Laboratorio di biologia sperimentale: GENETICA Dott.ssa Patrizia Bogani Trasformazione genetica delle piante Manipolazione delle cellule vegetali Colture in vitro Tecnologia del DNA ricombinante Piante transgeniche o trasformate Colture in vitro organogenesis La coltura in vitro di cellule vegetali consiste di un numero di tecniche che prevedono l'utilizzazione di una qualsiasi parte di una pianta (radice, fusto, foglia, seme) da cui ottenere cellule e tessuti od organi, dai quali, dopo opportune condizioni di coltura si possono rigenerare, in poco tempo e poco spazio, nuove piante mature. Questo è possibile grazie ad una caratteristica unica del regno vegetale, la totipotenza cellulare. Con questo termine s'intende la capacità di una cellula vegetale di passare da uno stato differenziato ad uno sdifferenziato e viceversa. Terreni di coltura per cellule vegetali Costituenti di base: •MACROELEMENTI (Solfati, fosfati, cloruri; Calcio, Magnesio, Potassio, Sodio, Ferro). •MICROELEMENTI (Boro, Zinco, Molibdeno, Iodio, rame, Na2EDTA). •COMPOSTI ORGANICI (Zuccheri - saccarosio -; Vitamine - tiamina, piridoxina, acido nicotinico, biotina, ecc.). •FITOREGOLATORI O ORMONI DELLA CRESCITA. Il termine "ormone vegetale" viene utilizzato per descrivere 5 classi di composti a basso peso molecolare: le citochinine adenine modificate in N6, ormoni che stimolano la citochinesi; le auxine, anelli indolici, che agiscono da sole o di concerto con gli altri fitoregolatori in diversi processi, da singole reazioni enzimatiche, alla divisione cellulare, alla formazione di organi; l'etilene, un gas, promotore della senescenza e della maturazione; l'acido abscissico, un sesquiterpene, induttore della dormienza nelle piante perenni ed arboree ed anche nei semi; le gibberelline, acidi diterpenoidi con anello tetraciclico, regolatori della germinazione. I brassinosteroidi, una classe di molecole considerate ormoni steroidei vegetali che interagiscono in maniera sinergica con tutti gli altri fitoormoni sullo sviluppo delle piante. citochinine auxine citochinine auxine Tecniche di coltura in vitro calli cellule in sospensione Protoplasti protoplasti Isolamento di protoplasti Cellule in sospensione Foglie Frammentazione e rimozione dell’epidermide Trattamento con enzimi che degradano la parete Trattamento con enzimi che degradano la parete Centrifugazione in gradienti di saccarosio Rimozione della banda contenente i protoplasti Coltura dei protoplasti in appropriati mezzi di coltura che permettono la rigenerazione della parete La tecnologia del DNA ricombinante si avvale delle tecniche di coltura in vitro delle cellule vegetali per l'ottenimento di piante geneticamente modificate (PGM). Le PGM si ottengono mediante diverse tecniche di TRASFORMAZIONE GENETICA. TRASFORMAZIONE MEDIATA DA AGROBACTERIUM …. un ingegnere genetico naturale Le basi molecolari della tumorogenesi “crown gall” Due tipi di geni sono importanti per lo sviluppo della malattia: i geni vir o della virulenza e gli oncogeni del T-DNA che codificano per ormoni vegetali, auxine e citochinine. qualsiasi gene clonato dentro il T-DNA può essere trasferito ad una pianta fino a 15.000 bp possono essere contenute nel T-DNA vettore vettore cointegrato Vir region vettore binario Vettore binario pBI121 Binary vector I ceppi di Agrobacterium così ingegnerizzati possono essere usati per infettare piante suscettibili per l'inserimento di geni d'interesse nelle piante. Esistono diversi metodi di trasformazione mediante l'utilizzazione di vettori costruiti in Agrobacterium, ma quello di gran lunga più sfruttato è l'"infezione del disco fogliare", messa a punto da Horsch nel 1985. Kanamycin resistant Schema dell’esperimento Rigenerazione per organogenesi Rigenerazione per embriogenesi somatica METODO La trasformazione del disco fogliare consiste nell'ottenimento di dischi fogliari della stessa dimensione a partire, in genere, da foglie di piantine axeniche coltivate in vitro. Si possono usare, tuttavia frammenti di tessuti diversi, come stelo, radice, picciolo fogliare, capolini di fiori, etc,. •Gli espianti, così ottenuti si mettono per almeno 10 minuti, in co-coltura, in agitazione, con una sospensione di Agrobacterium, fatta crescere tutta la notte diluita 1:10 in mezzo di coltura per cellule e tessuti vegetali. •Successivamente gli espianti sono asciugati su carta da filtro sterile e seminati in piastre Petri contenenti terreno di coltura per cellule vegetali. Le piastre vengono incubate per 48 ore in una camera di crescita, in condizione di luce, temperatura ed umidità controllate. •Gli espianti vengono ora trasferiti in piastre con terreno di coltura fresco addizionato di un antibiotico per eliminare i batteri, di un antibiotico per la selezione delle cellule trasformate (ad esempio kanamicina), e di regolatori della crescita in rapporti ottimali da consentire la rigenerazione di nuove piantine. La cellula vegetale è infatti totipotente e può essere manipolata in vitro in modo tale da permettere lo sviluppo di un nuovo organismo a partire da una singola cellula isolata, o da qualunque tipo di tessuto differenziato. •I germogli resistenti al marcatore di selezione vengono allevati in fiasche da coltura, fatti radicare ed infine trasferiti a dimora in serra, e infine, se permesso, in un campo sperimentale. Materiali Ogni gruppo di 2 studenti necessita dei seguenti materiali: •1 tubo Falcon contenente 50 ml di terreno di Linsmaier e Skoog (LS), liquido sterile. •2 piastre Petri contenenti terreno LS solido (0,6% agar) addizionato con NAA 0.1 mg/l e kinetina 1 mg/l. •2 piastre Petri da 90 mm da usare per la co-coltura •Bisturi e pinze sterili •Carta da filtro sterile •5 ml di una sospensione over-night di cellule di Agrobacterium LBA4404 contenente il vettore binario pBI121 •Pipette monouso da 5 ml e da 25 ml •2 propipetta •1 pianta di Nicotiana langsdorffii sterile, allevata in contenitori Magenta contenenti terreno solido LS a concentrazione dimezzata e privo di fitoregolatori. Metodi di trasformazione alternativi ad Agrobacterium Particle gun