I FIORI DI BACH - Alimentiamo la salute

I FIORI DI BACH
Il Dr. Edward Bach è un medico inglese, omeopata, batteriologo e ricercatore, alchimista, vissuto a cavallo
tra ‘800 e ‘900. Dedicò la sua vita alla ricerca di un metodo di cura semplice ed efficace che fosse il più puro
possibile.
La sua convinzione di base era che l’atteggiamento emotivo svolgesse un ruolo fondamentale
nell’instaurarsi della malattia, come pure nel mantenimento dello stato di salute.
Partendo infatti da basi omeopatiche, egli asseriva che si dovesse curare la persona nella sua interezza,
prendendo in considerazione la parte spirituale, le emozioni, i pensieri, e non il singolo sintomo che
rappresenta solo l’aspetto fisico. In specifico, era convinto che la disarmonia tra anima e personalità fosse
responsabile della comparsa del sintomo.
I Rimedi Floreali, ristabilendo la connessione che si è interrotta tra Anima e personalità, aiutano ad
esprimere in pieno la propria Essenza; agevolano l’essere umano a compiere la missione che ha sulla Terra,
avvicinandolo all’espressione più equilibrata della sua natura più autentica.
Aldilà degli aspetti più prettamente spirituali, vale la pena sottolineare la portata del pensiero di Bach: la
malattia fisica ha sempre alla sua radice una disarmonia mentale ed emotiva (squilibrio energetico), dato
che corpo e mente sono strettamente connessi in un tutt’uno e non è possibile considerare uno senza
l’altra. In altre parole materia ed energia sono solo due facce della stessa medaglia.
La geniale intuizione che il medico Inglese ebbe cent’anni fa è oggi confermata dalla Scienza moderna.
Basti pensare alla nuova visione della realtà che trae le sue origini dalla Fisica Quantistica, dove
l’osservatore diventa partecipe della creazione della realtà, o al lavoro di Bruce Lipton (vd. “La biologia delle
credenze”), alla Nuova Medicina Germanica di Hamer o anche semplicemente alla PNEI, disciplina che si
occupa delle relazioni fra il funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e del sistema
endocrino. Tutti sono concordi nell’affermare la stretta relazione esistente tra corpo fisico, mentale ed
emotivo. Bach aggiunge il Piano Spirituale, ritenuto da lui il più importante. Ed è forse proprio questo che
distingue il suo sistema terapeutico da tutti gli altri: I Fiori di Bach, in ultima analisi, agiscono non solo su
pensieri ed emozioni, ma aiutano anche a ricontattare la propria Divinità, il Sé più alto, accompagnando
l’individuo in un percorso di crescita e di trasformazione profonda.
“Dietro ogni malattia ci sono le nostre paure, le nostre ansie, i nostri desideri e le nostre avversioni.
Andiamo dunque a scovarli e curiamoli e, con la loro guarigione, anche il disturbo che ci affligge se ne
andrà”.
“La malattia è il frutto di un modo di pensare e di agire sbagliati e cessa quando pensiero e azione vengono
riequilibrati. Quando si apprende la lezione del dolore, della sofferenza e dell’angoscia, la sua presenza non
ha più scopo ed essa automaticamente scompare.”
Edward Bach
Capiamo in quest’ottica come la Floriterapia sia un’efficace strumento di PREVENZIONE: se l’equilibrio
mentale ed emotivo viene ristabilito e mantenuto, l’individuo non dovrà sperimentare il disagio fisico, che
rappresenta l’ultimo tentativo messo in atto dalla Natura per apportare la necessaria correzione.
“Le erbe sono semplici da capire per ogni studente della natura umana (…). Esse ci aiutano a prevenire
l’attacco della malattia organica nel momento in cui il paziente è in quello stato funzionale che tanto spesso
precede sia le malattie acute che quelle croniche”.
Edward Bach
Un siffatto metodo terapeutico comporta una grande dose di RESPONSABILITA’: la Guarigione non riguarda
più solamente il corpo fisico, non è frutto di un semplice intervento esterno, ma si rivela essere un percorso
di crescita personale che mira a ristabilire il contatto con i dettami della propria Anima, trasformando
continuamente dentro di sé i vizi in Virtù, come direbbe Bach. Ne consegue che il vero terapeuta è colui
che, consapevole che l’altro è sempre uno specchio di se stesso, guida il “malato” in questo processo
interiore, indicandogli la strada, ma non sostituendosi ad esso; in questo modo si attua un processo di
Guarigione per entrambi.
I 38 FIORI
Alla fine della sua ricerca, dopo una vita dedicata alla studio delle piante, mise a punto un sistema di cura
basato su 38 Rimedi Floreali; ogni rimedio è ricavato da fiori di piante selvatiche delle campagne Gallesi (ad
eccezione di Olive e Vine, tipiche piante del bacino mediterraneo).
Quello che affascina del lavoro di Edward Bach, per chi approfondisce il metodo e lo studio dei suoi pochi
scritti rimasti (ha bruciato un’enorme quantità di appunti per amore della semplicità!!), è l’architettura
perfetta del sistema: i 38 Fiori, lungi dall’essere tutti uguali, hanno un peso e delle caratteristiche diverse.
Bach amava moltissimo la geometria e i numeri; per lui la Natura era la creazione ordinata della vita e
rispecchiava la Divinità. Infatti la geometria, nonché la struttura numerica del processo di crescita e della
forma sono molto evidenti in natura, soprattutto nelle piante e nei fiori.
In egual modo il suo sistema terapeutico è concepito secondo una struttura numerica ben precisa: i 12
Guaritori, i 7 Aiutanti, gli Ultimi 19 Rimedi. Riflettendo un attimo possiamo vedere come 12+7 dia 19.
Quindi 19+19. O meglio ancora 1+1, indicativo delle due parti della sua ricerca. Perfezione pura. E’
impensabile che un uomo preciso, meticoloso ed amante della semplificazione come era Bach potesse
considerare 38 Rimedi senza una struttura e un ordine ben precisi. In verità, terminata la scoperta di tutti i
Rimedi, Bach tentò una sistematizzazione che potesse agevolare l’utente nella scelta del rimedio o dei
rimedi adatti, ma per amore della semplicità alla fine scelse un altro metodo di suddivisione, le famose 7
categorie in cui egli stesso inserì tutti i suoi 38 Fiori.
I Dodici Guaritori, chiamati anche i Dodici Grandi Rimedi, costituiscono la base dei trentotto Rimedi
Floreali, le fondamenta dell’edificio. Essi rappresentano i dodici tipi animici di base, l’impronta energetica
con cui si viene in questo mondo e più precisamente le dodici lezioni fondamentali dell’animo umano.
Ognuno di noi può individuare la propria essenza principalmente in uno di essi. Bach parla di “gruppi
definiti di uomini, ognuno dei quali svolge la sua funzione, ovvero divulgare nel mondo materiale la lezione
specifica che ha imparato”. Questa visione permea tutti i suoi scritti.
Vale la pena soffermarsi un attimo sul numero 12: niente è casuale! Dodici sono i segni zodiacali e i mesi
dell’anno, dodici sono gli apostoli, dodici le tribù d’Israele, dodici i nervi cranici, dodici i principali meridiani
di agopuntura, dodici i Sali tissutali presenti nelle nostre cellule, e altri ancora. Come disse D’Arcy
Thompson “l’armonia del mondo si palesa nella Forma e nel Numero”. E Bach ne sapeva qualcosa!
Continuando la sua ricerca, Bach scoprì altri sette Rimedi, i Sette Aiutanti. Essi rappresentano le condizioni
croniche, gli stati che si sono creati nel tempo, in seguito agli eventi della vita e molto spesso mascherano il
vero tipo, la lezione fondamentale dell’Anima.
Quindi per “svelare” il Fiore tipo, la propria lezione fondamentale, a volte è necessario lavorare sullo stato
cronico che si è instaurato come condizione cronica.
In soli cinque mesi, da marzo a luglio del 1935, il medico Inglese scoprì Gli Ultimi Diciannove Rimedi, in
media quasi uno alla settimana. Il processo fu intenso e contribuì sicuramente a consumare una grande
parte delle sue energie psicofisiche. Infatti, prima di individuare un nuovo Rimedio, Bach sentiva su di sé
ogni stato emozionale che questo avrebbe curato. E gli Ultimi Diciannove Rimedi rappresentano stati
emotivi e mentali davvero intensi, stati reattivi che possono insorgere in seguito ai traumi esistenziali,
talora molto profondi e di vecchia data. Se i primi diciannove rappresentano l’innocenza, i secondi
incarnano l’esperienza. Davvero molto diversi.
Non è un caso che i primi diciannove Rimedi siano rappresentati da Fiori semplici di campo, fatti da uno
stelo che regge le varie parti del fiore. Semplicità, perfezione ed innocenza, appunto, sono le caratteristiche
che li contraddistinguono.
I secondi diciannove sono invece rappresentati da fiori che crescono su alberi; qui la struttura è molto più
complessa, organizzata in un fusto con delle radici, dei rami, delle foglie, rappresentativi di una personalità
non più innocente, spontanea, ma in cui l’esperienza della vita ha “costruito” delle sovrastrutture,
aumentandone la complessità.
Un’altra fondamentale differenza che caratterizza i due gruppi è il metodo di preparazione diverso scelto: i
primi vengono preparati con il metodo della solarizzazione, i secondi con il metodo della bollitura, come se
il “Fuoco Alchemico” veicolato dal sole non fosse sufficiente a “trasmutare” stati così intensi e ci fosse
bisogno di un fuoco più forte e più potente. Vedremo in dettaglio questo concetto nella sezione dedicata
all’esposizione del metodo di preparazione dei Rimedi.
In luce di quanto detto finora, risulta chiaro come i trentotto Rimedi non abbiano lo stesso peso all’interno
del sistema terapeutico, e capirne le differenze è di primaria importanza per approcciare la Floriterapia di
Bach in maniera corretta e per trarne di conseguenza i maggiori benefici.
I Secondi Diciannove Rimedi sono spesso più facili da identificare rispetto ai tipi animici; di norma sono
infatti gli stati emozionali esterni, quelli più in superficie.
Come la buccia di una cipolla, dobbiamo lavorare sugli strati più esterni, i più visibili, fino ad arrivare al
centro, al cuore: qui troveremo la grande lezione dell’Anima, e quindi il Rimedio-Fiore che più rappresenta
la nostra Essenza. Non è un caso che i bambini molto spesso vengano trattati con i Dodici Guaritori (anche
se non solo!), a dimostrazione del fatto che più siamo giovani ed innocenti, più è evidente in noi la nostra
impronta originale e di conseguenza la nostra lezione di vita.
Sia chiaro che, indipendentemente dal Fiore-tipo, ciascuno dei trentotto Rimedi può essere usato in
qualsiasi momento della vita in cui si presenti quel determinato tipo di emozione da riequilibrare. E’ la
distinzione tra “type” e “mood”, intendendo con il primo termine il Fiore-tipo, quello che caratterizza la
persona, con il secondo uno squilibrio che si presenta nella persona in un particolare momento di vita o in
una precisa circostanza. Capire bene questa differenza è di grande importanza per utilizzare i Rimedi in
maniera efficace.
I 38 Rimedi rappresentano altrettanti archetipi dell’animo umano, stati emotivi riscontrabili in tutti noi,
indipendentemente da razza , sesso ed età. Ed è questa la meraviglia: tutte le dinamiche dell’animo umano
contenute in questo semplice ed efficace metodo di cura.
Attraverso lo studio approfondito dei 38 Archetipi emozionali è possibile conoscere meglio se stessi e
imparare ad osservare le proprie dinamiche reattive interne; l’autoconoscenza e l’auto-osservazione sono il
primo passo in un percorso di vera crescita spirituale. ”Nosce Te ipsum”, dicevano gli Antichi Saggi.
Inoltre i Fiori di Bach, come dei veri e propri catalizzatori di consapevolezza, aiutano nel processo di
trasmutazione dei Vizi in Virtù (come direbbe il medico inglese), del Piombo in Oro. Ed è proprio qui che la
Floriterapia si aggancia perfettamente all’antica Arte Sacra denominata Alchimia, il cui scopo finale era per
l'appunto una profonda trasmutazione interna, trasformazione che portava all’identificazione con il Sé
Superiore.
Conoscere le dinamiche umane attraverso lo studio dei Fiori di Bach permette inoltre di capire in profondità
anche i nostri simili (che sono in realtà specchi di noi stessi), dandoci la capacità di creare rapporti più
costruttivi ed educativi.
Il Dr. Bach era fermamente convinto che questo sistema sarebbe divenuto la medicina del futuro. Sempre
più persone utilizzano i rimedi e ne traggono benefici. Essendo dolci e naturali, non hanno controindicazioni
od effetti collaterali e possono quindi essere assunti da tutti, neonati ed anziani inclusi. Non hanno
interazioni con altri medicinali; possono essere assunti da soli o in sinergia con altre metodiche curative.
Attenzione: pur essendo efficaci, i Fiori di Bach non sono in alcun modo sostitutivi del trattamento
medico.
METODO DI PREPARAZIONE
Arriviamo ora alla parte più affascinante ed intrisa di antiche conoscenze dell’Opera del dottor Bach: la
preparazione dei suoi Rimedi Floreali. Egli era non solo un medico affermato, ma anche uno scienziato e un
profondo conoscitore delle Antiche Leggi che reggono l’Universo. Quindi la vastità delle sue conoscenze
includeva non solo la scienza ufficialmente definita, ma anche concezioni filosofiche metafisiche ed Antiche
Arti come l’Alchimia.
E’ proprio l’influenza di quest’ultima (più precisamente della Spagyria, antica pratica derivante
direttamente dall’Alchimia che si occupa delle piante e delle erbe a scopo medico) che appare evidente nel
metodo di preparazione che Bach scelse per i suoi Rimedi.
Colto dalla classica intuizione del genio, Bach comincia a raccogliere la rugiada dai pochi Fiori da lui scoperti
fino a quel momento, consapevole come quest’acqua preziosa contenga le informazioni necessarie per
“curare” i suoi pazienti. La rugiada, chiamata anche acqua celestiale, è, secondo la tradizione alchemica, il
veicolo privilegiato dallo Spirito Universale.
Sviluppando l’intuizione iniziale, dopo aver notato che le piante cresciute al sole contengono una maggior
energia rispetto a quelle cresciute in zone ombrose, Bach mette a punto il Metodo della Solarizzazione ed
inizia a preparare i suoi Rimedi secondo un processo in cui sono coinvolti i quattro elementi: la terra e l’aria
per portare a maturazione la pianta e quindi il fiore, il sole per liberare le virtù guaritrici dell’involucro
vegetale e l’acqua per trattenere le vibrazioni curative e trasmetterle al paziente.
In un recipiente di vetro riempito con acqua di fonte (a basso residuo fisso e priva di qualsiasi informazione)
colloca i fiori scelti, precedentemente raccolti con delle pinze di legno. I fiori devono essere perfetti, maturi
ma non ancora sfioriti e selezionati da piante sane e non esposte ad inquinamento. Quindi anche la scelta
del luogo riveste la massima importanza. Il tutto viene collocato al sole per quattro, cinque ore, il tempo
necessario affinché il “fuoco” solare permetta alle energie curative di “sganciarsi” dalla pianta ed essere
memorizzate dall’acqua. Il processo è molto delicato: nemmeno una nuvola o un’ ombra deve interporsi tra
il sole e l’acqua, pena il ricominciare tutto daccapo. Risulta evidente che anche le condizioni atmosferiche
sono importantissime: la giornata in cui preparare i Rimedi deve essere tersa e luminosa (pensate a quanto
sia difficile questo in Inghilterra!).
