Programma triennale di ricerca agricola, agroambientale, agroalimentare, agroindustriale della
Regione Lazio 2003-2005 (PRAL 2003/31)
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Caratterizzazione bio-agronomica e qualitativa di ecotipi e linee
alto-laziali e di varia provenienza di cece, cicerchia, lenticchia,
lupino e loro conservazione in purezza
Crinò Paola, Ciccotti Giovanna
ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute
Durante il periodo settembre-novembre, sono state sottoposte ad analisi
biometrica in laboratorio piante mature di cece e lenticchia raccolte da un’area di 1 m2
per ogni parcella nella prova agronomica condotta presso l’Azienda Agraria
sperimentale–dimostrativa dell’Università degli Studi della Tuscia, rappresentativa delle
condizioni dell’Alta Tuscia. I caratteri rilevati sono stati riportati nelle Tab. 1 e 2.
La maggiore produzione per pianta ottenuta dagli ecotipi locali di cece ‘Solco
dritto di Valentano’, ‘Alto Lazio’. ‘Amerigo’ e dalle linee ‘C6150R’, e ‘C133L’ è da
attribuire al numero maggiore di baccelli per pianta mentre rimane costante il numero di
semi per baccello. L’altezza delle piante è variabile tra 45 e 59 cm con l’altezza del I
baccello compresa tra 13 e 24 cm.
La linea L13 di lenticchia è risultata la più interessante da un punto di vista
produttivo in quanto caratterizzata da un più elevato numero di baccelli/pianta (45,38),
semi/baccello (1,75) e semi totali (53,38); anche il tipo di pianta non molto alta (33,38
cm) con 2,63 branche è di un certo interesse (Tab. 2). In confronto, la cv. canadese
Lairty, con solo 7,39 semi/pianta è risultata poco produttiva assieme alla linea L14 ed
L4. Gli ecotipi locali Rascino ed Alto Lazio hanno invece mostrato una
produzione/pianta media di 24,54 e 21,42 semi/pianta, inferiore a quella della linea L13
che è risultata competitiva con le erbe infestanti e quindi presumibilmente idonea al
regime di coltivazione in biologico dalle prove effettuate negli anni precedenti in aree
dell’Alta Tuscia.
1
Tabella 1 – Componenti della produzione rilevati su singole piante campionate dalle parcelle di cece
N°
Branche/
Semi/
piante
pianta
Altezza pianta
Altezza I baccello
baccello
Baccelli/pianta
Semi totali
(n.)
(cm)
(cm)
(n.)
(n.)
(n.)
1
12
3,75 ± 0,13 ab
49,75 ± 2,07 de
24,00 ± 3,55 ab
1,00 ± 0,00
29,08 ± 2,63 c
28,75 ± 2,80 bc
2
13
3,77 ± 0,17 ab
59,31 ± 1,25 a
18,31 ± 1,15 ad
1,00 ± 0,00
27,85 ± 2,83 c
28,69 ± 2,94 bc
3
12
3,83 ± 0,17 a
53,92 ± 3,01 bd
24,00 ± 2,47 ab
1,00 ± 0,00
43,17 ± 3,65 a
43,50 ± 3,58 a
4
16
4,00 ± 0,18 a
57,69 ± 0,97 ab
24,63 ± 3,38 a
1,00 ± 0,00
16,25 ± 1,79 d
17,50 ± 1,89 d
5
15
3,07 ± 0,18 c
51,13 ± 1,42 ce
20,20 ± 1,62 ac
1,00 ± 0,00
34,87 ± 5,29 ac
36,93 ± 5,46 ab
6
13
3.62 ± 0,18 ac
48,85 ± 0.69 ef
23.62 ± 1.66 ab
1,00 ± 0,00
40.23 ± 2,95 ab
43,77 ± 2,78 a
7
12
3,42 ± 0,23 ac
45,25 ± 1.18 f
17,42 ± 3.25 bd
1,00 ± 0,00
32,42 ± 3,83 bd
35,58 ± 4,47 ab
8
15
3,13 ± 0,19 c
54,33 ± 1,24 bc
16,00 ± 1,43 cd
1,00 ± 0,00
16,07 ± 1,63 d
19,60 ± 2,41 cd
9
12
3,58 ± 0,15 ac
49,75 ± 0,46 de
13,08 ± 1,04 d
1,00 ± 0,00
