Motivazioni come da Avviso a proporre la candidatura 1. Aver ideato/intrapreso un programma finalizzato a promuovere una maggiore tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro: Progetto di Ricerca Titolo INDIVIDUAZIONE DI STRATEGIE PREVENTIVE PER LA RIDUZIONE DEI DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI MALATI DI OPERATRICI SANITARIE Oggetto della Ricerca A) SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI Presentatori - ASS.COOP. Società Cooperativa Sociale ONLUS di Ancona - C.R.I.S.I.A. ( CENTRO RICERCHE E STUDI SULL' INFANZIA E L' ADOLESCENZA), FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE UNIVERSITÀ 'CARLO BO' DI URBINO - Cars & Labor Ente proponente ASS.COOP. Società Cooperativa Sociale ONLUS di Ancona - Oggetto ed obiettivi della ricerca Analisi del contesto NELL’AREA SANITARIA TRATTO LOMBARE LE ATTIVITÀ CHE COMPORTANO RISCHI A CARICO DEL DEL RACHIDE SONO IDENTIFICABILI CON LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI MALATI (MMM) DI PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI. IL “MAL DI SCHIENA” RAPPRESENTA UN PROBLEMA EMERGENTE TRA GLI OPERATORI SANITARI (OS) AL PUNTO DA RENDERE NECESSARI INTERVENTI PREVENTIVI LIMITANTI I DANNI SPECIFICI. STUDI IN MATERIA INDICANO LA MISURA DEI CARICHI DURANTE LE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO PAZIENTI NON COLLABORANTI NELLA SEGUENTE MANIERA: SOLLEVAMENTO DA SEDUTO A STAZIONE ERETTA DI UN PZ DI 73 KG.= 641 KG DI CARICO MASSIMO AGENTE SUI DISCHI LOMBARI TRASFERIMENTO LETTO/CARROZZINA: 448 KG (CARICO MEDIO SUL DISCO L5-S1) TRASFERIMENTO LETTO/CARROZZINA DI PAZIENTE NON 80 KG = 800 KG CARICO LOMBARE MASSIMO. IL 35 % DEGLI INFORTUNI DEGLI OS RIGUARDA LA COMPROMISSIONE O LESIONI A CARICO DELLA COLONNA VERTEBRALE CONSEGUENTI ALLA MMM. IL TASSO MEDIO NAZIONALE DI ASSENZA PER MALATTIA LEGATA A PATOLOGIE DEL RACHIDE NEGLI OS È DEL 16 %, RISPETTO ALL’8% RILEVATO NELLE ALTRE CATEGORIE. UN’ALTA PERCENTUALE DI OS ADDETTI ALL’ASSISTENZA DEI PAZIENTI (DALL’8% AL 10% DELLA FORZA LAVORO) HA RIDOTTE AUTOSUFFICIENTE DI CAPACITÀ LAVORATIVE A CAUSA DI PATOLOGIE AL RACHIDE OCCORSE SUL LAVORO. I DISTURBI ALLA SCHIENA DOVUTI A LAVORI FISICI PESANTI SONO STATI DOCUMENTATI NELLA POPOLAZIONE LAVORATIVA FEMMINILE TRA INFERMIERE E I MEDICI, LE PULITRICI, LE CUOCHE E LE LAVANDAIE. LE SPESSO NON SI CONSIDERA CHE IN ALCUNI LAVORI LE DONNE POSSONO PORTARE AVANTI UN LAVORO FISICAMENTE PESANTE. AD ESEMPIO, L’ISTITUTO (NIOSH) NAZIONALE AMERICANO PER LA SICUREZZA SUL LAVORO RIPORTA CHE IL NUMERO DI LESIONI DA STIRAMENTO TRA LE DONNE MEDICO È PIÙ DEL DOPPIO RISPETTO DELLA NAZIONALE, MEDIA CASALINGHE È TRE VOLTE LA MEDIA NAZIONALE. MENTRE UN PER LE ALTRO STUDIO AMERICANO HA TROVATO CHE LE INFERMIERE SOLLEVANO PIÙ SPESSO I PAZIENTI RISPETTO AI COLLEGHI MASCHI, CHE SONO PIÙ FREQUENTEMENTE IMPIEGATI