo.
Nella seconda metà del secolo, e ancora di più con il nuovo millennio e l'esplosione dei nuovi mezzi di comunicazione, la struttura base del manifesto propagandistico riprende vita nella comunicazione
pubblicitaria, dando il via a tantissime possibilità di interpretazione
della questione.
Il nostro progetto si inserisce in questo contesto con un duplice
obiettivo: da un lato, riflettere sul ruolo del manifesto in ambito propagandistico; dall'altro, contestualizzarne le istanze artistiche al
giorno d'oggi, offrendo un parallelo con i metodi di comunicazione
della nostra quotidianità.
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I manifesti creati dai ragazzi sono segni tangibili del loro impegno,
delle loro idee e dei loro valori. Le loro convinzioni sono state riportate su carta, e sono non solo traduzione delle loro capacità artistiche, ma anche riflesso della vicinanza a temi attuali e delicati, come
la violenza sulle donne, la lotta alla droga, l'integrazione e il potere
dei media. L'apporto delle nuove generazioni è fondamentale per la
comprensione di questi temi. Il nostro lavoro è qui a testimoniarlo.
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...il nostro punto di partenza...
Il lavoro propostomi dall’associazione “Laboratorio Mondo”, consistente nella realizzazione di un “manifesto” attraverso il quale poter
comunicare idee relative all’età contemporanea, coinvolgendo gli
alunni della scuola in cui insegno, mi ha da subito interessato.
Intanto perché così ho avuto l’occasione di affrontare un progetto
pensato per coinvolgere ragazzi appartenenti ad un preciso territorio,
in questo preciso momento storico.
Ciò mi ha anche permesso di “svicolare” il mio insegnamento, dalle
fin troppo rigide linee guida di un programma ministeriale, pensato in
forma astratta e perciò asettica.
Mi è anche sembrato importante, poter “riprendere un lavoro scolastico”, sia pure fuori dai generis, con alcune mie ex alunne, responsabili dell’iniziativa promossa dall’associazione “Laboratorio Mondo”
di Forlì: Elena e Silvia, che si era interrotto, dopo il superamento dell’esame di maturità da parte loro, già alcuni anni fa.
Penso che sia sempre bello e interessante per entrambi, insegnante
e discente, poter continuare un dialogo didattico, anche dopo
l’esperienza dei cinque anni delle scuole superiori, a dimostrazione
che insegnare ed apprendere, sono due verbi che si coniugano anche al di là del tempo e dello spazio.
Insomma è stimolante sapere che il filo che unisce noi individui durante l’esperienza educativa, non si spezza mai in maniera definitiva,
al contrario mi piace immaginare che esso possa prolungarsi, mentre
srotoliamo il gomitolo infinito della conoscenza.
Interessante poi è stato incontrare altri ragazzi dell’associazione,
come Daniele, che ha mostrato tutto l’entusiasmo e l’impegno necessario, per portare avanti un progetto come questo.
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Quest’incontro ancora una volta mi ha dimostrato a differenza di
quanto a volte fin troppo superficialmente si va blaterando, che le
nuove generazioni, sono tutt’altro che “choosy”.
Inoltre nel condividere questo progetto, si è creata l’occasione, per
tutti noi di mettere a confronto le diverse “mentalità”, di tre generazioni differenti: la mia, quelli dei ragazzi “post-universitari” di “Laboratorio Mondo” e quella degli alunni delle classi terze del liceo G.B.
Morgagni di Forlì.
Dal punto di vista tematico, si è trattato di analizzare il “linguaggio
espresso dai manifesti politici, realizzati in particolare modo all’epoca
del ventennio fascista”.
Essi evidenziavano fortemente l’idea di una propaganda che comunicava valori ideologici discutibili, come l’esaltazione della guerra, il
ruolo dominante nella società e nella famiglia, della figura maschile,
la discriminazione razziale.
Nei diversi incontri effettuati a scuola, tra i responsabili dell’associazione, il sottoscritto e gli alunni delle cinque classi coinvolte, abbiamo stabilito quasi immediatamente che al contrario di quanto avveniva in quell’epoca, noi avremmo dovuto esprimere concetti dialoganti fra le libertà personali e quelle collettive.
