Capitolo L’impero di Carlo V 5 L’EUROPA DEL CINQUECENTO Eredità borgognona: Paesi Bassi, Franca Contea Eredità asburgica: Possedimenti in Italia settentrionale e centrale Eredità spagnola: regni di Aragona e Castiglia, Italia meridionale, Sicilia e Sardegna, possedimenti americani L’Età di Carlo V • Durante il Cinquecento l’Europa visse profonde trasformazioni, dovute anche alle scoperte geografiche e agli • • sconvolgimenti portati dalla Riforma protestante. L’asse dei grandi mercati si spostò verso l’Atlantico, mentre i sovrani delle diverse potenze ingaggiarono dure lotte per ottenere il predominio politico sul continente. Contemporaneamente si inasprirono anche i conflitti tra cattolici e protestanti e tra cristiani e musulmani. La storia della prima metà del XVI secolo fu dominata dalla figura di Carlo V d’Asburgo, che aveva ereditato i possedimenti di Spagna e la corona imperiale. Gli obiettivi di Carlo V si scontrarono con le ambizioni del re di Francia Francesco I. I due monarchi intrapresero una serie di sanguinose guerre che ridussero l’Europa a un campo di battaglia. Carlo V, alla fine, dovette rinunciare all’obiettivo di unire sotto il suo dominio l’Europa. Nel 1556 egli abdicò, dividendo i suoi territori tra il figlio Filippo e il fratello Ferdinando, al quale andò il titolo imperiale. Il lungo regno di Filippo II di Spagna • Filippo d’Asburgo, figlio di Carlo V, ereditò la Spagna (di cui divenne re con il nome di Filippo II) con i pos- • sedimenti coloniali americani, i Paesi Bassi e i domini italiani. Egli proseguì la guerra contro la Francia, che sconfisse nella battaglia di San Quintino (1557). La guerra ebbe fine nel 1559, con la Pace di CateauCambrésis, che fissò il nuovo equilibrio europeo. Filippo II regnò in modo assoluto, convinto di avere una missione da compiere: difendere la fede cattolica. Combatté i Turchi musulmani, perseguitò i moriscos, cioè la popolazione spagnola di origine araba, e appoggiò la lega anti-turca voluta da Pio V, che sconfisse la flotta turca a Lepanto nel 1571. Combatté la religione protestante e perseguitò gli Ebrei per mezzo del Tribunale della Santa Inquisizione. Storia 2 facilitata - Cap. 5 1 © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Storia Facilitata • • • La sua intolleranza giunse a imporre il Cattolicesimo alla popolazione calvinista dei Paesi Bassi. Questo fatto, aggiunto a un’intollerabile pressione fiscale, spinse gli Olandesi a insorgere e a proclamare l’indipendenza sotto la guida di Guglielmo I d’Orange. Nacque così la Repubblica delle Sette Province Unite. Dopo avere ottenuto l’indipendenza, l’Olanda conobbe un periodo di grande sviluppo. I suoi mercanti si ponevano come tramite tra l’Europa e le altre parti del mondo, specialmente le Indie e, più tardi, le Americhe. Filippo II subì un’altra pesante sconfitta nella guerra contro l’Inghilterra di Elisabetta I, che distrusse la potente flotta spagnola ponendo fine ai progetti di egemonia sull’Europa da parte del re di Spagna. Le guerre di religione in Francia • Nella seconda metà del Cinquecento la Francia fu sconvolta nel suo fragile equilibrio da una sanguinosa • guerra interna tra i cattolici e i calvinisti (ugonotti), culminata nella strage ai danni di questi ultimi nella “notte di San Bartolomeo” (1572). Nel 1593 Enrico di Borbone, capo della fazione ugonotta, dopo essersi convertito al cattolicesimo divenne re di Francia e nel 1598 promulgò l’Editto di Nantes, che riconosceva la libertà di culto a tutti i suoi sudditi. In Inghilterra, Elisabetta I ristabilì e consolidò la Chiesa anglicana, fondata da Enrico VIII