PER COMPITI MANAGERIALI, CHIRURGICI O DI TERAPIA INTENSIVA, DOVE IL LAVORO DI SOLLEVAMENTO È MINORE. I DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI (DMS) COMPORTANO: ASSENZE, ANCHE PROLUNGATE, PER MALATTIE; IDONEITÀ PARZIALI E/O INIDONEITÀ; MAGGIORI COSTI AZIENDALI E SOCIALI; CAMBIAMENTI DI LAVORO; CARICHI DI LAVORO AUMENTATI, TURN OVER; IMPATTO SULLA QUALITÀ DELLA VITA DELL’OS. Analisi del fenomeno GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI FINORA SVOLTI SONO STATI PREVALENTEMENTE DI TIPO TRASVERSALE E RETROSPETTIVO, IN GENERALE POCO ADATTI PER INDAGARE MALATTIE DI TIPO ASPECIFICO, COME QUELLE DELL’APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO. COMUNQUE CONCORDI LA MAGGIOR PARTE NELL’AFFERMARE DELLE UNA INDAGINI CORRELAZIONE SONO TRA ESPOSIZIONE A MOVIMENTAZIONE DI PAZIENTI E COMPARSA DI LOMBALGIA ED UN MAGGIOR LIVELLO DI RISCHIO PER GLI CATEGORIE LAVORATIVE. POCHI OS RISPETTO AD ALTRE SINO AD OGGI SONO STATI INVECE GLI STUDI DI EFFICACIA RELATIVI ALLA IMPLEMENTAZIONE DI SOLUZIONI ERGONOMICHE ALLO SCOPO DI MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO. I MMM CONCERNONO, DI SOLITO, ASPETTI ORGANIZZATIVI INADEGUATI (CARENZA DI ORGANICO, CARICO ASSISTENZIALE, TEMPI DI LAVORO SEMPRE PIÙ SERRATI); INADEGUATI AUSILI IN DOTAZIONE: SCARSE ATTREZZATURE ( SOLLEVAPAZIENTI ED AUSILI MINORI..); STRUTTURE AMBIENTALI DI LAVORO INADEGUATE (MAL DISLOCAZIONE, PORTE STRETTE, CARENZA DEGLI SPAZI NELLE CAMERE); DEFICIT DI INFORMAZIONE-FORMAZIONE DEGLI OS. EMERGE ALLORA SEMPRE DI PIÙ DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA, L’OPPORTUNITÀ DI INDIRIZZARE GLI INTERVENTI DI TIPO PREVENTIVO SU PIÙ FRONTI, COME LA FORMAZIONE ALLE TECNICHE CORRETTE DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI, L’UTILIZZO DI AUSILI PRINCIPALI FATTORI DETERMINANTI IL RISCHIO DA MECCANICI, L’ATTIVITÀ FISICA, L’ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE E LA GESTIONE DELLO STRESS. Obiettivi specifici SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DELLE OPERATRICI SANITARIE VOLONTÀ DI ALLINEARSI CON IL RAZIONALE DEL D.LGS. 626/94, TITOLO V- ART. 47, 48 E 49 E ALLEGATO IV E CON LE INDICAZIONI CONTENUTE NEL PSR 2003-2005 DELLA REGIONE MARCHE, N. 2.12.2, PUNTO C, SICUREZZA SUL LAVORO PREVENZIONE E CONTENIMENTO DEL RISCHIO CONNESSO ALLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI MALATI ATTRAVERSO METODI EFFICACI DI FORMAZIONE CONTINUA DEGLI OS L’OBIETTIVO SPECIFICO DI QUESTO PROGETTO È VALUTARE L’EFFICACIA DI Descrizione INTERVENTI PREVENTIVI DI TIPO FORMATIVO E TECNICO PER RIDURRE LA dettagliata del progetto ricerca COMPARSA DI DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI ED IL CARICO DI LAVORO FISICO, IN UNA POPOLAZIONE DI OPERATRICI SANITARIE (INFERMIERE PROFESSIONALI E NON) ADDETTE ALL’ASSISTENZA E SOTTOPOSTI AL RISCHIO SPECIFICO