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Note ed esempi sul MODELLO AD – AS
Il modello AD-AS è un modello di equilibrio economico generale (a differenza del modello ISLM che è, invece, un modello di equilibrio parziale) che caratterizza anche l’equilibrio nel
mercato del lavoro. Di conseguenza, i prezzi non sono più dati (variando i salari, variano
anche i prezzi praticati dalle imprese) e il problema dell’inflazione non è più trascurabile.
Il modello AD-AS è il modello della c.d. “sintesi neoclassica”, una teoria che ha integrato il
pensiero keynesiano con quello classico. Le due curve di offerta aggregata, quella di breve
periodo SRAS (Short Run Aggregate Supply – inclinata positivamente nel piano inflazionereddito) e quella di lungo periodo LRAS (Long Run Aggregate Supply – indipendente
dall’inflazione giacché il reddito nel lungo periodo sarà dato e pari a quello potenziale Y*)
identificano, infatti, i due diversi pensieri: l’idea keynesiana che la politica economica è
efficace (nel breve periodo) e l’idea classica di inefficacia della politica economica (nel lungo
periodo). In sostanza, la curva di offerta aggregata di lungo periodo (LRAS) non è altro che
una retta tracciata in corrispondenza del valore Y = Y*. Nel lungo periodo, infatti, la politica
economica non ha effetto e dunque il reddito effettivo o reale sarà sempre pari a quello
potenziale (di lungo periodo). Inoltre, nel lungo periodo, le aspettative circa l’inflazione sono
corrette e il livello generale dei prezzi sarà uguale a quello atteso.
π
LRAS
SRAS
Y
Y*
Si ricordi, che l’equilibrio finale sarà sempre caratterizzato dall’intersezione delle tre curve
(AD, SRAS e LRAS).
π
LRAS
SRAS
AD
Y
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Test n. 1
La curva AD può spostarsi:
a) verso destra o verso sinistra;
b) verso l’alto o verso il basso.
La curva SRAS può spostarsi:
c) verso destra o verso sinistra;
d) verso l’alto o verso il basso.
•
La curva AD mostra gli effetti (negativi) dell’inflazione sul reddito Y (asse delle ascisse);
•
La curva SRAS mostra gli effetti (positivi) di Y sull’inflazione (asse delle ordinate).
Test n. 2
Con riferimento al modello AD–AS, provvedimenti espansivi di politica economica:
a) spostano la curva LRAS;
b) spostano la curva SRAS;
c) spostano la curva AD;
d) hanno effetti diversi sul PIL a seconda che si tratti di politica fiscale o di politica
monetaria;
e) hanno gli stessi effetti sul PIL a prescindere dal tipo di politica economica usata.
•
Una politica economica ESPANSIVA sposta verso destra la curva AD sia che lo Stato RIDUCA
le imposte (o AUMENTI la spesa pubblica) sia che banca centrale sposti verso IL BASSO la
propria funzione di reazione, cioè RIDUCA il tasso di interesse;
•
Una politica economica RECESSIVA sposta verso SINISTRA la curva AD sia che lo Stato
AUMENTI le imposte (o RIDUCA la spesa pubblica) sia che banca centrale sposti verso
L’ALTO la propria funzione di reazione, cioè AUMENTI il tasso di interesse;
Test n. 3
In caso di shock dal lato dell’offerta, la curva di offerta aggregata di lungo periodo LRAS:
a) non si sposta mai;
b) si sposta sempre;
c) può spostarsi solo in caso di shock reali;
d) può spostarsi solo in caso di shock nominali.
•
In caso di shock reali, infatti, la variazione della produzione potenziale è permanente.
2
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Esercizio n. 1
Si utilizzi il grafico del modello AD-AS per mostrare gli effetti (di breve e di lungo
periodo) di una politica economica restrittiva, sapendo che l’economia si trova nel
punto di equilibrio A dato dall’incrocio delle curve LRAS, SRAS e AD (disegnate in nero).
