per ventilatori polmonari e apparecchi per anestesia

A.N.T.A.B.
Associazione Nazionale
Tecnici Apparecchiature
Biomediche
A.N.T.A.B.
WWW.ANTAB.ORG
PROTOCOLLO
ALLA MANUTENZIONE
E CONTROLLI DI SICUREZZA
PER
VENTILATORI POLMONARI E
APPARECCHI PER ANESTESIA
A CURA DI
ANGELO BONARIVA – MAURIZIO FERRI
ELENA MILANI – GIOVANNI TOGNONI
26 ottobre 2001
MANUTENZIONE PERIODICA E CONTROLLI DI SICUREZZA
PROTOCOLLO VENTILATORI POLMONARI e APPARECCHI PER ANESTESIA
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A.N.T.A.B.
PER VENTILATORI POLMONARI E APPARECCHI PER ANESTESIA
A cura di Angelo Bonariva – Maurizio Ferri – Elena Milani – Giovanni Tognoni
INTRODUZIONE
Con la presente pubblicazione la Commissione di lavoro “STUDIO DELLE NORMATIVE TECNICHE
DEL SETTORE E DELLE METODOLOGIE DI LAVORO DEI SERVIZI DI INGEGNERIA
CLINICA”, nell'ambito delle attività promozionali dell’ANTAB (Associazione Nazionale Tecnici
delle Apparecchiature Biomediche), ha cercato di individuare le basi metodologiche per la
realizzazione di un protocollo per la manutenzione periodica e il controllo di sicurezza per
“VENTILATORI POLMONARI E DEGLI APPARECCHI PER ANESTESIA”, normalmente usati
nei reparti di terapia intensiva e in anestesia.
Il presente protocollo è stato sviluppato partendo dalle seguenti considerazioni:

entrata in vigore del D.L.vo del 24.02.97 n°46, riguardante il recepimento della direttiva
93/42/CEE, che obbliga per la COMMERCIALIZZAZIONE dei dispositivi medici, nell’ambito
della Comunità Europea, la marcatura “CE” ,

il Decreto prescrive che i dispositivi medici siano realizzati e/o costruiti in rispetto a tutte le Norme
armonizzate come, come specificato nell’art. 6 (e relativo allegato 1);

il Decreto stesso prescrive l’obbligo per l’utilizzatore di segnalare, agli organi competenti, incidenti
e situazioni di possibile rischio che vengano accertate durante l’accettazione e/o l’utilizzo;