DA MOVIMENTAZIONE DI PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI. LA POPOLAZIONE IN STUDIO SARANNO LE OPERATRICI SANITARIE ADDETTE ALL’ASSISTENZA DI PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI RICOVERATI PRESSO STRUTTURE DI ASSISTENZA GESTITE DALLA ASSCOOP, COOPERATIVA SOCIALE CHE EROGA SERVIZI SOCIO-SANITARI-ASSISTENZIALI. LO STUDIO SARÀ ARTICOLATO NELLE SEGUENTI FASI : 1. ANALISI DEI DATI INFORTUNISTICI SPECIFICI; VALUTAZIONE RISCHIO ED ANALISI ERGONOMICA DELLA ATTIVITÀ SVOLTE 2. INTERVENTI PREVENTIVI INTEGRATI 3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI 1. ANALISI DEI DATI INFORTUNISTICI SPECIFICI; RISCHIO ED LA VALUTAZIONE DEL DEL ANALISI ERGONOMICA DELLA ATTIVITÀ SVOLTE PRIMA FASE DELLO STUDIO, DI TIPO LONGITUDINALE, AVRÀ L'OBIETTIVO DI RACCOGLIERE DELLE MISURE DI OUTCOME (NUMERO DI CASI DI LOMBALGIA DA SFORZO, NUMERO DI CASI DI MAL DI SCHIENA VERIFICATISI NEGLI ULTIMI 12 MESI, LIVELLO RIFERITO DI SFORZO FISICO PERCEPITO). I SOGGETTI COINVOLTI SARANNO OPERATRICI SANITARIE (INFERMIERE PROFESSIONALI E OTA) IL CAMPIONE È RAPPRESENTATO DA TUTTE LE OPERATRICI IN SERVIZIO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE DELLA REGIONE MARCHE, STRATIFICATO TERRITORIALMENTE NELL’AMBITO DELLE QUATTRO PROVINCE. AD OGNI OPERATRICE SANITARIA COINVOLTA NELLO STUDIO VERRÀ SOMMINISTRATO UN QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DEI DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI A CARICO DEL RACHIDE. IL QUESTIONARIO CHE VERRÀ ADOTTATO (HAGBERG M., SILVERSTEIN B., WELLS R., SMITH M.J., HENDRICK H.W., CARAYON P., PERUSSE M.: “WORK RELATED MUSCULOSKELETAL DISORDER (WMDS): A REFERENCE BOOK FOR PREVENTION”, TAYLOR & FRANCIS, BASINGSTOKE 1995, MODIFICATO) È SUDDIVISO IN DUE PARTI. UNA PRIMA PARTE ANAGRAFICA IN CUI SI CHIEDONO OCCUPAZIONALE (ETÀ, INFORMAZIONI DI CARATTERE ANAGRAFICO E LUOGO DI LAVORO, MANSIONE, TURNO LAVORATIVO, ANZIANITÀ LAVORATIVA DI REPARTO E DI MANSIONE); UNA SECONDA PARTE RIGUARDANTE LE CARATTERISTICHE DEI DISTURBI (LOCALIZZAZIONE, TIPO DI DOLORE E/O FASTIDIO, ANNO DI COMPARSA, DURATA E FREQUENZA, ENTITÀ DEL DISTURBO, ASSUNZIONE DI TERAPIE, GIORNI DI RIDOTTA LAVORATIVA, ATTIVITÀ GIORNI DI ASSENZA QUESTIONARIO PREVEDE LA DEFINIZIONE DI PER “CASO” MALATTIA). IL SE IL DISTURBO ASSUME DELLE PARTICOLARI CARATTERISTICHE DI GRAVITÀ, CIOÈ SE IL DOLORE O IL FASTIDIO È DI ENTITÀ > O = 3 O IN ALTERNATIVA, SE IL SOGGETTO HA FATTO USO DI FARMACI O DI ALTRE TERAPIE PER RISOLVERE IL DISTURBO O È STATO ASSENTE DAL LAVORO O HA RIDOTTO DI INTENSITÀ IL LAVORO A CAUSA DAL DISTURBO O HA CAMBIATO TIPO DI COMPITO OD ATTIVITÀ A CAUSA DEL DISTURBO ALLE OPERATRICI SARÀ INOLTRE RICHIESTO DI RISPONDERE AD UNA DOMANDA SULLO SFORZO FISICO PERCEPITO A CONCLUSIONE DEL LAVORO GIORNALIERO GENERALMENTE UTILIZZATA LA SCALA SCALING DI PER TALE VALUTAZIONE SARÀ BORG (BORG G. “PSYCHOPHYSICAL WITH APPLICATION IN PHYSICAL WORK AND THE PERCEPTION OF EXERTION” 58), CR10 SVOLTO. UNO SCAND J WORK ENVIRON HEALTH 1990; 16 (SUPPL 1): 55DEGLI QUANTIFICAZIONE STRUMENTI SOGGETTIVA ATTUALMENTE DI TALE DISPONIBILI DATO. QUESTA PER LA SCALA DI VALUTAZIONE DI TIPO NUMERICO PREVEDE AFFIANCATO AD OGNI NUMERO UNA DEFINIZIONE VERBALE DEL RELATIVO SFORZO PERCEPITO. CON “NESSUNA PERCEZIONE” ED ARRIVA FINO AD “ESTREMAMENTE FORTE” (=10) CHE CORRISPONDE ALLA PERCEZIONE PIÙ FORTE DI CUI IL SOGGETTO ABBIA RICORDO. PRIMA DI SCEGLIERE, IL UNO “0” INIZIA CHE SIGNIFICA SOGGETTO DEVE CONSIDERARE LE ESPRESSIONI VERBALI ACCANTO AI NUMERI. INOLTRE, VERRÀ RACCOLTO IL DATO RELATIVO ALLE CONOSCENZE DELLE OPERATRICI SANITARIE SUI RISCHI OCCUPAZIONALI, IN PARTICOLARE LA PARTECIPAZIONE A CORSI DI FORMAZIONE SUI RISCHI PROFESSIONALI (CORSI DI BASE O SPECIFICI). INFINE, PER OGNI LAVORATRICE SARANNO RACCOLTI I DATI SULL’ASSENTEISMO GENERICO PER MALATTIA RELATIVI AI 12 MESI PRECEDENTI. MEDIANTE LA SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI DATI PER IL CALCOLO DELL’INDICE SINTETICO D’ESPOSIZIONE AL RISCHIO MAPO (MOVIMENTAZIONE ED ASSISTENZA DEL PAZIENTE OSPEDALIZZATO), ELABORATO DALL’UNITÀ DI RICERCA EPM-ERGONOMIA DELLA POSTURA E MOVIMENTO DELL ’ICP-CEMOC (ISTITUTI CLINICI DI DEL PERFEZIONAMENTO-CENTRO DI MEDICINA OCCUPAZIONALE) DI MILANO (MENONI O. ET AL.: VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AD ATTIVITÀ DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA: METODI, PROCEDURE, INDICE DI ESPOSIZIONE (MAPO) E CRITERI DI CLASSIFICAZIONE, LA MEDICINA DEL LAVORO, 1999, 90, 2 : 152172) VERRÀ EFFETTUATA LA VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI CARATTERISTICA DI OGNI REPARTO PRESSO IL QUALE LE OPERATRICI LAVORANO ED INDIVIDUATI GLI (SOLLEVATORI, SCORRIMENTO, CINTURE ERGONOMICHE). AUSILI DA BARELLE, INTRODURRE TELINI AD ALTO INTERVENTI PREVENTIVI INTEGRATI NEL CORSO DELLA SECONDA FASE È PREVISTO LO SVOLGIMENTO DI INTERVENTI PREVENTIVI INTEGRATI VOLTI A MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO DELLE SANITARIE; OPERATRICI QUESTI CONSISTONO NELL’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI DI TIPO FORMATIVO E TECNICO. IN PARTICOLARE VERRÀ ORGANIZZATO UN TRAINING FORMATIVO PER IL PERSONALE PARTECIPANTE AVENTE LO SCOPO DI MIGLIORARE LE TECNICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI ED ADDESTRARLO ALL’UTILIZZO CORRETTO DEGLI AUSILI MECCANICI INTRODOTTI. Innovatività del PER LA REALIZZAZIONE DELLA RICERCA progetto di METODOLOGIA: Ricerca-Azione NOTE METODOLOGICHE: L'ANALISI DEI DATI - CONDUZIONE DI MEDIANTE STATISTICHE ADATTAMENTO DI ANALISI PRELIMINARI SEMPLICI DESCRITTIVE DISTRIBUZIONI E ISTOGRAMMI. L’INDIVIDUAZIONE È STATA PREVISTA LA SEGUENTE ASSUNZIONI FINALIZZATI QUALI-QUANTITATIVE CONDUZIONE A PLAUSIBILI VALUTARE SUI USO DATI. TEST L’APPROPRIATEZZA DISTRIBUZIONI TEORICHE NELL’ADATTAMENTO AI DATI. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA. DELLE DI ANALISI ESPLORATIVE PER USO DI DI DI METODI DI DI METODI ROBUSTI PER LA STIMA DEI PARAMETRI. APPLICAZIONE DI TECNICHE DIAGNOSTICHE DELLA VALUTARE LA BONTÀ DI ADATTAMENTO DEL MODELLO AI DATI. CONSIDERARE NELL’ANALISI I DISEGNI DI CAMPIONAMENTO COMPLESSO. APPLICAZIONE DI STUDI TIPO CROSS-VALIDATION DEI DATI PER ANALIZZARE SE I RISULTATI CONSEGUITI CON L’ANALISI POSSONO ESSERE CONSIDERATI SUFFICIENTEMENTE GENERALIZZABILI. RICORRERE AD ESPERTI NELL’APPLICAZIONE DEI SINGOLI METODI STATISTICI UTILIZZATI E REGRESSIONE. CONDIVIDERE I RISULTATI PRELIMINARI CON LO STAFF DI RICERCA PER ELIMINARE LA PROBABILITÀ DEGLI ERRORI ED IMPRECISIONI PIÙ COMUNI NELLE INTERPRETAZIONI DELLE ANALISI. ELABORAZIONE DI CLUSTER ANALYSIS - PER PROCEDERE NELL’APPLICAZIONE RICERCA, DEL CLUSTERING OCCORRERÀ, IN ACCORDO CON IL GRUPPO OPERARE DELLE SCELTE SIA PER LA TECNICA SIA PER IL CRITERIO DI RAGGRUPPAMENTO DEGLI ELEMENTI. TALE PROCESSO DECISIONALE DOVRÀ CONTEMPLARE: DEFINIZIONE DEI PARAMETRI CARATTERIZZANTI IL CAMPIONE DI DATI IN ESAME. AI PARAMETRI È STRETTAMENTE COLLEGATA LA DEFINIZIONE DEL PROBLEMA CHE SI INTENDE RISOLVERE, DA QUESTI STESSI PARAMETRI DIPENDERÀ LA SUCCESSIVA DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI SIMILARITÀ. INDIVIDUARE LE CARATTERISTICHE DEGLI OGGETTI È FONDAMENTALE PER DARE UNA CERTA PRIORITÀ NELLA CLASSIFICAZIONE. SE SI MANTIENE LO STESSO CAMPIONE MA SI MODIFICANO I PARAMETRI CONSIDERATI, LA CLASSIFICAZIONE POTRÀ SUBIRE DEI CAMBIAMENTI DIFFERENTI INTERAZIONI TRA GLI OGGETTI. EVIDENZIANDO PARTICOLARE ATTENZIONE VA INOLTRE POSTA NELL’IDENTIFICARE IL MINOR NUMERO DI PARAMETRI INDISPENSABILI. LA SCELTA DI NUMERO TROPPO ELEVATO DI CARATTERI CAUSA L’AUMENTO DEI TEMPI DI RISOLUZIONE DEL PROBLEMA E NON GARANTISCE IL RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO PREPOSTOCI. VALUTAZIONE DELLA NECESSITÀ DI PROCEDERE ALLA NORMALIZZAZIONE STANDARDIZZAZIONE) DEL CAMPIONE DI PARTENZA. SI (O RICORDA, INFATTI, (IN PARTICOLAR MODO QUELLE CHE EUCLIDEO) PRODUCONO RISULTATI CARATTERISTICHE DEI DATI DI ORIGINE. CHE ALCUNE TECNICHE DI CLUSTERING UTILIZZANO UNA METRICA DI TIPO DIVERSI IN BASE L’OPERAZIONE ALLE DI STANDARDIZZAZIONE PUÒ PORTARE AD UNA SOTTOSTIMA DELLE DIFFERENZE DEI SINGOLI GRUPPI, RESTRINGENDO ENTRO UN PIÙ PICCOLO INTERVALLO I VALORI CHE CARATTERIZZANO I PARAMETRI. INSERIMENTO DI EVENTUALI VINCOLI. SOLO OPERANDO ATTRAVERSO L’INTRODUZIONE DI VINCOLI, CHE RAPPRESENTANO CONNESSIONI REALI TRA I DATI DI PARTENZA, IL RISULTATO DELLA CLASSIFICAZIONE È DATO DA GRUPPI OMOGENEI E COMPATTI DAL PUNTO DI VISTA DEI PARAMETRI CARATTERIZZANTI IL CAMPIONE. DIVERSI DA QUELLI I RISULTATI IN OTTENUTI CON LA ASSENZA DI VINCOLI SONO LORO INTRODUZIONE E