Ci rendiamo conto di come il procedimento sia semplice ma allo stesso tempo preciso e sofisticato:
massima cura e massima attenzione sono necessarie per una buona riuscita dell’operazione.
Quando le corolle dei fiori cominciano ad appassire, l’acqua, ormai carica delle vibrazioni e quindi delle
informazioni della pianta, viene filtrata e conservata con una pari quantità di Brandy. Questa è la Tintura
Madre, dalla quale vengono poi preparate le boccette Stock, utilizzate per confezionare le boccette da
somministrazione.
In un certo senso il metodo del sole è un modo per trattenere la luce in forma liquida.
Per gli ultimi diciannove Rimedi Bach, come detto precedentemente, mise appunto anche un secondo
metodo, il cosiddetto Metodo della Bollitura.
Come per il metodo del sole, è importante individuare il sito giusto, assicurarsi che i fiori si siano schiusi da
poco e che la fioritura sia nel suo picco massimo. Si dovrebbe preferire una giornata di sole, senza
pretendere la perfezione. I fiori devono essere raccolti con circa quindici centimetri di ramo, insieme a
germogli e foglie e, dove possibile, da piante diverse. Il tutto viene posto, insieme all’acqua di fonte, in una
casseruola, preferibilmente smaltata di bianco, e collocata con il coperchio su un fornello portatile ( la
preparazione deve essere fatta in loco, affinché i fiori non abbiano il tempo di appassire). Tolto il coperchio,
l’acqua viene portata ad ebollizione e lasciata nel fuoco per circa mezz’ora. La preparazione, coperta
nuovamente, viene lasciata raffreddare; in seguito il liquido viene filtrato e vi si aggiunge una pari quantità
di Brandy per la conservazione. A questo punto la Tintura Madre è pronta e deve essere collocata in una
bottiglia di vetro scura e riposta in un luogo fresco ed asciutto.
Il metodo presenta uno spiccato aspetto di “fisicità”, è privo di quella connotazione sottile che si ritrova nel
metodo della solarizzazione, dove la luce eterea del sole entra nella ciotola, baciando i fiori come in una
danza. Il fuoco della bollitura sembra disgregare la parte vegetale, più che estrarne l’energia vitale, come se
uno schema mentale od emotivo debba venire distrutto per poter risorgere nuovo.
Non esiste una spiegazione esauriente per giustificare la scelta del medico di bollire i fiori: probabilmente le
condizioni del tempo in febbraio e marzo (periodo in cui preparò i primi dei diciannove Rimedi) lasciavano a
desiderare e la forza del “fuoco” solare non era sufficiente per permettere che il processo avvenisse. Ma
non si capisce come mai Bach continuò ad usare questo metodo anche in piena estate, visto che non lasciò
scritti sull’argomento.
Un’ipotesi interessante è quella di Julian Barnard, grande studioso e conoscitore della vita e dell’Opera di
Edward Bach. Gli ultimi diciannove Rimedi rappresentano e curano stati mentali ed emozionali molto
intensi, in cui la sofferenza è la chiave dell’apprendimento. Sono simbolo dell’esperienza, diversamente dai
primi diciannove che rappresentano invece l’innocenza.
L’apprendimento avviene attraverso la sofferenza e le difficoltà; ci trasformiamo passando attraverso il
fuoco.
La bollitura ha in comune con i secondi diciannove Rimedi il concetto della pressione, dell’intensità, e del
dolore; emozioni che devono essere trasformate, portate verso l’alto. In egual maniera, il fuoco che
proviene dalla terra ( i combustibili fossili provengono dal suo interno) brucia sotto l’essenza e, nel suo
viaggio di ritorno, porta con sé l’energia verso l’alto. Proprio come le esperienze dolorose incarnate dai
secondi Rimedi, che devono essere sublimate, consentendo all’Anima di evolvere, di salire appunto.
Nel metodo della solarizzazione il sole proviene invece dall’alto; esattamente come le grandi lezioni
dell’Anima incarnate dai Dodici Guaritori, che rappresentano stati emozionali di un individuo che non è
ancora passato attraverso le esperienze dolorose della vita.
Il metodo della bollitura arricchisce quindi la tintura madre e non può essere considerato una mera
alternativa al metodo del sole. Il processo è decisamente diverso. La cottura è paragonabile quindi alla
sofferenza che l’animo umano sperimenta nel processo di trasformazione, che deve per forza passare
attraverso le esperienze della vita.
LA TEORIA DELLE SEGNATURE
A questo punto sorge spontanea una domanda: ma quali informazioni l’acqua è in grado di trasmettere a
chi assume un Rimedio Floreale? Perché l’acqua che viene in contatto con determinati fiori (dopo aver
subito il processo di Solarizzazione o di Bollitura) avrebbe la capacità di equilibrare determinati stati emotivi
e/o mentali?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un tuffo nel passato e andare a rispolverare un’antica
conoscenza conosciuta con il nome di “Teoria delle Segnature”.
Già fin dai tempi antichi erboristi e terapeuti pensavano che l’essenza di ogni essere vivente era individuata
attraverso Simboli, il cui linguaggio, una volta interpretato, permetteva di formulare una diagnosi e
utilizzare i rimedi più adeguati.
Fu il filosofo e scienziato svizzero Philipp Theofrast von Hohenheim, meglio conosciuto con il nome di
Paracelso, che nel Rinascimento riscoprì ed ampliò questa affascinante teoria. Esperto conoscitore di vari
ambiti del sapere umano, egli mise in corrispondenza l’organismo umano e le energie dell’Universo,
trovando continue corrispondenze tra la medicina e altre materie, come ad esempio l’Alchimia, l’Astrologia,
la Filosofia e la Teologia. Paracelso era per Bach un grande maestro, una guida spirituale, come lui stesso
diceva. Non stupisce se alla base del suo lavoro ci siano proprio quei concetti espressi dal grande filosofo
svizzero.
“La dottrina delle Segnature ci insegna che è possibile trovare indicazioni relative alle proprietà medicinali
delle piante prestando attenzione alle similitudini esistenti tra la forma di certe piante e la forma degli
organi dell’uomo”.
Philipp Deroide
Ovviamente è indispensabile studiare anche l’habitat dove si sviluppa la pianta, le sue caratteristiche
morfologiche, i modi ed i tempi con cui essa si sviluppa e si riproduce, il gesto stesso che esprime, come
direbbe Julian Barnard. Solo così si può ottenere una serie di informazioni approfondite sulle potenzialità
guaritrici della pianta.
Bach, come riporta la sue fedele segretaria Nora Weeks, passava ore ed ore seduto di fronte alle piante a
studiarne le caratteristiche, analizzando non solo gli aspetti più puramente fisici, ma anche cercando di
coglierne il “comportamento”, l’aspetto più simile all’animo umano. Egli era infatti non solo un medico
affermato ed un grande mistico, ma anche uno scienziato ed un ricercatore instancabile.
Interessante sottolineare che le ricerche mediche contemporanee hanno evidenziato che le piante
possiedono le stesse virtù curative individuate nell’antichità utilizzando la tecnica delle segnature,
confermando quindi i valori simbolici del linguaggio della natura.
Seguendo questa dottrina possiamo formulare un’interessante corrispondenza: se l’uomo è l’evoluzione
massima del regno animale, il fiore è l’evoluzione ultima del regno vegetale, quindi i petali del fiore saranno
“simili” alla corteccia cerebrale dell’uomo.
La Teoria delle Segnature comprende in sé varie prospettive attraverso cui poter analizzare una pianta:
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Forma e gesto: le forme e i gesti che possiamo riconoscere nelle radici, nello stelo, nelle foglie ed
ovviamente anche nel fiore, sono innumerevoli. Per esempio il modo in cui il pino (Pine) ascende
verso l’alto in forma conica è riflessa non solo nell’albero intero, ma anche nel modo in cui ciascun
gruppo di aghi si organizza e nella formazione delle pigne. Osservando la pianta da questa
prospettiva possiamo catturarne la “segnatura”.
Orientamento nello spazio: il gesto verticale di Impatiens o di Agrimony contrasta chiaramente con
quello orizzontale di Heather o di Scleranthus.
Relazioni geometriche: importanti anche le forme geometriche, soprattutto dei fiori: Star o
Bethlehem, per esempio, è una stella a sei punte, segnatura dell’armonia cosmica.
Famiglie botaniche: il sistema di classificazione botanica delle piante può servire come metodo più
preciso per lo studio della morfologia delle piante.
Orientamento nel tempo: le piante non sono esseri statici; esse devono essere considerate
all’interno di cicli temporali perché la loro natura si possa rivelare. In questa ottica, dovremo
prendere in considerazione il momento di fioritura della pianta, quando il fiore si schiude nell’arco
della giornata, se sono piante annuali o perenni, ecc.
Relazione con l’ambiente: il luogo dove una pianta decide di vivere rivela molto delle sue qualità: le
piante selvatiche (e tali sono le piante da cui si ricavano le Essenze Floreali) attecchiscono dove
trovano condizioni che sostengono e rispondono alla propria natura essenziale.
Relazione con i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco sono molto importanti per la vita delle
piante; spesso due elementi predominano in una pianta, mentre gli altri due saranno meno
apparenti. Ad esempio Water Violet è legata molto all’acqua e all’aria, mentre Olive al sole (fuoco)
e alla terra.
Relazione con gli altri regni della natura: il regno delle piante coesiste insieme ad altri tre regni
naturali: minerale, animale ed umano. Le qualità della specie di una pianta in relazione ad uno o più
di questi tre regni è importante espressione del suo carattere intrinseco. Ad esempio Oak (la
quercia) ha un rapporto particolare col regno animale, in quanto ospita e sostiene molte specie
animali. Olive e Vine invece (l’olivo e la vite) hanno una relazione particolare con l’uomo: oltre ad
essere portatrici di una forte simbologia sacra, sono utilizzate dall’essere umano per produrre beni
da lui utilizzati.
Colore: il linguaggio del colore ci dice moltissimo delle qualità animiche di una pianta. Ricordiamoci
che il colore è vibrazione, ed ogni frequenza è latrice di una particolare informazione. Ad esempio i
fiori che riequilibrano stati depressivi sono gialli, colore legato al sole, alla luce ed al potere di
spazzare le tenebre; Il color malva di Impatiens o di Vervain richiama invece la delicatezza e la
moderazione, qualità che le due tipologie di soggetto devono coltivare.
Altre forme percettive: fragranza, struttura e gusto possono indurre determinate esperienze
sensoriali, le quali sono importanti tramiti per la conoscenza di una pianta. Ad esempio il sapore
acre di Impatiens costringe gli animali a rimaner lontani dalla pianta, lasciandola così sola. Proprio
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come la tipologia psicologica rappresentata da Impatiens, che ama lavorare e passare molto tempo
in solitudine.
Usi erboristici e medicinali: dalle proprietà di guarigione fisica possiamo conoscere i più sottili
effetti sull’Anima. In un certo senso le qualità delle Essenze Floreali si trovano su una ottava
superiore rispetto alle proprietà guaritrici erboristiche e medicinali delle piante. I principi amari
contenuti nella radice della genziana (Gentian) sono un ottimo rimedio per il fegato e per la
disintossicazione in generale; in ugual modo l’Essenza Floreale sana l’amarezza tipica dell’animo dei
soggetti che percepiscono il mondo e gli avvenimenti della vita attraverso le lenti del pessimismo.
Cultura popolare, miti, qualità rituali: in epoche più remote della storia umana abbiamo goduto di
relazioni più intime col mondo naturale. Residui di questa saggezza inconscia sopravvivono nella
cultura popolare, nel mito, e negli insegnamenti rituali sulle piante. Il noce per esempio (Walnut)
nella tradizione classica è correlato ai riti di passaggio e alle fasi di sviluppo della società umana.
Non stupisce quindi che l’Essenza Floreale sia collegata alle difficoltà di adattamento nei momenti
di cambiamento che avvengono nel corso della vita.
DOSAGGIO E MODALITA’ D’ASSUNZIONE
Per ottenere risultati rapidi e duraturi, si raccomanda l’assunzione quotidiana e costante del prodotto,
sottolineando che, trattandosi di terapia vibrazionale, sono più efficaci piccole dosi a intervalli ripetuti, che
alte dosi in un’unica somministrazione.
La prassi prevede di norma quattro dosi giornaliere, che possono essere aumentate a seconda delle
esigenze individuali. Per una maggiore efficacia si consiglia l’assunzione almeno un quarto d’ora lontano da
pasti, caffè o bevande in genere. Nel caso di neonati e bambini, le gocce possono essere diluite in poca
acqua o aggiunte al biberon per facilitarne la somministrazione. Un altro modo efficace consiste
nell’applicare le gocce sulla pianta dei piedi, eventualmente veicolate in poca crema od olio da massaggio.
Un’unica precisazione sembra essere utile: a volte, ma non spesso, in alcuni soggetti si può presentare il
cosiddetto “aggravamento terapeutico”, proprio come in Omeopatia: sta alla persona sentire e decidere se
continuare la terapia (cosa auspicabile, visto che è un segnale che è stato toccato il punto giusto!) o se
sospendere momentaneamente; in ogni caso il malessere non dura in genere più di tre/quattro giorni.
PICCOLE PRECAUZIONI
•
Assumere i rimedi lontano da pasti, caffè, sigarette (15 minuti prima dei pasti o 2 ore dopo).
•
Evitare il contatto con fonti elettromagnetiche (per quanto possibile!).
•
Non esporre a calore elevato.
I 12 GUARITORI
IMPATIENS
(Impatiens Glandulifera)
Come esprime chiaramente il nome, questo rimedio è indicato per l’irrequietezza e l’impazienza. Il
tipo Impatiens è solitamente molto efficiente, deciso e con una prontezza mentale superiore alla
norma. Ma nello stato squilibrato, mal sopportando la lentezza altrui, può diventare molto
nervoso, poco diplomatico e facilmente irritabile (anche se la rabbia svanisce in fretta come è
arrivata). Solitamente è iperattivo, non riesce a star fermo (lo si nota anche nei veloci e brevi scatti
del corpo, come il tamburellare delle dita per esempio), parla a raffica e ha la tendenza a togliere
le parole di bocca agli altri. Il ritmo interno troppo veloce provoca in lui una continua tensione,
alimentata dal fatto che non riesce mai a rilassarsi perché il riposo è considerato una perdita di
tempo. Si capisce bene come egli preferisca lavorare da solo, in quanto, così facendo, non deve
conformarsi ai ritmi altrui; il Dr. Bach infatti colloca questo rimedio proprio nella categoria della
solitudine. Questa sua intolleranza verso tutto ciò che è lento rischia di provocare in lui una certa
superficialità, scarsa emotività e carenza di sensibilità. Il rimedio lo aiuterà a rallentare, a rilassarsi
e ad accettare il ritmo degli altri; dilatando la percezione del tempo, il soggetto sarà meno
impulsivo, più diplomatico e non correrà il rischio di cadere nella superficialità data dall’eccessiva
fretta.
Il soggetto Impatiens può essere soggetto a: insonnia, irritabilità, tachicardia, ansia, acidità di
stomaco, balbuzie, prurito e irritazioni improvvise della pelle.
IMPATIENS LA PIANTA

