CICLO DEL CARBONIO 1. L’anidride carbonica è incorporata, o fissata, nei composti organici dai fotoautotrofi e dai chemoautotrofi. 2. Questi composti organici rappresentano i nutrienti per i chemoeterotrofi. 3. I chemoeterotrofi rilasciano CO2 che è utilizzata dagli autotrofi. 4. Il carbonio è rimosso dal ciclo quando è incorporato in CaCO3 e combustibile fossile. I maggiori depositi e riserve del ciclo globale del Carbonio. Le unità di misura sono 1015 gm (o un PETAGRAM) di C per anno (109 tonnellate) La maggior parte del C degli organismi viene dalla CO2 dell aria. L atmosfera ne contiene lo 0.03 %. La più grande riserva di C non è l atmosfera ma la crosta terrestre e non è accessibile agli organismi. Ci sono essenzialmente 4 reazioni coinvolte nel ciclo del C che devono bilanciarsi in natura. Queste sono l assorbimento e l evoluzione della CO2 e del metano CH4. PRIMA TAPPA DELLA DEGRADAZIONE DELLA S.O. Tra i più importanti batteri del suolo eterotrofi: Attinomiceti (Streptomyces, G+ aerobio filamentoso, rappresenta dal 5 al 20% dei coltivabili), Bacillus (G+ aerobio, rappresenta 2-10% dei coltivabili), Clostridium (G+ anaerobio), Arthrobacter (aerobio, fino al 40% dei batteri coltivabili), Pseudomonas (G- , rappresenta 10-20% dei coltivabili). BIOMASSA DEI MAGGIORI COMPONENTI DEL BIOTA IN UN SUOLO TEMPERATO COLTIVATO A PRATO SOIL BIOTA BIOMASSA (ton/ha) Radici piante Batteri Attinomiceti Funghi Protozoi Nematodi Lombrichi Altri animali fino a 90, ma generalmente circa 20 1-2 0-2 2-5 0-0.5 0-0.2 0-2.5 0-0.5 La fissazione del Carbonio comporta la incorporazione del carbonio dalla anidride carbonica in molecole organiche. A. FISSAZIONE DI CO2 . La fissazione fotosintetica del C è responsabile della grande maggioranza del C fissato in natura. Coinvolge l uso dell energia luminosa per fissare il C negli zuccheri (e successivamente nelle altre molecole biologiche): CO2 + H2O + energia -----> (CH2O)n + O2 La fissazione fotosintetica del C può avvenire in ambiente aerobio o anaerobio. Nella reazione descritta, l uso dell acqua come donatore di elettroni ha come risultato la formazione di ossigeno. Questo tipo di reazione è portata avanti da organismi ossigenici come alghe, cianobatteri, e piante verdi. Donatori di elettroni alternativi sono utilizzati da altri fissatori di C fotosintetici, come i batteri sulfurei fototrofi verdi e rossi, che vivono in un ambiente anossigenico. Distinguiamo due gruppi di organismi: Fototrofi aerobi - cianobatteri, alghe, piante verdi anaerobi – batteri fototrofi verdi e rossi Litotrofi batteri che ossidano substrati inorganici – idrogeno batteri, batteri nitrificanti, solfo ossidanti. (CH2O)n + O2 -----> CO2 + H2O + energia La Respirazione comporta l ossidazione dei carboidrati per ottenere energia. Può avvenire in ambiente aerobio o anaerobio. Nella reazione descritta, l ossigeno serve come accettore di elettroni, e si ha la formazione di acqua. Questa reazione avviene in tutti gli organismi viventi in ambienti aerobi, compresi piante, animali e microorganismi. Questa reazione è l inverso della reazione di fissazione del C in ambiente aerobio. Accettori di elettroni alternativi sono usati dagli organismi che effettuano una respirazione anaerobia in ambienti anossici. La Fermentazione è un processo portato avanti dai microrganismi in ambienti anossici, dove l energia è ottenuta dalla parziale ossidazioone delle molecole organiche. I PIU COMUNI POLIMERI VEGETALI COMPONENTE % IN PESO SECCO DELLA PIANTA Cellulosa Emicellulosa Lignina Proteine e acidi nucleici 15-60 10-30 5-30 2-15 A QUESTI SI DEVONO AGGIUNGERE: Chitina e Peptidoglicano COMPOSIZIONE DI DIVERSI MATERIALI LIGNOCELLULOSICI COMPONENTE FAGGIO ABETE PAGLIA RISO PAGLIA GRANO % IN PESO SECCO DELLA PIANTA Cellulosa Emicellulosa Lignina 