RAPPRESENTANO IL RISULTATO DI UN’ANALISI PURAMENTE STATISTICA SUI DATI. SELEZIONE DEL CLASSIFICAZIONE. NUMERO QUESTO DI GRUPPI SU CUI EFFETTUARE LA ASPETTO RIVESTE DIVERSA IMPORTANZA IN RELAZIONE ALLA TECNICA CHE UTILIZZEREMO. PER LE TECNICHE DI PARTIZIONE, CHE SI OCCUPANO DELL’ALLOCAZIONE DEI DATI DI PARTENZA NEI CLUSTER OTTIMIZZANDO DETERMINATI CRITERI, IL NUMERO INIZIALE DI GRUPPI RISULTA MOLTO IMPORTANTE. PER LE TECNICHE GERARCHICHE, DOVE NON SI SPECIFICA QUAL È IL NUMERO OTTIMALE DI GRUPPI DA UTILIZZARE, QUESTO ASPETTO PUÒ ESSERE TRASCURATO. VERIFICA DI CONFORMITÀ DEI RAGGRUPPAMENTI PRODOTTI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI CHE CI ERAVAMO POSTI ED AL METODO DI RISOLUZIONE UTILIZZATO. COME VERIFICA SI POSSONO ANCHE FARE IPOTESI SULL’EFFETTO CHE L’OMISSIONE DI DETERMINATI PARAMETRI DEL CAMPIONE PRODUCE SUL RAGGRUPPAMENTO E VERIFICARLE A POSTERIORI. - REDAZIONE DI UN RAPPORTO INTERMEDIO CONTENENTE I (FREQUENZE SEMPLICI E INCROCI) DELLE INDAGINI DI CAMPO; REDAZIONE DI UN RAPPORTO FINALE CONTENENTE L'ANALISI DI TUTTE LE INFORMAZIONI DI TIPO QUALI-QUANTITATIVO RACCOLTE CON L'AUSILIO DEL SOFTWARE SPSS - VERS. 13.0, IL NUOVO E POTENTE STRUMENTO PER L'ANALISI STATISTICA DEI DATI E IL REPORTING. REDAZIONE TESTI RISULTATI VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI NEL CORSO DELLA TERZA FASE SARANNO EFFETTUATI UNA SERIE DI CONTROLLI NEL TEMPO (DOPO SEI MESI ED UN ANNO DALLA ADOZIONE DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI) PER VALUTARE IL MODIFICARSI DELLA PATOLOGIA MUSCOLO-SCHELETRICA DEL RACHIDE IN RAPPORTO AI MIGLIORAMENTI REALIZZATI. QUESTA TERZA FASE PREVEDE UN’ULTERIORE SOMMINISTRAZIONE DEI QUESTIONARI DESCRITTI NELLA PRIMA FASE E LA RIVALUTAZIONE, PER SINGOLO REPARTO, DELL’ENTITÀ DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO SPECIFICO DA MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI. LA VALUTAZIONE DI EFFICACIA DEGLI INTERVENTI ERGONOMICI REALIZZATI AVVERRÀ QUINDI MEDIANTE IL CONFRONTO TRA LE MISURE DI OUTCOME RACCOLTE PRIMA E DOPO LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI. IMPLEMENTAZIONE DI SOLUZIONI ERGONOMICHE ATTRAVERSO INTERVENTI PREVENTIVI DI TIPO FORMATIVO E TECNICO PER RIDURRE LA COMPARSA DI DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI ED IL CARICO DI LAVORO FISICO, IN UNA POPOLAZIONE DI OPERATRICI SANITARIE MESSA A PUNTO DI STRATEGIE INNOVATIVE DI INTERVENTO INTEGRATO PER LA PREVENZIONE DEI DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI DA MOVIMENTAZIONE DI PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI Fasi e tempi di lavoro Il progetto si concluderà entro 16 mesi dall’avvio dell’attività. ABSTRACT (PAROLE CHIAVE): FASE 1 VALUTAZIONE RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI MALATI Fase 2 Attività preventive integrate FASE 3 VALUTAZIONE EFFICACIA INTERVENTI