Cresce rapidamente
 Struttura semplice: gambo cavo, carnoso, pieno d’acqua
 Foglie eleganti, grandi, lanceolate e seghettate
 La pianta cresce eretta, ben orientata, robusta
 Fiori color malva, con forma strana, esotica, pendenti, quasi in equilibrio
 I semi vengono “sparati” fuori dai baccelli come proiettili
 Profumo insolito, forte e pungente
Espressione disarmonica: irritabilità, impazienza, ritmo interno troppo veloce, tensione interiore.
Potenziale armonico: pazienza, calma, efficienza.
CLEMATIS
(Clematis Vitalba)
Bach annovera questo rimedio nella categoria “Insufficiente interesse per le circostanze presenti”. In effetti
il tipo Clematis vive completamente tra le nuvole, in un roseo mondo da lui stesso creato. E’ un soggetto
distratto, imbambolato, intorpidito, molto spesso pallido e con mani e piedi freddi. E’ estremamente
creativo, con un’ immaginazione superiore alla media, sensibile alle cose belle, incline alla dolcezza e alla
tenerezza, romantico ed eccentrico. Il suo squilibrio sta nella mancanza di collegamento tra mondo fisico e
mondo spirituale; trova la realtà terrena banale e noiosa, per cui pagare le bollette o amministrare le
finanze diventa per lui un’incombenza difficile da affrontare. Non prende veramente parte alla vita reale,
evitano di confrontarsi col mondo esterno; al contrario ama la solitudine e preferisce fuggire nel suo
mondo fantastico, dove può dare spazio e forma alla sua brillante fantasia. Bach definisce questo stato
“una gentile forma di suicidio”. Questa modalità reattiva di fuga dalla realtà spesso si instaura quando una
persona con le caratteristiche suddette non si dedica ad una attività creativa e dunque non manifesta nel
mondo il suo potenziale fantastico. Nei bambini, il tipo Clematis è quello con problemi di concentrazione
dovuti non tanto ad una carenza intellettiva, quanto piuttosto alla sua tendenza ad essere eccessivamente
sognante. Il rimedio aiuta a “toccare terra”, a far pace con la materia e a concretizzare l’enorme creatività.
Favorisce un vivo interesse per il mondo circostante ed aumenta la gioia di vivere nel qui ed ora.
I disturbi tipici di questo stato possono essere: ipotensione, stanchezza, difficoltà di concentrazione,
mancanza di memoria, anoressia e bulimia, depressione, sonnolenza, estremità intorpidite o fredde,
disturbi della vista e dell’udito, facilità allo svenimento.
CLEMATIS LA PIANTA

Gambi lunghi e multipli che si allontanano dal suolo

Non sta eretta, è rampicante, senza tronco

Pianta senza una vera e propria struttura centrale

Vive appesa sugli alberi, come una liana

Fiori bianchi che riflettono la luce

I semi, dotati di una corda argentea, vengono dispersi dal vento
Espressione disarmonica: mancanza di interesse per il presente, scarso collegamento tra mondo fisico e
mondo spirituale, sognare ad occhi aperti.
Potenziale armonico: creatività, concretezza, presenza.
MIMULUS
(Mimulus Guttatus)
Individuo sensibilissimo, Mimulus soffre di paure ben definite (come per esempio paura di volare, del
dentista, dei ladri, di parlare in pubblico, del dolore, della malattia, della povertà, ecc.) che limitano
fortemente la sua vita. E’ un individuo fragile e delicato, quasi come una bambola di porcellana, sia dal
punto di vista psichico che fisico: il rumore eccessivo, la troppa luce, la moltitudine di persone, ecc. lo
infastidiscono molto, visto che ama vivere in un ambiente protetto e ovattato. Mimulus teme le cose del
mondo, in un certo senso teme la vita; questo suo eccessivo timore lo induce a rimandare le scelte e le
decisioni, poiché preferisce non affrontare le situazioni anche banali e quotidiane. E’ un soggetto timido
che arrossisce facilmente e fra la gente tende a diventare facilmente nervoso; Mimulus infatti è anche un
ottimo rimedio per la balbuzie data da eccessiva timidezza. I bambini sono grandi fruitori di questo rimedio:
infatti, proprio perché devono affrontare molte nuove sfide nella continua crescita, trovano in questo
rimedio un grande alleato contro la paura. Julian Barnard, grande conoscitore delle opere di Edward Bach,
in uno dei suoi libri dice: “ Il coraggio non è assenza di paura, ma un’azione chiara che contrasti la paura”.
Ed è proprio così che agisce il rimedio, dando la lucidità mentale necessaria per agire con obbiettività e
prontezza di fronte a ciò che spaventa, oltre ad apportare anche un grande senso di fiducia nei confronti
della vita.
Il soggetto Mimulus può soffrire di: aritmia di origine emotiva, colon irritabile, palpitazioni e tachicardia,
rossore per eccesso di timidezza, sudorazione eccessiva.
MIMULUS LA PIANTA

Cresce dove l’acqua scorre rapida e trasparente

Pianta delicata e resistente al tempo stesso, cresce spesso sospesa sull’acqua dei torrenti di
montagna

I fiori sono di un giallo dorato, intenso, con macule rosse

Quando i semi sono maturi, la capsula si apre e i semi cadono nell’acqua.

Germogliano sott’acqua, per poi riaffiorare e mettere radici
Espressione disarmonica: timidezza, paura di cose note, tendenza alla fuga, tensione interiore.
Potenziale armonico: coraggio, risoluzione, fiducia.
AGRIMONY
(Agrimonia Eupatoria)
Persona sensibilissima, chi necessita di questo rimedio nasconde paure, preoccupazioni e talvolta profonde
sofferenze dietro una maschera allegra e spensierata. Il suo problema consiste nella non accettazione della
parte oscura di sé e della vita e, pur di mantenere l’armonia a tutti i costi, spesso evita il confronto e le
discussioni. E’ fortemente dipendente dal giudizio altrui e ha paura di non essere amato ed accettato.
Essendo incapace di soffermarsi a riflettere su se stesso, ricerca la compagnia a tutti i costi, riempiendo
l’agenda di impegni mondani. Spesso affoga i suoi tormenti interiori in vizi segreti (alcool, droghe, cibo),
cercando in questo modo di “anestetizzare” la coscienza. La sua apparente superficialità nasce non tanto
dalla mancanza di profondità, quanto piuttosto dalla troppa sensibilità, che lo rende incapace di gestire
l’eccesso emozionale. L’assunzione del rimedio fa sì che il tipo Agrimony trovi la vera gioia e la pace, quella
“pace che va oltre ogni intendimento” (Edward Bach), riuscendo a comunicare apertamente le proprie
sensazioni e accettando il fatto che la vita è fatta anche di lati meno piacevoli.
A titolo indicativo, chi necessita di questo rimedio può soffrire di: ansia, insonnia, bruxismo, problemi di
pelle ( nel corpo affiora visibilmente quello che viene costantemente represso), dipendenze.
AGRIMONY LA PIANTA

Pianta con un’indole solitaria

Forma a guglia, come un dito puntato al cielo

Lo stelo e le foglie sono ricoperti da una peluria sottile

Fiori gialli, disposti a grappolo sullo stelo, rivolti verso il suolo

Le capsule con i semi sono ricoperte da uncini

Usata per il fegato
Espressione disarmonica: tormento nascosto dietro una facciata allegra, negazione della parte oscura di sé,
repressione delle emozioni.
Potenziale armonico: pace interiore, accettazione del lato spiacevole della vita, espressione di emozioni
autentiche.
CHICORY
(Chicorium Intybus)
La personalità Chicory è legata a nobili qualità, come dedizione, protezione, nutrimento; rappresenta
l’archetipo della Madre, colei che si prende cura, che nutre. Quando però lo stato si manifesta nella sua
controparte negativa, l’amore incondizionato si trasforma in possessività, manipolazione e controllo
affettivo. Chi necessita di questo rimedio difficilmente fa qualcosa senza aspettarsi nulla in cambio: ecco
che le eccessive attenzioni si trasformano in un modo molto subdolo di legare gli altri a sé. La persona
diventa impicciona e soffocante, desiderosa di esercitare la sua influenza sugli altri in modo costante,
incapace di lasciar andare persone e sentimenti. Una frase tipica di questo stato squilibrato è :” lo faccio
solo per il tuo bene”. Alla base di tutto ciò sta ovviamente un vuoto affettivo e la paura di non ricevere
abbastanza amore; tutto ciò si manifesta come attaccamento morboso. A volte, pur di non essere
abbandonata, la persona può arrivare addirittura ad ammalarsi come estremo ricatto affettivo. Questa
categoria annovera rappresentanti di entrambi i sessi e di tutte le età: i genitori in ansia per i figli ormai
cresciuti, la madre martire che si fa venire un attacco di cuore ogni volta che un figlio tenta di lasciare la
casa, i familiari che si intromettono in tutti gli affari di famiglia, o quei bambini piagnucolosi che si
attaccano di continuo alla gonna della madre. L’assunzione di Chicory insegna una delle lezioni più difficili e
più importanti: l’Amore incondizionato, quell’Amore senza condizioni che lascia liberi. Il soggetto diventa
capace di una grande forza interiore e in grado di manifestare un affetto autentico, senza alcuna
aspettativa.
Possibili disturbi possono essere: depressione, bulimia,malattie psicosomatiche in genere, ritenzione di
liquidi, stitichezza, malattie dell’utero e delle ovaie.
CHICORY LA PIANTA

Pianta pelosa, robusta e potente

Prospera in terreni ricchi, diviene legnosa e dura in quelli poveri

I fiori, che hanno vita molto breve, cambiano colore a seconda dell’equilibrio acido-alcalino del
suolo

Foglie e radici hanno gusto amaro. Il fittone è perenne

Fiori e foglie sono privi del picciolo e si “aggrappano” al fusto

I semi cadono ai piedi della pianta madre
Espressione disarmonica: possessività , ricatto affettivo, eccessivo attaccamento, desiderio di controllo
Potenziale armonico: amore incondizionato, dedizione, autonomia.
VERVAIN
(Verbena Officinalis)
Il tipo Vervain è caratterizzato da un grande entusiasmo, coraggio e disponibilità di sacrificarsi in nome dei
propri ideali. Questo fa di lui una persona molto volitiva ed efficace nelle sue azioni, ma, nello stato
disarmonico, tutto viene portato agli eccessi, trasformandolo in un “guerriero” accanito ed ossessivo. Molto
spesso egli ha saldi principi ed ama combattere in nome della giustizia. Trascinato dal suo entusiasmo,
sacrifica tempo libero, sonno e vita privata per dedicarsi alla sua “missione”, portandolo ad una tensione
continua che gli impedisce di rilassarsi. Lo spreco di energie si manifesta anche nella sua mimica, sempre
esagerata: il tono alto della voce, il gesticolare eccessivo, la sua irascibilità pronunciata, ecc., non fanno
altro che consumare pian piano la sua vitalità. Un altro suo aspetto disarmonico è quello di voler
convincere gli altri ad ogni costo: crede nei suoi ideali, è fermamente convinto di aver sempre ragione e
questa sua rigidità mentale lo trasforma in un predicatore fanatico ed invadente. All’inizio affascina, poi
però stanca e le persone cominciano ad allontanarlo. La sua eccitazione eccessiva e l’iperattività mentale
provocano spesso in lui ipertensione ed insonnia, per cui sarà molto difficile per lui “staccare la spina”. Il
rimedio lo aiuta a trovare la moderazione sia nell’uso della sua energia che nell’ espressione dei suoi gesti e
dei suoi pensieri; Il ritmo della vita ritrova un’armonia dimenticata e il rispetto per le opinioni altrui diventa
una nuova importante conquista. E’ un ottimo rimedio, insieme ad Impatiens, per l’iperattività dei bambini.
Il tipo Vervain può essere soggetto a: cefalea, cervicale, gastrite, insonnia, ipertensione, tachicardia
occasionale, infiammazioni acute ed improvvise.
VERVAIN LA PIANTA

Pianta con struttura semplice e crescita rigogliosa

Gambo rigido, venato e a sezione quadrata

Pianta robusta, ben radicata e difficile da estrarre dal suolo. Modesta, priva di profumo e di bellezza

Infiorescenza a spiga che si innalza rispetto alla massa di foglie alla base della pianta

I fiori, di color malva, esprimono semplicità ed eleganza

I semi piccoli spesso si impigliano nella lana o nel pelo di animali: indole socievole
Espressione disarmonica: fanatismo, eccessivo entusiasmo, esagerazione, rigidità mentale.
Potenziale armonico: carisma, passione, forza interiore, moderazione.
CENTAURY
(Erythrea Centaurium)
La persona che necessita di questo piccolo fiore è molto disponibile e dedita al servizio. Ma nel caso di un
soggetto Centaury disarmonico tale disponibilità verso gli altri è portata all’estremo, con un atteggiamento
di totale sottomissione alla volontà del prossimo. Egli continua a negare i propri desideri e la propria
vocazione, alimentando di conseguenza il senso di insoddisfazione e di frustrazione: vive la propria
esistenza soltanto in funzione degli altri. Il soggetto Centaury è estremamente sensibile alle persone, al loro
benessere e alle loro sofferenze. L’incapacità a dire di no e la tendenza a sacrificarsi oltre ogni limite portò
Bach a definire questa tipologia uno “zerbino”, in cui si nota una grande debolezza nell’autoaffermazione.
Ha un forte bisogno di essere apprezzato e ringraziato, e quando gli elogi non arrivano si sente frustrato e
svuotato. L’assunzione del rimedio fa sì che la persona, pur nel servire con devozione gli altri, non
dimentichi le proprie esigenze e i propri desideri; in questo modo può proseguire la sua strada con
determinazione ed energia, senza lasciarsi ostacolare dai bisogni e dai pareri degli altri.
Può essere soggetto a: ipotensione, stanchezza,sistema immunitario debole con frequenti infezioni,
svenimenti, disturbi digestivi ed epatici, cali di voce.
CENTAURY LA PIANTA

Cresce in terreni aridi e di poco valore

Pianta piccola che passa inosservata

Pianta biennale; l’inizio della crescita è molto lento

Si sviluppa parallelamente al terreno. Aderendo al suolo, le piantine vengono spesso calpestate

Nel secondo anno spunta dalla rosetta di foglie un gambo dritto con crescita verticale

I fiori rosa si schiudono quando il sole splende

I semi, minuscoli, vengono dispersi dal vento
Espressione disarmonica: debolezza nell’autoaffermazione,incapacità a dire di no, passività e
sottomissione.
Potenziale armonico: affermazione delle proprie esigenze, disponibilità equilibrata, determinazione ed
energia.
CERATO
(Ceratostigma Willmottiana)
Questo fiore, originario dell’Himalaya, è indicato per chi non confida della propria facoltà di giudizio e
manca di fiducia nelle proprie intuizioni. Il tipo Cerato non si fida della sua voce interiore e, pur essendo
ricco di saggezza e capacità di discernimento, ha sempre bisogno di chiedere pareri, consigli e conferme alle
persone intorno a lui. Non si rende conto di essere già in possesso di tutto il sapere che gli occorre e
continua di conseguenza ad accumulare informazioni all’infinito, senza riuscire a mettere in pratica le
conoscenze che si sforza di acquisire o i pareri che ottiene. Così facendo spreca molte energie, disperde il
suo potenziale creativo e rischia pure di sbagliare seguendo le indicazioni altrui. E’ un ottimo rimedio per i
bambini che cercano sempre conferme assillando gli adulti con mille domande, o per gli adolescenti
eccessivamente influenzabili dalle convenzioni e dalle mode. E’ adatto per chi, in caso di malattia, tenta
varie forme di trattamento senza soffermarsi su nessuna di esse. L’assunzione di Cerato porta la persona in
contatto con la propria saggezza interiore e la rende autonoma nel prendere decisioni, trasformandola in
un soggetto altamente intuitivo e saggio.
Il soggetto Cerato può manifestare disturbi quali: ansia, insonnia, miopia, problemi di digestione, tendenza
allo svenimento.
CERATO LA PIANTA

Arbusto deciduo privo di un orientamento e di una struttura di crescita precisi

Foglie semplici, pelose, ruvide, sgradevoli al tatto

Fiori blu intenso, a cinque petali, semplici, ma eleganti

La struttura del fiore suggerisce il bisogno di convogliare l’energia verso il centro

Via via che i petali si chiudono formano una spirale

Non cresce allo stato selvatico: non produce semi, ma si propaga per talea
Espressione disarmonica: mancanza di fiducia nella propria voce interiore, bisogno inesauribile di continue
conferme, influenzabilità.
Potenziale armonico: forte intuizione, saggezza, sicurezza riguardo le proprie scelte.
SCLERANTHUS
(Scleranthus Annuus)
E’ indicato per chi è perennemente indeciso e fa fatica a prendere una decisione, soprattutto quando
questa deve essere fatta tra due alternative. Il soggetto Scleranthus disarmonico rimugina costantemente
tra due possibilità, soppesando attentamente i pro e i contro di una situazione. Prevale sicuramente una
carenza di equilibrio e di armonia interiore, per cui l’umore come i pensieri passano da un estremo all’altro,
senza contemplare la via di mezzo. C’è una vera e propria scissione interna e la persona difficilmente riesce
a trovare un equilibrio e un silenzio interiore. Vista la sua perenne indecisione, la sua maggior difficoltà è
proprio quella di fare una scelta: nell’escludere una delle due cose, il soggetto ha la sensazione di perdere
qualcosa di importante, per cui molto spesso rimane bloccato, in fase di stallo, non riuscendo a scegliere.
Oppure, quando lo fa, viene colto da ripensamenti, spesso fa marcia indietro, dando quindi l’impressione di
essere un tipo poco affidabile. Quello che manca in lui è un filo logico e coerente, una organizzazione
mentale interna e una centratura che gli permettano di vivere le scelte che inevitabilmente la vita porta con
sé. Il rimedio ha sempre a che fare con il numero due, non solo nel caso di una scelta: tutti i disturbi che si
manifestano in bilico tra due poli opposti necessitano di Scleranthus ( stitichezza e diarrea, anoressia e
bulimia, febbre alta e ipotermia, ecc.). L’essenza floreale armonizza questa instabilità interiore, stimolando
equilibrio ed integrazione; aiuta il soggetto a prendere le decisioni in tempi brevi e senza ripensamenti,
apportando pace e chiarezza interiore.
Il tipo Scleranthus può essere soggetto a: problemi di equilibrio, vertigini, mal d’auto, svenimento, colon
irritabile.
SCLERANTHUS LA PIANTA

Pianta annuale, talvolta biennale

Cresce disordinatamente, ripiegandosi su se stesso, senza un gambo principale, senza direzione

Le foglie strette ed appuntite crescono a coppie

La ramificazione costante degli steli richiama l’idea del bivio

I fiori verdi, privi di petali, compaiono in modo casuale

Il seme, a forma di noce, cade e germoglia nello stesso suolo della pianta madre
Espressione disarmonica: instabilità, difficoltà di scelta tra due alternative, mancanza di centro interiore.
Potenziale armonico: equilibrio, centratura, integrazione.
WATER VIOLET
(Hottonia Palustris)
Persona calma, equilibrata, sensibile e creativa, il tipo Water Violet tutela gelosamente la sua vita privata.
La sua difficoltà è rappresentata dallo scambio con l’esterno: evita accuratamente di condividere sensazioni
ed emozioni con gli altri e spesso si chiude nella sua torre d’avorio, dando quindi l’impressione di essere
distaccato e presuntuoso. Infatti il tipo Water Violet, così sicuro di sé, prova spesso una spiccata sensazione
di superiorità. Questo suo atteggiamento lo porta a mantenere le distanze, a chiudersi in se stesso e in casi
estremi a guardare il prossimo in maniera fredda ed altezzosa. Molto spesso però il suo è solo un modo per
esprimere il grande bisogno di sicurezza che nutre in profondità; ciò di cui necessita è un’oasi tranquilla
dove il suo delicato sistema nervoso possa trovare rilassamento e pace. La libertà e l’autosufficienza sono
per lui fondamentali; visto che non ama essere commiserato, difficilmente condivide le sue emozioni
profonde e le sue sofferenze, nemmeno con gli amici più cari. Il rimedio aiuta a sviluppare un
atteggiamento aperto e cordiale nei confronti del prossimo, eliminando la percezione di distacco dal resto
del mondo e rendendo facili la comunicazione e la condivisione. Essendo dotato naturalmente di grande
equilibrio, il tipo Water Violet riuscirà a mettere a disposizione i suoi talenti e la sua saggezza, diventando
un sostegno e una guida per gli altri.
In questo stato disarmonico possono essere presenti i seguenti disturbi: dolori e rigidità articolari, cervicale,
emicranie, problemi digestivi, stitichezza.
WATER VIOLET LA PIANTA

Cresce immersa nell’acqua

Relativamente rara: cresce solo in acqua pura e con poca corrente. Non tollera alcuna forma di
inquinamento

Sviluppa lo stelo, dritto ed elegante, affinché il fiore si possa aprire al di sopra della superficie
dell’acqua

Pianta con radici molto fragili, non ancorata alla terra

I fiori sono di color malva chiaro, dotati di un centro giallo. Sono disposti a spirale attorno al gambo

I semi, prima di affondare nel fango, si muovono liberamente nell’acqua
Espressione disarmonica: isolamento, chiusura, orgoglio, distacco.
Potenziale armonico: comunicazione, contatto, umiltà.
GENTIAN
(Gentiana Amarella)
La Genzianella è il rimedio per colui che si scoraggia facilmente e nutre dubbi ed aspettative negative
riguardo ad eventi e situazioni. Prevale in questo soggetto una sorta di tristezza latente (come amara è la
Genziana), di scetticismo, che lo porta sempre a vedere il lato negativo della vita. Ha la tendenza a
scoraggiarsi facilmente di fronte alle prime difficoltà e ad aspettarsi sempre il peggio in qualsiasi situazione;
ha una mente molto analitica e in lui il grosso problema è rappresentato dalla mancanza di fede. Questo
suo modo di essere fa sì che venga imprigionato dai limiti che egli stesso si pone, per cui diventa veramente
difficile nutrire aspettative positive riguardo un qualsiasi avvenimento. L’amarezza per le difficoltà
impreviste e la sensazione costante di abbattimento fanno di questo soggetto una persona triste, che può
arrivare anche a sentirsi depressa. Gentian rappresenta la “medicina amara” adatta per ristabilire fiducia ed
ottimismo, sviluppando in lui la fede.
Il tipo Gentian può soffrire dei seguenti disturbi: depressione, difficoltà digestive, insonnia, ipotensione,
artrosi.
GENTIAN LA PIANTA

Pianta biennale, molto piccola e vulnerabile. Cresce dove l’erba è bassa e fiorisce in tarda estate

La radice, piccola e tozza, contiene un principio amaro

La pianta resta vicino al suolo, riparata

Le foglie sono lanceolate, verde scuro. I gambi sono venati di rosso

I fiori, blu intenso con cinque petali, si aprono e si chiudono molto velocemente

I semi, protetti dal baccello, sono numerosi e piccoli. Cadono accanto alla pianta madre
Espressione disarmonica: tendenza al pessimismo, facilità allo scoraggiamento, scetticismo.
Potenziale armonico: fede, ottimismo.
ROCK ROSE
(Helianthemum Nummularium)
E’ uno dei componenti fondamentali del Rescue Remedy, il rimedio d’emergenza. Rock Rose è l’essenza
indicata per il panico, per il terrore che paralizza. Molto spesso si tratta di uno stato transitorio, non di un
vero e proprio modo d’essere; situazioni come un incidente, un’aggressione, un terremoto, una brutta
notizia, ecc. possono lasciare la persona impietrita e bloccata da una profonda paura, spesso associata ad
una grande sensazione di impotenza. Caratteristici di questo intenso stato emotivo sono l’annebbiamento
totale della coscienza, l’incapacità di muoversi, di parlare e di reagire: in questi casi somministrare
l’essenza aiuta a ritrovare la sicurezza interiore e la lucidità mentale necessarie per affrontare la situazione
d’emergenza. Ovviamente è il rimedio principe per gli attacchi di panico, visto che ha un’azione benefica
sugli stati acuti; ottimo per gli incubi e il terrore notturno, si rivela molto adatto anche nei casi di minaccia
d’aborto, per calmare mamma e feto dopo lo shock subito.
Lo stato Rock Rose può presentare i seguenti sintomi: collasso nervoso, diarrea improvvisa, panico, senso di
soffocamento, disturbi della parola, claustrofobia, agorafobia, ecc., iperagitazione.
ROCK ROSE LA PIANTA

La pianta, perenne, cresce poco ordinata, bassa sul suolo

Gli steli fioriti si innalzano in verticale poco sopra l’erba

I fiori, giallo oro, sono fragilissimi, come carta velina; durano solo un giorno. Si schiudono seguendo
il sole

Le foglie e i sepali sono ricoperti da peluria

I semi vengono dispersi dal vento o dalla pioggia

Quando germogliano, sviluppano rapidamente una radice che penetra in profondità nel terreno
Espressione disarmonica: panico, terrore che paralizza.
Potenziale armonico: coraggio, presenza di spirito.
I 7 AIUTANTI
GORSE
(Ulex Europaeus)
Gorse è il rimedio per quando la tristezza assume i toni della disperazione, e il soggetto, rassegnato, getta
per così dire la spugna. E’ una persona che ce l’ha messa tutta, che ha lottato e lavorato molto, ma non ce
l’ha fatta. La speranza ha lasciato il posto alla disperazione, e il soggetto è convinto che niente possa più
risolvere la sua situazione. E’ il caso per esempio di una malattia cronica, o di una situazione difficile che si
protrae da tempo; se il soggetto tenta ancora l’ennesima terapia o l’ennesima strategia, lo fa solo per
compiacere i familiari o chi gli sta accanto. Egli, interiormente, non crede più di potercela fare; la parola che
ben riassume questo stato è “rinuncia”. Lo stato Gorse può essere considerato un aggravamento dello stato
Gentian; la persona appare esaurita, provata e spesso con profonde occhiaie. Per riequilibrare la
condizione negativa può essere necessario lavorare con l’essenza per lunghi periodi, sia perché la persona
nutre un’estrema sfiducia e un atteggiamento di chiusura, sia perché molto spesso lo stato si è cronicizzato.
Gli effetti benefici di Gorse porteranno la persona a nutrire nuova speranza e ad avere un grande senso di
fiducia nei confronti della vita.
Chi necessita di Gorse può soffrire di: depressione, ansia, insonnia, malattie croniche, malattie
degenerative.
GORSE LA PIANTA

Cresce nelle lande formando fitte colonie

Fiorisce a lungo, da novembre a giugno

I fiori, giallo oro, diffondono la luce del sole sulla terra

Il profumo di cocco e vaniglia risveglia i sensi

Presenta aculei, spine e foglie appuntite

I gambi sono coperti da una peluria sottile, difficilmente visibile ad occhio nudo

I semi vengono “sparati” lontano dalla pianta madre

Mentre si espande verso l’esterno sembra morire dentro
Espressione disarmonica: disperazione, rinuncia, pessimismo.
Potenziale armonico: speranza, fiducia rinnovata.
OAK
(Quercus Robur)
Il soggetto Oak è proprio come una quercia: forte ed affidabile. E’ una persona coraggiosa, tenace,
perseverante, orgogliosa e severa con se stessa, su cui si può sempre fare affidamento. Il problema in lui è
l’eccessivo senso del dovere di cui è letteralmente schiavo: Oak si accanisce nelle attività che lo interessano
fino ad esaurire le sue forze, ignorando le richieste del proprio corpo e il fisiologico bisogno di riposo. Egli
tende a tirare troppo la corda, non si risparmia finché, per forza di cose, arriva al crollo psicofisico (il
manager che viene stroncato da un infarto nel peggiore dei casi). Egli è totalmente incapace di mostrare
agli altri e a se stesso la propria parte debole; è colui che si spezza ma non si piega! Testardaggine ed
orgoglio sono due aggettivi che ben lo descrivono. Il rimedio lo aiuta a capire che non ha nessun primato da
raggiungere e che competere con se stesso non porta ad alcun risultato in senso di realizzazione personale;
aumenta la consapevolezza di quanto sia importante prendersi del tempo per sé e rispettare i bisogni del
proprio corpo, nonostante gli impegni da mantenere. Oak è utile anche in quei casi in cui l’accanimento
eccessivo non è di tipo prettamente fisico, ma riguarda un progetto o un’idea. In qualsiasi caso, l’essenza
ricavata dai fiori della quercia porta moderazione e flessibilità.
Il tipo Oak può essere soggetto a: disturbi circolatori, ipertensione, infarto, dolori muscolari, ernia del disco,
cefalea cronica, sonnolenza da stanchezza, depressione.
OAK LA PIANTA

Pianta robusta, maestosa, longeva

“Muscolatura" sinuosa e corteccia prominente

Fragilità dei ramoscelli, robustezza del legno

Grande forza vitale: produce abitualmente una seconda serie di foglie in estate

Capacità di adattamento

La quercia “attira” a sé molti esseri viventi diversi per sostentarli, creando una fitta rete di relazioni

Si avvale del vento per l’impollinazione
Espressione disarmonica: accanimento al dovere, ostinazione, inflessibilità nei confronti di se stesso.
Potenziale armonico: forza, flessibilità, capacità di rilassamento.
HEATHER
(Calluna Vulgaris)
E’ uno dei rimedi per la solitudine. Il tipo Heather non sopporta il fatto di star da solo e cerca di legare gli
altri a sé con le parole. A causa del suo estremo bisogno di essere al centro dell’attenzione, è sempre alla
ricerca di un interlocutore (non importa chi sia) su cui riversare fiumi di parole. Raramente sa ascoltare, e
quando lo fa, si dimentica subito di quello che gli è stato detto. Infatti egli non ha alcun interesse per gli
altri e il suo egocentrismo può raggiungere livelli molto elevati. E’ incapace di restar solo, e il bisogno di
esibirsi e di ricevere attenzioni è molto grande. Il suo problema è un enorme vuoto affettivo unito
all’incapacità di auto nutrirsi che lo costringono a cercare nella compulsiva loquacità un modo per colmare
il suo bisogno d’amore. Purtroppo proprio questo suo atteggiamento di “vampiro energetico” tende ad
allontanare gli altri, facendolo sentire ancora più solo. Solamente con una maggiore autoanalisi e con una
presa di coscienza di sé, il tipo Heather può cominciare a crescere. Il rimedio lo aiuta a sviluppare una
maggiore sensibilità nei confronti del prossimo e a liberarsi dalla concentrazione assoluta sulla propria
persona. Sviluppa altruismo e capacità di ascolto.
I disturbi ai quali Heather è soggetto sono: ansia, ipertensione, fame ansiosa, bulimia, problemi di pelle,
ipocondria.
HEATHER LA PIANTA

Specie forte, dominante, che ricopre fittamente il suolo, assumendo la forma di un cespuglio basso

Ama i luoghi desolati, vasti, dal suolo arido

Non ha una struttura ben definita

I fiori sono raggruppati sugli steli in modo molto fitto

Una volta aperti, i fiori, appiccicosi, rimangono sugli steli molti mesi
Espressione disarmonica: egocentrismo, fame di attenzioni, eccessiva loquacità.
Potenziale armonico: empatia, capacità di ascolto, altruismo.
ROCK WATER
Quest’essenza, l’unica a non essere un fiore, è indicata per chi manifesta varie forme di rigidità caratteriale.
Il tipo Rock Water è un perfezionista, amante del dovere e delle regole e con una ferrea disciplina
autoimposta. Ha in genere opinioni e dogmi molto rigidi in fatto di religione, alimentazione, morale,
politica, ecc., che se da una parte possono andare bene a livello teorico, dall’altra, nella pratica, si
trasformano in una camicia di forza. Le diete, gli allenamenti, la pratica spirituale, la routine sul lavoro
vengono strettamente osservate; così facendo egli soffoca la parte istintiva della sua personalità,
allontanandosi sempre più da concetti come elasticità e gioia di vivere. Egli aspira a diventare un modello
da seguire per gli altri, ma confonde la forma con la sostanza. Spinto dallo spirito di sacrificio e rinnegando
le sue necessità, egli diventa schiavo della sua aurea gabbia autoimposta, trasformando le regole e la
disciplina in fissazioni vere e proprie (yoga, dieta, dottrina politica o spirituale, regime salutistico,ecc.).
L’acqua di roccia solarizzata aiuterà questo individuo a comprendere e ad ascoltare le sue reali necessità,
pur mantenendo alto il livello dei suoi ambiziosi obiettivi. Potrà quindi sperimentare una sana flessibilità e
capire come l’armonia interna sia molto più importante di un comportamento indotto disciplinato. Rock
Water apporta leggerezza, morbidezza e gioia di vivere.
Il soggetto Rock Water può presentare i seguenti disturbi: rigidità articolare, dolore cronico lombare,
ossessioni, stasi venosa, stitichezza da autocontrollo, dermatiti.
ROCK WATER LA FONTE

Rimedio che si basa sul potere curativo delle fonti

Contrapposizione tra la rigidità granitica e lo scorrere dolce ed armonioso dell’acqua

Grotte e fonti nell’antichità erano considerate sacre, l’ingresso al mondo sotterraneo

Nella quiete della terra l’acqua filtra le tracce del mondo, si scarica

L’acqua di fonte, quando sgorga, conserva memoria del mondo sotterraneo, l’impronta di un nuovo
inizio
Espressione disarmonica: rigidità, inflessibilità verso se stessi, negazione dei bisogni fisici, perfezionismo
eccessivo.
Potenziale armonico: flessibilità, duttilità, armonia interiore.
VINE
(Vitis Vinifera)
Il tipo Vine incarna perfettamente la figura del leader, capace, efficiente, dotato e carismatico.
Normalmente ha doti superiori alla media e questo fa sì che egli sia in grado di dirigere con successo gruppi,
aziende, partiti politici. Nello stato disarmonico egli ha la tendenza a strumentalizzare queste doti per
dominare gli altri ed imporre la sua volontà, fortemente convinto di sapere più degli altri e pretendendo
un’ubbidienza assoluta. In casi estremi, egli può arrivare ad essere crudele, freddo, spietato senza nessuna
compassione. Usa molto la razionalità a discapito del cuore e questo lo rende a volte un vero e proprio
tiranno, pronto a schiacciare gli altri pur di raggiungere il successo. Vine mostra scarsa considerazione per i
sentimenti altrui, familiari ed amici compresi, e preferisce essere temuto ed obbedito piuttosto che amato.
Tipico soggetto rappresentativo di questo stato disarmonico è il dittatore politico, ma anche un genitore
che governa la famiglia con il pugno di ferro è un ottimo esempio, come pure il compagno tiranno che tiene
gli altri bambini sotto il suo controllo usando l’aggressività come arma. L’essenza della vite aiuta la persona
a riconnettersi all’amore, facendo affiorare in lui saggezza e altruismo. Il tipo Vine armonizzato sarà in
grado di mettere a servizio degli altri le sue doti di autorevolezza e potere, senza il bisogno di essere
dominatore e tirannico.
Il tipo Vine può essere soggetto a: gastrite, ipertensione, cervicale, tosse stizzosa, dolori alle articolazioni.
VINE LA PIANTA

Pianta coltivata dall’uomo fin dagli albori del tempo

E’ sottomessa ad una azione costante di potatura, con una continua interferenza da parte
dell’uomo

Le viti coltivate non si riproducono da seme, ma per talea o innesto

Non ha un tronco principale, ma si arrampica su altre piante

Cresce in terreni rossi

I fiori sono senza petali, morbidi e dal profumo dolce

I frutti sono dolci e succosi
Espressione disarmonica: autoritarismo, mancanza di compassione, tendenza alla dominazione.
Potenziale armonico: capacità, carisma, servizio.
OLIVE
(Olea Europaea)
Il rimedio ricavato dai fiori dell’ulivo è utile a coloro che per svariati motivi si trovano in una condizione di
completo sfinimento, sia dal punto di vista fisico che mentale. Una suddetta condizione si può verificare
dopo un periodo di surmenage psicofisico, in fase di convalescenza dopo una lunga malattia, o anche al
termine di un faticoso processo di crescita personale. In tutti questi casi, la persona si sente talmente
prostrata da non avere la forza necessaria per compiere nessun compito, nemmeno il più banale. Tutte le
riserve di energia sono state consumate fino in fondo, e l’unica cosa che vorrebbe fare è dormire. Bach
scrive: “Coloro che hanno sofferto mentalmente e fisicamente e sono così stanchi ed esauriti da sentirsi
incapaci del minimo sforzo. Per loro la vita quotidiana è un pesante fardello privo di piacere”. Assumere il
rimedio aiuta a ripristinare le forze, la vitalità e l’interesse per la vita; favorisce il recupero dell’armonia con
se stessi per un uso più saggio delle proprie energie, capendo quando è il momento di fermarsi per riposare
prima di esaurire completamente le riserve energetiche.
Olive può presentare i seguenti disturbi: deperimento, depressione da eccessiva stanchezza, infezioni,
sonnolenza, impotenza.
OLIVE LA PIANTA

Pianta coltivata dall’uomo

Non si riproduce normalmente da seme, ma per innesto

Viene continuamente potato e lasciato privo di rami al centro

Continua la sua vita produttiva per almeno cent’anni

Spesso viene tagliato alla base per stimolarne la crescita

Presentano un apparato radicolare enorme

Le foglie, ovali e sottili, sono scure sul lato superiore e grigie chiare su quello inferiore

Pianta che compare molto nelle sacre scritture
Espressione disarmonica: sfinimento, mancanza di risorse, incapacità di gestire la propria energia.
Potenziale armonico: energia, rigenerazione, vitalità.
WILD OAT
(Bromus Ramosus)
Il soggetto Wild Oat, ambizioso e dotato di talenti ed intelligenza, non fatica molto a raggiungere buoni
risultati in ciò che fa, ma il suo problema è riuscire a capire qual’ è la direzione da prendere, qua’l è la sua
vocazione, sicché rischia di disperdere gran parte della sua energia. Aspira a grandi cose, ma manca in lui il
potere di focalizzarsi in una meta ben precisa; essendo un soggetto molto curioso ed estroverso, inizia
molte attività, intraprende carriere diverse, con un atteggiamento un po’ adolescenziale, per poi stancarsi
ed annoiarsi facilmente, ritrovandosi in uno stato di profonda frustrazione. Non riesce a dedicarsi anima e
corpo a un qualcosa che lo appassioni e lo coinvolga fino in fondo; così spesso si sente fuori posto, non
riuscendo a trovare stabilità nei diversi ambiti della vita (personale, professionale, sociale). L’essenza
floreale del Forasacco dona chiarezza di obiettivi ed aiuta a delineare la propria vocazione di vita, mettendo
in contatto con la parte più profonda del proprio essere ed evitando quindi dispersione di energia.
Favorisce lo sviluppo di doti come perseveranza e maturità che permetteranno alla persona di raggiungere
una maggior soddisfazione e realizzazione personale. E’ un ottimo rimedio per gli adolescenti che devono
scegliere la rotta da intraprendere nella loro vita adulta.
Il soggetto Wild Oat disarmonico può presentare i seguenti disturbi: ansia, depressione, insoddisfazione,
confusione.
WILD OAT LA PIANTA

