I FIORI DI BACH Il Dr. Edward Bach è un medico inglese, omeopata, batteriologo e ricercatore, alchimista, vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900. Dedicò la sua vita alla ricerca di un metodo di cura semplice ed efficace che fosse il più puro possibile. La sua convinzione di base era che l’atteggiamento emotivo svolgesse un ruolo fondamentale nell’instaurarsi della malattia, come pure nel mantenimento dello stato di salute. Partendo infatti da basi omeopatiche, egli asseriva che si dovesse curare la persona nella sua interezza, prendendo in considerazione la parte spirituale, le emozioni, i pensieri, e non il singolo sintomo che rappresenta solo l’aspetto fisico. In specifico, era convinto che la disarmonia tra anima e personalità fosse responsabile della comparsa del sintomo. I Rimedi Floreali, ristabilendo la connessione che si è interrotta tra Anima e personalità, aiutano ad esprimere in pieno la propria Essenza; agevolano l’essere umano a compiere la missione che ha sulla Terra, avvicinandolo all’espressione più equilibrata della sua natura più autentica. Aldilà degli aspetti più prettamente spirituali, vale la pena sottolineare la portata del pensiero di Bach: la malattia fisica ha sempre alla sua radice una disarmonia mentale ed emotiva (squilibrio energetico), dato che corpo e mente sono strettamente connessi in un tutt’uno e non è possibile considerare uno senza l’altra. In altre parole materia ed energia sono solo due facce della stessa medaglia. La geniale intuizione che il medico Inglese ebbe cent’anni fa è oggi confermata dalla Scienza moderna. Basti pensare alla nuova visione della realtà che trae le sue origini dalla Fisica Quantistica, dove l’osservatore diventa partecipe della creazione della realtà, o al lavoro di Bruce Lipton (vd. “La biologia delle credenze”), alla Nuova Medicina Germanica di Hamer o anche semplicemente alla PNEI, disciplina che si occupa delle relazioni fra il funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e del sistema endocrino. Tutti sono concordi nell’affermare la stretta relazione esistente tra corpo fisico, mentale ed emotivo. Bach aggiunge il Piano Spirituale, ritenuto da lui il più importante. Ed è forse proprio questo che distingue il suo sistema terapeutico da tutti gli altri: I Fiori di Bach, in ultima analisi, agiscono non solo su pensieri ed emozioni, ma aiutano anche a ricontattare la propria Divinità, il Sé più alto, accompagnando l’individuo in un percorso di crescita e di trasformazione profonda. “Dietro ogni malattia ci sono le nostre paure, le nostre ansie, i nostri desideri e le nostre avversioni. Andiamo dunque a scovarli e curiamoli e, con la loro guarigione, anche il disturbo che ci affligge se ne andrà”. “La malattia è il frutto di un modo di pensare e di agire sbagliati e cessa quando pensiero e azione vengono riequilibrati. Quando si apprende la lezione del dolore, della sofferenza e dell’angoscia, la sua presenza non ha più scopo ed essa automaticamente scompare.” Edward Bach Capiamo in quest’ottica come la Floriterapia sia un’efficace strumento di PREVENZIONE: se l’equilibrio mentale ed emotivo viene ristabilito e mantenuto, l’individuo non dovrà sperimentare il disagio fisico, che rappresenta l’ultimo tentativo messo in atto dalla Natura per apportare la necessaria correzione. “Le erbe sono semplici da capire per ogni studente della natura umana (…). Esse ci aiutano a prevenire l’attacco della malattia organica nel momento in cui il paziente è in quello stato funzionale che tanto spesso precede sia le malattie acute che quelle croniche”. Edward Bach Un siffatto metodo terapeutico comporta una grande dose di RESPONSABILITA’: la Guarigione non riguarda più solamente il corpo fisico, non è frutto di un semplice intervento esterno, ma si rivela essere un percorso di crescita personale che mira a ristabilire il contatto con i dettami della propria Anima, trasformando continuamente dentro di sé i vizi in Virtù, come direbbe Bach. Ne consegue che il vero terapeuta è colui che, consapevole che l’altro è sempre uno specchio di se stesso, guida il “malato” in questo processo interiore, indicandogli la strada, ma non sostituendosi ad esso; in questo modo si attua un processo di Guarigione per entrambi. I 38 FIORI Alla fine della sua ricerca, dopo una vita dedicata alla studio delle piante, mise a punto un sistema di cura basato su 38 Rimedi Floreali; ogni rimedio è ricavato da fiori di piante selvatiche delle campagne Gallesi (ad eccezione di Olive e Vine, tipiche piante del bacino mediterraneo). Quello che affascina del lavoro di Edward Bach, per chi approfondisce il metodo e lo studio dei suoi pochi scritti rimasti (ha bruciato un’enorme quantità di appunti per amore della semplicità!!), è l’architettura perfetta del sistema: i 38 Fiori, lungi dall’essere tutti uguali, hanno un peso e delle caratteristiche diverse. Bach amava moltissimo la geometria e i numeri; per lui la Natura era la creazione ordinata della vita e rispecchiava la Divinità. Infatti la geometria, nonché la struttura numerica del processo di crescita e della forma sono molto evidenti in natura, soprattutto nelle piante e nei fiori. In egual modo il suo sistema terapeutico è concepito secondo una struttura numerica ben precisa: i 12 Guaritori, i 7 Aiutanti, gli Ultimi 19 Rimedi. Riflettendo un attimo possiamo vedere come 12+7 dia 19. Quindi 19+19. O meglio ancora 1+1, indicativo delle due parti della sua ricerca. Perfezione pura. E’ impensabile che un uomo preciso, meticoloso ed amante della semplificazione come era Bach potesse considerare 38 Rimedi senza una struttura e un ordine ben precisi. In verità, terminata la scoperta di tutti i Rimedi, Bach tentò una sistematizzazione che potesse agevolare l’utente nella scelta del rimedio o dei rimedi adatti, ma per amore della semplicità alla fine scelse un altro metodo di suddivisione, le famose 7 categorie in cui egli stesso inserì tutti i suoi 38 Fiori. I Dodici Guaritori, chiamati anche i Dodici Grandi Rimedi, costituiscono la base dei trentotto Rimedi Floreali, le fondamenta dell’edificio. Essi rappresentano i dodici tipi animici di base, l’impronta energetica con cui si viene in questo mondo e più precisamente le dodici lezioni fondamentali dell’animo umano. Ognuno di noi può individuare la propria essenza principalmente in uno di essi. Bach parla di “gruppi definiti di uomini, ognuno dei quali svolge la sua funzione, ovvero divulgare nel mondo materiale la lezione specifica che ha imparato”. Questa visione permea tutti i suoi scritti. Vale la pena soffermarsi un attimo sul numero 12: niente è casuale! Dodici sono i segni zodiacali e i mesi dell’anno, dodici sono gli apostoli, dodici le tribù d’Israele, dodici i nervi cranici, dodici i principali meridiani di agopuntura, dodici i Sali tissutali presenti nelle nostre cellule, e altri ancora. Come disse D’Arcy Thompson “l’armonia del mondo si palesa nella Forma e nel Numero”. E Bach ne sapeva qualcosa! Continuando la sua ricerca, Bach scoprì altri sette Rimedi, i Sette Aiutanti. Essi rappresentano le condizioni croniche, gli stati che si sono creati nel tempo, in seguito agli eventi della vita e molto spesso mascherano il vero tipo, la lezione fondamentale dell’Anima. Quindi per “svelare” il Fiore tipo, la propria lezione fondamentale, a volte è necessario lavorare sullo stato cronico che si è instaurato come condizione cronica. In soli cinque mesi, da marzo a luglio del 1935, il medico Inglese scoprì Gli Ultimi Diciannove Rimedi, in media quasi uno alla settimana. Il processo fu intenso e contribuì sicuramente a consumare una grande parte delle sue energie psicofisiche. Infatti, prima di individuare un nuovo Rimedio, Bach sentiva su di sé ogni stato emozionale che questo avrebbe curato. E gli Ultimi Diciannove Rimedi rappresentano stati emotivi e mentali davvero intensi, stati reattivi che possono insorgere in seguito ai traumi esistenziali, talora molto profondi e di vecchia data. Se i primi diciannove rappresentano l’innocenza, i secondi incarnano l’esperienza. Davvero molto diversi. Non è un caso che i primi diciannove Rimedi siano rappresentati da Fiori semplici di campo, fatti da uno stelo che regge le varie parti del fiore. Semplicità, perfezione ed innocenza, appunto, sono le caratteristiche che li contraddistinguono. I secondi diciannove sono invece rappresentati da fiori che crescono su alberi; qui la struttura è molto più complessa, organizzata in un fusto con delle radici, dei rami, delle foglie, rappresentativi di una personalità non più innocente, spontanea, ma in cui l’esperienza della vita ha “costruito” delle sovrastrutture, aumentandone la complessità. Un’altra fondamentale differenza che caratterizza i due gruppi è il metodo di preparazione diverso scelto: i primi vengono preparati con il metodo della solarizzazione, i secondi con il metodo della bollitura, come se il “Fuoco Alchemico” veicolato dal sole non fosse sufficiente a “trasmutare” stati così intensi e ci fosse bisogno di un fuoco più forte e più potente. Vedremo in dettaglio questo concetto nella sezione dedicata all’esposizione del metodo di preparazione dei Rimedi. In luce di quanto detto finora, risulta chiaro come i trentotto Rimedi non abbiano lo stesso peso all’interno del sistema terapeutico, e capirne le differenze è di primaria importanza per approcciare la Floriterapia di Bach in maniera corretta e per trarne di conseguenza i maggiori benefici. I Secondi Diciannove Rimedi sono spesso più facili da identificare rispetto ai tipi animici; di norma sono infatti gli stati emozionali esterni, quelli più in superficie. Come la buccia di una cipolla, dobbiamo lavorare sugli strati più esterni, i più visibili, fino ad arrivare al centro, al cuore: qui troveremo la grande lezione dell’Anima, e quindi il Rimedio-Fiore che più rappresenta la nostra Essenza. Non è un caso che i bambini molto spesso vengano trattati con i Dodici Guaritori (anche se non solo!), a dimostrazione del fatto che più siamo giovani ed innocenti, più è evidente in noi la nostra impronta originale e di conseguenza la nostra lezione di vita. Sia chiaro che, indipendentemente dal Fiore-tipo, ciascuno dei trentotto Rimedi può essere usato in qualsiasi momento della vita in cui si presenti quel determinato tipo di emozione da riequilibrare. E’ la distinzione tra “type” e “mood”, intendendo con il primo termine il Fiore-tipo, quello che caratterizza la persona, con il secondo uno squilibrio che si presenta nella persona in un particolare momento di vita o in una precisa circostanza. Capire bene questa differenza è di grande importanza per utilizzare i Rimedi in maniera efficace. I 38 Rimedi rappresentano altrettanti archetipi dell’animo umano, stati emotivi riscontrabili in tutti noi, indipendentemente da razza , sesso ed età. Ed è questa la meraviglia: tutte le dinamiche dell’animo umano contenute in questo semplice ed efficace metodo di cura. Attraverso lo studio approfondito dei 38 Archetipi emozionali è possibile conoscere meglio se stessi e imparare ad osservare le proprie dinamiche reattive interne; l’autoconoscenza e l’auto-osservazione sono il primo passo in un percorso di vera crescita spirituale. ”Nosce Te ipsum”, dicevano gli Antichi Saggi. Inoltre i Fiori di Bach, come dei veri e propri catalizzatori di consapevolezza, aiutano nel processo di trasmutazione dei Vizi in Virtù (come direbbe il medico inglese), del Piombo in Oro. Ed è proprio qui che la Floriterapia si aggancia perfettamente all’antica Arte Sacra denominata Alchimia, il cui scopo finale era per l'appunto una profonda trasmutazione interna, trasformazione che portava all’identificazione con il Sé Superiore. Conoscere le dinamiche umane attraverso lo studio dei Fiori di Bach permette inoltre di capire in profondità anche i nostri simili (che sono in realtà specchi di noi stessi), dandoci la capacità di creare rapporti più costruttivi ed educativi. Il Dr. Bach era fermamente convinto che questo sistema sarebbe divenuto la medicina del futuro. Sempre più persone utilizzano i rimedi e ne traggono benefici. Essendo dolci e naturali, non hanno controindicazioni od effetti collaterali e possono quindi essere assunti da tutti, neonati ed anziani inclusi. Non hanno interazioni con altri medicinali; possono essere assunti da soli o in sinergia con altre metodiche curative. Attenzione: pur essendo efficaci, i Fiori di Bach non sono in alcun modo sostitutivi del trattamento medico. METODO DI PREPARAZIONE Arriviamo ora alla parte più affascinante ed intrisa di antiche conoscenze dell’Opera del dottor Bach: la preparazione dei suoi Rimedi Floreali. Egli era non solo un medico affermato, ma anche uno scienziato e un profondo conoscitore delle Antiche Leggi che reggono l’Universo. Quindi la vastità delle sue conoscenze includeva non solo la scienza ufficialmente definita, ma anche concezioni filosofiche metafisiche ed Antiche Arti come l’Alchimia. E’ proprio l’influenza di quest’ultima (più precisamente della Spagyria, antica pratica derivante direttamente dall’Alchimia che si occupa delle piante e delle erbe a scopo medico) che appare evidente nel metodo di preparazione che Bach scelse per i suoi Rimedi. Colto dalla classica intuizione del genio, Bach comincia a raccogliere la rugiada dai pochi Fiori da lui scoperti fino a quel momento, consapevole come quest’acqua preziosa contenga le informazioni necessarie per “curare” i suoi pazienti. La rugiada, chiamata anche acqua celestiale, è, secondo la tradizione alchemica, il veicolo privilegiato dallo Spirito Universale. Sviluppando l’intuizione iniziale, dopo aver notato che le piante cresciute al sole contengono una maggior energia rispetto a quelle cresciute in zone ombrose, Bach mette a punto il Metodo della Solarizzazione ed inizia a preparare i suoi Rimedi secondo un processo in cui sono coinvolti i quattro elementi: la terra e l’aria per portare a maturazione la pianta e quindi il fiore, il sole per liberare le virtù guaritrici dell’involucro vegetale e l’acqua per trattenere le vibrazioni curative e trasmetterle al paziente. In un recipiente di vetro riempito con acqua di fonte (a basso residuo fisso e priva di qualsiasi informazione) colloca i fiori scelti, precedentemente raccolti con delle pinze di legno. I fiori devono essere perfetti, maturi ma non ancora sfioriti e selezionati da piante sane e non esposte ad inquinamento. Quindi anche la scelta del luogo riveste la massima importanza. Il tutto viene collocato al sole per quattro, cinque ore, il tempo necessario affinché il “fuoco” solare permetta alle energie curative di “sganciarsi” dalla pianta ed essere memorizzate dall’acqua. Il processo è molto delicato: nemmeno una nuvola o un’ ombra deve interporsi tra il sole e l’acqua, pena il ricominciare tutto daccapo. Risulta evidente che anche le condizioni atmosferiche sono importantissime: la giornata in cui preparare i Rimedi deve essere tersa e luminosa (pensate a quanto sia difficile questo in Inghilterra!). Ci rendiamo conto di come il procedimento sia semplice ma allo stesso tempo preciso e sofisticato: massima cura e massima attenzione sono necessarie per una buona riuscita dell’operazione. Quando le corolle dei fiori cominciano ad appassire, l’acqua, ormai carica delle vibrazioni e quindi delle informazioni della pianta, viene filtrata e conservata con una pari quantità di Brandy. Questa è la Tintura Madre, dalla quale vengono poi preparate le boccette Stock, utilizzate per confezionare le boccette da somministrazione. In un certo senso il metodo del sole è un modo per trattenere la luce in forma liquida. Per gli ultimi diciannove Rimedi Bach, come detto precedentemente, mise appunto anche un secondo metodo, il cosiddetto Metodo della Bollitura. Come per il metodo del sole, è importante individuare il sito giusto, assicurarsi che i fiori si siano schiusi da poco e che la fioritura sia nel suo picco massimo. Si dovrebbe preferire una giornata di sole, senza pretendere la perfezione. I fiori devono essere raccolti con circa quindici centimetri di ramo, insieme a germogli e foglie e, dove possibile, da piante diverse. Il tutto viene posto, insieme all’acqua di fonte, in una casseruola, preferibilmente smaltata di bianco, e collocata con il coperchio su un fornello portatile ( la preparazione deve essere fatta in loco, affinché i fiori non abbiano il tempo di appassire). Tolto il coperchio, l’acqua viene portata ad ebollizione e lasciata nel fuoco per circa mezz’ora. La preparazione, coperta nuovamente, viene lasciata raffreddare; in seguito il liquido viene filtrato e vi si aggiunge una pari quantità di Brandy per la conservazione. A questo punto la Tintura Madre è pronta e deve essere collocata in una bottiglia di vetro scura e riposta in un luogo fresco ed asciutto. Il metodo presenta uno spiccato aspetto di “fisicità”, è privo di quella connotazione sottile che si ritrova nel metodo della solarizzazione, dove la luce eterea del sole entra nella ciotola, baciando i fiori come in una danza. Il fuoco della bollitura sembra disgregare la parte vegetale, più che estrarne l’energia vitale, come se uno schema mentale od emotivo debba venire distrutto per poter risorgere nuovo. Non esiste una spiegazione esauriente per giustificare la scelta del medico di bollire i fiori: probabilmente le condizioni del tempo in febbraio e marzo (periodo in cui preparò i primi dei diciannove Rimedi) lasciavano a desiderare e la forza del “fuoco” solare non era sufficiente per permettere che il processo avvenisse. Ma non si capisce come mai Bach continuò ad usare questo metodo anche in piena estate, visto che non lasciò scritti sull’argomento. Un’ipotesi interessante è quella di Julian Barnard, grande studioso e conoscitore della vita e dell’Opera di Edward Bach. Gli ultimi diciannove Rimedi rappresentano e curano stati mentali ed emozionali molto intensi, in cui la sofferenza è la chiave dell’apprendimento. Sono simbolo dell’esperienza, diversamente dai primi diciannove che rappresentano invece l’innocenza. L’apprendimento avviene attraverso la sofferenza e le difficoltà; ci trasformiamo passando attraverso il fuoco. La bollitura ha in comune con i secondi diciannove Rimedi il concetto della pressione, dell’intensità, e del dolore; emozioni che devono essere trasformate, portate verso l’alto. In egual maniera, il fuoco che proviene dalla terra ( i combustibili fossili provengono dal suo interno) brucia sotto l’essenza e, nel suo viaggio di ritorno, porta con sé l’energia verso l’alto. Proprio come le esperienze dolorose incarnate dai secondi Rimedi, che devono essere sublimate, consentendo all’Anima di evolvere, di salire appunto. Nel metodo della solarizzazione il sole proviene invece dall’alto; esattamente come le grandi lezioni dell’Anima incarnate dai Dodici Guaritori, che rappresentano stati emozionali di un individuo che non è ancora passato attraverso le esperienze dolorose della vita. Il metodo della bollitura arricchisce quindi la tintura madre e non può essere considerato una mera alternativa al metodo del sole. Il processo è decisamente diverso. La cottura è paragonabile quindi alla sofferenza che l’animo umano sperimenta nel processo di trasformazione, che deve per forza passare attraverso le esperienze della vita. LA TEORIA DELLE SEGNATURE A questo punto sorge spontanea una domanda: ma quali informazioni l’acqua è in grado di trasmettere a chi assume un Rimedio Floreale? Perché l’acqua che viene in contatto con determinati fiori (dopo aver subito il processo di Solarizzazione o di Bollitura) avrebbe la capacità di equilibrare determinati stati emotivi e/o mentali? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un tuffo nel passato e andare a rispolverare un’antica conoscenza conosciuta con il nome di “Teoria delle Segnature”. Già fin dai tempi antichi erboristi e terapeuti pensavano che l’essenza di ogni essere vivente era individuata attraverso Simboli, il cui linguaggio, una volta interpretato, permetteva di formulare una diagnosi e utilizzare i rimedi più adeguati. Fu il filosofo e scienziato svizzero Philipp Theofrast von Hohenheim, meglio conosciuto con il nome di Paracelso, che nel Rinascimento riscoprì ed ampliò questa affascinante teoria. Esperto conoscitore di vari ambiti del sapere umano, egli mise in corrispondenza l’organismo umano e le energie dell’Universo, trovando continue corrispondenze tra la medicina e altre materie, come ad esempio l’Alchimia, l’Astrologia, la Filosofia e la Teologia. Paracelso era per Bach un grande maestro, una guida spirituale, come lui stesso diceva. Non stupisce se alla base del suo lavoro ci siano proprio quei concetti espressi dal grande filosofo svizzero. “La dottrina delle Segnature ci insegna che è possibile trovare indicazioni relative alle proprietà medicinali delle piante prestando attenzione alle similitudini esistenti tra la forma di certe piante e la forma degli organi dell’uomo”. Philipp Deroide Ovviamente è indispensabile studiare anche l’habitat dove si sviluppa la pianta, le sue caratteristiche morfologiche, i modi ed i tempi con cui essa si sviluppa e si riproduce, il gesto stesso che esprime, come direbbe Julian Barnard. Solo così si può ottenere una serie di informazioni approfondite sulle potenzialità guaritrici della pianta. Bach, come riporta la sue fedele segretaria Nora Weeks, passava ore ed ore seduto di fronte alle piante a studiarne le caratteristiche, analizzando non solo gli aspetti più puramente fisici, ma anche cercando di coglierne il “comportamento”, l’aspetto più simile all’animo umano. Egli era infatti non solo un medico affermato ed un grande mistico, ma anche uno scienziato ed un ricercatore instancabile. Interessante sottolineare che le ricerche mediche contemporanee hanno evidenziato che le piante possiedono le stesse virtù curative individuate nell’antichità utilizzando la tecnica delle segnature, confermando quindi i valori simbolici del linguaggio della natura. Seguendo questa dottrina possiamo formulare un’interessante corrispondenza: se l’uomo è l’evoluzione massima del regno animale, il fiore è l’evoluzione ultima del regno vegetale, quindi i petali del fiore saranno “simili” alla corteccia cerebrale dell’uomo. La Teoria delle Segnature comprende in sé varie prospettive attraverso cui poter analizzare una pianta: Forma e gesto: le forme e i gesti che possiamo riconoscere nelle radici, nello stelo, nelle foglie ed ovviamente anche nel fiore, sono innumerevoli. Per esempio il modo in cui il pino (Pine) ascende verso l’alto in forma conica è riflessa non solo nell’albero intero, ma anche nel modo in cui ciascun gruppo di aghi si organizza e nella formazione delle pigne. Osservando la pianta da questa prospettiva possiamo catturarne la “segnatura”. Orientamento nello spazio: il gesto verticale di Impatiens o di Agrimony contrasta chiaramente con quello orizzontale di Heather o di Scleranthus. Relazioni geometriche: importanti anche le forme geometriche, soprattutto dei fiori: Star o Bethlehem, per esempio, è una stella a sei punte, segnatura dell’armonia cosmica. Famiglie botaniche: il sistema di classificazione botanica delle piante può servire come metodo più preciso per lo studio della morfologia delle piante. Orientamento nel tempo: le piante non sono esseri statici; esse devono essere considerate all’interno di cicli temporali perché la loro natura si possa rivelare. In questa ottica, dovremo prendere in considerazione il momento di fioritura della pianta, quando il fiore si schiude nell’arco della giornata, se sono piante annuali o perenni, ecc. Relazione con l’ambiente: il luogo dove una pianta decide di vivere rivela molto delle sue qualità: le piante selvatiche (e tali sono le piante da cui si ricavano le Essenze Floreali) attecchiscono dove trovano condizioni che sostengono e rispondono alla propria natura essenziale. Relazione con i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco sono molto importanti per la vita delle piante; spesso due elementi predominano in una pianta, mentre gli altri due saranno meno apparenti. Ad esempio Water Violet è legata molto all’acqua e all’aria, mentre Olive al sole (fuoco) e alla terra. Relazione con gli altri regni della natura: il regno delle piante coesiste insieme ad altri tre regni naturali: minerale, animale ed umano. Le qualità della specie di una pianta in relazione ad uno o più di questi tre regni è importante espressione del suo carattere intrinseco. Ad esempio Oak (la quercia) ha un rapporto particolare col regno animale, in quanto ospita e sostiene molte specie animali. Olive e Vine invece (l’olivo e la vite) hanno una relazione particolare con l’uomo: oltre ad essere portatrici di una forte simbologia sacra, sono utilizzate dall’essere umano per produrre beni da lui utilizzati. Colore: il linguaggio del colore ci dice moltissimo delle qualità animiche di una pianta. Ricordiamoci che il colore è vibrazione, ed ogni frequenza è latrice di una particolare informazione. Ad esempio i fiori che riequilibrano stati depressivi sono gialli, colore legato al sole, alla luce ed al potere di spazzare le tenebre; Il color malva di Impatiens o di Vervain richiama invece la delicatezza e la moderazione, qualità che le due tipologie di soggetto devono coltivare. Altre forme percettive: fragranza, struttura e gusto possono indurre determinate esperienze sensoriali, le quali sono importanti tramiti per la conoscenza di una pianta. Ad esempio il sapore acre di Impatiens costringe gli animali a rimaner lontani dalla pianta, lasciandola così sola. Proprio come la tipologia psicologica rappresentata da Impatiens, che ama lavorare e passare molto tempo in solitudine. Usi erboristici e medicinali: dalle proprietà di guarigione fisica possiamo conoscere i più sottili effetti sull’Anima. In un certo senso le qualità delle Essenze Floreali si trovano su una ottava superiore rispetto alle proprietà guaritrici erboristiche e medicinali delle piante. I principi amari contenuti nella radice della genziana (Gentian) sono un ottimo rimedio per il fegato e per la disintossicazione in generale; in ugual modo l’Essenza Floreale sana l’amarezza tipica dell’animo dei soggetti che percepiscono il mondo e gli avvenimenti della vita attraverso le lenti del pessimismo. Cultura popolare, miti, qualità rituali: in epoche più remote della storia umana abbiamo goduto di relazioni più intime col mondo naturale. Residui di questa saggezza inconscia sopravvivono nella cultura popolare, nel mito, e negli insegnamenti rituali sulle piante. Il noce per esempio (Walnut) nella tradizione classica è correlato ai riti di passaggio e alle fasi di sviluppo della società umana. Non stupisce quindi che l’Essenza Floreale sia collegata alle difficoltà di adattamento nei momenti di cambiamento che avvengono nel corso della vita. DOSAGGIO E MODALITA’ D’ASSUNZIONE Per ottenere risultati rapidi e duraturi, si raccomanda l’assunzione quotidiana e costante del