CORSO DI LAUREA IN LOGOPEDIA PROGRAMMA DEI CORSI FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO GENERAZIONE E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI Fisiologia delle cellule eccitabili (potenziale d’azione) Comunicazione tra cellule nervose (sinapsi) Plasticità sinaptica, memoria, apprendimento, sviluppo SISTEMI SENSITIVI: Somestesia Neurofisiologia della Visione Neurofisiologia dell’Udito Neurofisiologia dell’Equilibrio FISIOLOGIA ORL MECCANICA DELLA VENTILAZIONE POLMONARE PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO Funzioni della laringe e delle corde vocali FISIOLOGIA DEL CAVO ORALE Masticazione Deglutizione ATTIVITÀ MOTORIE: Riflessi spinali Movimento volontario ORGANIZZAZIONE CORTICALE DEL LINGUAGGIO Corteccia cerebrale Linguaggio Lateralizzazione emisferica STATI DI COSCIENZA: Sonno. Elettroencefalogramma Basi neurofisiologiche della coscienza e della attenzione TESTI CONSIGLIATI: Purves et al., Neuroscienze, Zanichelli Carbone et al., Fisiologia, Edises GENERAZIONE E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI FISIOLOGIA DELLE CELLULE ECCITABILI Assone gigante di calamaro Da: Purves et al NEUROSCIENZE Zanichelli 1: l’elettrodo di registrazione è appoggiato sulla membrana dell’assone interruttore amplificatore Sistema di visualizzazione Generatore di corrente Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione Elettrodo di riferimento (massa) ASSONE mV +20 0 -­20 -­40 -­60 -­80 msec 2: l’elettrodo di registrazione viene introdotto nell’assone amplificatore interruttore Sistema di visualizzazione Generatore di corrente Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ ASSONE mV +20 0 -­20 -­40 -­60 POTENZIALE DI RIPOSO -­80 msec Genesi del potenziale di riposo: la membrana cellulare Genesi del potenziale di riposo: la membrana cellulare Genesi del potenziale di riposo: le diverse concentrazioni, le pompe e i canali ionici ione K+ Na+ Ca2+ Cl-­ conc. Est. conc. Int. Est/Int Eion 5 mM 100 mM 1:20 -­80 mV 150 mM 15 mM 10:1 62 mV 2 mM 0,0002 mM 10.000:1 123 mV 150 mM 13 mM 11,5:1 -­65 mV 3: vengono somministrate cariche positive: i potenziali elettrotonici amplificatore interruttore Sistema di visualizzazione Generatore di corrente Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ Elettrodo di riferimento (massa) ASSONE mV +20 0 -­20 -­40 -­60 -­80 POTENZIALE DI RIPOSO POTENZIALE ELETTROTONICO msec 4: vengono somministrate cariche negative: il potenziale d’azione amplificatore interruttore Sistema di visualizzazione Generatore di corrente Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione -­ -­ -­ -­ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ Elettrodo di riferimento (massa) ASSONE mV +20 POTENZIALE D’AZIONE 0 -­20 -­40 -­60 -­80 POTENZIALE DI RIPOSO POTENZIALE ELETTROTONICO msec Genesi del potenziale d’azione Depolarizzazione Ciclo di Hodgkin Ingresso di Na+ Apertura dei canali per il Na+ 5: si inserisce un secondo elettrodo di registrazione: propagazione dei potenziali amplificatori interruttore Sistemi di visualizzazione Generatore di corrente Elettrodi di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione -­ -­ -­ -­ A B ASSONE mV +20 A B POTENZIALE D’AZIONE 0 -­20 -­40 -­60 -­80 POTENZIALE DI RIPOSO POTENZIALE ELETTROTONICO msec Movimenti ionici nella propagazione del potenziale d’azione + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ -­ + + + + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ + + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ A B + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ + + + -­ -­ -­ + + + + + + + + + + + + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ + + + -­-­ -­-­ -­-­ + + + -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ -­ A1 mV +20 0 B1 +20 A 0 -­20 -­20 -­40 -­40 -­60 -­80 A1 B1 B -­60 -­80 msec COMUNICAZIONE TRA CELLULE NERVOSE Tipi di comunicazione fra cellule SEGNALAZIONE AUTOCRINA E PARACRINA GIUNZIONI SERRATE (SINAPSI ELETTRICA) recettore TRASMISSIONE NERVOSA neurone segnale elettrico TRASMISSIONE ORMONALE sangue sinapsi chimica SINAPSI CENTRALE, ASSODENDRITICA SINAPSI PERIFERICA, NEUROMUSCOLARE 2 Un potenziale d’azione invade la terminazione sinaptica 1 Il neurotrasmettitore viene sintetizzato e immagazzinato in vescicole imbrigliate in una rete di proteine filamentose 3 La depolarizzazione della membrana provoca l’apertura di canali voltaggio-­dipendenti per Ca 4 Gli ioni Ca entrano nella terminazione 5 Gli ioni Ca attivano proteine filamentose che trascinano le vescicole fino alla membrana della terminazione 10 La membrana delle vescicole viene recuperata dentro la terminazione pre-­ sinaptica 9 Il passaggio di ioni crea una variazione del potenziale di membrana che si propaga elettrotonicamente fuori dalla zona sinaptica, lungo la membrana del neurone post-­ sinaptico 6 La membrana delle vescicole si fonde con quella della terminazione e il neurotrasmettitore diffonde nello spazio sinaptico 8 I canali post-­ sinaptici si aprono e si lasciano attraversare da Na, K o Cl 7 Il neurotrasmettitore si lega ai recettori della membrana post-­sinaptica Da: Purves et al NEUROSCIENZE Zanichelli 1 Tre neuroni eccitatori scaricano sul neurone postsinaptico.I singoli EPSP sono tutti sotto-­soglia. 2 I singoli EPSP convergono a livello del cono assonico, dove si sommano 3 Si genera un potenziale d’azione 1 Due neuroni eccitatori e uno inibitorio scaricano sul neurone postsinaptico. L’ampiezza dei singoli EPSP viene ridotta per sommazione algebrica con l’IPSP 2 Il potenziale che ne risulta è sotto-­ soglia e non si genera alcun potenziale d’azione PLASTICITÀ SINAPTICA MEMORIA APPRENDIMENTO SVILUPPO LTP: potenziamento a lungo termine Viene rilasciato glutammato, che si lega ai 1 recettori. Se è poco, apre solo gli AMPA e si ha una leggera depolarizzazione della membrana Se è molto, la depolarizzazione è maggiore e 2 influenza i recettori NMDA La depolarizzazione allontana gli ioni Mg2+ dal 3 recettore NMDA e ne apre il canale 6 1 7 4 Il Ca2+ entra nel citoplasma Il Ca2+ influenza il metabolismo cellulare e la 5 comparsa di nuovi recettori AMPA (non mostrati) 3 2 4 5 Sostanze paracrine rilasciate dalla cellula 6 postsinaptica aumentano il rilascio di glutammato da parte della cellula presinaptica Nuovi potenziali d’azione faranno rilasciare più glutammato, che interagirà con più recettori, 7 potenziando la risposta post-­sinaptica. Alternativamente: pochi potenziali d’azione, prima poco efficaci, saranno maggiormente efficaci AMPA: a-­amino-­3-­idrossi-­5-­metil-­4-­isossazolo-­ propionic acid NMDA: N-­metil-­D-­aspartic acid Plasticità: crescita di nuove sinapsi (formazione di nuove connessioni) Modificata da: Song-­Hai Shi et al., Science Jun 11 1999: 1811-­1816 Immagini, al microscopio a fluorescenza, di un particolare di dendrite apicale di un neurone dell’ippocampo, prima e dopo stimolazione ripetitiva di una fibra afferente. Dopo stimolazione ripetitiva si evidenzia la gemmazione di una nuova spina dendritica, la parte post-­sinaptica della sinapsi Se si stimola ripetutamente e per molto tempo la periferia sensitiva, il suo territorio