IL SERVOCOMANDO PREMESSA I servocomandi per modellismo quelli che “vanno di forza” ovvero sono delle piccole scatolette di plastica con un motorino elettrico all’interno che muovono fisicamente le parti mobili del modello , come alettoni , timone , elevatore ecc. ecc. Prendono il segnale dalla ricevente e a seconda del segnale si muovono con una certa forza , direzione e velocitá. Sul servo è montata una piccola squadretta di plastica che è collegata tramite delle astine di acciaio ad un'altra squadretta che è però situata sulla parte da muovere. In questo modo trasmette il movimento fino alla parte interessata. I servi generalmente non sono in dotazione insieme alla radio, e se ci sono ne troverete uno o due, quindi in generale sono una spesa a parte. I servocomandi contengono, in un unico contenitore, un motorino con relativo riduttore a ingranaggi, un circuito elettronico di controllo e un potenziometro per il controllo della posizione. Solitamente sono alimentati a 5V (i pacchi batterie per modellismo sono da 4.8V) ma in alcuni casi possono funzionare anche a 6 o 7V. Sulla confezione c'è scritta la forza torcente (torque) a 4.8 e/o 6V (la forza si intende applicata a un centimetro di distanza dall'asse). Un servocomando da 3.5Kg*cm genera una forza massima di 3.5Kg alla distanza di 1 cm, 0.35Kg alla distanza di 10cm ecc. Solitamente le dimensioni dei servi sono "standard". Vedi dettaglio. COME SI COLLEGANO ALLA RICEVENTE? Si collegano alla ricevente con uno spinotto a tre fili, il centrale è rosso (positivo) uno degli estremi è nero o marrone ed è il (negativo), e l'altro estremo può essere bianco giallo o arancione ed è il filo di segnale o comando. Su questo filo vanno applicati degli impulsi positivi di 5V di durata compresa tra 1 e 2 mS (millisecondi). A seconda della durata dell' impulso il perno ruota in una posizione ben precisa (per raggiungere la posizione non basta un solo impulso, ma ne devono essere inviati un certo numero in sequenza). La durata minima e massima dell' impulso varia leggermente da un modello all'altro, indicativamente 1,5 mS è il valore per la posizione centrale, 1mS è il servo ruotato tutto da un lato, 2mS è il servo ruotato tutto dall' altra (alcuni servi accettano anche meno di 1ms o più di 2mS). L' escursione garantita è di 120 gradi, ma in pratica tutti i servi dovrebbero arrivare ai 180 gradi. Se si tenta di comandare il servo con impulsi più brevi o più lunghi di di quelli consentiti il perno raggiunge la massima rotazione e si arresta per la presenza di un blocco meccanico interno, in questa condizione il motorino va sotto sforzo, il servo ronza udibilmente, scalda ed assorbe molta corrente (oltre 0,5A). Tra un impulso e l' altro non deve esserci una pausa inferiore a 10mS, altrimenti il circuito interno del servo può perdere la propria temporizzazione. Tra un impulso e l' altro possono passare anche diverse decine di mS, però più gli impulsi sono distanti tra loro e meno forza il servo riesce ad applicare (lo si sente vibrare alla frequenza degli impulsi e il controllo diventa lento, "cedevole" e poco preciso). Anche se in figura è riportato il valore max 40mS sarebbe meglio stare più vicini ai 20mS (frequenza di impulsi di 50Hz). Gli impulsi possono essere prelevati da una qualsiasi porta logica in quanto l'ingresso del servo è ad alta impedenza. Una piccola variazione nella durata dell'impulso positivo produce una piccola variazione della posizione del perno del servo, invece una variazione anche di molti mS della pausa tra un impulso e l' altro non produce nessun effetto collaterale. Questo significa che è assolutamente importante la precisione dell' impulso positivo, mentre le pause possono anche variare in continuazione senza problemi. Inoltre, se si vuole che il servo mantenga la posizione (soprattutto se è sotto sforzo) gli impulsi devono essere inviati in continuazione. VEDIAMO COME SONO FATTI DENTRO Ora cerchiamo di fare un po di chiarezza sul contenuto del servocomando, analizzando