Collezione Liceo Scientifico Alessandro Serpieri Rimini 51.1 Esperienza di Edison (diodo termoionico) Descrizione Una lampada a filamento di carbone su piedistallo di legno è munita, nella parte superiore, di un elettrodo. Non firmato 1940? Cenni storici Thomas Alva Edison (Milan, Ohio 1847 – West Orange, New Jersey 1931) nel 1884, nel tentativo di migliorare l’efficienza delle proprie lampadine a filamento di carbone che avevano l’inconveniente di annerirsi a causa del deposito di particelle di carbone sulla parete interna del vetro, pensò di catturare tali particelle (cariche positivamente) per mezzo di un elettrodo negativo posto alla sommità della lampada stessa. L’esperimento fallì però Edison annotò nei propri appunti che si notava un passaggio di corrente quando l’elettrodo era mantenuto positivo, viceversa con l’elettrodo negativo, non si aveva corrente. Aveva inconsapevolmente inventato il diodo termoionico! Per avere una spiegazione esaustiva del fenomeno in forma quantitativa bisognerà aspettare la formulazione della legge di Richardson- Fermi che permette di prevedere il numero di elettroni emessi da un certo metallo al variare della temperatura. Enrico Fermi (Roma 1901 – Chicago 1954) Owen Willians Richardson (Dewsburry, Yorkshire 1879 – Alton 1959) Funzionamento Il filamento incandescente emette elettroni che possono essere captati dall’elettrodo se questo è positivo rispetto al filamento. Variando il potenziale dell’anodo e misurando contemporaneamente la corrente che circola nel circuito anodico si può costruire la caratteristica tensione- corrente del diodo. = 8 cm h = 23,5 cm m = 240g Uso Per illustrare l’effetto termoionico ed il principio di funzionamento del diodo. Nota : la tensione di lavoro della lampada non deve superare i 120 V. Bibliografia Carlo M. Fabbri 2004 Collezione Liceo Scientifico Alessandro Serpieri Rimini Edoardo Amaldi Fisica Generale parte II Marves Roma 1966 Carlo M. Fabbri 2004