14,75 ± 2,37 d
16,92 ± 2,99 d
10
11
3,55 ± 0,21 ac
47,27 ± 1,38 ef
19,45 ± 1,61 ad
1,00 ± 0,00
39,82 ± 5,30 ab
43,64 ± 5,61 a
11
17
3,18 ± 0,21 bc
50,88 ± 1,00 ce
13.53 ± 0.82 cd
1,00 ± 0,06
12.53 ± 1,36 d
15,76 ± 1,61 d
12
15
3,53 ± 0,13 ac
50,93 ± 0,84 ce
15,20 ± 1,22 cd
1,00 ± 0,00
18,40 ± 2,07 d
21,13 ± 2,17 cd
2
Tab. 2 – Componenti della produzione rilevati su singole piante campionati dalle parcelle di lenticchia
Genotipo
Branche/
Altezza
Altezza
Semi/
Baccelli/
Semi totali/
Piante
pianta
pianta
I baccello
baccello
pianta
pianta
(n°)
(n°)
(cm)
(cm)
(n°)
(n°)
(n°)
L1
13
3,08
± 0,24 a
38,23
± 1,17bc
12,46
± 0,69 c
1,00
± 0,00 b
20,54
± 3,43 b
18,85
L4
17
2,41
± 0,15ab
46,88
± 1,65 a
32,94
± 1,38 a
1,00
± 0,00 b
6,12
± 1,44 c
5,35
± 1,21 d
L13
8
2,63
± 0,32ab
33,38
± 1,51 d
16,88
± 1,95 c
1,75
± 0,16 a
45,38
± 6,09 a
53,38
± 8,54 a
L14
22
1,95
± 0,15 b
41,32
± 1,24ab
31,68
± 1,69 ab
0,91
± 0,06 b
6,45
± 1,09 c
8,73
± 3,15 cd
L16
12
2,25
± 0,25 b
42,08
± 0,56ab
27,25
± 2,94 ab
0,92
± 0,08 b
16,08
± 4,46bc
13,75
± 4,51 bd
Rascino
13
2,00
± 0,25 b
36,92
± 1,37cd
30,69
± 2,05 ab
1,08
± 0,08 b
27,23
± 8,48 b
24,54
± 7,16 b
Lairty
18
2,22
± 0,21 b
40,39
± 0,90bc
25,67
± 2,22 b
1,00
± 0,00 b
7,61
± 1,11 c
7,39
Ec. Alto Lazio
19
2,63
± 0,22ab
38,53
± 1,11bc
17,05
± 1,64 c
0,95
± 0,05 b
22,16
± 2,61 b
21,42
± 3,32 bc
± 1,09 cd
± 2,64 b
3
Per la cicerchia, sono state valutate da un punto di vista produttivo, in campo, undici
delle 23 linee analizzate per contenuto in ODAP della granella e risultate migliori. Tra le
linee, che mediamente hanno prodotto 22,3 q/ha, ne sono state evidenziate in particolare
4 più produttive (3 linee + l’ecotipo italiano denominato Trani) con valori di resa in
granella compresi tra 26 e 30 q/ha (Fig. 1). Queste linee sembrano promettenti e saranno
selezionate per successive valutazioni in zone dell’Alta Tuscia. La dimensione della
granella è risultata variabile, con un peso 100 semi compreso tra 7,44 e 48,17 g;
l’ecotipo italiano Sud 1 ha evidenziato la maggiore dimensione del seme. Le piante
hanno inoltre mostrato un’altezza compresa tra 18 e 41 cm, quest’ultima registrata
ancora una volta per l’ecotipo Sud 1.
resa in granella
q/ha
35
peso 100 semi
60
30
50
25
40
20
15
30 g
10
20
5
10
0
0
1
2
3
4
5
6 7
genotipi
8
9
10 11
Figura 1 – Linee di cicerchia valutate durante il progetto
Da due popolazioni locali di lupino bianco, ritenute bene adattate all’ambiente
pedoclimatico dell’Alta Tuscia durante le annate agrarie precedenti, è stato isolato un
totale di n. 28 piante, ognuna delle quali è stata caratterizzata in laboratorio da un punto
di vista morfologico. I risultati sono stati riportati nella seguente Tab. 3 da cui si rileva
che è possibile selezionare piante più basse, con un’altezza media della I e delle altre
infruttescenze compresa tra i 40 e gli 80 cm, con un numero elevato di baccelli alla I
infruttescenza e una maggiore dimensione del seme. Anche dalla II infruttescenza sono
stati raccolti un numero elevato di semi di dimensione non diversa da quelli ottenuti
dalla I infruttescenza.