da qui l’esigenza di redigere una procedura di accettazione e controllo che possa aiutare i nostri
associati a svolgere un così delicato compito.
Questo protocollo non ha la funzione di sostituire i manuali d’uso e tecnici (che le case costruttrici
devono fornire, completi in ogni sua parte, in ottemperanza alla marcatura CE) ma vuole essere un
aiuto al tecnico nell’esecuzione della manutenzione e dei controlli periodici, integrando in maniera
più completa le procedure previste dal costruttore.
PROTOCOLLO VENTILATORI POLMONARI e APPARECCHI PER ANESTESIA
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La procedura di controllo della presente guida è pensata per un ventilatore polmonare o un apparecchio
per anestesia generico e, consci di non soddisfare le molteplici esigenze, e per dare ugualmente un
orientamento alle verifiche che il tecnico si appresta a fare sempre tenendo presente però che il
manuale d’uso e/o tecnico è l’unico documento da seguire e questa guida ha il solo scopo di
integrare e/o completare l’applicazione. Questo tipo di apparecchi appartiene alla categoria delle
apparecchiature biomediche, e viene cosi definita dalla Norma C.E.I. 62.5 e alla Norma C.E.I.
62.21 come sotto riportato.
Norma C.E.I. 62-5 Definizione di
Apparecchio ad uso medico
art. 2.2.15
“Apparecchio elettrico, munito di non più di una connessione a una particolare rete di alimentazione
destinato alla diagnosi, al trattamento o alla sorveglianza del paziente sotto la supervisione di un
medico, e che entra in contatto fisico o elettrico col paziente e/o trasferisce energia verso o dal
paziente e/o rivela un trasferimento di energia verso o dal paziente”.
“L’apparecchio comprendente quegli accessori, definiti dal costruttore, che sono necessari per
permettere l’uso Normale dell’apparecchio”
Apparecchio per Anestesia. (CEI 62.21)
2.2.103 Apparecchio per anestesia
“Apparecchio destinato a fornire gas o vapori anestetici ad un paziente tramite un sistema
respiratorio”
2.2.104 Sistema respiratorio
“Percorso del gas in diretta connessione con il paziente, attraverso il quale fluisce un flusso
intermittente o alternativo di gas ed attraverso il quale può essere somministrata una miscela di
composizione controllata”
Si rammenta che sono state emesse le seguenti norme UNI
UNI EN 794-1 – 29/02/2000 –Ventilatori polmonari - Requisiti particolari dei ventilatori per
terapia intensiva
UNI EN 794-2 – 31/07/2000 – Ventilatori polmonari – Requisiti particolari di ventilatori per uso
domiciliare.
UNI EN 794-3 – 31/07/2000 – Ventilatori polmonari – Requisiti particolari dei ventilatori per
emergenza e trasporto.
Si ricorda che per la procedura di accettazione di un’apparecchiatura biomedica l’Associazione Nazionale
Tecnici Apparecchiature Biomediche ha già presentato un protocollo e una scheda mirata in tal
senso.
PROTOCOLLO VENTILATORI POLMONARI e APPARECCHI PER ANESTESIA
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GUIDA ALLA SCHEDA DI MANUTENZIONE PERIODICA E VERIFICA FUNZIONALE
La relazione finale differisce, e non rappresenta, Certificato di conformità (perché le prove o le modalità di esecuzione
non sono coincidenti con quelle richieste per la certificazione dell’apparecchio). I risultati delle verifiche e prove
riportate si riferiscono esclusivamente all'esemplare provato.
REGISTRAZIONE DATI IDENTIFICATIVI
La prima pagina della scheda prevede la registrazione dei dati “anagrafici” dell’apparecchiatura (inventario, proprietà e
collocazione), la registrazione di alcune caratteristiche tecniche generali e il risultato delle verifiche funzionali e della
manutenzione.
CONTROLLO VISIVO
21 e 23



22

24



24.6

26

Telaio / involucro
Esaminare lo stato di pulizia e le condizioni generali della parte esteriore dell’unità.
Accertarsi che l'involucro esterno sia intatto,
Non vi siano tracce di liquidi rovesciati, danni fisici o altri seri abusi.
Parti in movimento
Accertarsi che tutte le parti in movimento siano protette
Stabilità in uso normale
Se il dispositivo si muove su ruote controllare la loro condizione di fissaggio
Verificare che esse ruotino e girino liberamente, e il grado di usura .
Controllare inoltre l'efficacia dei freni.
Maniglie
Verificare che le maniglie per il trasporto siano integre.
Rumore
Verificare che, durante il normale funzionamento, l’apparecchio non presenti rumori anomali (potrebbe essere il
preludio al cedimento di qualche componente affaticato)
28
Masse sospese
Verificare che il sistema di aggancio sia sicuro e che tutti i componenti meccanici siano solidali.
Se il dispositivo è collegato al muro, su carrello o su un pensile esaminare le condizioni di aggancio.
Tracimazione, versamento e perdite
Verificare l’integrità di guarnizioni e parti necessarie per garantire l’impermeabilità dell’apparecchio
Parti in pressione
Controllare le condizioni di tutte le tubazioni, le loro connessioni e le loro colorazioni.
Le bombole contenenti gas compressi per l’alimentazione dei ventilatori devono avere i seguenti colori:
44
45





ARIA COMPRESSA
OSSIGENO
PROTOSSIDO D’AZOTO *

I tubi di collegamento dei gas per l’alimentazione dei ventilatori devono avere i seguenti colori :
ARIA COMPRESSA
OSSIGENO
PROTOSSIDO D’AZOTO *
* Solo apparecchi per anestesia


Ogiva BIANCA E NERA
Ogiva BIANCA
Ogiva BLU
BIANCO E NERO
BIANCO
BLU
Le bombole che contengono gas compressi devono essere saldamente fissate ai loro appositi alloggi onde evitare
cadute accidentali dovute ad urti, trasporto e/o trasferimenti
Controllare che le tubazioni siano collegate e disposte correttamente in modo da non intaccare parti in movimento
che potrebbero provocare abrasioni.
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49.4
Interruzione dell’alimentazione elettrica
 In caso di interruzione dell’alimentazione elettrica l’apparecchio deve emettere immediatamente un segnale di allarme
sonoro per almeno 120 s, tranne quando l’apparecchio viene spento intenzionalmente.
La conformità deve essere verificata mediante esame a vista simulando l’interruzione dell’alimentazione.
56.1
Serigrafie dei dispositivi di comando e connessione

Controllare che le etichette, le tabelle di conversione e le schede di istruzione, ove presenti, siano ancora
chiaramente leggibili..
56.8
Spie e display

Durante il corso dell’ispezione, verificare il funzionamento di ogni spia luminosa, barra di led ecc.

Accertarsi che tutti i segmenti di un display digitale funzionino.

I colori delle lampade spia ( 6.7 ) sono:
1.
Giallo Richiesta di precauzione o attenzione
2.
Verde Pronto per il funzionamento
3.
Rosso Allarme, pericolo e/o una richiesta di azione urgente
4.
Altri colori - Ogni significato diverso da quelli rosso e giallo
57.1
Separazione dalla tensione di rete ( interruttore)

Se il dispositivo possiede un separatore “switch tipe", controllare che si muova correttamente.
N.B. Gli interruttori di alimentazione non devono essere incorporati nei cavi d'alimentazione
57.2
Spine / prese

Esaminare la spina di alimentazione, che deve risultare idonea all’impianto ed all’apparecchio.

Se il dispositivo possiede delle prese accessorie, ispezionarle (inserirvi delle spine adatte al circuito per verificare
che siano trattenute con sicurezza) e verificare il corretto funzionamento.
57.3
Cavo di alimentazione.

Il cavo di alimentazione collegato alla rete DEVE essere un cavo NON SEPARABILE o deve essere protetto
contro la sconnessione accidentale

Ispezionare tutti i cavi, incluso quello del carica batteria, per osservare se esistono segni di danni, di
invecchiamento o di riparazioni non appropriate.
57.3.a)
Blocca cavi.

Esaminare i blocca cavo ad entrambe le estremità del cavo di alimentazione.
N.B. Accertarsi che trattengano saldamente il cavo.
57.6
Fusibili .

Se il dispositivo è protetto con fusibili esterni, confrontarne valore e tipo con quelli indicati sui dati di targa.
ULTERIORI CONTROLLI
U.1