Pianta dall’aspetto umile, che cresce molto in altezza, ma resta fragile e delicata

Cresce in zone ombreggiate, riparata da altre piante

I gambi sottili sembrano antenne, le teste si piegano

Fiorisce tardi, verso la fine di luglio

I semi, dispersi solo alla fine estate, sono appesantiti da un lato che resta attaccato alla lemma, una
specie di vela
Espressione disarmonica: mancanza di obiettivi, insoddisfazione, confusione riguardo alla strada da
seguire.
Potenziale armonico: chiarezza, vocazione, direzione.
GLI ULTIMI 19 RIMEDI
CHERRY PLUM
(Prunus Cerasifera)
Questo particolare rimedio è indicato per chi teme di perdere il controllo sulle proprie azioni e sulla propria
mente. Si tratta di uno stato piuttosto intenso, in cui c’è una forte sensazione di essere sul punto di
esplodere e si teme di cedere ad impulsi incontrollati. Questo soggetto ha la capacità di provare sensazioni
al di fuori della media; sentendosi diverso, si autoreprime ed esercita su di sé un forte autocontrollo, che lo
fa sentire ben presto come una sorta di pentola a pressione pronta ad esplodere. Se per qualche motivo
l’autocontrollo viene meno, egli può arrivare ad avere un comportamento isterico con improvvisi scoppi
d’ira nei confronti di amici e familiari; fino ad arrivare ad atti ben più gravi. La continua tensione che vive lo
può portare all’esaurimento nervoso e, nei casi più gravi, alla nevrosi. Assumere il rimedio lo aiuta ad
acquisire tranquillità e ad agire e pensare razionalmente.
Si possono riscontrare i seguenti disturbi: tic, prurito nervoso, ossessioni, fobie, attacchi di panico,
dipendenze, anorgasmia od eiaculazione precoce, balbuzie, enuresi notturna (nei bambini).
CHERRY PLUM LA PIANTA

Pianta piccola, sottile, con i rami lievemente ricurvi

Il tronco è spesso composto da più fusti

Specie alquanto instabile: difficile trovare due alberi con la stessa combinazione di caratteristiche

E’ il primo fiore bianco dell’anno. Il suo profumo è intenso ed inebriante

Scarsa produzione di semi

Tendenza a mettere polloni alla radice
Espressione disarmonica: paura di perdere il controllo e di impazzire, scoppi d’ira improvvisi, continua
tensione interna.
Potenziale armonico: equilibrio psichico, sano autocontrollo, tranquillità interiore
ELM
(Ulmus Procera)
E’ il rimedio per chi, sovraccarico di impegni e di responsabilità, cade preda di una défaillance temporanea
e dubita di riuscire ad affrontare i propri compiti. Nello stato armonico si tratta di una persona molto
capace, responsabile e con una forte propensione all’altruismo. Proprio queste caratteristiche fanno sì che
il tipo Elm si carichi di molti impegni, ottenendo molto spesso posti di responsabilità e di prestigio. Il
problema sta nella sua eccessiva identificazione con tali compiti, per cui si ritrova assillato dalle richieste
esterne e non sa da dove cominciare a smaltire gli impegni che ha assunto. Questo stato squilibrato può
avere conseguenze anche drastiche: c’è infatti il rischio che, preso dalla disperazione di non farcela, il
soggetto Elm dia il classico colpo di testa, mollando davvero tutto, compromettendo così la sua vita sociale
o lavorativa (frase tipiche di questo stato sono: “basta, non ne posso più!”, “mi licenzio”, “lascio perdere
tutto”, ecc). Normalmente questo è uno stato transitorio; assumere il rimedio aiuta la persona a vedere i
problemi nelle giuste proporzioni e a ridimensionare la mole di impegni da assumere; insegna inoltre a
dare spazio anche al riposo e alla soddisfazione delle esigenze personali.
I problemi a cui può essere predisposto il soggetto Elm sono: ansia, cefalea, gastrite, insonnia, mal di
schiena, palpitazioni.
ELM LA PIANTA

Tronco imponente, robusto come una colonna con alcuni grossi rami orientati verso l’alto

I fiori, di color rosa, sono complessi e vivono raggruppati nei rami. Si schiudono prima delle foglie

Le foglie sono piccole, ruvide e pelose con un margine profondamente dentellato

Nessuno dei semi germoglia: l’Olmo è del tutto sterile e si diffonde attraverso le radici
Espressione disarmonica: sensazione di sovraccarico, tendenza a tirare troppo la corda, temporanea
incapacità ad affrontare compiti e responsabilità.
Potenziale armonico: efficienza, risolutezza, misura.
ASPEN
(Populus Tremula)
E’ il rimedio per chi, improvvisamente e senza apparente motivo, viene assalito da paura e preoccupazioni.
Questo soggetto è fortemente sensitivo ed aperto e, come una vera e propria antenna, vibra e capta di
tutto. Egli percepisce vibrazioni che gli altri non sentono e, non sapendo spiegarne l’origine, le vive come
presagi di qualcosa di sgradevole che sta per accadere. In lui c’è una sensibilità e una vulnerabilità eccessive
nei confronti dell’ambiente, per cui tende ad assorbirne le negatività. Aspen è molto indicato in presenza di
incubi notturni e paura del buio (soprattutto nei bambini), anche se il suo utilizzo può essere utile anche di
giorno: presupposto necessario è la sensazione di vaga paura che improvvisamente pervade, a volte
accompagnata da tremito. L’assunzione del rimedio porta ad uno stato di pace interiore e di sicurezza
anche nei confronti dell’ignoto, sostituendo la paura con una sana curiosità verso nuove esperienze.
Il soggetto può presentare disturbi quali: ansia, insonnia, sudorazione eccessiva, svenimenti, tremori,
vertigini.
ASPEN LA PIANTA

Pianta sottile ed esile, con forma e struttura non decise, ma aperte e delicate

Ha vita breve e dimensioni contenute

Ama crescere nei limiti climatici estremi, a nord

Le foglie tremano ed oscillano alla minima brezza

I fiori presentano una peluria soffice, grigia, eterica. Crescono verso l’esterno, poi verso il basso

I semi, una lanugine bianca, vengono dispersi dal vento

Ha radici superficiali, le cui ramificazioni corrono quasi orizzontali

L’aroma della tintura madre in preparazione è forte, dolce, aromatico; il colore rosso chiaro
Espressione disarmonica: paure vaghe ed indefinite, vulnerabilità psichica all’ambiente
Potenziale armonico: sensibilità, centratura, ricettività.
CHESTNUT BUD
(Gemme di Aesculus Hippocastanum)
Il rimedio ricavato dalle gemme dell’ippocastano è adatto a chi nella vita ha la tendenza a ripetere sempre
gli stessi errori e non apprende dalle esperienze fatte. Nel soggetto Chestnut Bud emergono uno scarso
interesse per la quotidianità, una debole capacità di osservazione, la tendenza ad imparare con estrema
lentezza e a volte un atteggiamento infantile; tutto ciò perché vive proiettato in un futuro che non si
realizza mai, in perenne fuga dal presente. Questo fa sì che egli incontri sempre lo stesso tipo di difficoltà,
come se la vita gli ripresentasse sempre la lezione che distrattamente non nota e che di conseguenza non
impara. In questa categoria troviamo le persone che si innamorano sempre dei soggetti sbagliati, oppure
chi trova nell’ambiente di lavoro le stesse dinamiche, o chi incorre sempre nella stessa malattia. Anche le
difficoltà di apprendimento di bambini e ragazzi trovano giovamento dall’assunzione di questo rimedio.
Chestnut Bud aiuta ad essere più presenti, ad osservare i propri errori con obiettività e a trarre
insegnamento dalle esperienze fatte. Grazie alla saggezza in tal modo acquisita è possibile evolvere e fare
progressi.
Chi necessita di questo rimedio può essere soggetto a: difficoltà di apprendimento e disturbi della
memoria, apatia, insonnia, mal di testa, vista e udito deboli, difficoltà assimilativa.
CHESTNUT BUD LA PIANTA

Il rimedio è preparato non dai fiori, ma dalle gemme in fase di apertura dell’ippocastano

Primo albero in primavera a produrre foglie

Ogni gemma si è formata nella stagione precedente

Ogni bocciolo nasce dalla stessa matrice, ma è portatore di una forma unica, speciale

Le gemme sono indicative di una nuova stagione, di un nuovo inizio e di una nuova crescita
Espressione disarmonica: tendenza a ripetere sempre gli stessi errori, difficoltà di apprendimento,
distrazione.
Potenziale armonico: capacità di apprendimento, spirito di osservazione, presenza.
LARCH
(Larix Decidua)
Questo rimedio è indicato per chi non crede abbastanza in se stesso e, nel continuo confronto con gli altri,
si sente sempre di valere meno. Nel soggetto Larch, la mancanza di autostima e il complesso di inferiorità
sono talmente marcati che egli evita con cura di affrontare nuove sfide nella convinzione che fallirà, e si
concentra quindi solo sulle cose che gli riescono bene, rifugiandosi nel conforto e nella sicurezza date da ciò
che ha già sperimentato con successo. Ovviamente un simile atteggiamento non lo espone al rischio di
fallimento, ma gli impedisce anche di imparare e di vivere nuove importanti esperienze; così facendo si
impoverisce e cresce in lui un senso di sfiducia e di frustrazione. Il suo problema è che dà troppa
importanza solo al risultato finale ed è molto timoroso del giudizio altrui. Il rimedio lo aiuterà a ritrovare la
fiducia in se stesso e a percepire il proprio potenziale, evitando continuamente di confrontarsi con gli altri;
potrà cimentarsi in nuove sfide, accettando i rischi che questo comporta, senza focalizzare la sua attenzione
sull’esito finale o sulle aspettative di fallimento. E’ un ottimo rimedio per lo studio, per chi deve sostenere
esami o colloqui di lavoro.
I disturbi più frequenti nel soggetto Larch sono: timidezza, balbuzie, afonia, ansia, mal di testa, colon
irritabile, impotenza, sintomi improvvisi (impediscono di affrontare la sfida).
LARCH LA PIANTA

Il gesto della pianta denota sia sicurezza che esitazione

Cresce rapidamente, in condizioni ostili, ben dritto, con tronco unico e pochi rami, sottili, piegati
verso il basso

La punta dell’albero, in fase di crescita, si appiattisce

Inizia la sua vita come una conifera, poi diventa deciduo

Molto sensibile all’inquinamento e soggetto a malattie letali

I fiori, maschili e femminili, spuntano insieme sullo stesso ramo ad aprile

I semi si formano al riparo nella pigna; sono dotati di un’aletta che ne agevola la dispersione nel
vento
Espressione disarmonica: senso di inferiorità, continuo confronto con gli altri, mancanza di fiducia in se
stessi.
Potenziale armonico: autostima, sicurezza nelle proprie capacità, audacia.
HORNBEAM
(Carpinus Betulus)
E’ il rimedio indicato per la stanchezza e l’esaurimento, quando il soggetto non si sente in grado di
affrontare i propri compiti. Ma si tratta di una carenza di energia a livello mentale, non fisico: manca lo
slancio e l’entusiasmo e il senso di noia e la routine provocano in lui una sorta di disinteresse emotivo nei
confronti della vita quotidiana. La ripetitività del suo stile di vita causa un’aridità che gli impedisce di
partecipare attivamente agli eventi e lo catapulta in uno stato di prostrazione: può essere definito il
rimedio del lunedì mattina. Necessita quindi di molti stimolanti, quali caffè o sigarette, per sentirsi in grado
di affrontare la giornata. La cosa buffa è che una novità o il divertimento sono in grado di cancellare
improvvisamente qualsiasi stanchezza, palesando che il suo è un problema di mancanza di slancio e di
partecipazione emotiva, piuttosto che di carenza di risorse fisiche. Hornbeam aiuta a ritrovare vivacità,
tono psicofisico, spontaneità e freschezza mentale, eliminando le sensazioni di stress, di noia e di aridità
interiore.
I soggetti che necessitano di questo Fiore spesso presentano problemi quali: debolezza, depressione,
insonnia, stanchezza cronica.
HORNBEAM LA PIANTA

Pianta decidua dal legno duro e chiaro

Il legno brucia molto facilmente, trasformando energia

Cresce facilmente in ogni terreno e , una volta potato, inizia subito a ricrescere.

