ASPETTANDO LE L’ALFABETO L ALFABETO DEI NEURONI Piero Paolo Battaglini Centro BRAIN BRAIN, Dipartimento di Scienze della Vita, Vita Università di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita Centro BRAIN Università di Trieste Basic Research And Integrative Neuroscience COMUNICARE La funzione dei sistemi sensitivi è di generare una immagine dello spazio o del proprio corpo. SENSAZIONI INTERAGIRE MOVIMENTI La funzione dei sistemi motori t i è di generare una immagine del movimento che si intende compiere. La funzione di ogni sistema sensitivo è quella di fornire al sistema nervoso centrale una rappresentazione del mondo esterno Rappresentazione medioevale della concezione cardiocentrica di Aristotele Tatto Udito Olfatto Gusto Vista Equilibrio Propriocezione Temperatura D l Dolore TATTO Genesi del potenziale di riposo: la membrana cellulare Genesi del potenziale di riposo: la membrana cellulare Genesi del potenziale di riposo: le diverse concentrazioni, le pompe e i canali ionici ione K+ conc. Est. conc. Int. Est/Int Eion 5 mM 100 mM Na+ 150 mM 15 mM 10:1 62 mV Ca2 + 2 mM 0,0002 mM 10.000: 1 123 mV 150 mM 13 mM Cl- 1:20 -80 mV 11,5:1 -65 mV Trasduzione sensoriale QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Assone gigante di calamaro 1: l’elettrodo di registrazione è appoggiato sulla membrana dell’assone interruttore amplificatore G Generatore t di corrente t Sistema di visualizzazion e Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione Elettrodo di riferimento (massa) ASSONE mV +20 0 -20 -40 -60 -80 msec 2: l’elettrodo di registrazione viene introdotto nell’assone interruttore amplificatore G Generatore t di corrente t Sistema di visualizzazion e Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione Elettrodo di riferimento (massa) + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSONE mV +20 0 -20 -40 -60 POTENZIALE DI RIPOSO -80 msec 3: vengono somministrate cariche positive: i potenziali elettrotonici interruttore Sistema di visualizzazion e amplificatore G Generatore t di corrente t Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione Elettrodo di riferimento (massa) ++++ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSONE mV +20 0 -20 -40 -60 -80 POTENZIALE DI RIPOSO POTENZIALE ELETTROTONICO msec 4: vengono somministrate cariche negative: il potenziale d’azione interruttore Sistema di visualizzazion e amplificatore G Generatore t di corrente t Elettrodo di registrazione Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione - - - + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSONE mV +20 POTENZIALE D’AZIONE 0 -20 -40 -60 -80 POTENZIALE DI RIPOSO POTENZIALE ELETTROTONICO msec Genesi del potenziale d’azione Depolarizzazione Ciclo di Hodgkin Ingresso di Na+ Apertura dei canali per il Na+ 5: si inserisce un secondo elettrodo di registrazione: propagazione dei potenziali Amplificazione p interruttore Visualizzazione Generatore di corrente Elettrodi di registrazione g Elettrodo di riferimento (massa) Elettrodo di stimolazione - - - - A B ASSONE mV +20 A B POTENZIALE D’AZIONE 0 -20 -40 -60 -80 POTENZIALE DI RIPOSO POTENZIALE ELETTROTONICO msec Movimenti ionici nella propagazione del potenziale d’azione + + + + + + + + + + + + + + - - - - + + + + + + + + + + + + + + + + - - - - - - - - - - - - - -+ + + + - - - - - - - - - - - - - - A + + + + + + + + + + + + - - - - - - - - - - - - - + + +- B + + -- + + + - - - + + + + + + + + + + + + + -- - + + + - - - - - - - - - - - - A1 mV +20 0 B1 +20 A 0 -20 -20 -40 -40 -60 -80 A1 B1 B -60 -80 msec Codifica della durata e della intensità dello stimolo Adattamento dei recettori QuickTime™ e un deco p esso e C decompressore Cinepak epa