prodotto, sottolineando che, trattandosi di terapia vibrazionale, sono più efficaci piccole dosi a intervalli ripetuti, che alte dosi in un’unica somministrazione. La prassi prevede di norma quattro dosi giornaliere, che possono essere aumentate a seconda delle esigenze individuali. Per una maggiore efficacia si consiglia l’assunzione almeno un quarto d’ora lontano da pasti, caffè o bevande in genere. Nel caso di neonati e bambini, le gocce possono essere diluite in poca acqua o aggiunte al biberon per facilitarne la somministrazione. Un altro modo efficace consiste nell’applicare le gocce sulla pianta dei piedi, eventualmente veicolate in poca crema od olio da massaggio. Un’unica precisazione sembra essere utile: a volte, ma non spesso, in alcuni soggetti si può presentare il cosiddetto “aggravamento terapeutico”, proprio come in Omeopatia: sta alla persona sentire e decidere se continuare la terapia (cosa auspicabile, visto che è un segnale che è stato toccato il punto giusto!) o se sospendere momentaneamente; in ogni caso il malessere non dura in genere più di tre/quattro giorni. PICCOLE PRECAUZIONI • Assumere i rimedi lontano da pasti, caffè, sigarette (15 minuti prima dei pasti o 2 ore dopo). • Evitare il contatto con fonti elettromagnetiche (per quanto possibile!). • Non esporre a calore elevato. I 12 GUARITORI IMPATIENS (Impatiens Glandulifera) Come esprime chiaramente il nome, questo rimedio è indicato per l’irrequietezza e l’impazienza. Il tipo Impatiens è solitamente molto efficiente, deciso e con una prontezza mentale superiore alla norma. Ma nello stato squilibrato, mal sopportando la lentezza altrui, può diventare molto nervoso, poco diplomatico e facilmente irritabile (anche se la rabbia svanisce in fretta come è arrivata). Solitamente è iperattivo, non riesce a star fermo (lo si nota anche nei veloci e brevi scatti del corpo, come il tamburellare delle dita per esempio), parla a raffica e ha la tendenza a togliere le parole di bocca agli altri. Il ritmo interno troppo veloce provoca in lui una continua tensione, alimentata dal fatto che non riesce mai a rilassarsi perché il riposo è considerato una perdita di tempo. Si capisce bene come egli preferisca lavorare da solo, in quanto, così facendo, non deve conformarsi ai ritmi altrui; il Dr. Bach infatti colloca questo rimedio proprio nella categoria della solitudine. Questa sua intolleranza verso tutto ciò che è lento rischia di provocare in lui una certa superficialità, scarsa emotività e carenza di sensibilità. Il rimedio lo aiuterà a rallentare, a rilassarsi e ad accettare il ritmo degli altri; dilatando la percezione del tempo, il soggetto sarà meno impulsivo, più diplomatico e non correrà il rischio di cadere nella superficialità data dall’eccessiva fretta. Il soggetto Impatiens può essere soggetto a: insonnia, irritabilità, tachicardia, ansia, acidità di stomaco, balbuzie, prurito e irritazioni improvvise della pelle. IMPATIENS LA PIANTA Cresce rapidamente Struttura semplice: gambo cavo, carnoso, pieno d’acqua Foglie eleganti, grandi, lanceolate e seghettate La pianta cresce eretta, ben orientata, robusta Fiori color malva, con forma strana, esotica, pendenti, quasi in equilibrio I semi vengono “sparati” fuori dai baccelli come proiettili Profumo insolito, forte e pungente Espressione disarmonica: irritabilità, impazienza, ritmo interno troppo veloce, tensione interiore. Potenziale armonico: pazienza, calma, efficienza. CLEMATIS (Clematis Vitalba) Bach annovera questo rimedio nella categoria “Insufficiente interesse per le circostanze presenti”. In effetti il tipo Clematis vive completamente tra le nuvole, in un roseo mondo da lui stesso creato. E’ un soggetto distratto, imbambolato, intorpidito, molto spesso pallido e con mani e piedi freddi. E’ estremamente creativo, con un’ immaginazione superiore alla media, sensibile alle cose belle, incline alla dolcezza e alla tenerezza, romantico ed eccentrico. Il suo squilibrio sta nella mancanza di collegamento tra mondo fisico e mondo spirituale; trova la realtà terrena banale e noiosa, per cui pagare le bollette o amministrare le finanze diventa per lui un’incombenza difficile da affrontare. Non prende veramente parte alla vita reale, evitano di confrontarsi col mondo esterno; al contrario ama la solitudine e preferisce fuggire nel suo mondo fantastico, dove può dare spazio e forma alla sua brillante fantasia. Bach definisce questo stato “una gentile forma di suicidio”. Questa modalità reattiva di fuga dalla realtà spesso si instaura quando una persona con le caratteristiche suddette non si dedica ad una attività creativa e dunque non manifesta nel mondo il suo potenziale fantastico. Nei bambini, il tipo Clematis è quello con problemi di concentrazione dovuti non tanto ad una carenza intellettiva, quanto piuttosto alla sua tendenza ad essere eccessivamente sognante. Il rimedio aiuta a “toccare terra”, a far pace con la materia e a concretizzare l’enorme creatività. Favorisce un vivo interesse per il mondo circostante ed aumenta la gioia di vivere nel qui ed ora. I disturbi tipici di questo stato possono essere: ipotensione, stanchezza, difficoltà di concentrazione, mancanza di memoria, anoressia e bulimia, depressione, sonnolenza, estremità intorpidite o fredde, disturbi della vista e dell’udito, facilità allo svenimento. CLEMATIS LA PIANTA Gambi lunghi e multipli che si allontanano dal suolo Non sta eretta, è rampicante, senza tronco Pianta senza una vera e propria struttura centrale Vive appesa sugli alberi, come una liana Fiori bianchi che riflettono la luce I semi, dotati di una corda argentea, vengono dispersi dal vento Espressione disarmonica: mancanza di interesse per il presente, scarso collegamento tra mondo fisico e mondo spirituale, sognare ad occhi aperti. Potenziale armonico: creatività, concretezza, presenza. MIMULUS (Mimulus Guttatus) Individuo sensibilissimo, Mimulus soffre di paure ben definite (come per esempio paura di volare, del dentista, dei ladri, di parlare in pubblico, del dolore, della malattia, della povertà, ecc.) che limitano fortemente la sua vita. E’ un individuo fragile e delicato, quasi come una bambola di porcellana, sia dal punto di vista psichico che fisico: il rumore eccessivo, la troppa luce, la moltitudine di persone, ecc. lo infastidiscono molto, visto che ama vivere in un ambiente protetto e ovattato. Mimulus teme le cose del mondo, in un certo senso teme la vita; questo suo eccessivo timore lo induce a rimandare le scelte e le decisioni, poiché preferisce non affrontare le situazioni anche banali e quotidiane. E’ un soggetto timido che arrossisce facilmente e fra la gente tende a diventare facilmente nervoso; Mimulus infatti è anche un ottimo rimedio per la balbuzie data da eccessiva timidezza. I bambini sono grandi fruitori di questo rimedio: infatti, proprio perché devono affrontare molte nuove sfide nella continua crescita, trovano in questo rimedio un grande alleato contro la paura. Julian Barnard, grande conoscitore delle opere di Edward Bach, in uno dei suoi libri dice: “ Il coraggio non è assenza di paura, ma un’azione chiara che contrasti la paura”. Ed è proprio così che agisce il rimedio, dando la lucidità mentale necessaria per agire con obbiettività e prontezza di fronte a ciò che spaventa, oltre ad apportare anche un grande senso di fiducia nei confronti della vita. Il soggetto Mimulus può soffrire di: aritmia di origine emotiva, colon irritabile, palpitazioni e tachicardia, rossore per eccesso di timidezza, sudorazione eccessiva. MIMULUS LA PIANTA Cresce dove l’acqua scorre rapida e trasparente Pianta delicata e resistente al tempo stesso, cresce spesso sospesa sull’acqua dei torrenti di montagna I fiori sono di un giallo dorato, intenso, con macule rosse Quando i semi sono maturi, la capsula si apre e i semi cadono nell’acqua. Germogliano sott’acqua, per poi riaffiorare e mettere radici Espressione disarmonica: timidezza, paura di cose note, tendenza alla fuga, tensione interiore. Potenziale armonico: coraggio, risoluzione, fiducia. AGRIMONY (Agrimonia Eupatoria) Persona sensibilissima, chi necessita di questo rimedio nasconde paure, preoccupazioni e talvolta profonde sofferenze dietro una maschera allegra e spensierata. Il suo problema consiste nella non accettazione della parte oscura di sé e della vita e, pur di mantenere l’armonia a tutti i costi, spesso evita il confronto e le discussioni. E’ fortemente dipendente dal giudizio altrui e ha paura di non essere amato ed accettato. Essendo incapace di soffermarsi a riflettere su se stesso, ricerca la compagnia a tutti i costi, riempiendo l’agenda di impegni mondani. Spesso affoga i suoi tormenti interiori in vizi segreti (alcool, droghe, cibo), cercando in questo modo di “anestetizzare” la coscienza. La sua apparente superficialità nasce non tanto dalla mancanza di profondità, quanto piuttosto dalla troppa sensibilità, che lo rende incapace di gestire l’eccesso emozionale. L’assunzione del rimedio fa sì che il tipo Agrimony trovi la vera gioia e la pace, quella “pace che va oltre ogni intendimento” (Edward Bach), riuscendo a comunicare apertamente le proprie sensazioni e accettando il fatto che la vita è fatta anche di lati meno piacevoli. A titolo indicativo, chi necessita di questo rimedio può soffrire di: ansia, insonnia, bruxismo, problemi di pelle ( nel corpo affiora visibilmente quello che viene costantemente represso), dipendenze. AGRIMONY LA PIANTA Pianta con un’indole solitaria Forma a guglia, come un dito puntato al cielo Lo stelo e le foglie sono ricoperti da una peluria sottile Fiori gialli, disposti a grappolo sullo stelo, rivolti verso il suolo Le capsule con i semi sono ricoperte da uncini Usata per il fegato Espressione disarmonica: tormento nascosto dietro una facciata allegra, negazione della parte oscura di sé, repressione delle emozioni. Potenziale armonico: pace interiore, accettazione del lato spiacevole della vita, espressione di emozioni autentiche. CHICORY (Chicorium Intybus) La personalità Chicory è legata a nobili qualità, come dedizione, protezione, nutrimento; rappresenta l’archetipo della Madre, colei che si prende cura, che nutre. Quando però lo stato si manifesta nella sua controparte negativa, l’amore incondizionato si trasforma in possessività, manipolazione e controllo affettivo. Chi necessita di questo rimedio difficilmente fa qualcosa senza aspettarsi nulla in cambio: ecco che le eccessive attenzioni si trasformano in un modo molto subdolo di legare gli altri a sé. La persona diventa impicciona e soffocante, desiderosa di esercitare la sua influenza sugli altri in modo costante, incapace di lasciar andare persone e sentimenti. Una frase tipica di questo stato squilibrato è :” lo faccio solo per il tuo bene”. Alla base di tutto ciò sta ovviamente un vuoto affettivo e la paura di non ricevere abbastanza amore; tutto ciò si manifesta come attaccamento morboso. A volte, pur di non essere abbandonata, la persona può arrivare addirittura ad ammalarsi come estremo ricatto affettivo. Questa categoria annovera rappresentanti di entrambi i sessi e di tutte le età: i genitori in ansia per i figli ormai cresciuti, la madre martire che si fa venire un attacco di cuore ogni volta che un figlio tenta di lasciare la casa, i familiari che si intromettono in tutti gli affari di famiglia, o quei bambini piagnucolosi che si attaccano di continuo alla gonna della madre. L’assunzione di Chicory insegna una delle lezioni più difficili e più importanti: l’Amore incondizionato, quell’Amore senza condizioni che lascia liberi. Il soggetto diventa capace di una grande forza interiore e in grado di manifestare un affetto autentico, senza alcuna aspettativa. Possibili disturbi possono essere: depressione, bulimia,malattie psicosomatiche in genere, ritenzione di liquidi, stitichezza, malattie dell’utero e delle ovaie. CHICORY LA PIANTA Pianta pelosa, robusta e potente Prospera in terreni ricchi, diviene legnosa e dura in quelli poveri I fiori, che hanno vita molto breve, cambiano colore a seconda dell’equilibrio acido-alcalino del suolo Foglie e radici hanno gusto amaro. Il fittone è perenne Fiori e foglie sono privi del picciolo e si “aggrappano” al fusto I semi cadono ai piedi della pianta madre Espressione disarmonica: possessività , ricatto affettivo, eccessivo attaccamento, desiderio di controllo Potenziale armonico: amore incondizionato, dedizione, autonomia. VERVAIN (Verbena Officinalis) Il tipo Vervain è caratterizzato da un grande entusiasmo, coraggio e disponibilità di sacrificarsi in nome dei propri ideali. Questo fa di lui una persona molto volitiva ed efficace nelle sue azioni, ma, nello stato disarmonico, tutto viene portato agli eccessi, trasformandolo in un “guerriero” accanito ed ossessivo. Molto spesso egli ha saldi principi ed ama combattere in nome della giustizia. Trascinato dal suo entusiasmo, sacrifica tempo libero, sonno e vita privata per dedicarsi alla sua “missione”, portandolo ad una tensione continua che gli impedisce di rilassarsi. Lo spreco di energie si manifesta anche nella sua mimica, sempre esagerata: il tono alto della voce, il gesticolare eccessivo, la sua irascibilità pronunciata, ecc., non fanno altro che consumare pian piano la sua vitalità. Un altro suo aspetto disarmonico è quello di voler convincere gli altri ad ogni costo: crede nei suoi ideali, è fermamente convinto di aver sempre ragione e questa sua rigidità mentale lo trasforma in un predicatore fanatico ed