I rami, pieni di foglie, quando si incrociano, spesso si fondono e continuano a crescere insieme

Le foglie, dentellate, presentano una nervatura marcata

I fiori maschili e femminili si trovano sullo stesso albero e sono orientati verso il basso. La fioritura è
molto intensa

Il seme presenta una brattea con tre ali
Espressione disarmonica: incapacità di affrontare i propri compiti, senso di noia, monotonia interna,
spossatezza psicofisica.
Potenziale armonico: vitalità, freschezza, vigore.
WILLOW
(Salix Vitellina)
E’ il rimedio indicato per chi cade preda di amarezza, risentimento, autocommiserazione ed
insoddisfazione. Prevale in questo soggetto un marcato vittimismo e la sensazione di non aver ricevuto
abbastanza dalla vita. E’ convinto di essere stato privato di tante cose e di essere vittima di un destino
crudele; evidente è in lui l’incapacità di assumersi la responsabilità della propria vita, per cui la causa di
qualsiasi problema o di ogni situazione negativa viene sempre ricercata all’esterno. Questo forte malumore
interiore causa in lui la tendenza a provare invidia per chi, al contrario, vive una vita ricca di felicità, salute e
successi e lo spinge a seminare zizzania fra chi gli è vicino, cercando inconsciamente di proiettare
all’esterno ciò che gli rode dentro. Essendo un temperamento piuttosto freddo, Willow non esplode in
scatti di rabbia come può fare Holly, ma trattiene in sé questa forte carica negativa, cose che lo porta ad un
lento avvelenamento e, alla fine, ad un forte stato di isolamento. L’essenza ricavata dall’albero del salice,
un tempo simbolo di conoscenza e saggezza, aiuta il soggetto ad acquisire la consapevolezza che è egli
stesso padrone del suo destino e che può in qualsiasi momento cambiare l’atteggiamento che ha nei
confronti della vita. Sarà quindi in grado di lasciar andare risentimento e vittimismo, assumendosi la
responsabilità delle sue azioni e dei suoi pensieri.
In questo stato disarmonico possono essere presenti i seguenti disturbi: depressione, difficoltà digestive,
colite, dolori reumatici ed articolari, ulcera.
WILLOW LA PIANTA

Albero alto ed ampio, con rami di color giallo, con foglie strette e lanceolate che mutano colore

I rami, molto flessibili, si piegano senza spezzarsi

Cresce molto rapidamente, spesso viene potato alla base

Pianta che è stata asservita all’uomo (come Vine)

Vive lungo le sponde dei fiumi, in terreni umidi e bassi

Dispone di un apparato reticolare fibroso e massiccio

I semi sembrano batuffoli sottili di cotone sospesi nell’aria

Germogliano solo in terreno umido
Espressione disarmonica: rancore, vittimismo, amarezza, autocommiserazione.
Potenziale armonico: responsabilità, comprensione, pace.
BEECH
(Fagus Sylvatica)
Bach lo definisce il rimedio “per coloro che sentono il bisogno di vedere maggior bontà e bellezza in tutto
ciò che li circonda…….per essere più tolleranti, più indulgenti e per meglio comprendere le differenti vie in
cui ogni individuo e tutte le cose si adoperano per arrivare alla propria perfezione finale”. In effetti Beech, il
faggio, è indicato per chi è eccessivamente pignolo e critico nei confronti del prossimo, e per chi è
fermamente convinto di avere sempre ragione. Il soggetto proietta sugli altri la propria insicurezza
profonda, continuamente nascosta sotto una facciata di arroganza. Infatti i difetti che non tollera negli altri
non sono altro che le proiezioni della sua debolezza interiore. Il rimedio aiuta, come dice Bach, a vedere più
bellezza intorno a sé e nei propri simili, ad essere tollerante e comprensivo nei confronti del prossimo,
aumentando la capacità di immedesimarsi emotivamente negli altri.
Chi necessita di questo rimedio può essere soggetto a: dermatiti, allergie in genere ed intolleranze
alimentari, disturbi gastrointestinali.
BEECH LA PIANTA

Albero che ricorda una cattedrale: il tronco alto, liscio, si alza come una colonna verso la volta di
foglie

I rami si intrecciano in maniera perfetta in modo da privare gli altri alberi della luce: controllano la
zona

Le foglie sono protette da una soffice peluria

Le radici, grosse e piatte, si estendono sul suolo, ma di rado si addentrano in profondità

Le foglie si aprono in maniera geometricamente equilibrata

I fiori maschili e femminili compaiono sullo stesso albero

I fiori femminili assomigliano a piccoli e ostili grovigli di spine

Le gemme, lunghe e sottili, sembrano dita accusatrici
Espressione disarmonica: atteggiamento eccessivamente critico, intolleranza, indurimento psichico.
Potenziale armonico: tolleranza, comprensione e compassione, apertura mentale.
CRAB APPLE
(Malus Sylvestris)
Il fiore del melo selvatico è indicato per chi ha un eccessivo ideale di purezza e di ordine, con una
attenzione ossessiva per i dettagli e si sente interiormente ed esteriormente sporco ed impuro.
Normalmente ha una bassa considerazione di sé, con un forte senso della perfezione (nei bambini si nota
un perfezionismo eccessivo nell’ordine o a scuola), e cade spesso preda di fobie ed ossessioni. Tutto ciò che
è sporco, contaminato o poco curato lo infastidisce enormemente, fino a portarlo al disgusto per molte
situazioni, e addirittura per se stesso. Un foruncolo, un’ eruzione cutanea, un cattivo odore, insetti, batteri,
un pensiero negativo, una frase inappropriata …. tutto ciò rappresenta per lui qualcosa di terribile da cui
disfarsi subito. L’ideale di purezza che tale soggetto coltiva, sia dentro di sé che nell’ambiente che lo
circonda, provoca una continua tensione interna, che ruba molta della sua energia. Egli, come Clematis, ha
un cattivo rapporto con la materia ed è molto sensibile alle influenze sottili dell’ambiente; di qui il suo
costante bisogno di lavarsi, di purificarsi, di sentirsi cristallino, come se egli assorbisse tutte le energie
dell’ambiente circostante. Assumere il rimedio libera il soggetto dall’idea distorta di contaminazione e di
intrusione esterna; lo aiuta a ritrovare un sano rapporto con il suo corpo e con le imperfezioni che la vita
porta con sé, eliminando in lui il senso di vergogna e di disgusto. Lo distoglie dai dettagli, per regalargli la
visione d’insieme.
I disturbi ai quali Crab Apple può essere soggetto sono: allergie e intolleranze, anoressia e bulimia,
ipocondria, ossessioni, fobie, infezioni.
CRAB APPLE LA PIANTA

Albero piccolo, di forma variabile, con tronco storto e una folta chioma di rami intrecciati

Le radici restano a livello superficiale

La corteccia, irregolare e corrugata, è spesso ricoperta da muschi e licheni

I fiori, bianchi e rosati, sono pieni di luce e di dolcezza

I semi sono piccoli, contenuti all’interno del frutto

La mela è il simbolo della salute, della pulizia e della purezza
Espressione disarmonica: senso di sporcizia interiore, perfezionismo ossessivo, scarsa immagine di sé,
paura della contaminazione.
Potenziale armonico: accettazione di sé, purificazione.
WALNUT
(Juglans Regia)
E’ il fiore del profondo cambiamento, quando la persona fa fatica ad adattarsi alla nuova situazione e a non
farsi influenzare da idee altrui o dall’ ambiente in cui vive. Durante un cambiamento di qualsiasi tipo, sia
esso fisico (infanzia, pubertà, menopausa, andropausa…), emozionale (matrimonio, separazione,
vedovanza…) o circostanziale (trasloco, cambio di lavoro, cambio di paese...), molto spesso la persona viene
fuorviata o addirittura bloccata da personalità più forti, circostanze limitanti, legami di famiglia o
semplicemente da un forte legame con il passato (in quest’ultimo caso prendere in considerazione anche
Honeysuckle). Walnut è un rimedio molto efficace quando si vogliono lasciar dietro di sé tutte queste
limitazioni ed interferenze degli altri nelle proprie scelte, o quando ci si vuole liberare dalle resistenze al
cambiamento stesso, e dà quella spinta necessaria per far rotta verso nuovi i orizzonti. Il rimedio agisce in
un certo senso come uno scudo protettivo che scherma la persona, spesso vulnerabile ed influenzabile,
dagli interventi e dalle “invasioni” esterne, siano esse da parte di persone che da parte dell’ambiente
circostante. Dona la sicurezza, la stabilità e la costanza necessarie ad affrontare i cambiamenti che
riteniamo necessari o che semplicemente la vita impone. E’ un ottimo rimedio per i bambini, visto che la
loro natura è quella di essere in continuo cambiamento.
Lo stato Walnut può essere accompagnato dai seguenti disturbi: ansia, emicrania, insonnia, ipertensione,
meteoropatie.
WALNUT LA PIANTA

Albero legato ai riti di passaggio nella tradizione classica

Teoria delle segnature: affinità tra il cervello e la noce

A causa dei suoi rami grandi e larghi, occupa una notevole quantità di spazio, offrendo l’isolamento
a che ne ha bisogno

La corteccia, liscia e verde quando è giovane, si fessura con l’età, mostrando una rete energetica
più aperta

Le foglie, color bronzo purpureo, hanno un odore forte e sgradevole, che serve da deterrente per
gli animali

Solo i fiori femminili sono usati nella preparazione del rimedio; assomigliano al grembo materno

Quando la noce germoglia, genera una radice spessa con numerose radici più piccole
Espressione disarmonica: difficoltà di adattamento, ristagno, influenzabilità.
Potenziale armonico: capacità di attuare il cambiamento, libertà.
HOLLY
(Ilex Aquifolium)
E’ il rimedio indicato per chi sperimenta un blocco nella capacità di amare. Il soggetto nello stato
disarmonico può trovarsi in balia di sentimenti quali rabbia, gelosia, suscettibilità, invidia, incapacità di
perdonare e desiderio di vendetta. Si tratta di una persona con atteggiamenti sospettosi, triste e frustata
affettivamente, incapace di dare e ricevere amore proprio a causa della chiusura del suo cuore. Spesso è
ipersensibile alle minime scortesie e ai più piccoli sgarbi, e reagisce in modo brusco e violento. Nel bambino
è facile riscontrare questo stato alla nascita di un nuovo fratellino: egli teme infatti di non ricevere più
l’amore dei genitori, per cui reagisce in modo violento ed aggressivo, mostrando così la sua gelosia.
L’essenza floreale dell’Agrifoglio apre il cuore all’amore incondizionato e trasmuta il “veleno interiore” che
causa sofferenza e aridità. La persona entra in contatto con la sua parte amorevole, e si riscopre in grado di
dare e ricevere amore. Il Dr. Bach disse in merito: “Holly apre il nostro cuore e ci rende un tutt’uno con
l’amore divino.”
Il tipo Holly può essere soggetto a: coliche biliari, gastrite, irritazioni della pelle, emicranie, ipertensione.
HOLLY LA PIANTA

Ha una struttura difficile da individuare, con rami fitti orientati in tutte le direzioni

Presenta un forte contrasto tra bianco e nero, tra luce ed ombra: foglie verde scuro, corteccia
grigio-bianca, polloni verdi, fiori bianchi, bacche rosse

Pianta che cresce nell’ombra ma ha bisogno di luce

Le foglie scure assorbono molta luce ; la superficie lucida riflette la luce in eccesso a favore delle
parti più in ombra

Le foglie presentano forma appuntita, con aculei

I dolci fiori, maschili e femminili, sono bianchi a quattro petali

I semi sono trasportati dagli uccelli che mangiano le bacche
Espressione disarmonica: chiusura del cuore, rabbia, gelosia, sospetto, invidia.
Potenziale armonico: amore superiore, gentilezza.
STAR OF BETHLEHEM
(Ornithogalum Umbellatum)
La Stella di Betlemme è uno dei rimedi fondamentali non solo del Rescue Remedy, ma di tutto il sistema
floreale. Questo bellissimo fiore, che sembra una stella a sei punte, è un grande “consolatore e mitigatore
di dolore e sofferenze” come diceva il Dr. Bach. Non rappresenta un tipo psicologico vero e proprio, quanto
piuttosto uno stato alterato in seguito ad un trauma subito. Può essere un avvenimento recente o, al
contrario, qualcosa successo molto tempo fa; presupposto necessario per l’utilizzo dell’essenza è che la
ferita, sia essa spirituale, emozionale, mentale o fisica, non si sia rimarginata. Il trauma lascia delle
“cicatrici” nel campo energetico umano e può mostrare i suoi effetti anche a distanza di molto tempo,
provocando delle somatizzazioni. Quando una persona cade nello stato negativo Star of Bethlehem, non
riesce più a comunicare in maniera efficace col mondo: si sente triste, bloccata,chiusa in se stessa,
desensibilizzata, come ci fosse un’anestesia delle emozioni. Se tutto questo subito dopo il trauma ha il
senso di proteggere la persona da ulteriore dolore, col passare del tempo diventa un modo di vivere
innaturale che spinge alla rinuncia e al disinteresse per la vita. E’ di vitale importanza, in questi casi, agire
con il rimedio: Star of Bethlehem, come un silicone del campo energetico umano, è in grado di sigillare le
cicatrici lasciate dal trauma e di neutralizzarne gli effetti negativi, sciogliendo i blocchi ed aiutando la
persona a rielaborare l’esperienza in maniera produttiva. E’ quindi molto indicato in caso di lutti,
separazioni, incidenti gravi, ecc., in genere quando la persona vive un’esperienza considerata da lei
traumatica. Ottimo da somministrare subito dopo il parto alla madre e al neonato.
I possibili disturbi presenti sono: coliche, dermatosi, depressione, enuresi.
STAR OF BETHLEHEM LA PIANTA

La pianta è una sorta di albero in miniatura: i singoli fiori sono uniti da un asse comune, lungo il
gambo centrale

Le foglie, come piccole lance, sono verdi con linee bianche all’interno; i fiori sono bianchi con linee
verdi sulla parte posteriore

I fiori, che brillano di luce, hanno una geometria perfetta: una stella a sei punte (come la stella di
David)

All’interno di ognuno ci sono sei stami che circondano il cuore dorato del fiore, formando sei celle,
e un unico stilo

I fiori sono particolarmente sensibili al sole
Espressione disarmonica: trauma non risolto, paralisi dell’anima, stato di shock.
Potenziale armonico: elaborazione, integrazione delle esperienze dolorose della vita, risoluzione.
WHITE CHESTNUT
(Aesculus Hippocastanum)
E’ il fiore della tortura mentale. White Chestnut è indicato per chi si lascia dominare da pensieri indesiderati
e compulsivi e non riesce a tenere sotto controllo la mente. Le preoccupazioni, gli avvenimenti o i conflitti
spiacevoli continuano ad essere rivissuti nel proprio intimo, in una sorta di rimuginare ossessivo interno che
non dà tregua e stressa enormemente la persona. E’ come se la sua mente vivesse di vita propria: le
esperienze vissute, le preoccupazioni future, perfino il banale ritornello di canzoni e spot pubblicitari
riempiono la testa in un susseguirsi vorticoso di pensieri completamente sganciati dal controllo della
persona, che di conseguenza non riesce a staccare la spina. Ne consegue che concentrarsi di giorno o
dormire di notte diventa difficile se non impossibile, compromettendo la capacità di far fronte in maniera
efficiente ai compiti quotidiani e impedendo il riposo. Il rimedio produce un’equilibrata calma interiore e
ristabilisce la lucidità mentale; i pensieri vengono messi sotto controllo e la persona torna ad essere
padrona del proprio potenziale psichico. E’ un ottimo rimedio per chi tende ad essere molto mentale.
Nello stato White Chestnut disarmonico ci possono essere i seguenti disturbi: ansia ed angoscia, insonnia,
tic nervosi, paranoie, difficoltà di concentrazione.
WHITE CHESTNUT LA PIANTA