4
Tabella 3 - Caratteristiche delle piante selezionate
Piant
a
Altezza infrutt. (cm)
I infruttescenza
Baccell
Alt. pt.
Peso
Baccell
III infruttescenza
Peso
Peso
i
Semi
semi
seme
n
i
Semi
semi
seme
(n.)
(n.)
(g)
(g)
.
(n.)
(n.)
(g)
(g)
5
20
20,44
0,84
3
9,60
27,11
25,89
0,91
(cm)
I
II
1
143,0
47,8
103,8
2
126,4
41,8
100,0
7
28
30,73
1,10
9,73
25,09
31,10
1,08
3
100,0
26,7
81,4
10
27
28,00
1,05
9,25
21,38
18,50
0,89
4
116,7
40,9
81,2
5
14
14,50
0,96
6,82
12,91
12,09
1,02
5
112,5
30,0
87,5
7
18
19,82
1,10
6,00
15,75
16,67
1,05
6
130,5
29,6
84,6
6
24
26,82
1,12
10,82
33,36
36,55
1,12
7
133,9
33,9
93,1
8
21
23,08
1,12
11,77
23,23
26,31
1,16
8
133,6
32,7
102,7
6
26
25,18
0,95
4 10,27
32,73
32,64
1,05
9
120,9
48,8
101,3
6
15
16,90
1,02
3
11,62
11,65
0,93
10
130,0
52,1
111,5
5
21
21,93
1,04
4
8,74
22,01
21,10
0,93
11
115,0
29,4
90,0
6
20
19,00
0,98
3
6,20
15,10
14,30
1,01
12
135,0
52,7
105,7
5
20
19,86
0,97
3 10,07
28,80
25,13
0,87
13
140,8
36,9
103,1
7
29
26,77
0,93
4 12,54
35,92
27,45
0,77
14
140,4
54,4
101,5
6
22
25,64
1,16
4
7,82
24,20
26,38
1,07
15
126,2
47,6
106,0
5
11
12,37
1,07
4
6,57
11,86
12,90
1,11
16
130,0
38,9
102,2
6
25
27,10
1,11
3
9,20
25,60
27,20
1,04
17
119,9
49,0
104,9
7
16
19,45
1,15
4
4,29
8,67
9,18
1,00
18
101,4
36,4
78,6
6
19
18,44
0,94
4
9,09
17,73
18,65
1,02
19
141,4
34,3
104,3
7
33
37,71
1,19
4 13,14
38,71
45,33
1,07
20
126,0
41,4
103,5
6
14
14,86
1,00
2
5,00
13,00
11,20
0,92
21
118,9
53,1
104,3
6
18
17,78
1,13
3
5,00
11,00
10,99
0,98
22
137,8
56,9
112,9
6
21
24,14
1,20
4 10,00
25,11
25,41
0,99
23
121,8
48,0
88,8
106,8
7
17
17,48
1,01
4
8,93
21,21
19,99
0,94
24
110,6
44,3
84,9
9,0
6
15
13,60
0,95
3
7,29
17,79
16,03
0,91
25
127,3
46,7
110,0
6
23
26,62
1,22
3
8,92
22,38
23,69
1,10
26
135,9
59,0
117,5
7
23
25,30
1,14
4
7,53
18,65
19,74
0,98
27
109,1
36, 0
84,0
6
21
20,00
0,93
3
7,92
19,92
20,36
0,92
28
119,2
50,8
96,7
6
16
15,41
0,97
4
5,17
10,88
9,14
0,80
ƒ
III
II infruttescenza
Peso
136,3
5,85
n Baccell Semi
.
i (n.)
(n.)
