La crisi energetica in California

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Microeconomia David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl APPLICAZIONE 2.9
La crisi energetica in California 1
La crisi energetica californiana fu un evento che attirò l’attenzione di tutto il mondo. Durante il
primo quadrimestre del 2001, il prezzo medio all’ingrosso dell’elettricità era circa 10 volte quello
del 1998 e 1999. Anche a questi prezzi, molti clienti furono costretti a ridurre il loro consumo
energetico a causa della scarsa offerta. I due maggiori fornitori californiani di elettricità, la Pacific
Gas & Electric e la Southern California Edison, dovevano acquistare l’elettricità a prezzi
all’ingrosso che erano più alti dei prezzi al dettaglio che potevano applicare. L’industria dei servizi
elettrici rischiò la bancarotta. Come si arrivò a questa crisi?
La figura 2.27 mostra uno schema esemplificativo della struttura dell’industria elettrica. In genere,
l’elettricità viene generata da impianti che convertono altre forme di energia (come energia
nucleare, energia idroelettrica, gas naturale, petrolio, carbone, energia solare, e vento) in elettricità.
In California, esistevano 4 grosse imprese produttrici di elettricità, assieme ad alcune più piccole. I
produttori vendevano l’elettricità a prezzi all’ingrosso e questa viene fatta fluire lungo una rete di
trasmissione, un grande network che smista l’elettricità alle imprese fornitrici locali e ad alcuni
grandi utenti industriali. Le imprese fornitrici, a loro volta, distribuiscono l’energia ai clienti al
dettaglio, inclusi clienti residenziali e professionisti. All’inizio degli anni 90, l’industria californiana
dell'energia elettrica era fortemente regolata. La California Public Utilities Commission (PUC) è
responsabile del prezzo dell'energia elettrica, determinato attraverso una valutazione dei costi di
produzione. Poiché costi di produzione e prezzi erano tra i più alti del paese, nel 1993 la PUC iniziò
a fare un'approfondita analisi del settore e dopo 4 anni di enormi controversie politiche, emersero
nuove e complesse regole per il mercato dell’elettricità in California. I prezzi all’ingrosso vennero
liberalizzati, ma la PUC continuò a regolamentare i prezzi al dettaglio, mantenendoli
sostanzialmente fissi. Prima della riforma, diverse imprese producevano elettricità attraverso i
propri impianti di generazione. A seguito della riforma, queste imprese si videro costrette a vendere
la maggior parte di tali impianti e ad acquistare l'energia a prezzi all’ingrosso non regolamentati.
La riforma sembrò andare bene finché alcuni eventi simultanei colpirono il mercato elettrico tra il
1999 e l’inizio del 2001. L’offerta elettrica nei mercati all’ingrosso si spostò verso sinistra poiché la
quantità di energia proveniente dai generatori idroelettrici scese del 50%, il prezzo del gas naturale
salì di 6 volte, mentre dei problemi energetici portarono all'uscita dal ciclo di produzione di alcuni
generatori. Nello stesso periodo, diminuì anche la quantità di energia che la California poteva
importare dagli stati vicini. Anche la domanda di elettricità si spostò verso destra, aumentando di
circa il 12%.
Le forti pendenze delle curve di domanda e di offerta nella figura 2.28 ci aiutano a spiegare perché i
prezzi all’ingrosso salirono fortemente durante la crisi. L’offerta di elettricità è relativamente
anelastica, poiché da circa un ventennio la California aveva iniziato a porre severi limiti alla
costruzione di nuovi generatori. Quando si rendeva necessario produrre più elettricità, le imprese
produttrici di elettricità dovevano utilizzare gli impianti più vecchi e meno efficienti, molti dei quali
erano alimentati a gas naturale. Anche la domanda di elettricità è relativamente anelastica, perché
l’elettricità rappresenta un bene essenziale per molti consumatori e produttori. Dato che le curve di
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Questa discussione deriva da Paul Joskow, “California’s Energy Crisis”, Oxford Review of Economic Policy, 17, n. 3
(2001): 365-388
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Microeconomia David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl domanda e di offerta avevano una pendenza ripida, gli spostamenti di entrambe le curve all’inizio
del 2001 portarono ad un netto aumento del prezzo all’ingrosso dell’elettricità.
