Effetti indesiderati dei farmaci e mal pratice per la somministrazione

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La Somministrazione Farmacologica è un
intervento infermieristico che mira alla
preparazione, somministrazione e
valutazione dell’efficacia dei farmaci
prescritti.
È un processo complesso, che coinvolge
tutte le Aree di formazione della
Professione Infermieristica: Tecnica,
Relazionale e Educazionale.
L’applicazione delle conoscenze ai fini
pratici e alla riproduzione di manovre
tecniche relativi ai procedimenti in
ambito tecnologico – innovativo.
 I farmaci, da tutti i punti di vista, sono
una vera tecnologia, capace di
apportare cambiamenti e soggetti a
vere proprie valutazioni, cliniche e non
solo …

È l’applicazione delle norme relative
allo sviluppo, il mantenimento e
l’ottimizzazione delle relazioni tra
Assistito ed Infermiere, basato sulla
centralità dell’Assistito.
 Rappresenta l'insieme dei processi di
gestione della relazione con l’Assistito
attraverso l'analisi delle informazioni
raccolte.

In questa fase “Relazionale” viene
accertato il Bisogno di Conoscenze
dell’Assistito relativo ai Farmaci prescritti,
ai loro effetti avversi e non solo.
 Inoltre è questa la fase in cui si pianifica
l’Insegnamento dell’Assistito.

Accompagnare o sostenere l’Assistito
nei processi di Insegnamento mira
principalmente all’informazione e
all’autonomia.
 L’informazione è definibile
“comportamento obbligato”
da parte dell’Infermiere nei
confronti dell’Assistito.

L’Insegnamento è riconducibile ad un
“comportamento eticamente corretto”,
che spinge all’Autonomia dell’Assistito
nella gestione, nei limiti del contesto e
delle capacità, della propria
prescrizione farmacologica.
 I processi educativi sono alla base di
ogni intervento infermieristico.


Il buon senso di una
mamma non può
essere discusso.

Il buon senso non
basta ad essere
Infermiere.
Funzione specifica dell'infermiere è quella di
assistere l'individuo, sano o malato, per
aiutarlo a compiere tutti quegli atti tendenti
al mantenimento della salute o della
guarigione (o prepararlo a morte serena) –
atti che compirebbe da solo se disponesse
della sua forza, della volontà, o delle
cognizioni necessarie- e di favorire la sua
partecipazione attiva in modo da aiutarlo a
riconquistare il più rapidamente possibile la
propria indipendenza”
(Virginia Henderson).




Non è sempre tutto
bianco
Non è sempre tutto
nero
È sempre possibile
fare qualcosa …
La scelta deve
rispettare dei principi
…
Follia è
fare sempre la stessa
cosa
ed aspettarsi risultati
diversi



Conoscenze e
Abilità
Formazione
…..



Normativa
Deontologia
….
L’infermiere GARANTISCE la corretta
somministrazione delle prescrizioni
diagnostico terapeutiche
… GARANTISCE assume una dimensione
che va oltre la Norma, si amplia nel
concetto di Difendere, Proteggere …
come è giusto che sia …

Art 1 l’infermiere è il professionista
responsabile dell’assistenza infermieristica
 Art 3 la responsabilità dell’infermiere
consiste nell’assistere, nel curare e nel
prendersi cura della persona (…)


Art 6 L’infermiere riconosce la salute
come bene fondamentale della
persona e interesse della collettività e si
impegna a tutelarla con attività di
prevenzione, cura, riabilitazione e
palliazione


Art 9 L’infermiere, nell'agire professionale, si
impegna ad operare con prudenza al fine di
non nuocere.
Art 11 L'infermiere fonda il proprio operato su
conoscenze validate e aggiorna saperi e
competenze attraverso la formazione
permanente, la riflessione critica sull'esperienza
e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad
attività di formazione. Promuove, attiva e
partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei
risultati.