U.2


U.2


U.4


Rotametri o Miscelatori
Verificare il funzionamento dei rubinetti, dei commutatori, che gli indicatori di flusso e/o percentuale di
erogazione siano leggibili
N.B. L’erogazione della miscela ossigeno - protossido deve, preferibilmente, essere interbloccata ( solo
apparecchi per anestesia)
Evaporatore di anestetico ( solo apparecchi per anestesia )
Esaminare che quando chiuso non sia possibile la riapertura accidentale (Blocco sull’apertura)
Verificare che durante le operazioni di riempimento del farmaco, il prodotto non possa diffondersi nell’ambiente
Evacuazione dei gas alogenati ( solo apparecchi per anestesia )
Verificare con uno spirometro o un flussometro che il sistema di evacuazione dei gas alogenati sia adeguato ed
efficiente
Esaminare che tutti gli utilizzatori siano collegati al sistema di evacuazione (esempio: tubo dell’espirato, scarico
della maschera, valvole di sovrapressione ecc.) (Solo nel caso di evacuazione attiva)
Recupero dei gas per riutilizzo (circuito chiuso) solo apparecchi per anestesia
Esaminare le condizioni dei tubi di interconnessione del sistema
Esaminare lo stato di usura delle valvole e guarnizioni del serbatoio della calce sodata
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MANUTENZIONE PREVENTIVA
1.1
1.1.1
 La
1.1.2

1.1.3



1.1.4

1.1.5

1.1.6

1.2
1.2.1

1.2.2

1.2.3

1.2.4


1.2.5

1.2.6

1.2.7

1.2.8

1.2.9

Pulizia.
Esterna.
pulizia esterna dell’apparecchiatura deve normalmente essere garantita dall’operatore; comunque gli
operatori spesso si abituano all’aspetto esteriore dell'apparecchiatura anche trasandato. Cosi un'operazione di
pulizia completa periodica diventa necessaria per renderne l'aspetto più gradevole.
Pulizia interna
Pulire l’interno dell’apparecchio da polvere o piccoli corpi estranei eventualmente presenti utilizzando un
aspirapolvere e/o aria compressa.
Evacuazione gas ( apparecchi per anestesia )
Smontare il sistema e pulire l’interno da polvere o piccoli corpi estranei eventualmente presenti, e verificare le
condizioni dei componenti interni
Se il sistema è dotato di depressore “Venturi” pulire l’ugello, la campana e il raccordo
Se sono presenti altri accessori tipo: filtri, palloni in gomma, vuotometri, ecc. verificare lo stato di usura e/o
invecchiamento, sostituire se necessario
Filtri
Pulire i filtri con aspira polvere o aria compressa, sostituire i filtri se necessario.
Alette di raffreddamento - Griglie di aerazione
Pulire e raddrizzare se necessario le lamelle, permettendo una maggiore facilità di passaggio dell’aria
Commutatori pneumatici
Se presente un commutatore che permette la commutazione automatica dei gas verificarne l’efficacia e la facilita di
commutazione altrimenti smontare e pulire accuratamente il leveraggio Non lubrificare l’interno
Regolazioni / calibrazione.
Componenti meccanici.
Verificare l’integrità e il funzionamento corretto di tutti i componenti meccanici, ed eventualmente sostituire quelli
usurati (Deve essere preso in considerazione il deterioramento dovuto alla presenza di ossigeno e alla presenza
di agenti anestetici)
Lubrificazione.
Lubrificare i componenti meccanici (cuscinetti, bronzine ecc.). che hanno dei punti di attrito. Attenzione però, un
eccessiva lubrificazione può comportare dei danni; quindi seguire scrupolosamente le
indicazioni del
costruttore relativi alla lubrificazione. (Deve essere preso in considerazione il deterioramento dovuto alla
presenza di ossigeno e alla presenza di agenti anestetici)
N.B. In qualsiasi caso non lubrificare parti in diretto contatto con l’ossigeno
Serraggio componenti
Verificare il corretto serraggio di tutti i componenti (viti, dadi, staffe e ancoraggi di accessori tipo reggi tubo paziente)
Tubazioni
Ispezionare componenti che possono perdere gas (porre particolare attenzione ai raccordi, alle screpolature dei tubi,
valutando lo stress a cui sono sottoposti)
Verificare il funzionamento dei riduttori di pressione
Pomoli e accessori di comando
Allineare e stringere i pomelli di controllo e/o di comando, interruttori e indicatori (Ove necessario)
Funzionamento di interruttori e indicatori
Verificare il corretto funzionamento di manopole, interruttori di comando e indicatori.
Motori, ingranaggi e leveraggi
Verificare l’usura, l’integrità fisica e funzionale dei motori, degli ingranaggi e dei sistemi di leveraggio, e dei pistoni a
carica gassosa. Deve essere preso in considerazione il deterioramento dovuto alla presenza di ossigeno e alla
presenza di agenti anestetici
Valvole
Verificare il corretto funzionamento delle valvole a funzionamento meccanico, di alimentazione gas, dell’inspirato,
dell’espirato e quella di sovrapressione regolare o sostituire se necessita seguendo le indicazioni del costruttore
Deve essere preso in considerazione il deterioramento dovuto alla presenza di ossigeno e alla presenza di agenti
anestetici
Soffietti, Mantici, Concertine
Verificare lo stato del componente, sostituirlo se presenta segni di affaticamento, di usura o dopo il periodo di tempo
consigliato dal costruttore seguendo le modalità descritte nel manuale dell’apparecchio. Deve essere preso in
considerazione il deterioramento dovuto alla presenza di ossigeno e alla presenza di agenti anestetici
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1.2.10
Segnalatori pneumo acustici
 Verificare che se viene scollegato o viene a mancare l’alimentazione dell’ossigeno deve intervenire un segnale acustico
per segnalare l’anomalia
 Verificare che i segnali di allarme siano tali da essere avvertiti e identificati nell’ambiente di funzionamento, sostituire
se necessario.
 Se dall’ispezione si accerta che gli allarmi sono stati disattivati oppure silenziati o portati a volume troppo basso, allora
si è nella condizione di uso inappropriato ed è necessario un corso di istruzione per gli operatori.
1.2.11
Rotametri - miscelatori
 Verificare con uno spirometro o un flussometro la corretta erogazione di ogni singola buretta (una leggera discrepanza è
ammessa durante il rilevamento del protossido d’azoto in quanto ha una diversa densità)
 Verificare che durante l’erogazione del protossido d’azoto vi deve essere una erogazione minima di ossigeno pari al
10% dell’erogato (solo apparecchi per anestesia)
 Verificare che non sia possibile avere l’erogazione contemporanea dei gas protossido d’azoto, ossigeno e aria compressa
(solo apparecchi per anestesia )
1.2.12
Guarnizioni anelli di tenuta
 Smontare, controllare ed eventualmente sostituire le guarnizioni e gli anelli di tenuta Deve essere preso in
considerazione il deterioramento dovuto alla presenza di ossigeno e alla presenza di agenti anestetici
1.2.13
Evaporatore per anestetici ( solo apparecchi per anestesia )
 Verificare che in presenza di due evaporatori non sia possibile l’uso contemporaneo.
1.3
Componenti elettrici.
1.3.1
Cavo di alimentazione e connettori
 Verificare lo stato del cordone di alimentazione, della spina ,ed eventuali connettori ausiliari.
1.3.2
Elettrovalvole
 Verificare il corretto funzionamento delle valvole a comando elettrico di alimentazione gas, di inspirato, dell’espirato e
quella di sovrapressione regolare se necessita seguendo le indicazioni del costruttore.
 1.3.5 Sorgente elettrica interna ( Batteria )
 Ispezionare le condizioni generali di tutte le batterie e dei loro connettori se accessibili,
 Utilizzare l'unità alimentata a batteria per alcuni minuti per verificarne la carica ed il mantenimento.
 Attivare il test di funzionamento della batteria oppure misurare la tensione in uscita con l'apparecchio in funzione.
 Se è necessario sostituire la batteria, ed etichettare la nuova con la data di sostituzione.
1.3.7
Allarmi acustici e visivi
 Provocare tutte le possibili condizioni di allarme che producano un allarme visivo e/o acustico.
 Controllare che i meccanismi di interblocco o le funzioni di emergenza entrino in funzione al momento dell’allarme
 Se l'apparecchiatura ha la possibilità di silenziare l'allarme, controllare il metodo di reset adottato.
 Verificare che i segnali di allarme siano tali da essere avvertiti e identificati nell’ambiente di funzionamento.
 Se è richiesto un indicatore di allarme remoto, accertarsi che sia disponibile e funzionante.
 Le regolazioni degli allarmi acustici non dovrebbero permettere di disattivare o abbassare ad un livello non udibile
l'allarme.
 Controllare i parametri d'allarme che possono essere impostati sul menu principale dell’apparecchio.
 Se da ripetute ispezioni si accerta che gli allarmi sono stati disattivati oppure silenziati o portati a volume troppo basso,
allora si è nella condizione di uso inappropriato ed è necessario un corso d’ istruzione per gli operatori.
1.3.8
Indicatore di concentrazione di ossigeno
 Verificare il corretto funzionamento del rilevatore di concentrazione alimentarlo con aria compressa, il visualizzatore
deve indicare una concentrazione di ossigeno del 20.9 %
 Eseguire ulteriori prove a concentrazioni note per verificarne la linearità di rilevamento (almeno quattro punti di lettura)
1.4
Verifiche strumentali
1.4.1
Verifica funzionale come da tabella dedicata
 Controllare il funzionamento dell’apparecchio e calibrare seguendo le istruzioni contenute nella tabella specifica e nel
manuale dell’apparecchio.
1.4.2
Verifica di sicurezza
 Al termine della manutenzione preventiva eseguire le verifiche di sicurezza elettrica. A tal proposito occorre riferirsi a
quanto riportato nel “PROTOCOLLO DI ACCETTAZIONE DI UNA APPARECCHIATURA
BIOMEDICA” già presentato dall’Associazione.
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SCHEDA MANUTENZIONE PERIODICA E VERIFICA FUNZIONALE
N° …………….……….
DATI IDENTIFICATIVI DELL'APPARECCHIATURA
Presidio .......................................................
N° Inventario .......................................................
Reparto .......................................................
Ubicazione .......…….............................................
Produttore ...............................……...........
N° Matricola ...............…….………………..........
Modello ...........……………………………………………………………………………………………….……...
DATI TECNICI
Classe
 I
 II
 S.E.I.
Vedi verifica di accettazione
Tipo
 B
 BF