un passo alla volta diamo un piccolo sguardo alle varie componenti che lo compongono: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa Esterno Servocomado Rimozione Tappo Inferiore Dettaglio Ingranaggi Dettaglio Tappo Superiore Dettaglio Ingranaggi (1) Dettaglio Ingranaggi (2) Dettaglio Gruppo Riduzione Dettaglio Gruppo Riduzione Dotazione Servo LE SQUADRETTE Le squadrette che solitamente utilizziamo sono realizzate in plastica "abs", materiale molto morbido e sopratutto resistente agli urti ed alle sollecitazioni che i nostri modelli inevitabilmente producono in movimento. Come potete notare dalla tabella in basso abbiamo a nostra disposizione un vasto assortimenti di forme e misure, utili nei più disparati casi: auto,truck,navi,volo ecc. ecc. GLI SPINOTTI Il problema della polarità nelle spinette, siano esse di connessione, prolunghe o di ricarica si presenta spesso ai modellisti che hanno diversi impianti radio in officina, ma si presenta anche a chi voglia per esempio acquistare un caricabatterie o un altro accessorio e non abbia chiara la polarità da utilizzare. Problema che in alcuni casi può rivelarsi con danni piuttosto costosi come servi o riceventi bruciate. Ecco quindi un sintetico promemoria che potrà aiutare i modellisti ad orientarsi nella ricerca della corretta polarità: INSTALLAZIONE DEL SERVO Il servo per funzionare deve essere adeguatamente fissato truck utilizzando le apposite staffe e assicurarsi che non si muovano eccessivamente. Sul servo è montata una "squadretta" che non è una piccola squadra di calcio, ma un pezzettino di plastica o alluminio a forma di cerchio, L, X, + o altro. Questa squadretta ha dei buchi, su cui si fissa un "tirante", ovvero un astina di acciaio. Questa astina è da un capo fissata al servo, e all'altro capo è fissata ad un'altra squadretta che però è attaccata alla parte da muovere. La figura seguente chiarirà ogni dubbio. TRATTAMENTO DEI SERVI I servocomandi possono subire un trattamento più semplice e veloce, sigillando tutti i bordi e le viti con colla a contatto. Per il fissaggio usate il kit di serraggio a corredo, compresi i gommini e le boccole che attutiscono i colpi e le vibrazioni, viti o con fascette usa e getta da elettricista avendo cura di usare gli appositi gommini e boccole metalliche forniti con gli stessi. Tutti i fili vanno fissati in modo sicuro alla piastra e non lasciati vaganti per evitare che si incastrino su cardani o cinghie o che si infilino fra i denti della corona e del pignone. Inoltre e consigliato di rivestirli con del termoretrattile e di non fissarli a supporti metallici non isolati per evitare che un'imperfezione del rivestimento dei cavi possa creare un cortocircuito o fare "massa". Anche l'antenna va distesa il più possibile e soprattutto non va tagliata per evitare di ridurre la portata del TX. Nel caso fosse troppo lunga bisogna avvolgere la parte in eccesso, in modo ordinato attorno ad un pezzetto di plastica o comunque di materiale isolante. Si ricorda inoltre per una maggiore protezione di sigillare tutte le spinette con pasta rossa o colla a contatto e di inserire delle piccole prolunghe sulla ricevente per evitare di dover tagliare tutto l'imballaggio per sostituire un servo. I SERVI DIGITALI E ANALOGICI Esistono due tipi di servi, digitali ed analogici. Si distinguono molto anche per il prezzo che nel caso dei servi digitali è notevolmente maggiore. Le differenze sono che i servi digitali hanno maggiore velocità rispetto ai servi analogici, possono rispondere anche 5 volte più velocemente rispetto ad un servo normale. Inoltre l'elevato numero di passi di un servo digitale garantisce precisione nella risposta e nei movimenti. I servi digitali hanno generalmente anche una coppia notevolmente superiore ai servi analogici, ma soprattutto la coppia è costante. La forza fatta dal servo rimane costante all'inizio come alla fine della corsa. I servi digitali hanno però anche un maggiore assorbimento di corrente rispetto ai normali servi.