Dopo aver concordato questo punto di partenza, i ragazzi hanno potuto dar vita alla produzione di manifesti, attraverso i quali promuovere le proprie idee, senza alcuna censura.
Insomma il nostro è stato un bel viaggio, che credo ci abbia aiutato,
almeno a provare a rispondere alla domanda che forse tutti si fanno
guardandosi davanti a uno specchio e che è anche il titolo di uno dei
dipinti più noti di Paul Gauguin: “Chi siamo, dove andiamo, da dove
veniamo?”.
Luigi Impieri
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Opere in Mostra
Il progetto “La comunicazione nelle società democratiche: uno
strumento di partecipazione sociale” ha suscitato attenzione ed interesse nella nostra classe. Insieme abbiamo analizzato la propaganda del periodo fascista, riflettendo sul ruolo che il manifesto
pubblicitario ha assunto nella nostra contemporaneità.
Grazie a questo progetto abbiamo potuto esporre la nostra opinione
e considerare quanto la propaganda influisca nella nostra vita e nelle
nostre scelte.
Classe 3A indirizzo Economico Sociale Liceo Classico G.B.Morgagni, Forlì
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Amicizia- Arnone e Stigliani
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L’economia muove il mondo- Mambelli e Giovannini
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Natura è più bello- Marchi e Fantini
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Contro il fumo- Pedrona, Pasqui e Picci
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Omosessuale dov’è il male?- Rossi, Alemanni e Zanzani
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Paciamo - Rustignoli, Cortini e Terranova
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Camminando con eleganza sul ciglio dell’amora- Severi, Martinelli
e Casadei
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Stop Dirinking Start living- Vadi, Quattrini e Donati
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Attraverso il progetto “La comunicazione nelle società democratiche: uno
strumento di partecipazione sociale”, la nostra classe ha lavorato con impegno e dedizione per realizzare dei manifesti frutto dei nostri valori e delle
nostre idee.
I temi che abbiamo affrontato riguardano l'attualità: femminicidio, pedofilia,
riciclo, assunzione di sostanze stupefacenti, sport e l'importanza di ogni
individuo nel mondo, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche e
mentali.
Nel disegnare, colorare e produrre queste opere ci siamo concentrati per
trasmettere al pubblico un qualcosa che ci caratterizzasse, che esprimesse
la nostra identità, ciò che abbiamo dentro: la nostra volontà di cambiare la
realtà in cui viviamo.
Classe 3A indirizzo Scienze Umane Liceo Classico G.B.Morgagni, Forlì
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La droga ti cancella - Dibari, Martelli e Mercuriali
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Non lasciarti calpestare- Frattolillo e Bagnoli
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25 Aprile- Ligas, Batignani e Milandri
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Spalanchiamo le porte della conoscenza- Oriani e Leoni
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I bambini dovrebbero vivere come in una favola- Penni, Mangelli e Porcellini
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Recicliamo o inquiniamo?- Tampieri, Fragorzi e Severi
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Siamo tutti figli delle donne- Zecchini, Zecchi e Castellucci
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Difendiamo
L’infanzia
Difendiamo l’infanzia- Di Stefano, Dallamore e Walkiewicz
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Con questo progetto abbiamo imparato l'arte del manifesto.
Per realizzare le nostre opere abbiamo lavorato in piccoli gruppi ed
ci siamo focalizzati sulla rappresentazione di argomenti a noi cari,
quali:lo scoutismo, l'integrazione, la città di Forlì, l'evoluzione, il
servizio civile e la famiglia.
Queste tematiche fanno parte della nostra vita quotidiana, e ci
hanno motivato a confrontarci tra di noi, per riflettere sulle nostre
scelte e trasmettere un messaggio alla cittadinanza.
E' proprio questo lo scopo del manifesto: diffondere un idea servendosi di una frase, di un disegno o di una foto.