invadente. All’inizio affascina, poi però stanca e le persone cominciano ad allontanarlo. La sua eccitazione eccessiva e l’iperattività mentale provocano spesso in lui ipertensione ed insonnia, per cui sarà molto difficile per lui “staccare la spina”. Il rimedio lo aiuta a trovare la moderazione sia nell’uso della sua energia che nell’ espressione dei suoi gesti e dei suoi pensieri; Il ritmo della vita ritrova un’armonia dimenticata e il rispetto per le opinioni altrui diventa una nuova importante conquista. E’ un ottimo rimedio, insieme ad Impatiens, per l’iperattività dei bambini. Il tipo Vervain può essere soggetto a: cefalea, cervicale, gastrite, insonnia, ipertensione, tachicardia occasionale, infiammazioni acute ed improvvise. VERVAIN LA PIANTA Pianta con struttura semplice e crescita rigogliosa Gambo rigido, venato e a sezione quadrata Pianta robusta, ben radicata e difficile da estrarre dal suolo. Modesta, priva di profumo e di bellezza Infiorescenza a spiga che si innalza rispetto alla massa di foglie alla base della pianta I fiori, di color malva, esprimono semplicità ed eleganza I semi piccoli spesso si impigliano nella lana o nel pelo di animali: indole socievole Espressione disarmonica: fanatismo, eccessivo entusiasmo, esagerazione, rigidità mentale. Potenziale armonico: carisma, passione, forza interiore, moderazione. CENTAURY (Erythrea Centaurium) La persona che necessita di questo piccolo fiore è molto disponibile e dedita al servizio. Ma nel caso di un soggetto Centaury disarmonico tale disponibilità verso gli altri è portata all’estremo, con un atteggiamento di totale sottomissione alla volontà del prossimo. Egli continua a negare i propri desideri e la propria vocazione, alimentando di conseguenza il senso di insoddisfazione e di frustrazione: vive la propria esistenza soltanto in funzione degli altri. Il soggetto Centaury è estremamente sensibile alle persone, al loro benessere e alle loro sofferenze. L’incapacità a dire di no e la tendenza a sacrificarsi oltre ogni limite portò Bach a definire questa tipologia uno “zerbino”, in cui si nota una grande debolezza nell’autoaffermazione. Ha un forte bisogno di essere apprezzato e ringraziato, e quando gli elogi non arrivano si sente frustrato e svuotato. L’assunzione del rimedio fa sì che la persona, pur nel servire con devozione gli altri, non dimentichi le proprie esigenze e i propri desideri; in questo modo può proseguire la sua strada con determinazione ed energia, senza lasciarsi ostacolare dai bisogni e dai pareri degli altri. Può essere soggetto a: ipotensione, stanchezza,sistema immunitario debole con frequenti infezioni, svenimenti, disturbi digestivi ed epatici, cali di voce. CENTAURY LA PIANTA Cresce in terreni aridi e di poco valore Pianta piccola che passa inosservata Pianta biennale; l’inizio della crescita è molto lento Si sviluppa parallelamente al terreno. Aderendo al suolo, le piantine vengono spesso calpestate Nel secondo anno spunta dalla rosetta di foglie un gambo dritto con crescita verticale I fiori rosa si schiudono quando il sole splende I semi, minuscoli, vengono dispersi dal vento Espressione disarmonica: debolezza nell’autoaffermazione,incapacità a dire di no, passività e sottomissione. Potenziale armonico: affermazione delle proprie esigenze, disponibilità equilibrata, determinazione ed energia. CERATO (Ceratostigma Willmottiana) Questo fiore, originario dell’Himalaya, è indicato per chi non confida della propria facoltà di giudizio e manca di fiducia nelle proprie intuizioni. Il tipo Cerato non si fida della sua voce interiore e, pur essendo ricco di saggezza e capacità di discernimento, ha sempre bisogno di chiedere pareri, consigli e conferme alle persone intorno a lui. Non si rende conto di essere già in possesso di tutto il sapere che gli occorre e continua di conseguenza ad accumulare informazioni all’infinito, senza riuscire a mettere in pratica le conoscenze che si sforza di acquisire o i pareri che ottiene. Così facendo spreca molte energie, disperde il suo potenziale creativo e rischia pure di sbagliare seguendo le indicazioni altrui. E’ un ottimo rimedio per i bambini che cercano sempre conferme assillando gli adulti con mille domande, o per gli adolescenti eccessivamente influenzabili dalle convenzioni e dalle mode. E’ adatto per chi, in caso di malattia, tenta varie forme di trattamento senza soffermarsi su nessuna di esse. L’assunzione di Cerato porta la persona in contatto con la propria saggezza interiore e la rende autonoma nel prendere decisioni, trasformandola in un soggetto altamente intuitivo e saggio. Il soggetto Cerato può manifestare disturbi quali: ansia, insonnia, miopia, problemi di digestione, tendenza allo svenimento. CERATO LA PIANTA Arbusto deciduo privo di un orientamento e di una struttura di crescita precisi Foglie semplici, pelose, ruvide, sgradevoli al tatto Fiori blu intenso, a cinque petali, semplici, ma eleganti La struttura del fiore suggerisce il bisogno di convogliare l’energia verso il centro Via via che i petali si chiudono formano una spirale Non cresce allo stato selvatico: non produce semi, ma si propaga per talea Espressione disarmonica: mancanza di fiducia nella propria voce interiore, bisogno inesauribile di continue conferme, influenzabilità. Potenziale armonico: forte intuizione, saggezza, sicurezza riguardo le proprie scelte. SCLERANTHUS (Scleranthus Annuus) E’ indicato per chi è perennemente indeciso e fa fatica a prendere una decisione, soprattutto quando questa deve essere fatta tra due alternative. Il soggetto Scleranthus disarmonico rimugina costantemente tra due possibilità, soppesando attentamente i pro e i contro di una situazione. Prevale sicuramente una carenza di equilibrio e di armonia interiore, per cui l’umore come i pensieri passano da un estremo all’altro, senza contemplare la via di mezzo. C’è una vera e propria scissione interna e la persona difficilmente riesce a trovare un equilibrio e un silenzio interiore. Vista la sua perenne indecisione, la sua maggior difficoltà è proprio quella di fare una scelta: nell’escludere una delle due cose, il soggetto ha la sensazione di perdere qualcosa di importante, per cui molto spesso rimane bloccato, in fase di stallo, non riuscendo a scegliere. Oppure, quando lo fa, viene colto da ripensamenti, spesso fa marcia indietro, dando quindi l’impressione di essere un tipo poco affidabile. Quello che manca in lui è un filo logico e coerente, una organizzazione mentale interna e una centratura che gli permettano di vivere le scelte che inevitabilmente la vita porta con sé. Il rimedio ha sempre a che fare con il numero due, non solo nel caso di una scelta: tutti i disturbi che si manifestano in bilico tra due poli opposti necessitano di Scleranthus ( stitichezza e diarrea, anoressia e bulimia, febbre alta e ipotermia, ecc.). L’essenza floreale armonizza questa instabilità interiore, stimolando equilibrio ed integrazione; aiuta il soggetto a prendere le decisioni in tempi brevi e senza ripensamenti, apportando pace e chiarezza interiore. Il tipo Scleranthus può essere soggetto a: problemi di equilibrio, vertigini, mal d’auto, svenimento, colon irritabile. SCLERANTHUS LA PIANTA Pianta annuale, talvolta biennale Cresce disordinatamente, ripiegandosi su se stesso, senza un gambo principale, senza direzione Le foglie strette ed appuntite crescono a coppie La ramificazione costante degli steli richiama l’idea del bivio I fiori verdi, privi di petali, compaiono in modo casuale Il seme, a forma di noce, cade e germoglia nello stesso suolo della pianta madre Espressione disarmonica: instabilità, difficoltà di scelta tra due alternative, mancanza di centro interiore. Potenziale armonico: equilibrio, centratura, integrazione. WATER VIOLET (Hottonia Palustris) Persona calma, equilibrata, sensibile e creativa, il tipo Water Violet tutela gelosamente la sua vita privata. La sua difficoltà è rappresentata dallo scambio con l’esterno: evita accuratamente di condividere sensazioni ed emozioni con gli altri e spesso si chiude nella sua torre d’avorio, dando quindi l’impressione di essere distaccato e presuntuoso. Infatti il tipo Water Violet, così sicuro di sé, prova spesso una spiccata sensazione di superiorità. Questo suo atteggiamento lo porta a mantenere le distanze, a chiudersi in se stesso e in casi estremi a guardare il prossimo in maniera fredda ed altezzosa. Molto spesso però il suo è solo un modo per esprimere il grande bisogno di sicurezza che nutre in profondità; ciò di cui necessita è un’oasi tranquilla dove il suo delicato sistema nervoso possa trovare rilassamento e pace. La libertà e l’autosufficienza sono per lui fondamentali; visto che non ama essere commiserato, difficilmente condivide le sue emozioni profonde e le sue sofferenze, nemmeno con gli amici più cari. Il rimedio aiuta a sviluppare un atteggiamento aperto e cordiale nei confronti del prossimo, eliminando la percezione di distacco dal resto del mondo e rendendo facili la comunicazione e la condivisione. Essendo dotato naturalmente di grande equilibrio, il tipo Water Violet riuscirà a mettere a disposizione i suoi talenti e la sua saggezza, diventando un sostegno e una guida per gli altri. In questo stato disarmonico possono essere presenti i seguenti disturbi: dolori e rigidità articolari, cervicale, emicranie, problemi digestivi, stitichezza. WATER VIOLET LA PIANTA Cresce immersa nell’acqua Relativamente rara: cresce solo in acqua pura e con poca corrente. Non tollera alcuna forma di inquinamento Sviluppa lo stelo, dritto ed elegante, affinché il fiore si possa aprire al di sopra della superficie dell’acqua Pianta con radici molto fragili, non ancorata alla terra I fiori sono di color malva chiaro, dotati di un centro giallo. Sono disposti a spirale attorno al gambo I semi, prima di affondare nel fango, si muovono liberamente nell’acqua Espressione disarmonica: isolamento, chiusura, orgoglio, distacco. Potenziale armonico: comunicazione, contatto, umiltà. GENTIAN (Gentiana Amarella) La Genzianella è il rimedio per colui che si scoraggia facilmente e nutre dubbi ed aspettative negative riguardo ad eventi e situazioni. Prevale in questo soggetto una sorta di tristezza latente (come amara è la Genziana), di scetticismo, che lo porta sempre a vedere il lato negativo della vita. Ha la tendenza a scoraggiarsi facilmente di fronte alle prime difficoltà e ad aspettarsi sempre il peggio in qualsiasi situazione; ha una mente molto analitica e in lui il grosso problema è rappresentato dalla mancanza di fede. Questo suo modo di essere fa sì che venga imprigionato dai limiti che egli stesso si pone, per cui diventa veramente difficile nutrire aspettative positive riguardo un qualsiasi avvenimento. L’amarezza per le difficoltà impreviste e la sensazione costante di abbattimento fanno di questo soggetto una persona triste, che può arrivare anche a sentirsi depressa. Gentian rappresenta la “medicina amara” adatta per ristabilire fiducia ed ottimismo, sviluppando in lui la fede. Il tipo Gentian può soffrire dei seguenti disturbi: depressione, difficoltà digestive, insonnia, ipotensione, artrosi. GENTIAN LA PIANTA Pianta biennale, molto piccola e vulnerabile. Cresce dove l’erba è bassa e fiorisce in tarda estate La radice, piccola e tozza, contiene un principio amaro La pianta resta vicino al suolo, riparata Le foglie sono lanceolate, verde scuro. I gambi sono venati di rosso I fiori, blu intenso con cinque petali, si aprono e si chiudono molto velocemente I semi, protetti dal baccello, sono numerosi e piccoli. Cadono accanto alla pianta madre Espressione disarmonica: tendenza al pessimismo, facilità allo scoraggiamento, scetticismo. Potenziale armonico: fede, ottimismo. ROCK ROSE (Helianthemum Nummularium) E’ uno dei componenti fondamentali del Rescue Remedy, il rimedio d’emergenza. Rock Rose è l’essenza indicata per il panico, per il terrore che paralizza. Molto spesso si tratta di uno stato transitorio, non di un vero e proprio modo d’essere; situazioni come un incidente, un’aggressione, un terremoto, una brutta notizia, ecc. possono lasciare la persona impietrita e bloccata da una profonda paura, spesso associata ad una grande sensazione di impotenza. Caratteristici di questo intenso stato emotivo sono l’annebbiamento totale della coscienza, l’incapacità di muoversi, di parlare e di reagire: in questi casi somministrare l’essenza aiuta a ritrovare la sicurezza interiore e la lucidità mentale necessarie per affrontare la situazione d’emergenza. Ovviamente è il rimedio principe per gli attacchi di panico, visto che ha un’azione benefica sugli stati acuti; ottimo per gli incubi e il terrore notturno, si rivela molto adatto anche nei casi di minaccia d’aborto, per calmare mamma e feto dopo lo shock subito. Lo stato Rock Rose può presentare i seguenti sintomi: collasso nervoso, diarrea improvvisa, panico, senso di soffocamento, disturbi della parola, claustrofobia, agorafobia, ecc., iperagitazione. ROCK ROSE LA PIANTA La pianta, perenne, cresce poco ordinata, bassa sul suolo Gli steli fioriti si innalzano in verticale poco sopra l’erba I fiori, giallo oro, sono fragilissimi, come carta velina; durano solo un giorno. Si schiudono seguendo il sole Le foglie e i sepali sono ricoperti da peluria I semi vengono dispersi dal vento o dalla pioggia Quando germogliano, sviluppano rapidamente una radice che penetra in profondità nel terreno Espressione disarmonica: panico, terrore che paralizza. Potenziale