nel 1534. L’Età elisabettiana in Inghilterra • Alla morte di Maria Tudor, salì al trono inglese Elisabetta I, che regnò per un lunghissimo periodo noto come • “Età elisabettiana” (1558-1603). Durante il suo regno Elisabetta fece dell’Inghilterra una grande potenza militare, consolidò la Chiesa anglicana e favorì in ogni modo lo sviluppo economico e commerciale del Paese. L’“Età elisabettiana” fu caratterizzata anche da una grande fioritura culturale, che espresse nel drammaturgo William Shakespeare il suo maggior interprete. L’Italia, terra contesa • Con l’inizio del XVI secolo, l’Italia entrò in una fase di grave crisi politica: divisa in numerosi Stati, debole • • militarmente, essa diventò un campo aperto alle invasioni straniere. Il primo ad approfittare di questa situazione fu il re di Francia Carlo VIII, che arrivò a conquistare Napoli. Dopo aver costretto al ritiro Carlo VIII, l’Italia divenne però terreno di battaglia delle guerre tra Carlo V e Francesco I, che si contendevano il primato in Europa. Nel 1527 i lanzichenecchi tedeschi sottoposero Roma a un disastroso saccheggio. Con la Pace di Cateau-Cambrésis gli Stati italiani, ad esclusione della Repubblica di Venezia, caddero più o meno direttamente sotto il controllo della Spagna. Una rinnovata importanza, tuttavia, acquistarono Firenze – che con Cosimo I de’ Medici divenne la capitale del Granducato di Toscana – e il Ducato di Savoia, che spostò il proprio centro d’interesse dalla Francia all’Italia. Linea del tempo 1516-1556 Regno di Carlo V 1527 Sacco di Roma 1556-1598 Regno di Filippo II 1558-1603 Età elisabettiana 1559 Pace di Cateau-Cambrésis 1571 Battaglia di Lepanto 1579 Repubblica delle Sette Province Unite 1598 Editto di Nantes 1500 1525 Storia 2 facilitata - Cap. 5 1550 1575 2 1600 ... © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Storia Facilitata Mappa POLITICA IN EUROPA SPAGNA FRANCIA Francesco I si combattono in 3 guerre Enrico II Dominazione spagnola in Italia Carlo V Filippo II Pace di Cateau-Cambrésis INGHILTERRA Ferdinando I Elisabetta I cerca di imporre il cattolicesimo ai Paesi Bassi, che insorgono l’Invincibile armata spagnola viene sconfitta Repubblica delle Provincie Unite Predominio inglese sui mari Potenza commerciale I protagonisti Carlo V Carlo V d’Asburgo, divenuto re di Spagna nel 1516 ed eletto imperatore del Sacro Romano Impero Germanico nel 1519, regnava su un impero talmente vasto da essere definito “l’impero su cui non tramontava mai il sole”: infatti, quando il sole tramontava in Germania e in Spagna, sorgeva nei possedimenti americani dell’Imperatore. Questo impero non venne guadagnato attraverso guerre e conflitti, bensì “ereditato” grazie a una serie di rapporti dinastici che fecero confluire le discendenze borgognona, asburgica e spagnola in un’unica figura. La sua ambizione di costituire un impero universale cristiano, tuttavia, venne ostacolata dalla Riforma luterana, che lo costrinse a concedere la libertà di scelta religiosa con la Pace di Augusta del 1556. Carlo V, ormai deluso dal fallimento del suo progetto, abdicherà l’anno successivo: il suo impero venne diviso tra il figlio Filippo e il fratello Ferdinando. Le parole della Storia Ugonotti Ugonotti fu il nome dato ai cristiani protestanti francesi, che organizzarono la Chiesa riformata di Francia secondo le teorie di Calvino. Essi, oltre a rappresentare una minoranza religiosa, si costituirono come un partito politico-militare, nel quale il maggior elemento di coesione era la fede comune. Storia 2 facilitata - Cap. 5 3 © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS