Prevenire la corruzione: Legalità, Integrità ed Etica FORMAZIONE GENERALE (obbligatoria ai sensi della L. 190/2012) Corso rivolto al personale individuato dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione Sul piano culturale la prevenzione della corruzione si realizza anche attraverso l’individuazione, diffusione e adozione dei valori della legalità e dell’integrità e, più in generale, attraverso un ridefinizione sul piano etico della responsabilità del dipendente pubblico, nell’esercizio della propria funzione. Legalità, Integrità ed Etica pubblica possono fornire ai dipendenti di un’amministrazione principi e schemi di comportamento in grado di guidare le scelte e gli atti compiuti nell’esercizio della loro funzione. Contenuti Legalità I pubblici uffici devono essere organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Questo principio può essere applicato non solo agli uffici pubblici (piano organizzativo), ma anche ai dipendenti pubblici che vi lavorano (piano delle scelte e delle azioni). Il Codice Penale individua una serie di Delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione. Dalla descrizione delle condotte illecite è possibile dedurre, in positivo, quali condotte sono lecite per il dipendente pubblico, ovvero quali azioni egli deve compiere, per non commettere dei reati. Integrità Il dipendente pubblico non deve solo agire in modo lecito (non violare le leggi), ma deve, in aggiunta, assicurare il buon andamento e l’imparzialità nella gestione dei procedimenti. Esistono comportamenti che, pur non violando le leggi, denotano un cattivo uso dei poteri, dei processi e delle risorse pubbliche. Il concetto di integrità è più restrittivo di quello di legalità: richiede non solo il rispetto delle leggi, ma anche il rispetto di valori e principi morali comunemente condivisi, che guidano il giudizio su ciò che è giusto e appropriato. Etica I cosiddetti vuoto di senso e crisi dei valori. investono la sfera etica, vale a dire la sfera entro cui si definiscono il bene e il male, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Senza etica (distinzione fra bene e male) non ci possono essere regole e valori (descrizione di ciò che è bene fare e del perché bisogna farlo). La riflessione etica contemporanea può fornire alcuni strumenti ed alcuni concetti per uscire da questa crisi cercando di ridefinire la riflessione etica attraverso una serie di nozioni nuove (progetto, responsabilità, fedeltà), che possono essere usate per “ricostruire” l’etica pubblica. PRIMA PARTE Legge e legalità La “responsabilità davanti alla legge” La legalità come “adesione” Legalità e prevenzione della corruzione Alla ricerca di un’”etica pubblica” Perché possiamo scegliere (il) male? L’etica contemporanea L’etica come progetto La “responsabilità etica” La fedeltà La corruzione non può essere un bene SECONDA PARTE Dall’etica ai valori dell’integrità Come le scelte generano i valori La socializzazione dei valori L’integrità come “condivisione” Barriere mentali La “responsabilità morale” Integrità e prevenzione della corruzione Docente: Andrea Ferrarini Filosofo e Curatore Linee Guida Anticorruzione ANCI Lombardia Materiali Dispense e lucidi Organizzazione Orario: 9.30 -13.00 Formazione rivolta ad un massimo di 30 persone