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Pasqua: a Sarroch va in scena Su Isclavamentu di Parodi
14 Aprile 2017 ore 09:04
Autore: Ansa News.
Categoria:
Notizie / Arte e Cultura
URL della pagina:
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=49109&l=2
Data scaricamento: 1 Giugno 2017 ore 13:02
La deposizione del Cristo dalla croce, Su Isclavamentu, sarà messo in scena questa sera alle 19.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, a Sarroch, dalla
"Fabbrica Illuminata"
La deposizione del Cristo dalla croce, Su Isclavamentu, sarà messo in scena questa sera alle 19.30
nella chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, a Sarroch, dalla "Fabbrica Illuminata". Va a impreziosire le
rappresentazioni dei riti della Settimana Santa nell'Isola.
Regia di Marco Parodi, le voci recitanti sono dell'attore teatrale italiano Pino Micol e di Giulia Gambioli,
sua prima volta in Sardegna, in scena insieme ad Elena Pau, nel ruolo di Maria, e un nutrito cast di altri
attori sardi, con la partecipazione degli allievi del corso di recitazione della residenza artistica di cui lo
spettacolo è frutto. Il Coro polifonico di Sarroch eseguirà oltre agli attitidus, i suggestivi gosos, gli inni
sacri in lingua sarda.
Il lavoro è tratto dal testo scritto nel XVIII secolo, in un colto sardo logudorese antico, dal canonico di
Ittiri Giovanni Delogu Ibba, "Tragedia in su isclavamentu de su sacrosantu corpus de nostru sennore
Iesu Christu", settima parte dell'opera "Index libri vitae", che l'autore diede alla luce nel 1736. Un testo
preziosissimo recuperato dall'oblio e di cui non c'è traccia di altre messe in scena. "L' operazione di
recupero del testo sta nella volontà di tornare alle origini del teatro in Sardegna - spiega Parodi - siamo
nel 1600 e il Canonico ha voluto scrivere non una semplice sacra rappresentazione ma un vero e
proprio testo teatrale, talmente ricco di didascalie e indicazioni tecniche, scenografiche e dicostume da
farne il primo esempio di una grande tragedia moderna.
Nasce con lui quello che definisce 'su Teatru', cioè il teatro. Abbiamo voluto portare alla luce un
patrimonio artistico e culturale della Sardegna che certificasse il grado di novità che in un piccolo centro
della Sardegna come Ittiri era rappresentato dall'oscuro lavoro di un canonico illuminato". Cinquantasei
i costumi realizzati da Salvatore Aresu, una rivisitazione in chiave contemporanea. Le scene sono di
Rahul Bernardelli. "La messa in scena di questo lavoro si deve al Comune di Sarroch, al parroco Don
Gianni Locci e alla popolazione che ha partecipato allo sforzo produttivo", aggiunge Parodi.
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