La movimentazione dei pazienti nel nuovo ospedale delle apuane

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La movimentazione dei pazienti nel nuovo ospedale delle apuane:
dotazioni strutturali e strategie formative
Emilio Giovannini, Direttore del Servizio Prevenzione
e Protezione Luoghi di Lavoro ASL1 Massa Carrara
Nell’ambito dell’assistenza sanitaria è inevitabile per l’operatore effettuare operazioni di
movimentazione del paziente. Si parte dal semplice aiuto fornito a pazienti collaboranti che si trovano in
condizioni di ridotta mobilità (temporanea o permanente) fino ad arrivare alla movimentazione di pazienti che
non sono in grado di collaborare.
I protocolli sanitari attuali prevedono la riduzione allo stretto necessario dei tempi di
ospedalizzazione; se guardiamo ai degenti presenti nelle strutture sanitarie attuali è dunque assai probabile
incontrare persone con deficit motori importanti che necessitano di un aiuto attivo da parte del personale
sanitario.
L’aumento dell’impegno fisico a carico degli operatori male si sposa con le attuali tendenze del
mercato del lavoro, che tende a spostare sempre più avanti l’età del pensionamento, con conseguente
aumento del rischio di contrarre patologie muscolo-scheletriche anche importanti.
A questa domanda di tutela del lavoratore si è tentato di dare risposta tramite la dotazione diffusa nel
nuovo Ospedale delle Apuane di sollevatori installati permanentemente nelle degenze e laddove si è valutato
un rischio significativo per gli operatori (es. TAC).
Ben consapevoli che la dotazione strutturale è inutile se non accompagnata da un cambio dei
comportamenti, sono state avviate iniziative di formazione ed in formazione rivolte a tutto il personale, ma in
particolare ai coordinatori, così da modificare le procedure e tenere conto dell’impatto delle nuove tecnologie
nell’organizzazione del lavoro.
Per vincere la naturale, fisiologica inerzia al cambiamento sono state organizzate visite presso altre
strutture ospedaliere per confrontarsi con altri colleghi appartenenti a reparti particolarmente critici (es.
terapia intensiva) dove tali ausili sono già in uso.
Per l’ingresso nel nuovo ospedale sono previsti programmi di addestramento rivolti a tutto il
personale.
La misura dell’efficacia della formazione sarà effettuata con interviste al personale, ma anche
acquisendo i dati delle macchine (numero di cicli eseguiti, tempo medio di utilizzo) e confrontandoli con il
carico di lavoro stimato in base ai report del reparto, effettuando iniziative di sensibilizzazione laddove
risultasse che i dispositivi fossero sottoutilizzati. Questo consentirà anche di valutare se le dotazioni fornite
sono idonee o se si debbano integrare con altri accessori per ottimizzare il lavoro degli operatori.
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