Vedi verifica di accettazione
 Fisso
N.B. Non può essere disconnesso se non con l’ausilio di un attrezzo
Connettore di alimentazione
CARATTERISTICHE ALIMENTAZIONE GAS
Gas usati
Collegamento
Evacuazione Gas
 Aria compressa  Ossigeno  Protossido d’azoto  Altro ………………………
 Impianto centralizzato  Bombola sullo stesso carrello  Misto
 Assente  Presente  Attiva  Passiva  Altro …………………...
Materiale e/o parti da sostituire, per la manutenzione. Vedi manuale tecnico del costruttore.
………………………………………….…………………………..…………………………………………………………....
………………………………………….…………………………..…………………………………………………………....
Prossima Manutenzione prevista per il ……………..
e/o Ore .......………………………
Strumenti di verifica utilizzati: Vedi scheda della strumentazione occorrente, come specificato nel manuale tecnico del
costruttore, e l’elenco degli strumenti di misura in dotazione al
Servizio di Ingegneria Clinica con le relative
certificazioni.
Note: …………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
RISULTATI DEL CONTROLLO
Apparecchiatura correttamente funzionante:
 No
 Si
Apparecchiatura necessita di intervento correttivo
 No
 Si
F. di L. N° …………………………
Verifiche e misure eseguite in data ………………. conformi:
 No
 Si
 Non verificato
Firma del Tecnico esecutore ..…………………….....................
Manutenzione eseguita in Data .......................
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Scheda N° .......................................
CONTROLLO VISIVO
 