sono necessari per visualizzare quest'immagine. Campi recettivi Campo recettivo del neurone sensitivo primario Neurone sensitivo primario Neurone sensitivo secondario Campo p recettivo del neurone sensitivo secondario Acuità sensoriale 1 Acuità sensoriale 2 Vie lemniscale e spino-talamica Plasticità corticale Plasticità: crescita di nuove sinapsi (formazione di nuove connessioni) Modificata da: Song-Hai Shi et al., Science Jun 11 1999: 1811-1816 Immagini, al microscopio a fluorescenza, di un particolare di dendrite apicale di un neurone d ll’i dell’ippocampo, prima i e dopo d stimolazione ti l i ripetitiva i titi di una fibra fib afferente. ff t Dopo D stimolazione ti l i ripetitiva si evidenzia la gemmazione di una nuova spina dendritica, la parte post-sinaptica della sinapsi LTP: potenziamento a lungo termine 1 Viene rilasciato glutammato, che si lega ai recettori tt i L’ingresso di Na+ attraverso il recettore 2 AMPA depolarizza la cellula post-sinaptica La depolarizzazione allontana gli ioni Mg2+ 3 dal recettore NMDA e ne apre il canale 6 1 4 Il Ca2+ entra nel citoplasma 5 3 2 6 La cellula diventa più sensibile al glutammato Sostanze paracrine rilasciate dalla cellula postsinaptica aumentano il rilascio di glutammato da parte della cellula presinaptica 4 5 AMPA: -amino-3-idrossi-5-metil-4-isossazolopropionic acid NMDA: N-metil-D-aspartic acid Destino dei neuroni con l’età Invecchiamento Inattività Esercizio L’attività mantiene i neuroni in buona salute esercizio Allenamento CORTECCIA CEREBRALE Dopo la nascita, il numero di neuroni rimane quasi costante costante, ma i loro prolungamenti e le loro connessioni aumentano enormemente. Aumenta anche il numero di cellule non nervose, che diventeranno 10 volte più numerose dei neuroni Nascita 3 mesi 2 anni Alla nascita, la quantità di esperienze aumenta drammaticamente. Alcune reti sinaptiche si attivano tti più iù di prima i e diventano di t più iù forti, f ti dando d d origine i i a connessioni i i sempre maggiori i i e più iù complesse. All’età di 3 anni, ogni neurone ha circa 10.000 sinapsi; quelle poco o non attive, verranno eventualmente eliminate. Successivamente, parti diverse del cervello maturano in tempi diversi, a secondo di fattori endogeni e per le necessità imposte dal mondo esterno LLo sviluppo, il non più iù basato b t sull’aumento del numero dei neuroni, ma sulla mielinizzazione ed entità delle connessioni (numero di sinapsi), continua nell’infanzia 3-6 anni Aree di rapida mielinizzazione I lobi frontali vanno incontro ad una rapida mielinizzazione, grazie alla quale i neuroni vengono isolati elettricamente gli uni dagli altri. altri Ciò ne migliora la comunicazione, aiutando il bambino a sviluppare, fra l’altro, le proprie capacità attentive e quelle motorie Lo sviluppo continua nell’adolescenza, e ancora dopo Aree in maturazione Aree in rapido cambiamento Lobo parietale Lobi frontali Lobo temporale 7-15 anni Quando il cervello entra nell’adolescenza, sottostà ad una nuova spinta maturativa, con possibili effetti, fra l’altro, sulle attitudini linguistiche e matematiche 16-20 anni Nei lobi frontali si hanno continui cambiamenti che sono alla base di nuovi cambiamenti, modi di pensare, di comportarsi e di guardare alla vita in generale Dendrite del neurone post post-sinaptico sinaptico Terminali assonici dei neuroni pre-sinaptici D d it Dendrite Assone Processi delle cellule gliali ASPETTANDO LE L’ALFABETO L ALFABETO DEI NEURONI Piero Paolo Battaglini Centro BRAIN BRAIN, Dipartimento di Scienze della Vita, Vita Università di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita Centro BRAIN Università di Trieste Basic Research And Integrative Neuroscience