STORIA 6 I GRANDI STORICI La civiltà greca La polis: la città La polis: i cittadini La Grecia IERI& OGGI Le attività Le colonie Atene Sparta Usi e costumi familiari La casa La religione Le Olimpiadi Il teatro La cultura L’esercito e le navi La civiltà persiana IERI& OGGI Le guerre persiane I Macedoni IERI& OGGI Alessandro Magno L’ellenismo / I reperti di Dario Kalèn Verifico se ho imparato... Le prime civiltà dell’Italia I Camuni I Celti I Terramare La civiltà villanoviana I Liguri I Veneti I popoli dell’Italia centrale Le civiltà delle Sicilia La civilta nuragica Gli etruschi Le attività La tecnologia Le città e le case L’organizzazione politica e sociale La religione / I reperti di Dario Kalèn Verifico se ho imparato... 8 10 12 13 14 15 16 17 18 19 20 22 23 24 25 26 28 29 30 31 32 33 34 36 37 38 39 40 40 40 41 41 42 43 44 45 46 47 48 49 La civiltà di Roma Le origini di Roma La leggenda di Romolo e Remo La monarchia I sette re di Roma Quali attività svolgevano i Romani L’organizzazione sociale La famiglia Usi e costumi della vita quotidiana La religione / I reperti di Dario Kalèn 50 52 54 55 56 57 58 59 60 61 62 Verifico se ho imparato... 63 La repubblica L’espansione in Italia... ...e la conquista del Mediterraneo I problemi sociali e le guerre civili Caio Giulio Cesare L’impero L’organizzazione dell’impero L’esercito romano II commercio e le strade 64 66 67 68 69 70 71 72 73 INSERTO SPECIALE GLI EDIFICI ROMANI 74 LA DUMUS, LE INSULAE IL FORO, LE TERME IL CIRCO, L’ANFITEATRO Il Cristianesimo La crisi dell’impero Le popolazioni germaniche La tetrachia La divisione dell’impero La caduta dell’Impero Romano d’Occidente / I reperti di Dario Kalèn 80 81 82 84 85 86 87 I MAYA 88 Verifico se ho imparato... 90 I grandi storici Sin dall’antichità gli uomini hanno avvertito la necessi- STORIA tà di conoscere il passato e di lasciare testimonianze del loro presente, ma il modo di intendere la storia, cioè di ricostruire e narrare gli avvenimenti, e la figura dello storico sono cambiati nel tempo. Inizialmente c’erano scribi che raccontavano le imprese del sovrano solo per glorificarne la figura. Col tempo, la storia ha assunto un carattere più oggettivo. Oggi lo storico ricerca le fonti che riguardano il passato, le studia in modo critico e le confronta con altre per determinare la loro attendibilità; le fonti possono, infatti, essere contraffatte, oppure risultare incomplete o ambigue. Lo storico ricostruisce poi i fatti interpretandoli, risalendo, cioè, alle loro cause e analizzando le conseguenze che essi hanno determinato. A questo modo di intendere il compito dello storico hanno contribuito molti studiosi del passato. Greci, Romani, Cinesi e Arabi ebbero storici importanti; conosciamone qualcuno. Tucidide (460 a.C. - 396 a.C.) Erodoto. Erodoto (484 a.C. - 425 a.C.) Il greco Erodoto è considerato il padre della storia perché fu il primo a utilizzare il meto­ do della ricerca e del controllo delle fonti, mentre i suoi predecessori scrivevano ciò che veniva loro riportato senza appurarne la veridicità. Il nome della sua opera prin­ cipale, “Le Storie”, in greco significa proprio “inchiesta, indagine”. Nelle sue opere Ero­ doto narrò la storia delle città greche e del­ le guerre contro i Persiani. Viaggiò molto e raccontò anche la vita e le abitudini dei popoli con cui venne a contatto. Tucidide. 