Una politica economica restrittiva:
1) determina uno spostamento della curva AD verso sinistra (da AD ad AD’ disegnata in rosso),
determinando il nuovo equilibrio di breve periodo nel punto B. In tale punto si viene a creare
un gap recessivo (in cui Y < Y*), …
2) … il gap recessivo provoca una revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione. A questo
punto è la curva SRAS che si muove, spostandosi verso il basso (da SRAS a SRAS’ disegnata in
rosso) e determinando il nuovo equilibrio di lungo periodo nel punto C, in cui l’output è pari a
quello potenziale, ma il tasso di inflazione è più basso di quello iniziale.
In definitiva se:
•
Y (= reddito effettivo/reale) < Y* (= reddito potenziale/di lungo periodo), le imprese
stanno producendo al di sotto del loro livello potenziale. Di conseguenza, le imprese
abbassano i prezzi per stimolare la domanda, determinando una revisione al ribasso dei
prezzi e dell’inflazione. La SRAS si sposta verso il basso.
•
Y (= reddito effettivo/reale) > Y* (= reddito potenziale/di lungo periodo), le imprese
stanno producendo al di sopra del loro livello potenziale. Di conseguenza, le imprese
avranno convenienza ad aumentare i prezzi, visto che la domanda è elevata, determinando
una revisione al rialzo dei prezzi e dell’inflazione. La SRAS si sposta verso l’alto.
Esercizio n. 2
Utilizzando il grafico del modello AD-AS riportato in basso (dove A è il punto di
partenza, l’equilibrio di lungo periodo in cui si incrociano le curve LRAS, SRAS e AD), si
rappresenti graficamente cosa accade in caso di shock nominale negativo dal lato
dell’offerta subito accompagnato da una politica economica espansiva.
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In caso di uno shock nominale negativo dal lato dell’offerta (aumento improvviso dei costi):
1) La curva SRAS si sposta verso l’alto (primo movimento – freccia rossa). Ora l’intersezione tra
SRAS’ e AD è nel punto B che è un nuovo equilibrio di breve periodo (non di lungo periodo);
2) Una politica economica espansiva sposta la curva AD verso destra, da AD a AD’ (secondo
movimento – freccia blu).
Così facendo, si stabilizzerà la produzione al suo livello potenziale, sebbene ciò comporterà un
tasso di inflazione maggiore (il nuovo equilibrio è infatti il punto C).
Esercizio n. 3
Partendo dal punto di equilibrio di lungo periodo (dato dall’incrocio delle curve LRAS,
SRAS e AD) si usi il modello AD-AS per spiegare gli effetti di breve e di lungo periodo nel
caso in cui la banca centrale sposti verso il basso la propria funzione di reazione.
Si ricordi che spostando verso il basso la propria funzione di reazione, la banca centrale sta
adottando una politica monetaria più espansiva, poiché sta riducendo il tasso di interesse
nominale e quindi quello reale. Di conseguenza,
1) La curva AD si sposta verso destra determinando nel breve periodo un aumento del prodotto
(gap espansivo Y > Y*);
2) Nel lungo periodo, quindi, si avrà l’aggiustamento al rialzo delle aspettative sui prezzi e
sull’inflazione e, dunque, uno spostamento verso l’alto della curva SRAS. In definitiva, nel
lungo periodo, il prodotto tornerà al suo livello potenziale, ma il tasso di inflazione sarà più
elevato.
Esercizio n. 4
Utilizzate il grafico del modello AD-AS per mostrare gli effetti di una grave crisi
petrolifera che determina una caduta del PIL potenziale (il sistema economico prima
della crisi si trova nel punto di equilibrio A con un PIL potenziale pari a Y*).
È evidente che si tratta di uno shock reale che sposta la curva LRAS verso sinistra. Ora il nuovo
PIL potenziale a cui l’economia convergerà nel lungo periodo è Y** e non più Y*. Di conseguenza,
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il punto A individua una situazione di gap espansivo (il PIL effettivo è maggiore di quello
potenziale) che determinerà una revisione al rialzo delle aspettative sui prezzi e sull’inflazione.
Lo spostamento verso l’alto della SRAS porterà al nuovo equilibrio di lungo periodo nel punto B.
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