Classe 3B indirizzo Linguistico Liceo Classico G.B.Morgagni, Forlì
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Revolution- Strada, Guidetti e Verni
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FORLI’
Forlì- Rabiti, Monti, Fiore e Bigazzi
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E’ questa la democrazia?
Questa è democrazia- Moqi
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Family- Lombardi, Ye, Giovannetti e Mengoli
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E’ più facile spezzare un atomo
...che un pregiudizio!!!
E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio- Gluszek, Gavelli e Turroni
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Cyrcus- Bigazzi, Carlucci e Sortino
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Se siamo solidali- Bardi, Martinenego, Fantini e Lugherini
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Circo - Carlucci
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Attraverso il progetto “La comunicazione nelle società democratiche: uno strumento di partecipazione sociale” abbiamo avuto
l'opportunità di esprimere i nostri sentimenti e gli ideali che ci
caratterizzano.
Questa esperienza ci ha aiutati a prendere coscienza della molteplicità degli aspetti che compongono la società in cui viviamo.
I criteri secondo i quali abbiamo scelto i nostri messaggi sono la
valorizzazione e la tutela di ideali a noi cari.
Gli stessi sono stati adottati come spunti di riflessione per il progetto e, soprattutto, per la nostra condizione quotidiana.
Classe 3B indirizzo Scienze Umane Liceo Classico G.B.Morgagni, Forlì
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Permettile di volare sul mare- Andreoni, Gaudenzi e Versari
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Siate ciò che siete- Ragazzini e Fiaschi
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E’ facile prendersersela con i più deboli. E se domani il più debole fossi tu?Casadio, Cipolloni e Zambelli
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Live your freedom- Leoni, Tassani e Serra
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Don’t smoke cannabis and take back your life- Lucchesino, Castellucci e Pedrizzi
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Ricordati chi sei- Ricci, Cappelli e Casadei
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Difendi la cultura- Siboni, Balzani e Scheda
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Ognuno vede quel che sembri, pochi sentono quel che sei- Valgimigli e Morelli
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La bellezza delle cose è nella mente di chi le contempla- Zoli, Cignani e Sansavini
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Ci è stata offerta la possibilità di partecipare ad un progetto originale: esporre un tema attuale attraverso la realizzazione di manifesti
pubblicitari. Abbiamo accolto la proposta con piacere, poiché ci ha
permesso di esprimere le nostre opinioni, lavorando in piccoli
gruppi per circa quattro mesi.
Il risultato è stato più che soddisfacente, e gli argomenti sono stati
trattati per mezzo di tecniche differenti, creando un insieme ben
integrato. Il nostro obiettivo non era ottenere un bel voto, ma poter
dare il nostro contributo creare qualcosa in cui crediamo.
Pensiamo di esserci riusciti.
Classe 3C indirizzo Linguistico Liceo Classico G.B.Morgagni, Forlì
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Sii ciò che scegli di essere- Beccucci, Romanelli e Gori
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Ogni forma di pensiero è arte- Bellavista e Zampiga
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Tagli alla scuola- Bernardini e Sileli
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Contro le pellicce- Cangiu e Racci
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I bulli sono palloni gonfiati- Coveri, Venturini e Zattini
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Società moderna- Molea e Briganti
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Fai esplodere...
la tua creatività!!!
Fai esplodere la creatività- Lepore
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Ultima cena- Locatelli, Mainetti Elmezouak
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Contro il fumo- Mardeta
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STUDIARE?
FORSE NE VALE LA PENA!!!
Asini/studiare ne vale la pena- Martignano e Zampiga
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Non è questione di sesso- Marzocchi
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Gli occhi mentono, i lividi no- Rossi
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I confini sono la ferita del mondo- Yarda60
Grazie agli oltre 100 studenti che hanno lavorato e partecipato per la
realizzazione di questa meravigliosa Mostra di Manifesti.
Grazie al Prof. Impieri, importante riferimento e preziosa guida!
Grazie a Laboratorio Mondo e a chi si è impegnato per realizzare un
progetto così interessante e coinvolgente!
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