Curiosità sul simbolismo dell’occhio
Gli occhi si trovano frontalmente nella parte superiore del viso, uno a destra, l’altro a sinistra. Il lato
sinistro in diverse tradizioni è legato al femminile, al notturno ed al satanico; il lato destro al
maschile, al diurno, al divino, destro è anche il verso in cui si muove il sole, mentre sinistro è il suo
verso opposto. L’occhio sinistro quindi è legato ad una visione “notturna”, l’occhio destro a quella
“diurna”. L’immagine dell’occhio, in virtù della sua importanza quale organo di senso, assume un
carattere simbolico rilevante nella storia.
PRESSO GLI EGIZI L’occhio di Horus, noto anche come dio del cielo, è nella religione egizia il
simbolo della prosperità, del potere regale e della buona salute. Secondo la mitologia Horus
vendicando l'uccisione del padre si scontrò con Seth, un dio malvagio, nella lotta Horus perse
l'occhio sinistro, che si divise in sessantatré parti. Una delle versioni, sulla storia dell’occhio di Horus,
racconta che il dio della giustizia Thot, ricreò l'occhio aggiungendone però una parte, dando vita allo
Udjat: un occhio magico, che diventerà un amuleto popolare in Egitto.
Questo simbolo era considerato un importante talismano contro ogni elemento
negativo e venne ampiamente usato in religione e in magia, dove era legato al concetto di integrità
e di protezione fisica. In particolare difendeva dalle malattie e prometteva anche ottima vista e eterna
virilità a chi lo portava
NELLA BIBBIA e nel cristianesimo Nella Bibbia l'occhio esprime l'orientamento spirituale della
persona. L'occhio buono esprime la giusta relazione con Dio, dal quale l'uomo viene totalmente
illuminato (Sal 4,7; 36,10). L'occhio cattivo esprime l'opposizione dello spirito dell'uomo nei confronti
di Dio. Nella Bibbia si parla dell’occhio di Dio per rappresentarne l’onnipresenza e l’onniscienza.
A partire dal Rinascimento, nell’iconografia cristiana l’occhio venne disegnato dentro
un triangolo, con riferimento al mistero della Trinità, simbolo di perfezione. Il triangolo
equilatero è il corrispondente geometrico del numero 3, che universalmente
rappresenta la perfezione. Nel triangolo compariva di frequente anche il nome ebraico
di Dio: Jahvè o JHWH. Questo segno fu ampiamente usato in architettura barocca, nelle decorazioni
di lusso dei frontoni, nelle chiese cattoliche.
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LA MASSONERIA
L’occhio racchiuso nel triangolo (o più spesso in una raggiera), o al vertice di una piramide, è stato
largamente utilizzato in massoneria e in questo caso, assume un duplice significato:
sul piano
materiale rappresenta il sole, mentre su quello spirituale, il Grande Architetto dell’Universo, cioè Dio.
La base del triangolo rappresenta la durata nel tempo, mentre i lati rappresentano il connubio LuceTenebra.
Per i massoni questo è il simbolo dell'assoluto, dell’educazione e dell’istruzione
superiore. L’occhio della Provvidenza dei Massoni, si trova sulla sedia del
Maestro Massone, per ricordare al Maestro di mantenere il segreto della
saggezza del Creatore. Attorno a questa specifica immagine simbolica e al suo
legame con l’occulto, sono state ricostruite varie speculazioni anche di carattere
esoterico.
Autore: Dssa Arabel Padovan
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