Riferimento alle norme CEI 62 - 5 e 62 – 21 ed UNI
21 e 23
Telaio - involucro ( integrità )
22
Parti in movimento ( protezione )
24
Stabilità in uso normale
24 . 6
Maniglie
26
Rumore
28
Masse sospese ( sistema di ancoraggio )
41.3
Temperature eccessive
43.103
Ventilazione forzata
44.1
Tracimazione, versamento, perdite
45
Parti in pressione
49.4
Interruzione dell’alimentazione elettrica
56 - 1
Serigrafie dei dispositivi di comando
56 - 8
Spie – display
57 - 1
Separazione dalla rete ( interruttori )
57 - 2
Spine – prese
57 - 3
Cavo alimentazione
NOTE

57 - 3.a) Blocca cavo – Passacavo
57 - 6
Fusibili
ULTERIORI CONTROLLI
U.1
Rotametri o Miscelatori
U.2
Evaporatore di anestetico
(Solo apparecchi per anestesia)
U.3
Evacuazione dei gas alogenati
(Solo apparecchi per anestesia)
U.4
Recupero dei gas per riutilizzo ( circuito chiuso )
(Solo apparecchi per anestesia)
LEGENDA:
 OK -
 Non OK -
 non applicabile / non presente
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A.N.T.A.B.
Scheda N° .......................................
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Interventi da eseguire
  
1.1
Pulizia
1.1.1
Esterna
1.1.2
Pulizia interna
1.1.3
Evacuazione gas **
1.1.4
Filtri
1.1.5
Alette di raffreddamento – Griglie di aerazione
1.1.6
Commutatori Pneumatici
1.2
Regolazioni – Calibrazioni
1.2.1
Componenti meccanici
1.2.2
Lubrificazione
1.2.3
Serraggio componenti
1.2.4
Tubazioni
1.2.5
Pomoli e accessori di comando
1.2.6
Funzionamento di interruttori e indicatori
1.2.7
Motori, ingranaggi e leveraggi
1.2.8
Valvole
1.2.9
Soffietti e/o concertine
1.2.10
Segnalatori pneumo acustici
1.2.11
Rotametri – Miscelatori
1.2.12
Guarnizioni e anelli di tenuta
1.2.13
Evaporatore per anestetici
1.3
Componenti elettrici
1.3.1
Calibrazioni
1.3.2
Cavo alimentazione (compresi connettori)
1.3.3
Elettro valvole
1.3.4
Cablaggio
1.3.5
Fine corsa
1.3.6
Allarmi acustici
1.3.7
Lampade di segnalazione
1.3.8
Cella ossigeno
1.3.9
Trasduttori di flusso e/o di pressione
1.4
Verifiche strumentali
1.4.1
Verifica funzionale come da tabella specifica
NOTE

**
 I risultati sono riportati nella scheda
allegata di registrazione automatica
1.4.2
 I risultati sono riportati nella scheda
Verifiche di sicurezza elettrica
allegata di registrazione automatica
Stato di conservazione:  Buono
LEGENDA:
 Discreto
 Sufficiente
 Insufficiente
 OK  Non OK  Da riparare ** Solo apparecchi per anestesia
PROTOCOLLO VENTILATORI POLMONARI e APPARECCHI PER ANESTESIA
10
 non applicabile / non presente
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N° ..................................
1.4.1 SCHEDA DI VERIFICA FUNZIONALE GENERICA
 