47-48 30-33 21-24 42-44 27-28 26-30 36-38 28-30 11-12 40-41 28-29 16-17 PRIMA TAPPA DELLA DEGRADAZIONE DELLA S.O. Tra i più importanti batteri del suolo eterotrofi: Attinomiceti (Streptomyces, G+ aerobio filamentoso, rappresenta dal 5 al 20% dei coltivabili), Bacillus (G+ aerobio, rappresenta 2-10% dei coltivabili), Clostridium (G+ anaerobio), Arthrobacter (aerobio, fino al 40% dei batteri coltivabili), Pseudomonas (G- , rappresenta 10-20% dei coltivabili). BIOMASSA DEI MAGGIORI COMPONENTI DEL BIOTA IN UN SUOLO TEMPERATO COLTIVATO A PRATO SOIL BIOTA BIOMASSA (ton/ha) Radici piante Batteri Attinomiceti Funghi Protozoi Nematodi Lombrichi Altri animali fino a 90, ma generalmente circa 20 1-2 0-2 2-5 0-0.5 0-0.2 0-2.5 0-0.5 CELLULOSA - Il + abbondante polimero di origine vegetale, costituente della parete piante, alghe, alcuni funghi MOLECOLA LINEARE, COMPOSTA DA 1.000-10.000 SUBUNITA' DI GLUCOSIO - PESO MOLECOLARE: CIRCA 1.8x106 Insolubile in acqua IN NATURA LA MAGGIOR PARTE E' DEGRADATA IN AEROBIOSI: C6H12O6+6H2O = 6CO2+6H2O I microrganismi cellulosolitici, sono in natura sempre associati ad altri non cellulosolitici, che utilizzano il glucosio, rimuovendolo dal substrato ed impedendo la inibizione della degradazione. Esempio: Sporocytophaga sp. ed un batterio non cellulosolitico come Flavobacterium sp., vivono in consorzio. Isolati in co-coltura da fanghi, trasferita la co-coltuta per mesi in lab., è stabile. E molto più efficiente della Sporocytophaga da sola. La degradazione della cellulosa dipende dalla azione sinergica dei 3 enzimi. Cooperazione tra ENDO di un organismo e la ESO di un altro. Es. Trichoderma koningi e Fusarium solani ENZIMI EXTRACELLULARI - INDUCUBILI Glucosio prodotto finale, causa la repressione da cataboliti della produzione di ENDO, alla concentrazione di 50 mg/l. Struttura e degradazione enzimatica della cellulosa. Tre tipi di enzimi sono coinvolti nella degradazione completa della catena nelle unità di glucosio che la costituiscono, e alcuni di questi enzimi esistono in forme multiple di diversa massa molecolare. Collettivamente prendono il nome di cellulasi o, più precisamente, di complesso enzimatico cellulasi. I tre principali enzimi per la degradazione della cellulosa: (1) Una endoglucanasi (endo-ß-1,4-glucanasi), che agisce a caso all interno della catena di cellulosa, rompendo le molecole in frammenti più piccoli. Questo enzima si trova in diverse forme –da circa 11.000 a 65.000 Da. (2) Una esoglucanasi (eso-ß-1,4-glucanasi o cellobiohydrolase) che agisce solo alle estremità della catena, rilasciando unità di cellobiosio. Questo enzima è più uniforme della endoglucanasi, e va da 50,000 a 60,000 Da. (3) ß-glucosidasi (o cellobiasi ), che rompe il disaccaride cellobiosio in due molecole di glucosio, che può essere assorbito dal fungo. Questo è un enzima legato alla parete, come molti enzimi coinvolti negli stadi finali della degradazione dei polimeri. I tre enzimi agiscono sinergicamente e sono strettamente regolati, per assicurare che un fungo che degrada la cellulosa non rilasci zuccheri ad un tasso più veloce di quello di assorbimento. Le endoglucanasi, attaccando le catene di cellulosa a random, progressivamente creano più estremità libere sulle quali può agire la cellobioidrolasi. Il cellobiosio prodotto può legarsi al sito attivo della cellobioidrolasi, e inibire competitivamente l azione enzimatica. Così, se il cellobiosio si accumula, il tasso di degradazione della cellulosa diminuisce automaticamente, and questo tipo di regolazione lega il tasso di degradazione al tasso di assorbimento ed utilizzazione del glucosio da parte del fungo. Inoltre, la regolazione della degradazione della cellulosa è ottenuta attraverso il sistema comunemente utilizzato a feedback, chiamato repressione