6 Tucidide fu uno dei più importanti storici greci dell‘antichità. Egli, a differenza della maggior parte dei suoi contemporanei, sosteneva che la storia non fosse deter­ minata dal volere degli dèi, ma dalle azio­ ni degli uomini. Era inoltre convinto che il compito dello storico fosse quello di capire le cause degli avvenimenti del passato per interpretare il presente e fare previsioni per il futuro. Tucidide raccontò le vicende e analizzò le cause della guerra tra Sparta e Atene, le due più importanti città greche. Tito Livio racconta la leggenda della lupa e della nascita di Roma. Tito Livio (64 a.C. - 17 d.C.) Tito Livio dedicò la vita alla stesura di un‘opera mo­ numentale, per raccontare i circa 700 anni della sto­ ria di Roma dalla fondazione della città fino all’epoca a lui contemporanea, corrispondente al governo di Augusto. Non riuscì, però, a completarla. Publio Cornelio Tacito (55 d.C. - 117 d.C.) Le opere di Tacito narrano la storia dell‘im­ pero romano dopo la morte del primo impe­ ratore: Augusto. Raccontando la rivolta degli Ebrei contro l‘impero, Tacito fornisce una de­ scrizione accurata della vita e della cultura di quel popolo. Tacito narra la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, di cui rimane oggi solo il Muro del Pianto. Sima Qian (145 a.C. - 86 a.C.) Sima Qian fu il primo storico della Cina: si servì di varie fonti per narrare in ordine cronologico gli avvenimenti del suo Paese dai primordi primord fino al 90 a.C. Si occupò anche delle vicende di famiglie aristocratiche e personaggi importanti. Ibn Kaldun (1332-1406) Ibn Kaldun fu uno dei maggiori storici del mondo arabo. Uomo politico e ambasciatore, viaggiò molto ed ebbe modo di cono­ scere anche le culture europee. Nei suoi scritti evidenziò l‘impor­ tanza dei fattori sociali ed eco­ nomici nella storia dei popoli. Nel periodo in cui visse Ibn Kaldun gli Arabi costruirono in alcune zone dell’Europa edifici stupendi, come l’Alhambra, in Spagna. Sima Qian apparteneva a una civiltà avanzata, come dimostra questo magnifico vaso cinese in bronzo. 7 La civiltà greca Città della Grecia Principali colonie greche Perché l’elenco dei segni che utilizziamo per scrivere si chiama alfabeto? ILL Marsiglia IR IA IT A L IA TRACIA Napoli Posidonia Taranto Metaponto Otranto Sibari MAGNA Crotone Imera Messina Selinunte Agrigento AFRICA Gela GRECIA Reggio Naxos Catania Siracusa M A R Perché nei musei italiani sono esposte molte statue greche, trovate quasi tutte nel Sud della penisola? In questo capitolo impar e ra i › a conoscere gli elementi caratteristici della civiltà greca › a conoscere gli elementi caratteristici della civiltà persiana › a conoscere le imprese di Alessandro Magno 8 : › a collocare nel tempo e nello spazio la civiltà greca GRECIA MAR EGEO Delfi ATTICA Micene Olimpia Atene PELOPONNESO Sparta Samo Smirne Efeso Mileto CRETA M E D I T E R R A N E O Cirene In Grecia nacque, intorno all’800 a.C., una civiltà straordinaria, che influenzò tutte le popolazioni con cui entrò in contatto e, nei secoli successivi, l’intero mondo occidentale. L’architettura, la letteratura, la filosofia, la politica, quali noi le conosciamo, sorsero in Grecia e nelle città-stato greche si affermarono le prime forme di democrazia. La civiltà greca emerse al termine di un periodo difficile, che gli storici chiamano “secoli bui”. Verso il 1200 a.C. gli Achei furono sopraffatti dai Dori, originari dell’Europa centrale. Le città caddero in rovina e la gente tornò a vivere nei villaggi; si abbandonarono la scrittura, l’artigianato e i commerci. RODI Geometria, geografia, biologia, filosofia, telefono… sono tutte parole che derivano dal greco: come mai? M A R N E R O Trebisonda Che cos’erano nell’antichità le Olimpiadi? Perché sono nate? A S I A FENIC IA M I N O R E Con il passare dei secoli, però, le diverse popolazioni, gli Achei, gli Ioni, gli Eoli e gli stessi Dori, impararono a convivere e si fusero insieme dando origine a una nuova civiltà, chiamata greca o ellenica, da Ellade, il nome che gli antichi Greci davano alle loro terre. 