NOTE 
Controllo dell’azzeramento meccanico strumenti analogici
Controllo integrità componenti in gomma e soggetti ad usura
Controllo efficacia filtri antibatterici (sostituirli se prossimi alla data di
scadenza comunque entro sei mesi dalla data di installazione)
Smontare, controllare ed eventualmente sostituire le guarnizioni e/o cialde
e gli anelli di tenuta delle valvole unidirezionali e di sovra pressione.
Controllare con strumento l’indicazione degli indicatori digitali, analogici
e meccanici di flusso e/o portata
Per gli indicatori meccanici particolare attenzione va riposta nella corretta
lubrificazione e pulizia del sistema
Verificare che la frequenza impostata sia lineare a quella effettivamente
erogata
Controllare con un manometro che non vi siano perdite nel circuito di
inspirazione
Verificare gli allarmi dei limiti di pressione delle vie respiratore
Verificare gli allarmi dei limiti di volume delle vie respiratore
Verificare gli allarmi dei limiti di concentrazione dell’ossigeno
Verificare che tutti gli allarmi sonori e/o visivi intervengano simulando le
varie anomalie per cui sono stati ideati
Verificare con uno spirometro o un flussometro che il sistema di
evacuazione dei gas alogenati sia adeguato ed efficiente
Verificare che un apparecchio utilizzato per anestesia abbia un sistema
che impedisca di essere alimentato solo con protossido d’azoto **
** Solo apparecchi per anestesia
N.B. : PER PROCEDURE PARTICOLARI CONSULTARE IL MANUALE DI SERVIZIO.
LEGENDA:
 OK -
 non applicabile / non presente
PROTOCOLLO VENTILATORI POLMONARI e APPARECCHI PER ANESTESIA
11
** Solo apparecchi per anestesia
26/10/2001
A.N.T.A.B.
Scheda N° .......................................
VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA
Strumento di verifica utilizzato:
Costruttore …………………………………………...
Modello ………………………………………………………...
N° Serie ………………………………….…………
Calibrato il ……………………….
Strumento alimentato da trasformatore di sicurezza:
 Si  No
Sistema di alimentazione del tester:
 Fase - neutro  Fase - fase
Luogo di esecuzione del test
 Reparto
 Sala Operatoria
 Laboratorio S.I.C.  Altro ...........................
 Si
Tensione di alimentazione pari al 110 % della nominale
 No
Numero e tipo di parti applicate
………………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………….
3.1
Resistenza verso terra per apparecchiature di Classe I ( Art. 18 )
Cavo
Apparecchio
Resistenza fra:
3.2
Valore
massimo
( ohm )
.......................................
0,2


Non separabile
Valore misurato
( ohm )
Parti metalliche accessibili e spina di rete
Correnti di dispersione in bassa frequenza ( Art. 19 ) - Valori in mA
Percorso corrente

TIPO
B
N.C.
TIPO
B
S.F.C.
TIPO
BF
N.C.
TIPO
BF
S.F.C.
TIPO
CF
N.C.
TIPO
CF
S.F.C.
Misur
Max
Misur
Max
Misur
Max
Misur
Max
Misur
Max
Misur
Max
3.2.1 Dispersione verso terra
.........
(0.5)
.........
(1)
.........
(0.5)
.........
(1)
.........
(0.5)
.........
(1)
3.2.2 Dispersione nell’involucro
.........
(0.1)
.........
(0.5)
.........
(0.1)
.........
(0.5)
.........
(0.1)
.........
(0.5)
3.2.3 Dispersione nel paziente
Dispersione nel paziente con
3.2.4 tensione di rete nell’entrata e
nell’uscita di segnale
Dispersione nel paziente con
3.2.5 tensione di rete nella parte
applicata
Ausiliaria nel paziente 3.2.6
corrente alternata
.........
(0.1)
.........
(0.5)
.........
(0.1)
.........
(0.5)
......... (0.01) ...........
(0.05)
.........
(5)
non
applicabile
non
applicabile
non
applicabile
non
applicabile
non
applicabile
.........
Verifica eseguita in Data .......................
(0.1)
.........
(0.5)
.........
(0.1)
non
applicabile
non
applicabile
non
applicabile
.........
(5)
non
applicabile
......... (0.05)
.........
(0.5)
......... (0.01)
......... (0.05)
Firma del Tecnico esecutore ..…………..…….......................
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