armonico: coraggio, presenza di spirito. I 7 AIUTANTI GORSE (Ulex Europaeus) Gorse è il rimedio per quando la tristezza assume i toni della disperazione, e il soggetto, rassegnato, getta per così dire la spugna. E’ una persona che ce l’ha messa tutta, che ha lottato e lavorato molto, ma non ce l’ha fatta. La speranza ha lasciato il posto alla disperazione, e il soggetto è convinto che niente possa più risolvere la sua situazione. E’ il caso per esempio di una malattia cronica, o di una situazione difficile che si protrae da tempo; se il soggetto tenta ancora l’ennesima terapia o l’ennesima strategia, lo fa solo per compiacere i familiari o chi gli sta accanto. Egli, interiormente, non crede più di potercela fare; la parola che ben riassume questo stato è “rinuncia”. Lo stato Gorse può essere considerato un aggravamento dello stato Gentian; la persona appare esaurita, provata e spesso con profonde occhiaie. Per riequilibrare la condizione negativa può essere necessario lavorare con l’essenza per lunghi periodi, sia perché la persona nutre un’estrema sfiducia e un atteggiamento di chiusura, sia perché molto spesso lo stato si è cronicizzato. Gli effetti benefici di Gorse porteranno la persona a nutrire nuova speranza e ad avere un grande senso di fiducia nei confronti della vita. Chi necessita di Gorse può soffrire di: depressione, ansia, insonnia, malattie croniche, malattie degenerative. GORSE LA PIANTA Cresce nelle lande formando fitte colonie Fiorisce a lungo, da novembre a giugno I fiori, giallo oro, diffondono la luce del sole sulla terra Il profumo di cocco e vaniglia risveglia i sensi Presenta aculei, spine e foglie appuntite I gambi sono coperti da una peluria sottile, difficilmente visibile ad occhio nudo I semi vengono “sparati” lontano dalla pianta madre Mentre si espande verso l’esterno sembra morire dentro Espressione disarmonica: disperazione, rinuncia, pessimismo. Potenziale armonico: speranza, fiducia rinnovata. OAK (Quercus Robur) Il soggetto Oak è proprio come una quercia: forte ed affidabile. E’ una persona coraggiosa, tenace, perseverante, orgogliosa e severa con se stessa, su cui si può sempre fare affidamento. Il problema in lui è l’eccessivo senso del dovere di cui è letteralmente schiavo: Oak si accanisce nelle attività che lo interessano fino ad esaurire le sue forze, ignorando le richieste del proprio corpo e il fisiologico bisogno di riposo. Egli tende a tirare troppo la corda, non si risparmia finché, per forza di cose, arriva al crollo psicofisico (il manager che viene stroncato da un infarto nel peggiore dei casi). Egli è totalmente incapace di mostrare agli altri e a se stesso la propria parte debole; è colui che si spezza ma non si piega! Testardaggine ed orgoglio sono due aggettivi che ben lo descrivono. Il rimedio lo aiuta a capire che non ha nessun primato da raggiungere e che competere con se stesso non porta ad alcun risultato in senso di realizzazione personale; aumenta la consapevolezza di quanto sia importante prendersi del tempo per sé e rispettare i bisogni del proprio corpo, nonostante gli impegni da mantenere. Oak è utile anche in quei casi in cui l’accanimento eccessivo non è di tipo prettamente fisico, ma riguarda un progetto o un’idea. In qualsiasi caso, l’essenza ricavata dai fiori della quercia porta moderazione e flessibilità. Il tipo Oak può essere soggetto a: disturbi circolatori, ipertensione, infarto, dolori muscolari, ernia del disco, cefalea cronica, sonnolenza da stanchezza, depressione. OAK LA PIANTA Pianta robusta, maestosa, longeva “Muscolatura" sinuosa e corteccia prominente Fragilità dei ramoscelli, robustezza del legno Grande forza vitale: produce abitualmente una seconda serie di foglie in estate Capacità di adattamento La quercia “attira” a sé molti esseri viventi diversi per sostentarli, creando una fitta rete di relazioni Si avvale del vento per l’impollinazione Espressione disarmonica: accanimento al dovere, ostinazione, inflessibilità nei confronti di se stesso. Potenziale armonico: forza, flessibilità, capacità di rilassamento. HEATHER (Calluna Vulgaris) E’ uno dei rimedi per la solitudine. Il tipo Heather non sopporta il fatto di star da solo e cerca di legare gli altri a sé con le parole. A causa del suo estremo bisogno di essere al centro dell’attenzione, è sempre alla ricerca di un interlocutore (non importa chi sia) su cui riversare fiumi di parole. Raramente sa ascoltare, e quando lo fa, si dimentica subito di quello che gli è stato detto. Infatti egli non ha alcun interesse per gli altri e il suo egocentrismo può raggiungere livelli molto elevati. E’ incapace di restar solo, e il bisogno di esibirsi e di ricevere attenzioni è molto grande. Il suo problema è un enorme vuoto affettivo unito all’incapacità di auto nutrirsi che lo costringono a cercare nella compulsiva loquacità un modo per colmare il suo bisogno d’amore. Purtroppo proprio questo suo atteggiamento di “vampiro energetico” tende ad allontanare gli altri, facendolo sentire ancora più solo. Solamente con una maggiore autoanalisi e con una presa di coscienza di sé, il tipo Heather può cominciare a crescere. Il rimedio lo aiuta a sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del prossimo e a liberarsi dalla concentrazione assoluta sulla propria persona. Sviluppa altruismo e capacità di ascolto. I disturbi ai quali Heather è soggetto sono: ansia, ipertensione, fame ansiosa, bulimia, problemi di pelle, ipocondria. HEATHER LA PIANTA Specie forte, dominante, che ricopre fittamente il suolo, assumendo la forma di un cespuglio basso Ama i luoghi desolati, vasti, dal suolo arido Non ha una struttura ben definita I fiori sono raggruppati sugli steli in modo molto fitto Una volta aperti, i fiori, appiccicosi, rimangono sugli steli molti mesi Espressione disarmonica: egocentrismo, fame di attenzioni, eccessiva loquacità. Potenziale armonico: empatia, capacità di ascolto, altruismo. ROCK WATER Quest’essenza, l’unica a non essere un fiore, è indicata per chi manifesta varie forme di rigidità caratteriale. Il tipo Rock Water è un perfezionista, amante del dovere e delle regole e con una ferrea disciplina autoimposta. Ha in genere opinioni e dogmi molto rigidi in fatto di religione, alimentazione, morale, politica, ecc., che se da una parte possono andare bene a livello teorico, dall’altra, nella pratica, si trasformano in una camicia di forza. Le diete, gli allenamenti, la pratica spirituale, la routine sul lavoro vengono strettamente osservate; così facendo egli soffoca la parte istintiva della sua personalità, allontanandosi sempre più da concetti come elasticità e gioia di vivere. Egli aspira a diventare un modello da seguire per gli altri, ma confonde la forma con la sostanza. Spinto dallo spirito di sacrificio e rinnegando le sue necessità, egli diventa schiavo della sua aurea gabbia autoimposta, trasformando le regole e la disciplina in fissazioni vere e proprie (yoga, dieta, dottrina politica o spirituale, regime salutistico,ecc.). L’acqua di roccia solarizzata aiuterà questo individuo a comprendere e ad ascoltare le sue reali necessità, pur mantenendo alto il livello dei suoi ambiziosi obiettivi. Potrà quindi sperimentare una sana flessibilità e capire come l’armonia interna sia molto più importante di un comportamento indotto disciplinato. Rock Water apporta leggerezza, morbidezza e gioia di vivere. Il soggetto Rock Water può presentare i seguenti disturbi: rigidità articolare, dolore cronico lombare, ossessioni, stasi venosa, stitichezza da autocontrollo, dermatiti. ROCK WATER LA FONTE Rimedio che si basa sul potere curativo delle fonti Contrapposizione tra la rigidità granitica e lo scorrere dolce ed armonioso dell’acqua Grotte e fonti nell’antichità erano considerate sacre, l’ingresso al mondo sotterraneo Nella quiete della terra l’acqua filtra le tracce del mondo, si scarica L’acqua di fonte, quando sgorga, conserva memoria del mondo sotterraneo, l’impronta di un nuovo inizio Espressione disarmonica: rigidità, inflessibilità verso se stessi, negazione dei bisogni fisici, perfezionismo eccessivo. Potenziale armonico: flessibilità, duttilità, armonia interiore. VINE (Vitis Vinifera) Il tipo Vine incarna perfettamente la figura del leader, capace, efficiente, dotato e carismatico. Normalmente ha doti superiori alla media e questo fa sì che egli sia in grado di dirigere con successo gruppi, aziende, partiti politici. Nello stato disarmonico egli ha la tendenza a strumentalizzare queste doti per dominare gli altri ed imporre la sua volontà, fortemente convinto di sapere più degli altri e pretendendo un’ubbidienza assoluta. In casi estremi, egli può arrivare ad essere crudele, freddo, spietato senza nessuna compassione. Usa molto la razionalità a discapito del cuore e questo lo rende a volte un vero e proprio tiranno, pronto a schiacciare gli altri pur di raggiungere il successo. Vine mostra scarsa considerazione per i sentimenti altrui, familiari ed amici compresi, e preferisce essere temuto ed obbedito piuttosto che amato. Tipico soggetto rappresentativo di questo stato disarmonico è il dittatore politico, ma anche un genitore che governa la famiglia con il pugno di ferro è un ottimo esempio, come pure il compagno tiranno che tiene gli altri bambini sotto il suo controllo usando l’aggressività come arma. L’essenza della vite aiuta la persona a riconnettersi all’amore, facendo affiorare in lui saggezza e altruismo. Il tipo Vine armonizzato sarà in grado di mettere a servizio degli altri le sue doti di autorevolezza e potere, senza il bisogno di essere dominatore e tirannico. Il tipo Vine può essere soggetto a: gastrite, ipertensione, cervicale, tosse stizzosa, dolori alle articolazioni. VINE LA PIANTA Pianta coltivata dall’uomo fin dagli albori del tempo E’ sottomessa ad una azione costante di potatura, con una continua interferenza da parte dell’uomo Le viti coltivate non si riproducono da seme, ma per talea o innesto Non ha un tronco principale, ma si arrampica su altre piante Cresce in terreni rossi I fiori sono senza petali, morbidi e dal profumo dolce I frutti sono dolci e succosi Espressione disarmonica: autoritarismo, mancanza di compassione, tendenza alla dominazione. Potenziale armonico: capacità, carisma, servizio. OLIVE (Olea Europaea) Il rimedio ricavato dai fiori dell’ulivo è utile a coloro che per svariati motivi si trovano in una condizione di completo sfinimento, sia dal punto di vista fisico che mentale. Una suddetta condizione si può verificare dopo un periodo di surmenage psicofisico, in fase di convalescenza dopo una lunga malattia, o anche al termine di un faticoso processo di crescita personale. In tutti questi casi, la persona si sente talmente prostrata da non avere la forza necessaria per compiere nessun compito, nemmeno il più banale. Tutte le riserve di energia sono state consumate fino in fondo, e l’unica cosa che vorrebbe fare è dormire. Bach scrive: “Coloro che hanno sofferto mentalmente e fisicamente e sono così stanchi ed esauriti da sentirsi incapaci del minimo sforzo. Per loro la vita quotidiana è un pesante fardello privo di piacere”. Assumere il rimedio aiuta a ripristinare le forze, la vitalità e l’interesse per la vita; favorisce il recupero dell’armonia con se stessi per un uso più saggio delle proprie energie, capendo quando è il momento di fermarsi per riposare prima di esaurire completamente le riserve energetiche. Olive può presentare i seguenti disturbi: deperimento, depressione da eccessiva stanchezza, infezioni, sonnolenza, impotenza. OLIVE LA PIANTA Pianta coltivata dall’uomo Non si riproduce normalmente da seme, ma per innesto Viene continuamente potato e lasciato privo di rami al centro Continua la sua vita produttiva per almeno cent’anni Spesso viene tagliato alla base per stimolarne la crescita Presentano un apparato radicolare enorme Le foglie, ovali e sottili, sono scure sul lato superiore e grigie chiare su quello inferiore Pianta che compare molto nelle sacre scritture Espressione disarmonica: sfinimento, mancanza di risorse, incapacità di gestire la propria energia. Potenziale armonico: energia, rigenerazione, vitalità. WILD OAT (Bromus Ramosus) Il soggetto Wild Oat, ambizioso e dotato di talenti ed intelligenza, non fatica molto a raggiungere buoni risultati in ciò che fa, ma il suo problema è riuscire a capire qual’ è la direzione da prendere, qua’l è la sua vocazione, sicché rischia di disperdere gran parte della sua energia. Aspira a grandi cose, ma manca in lui il potere di focalizzarsi in una meta ben precisa; essendo un soggetto molto curioso ed estroverso, inizia molte attività, intraprende carriere diverse, con un atteggiamento un po’ adolescenziale, per poi stancarsi ed annoiarsi facilmente, ritrovandosi in uno stato di profonda frustrazione. Non riesce a dedicarsi anima e corpo a un qualcosa che lo appassioni e lo coinvolga fino in fondo; così spesso si sente fuori posto, non riuscendo a trovare stabilità nei diversi ambiti della vita (personale, professionale, sociale). L’essenza floreale del Forasacco dona chiarezza di obiettivi ed aiuta a delineare la propria vocazione di vita, mettendo in contatto con la parte più profonda del proprio essere ed evitando quindi dispersione di energia. Favorisce lo sviluppo di doti come perseveranza e maturità che permetteranno alla persona di raggiungere una maggior soddisfazione e realizzazione personale. E’ un ottimo rimedio per gli adolescenti che devono scegliere la rotta da intraprendere