Tronco biforcato con rami che si irradiano in più direzioni e che si piegano verso il basso

Le radici si estendono in superficie senza penetrare in profondità

Solo le foglie presentano una forma più decisa e regolare

I fiori non hanno una struttura ben definita: sono dotati di cinque petali bianchi splendidi ma di
forma irregolare e di un centro giallo che dopo l’impollinazione diventa rosso

I singoli fiori formano approssimativamente una piramide

Non tutti i fiori producono semi
Espressione disarmonica: pensieri ripetitivi ed ossessivi, tensione mentale, continuo rimuginare.
Potenziale armonico: capacità di concentrazione, potere mentale, pace.
RED CHESTNUT
(Aesculus Carnea)
E’ il rimedio per la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri, soprattutto di parenti ed amici
stretti. Normalmente il tipo Red Chestnut è caratterizzato da un forte legame interiore con le persone che
ama: una sorta si simbiosi. Essendo un soggetto molto altruista, nello stato disarmonico egli manifesta una
preoccupazione esagerata e ossessiva per la salute di chi gli vive accanto. E’ il genitore che non si dà pace
finché il figlio non è rincasato, la persona ansiosa che aspetta la telefonata di un parente in viaggio, la
nonna che teme per la salute del nipotino, la mamma che si preoccupa perché il figlio non mangia
abbastanza, ecc. Il bisogno di prendersi cura degli altri è così accentuato che il soggetto Red Chestnut non
riserva nessuna attenzione a se stesso e alla sua salute: il nocciolo del problema è che egli proietta le
proprie problematiche interiori e le proprie paure sulle persone care, mettendo dunque in evidenza un
concetto di amore morboso e distorto. In questo stato si manifesta la tendenza a soffocare gli altri e a
privarli della loro libertà di scelta. Il rimedio aiuta a ritrovare la capacità di prendersi cura del prossimo con
premura e compassione, ma senza paura, ed insegna ad essere presenti senza essere invadenti.
E’ un ottimo rimedio per coloro che lavorano a contatto con persone bisognose (assistenti sociali,
terapeuti), per ridurre l’eccessivo coinvolgimento emotivo. Adatto anche ai bambini che vivono una
situazione di attaccamento morboso a una o più persone.
I disturbi più frequenti presenti in questo stato sono: ansia, insonnia, ipertensione, palpitazioni, disturbi
intestinali.
RED CHESTNUT LA PIANTA

Albero debole, che dev’ essere protetto, vulnerabile alle malattie e ai danni

I rami si piegano verso il basso

I semi sono molto piccoli, l’involucro è liscio e spesso vuoto, privo della castagna

La forma e la struttura dei fiori è simile a quelle di White Chestnut

Fiore molto colorato, con un grande potere cromatico
Espressione disarmonica: preoccupazione eccessiva per i propri cari, ansia, atteggiamento iperprotettivo.
Potenziale armonico: altruismo, dedizione al prossimo, calma interiore.
PINE
(Pinus Sylvestris)
Questo rimedio rappresenta uno degli stati d’animo fondamentali per l’umanità: il giudizio verso se stessi e
l’autoaccusa. Questo stato è spesso accentuato dall’educazione, dalla religione e da una morale
eccessivamente rigida. Alla base del soggetto Pine sta uno scarso amore per se stesso, che lo spinge a
sentirsi indegno e convinto di aver una colpa da espiare; egli vive nella critica rivolta verso se stesso, come
un giudice inflessibile, incapace di sentirsi all’altezza di meritare gioia, allegria e piacere. Ha le tendenza a
scusarsi frequentemente, e non è mai soddisfatto dei propri risultati: pensa sempre che avrebbe potuto
fare meglio. Arriva perfino ad accollarsi la colpa per gli errori altrui, fungendo molto spesso da capro
espiatorio. La vita è giudicata pesante: è difficile per lui abbandonarsi al piacere, al godimento, a meno che
non abbia lottato duramente per conquistarlo. Lo stato Pine disarmonico, quando è particolarmente
accentuato, arriva a toccare il masochismo e poiché la persona pensa di meritare solo punizioni e
penitenze, quando queste non arrivano dall’esterno si punisce da sé, sviluppando una malattia
autoimmune o circondandosi di persone che la maltrattano. Il rimedio aiuta a ritrovare l’amore per se stessi
e a questo punto svanisce il bisogno incessante di accusarsi e punirsi. Favorisce la gioia di vivere , di giocare
di divertirsi e di essere sereni. Il soggetto comincia a sviluppare una fondata capacità di giudizio: chi accetta
e rispetta se stesso, è in grado di fare altrettanto con gli altri.
Il tipo nello stato Pine soffre frequentemente di: mal di schiena, nevrosi, dolori pelvici, macchie cutanee,
problemi urinari, problemi respiratori, diarrea emotiva, depressione.
PINE LA PIANTA

Conifera che cresce alta, dritta e forte

La radice penetra nel terreno in verticale (legame con il passato)

La corteccia è ruvida, frammentata e distaccata e continua a riversare resina all’esterno

Le foglie sono strette e aghiformi, il frutto è rappresentato dalla pigna

I fiori, forti e dritti all’inizio, si piegano verso il basso via via che la pigna si sviluppa
Espressione disarmonica: autoaccusa, auto punizione, convinzione di non meritare nulla, senso di colpa.
Potenziale armonico: amore per se stessi, capacità di concedersi piacere, perdono.
HONEYSUCKLE
(Lonicera Caprifolium)
E’ il rimedio per chi vive aggrappato al passato ed è incapace di staccarsi dal ricordo di una persona o di una
situazione. Il soggetto non si aspetta niente di positivo dal futuro e vive di rimpianti e di nostalgia riguardo
alla gioventù, nei confronti della vecchia casa, o del primo amore, ecc. Tende a vivere completamente di
ricordi e paragona costantemente il presente al passato, che molto spesso viene idealizzato. Questa sua
fissità interiore gli impedisce di vivere nel flusso armonioso del presente e di orientarsi di conseguenza
verso il futuro; da ciò ne consegue l’incapacità di trasformarsi ed evolversi. Il rimedio è infatti indicato
anche per la paura di invecchiare o di crescere (vedi per esempio i bambini che non vogliono imparare a
camminare e simili). Honeysuckle aiuta a vivere nel presente, senza che il ricordo del passato prenda il
sopravvento; sprona la persona a trarre insegnamento da quello che è già stato vissuto, proiettandolo
verso l’evoluzione e la trasformazione. Favorisce l’accettazione dei cambiamenti.
I disturbi più frequenti che si riscontrano in questo stato sono: asma, bronchite, depressione.
HONEYSUCKLE LA PIANTA

Cespuglio rampicante con vari gambi penduli

Le foglie sono semplici e glabre

I fiori, rossi fuori e bianchi dentro, sono raggruppati su un’unica infiorescenza. Una volta impollinati
diventano giallo scuro

La forma del fiore ricorda una tromba pronta a suonare

E’ un fiore notturno che emana il suo profumo nel buio

Strettamente legato alla falena per l’impollinazione

Si diffonde anche mediante radici avventizie che si sviluppano dai rami e giungono a toccare terra
Espressione disarmonica: nostalgia, rimpianto, incapacità di lasciar andare il passato.
Potenziale armonico: evoluzione, trasformazione, interesse per il momento presente.
WILD ROSE
(Rosa Canina)
L’essenza ricavata dalla Rosa Canina è indicata per chi, dopo aver sofferto e lottato, si lascia andare ad una
resa apatica. Non ci sono in lui sofferenza o disperazione, come del resto non compaiono eccitazione o
gioia: domina una fredda indifferenza verso tutto ciò che succede, come se si fosse oltrepassato lo stato di
depressione per approdare ad una specie di limbo in cui non esiste più nessun tipo di stimolo. Ovviamente
si tratta di una difesa che il soggetto ha instaurato dopo una serie di delusioni e sconfitte incontrate nei vari
ambiti della vita (mancata realizzazione professionale, matrimonio non riuscito, malattie croniche, ecc.).
Prevalgono in questo soggetto una totale rinuncia alla lotta e una completa mancanza di reazione, e anche
se la situazione personale non è per niente soddisfacente, egli non farà alcuno sforzo per cambiare
qualcosa: essendoci una chiara base di pessimismo, la vita potrà essere per lui solo noiosa e monotona. La
speranza è definitivamente scomparsa e per proteggersi si rifugia nella totale assenza di emozioni.
Potremmo dire che egli non vive, vegeta. Wild Rose aiuta la persona a recuperare un vivo interesse per la
vita, donando una speranza rinnovata e forza per ricominciare a combattere. Abbandonato il senso di
rassegnazione, la persona comincia a prendere l’iniziativa per avviare i cambiamenti necessari a ritrovare il
suo benessere. Spesso è un rimedio da prendere a lungo termine.
Chi si trova nello stato Wild Rose disarmonico può soffrire di: debolezza, depressione, ipotensione, calo del
desiderio sessuale, frigidità, impotenza, stati di torpore fisico e mentale.
WILD ROSE LA PIANTA

I gambi crescono vigorosi in verticale quando poi, privi di sostegno, si piegano e tornano verso terra

Le spine fungono da uncini: aiutano la pianta a stabilizzarsi

Le foglie presentano bordi seghettati e superficie liscia

I fiori sono grandi, semplici, con cinque petali; la parte centrale è piena di stammi giallo oro

I falsi frutti, di color rosso, contengono una concentrazione elevata di vitamina C

I semi vengono rilasciati solo alla seconda primavera; pochi di essi sono vitali
Espressione disarmonica: apatia, rassegnazione, passività.
Potenziale armonico: vitalità, motivazione.
MUSTARD
(Sinapis Arvensis)
E’ l’essenza per la tristezza e la malinconia che appaiono improvvisamente ed inaspettatamente. Come una
pesante nube nera, questo stato avvolge la persona non lasciando più nessun spiraglio di luce; e così com’è
arrivato altrettanto inspiegabilmente scompare. C’è un grande disinteresse per il mondo circostante, una
sorta di esclusione dalla vita normale accompagnata dalla sensazione di incapacità di uscire da questo stato
di profondo malessere; il tutto potrebbe essere riassunto in due parole: impotenza dolorosa. E’ molto facile
che lo stato Mustard si manifesti in soggetti poco analitici, che non hanno una grande componente
razionale, soggetti cioè che vivono immersi nelle emozioni. E’ un valido rimedio per tutte quelle depressioni
che apparentemente non hanno alcuna causa nota (per es. la depressione post-partum o quella che insorge
nella sindrome pre-mestruale e nella menopausa). Mustard, il giallo fiore della senape, dissipa le tenebre e
riporta luce ed ottimismo, aumentando anche il senso di stabilità emotiva interiore.
Il tipo Mustard può presentare i seguenti disturbi: depressione, inappetenza, ipotensione, tristezza che può
diventare angoscia.
MUSTARD LA PIANTA

Pianta infestante che compare quando nel terreno, smosso da un’aratura, vengono portati in
superficie i semi

Le foglie sono irregolarmente lobate: pianta priva di simmetria e di equilibrio

Foglie e gambi sono ruvidi, ricoperti di peli ispidi

I fiori, giallo intenso, sono cruciformi

I semi, se mangiati, hanno un effetto stimolante: sono forti e piccanti
Espressione disarmonica: malinconia, tristezza da causa ignota, desiderio inspiegabile di piangere.
Potenziale armonico: serenità, gioia, stabilità emotiva.
SWEET CHESTNUT
(Castanea Sativa)
Sweet Chestnut, il castagno dolce, rappresenta nel suo aspetto disarmonico uno stato limite. E’ infatti
indicato per chi sta passando un momento di estrema sofferenza interiore, di angoscia insopportabile,
“quando sembra che non resti altro che distruzione ed annientamento da affrontare” (Edward Bach). Si
tratta di uno stato molto intenso e passeggero (anche se può durare mesi), una sorta di profonda crisi
esistenziale, in cui la persona sperimenta, oltre ad una grande sofferenza, un senso di abbandono, di rifiuto
e di mancanza di sostegno da parte del mondo. Questo tormento interiore è infatti vissuto in completa
solitudine; la persona trova difficile, se non impossibile, comunicare con il mondo, avendo la sensazione di
non essere capita e si rifugia dietro una facciata di dignitoso stoicismo. Lo stress mentale estremo e
l’angoscia profonda preludono ad una sorta di morte interiore, come se il soggetto dovesse rinascere a
nuova vita, in cui vecchie situazioni e vecchi modelli di comportamento vengono soppiantati da un nuovo
modo d’essere. Sweet Chestnut rappresenta infatti la condizione estrema che precede un rinnovamento
decisivo o una profonda evoluzione spirituale. Il rimedio aiuta la persona a recuperare fiducia e speranza,
regalando una sensazione di solidità interiore e di capacità di trasformazione.
Il soggetto in questo stato può presentare i seguenti disturbi: depressione grave, palpitazioni, sudori freddi,
attacchi d’ansia con disperazione, incubi notturni, anoressia, artrite reumatoide.
SWEET CHESTNUT LA PIANTA

Pianta robusta, sopravvive in zone aride grazie ad un apparato radicolare robusto che penetra in
profondità

Ama il terreno vulcanico (elemento fuoco)

Con l’età assume un andamento a spirale

Grande capacità di ricrescita: i rami si fondono tra loro

Le foglie sono grandi, semplici, profondamente dentellate

I fiori maschili sono lunghi pennacchi eretti color crema

I fiori femminili sono piccoli, verdi e appuntiti

I semi germogliano facilmente
Espressione disarmonica: angoscia profonda, disperazione, buia notte dell’anima.
Potenziale armonico: rinascita, fede, solidità interiore.
BIBBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
- Le Opere Complete, Edward Bach, MACRO EDIZIONI
- Il grande libro dei Fiori di Bach, Mechthild Scheffer, EDIZIONI
CORBACCIO
- Forma e Funzione, Julian Barnard, EDIZIONI TECNICHE NUOVE
- Nuovi orizzonti con i Fiori di Bach, Ricardo Orozco, EDIZIONI CENTRO
DI BENESSERE PSICOFISICO