Riduzione dei rifiuti e degli scarti: Riutilizzo delle

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La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna
a cura di
Schede descrittive delle opzioni di miglioramento
Riduzione dei rifiuti e degli scarti: Riutilizzo delle filtrine (perlite e
diatomee)
Descrizione
Prima di procedere all’imbottigliamento, molte diverse tipologie di bevande sono filtrate in
modo da rimuovere particelle solide, composti solidi insolubili e microrganismi. Tale filtrazione
avviene con minerali naturali quali perlite1, bentonite2 o terra di diatomee3. Questo materiale di
filtraggio, una volta impiegato, in funzione della composizione che presenta può essere:
- trattato in modo da consentirne il riutilizzo in un nuovo stadio di filtrazione;
- mandato al compostaggio;
- utilizzato per la concimazione della vigna;
- distillato.
In specifico la terra di diatomee, usata per la filtrazione del vino, può essere disidratata e poi
posta all’interno di un reattore dove viene seccata ulteriormente attraverso un flusso di aria
calda (i fumi in uscita da tale reattore necessitano di adeguato abbattimento). Dopo questo
trattamento, cui il materiale può essere sottoposto più volte, la terra può essere riutilizzata per
la filtrazione.
Vantaggi ambientali
Riduzione di rifiuti e scarti.
Campo d’applicazione
Le soluzioni descritte per la valorizzazione del materiale di filtrazione sono applicabili alle
cantine vinicole, alle birrerie e agli impianti di produzione di succo di mela.
1
La perlite è varietà di roccia vulcanica effusiva, che possiede la proprietà di espandersi fino a 20 volte rispetto al suo
volume originario. Questa sua proprietà gli conferisce la caratteristica di essere un ottimo isolante.
2
La bentonite è un minerale argilloso costituito perlopiù da montmorillonite (silicato idrato di alluminio e magnesio),
calcio o sodio. Grazie alle sue proprietà colloidali (impermeabilità) in enologia viene utilizzato come chiarificante.
3
Le terre di diatomee sono dei sedimenti di origine marina che inglobano al loro interno le alghe di diatomee, da qui il
nome del sedimento, diatomite. Per le sue proprietà filtratorie viene utilizzata per fare filtri.
1
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