nella loro vita adulta. Il soggetto Wild Oat disarmonico può presentare i seguenti disturbi: ansia, depressione, insoddisfazione, confusione. WILD OAT LA PIANTA Pianta dall’aspetto umile, che cresce molto in altezza, ma resta fragile e delicata Cresce in zone ombreggiate, riparata da altre piante I gambi sottili sembrano antenne, le teste si piegano Fiorisce tardi, verso la fine di luglio I semi, dispersi solo alla fine estate, sono appesantiti da un lato che resta attaccato alla lemma, una specie di vela Espressione disarmonica: mancanza di obiettivi, insoddisfazione, confusione riguardo alla strada da seguire. Potenziale armonico: chiarezza, vocazione, direzione. GLI ULTIMI 19 RIMEDI CHERRY PLUM (Prunus Cerasifera) Questo particolare rimedio è indicato per chi teme di perdere il controllo sulle proprie azioni e sulla propria mente. Si tratta di uno stato piuttosto intenso, in cui c’è una forte sensazione di essere sul punto di esplodere e si teme di cedere ad impulsi incontrollati. Questo soggetto ha la capacità di provare sensazioni al di fuori della media; sentendosi diverso, si autoreprime ed esercita su di sé un forte autocontrollo, che lo fa sentire ben presto come una sorta di pentola a pressione pronta ad esplodere. Se per qualche motivo l’autocontrollo viene meno, egli può arrivare ad avere un comportamento isterico con improvvisi scoppi d’ira nei confronti di amici e familiari; fino ad arrivare ad atti ben più gravi. La continua tensione che vive lo può portare all’esaurimento nervoso e, nei casi più gravi, alla nevrosi. Assumere il rimedio lo aiuta ad acquisire tranquillità e ad agire e pensare razionalmente. Si possono riscontrare i seguenti disturbi: tic, prurito nervoso, ossessioni, fobie, attacchi di panico, dipendenze, anorgasmia od eiaculazione precoce, balbuzie, enuresi notturna (nei bambini). CHERRY PLUM LA PIANTA Pianta piccola, sottile, con i rami lievemente ricurvi Il tronco è spesso composto da più fusti Specie alquanto instabile: difficile trovare due alberi con la stessa combinazione di caratteristiche E’ il primo fiore bianco dell’anno. Il suo profumo è intenso ed inebriante Scarsa produzione di semi Tendenza a mettere polloni alla radice Espressione disarmonica: paura di perdere il controllo e di impazzire, scoppi d’ira improvvisi, continua tensione interna. Potenziale armonico: equilibrio psichico, sano autocontrollo, tranquillità interiore ELM (Ulmus Procera) E’ il rimedio per chi, sovraccarico di impegni e di responsabilità, cade preda di una défaillance temporanea e dubita di riuscire ad affrontare i propri compiti. Nello stato armonico si tratta di una persona molto capace, responsabile e con una forte propensione all’altruismo. Proprio queste caratteristiche fanno sì che il tipo Elm si carichi di molti impegni, ottenendo molto spesso posti di responsabilità e di prestigio. Il problema sta nella sua eccessiva identificazione con tali compiti, per cui si ritrova assillato dalle richieste esterne e non sa da dove cominciare a smaltire gli impegni che ha assunto. Questo stato squilibrato può avere conseguenze anche drastiche: c’è infatti il rischio che, preso dalla disperazione di non farcela, il soggetto Elm dia il classico colpo di testa, mollando davvero tutto, compromettendo così la sua vita sociale o lavorativa (frase tipiche di questo stato sono: “basta, non ne posso più!”, “mi licenzio”, “lascio perdere tutto”, ecc). Normalmente questo è uno stato transitorio; assumere il rimedio aiuta la persona a vedere i problemi nelle giuste proporzioni e a ridimensionare la mole di impegni da assumere; insegna inoltre a dare spazio anche al riposo e alla soddisfazione delle esigenze personali. I problemi a cui può essere predisposto il soggetto Elm sono: ansia, cefalea, gastrite, insonnia, mal di schiena, palpitazioni. ELM LA PIANTA Tronco imponente, robusto come una colonna con alcuni grossi rami orientati verso l’alto I fiori, di color rosa, sono complessi e vivono raggruppati nei rami. Si schiudono prima delle foglie Le foglie sono piccole, ruvide e pelose con un margine profondamente dentellato Nessuno dei semi germoglia: l’Olmo è del tutto sterile e si diffonde attraverso le radici Espressione disarmonica: sensazione di sovraccarico, tendenza a tirare troppo la corda, temporanea incapacità ad affrontare compiti e responsabilità. Potenziale armonico: efficienza, risolutezza, misura. ASPEN (Populus Tremula) E’ il rimedio per chi, improvvisamente e senza apparente motivo, viene assalito da paura e preoccupazioni. Questo soggetto è fortemente sensitivo ed aperto e, come una vera e propria antenna, vibra e capta di tutto. Egli percepisce vibrazioni che gli altri non sentono e, non sapendo spiegarne l’origine, le vive come presagi di qualcosa di sgradevole che sta per accadere. In lui c’è una sensibilità e una vulnerabilità eccessive nei confronti dell’ambiente, per cui tende ad assorbirne le negatività. Aspen è molto indicato in presenza di incubi notturni e paura del buio (soprattutto nei bambini), anche se il suo utilizzo può essere utile anche di giorno: presupposto necessario è la sensazione di vaga paura che improvvisamente pervade, a volte accompagnata da tremito. L’assunzione del rimedio porta ad uno stato di pace interiore e di sicurezza anche nei confronti dell’ignoto, sostituendo la paura con una sana curiosità verso nuove esperienze. Il soggetto può presentare disturbi quali: ansia, insonnia, sudorazione eccessiva, svenimenti, tremori, vertigini. ASPEN LA PIANTA Pianta sottile ed esile, con forma e struttura non decise, ma aperte e delicate Ha vita breve e dimensioni contenute Ama crescere nei limiti climatici estremi, a nord Le foglie tremano ed oscillano alla minima brezza I fiori presentano una peluria soffice, grigia, eterica. Crescono verso l’esterno, poi verso il basso I semi, una lanugine bianca, vengono dispersi dal vento Ha radici superficiali, le cui ramificazioni corrono quasi orizzontali L’aroma della tintura madre in preparazione è forte, dolce, aromatico; il colore rosso chiaro Espressione disarmonica: paure vaghe ed indefinite, vulnerabilità psichica all’ambiente Potenziale armonico: sensibilità, centratura, ricettività. CHESTNUT BUD (Gemme di Aesculus Hippocastanum) Il rimedio ricavato dalle gemme dell’ippocastano è adatto a chi nella vita ha la tendenza a ripetere sempre gli stessi errori e non apprende dalle esperienze fatte. Nel soggetto Chestnut Bud emergono uno scarso interesse per la quotidianità, una debole capacità di osservazione, la tendenza ad imparare con estrema lentezza e a volte un atteggiamento infantile; tutto ciò perché vive proiettato in un futuro che non si realizza mai, in perenne fuga dal presente. Questo fa sì che egli incontri sempre lo stesso tipo di difficoltà, come se la vita gli ripresentasse sempre la lezione che distrattamente non nota e che di conseguenza non impara. In questa categoria troviamo le persone che si innamorano sempre dei soggetti sbagliati, oppure chi trova nell’ambiente di lavoro le stesse dinamiche, o chi incorre sempre nella stessa malattia. Anche le difficoltà di apprendimento di bambini e ragazzi trovano giovamento dall’assunzione di questo rimedio. Chestnut Bud aiuta ad essere più presenti, ad osservare i propri errori con obiettività e a trarre insegnamento dalle esperienze fatte. Grazie alla saggezza in tal modo acquisita è possibile evolvere e fare progressi. Chi necessita di questo rimedio può essere soggetto a: difficoltà di apprendimento e disturbi della memoria, apatia, insonnia, mal di testa, vista e udito deboli, difficoltà assimilativa. CHESTNUT BUD LA PIANTA Il rimedio è preparato non dai fiori, ma dalle gemme in fase di apertura dell’ippocastano Primo albero in primavera a produrre foglie Ogni gemma si è formata nella stagione precedente Ogni bocciolo nasce dalla stessa matrice, ma è portatore di una forma unica, speciale Le gemme sono indicative di una nuova stagione, di un nuovo inizio e di una nuova crescita Espressione disarmonica: tendenza a ripetere sempre gli stessi errori, difficoltà di apprendimento, distrazione. Potenziale armonico: capacità di apprendimento, spirito di osservazione, presenza. LARCH (Larix Decidua) Questo rimedio è indicato per chi non crede abbastanza in se stesso e, nel continuo confronto con gli altri, si sente sempre di valere meno. Nel soggetto Larch, la mancanza di autostima e il complesso di inferiorità sono talmente marcati che egli evita con cura di affrontare nuove sfide nella convinzione che fallirà, e si concentra quindi solo sulle cose che gli riescono bene, rifugiandosi nel conforto e nella sicurezza date da ciò che ha già sperimentato con successo. Ovviamente un simile atteggiamento non lo espone al rischio di fallimento, ma gli impedisce anche di imparare e di vivere nuove importanti esperienze; così facendo si impoverisce e cresce in lui un senso di sfiducia e di frustrazione. Il suo problema è che dà troppa importanza solo al risultato finale ed è molto timoroso del giudizio altrui. Il rimedio lo aiuterà a ritrovare la fiducia in se stesso e a percepire il proprio potenziale, evitando continuamente di confrontarsi con gli altri; potrà cimentarsi in nuove sfide, accettando i rischi che questo comporta, senza focalizzare la sua attenzione sull’esito finale o sulle aspettative di fallimento. E’ un ottimo rimedio per lo studio, per chi deve sostenere esami o colloqui di lavoro. I disturbi più frequenti nel soggetto Larch sono: timidezza, balbuzie, afonia, ansia, mal di testa, colon irritabile, impotenza, sintomi improvvisi (impediscono di affrontare la sfida). LARCH LA PIANTA Il gesto della pianta denota sia sicurezza che esitazione Cresce rapidamente, in condizioni ostili, ben dritto, con tronco unico e pochi rami, sottili, piegati verso il basso La punta dell’albero, in fase di crescita, si appiattisce Inizia la sua vita come una conifera, poi diventa deciduo Molto sensibile all’inquinamento e soggetto a malattie letali I fiori, maschili e femminili, spuntano insieme sullo stesso ramo ad aprile I semi si formano al riparo nella pigna; sono dotati di un’aletta che ne agevola la dispersione nel vento Espressione disarmonica: senso di inferiorità, continuo confronto con gli altri, mancanza di fiducia in se stessi. Potenziale armonico: autostima, sicurezza nelle proprie capacità, audacia. HORNBEAM (Carpinus Betulus) E’ il rimedio indicato per la stanchezza e l’esaurimento, quando il soggetto non si sente in grado di affrontare i propri compiti. Ma si tratta di una carenza di energia a livello mentale, non fisico: manca lo slancio e l’entusiasmo e il senso di noia e la routine provocano in lui una sorta di disinteresse emotivo nei confronti della vita quotidiana. La ripetitività del suo stile di vita causa un’aridità che gli impedisce di partecipare attivamente agli eventi e lo catapulta in uno stato di prostrazione: può essere definito il rimedio del lunedì mattina. Necessita quindi di molti stimolanti, quali caffè o sigarette, per sentirsi in grado di affrontare la giornata. La cosa buffa è che una novità o il divertimento sono in grado di cancellare improvvisamente qualsiasi stanchezza, palesando che il suo è un problema di mancanza di slancio e di partecipazione emotiva, piuttosto che di carenza di risorse fisiche. Hornbeam aiuta a ritrovare vivacità, tono psicofisico, spontaneità e freschezza mentale, eliminando le sensazioni di stress, di noia e di aridità interiore. I soggetti che necessitano di questo Fiore spesso presentano problemi quali: debolezza, depressione, insonnia, stanchezza cronica. HORNBEAM LA PIANTA Pianta decidua dal legno duro e chiaro Il legno brucia molto facilmente, trasformando energia Cresce facilmente in ogni terreno e , una volta potato, inizia subito a ricrescere. I rami, pieni di foglie, quando si incrociano, spesso si fondono e continuano a crescere insieme Le foglie, dentellate, presentano una nervatura marcata I fiori maschili e femminili si trovano sullo stesso albero e sono orientati verso il basso. La fioritura è molto intensa Il seme presenta una brattea con tre ali Espressione disarmonica: incapacità di affrontare i propri compiti, senso di noia, monotonia interna, spossatezza psicofisica. Potenziale armonico: vitalità, freschezza, vigore. WILLOW (Salix Vitellina) E’ il rimedio indicato per chi cade preda di amarezza, risentimento, autocommiserazione ed insoddisfazione. Prevale in questo soggetto un marcato vittimismo e la sensazione di non aver ricevuto abbastanza dalla vita. E’ convinto di essere stato privato di tante cose e di essere vittima di un destino crudele; evidente è in lui l’incapacità di assumersi la responsabilità della propria vita, per cui la causa di qualsiasi problema o di ogni situazione negativa viene sempre ricercata all’esterno. Questo forte malumore interiore causa in lui la tendenza a provare invidia per chi, al contrario, vive una vita ricca di felicità, salute e successi e lo spinge a seminare zizzania fra chi gli è vicino, cercando inconsciamente di proiettare all’esterno ciò che gli rode dentro. Essendo un temperamento piuttosto freddo, Willow non esplode in scatti di rabbia come può fare Holly, ma trattiene in sé questa forte carica negativa, cose che lo porta ad un lento avvelenamento e, alla fine, ad un forte stato di isolamento. L’essenza ricavata dall’albero del salice, un tempo simbolo di conoscenza e saggezza, aiuta il soggetto ad acquisire la consapevolezza che è egli stesso padrone del suo destino