Art 12 L’infermiere riconosce il valore
della ricerca, della sperimentazione
clinica e assistenziale per
l’evoluzione delle conoscenze e per
i benefici sull’assistito.
Art 13 L'infermiere assume
responsabilità in base al proprio
livello di competenza e ricorre, se
necessario, all'intervento o alla
consulenza di infermieri esperti o
specialisti. Presta consulenza
ponendo le proprie conoscenze ed
abilità a disposizione della comunità
professionale.


Art 14 L’infermiere riconosce che
l’interazione fra professionisti e
l'integrazione interprofessionale sono
modalità fondamentali per far fronte
ai bisogni dell’assistito
Art 15 L’infermiere chiede formazione
e/o supervisione per pratiche nuove o
sulle quali non ha esperienza.
Art 22 L’infermiere
conosce il progetto
diagnosticoterapeutico per le
influenze che questo
ha sul percorso
assistenziale e sulla
relazione con
l’assistito.
Art 29 L'infermiere
concorre a
promuovere le migliori
condizioni di sicurezza
dell'assistito e dei
familiari e lo sviluppo
della cultura
dell’imparare
dall’errore. Partecipa
alle iniziative per la
gestione del rischio
clinico.


Art 38 L'infermiere non attua e non
partecipa a interventi finalizzati a
provocare la morte,anche se la
richiesta proviene dall'assistito.
Art 41 L'infermiere collabora con i
colleghi e gli altri operatori di cui
riconosce e valorizza lo specifico
apporto all'interno dell'équipe.
L’infermiere si obbliga con il paziente
alla tutela della salute (non alla
guarigione)
 Quindi si obbliga ad assumere tutti i
mezzi necessari per raggiungere il miglior
stato di salute possibile (obbligo di mezzi)
 La terapia farmacologica somministrata
correttamente è un mezzo per
raggiungere la salute

La sicurezza dei pazienti e la riduzione
degli errori in terapia farmacologica
rappresentano una priorità
dell’assistenza sanitaria
 Gli eventi avversi dovuti ad errori in corso
di “terapia farmacologica “ sono la
causa di danno più frequente nei
pazienti ospedalizzati



Si rileva principalmente
l’errore attivo ovvero
quello che ha causato
direttamente il danno
Ma più importante è
rilevare l’errore latente
che è un insufficienza
organizzativa gestionale
del sistema, che ha
creato le condizioni
favorevoli al verificarsi di
un errore attivo
•
È Multicausale
•
È Il risultato di una
interazione tra difetti di
diversa natura
tecnologici,
procedurali,
organizzativi, sociali e
culturali
Insieme delle varie azioni complesse
messe in atto per migliorare la qualità
delle prestazioni erogate e garantire la
sicurezza del paziente
 Sicurezza basata dall’apprendimento
che deriva dall’errore
 Tramite un approccio reattivo che
analizza a ritroso le cause dell’errore

Aumento eccessivo di carichi di lavoro e
del conseguente stress
 Situazioni di emergenza urgenza
(maggiormente dove non rappresenta
l’abitudine)
 Inadeguata dotazione del personale
 Introduzione non pianificata e priva di
adeguato periodo di prova di nove
procedure, di nuove regole
organizzative di nuove strategie






Mancanza, o non consultazione adeguata,
dei protocolli e delle linee guida presenti
Aumento ingiustificato della catena di
trasmissione di dati e parametri, orale e
scritta
Utilizzo di personale non esperto
Utilizzo di personale proveniente da
agenzie esterne
Personale non completamente in grado di
comprendere e parlare la lingua del posto
 Adozione
di procedure/protocolli
aziendali codificati e condivisi tra gli
operatori
 Elaborazione di un piano di sicurezza
aziendale che consideri l’analisi degli
errori e le successive azioni preventive
e mitiganti da intraprendere
 Predisposizione di una lista di farmaci
ad “alto rischio”
 Definizione
di un piano di formazione
del personale strutturato e specifico
per la sicurezza del farmaco
 Promozione di iniziative per favorire la
comunicazione tra gli operatori
sanitari
 Predisposizione di un protocollo sulle
modalità di comunicazione specifica
degli eventi avversi
 Individuazione
di percorsi
diagnostico terapeutici
 Stesura di capitolati di acquisto ed
acquisizione dei farmaci con
particolare attenzione all’aspetto
della sicurezza dei pazienti
Elaborazione di procedure ad hoc per la
gestione delle scorte in farmacia ed in
reparto
 Introduzione di tecnologie informatizzate
(in base alle risorse economiche e
umane)
 Definizione di monitoraggi per le quali
seguire la terapia sia in termini di
efficacia che di possibili effetti collaterali
( es. livelli plasmatici )