Divenuta evidente la crisi, lo stato della California cercò di assicurarsi che la carenze energetiche
avvenute durante la crisi non si sarebbero ripetute in futuro.
Produzione di
Distribuzione
energia
4 grandi imprese
di energia dai
e imprese più
distributori ai
piccole
clienti al
dettaglio
Rete di
trasmissione
Vendita
all’ingrosso
I distributori
pagano il prezzo
all’ingrosso più
il prezzo di
trasmissione
Vendita ai clienti
al dettaglio
Il prezzo al
dettaglio era
fissato dalle
authority
Clienti al
dettaglio
Acquisto al
prezzo al
dettaglio
FIGURA 2.27 Struttura dell’industria dell’energia elettrica in California
L’elettricità parte dalle imprese che producono energia elettrica e la vendono alle grandi utenze
industriali e ai distributori locali. Questi ultimi distribuiscono l’energia elettrica ai clienti al
dettaglio al prezzo al dettaglio.
Pertanto, prese una decisione che minacciò la sua stabilità finanziaria, entrando in contratti a lungo
termine per comprare elettricità a prezzi molto alti, una mossa di cui presto l'amministrazione si
pentì. Vero la fine del 2001, i prezzi all’ingrosso tornarono ai livelli che c’erano prima della crisi. Il
declino dei prezzi rifletteva in parte diversi sviluppi che fecero tornare indietro la curva di offerta a
destra, mentre il prezzo del gas naturale scendeva, diversi nuovi impianti iniziarono a produrre
nell’estate del 2001 e molti generatori che prima erano rimasti inutilizzati tornarono in funzione
durante l’anno. Inoltre, le misure adottate per risparmiare l’energia elettrica durante la crisi
potrebbero aver spostato la curva di domanda a sinistra, contribuendo ad un ulteriore declino dei
prezzi.
Sebbene ci fossero numerosi difetti nel progetto di riorganizzazione delle regole dell’industria, due
in particolare risaltavano sugli altri. Il primo derivava dal fatto che, visto che la PUC manteneva
bassi i prezzi al dettaglio, i clienti avevano pochi stimoli per ridurre il loro consumo elettrico, anche
se i prezzi all’ingrosso aumentavano sostanzialmente. Come osservò Paul Joskow, “i mercati
elettrici competitivi non andranno bene se i consumatori sono completamente protetti dagli effetti
del prezzo di mercato all’ingrosso… Ciò non solo portò i distributori vicni al fallimento dopo che il
prezzo all’ingrosso superò il prezzo al dettaglio fisso nel giugno del 2000, ma anche rese molto
difficile agli offerenti al dettaglio competere nell'attirare clienti o ai consumatori rispondere a prezzi
elevati con la riduzione dei consumi”. Il secondo problema, invece, riguardava delle voci che
circolarono all'inizio della crisi, secondo le quali con solo 4 grandi fornitori, il mercato all’ingrosso
avrebbe potuto essere poco competitivo e alcuni produttori avrebbero potuto strategicamente ridurre
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Microeconomia David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl la propria produzione per portare in alto i prezzi. Alcuni analisti suggerirono che, prima della
liberalizzazione, il settore della generazione di energia elettrica avrebbe dovuto essere ristrutturato
in modo da avere un maggior numero di imprese, più piccole,, per far sì che i produttori fossero
price takers (cioè prendessero i prezzi come dati) e non price makers (cioè potessero influire sul
prezzo).
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Microeconomia David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl (Da inserire nella figura: Asse verticale_Prezzo (dollari per megawatt-ora); Asse orizzontale_ Quantità
(megawatt ore al mese))
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Microeconomia David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl FIGURA 2.28 La crisi energetica in California: il mercato all’ingrosso
Tra il 1999 e l’inizio del 2001 l’offerta di elettricità nei mercati all’ingrosso si spostò a
sinistra poiché l’offerta di energia da fonti idroelettriche scese del 50%, il prezzo del gas
naturale salì del 600% e i problemi agli impianti produttivi aumentarono decuplicarono.
La domanda di elettricità si spostò verso destra. Siccome le curve di domanda e di offerta
avevano una pendenza molto ripida, gli spostamenti di entrambe le curve portano un
incremento del prezzo dell’elettricità nel mercato all’ingrosso.
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