e che può in qualsiasi momento cambiare l’atteggiamento che ha nei confronti della vita. Sarà quindi in grado di lasciar andare risentimento e vittimismo, assumendosi la responsabilità delle sue azioni e dei suoi pensieri. In questo stato disarmonico possono essere presenti i seguenti disturbi: depressione, difficoltà digestive, colite, dolori reumatici ed articolari, ulcera. WILLOW LA PIANTA Albero alto ed ampio, con rami di color giallo, con foglie strette e lanceolate che mutano colore I rami, molto flessibili, si piegano senza spezzarsi Cresce molto rapidamente, spesso viene potato alla base Pianta che è stata asservita all’uomo (come Vine) Vive lungo le sponde dei fiumi, in terreni umidi e bassi Dispone di un apparato reticolare fibroso e massiccio I semi sembrano batuffoli sottili di cotone sospesi nell’aria Germogliano solo in terreno umido Espressione disarmonica: rancore, vittimismo, amarezza, autocommiserazione. Potenziale armonico: responsabilità, comprensione, pace. BEECH (Fagus Sylvatica) Bach lo definisce il rimedio “per coloro che sentono il bisogno di vedere maggior bontà e bellezza in tutto ciò che li circonda…….per essere più tolleranti, più indulgenti e per meglio comprendere le differenti vie in cui ogni individuo e tutte le cose si adoperano per arrivare alla propria perfezione finale”. In effetti Beech, il faggio, è indicato per chi è eccessivamente pignolo e critico nei confronti del prossimo, e per chi è fermamente convinto di avere sempre ragione. Il soggetto proietta sugli altri la propria insicurezza profonda, continuamente nascosta sotto una facciata di arroganza. Infatti i difetti che non tollera negli altri non sono altro che le proiezioni della sua debolezza interiore. Il rimedio aiuta, come dice Bach, a vedere più bellezza intorno a sé e nei propri simili, ad essere tollerante e comprensivo nei confronti del prossimo, aumentando la capacità di immedesimarsi emotivamente negli altri. Chi necessita di questo rimedio può essere soggetto a: dermatiti, allergie in genere ed intolleranze alimentari, disturbi gastrointestinali. BEECH LA PIANTA Albero che ricorda una cattedrale: il tronco alto, liscio, si alza come una colonna verso la volta di foglie I rami si intrecciano in maniera perfetta in modo da privare gli altri alberi della luce: controllano la zona Le foglie sono protette da una soffice peluria Le radici, grosse e piatte, si estendono sul suolo, ma di rado si addentrano in profondità Le foglie si aprono in maniera geometricamente equilibrata I fiori maschili e femminili compaiono sullo stesso albero I fiori femminili assomigliano a piccoli e ostili grovigli di spine Le gemme, lunghe e sottili, sembrano dita accusatrici Espressione disarmonica: atteggiamento eccessivamente critico, intolleranza, indurimento psichico. Potenziale armonico: tolleranza, comprensione e compassione, apertura mentale. CRAB APPLE (Malus Sylvestris) Il fiore del melo selvatico è indicato per chi ha un eccessivo ideale di purezza e di ordine, con una attenzione ossessiva per i dettagli e si sente interiormente ed esteriormente sporco ed impuro. Normalmente ha una bassa considerazione di sé, con un forte senso della perfezione (nei bambini si nota un perfezionismo eccessivo nell’ordine o a scuola), e cade spesso preda di fobie ed ossessioni. Tutto ciò che è sporco, contaminato o poco curato lo infastidisce enormemente, fino a portarlo al disgusto per molte situazioni, e addirittura per se stesso. Un foruncolo, un’ eruzione cutanea, un cattivo odore, insetti, batteri, un pensiero negativo, una frase inappropriata …. tutto ciò rappresenta per lui qualcosa di terribile da cui disfarsi subito. L’ideale di purezza che tale soggetto coltiva, sia dentro di sé che nell’ambiente che lo circonda, provoca una continua tensione interna, che ruba molta della sua energia. Egli, come Clematis, ha un cattivo rapporto con la materia ed è molto sensibile alle influenze sottili dell’ambiente; di qui il suo costante bisogno di lavarsi, di purificarsi, di sentirsi cristallino, come se egli assorbisse tutte le energie dell’ambiente circostante. Assumere il rimedio libera il soggetto dall’idea distorta di contaminazione e di intrusione esterna; lo aiuta a ritrovare un sano rapporto con il suo corpo e con le imperfezioni che la vita porta con sé, eliminando in lui il senso di vergogna e di disgusto. Lo distoglie dai dettagli, per regalargli la visione d’insieme. I disturbi ai quali Crab Apple può essere soggetto sono: allergie e intolleranze, anoressia e bulimia, ipocondria, ossessioni, fobie, infezioni. CRAB APPLE LA PIANTA Albero piccolo, di forma variabile, con tronco storto e una folta chioma di rami intrecciati Le radici restano a livello superficiale La corteccia, irregolare e corrugata, è spesso ricoperta da muschi e licheni I fiori, bianchi e rosati, sono pieni di luce e di dolcezza I semi sono piccoli, contenuti all’interno del frutto La mela è il simbolo della salute, della pulizia e della purezza Espressione disarmonica: senso di sporcizia interiore, perfezionismo ossessivo, scarsa immagine di sé, paura della contaminazione. Potenziale armonico: accettazione di sé, purificazione. WALNUT (Juglans Regia) E’ il fiore del profondo cambiamento, quando la persona fa fatica ad adattarsi alla nuova situazione e a non farsi influenzare da idee altrui o dall’ ambiente in cui vive. Durante un cambiamento di qualsiasi tipo, sia esso fisico (infanzia, pubertà, menopausa, andropausa…), emozionale (matrimonio, separazione, vedovanza…) o circostanziale (trasloco, cambio di lavoro, cambio di paese...), molto spesso la persona viene fuorviata o addirittura bloccata da personalità più forti, circostanze limitanti, legami di famiglia o semplicemente da un forte legame con il passato (in quest’ultimo caso prendere in considerazione anche Honeysuckle). Walnut è un rimedio molto efficace quando si vogliono lasciar dietro di sé tutte queste limitazioni ed interferenze degli altri nelle proprie scelte, o quando ci si vuole liberare dalle resistenze al cambiamento stesso, e dà quella spinta necessaria per far rotta verso nuovi i orizzonti. Il rimedio agisce in un certo senso come uno scudo protettivo che scherma la persona, spesso vulnerabile ed influenzabile, dagli interventi e dalle “invasioni” esterne, siano esse da parte di persone che da parte dell’ambiente circostante. Dona la sicurezza, la stabilità e la costanza necessarie ad affrontare i cambiamenti che riteniamo necessari o che semplicemente la vita impone. E’ un ottimo rimedio per i bambini, visto che la loro natura è quella di essere in continuo cambiamento. Lo stato Walnut può essere accompagnato dai seguenti disturbi: ansia, emicrania, insonnia, ipertensione, meteoropatie. WALNUT LA PIANTA Albero legato ai riti di passaggio nella tradizione classica Teoria delle segnature: affinità tra il cervello e la noce A causa dei suoi rami grandi e larghi, occupa una notevole quantità di spazio, offrendo l’isolamento a che ne ha bisogno La corteccia, liscia e verde quando è giovane, si fessura con l’età, mostrando una rete energetica più aperta Le foglie, color bronzo purpureo, hanno un odore forte e sgradevole, che serve da deterrente per gli animali Solo i fiori femminili sono usati nella preparazione del rimedio; assomigliano al grembo materno Quando la noce germoglia, genera una radice spessa con numerose radici più piccole Espressione disarmonica: difficoltà di adattamento, ristagno, influenzabilità. Potenziale armonico: capacità di attuare il cambiamento, libertà. HOLLY (Ilex Aquifolium) E’ il rimedio indicato per chi sperimenta un blocco nella capacità di amare. Il soggetto nello stato disarmonico può trovarsi in balia di sentimenti quali rabbia, gelosia, suscettibilità, invidia, incapacità di perdonare e desiderio di vendetta. Si tratta di una persona con atteggiamenti sospettosi, triste e frustata affettivamente, incapace di dare e ricevere amore proprio a causa della chiusura del suo cuore. Spesso è ipersensibile alle minime scortesie e ai più piccoli sgarbi, e reagisce in modo brusco e violento. Nel bambino è facile riscontrare questo stato alla nascita di un nuovo fratellino: egli teme infatti di non ricevere più l’amore dei genitori, per cui reagisce in modo violento ed aggressivo, mostrando così la sua gelosia. L’essenza floreale dell’Agrifoglio apre il cuore all’amore incondizionato e trasmuta il “veleno interiore” che causa sofferenza e aridità. La persona entra in contatto con la sua parte amorevole, e si riscopre in grado di dare e ricevere amore. Il Dr. Bach disse in merito: “Holly apre il nostro cuore e ci rende un tutt’uno con l’amore divino.” Il tipo Holly può essere soggetto a: coliche biliari, gastrite, irritazioni della pelle, emicranie, ipertensione. HOLLY LA PIANTA Ha una struttura difficile da individuare, con rami fitti orientati in tutte le direzioni Presenta un forte contrasto tra bianco e nero, tra luce ed ombra: foglie verde scuro, corteccia grigio-bianca, polloni verdi, fiori bianchi, bacche rosse Pianta che cresce nell’ombra ma ha bisogno di luce Le foglie scure assorbono molta luce ; la superficie lucida riflette la luce in eccesso a favore delle parti più in ombra Le foglie presentano forma appuntita, con aculei I dolci fiori, maschili e femminili, sono bianchi a quattro petali I semi sono trasportati dagli uccelli che mangiano le bacche Espressione disarmonica: chiusura del cuore, rabbia, gelosia, sospetto, invidia. Potenziale armonico: amore superiore, gentilezza. STAR OF BETHLEHEM (Ornithogalum Umbellatum) La Stella di Betlemme è uno dei rimedi fondamentali non solo del Rescue Remedy, ma di tutto il sistema floreale. Questo bellissimo fiore, che sembra una stella a sei punte, è un grande “consolatore e mitigatore di dolore e sofferenze” come diceva il Dr. Bach. Non rappresenta un tipo psicologico vero e proprio, quanto piuttosto uno stato alterato in seguito ad un trauma subito. Può essere un avvenimento recente o, al contrario, qualcosa successo molto tempo fa; presupposto necessario per l’utilizzo dell’essenza è che la ferita, sia essa spirituale, emozionale, mentale o fisica, non si sia rimarginata. Il trauma lascia delle “cicatrici” nel campo energetico umano e può mostrare i suoi effetti anche a distanza di molto tempo, provocando delle somatizzazioni. Quando una persona cade nello stato negativo Star of Bethlehem, non riesce più a comunicare in maniera efficace col mondo: si sente triste, bloccata,chiusa in se stessa, desensibilizzata, come ci fosse un’anestesia delle emozioni. Se tutto questo subito dopo il trauma ha il senso di proteggere la persona da ulteriore dolore, col passare del tempo diventa un modo di vivere innaturale che spinge alla rinuncia e al disinteresse per la vita. E’ di vitale importanza, in questi casi, agire con il rimedio: Star of Bethlehem, come un silicone del campo energetico umano, è in grado di sigillare le cicatrici lasciate dal trauma e di neutralizzarne gli effetti negativi, sciogliendo i blocchi ed aiutando la persona a rielaborare l’esperienza in maniera produttiva. E’ quindi molto indicato in caso di lutti, separazioni, incidenti gravi, ecc., in genere quando la persona vive un’esperienza considerata da lei traumatica. Ottimo da somministrare subito dopo il parto alla madre e al neonato. I possibili disturbi presenti sono: coliche, dermatosi, depressione, enuresi. STAR OF BETHLEHEM LA PIANTA La pianta è una sorta di albero in miniatura: i singoli fiori sono uniti da un asse comune, lungo il gambo centrale Le foglie, come piccole lance, sono verdi con linee bianche all’interno; i fiori sono bianchi con linee verdi sulla parte posteriore I fiori, che brillano di luce, hanno una geometria perfetta: una stella a sei punte (come la stella di David) All’interno di ognuno ci sono sei stami che circondano il cuore dorato del fiore, formando sei celle, e un unico stilo I fiori sono particolarmente sensibili al sole Espressione disarmonica: trauma non risolto, paralisi dell’anima, stato di shock. Potenziale armonico: elaborazione, integrazione delle esperienze dolorose della vita, risoluzione. WHITE CHESTNUT (Aesculus Hippocastanum) E’ il fiore della tortura mentale. White Chestnut è indicato per chi si lascia dominare da pensieri indesiderati e compulsivi e non riesce a tenere sotto controllo la mente. Le preoccupazioni, gli avvenimenti o i conflitti spiacevoli continuano ad essere rivissuti nel proprio intimo, in una sorta di rimuginare ossessivo interno che non dà tregua e stressa enormemente la persona. E’ come se la sua mente vivesse di vita propria: le esperienze vissute, le preoccupazioni future, perfino il banale ritornello di canzoni e spot pubblicitari riempiono la testa in un susseguirsi vorticoso di pensieri completamente sganciati dal controllo della persona, che di conseguenza non riesce a staccare la spina. Ne consegue che concentrarsi di giorno o dormire di notte diventa difficile se non impossibile, compromettendo la capacità di far fronte in maniera efficiente ai compiti quotidiani e impedendo il riposo. Il rimedio produce un’equilibrata calma interiore e ristabilisce la lucidità mentale; i pensieri vengono messi sotto controllo e la persona torna ad essere padrona del proprio potenziale psichico. E’ un ottimo rimedio per chi tende ad essere molto mentale. Nello stato White Chestnut disarmonico ci possono essere i seguenti disturbi: ansia ed angoscia, insonnia, tic nervosi, paranoie, difficoltà di concentrazione. WHITE