Prescrizione del Farmaco
 Interpretazione e
Trascrizione delle Prescrizioni
 Somministrazione del
Farmaco
 Gestione e Conservazione
del farmaco presso l’unità
operativa

Vantaggi dei singoli moduli
Tecnologia
Errori di
prescrizi
one e
trascrizio
ne
Verifica
appropiat
ezza
Informazio
ni
aggiuntive
Riduzio
ne
scorte
e
scadut
i
Errori di
allestime
nto
Errori di
somminist
razione
Scheda unica di terapia
x
Prescrizione informatizzata in
reparto
x
x
Prescrizione informatizzata +
sistema di supporto decisionale
x
x
x
Software lettura codice a barre
farmaco con rifornimento in
reparto sulla base del prescritto
x
x
x
x
Software di lettura codice a barre
del paziente + codice a barre alla
somministrazione
x
x
x
x
x
Armadi informatizzati di reparto
x
x
x
x
x
Con rifornimento in dose unitaria
x
x
x
x
x
Con utilizzo di armadi informatizzati per paziente tutto x
x
Impatto in termini economici ed organizzativi
tecnologia
costi
X basso
XX medio
XXX alto
XXX molto alto
Modific
he
organiz
zative
in
reparto
Modific
he
organiz
zative
in
farmaci
a
x
Scheda unica di terapia
Prescrizione informatizzata in reparto
x
xxx
Prescrizione informatizzata con data base di
prescrizione + sistema informatico di supporto
decisionale alla prescrizione
x
xxx
Software lettura codice a barre del farmaco con
rifornimento al reparto sulla base del prescritto
X
Xxx
x
Software di lettura codice a barre anche del paziente
con utilizzo codice a barre alla somministrazione
Xx
Xxx
x
Armadi informatizzati di reparto con utilizzo di armadi
informatizzati per farmaco
Xxx
Xxx
x
Con rifornimento in dose unitaria
Xxxx
Xxxx
xxxx
Tramite il reporting che è uno strumento della
gestione del rischio clinico che raccoglie
informazioni su eventi avversi (e quasi eventi)
› Lo scopo è apprendere la genesi degli
eventi e le loro cause
› Il fine è intervenire con misure preventive
ed intervenire nelle aree di criticità
Raccomandazioni per un sistema
Di incident reporting
Non punizione né sanzione
Chi segnala è esente da qualsiasi tipo
di ritorsione
Confidenza e riservatezza
L’identità del paziente, della istituzione
e di chi segnala non vengono rilevati
Analisi da parte di esperti
Le segnalazioni devono essere
sottoposte ad analisi per valutare ed
evidenziare le criticità
Tempestività
Le segnalazioni devono essere
esaminate subito
Orientamento del sistema di
incident reporting
L’analisi deve portare un contributo alla
miglior organizzazione
Risposta sensibile
Accettare di ricevere indicazioni che
mettono in discussione l’esistente
organizzazione
Indipendenza del programma
Il programma non deve dipendere da
nessuna autorità che può punire chi
segnala l’evento
È ancora opportuno
parlare di Mal Practice?




Crediamo nel
pensiero positivo.
Pratichiamo il
pensiero positivo.
We believe in
positive thinking.
We practice positive
thinking.

