L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione autori Per prima cosa vorremmo ringraziarti per aver partecipato a questa intervista i cui risultati saranno elaborati e divulgati al fine di proporre interventi di sanità pubblica nei riguardi dell’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV), che nonostante causi severi danni, è meno conosciuta rispetto al Toxoplasma, Rosolia ed altre malattie infettive sostenute da virus. Qui troverai le risposte corrette alle domande contenute nel questionario e una serie di informazioni che è importante che tu conosca. Cos’è il Cytomegalovirus e come viene trasmesso? Il Citomegalovirus (CMV) è un virus, agente opportunista della famiglia Herpesviridae, in grado di infettare l’uomo. Viene trasmesso da una persona all’altra attraverso i fluidi del corpo, tra cui sangue, saliva, urina, latte, secrezioni vaginali e liquidi seminali. Il contagio può avvenire attraverso ad esempio Commentato [PC1]: Specificare, quale latte? baci sulla bocca, contatto della bocca con mani sporche di urina o saliva infette ed anche mediante rapporti sessuali. E’ possibile anche il contagio attraverso trasfusioni e trapianti di organi infetti. La trasmissione del virus non può avvenire per via aerea. L’individuo infetto è in grado eliminare virus per periodi di tempo molto lunghi, specialmente se bambini nei quali l’escrezione è stata accertata fino a 5-6 anni dopo il contagio. Nei soggetti con sistema immunitario funzionante non comporta una malattia con segni clinici Commentato [PC2]: Io non capisco (eliminare significa che può trasmettere o è infetto per lunghi periodi?, o al contrario che risulta resistente al virus?) riconoscibilie, oppure può presentare sintomi aspecifici quali ad esempio febbre e/o malessere Commentato [PC3]: ? generale. Nei soggetti con sistema immunitario compromesso però può rappresentare Commentato [PC4]: semplificare un’infezione grave. Inoltre, quando il Cytomegalovirus (CMV) infetta una donna in Commentato [PC5]: Ad es.? (da hiv oppure…..) gravidanza è in grado di raggiungere il nascituro, comportando quella che viene chiamata infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV). L’infezione congenita da CMV nel 90% dei neonati infetti non presenta sintomi alla nascita, ciononostante determina, anche a distanza di tempo, danni permanenti spesso gravi. LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione In Italia, la quota di infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV) è stimabile pari allo 0,3% dei nati vivi. Di conseguenza si può sostenere che nel nostro Paese nascano ogni anno, su circa 550.000 nati vivi, 1.650 bambini infetti e che danni permanenti colpiscano 330 di essi. Quali danni può arrecare l’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV) nel nascituro? I danni più gravi e frequenti dell’infezione congenita nel nascituro sono la sordità neurosensoriale e il ritardo psicomotorio sebbene il virus possa provocare anche cecità, altri danni neurologici e morte. Ad oggi è stimato che l’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV) sia responsabile complessivamente del 43% dei casi di sordità con perdita grave o profonda della capacità uditiva e del 30% dei casi di sordità a causa ignota. Ne consegue che l’infezione congenita da LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE Commentato [PC6]: questi dati dove si trovano? L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione Cytomegalovirus (CMV) costituisce la più importante causa non genetica di sordità neurosensoriale e di conseguente ritardo psicomotorio. I danni provocati dall’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV) possono essere limitati attraverso l’attivazione di azioni terapeutiche correttive le quali risultano idonee quanto prima vengano attuate ma poiché una quota molto alta di neonati nasce con l’infezione congenita senza manifestare sintomi clinici e poiché non esistono ad oggi sistemi di screening per individuare tutti i neonati infetti alla nascita, l’attuazione di interventi correttivi precoci viene meno e i danni gravi sono difficilmente limitati. E’ possibile prevenire l’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV)? Sebbene siano in corso diversi studi clinici, ad oggi non sono ancora disponibili vaccini o trattamenti farmacologici, di riconosciuta innocuità e piena efficacia per la gravida infetta o per il neonato. Le misure di prevenzione al momento attuabili sono l’adozione da parte della donna gravida e dei suoi più stretti contatti di semplici misure igieniche in grado di ridurre il rischio di infezione. Considerando che un individuo infetto spesso non manifesta alcun sintomo, bisognerebbe adottare buone norme igieniche verso tutti gli individui che la donna in stato interessante frequenta, soprattutto se già madre di altri bambini. Esempi di buone norme igieniche sono: • evitare di scambiarsi utensili, quali ad esempio posate e bicchieri, durante i pasti • lavarsi bene le mani prima di preparare un pasto e consumarlo soprattutto con bambini piccoli LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE Commentato [PC7]: includiamo nel discorso anche gli “immunodeficitari”? per loro esistono vaccini? E i danni su questi soggetti di che tipo possono essere? L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione • lavarsi bene le mani con sapone dopo aver cambiato il pannolino al bambino e dopo aver usato il bagno E’ comunque buona norma igienica lavarsi spesso le mani durante il giorno E’ importante che la donna in gravidanza o che sta pianificando una gravidanza, chieda ed ottenga informazioni sul Cytomegalovirus (CMV) e sull’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV) da parte del proprio medico generale e ginecologo. Nonostante l’importanza clinica del Cytomegalovirus (CMV), in precedenti interviste e studi svolti in Italia e in altri stati, è risultato che la conoscenza del virus, delle possibili conseguenze che può dare nel nascituro e le misure igieniche preventive che dovrebbero essere adottate per ridurre al minimo la possibilità d’infezione nella donna gravida, sono poco conosciute dalle donne stesse e dal personale infermieristico e medico. Messaggio da fare proprio L’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV) è un problema di sanità pubblica che merita maggiore attenzione. Conoscere Cytomegalovirus (CMV), la sua modalità di trasmissione e le norme igieniche da adottare, in particolare nella donna in gravidanza o nella donna che sta pianificando una gravidanza e nei suoi stretti contatti, può aiutare a ridurre le infezioni congenite e relativi danni nel nascituro. Interventi di educazione sanitaria possono essere indispensabili strumenti efficaci nel ridurre la probabilità di infezione per le donne gravide e conseguente prevenzione dell’infezione congenita da Cytomegalovirus (CMV). Queste informazioni ti sono state utili? Se desideri ulteriori delucidazioni Per aver ulteriori informazioni non esitare a contattarci! Binda Sandro, ricercatore confermato UNIMI & colleghe. Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute – Laboratorio di Virologia Via C. Pascal, 36. 20133 Milano (MI) Tel: 02 503-15125 02 503-15123 02 503-25071 E-mail: [email protected] LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE Formattato: Normale