7,0
19,0
7,0
13,8
4
10,0
25,1
4
11,3
14,8
7,7
11,0
Valutazione della resistenza ad avversità biotiche in cece)
Presso l’ENEA C.R. Casaccia (Roma), sono stati inoculati artificialmente 31 genotipi di
cece, valutati nell’Alta Tuscia durante gli anni precedenti, rispettivamente con la razza 2
e 3 di Ascochyta rabiei. La semina è stata eseguita in contenitori alveolari contenenti
terriccio e sabbia nel rapporto 3:1.
Riguardo all’inoculo, sono stati utilizzati isolati italiani di A. rabiei in collezione presso
l’ENEA. Questi isolati provenivano da coltura monoconidica del fungo e sono stati
allevati e moltiplicati (Fig. 2a e b) per 21-30 giorni su substrato PDA (22-25 °C,
5
Peso
semi
(g)
25,4
8,9
fotoperiodo con 8 ore di luce e 16 ore di buio). Gli inoculi sono stati preparati
omogenando in acqua le colonie fungine. Le inoculazioni artificiali sono state effettuate
nebulizzando su piantine di cece (stadio 6-7 foglie) sospensioni conidiche di A. rabiei
alla concentrazione di 2,8-2,3 x 105 conidi/ml (Fig. 2c e d). L’instaurarsi del processo
infettivo e la manifestazione dei sintomi è stata ottenuta garantendo elevata l’UR per i 5
giorni successivi alla nebulizzazione dell’inoculo (Fig. 2e) e una temperatura di circa
20-22°C, considerata ottimale per lo sviluppo fungino.
Fig. 2 - Fasi dell’inoculazione artificiale con A. rabiei in ambiente controllato (serra o camera
climatizzata). (a) moltiplicazione del fungo; (b) aspetto della colonia fungina in
moltiplicazione su substrato PDA; (c) stadio delle piantine da inoculare; (d)
inoculazione artificiale mediante nebulizzazione della sospensione conidica del fungo;
(e) mantenimento dell’umidità relativa elevata immediatamente dopo l’inoculazione
artificiale con il fungo.
I sintomi della malattia si sono evidenziati dopo circa una settimana dal giorno
dell’inoculazione e sono stati valutati secondo la scala di valutazione 0-5 sviluppata da
Porta-Puglia et al. (1996). Ai fini della discriminazione tra risposta di suscettibilità e
resistenza nelle linee, è stata considerata la media di 30 piante ed un’incidenza dei
sintomi compresa tra 0 e 2,5.
I risultati ottenuti dalle valutazioni dei genotipi di cece inoculati con le razze 2 e 3 del
fungo sono stati riportati in Fig. 3, dove è stata evidenziata una buona attività del fungo
con un’incidenza di infezione piuttosto elevata su tutti i genotipi analizzati con la razza
3. Nei confronti della razza 3 di A. rabiei, non è stata evidenziata alcuna reazione di
resistenza al fungo e sono state evidenziate soltanto 4 classi di incidenza dei sintomi >
2,5, corrispondenti a reazioni di media e completa suscettibilità al fungo. Gli stessi
genotipi, sottoposti ad ulteriore inoculazione artificiale con un isolato della razza 2,
hanno dimostrato invece una migliore reazione con valori di incidenza dei sintomi
compresi tra 1,65 e 2.57. Le cvs Pascià e Sultano, con un valore di 2.30 e 2,48, sono
6
risultate entrambe resistenti a questa razza del fungo. Bisogna comunque considerare
che anche le condizioni ambientali (temperatura e umidità relativa) possono avere
svolto un ruolo determinante nell’aggravare il grado di infezione.
Genotipi (n.)
25
razza 2
razza 3
20
15
10
5
0
0,0-2,0
2,1-2,5
2,6-3,0
3,1-3,5
3,6-4,0
4,0-5,0
classi di sintomi (0-5)
Fig. 3 – Reazione al fungo dei genotipi analizzati
Non è stato possibile inoculare le popolazioni raccolte durante il 1° anno del progetto
(‘Solco dritto di Valentano’, ‘Amerigo’, ‘Pitigliano pop. 1’, ‘Pitigliano pop. 2’, ‘Alto
Lazio’) perché non era disponibile un numero sufficiente di semi.
Roma 25 settembre 2008
7