Dopo quanto ci siamo detti, abbiamo
solo motivo di pensare che:
 Conosciamo gli Strumenti
 La Deontologia ci Supporta
 L’Esperienza ci Guida
 La Formazione ci Aggiorna
Parlare di Best Practice
Quando si conoscono gli strumenti e la
deontologia, quando si ha esperienza e
competenza … si ha la possibilità di
scegliere …
 Parlare di Best Practice nella terapia
farmacologica per la parte
infermieristica è una scelta!

Responsabile dell’Assistenza
infermieristica
 Pianifica l’Assistenza Infermieristica
 Collabora con gli altri professionisti
sanitari
 Garantisce la sicurezza del Paziente e
degli operatori

Promuove l’Educazione Terapeutica e la
Relazione d’Aiuto con l’Assistito
 Aderisce ai progetti di ricerca e basa il
proprio operato su evidenze scientifiche
validate
 Permette la crescita professionale
attraverso lo studio e la formazione
continua.


La Prescrizione Farmacologica in Italia
non è un Intervento Infermieristico.
Quali Competenze per un obiettivo del
genere?
L’Infermieristica Transoceanica potrebbe
aiutarci a comprendere cosa serve ….



Dipende
dall’obiettivo …
Complesso
l’amplesso …. e non
solo …
Complesso è
qualcosa di cui è
difficile vedere,
governare, intuire …
tutti i risvolti e tutte le
variabili

09 NOV - “Introdurre la figura dell’infermiere prescrittore per
prestazioni in cui è professionalmente competente (per esempio le
vulnopatie) e ridurre le postazioni di guardia medica riutilizzando i
medici in eccedenza nel ciclo diurno dell’assistenza domiciliare o
nella collaborazione in strutture territoriali di assistenza”. Questa la
proposta lanciata da Gilberto Gentili, presidente della
Confederazione delle Associazioni regionali di Distretto (Card) in
apertura del convegno regionale dei Distretti delle Marche in corso
oggi a Civitanova Marche.
Una proposta che nasce alla luce di quanto contenuto nella bozza
di decreto ministeriale, che intende portare a 3,7 per mille abitanti i
posti letto ospedalieri nel nostro Paese. “Riteniamo – ha affermato
Gentili - di poter identificare nel Distretto quella che il decreto
definisce come ‘Centrale della continuità’ a cui spetta il compito di
garantire dimissioni protette e presa in carico post-ricovero, e
rilanciamo con convinzione la necessità di interpretare il riordino
dell’assistenza territoriale con un forte investimento nelle
collaborazioni interprofessionali. Soprattutto nell’area della
domiciliarità che riteniamo debba essere a preminente
componente infermieristica”.

12 NOV - Sono migliaia ogni anno i casi di infarto e ictus, anche
fatali, che potrebbero essere evitati in Italia se i pazienti a rischio
cardiovascolare per ipertensione, colesterolo alto e diabete di tipo
2 seguissero bene le terapie loro prescritte e adottassero corretti stili
di vita. A oggi, invece, solo un paziente su due segue le terapie in
modo corretto, mentre l’abbandono terapeutico e il fai-da-te sono
frequenti. il tasso di ospedalizzazione per infarto e ictus si ridurrebbe
del 13%.
E' quanto emerso oggi nel corso dell’Audizione al Senato intitolata
“L’aderenza alla Terapia: un problema per la Sanità” promossa
dalla Consulta delle Società scientifiche per la riduzione del rischio
cardiovascolare - SCV (14 società scientifiche, operanti nei diversi
ambiti nei quali si articola la prevenzione cardiovascolare, alleatesi
per contribuire allo sviluppo dell’attività scientifica in Italia e
all’ottimizzazione della pratica clinica in questo fondamentale
campo della medicina).
Nel corso dell’Audizione è stato presentato anche un progetto,
denominato Cement, per sensibilizzare i pazienti ed educarli al
corretto uso dei farmaci per curare ipertensione, ipercolesterolemia
e diabete di tipo 2.
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