corticale si espande Non aumenta il numero di elementi cellulari, ma si estendono le arborizzazioni di quelli già esistenti, così da “colonizzare” nuovi territori SINDROME DELL’ARTO FANTASMA un aspetto negativo della plasticità La stimolazione del braccio e della faccia evoca sensazioni nella mano “fantasma” braccio faccia Riorganizzazione della corteccia cerebrale dopo de-­afferentazione e de-­efferentazione Non solo la regione della mano si allarga a spese di quella della gamba, ma si verifica anche un aumento bilaterale dell’attività nelle aree sensitivo-­motorie, premotorie e supplementari, nel talamo e nel cervelletto. Attivazione PET durante il movimento di un joystick con la mano destra Modificato da Bruehlmeier et al., Eur. J. Neurosci., 10 :3918-­3922, 1998 CORTECCIA CEREBRALE Dopo la nascita, il numero di neuroni rimane quasi costante, ma i loro prolungamenti e le loro connessioni aumentano enormemente. Aumenta anche il numero di cellule non nervose, che diventeranno 10 volte più numerose dei neuroni Nascita 3 mesi 2 anni Alla nascita, la quantità di esperienze aumenta drammaticamente. Alcune reti sinaptiche si attivano più di prima e diventano più forti, dando origine a connessioni sempre maggiori e più complesse. All’età di 3 anni, ogni neurone ha circa 10.000 sinapsi;; quelle poco o non attive, verranno eventualmente eliminate. Il cervello è l’organo che, dopo il concepimento e per tutta la vita fetale, si accresce maggiormente. 200 180 Tessuti linfoidi 160 140 Cervello e testa 120 Nella vita prenatale, l’accrescimento cerebrale è prevalentemente dovuto a formazione di nuovi neuroni. 100 Corpo e maggior parte degli organi interni 80 60 40 Organi riproduttivi 20 Nella vita postnatale, l’accrescimento cerebrale è prevalentemente dovuto a formazione di nuove cellule non nervose 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Età in anni Andamento temporale dell’accrescimento, nella vita post-­natale, di alcuni distretti corporei. I dati comprendono sia maschi che femmine. Modificata da Current Pediatric Diagnosis & Treatment, 1984 Parti diverse del cervello maturano in tempi diversi, a secondo di fattori endogeni e per le necessità imposte dal mondo esterno Lo sviluppo, non più basato sull’aumento del numero dei neuroni, ma sulla mielinizzazione ed entità delle connessioni (numero di sinapsi), continua nell’infanzia 3-­6 anni Aree di rapida mielinizzazione I lobi frontali vanno incontro ad una rapida mielinizzazione, grazie alla quale i neuroni vengono isolati elettricamente gli uni dagli altri. Ciò ne migliora la comunicazione, aiutando il bambino a sviluppare, fra l’altro, le proprie capacità attentive e quelle motorie Lo sviluppo continua ancora nell’adolescenza, e ancora dopo Aree in maturazione Aree in rapido cambiamento Lobo parietale Lobi frontali Lobo temporale 7-­15 anni Quando il cervello entra nell ’ adolescenza, sottostà ad una nuova spinta maturativa, con possibili effetti, fra l ’ altro, sulle attitudini linguistiche e matematiche 16-­20 anni Nei lobi frontali si hanno continui cambiamenti, che sono alla base di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di guardare alla vita in generale I lobi frontali rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’individuo Corteccia anteriore del giro del cingolo Lobi frontali focalizza l’attenzione Corteccia prefrontale dorso-­laterale pianificazione, pensiero concettuale Corteccia prefrontale ventro-­mediale emozioni e significato delle sensazioni Corteccia orbito-­frontale inibizione delle azioni non appropriate