CHESTNUT LA PIANTA Tronco biforcato con rami che si irradiano in più direzioni e che si piegano verso il basso Le radici si estendono in superficie senza penetrare in profondità Solo le foglie presentano una forma più decisa e regolare I fiori non hanno una struttura ben definita: sono dotati di cinque petali bianchi splendidi ma di forma irregolare e di un centro giallo che dopo l’impollinazione diventa rosso I singoli fiori formano approssimativamente una piramide Non tutti i fiori producono semi Espressione disarmonica: pensieri ripetitivi ed ossessivi, tensione mentale, continuo rimuginare. Potenziale armonico: capacità di concentrazione, potere mentale, pace. RED CHESTNUT (Aesculus Carnea) E’ il rimedio per la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri, soprattutto di parenti ed amici stretti. Normalmente il tipo Red Chestnut è caratterizzato da un forte legame interiore con le persone che ama: una sorta si simbiosi. Essendo un soggetto molto altruista, nello stato disarmonico egli manifesta una preoccupazione esagerata e ossessiva per la salute di chi gli vive accanto. E’ il genitore che non si dà pace finché il figlio non è rincasato, la persona ansiosa che aspetta la telefonata di un parente in viaggio, la nonna che teme per la salute del nipotino, la mamma che si preoccupa perché il figlio non mangia abbastanza, ecc. Il bisogno di prendersi cura degli altri è così accentuato che il soggetto Red Chestnut non riserva nessuna attenzione a se stesso e alla sua salute: il nocciolo del problema è che egli proietta le proprie problematiche interiori e le proprie paure sulle persone care, mettendo dunque in evidenza un concetto di amore morboso e distorto. In questo stato si manifesta la tendenza a soffocare gli altri e a privarli della loro libertà di scelta. Il rimedio aiuta a ritrovare la capacità di prendersi cura del prossimo con premura e compassione, ma senza paura, ed insegna ad essere presenti senza essere invadenti. E’ un ottimo rimedio per coloro che lavorano a contatto con persone bisognose (assistenti sociali, terapeuti), per ridurre l’eccessivo coinvolgimento emotivo. Adatto anche ai bambini che vivono una situazione di attaccamento morboso a una o più persone. I disturbi più frequenti presenti in questo stato sono: ansia, insonnia, ipertensione, palpitazioni, disturbi intestinali. RED CHESTNUT LA PIANTA Albero debole, che dev’ essere protetto, vulnerabile alle malattie e ai danni I rami si piegano verso il basso I semi sono molto piccoli, l’involucro è liscio e spesso vuoto, privo della castagna La forma e la struttura dei fiori è simile a quelle di White Chestnut Fiore molto colorato, con un grande potere cromatico Espressione disarmonica: preoccupazione eccessiva per i propri cari, ansia, atteggiamento iperprotettivo. Potenziale armonico: altruismo, dedizione al prossimo, calma interiore. PINE (Pinus Sylvestris) Questo rimedio rappresenta uno degli stati d’animo fondamentali per l’umanità: il giudizio verso se stessi e l’autoaccusa. Questo stato è spesso accentuato dall’educazione, dalla religione e da una morale eccessivamente rigida. Alla base del soggetto Pine sta uno scarso amore per se stesso, che lo spinge a sentirsi indegno e convinto di aver una colpa da espiare; egli vive nella critica rivolta verso se stesso, come un giudice inflessibile, incapace di sentirsi all’altezza di meritare gioia, allegria e piacere. Ha le tendenza a scusarsi frequentemente, e non è mai soddisfatto dei propri risultati: pensa sempre che avrebbe potuto fare meglio. Arriva perfino ad accollarsi la colpa per gli errori altrui, fungendo molto spesso da capro espiatorio. La vita è giudicata pesante: è difficile per lui abbandonarsi al piacere, al godimento, a meno che non abbia lottato duramente per conquistarlo. Lo stato Pine disarmonico, quando è particolarmente accentuato, arriva a toccare il masochismo e poiché la persona pensa di meritare solo punizioni e penitenze, quando queste non arrivano dall’esterno si punisce da sé, sviluppando una malattia autoimmune o circondandosi di persone che la maltrattano. Il rimedio aiuta a ritrovare l’amore per se stessi e a questo punto svanisce il bisogno incessante di accusarsi e punirsi. Favorisce la gioia di vivere , di giocare di divertirsi e di essere sereni. Il soggetto comincia a sviluppare una fondata capacità di giudizio: chi accetta e rispetta se stesso, è in grado di fare altrettanto con gli altri. Il tipo nello stato Pine soffre frequentemente di: mal di schiena, nevrosi, dolori pelvici, macchie cutanee, problemi urinari, problemi respiratori, diarrea emotiva, depressione. PINE LA PIANTA Conifera che cresce alta, dritta e forte La radice penetra nel terreno in verticale (legame con il passato) La corteccia è ruvida, frammentata e distaccata e continua a riversare resina all’esterno Le foglie sono strette e aghiformi, il frutto è rappresentato dalla pigna I fiori, forti e dritti all’inizio, si piegano verso il basso via via che la pigna si sviluppa Espressione disarmonica: autoaccusa, auto punizione, convinzione di non meritare nulla, senso di colpa. Potenziale armonico: amore per se stessi, capacità di concedersi piacere, perdono. HONEYSUCKLE (Lonicera Caprifolium) E’ il rimedio per chi vive aggrappato al passato ed è incapace di staccarsi dal ricordo di una persona o di una situazione. Il soggetto non si aspetta niente di positivo dal futuro e vive di rimpianti e di nostalgia riguardo alla gioventù, nei confronti della vecchia casa, o del primo amore, ecc. Tende a vivere completamente di ricordi e paragona costantemente il presente al passato, che molto spesso viene idealizzato. Questa sua fissità interiore gli impedisce di vivere nel flusso armonioso del presente e di orientarsi di conseguenza verso il futuro; da ciò ne consegue l’incapacità di trasformarsi ed evolversi. Il rimedio è infatti indicato anche per la paura di invecchiare o di crescere (vedi per esempio i bambini che non vogliono imparare a camminare e simili). Honeysuckle aiuta a vivere nel presente, senza che il ricordo del passato prenda il sopravvento; sprona la persona a trarre insegnamento da quello che è già stato vissuto, proiettandolo verso l’evoluzione e la trasformazione. Favorisce l’accettazione dei cambiamenti. I disturbi più frequenti che si riscontrano in questo stato sono: asma, bronchite, depressione. HONEYSUCKLE LA PIANTA Cespuglio rampicante con vari gambi penduli Le foglie sono semplici e glabre I fiori, rossi fuori e bianchi dentro, sono raggruppati su un’unica infiorescenza. Una volta impollinati diventano giallo scuro La forma del fiore ricorda una tromba pronta a suonare E’ un fiore notturno che emana il suo profumo nel buio Strettamente legato alla falena per l’impollinazione Si diffonde anche mediante radici avventizie che si sviluppano dai rami e giungono a toccare terra Espressione disarmonica: nostalgia, rimpianto, incapacità di lasciar andare il passato. Potenziale armonico: evoluzione, trasformazione, interesse per il momento presente. WILD ROSE (Rosa Canina) L’essenza ricavata dalla Rosa Canina è indicata per chi, dopo aver sofferto e lottato, si lascia andare ad una resa apatica. Non ci sono in lui sofferenza o disperazione, come del resto non compaiono eccitazione o gioia: domina una fredda indifferenza verso tutto ciò che succede, come se si fosse oltrepassato lo stato di depressione per approdare ad una specie di limbo in cui non esiste più nessun tipo di stimolo. Ovviamente si tratta di una difesa che il soggetto ha instaurato dopo una serie di delusioni e sconfitte incontrate nei vari ambiti della vita (mancata realizzazione professionale, matrimonio non riuscito, malattie croniche, ecc.). Prevalgono in questo soggetto una totale rinuncia alla lotta e una completa mancanza di reazione, e anche se la situazione personale non è per niente soddisfacente, egli non farà alcuno sforzo per cambiare qualcosa: essendoci una chiara base di pessimismo, la vita potrà essere per lui solo noiosa e monotona. La speranza è definitivamente scomparsa e per proteggersi si rifugia nella totale assenza di emozioni. Potremmo dire che egli non vive, vegeta. Wild Rose aiuta la persona a recuperare un vivo interesse per la vita, donando una speranza rinnovata e forza per ricominciare a combattere. Abbandonato il senso di rassegnazione, la persona comincia a prendere l’iniziativa per avviare i cambiamenti necessari a ritrovare il suo benessere. Spesso è un rimedio da prendere a lungo termine. Chi si trova nello stato Wild Rose disarmonico può soffrire di: debolezza, depressione, ipotensione, calo del desiderio sessuale, frigidità, impotenza, stati di torpore fisico e mentale. WILD ROSE LA PIANTA I gambi crescono vigorosi in verticale quando poi, privi di sostegno, si piegano e tornano verso terra Le spine fungono da uncini: aiutano la pianta a stabilizzarsi Le foglie presentano bordi seghettati e superficie liscia I fiori sono grandi, semplici, con cinque petali; la parte centrale è piena di stammi giallo oro I falsi frutti, di color rosso, contengono una concentrazione elevata di vitamina C I semi vengono rilasciati solo alla seconda primavera; pochi di essi sono vitali Espressione disarmonica: apatia, rassegnazione, passività. Potenziale armonico: vitalità, motivazione. MUSTARD (Sinapis Arvensis) E’ l’essenza per la tristezza e la malinconia che appaiono improvvisamente ed inaspettatamente. Come una pesante nube nera, questo stato avvolge la persona non lasciando più nessun spiraglio di luce; e così com’è arrivato altrettanto inspiegabilmente scompare. C’è un grande disinteresse per il mondo circostante, una sorta di esclusione dalla vita normale accompagnata dalla sensazione di incapacità di uscire da questo stato di profondo malessere; il tutto potrebbe essere riassunto in due parole: impotenza dolorosa. E’ molto facile che lo stato Mustard si manifesti in soggetti poco analitici, che non hanno una grande componente razionale, soggetti cioè che vivono immersi nelle emozioni. E’ un valido rimedio per tutte quelle depressioni che apparentemente non hanno alcuna causa nota (per es. la depressione post-partum o quella che insorge nella sindrome pre-mestruale e nella menopausa). Mustard, il giallo fiore della senape, dissipa le tenebre e riporta luce ed ottimismo, aumentando anche il senso di stabilità emotiva interiore. Il tipo Mustard può presentare i seguenti disturbi: depressione, inappetenza, ipotensione, tristezza che può diventare angoscia. MUSTARD LA PIANTA Pianta infestante che compare quando nel terreno, smosso da un’aratura, vengono portati in superficie i semi Le foglie sono irregolarmente lobate: pianta priva di simmetria e di equilibrio Foglie e gambi sono ruvidi, ricoperti di peli ispidi I fiori, giallo intenso, sono cruciformi I semi, se mangiati, hanno un effetto stimolante: sono forti e piccanti Espressione disarmonica: malinconia, tristezza da causa ignota, desiderio inspiegabile di piangere. Potenziale armonico: serenità, gioia, stabilità emotiva. SWEET CHESTNUT (Castanea Sativa) Sweet Chestnut, il castagno dolce, rappresenta nel suo aspetto disarmonico uno stato limite. E’ infatti indicato per chi sta passando un momento di estrema sofferenza interiore, di angoscia insopportabile, “quando sembra che non resti altro che distruzione ed annientamento da affrontare” (Edward Bach). Si tratta di uno stato molto intenso e passeggero (anche se può durare mesi), una sorta di profonda crisi esistenziale, in cui la persona sperimenta, oltre ad una grande sofferenza, un senso di abbandono, di rifiuto e di mancanza di sostegno da parte del mondo. Questo tormento interiore è infatti vissuto in completa solitudine; la persona trova difficile, se non impossibile, comunicare con il mondo, avendo la sensazione di non essere capita e si rifugia dietro una facciata di dignitoso stoicismo. Lo stress mentale estremo e l’angoscia profonda preludono ad una sorta di morte interiore, come se il soggetto dovesse rinascere a nuova vita, in cui vecchie situazioni e vecchi modelli di comportamento vengono soppiantati da un nuovo modo d’essere. Sweet Chestnut rappresenta infatti la condizione estrema che precede un rinnovamento decisivo o una profonda evoluzione spirituale. Il rimedio aiuta la persona a recuperare fiducia e speranza, regalando una sensazione di solidità interiore e di capacità di trasformazione. Il soggetto in questo stato può presentare i seguenti disturbi: depressione grave, palpitazioni, sudori freddi, attacchi d’ansia con disperazione, incubi notturni, anoressia, artrite reumatoide. SWEET CHESTNUT LA PIANTA Pianta robusta, sopravvive in zone aride grazie ad un apparato radicolare robusto che penetra in profondità Ama il terreno vulcanico (elemento fuoco) Con l’età assume un andamento a spirale Grande capacità di ricrescita: i rami si fondono tra loro Le foglie sono grandi, semplici, profondamente dentellate I fiori maschili sono lunghi pennacchi eretti color crema I fiori femminili sono piccoli, verdi e appuntiti I semi germogliano facilmente Espressione disarmonica: angoscia profonda, disperazione, buia notte dell’anima. Potenziale armonico: rinascita, fede, solidità interiore. BIBBLIOGRAFIA CONSIGLIATA - Le Opere Complete, Edward Bach, MACRO EDIZIONI - Il grande libro dei Fiori di Bach, Mechthild Scheffer, EDIZIONI CORBACCIO - Forma e Funzione, Julian Barnard, EDIZIONI TECNICHE NUOVE - Nuovi orizzonti con i Fiori di Bach, Ricardo Orozco, EDIZIONI CENTRO DI BENESSERE PSICOFISICO