da cataboliti, in cui i geni che codificano per gli enzimi sono repressi quando substrati più prontamente utilizzabili (come il glucosio) sono disponibili nell ambiente. IL 5-10% DELLA CELLULOSA E' COVERTITA ANAEROBICAMENTE IN METANO: C6H12O6 = 3CH4+3CO2 ALCUNI MICRORGANISMI CAPACI DI UTILIZZARE LA CELLULOSA FUNGHI Chaetomium cellulolyticum Humicola grisea Thrichoderma reesei Trichoderma koningii Polyporus versicolor BATTERI Aerobi Cellulomonas Bacillus Cellvibrio Cytophaga ATTINOMICETI Streptomyces Micromonospora Nocardia Anaerobi Clostridium cellobioparum Clostridium thermocellum ATTINOMICETI Presenti ed attivi cellulosolitici anche in sedimenti marini ed a 3.5% NaCl Attivi al pari di Trichoderma viride Thermoactinomyces e Thermomonospora più efficienti di T. viride, attivi anche a 65°C. BATTERI ANAEROBI Dove? Rumine, digestori di fanghi, terreno, compost, sedimenti marini. Acetovibrio cellulolyticus, anaerobio obbligato, attivo a temperature da 20 a 40°C. Prodotti finali: H2, CO2, acetato, tracce etanolo, butanolo, fino a CH4. CO2+4H2 = CH4+2H2O METANOBATTERI 2CO2+4H2 = CH3COOH+2H2O ACETOGENICI l'ACETATO, FORMATO DIRETTAMENTE DALLA CELLULOSA PER FERMENTAZIONE, è UN PRECURSORE DEL CH4 in anaerobiosi. ACETATO CONVERTITO IN CH4 E CO2 DAI METANOGENI Methanosarcina, Methanobacterium, Methanococcus: CH3COOH = CH4+CO2 SE E' PRESENTE SOLFATO, E' RIDOTTO PREFERENZIALMENTE INVECE DELLA CO2, CIOE' ESISTE COMPETIZIONE PER H2 TRA SOLFATO-RIDUTTORI E METANOGENI Clostridi, anaerobi stretti. C. thermocellum, termofilo: i suoi enzimi danno come prodotti CELLOBIOSIO E DESTRINE che entrano nella cellula e attraverso la cellobiosio fosforilasi producono glucosio-1-fosfato e glucosio, poi fermentati attraverso la glicolisi, = piruvato, ed in seguito a fermentazione H2, CO2, acetato, etanolo. EMICELLULOSE SECONDO POLIMERO PIU' DIFFUSO DI ORIGINE VEGETALE MOLECOLA PIU' ETEROGENEA DELLA CELLULOSA MESCOLANZA DI DIVERSI MONOSACCARIDI, INCLUSI VARI ESOSI (mannosio, glucosio, galattosio) E PENTOSI (xilosio, arabinosio) E DI ACIDI URONICI (glucuronico, galatturonico). POLIMERI NON LINEARI COME LA CELLULOSA, MA RAMIFICATI. Esempi: xilani, mannani, galattani. Processo di degradazione simile a quello della cellulosa. Siccome la molecola è più eterogenea, sono coinvolti più enzimi extracellulari. ENDOENZIMI che tagliano i legami interni a caso ESOENZIMI che erodono la molecola dall'esterno, come nella cellulosa. PRODOTTI DI DEGRADAZIONE: anidride carbonica, acqua, piccoli carboidrati monomeri e dimeri. NEL COMPLESSO PRENDONO IL NOME DI EMICELLULASI MICRORGANISMI CHE UTILIZZANO LE EMICELLULOSE _________________________________________________________________ BATTERI Bacillus Mannano, xylano Pseudomonas Xylano Cytophaga Galattano ATTINOMICETI Streptomyces Mannano, xylano FUNGHI Trichoderma Arabano Chaetomium Arabinoxylano Aspergillus Arabano, mannano _________________________________________________________________ AMIDO - Polisaccaride vegetale, funge da riserva energetica. Composto da amilosio, a struttura lineare come la cellulosa ma con legami alfa 1, 4, + amilopectina, molecola ramificata, che consta di catene analoghe a quelle dell'amilosio, legate alla catena principale con legami alfa 1, 6. Degradato dalle AMILASI: enzimi extracellulari, consistenti in Alfa- 1, 4 eso ed endoglucanasi. - AMILOSIO degradato completamente. AMILOPECTINA decomposta parzialmente per la presenza dei legami 1, 6, su cui le AMILASI sono inattive. Intervangono enzimi del tipo AMILO- ALFA- 1, 6 GLUCOSIDASI. Batteri: Bacillus subtilis, B. cereus, Clostridium. Funghi: moltissimi. LIEVITI NON SONO AMILOLITICI. CHITINA E' UN AMINOZUCCHERO ACETILATO. COSTITUITA DA SUBUNITA' DI NACETILGLUCOSAMINA LEGATE DA LEGAMI BETA I, 4. MOLECOLA LINEARE ENZIMI: CHITINASI, che rompono il polimero a partire dalle estremità, dando luogo alla formazione di unità di DIACETILCHITOBIOSIO, che è successivamente idrolizzato al monomero di acetilglucosammina da ACETILGLUCOSAMINIDASI. Dopo diacetilazione, si hanno: GLUCOSAMINA, ACIDO ACETICO, GLUCOSIO, AMMONIACA. Microrganismi piu' attivi: ATTINOMICETI LIGNINA TERZO POLIMERO VEGETALE PIU' COMUNE COSTITUITO DA TRE BLOCCHI STRUTTURALI, UNITA' DI FENILPROPANO: alcool cumarilico, sinapilico e coniferilico. Circa 500-600 subunità di fenilpropani diversi sono polimerizzate a caso, tenute insieme da legami C-C oppure C-O-C, in struttura tridimensionale, e danno luogo alla formazione di un polimero amorfo: Nelle piante la LIGNINA circonda le microfibrille di cellulosa e rinforza la parete cellulare. La casualità del processo di polimerizzazione rende il processo enzimatico di degradazione piu' difficile. I tassi di degradazione sono molto più lenti di quelli della cellulosa. Si degrada lentamente anche perché oltre ad essere un polimero eterogeneo contiene molti residui aromatici. UN ENZIMA EXTRACELLULARE NON SPECIFICO, LA LIGNINA-PEROSSIDASI H2O2DIPENDENTE E' USATO CON UN ENZIMA EXTRACELLULARE, UNA OSSIDASI CHE GENERA H2O2. LA PEROSSIDASI E LA H2O2 GENERANO RADICALI LIBERI CHE REAGISCONO CON LA LIGNINA E RILASCIANO RESIDUI DI FENILPROPANO, SUCCESSIVAMENTE DEGRADATI DAI MICRORGANISMI. LA DEGRADAZIONE DELLA LIGNINA E' AEROBIA, IN QUANTO E' NECESSARIO L'OSSIGENO ATTIVO PER POTER RILASCIARE I RESIDUI Il legno intatto è prima attaccato dagli enzimi dei funghi del marciume bruno, che agiscono su cellulose ed emicellulose: i rami si spezzano e rilasciano una polvere scura consistente in LIGNINA liberata. Contemporaneamente e sequenzialmente agiscono gli enzimi dei funghi del marciume bianco, che degradano la lignina ad anidride carbonica ed acqua, rilasciando residui di cellulosa morbidi e fibrosi. Componenti strutturali della lignina, con le tre unità di fenil-propano e con i tre principali tipi di legame chimico che li unisce. Nel riquadro rosso, una una piccola parte della molecola della lignina. Rottura degli anelli aromatici. A sinistra: durante la degradazione della lignina, per il processo di orto fissione. A destra: durante la degradazione dei pesticidi e altri xenobiotici, per meta fissione. Initialmente l anello è sostituito da due gruppi idrossili sugli atomi di C adiacenti. Poi l anello è aperto sia tra questi due C (orto fissione) o vicino ad uno di essi (meta fissione). DEGRADAZIONE LIGNINA: PROCESSO OSSIDATIVO COMPLESSO COME PER LA FORMAZIONE, E' INDIRETTO E CASUALE Fungo del marciume bianco più studiato:basidiomicete Phanerochaete chrysosporium LA DEPOLIMERIZZAZIONE DELLA LIGNINA PRODUCE UNA VARIETA' DI FENOLI, ALCOOL, ACIDI AROMATICI. ALCUNI SONO MINERALIZZATI A CO2 ED H2O, MA ALTRI DANNO LUOGO A COMPOSTI UMICI. Si hanno anche processi di ripolomerizzazione spontanea, o catalizzati da polifenolossidasi, laccasi e perossidasi microbiche. I RESIDUI DEI FENILPROPANI, COMPOSTI AROMATICI, SONO SIMILI IN STRUTTURA A DIVERSI TIPI DI MOLECOLE INQUINANTI ORGANICHE COME BENZENE, TOLUENE, XYLENE, COMPOSTI POLIAROMATICI. Le vie naturali per la loro biodegradazione sono importanti per la Bioremediation. Ad esempio, Phanerochete chrysosporium è capace di degradare diverse molecole inquinanti con strutture simili a quelle della lignina. MICRORGANISMI CHE DEGRADANO E/O MODIFICANO LA LIGNINA Organismo Modifica p.mol. EUCARIOTI Funghi marciume bianco Pleorotus osteratus Phanerochaete chrysosporium Coriolus verisicolor Funghi marciume bruno Lenzites trabea Lentinus lepideus Funghi marciume molle Thielavia terrestris Chaetomium piluliferum PROCARIOTI Sreptomyces badius Bacillus megaterium Pseudomonas spp. Degradazione completa + + + + + + + + - + + nd nd + + + nd nd nd