3500 a.C. 3000 a.C. 2500 a.C. 2000 a.C. 1500 a.C. ACHEI SUMERI 1000 a.C. secoli bui 500 a.C. Nascita di Cristo GRECI ASSIRI FENICI 9 La civiltà greca La polis: la città Verso l’800 a.C. nella penisola greca ripresero i commerci marittimi e migliorarono le condizioni di vita. Fu in questo periodo che sorsero le poleis, le città-stato greche. Ogni polis era indipendente dalle altre, aveva un proprio governo e proprie leggi. La formazione di un unico Stato di grandi dimensioni era, infatti, ostacolata dal territorio montuoso della Grecia, che rendeva difficili le comunicazioni e gli scambi. La parte bassa della città, dove si trovavano le abitazioni della gente comune e le botteghe degli artigiani, era chiamata asty. Le case in genere erano piccole, con poche finestre. L’agorà era la piazza, il luogo dove si teneva il mercato e avvenivano i commerci, ma anche il luogo d’incontro per eccellenza, dove si discuteva e si prendevano le decisioni che riguardavano la città. Le porte si aprivano nelle mura di cinta e permettevano l’accesso alla città. 10 Il luogo dove i giovani si esercitavano nelle attività sportive era il ginnasio (parola da cui deriva “ginnastica”). I GRECI Le città sorgevano in genere su alture poco distanti dalla costa, per proteggersi dagli attacchi dei nemici e per avere, nello stesso tempo, una flotta per gli scambi commerciali. La polis comprendeva la città, organizzata in maniera precisa, e il territorio circostante, dove si praticava l’agricoltura. La parte alta della città, difesa da pendii naturali e da mura, era l’acropoli. Qui sorgevano i templi delle divinità protettrici e gli edifici pubblici, imponenti costruzioni in muratura e marmo. In caso di pericolo, l’acropoli serviva da rifugio per i cittadini. Il teatro sorgeva alle pendici dell’acropoli e sfruttava i pendii naturali. Lo stadio era destinato alle manifestazioni sportive, soprattutto alle gare di atletica. Chorà in greco significa “regione”; il termine indicava il territorio esterno alla città vera e propria, dove c’erano i campi coltivati, i pascoli e le fattorie. 11 La civiltà greca La polis: i cittadini Per i Greci la polis non era solo la città e il territorio circostante, ma anche e soprattutto l’insieme dei cittadini e il loro modo di governarsi. Ciò che infatti distingueva le poleis greche dalle città-stato degli altri popoli dell’antichità era il sistema di governo: nelle poleis non governava un re, ma un gruppo di cittadini. Nei primi tempi in tutte le poleis vigeva l’aristocrazia: a governare erano i capi delle famiglie più ricche, proprietarie di terre, bestiame e navi per i commerci. Con il tempo, in alcune poleis emersero altre forme di governo, a seconda che il gruppo di Il diritto di prendere parte al governo della polis si cittadini coinvolti nella vita pubblica accompagnava al dovere di andasse allargandosi o restringendosi. difenderla con le armi in In tutte le poleis Ad Atene tutti i cittadini liberi, riuniti caso di necessità. le donne in assemblea, potevano partecipare al governo della città: nacque erano escluse così la prima forma di democrazia. da ogni forma di governo. A Sparta e in altre poleis, viceversa, il potere rimase nelle mani di un gruppo di persone sempre più piccolo e chiuso, di cui era impossibile entrare a far parte: questa forma di governo si chiama oligarchia. Educazione Civica 12 La democrazia greca era una democrazia diretta: i cittadini partecipavano in prima persona alle assemblee, discutevano le leggi e poi le votavano. Oggi questa forma è improponibile, perché non si possono riunire tutti i cittadini di uno Stato; la democrazia è perciò rappresentativa. In Italia, tutti i cittadini maggiorenni eleggono i loro rappresentanti, che si riuniscono nel Parlamento per discutere e promulgare le leggi. Esistono però ancora forme di democrazia diretta: quella che si esercita nel referendum, quando tutti i cittadini sono chiamati a esprimere il loro sì o il loro no in merito all’abrogazione di una legge, e la legge di iniziativa popolare, con la quale i cittadini, attraverso la raccolta di 50 000 firme, possono presentare al Parlamento un progetto di legge. Chiedi ai tuoi genitori o ad altre persone adulte come si svolgono le elezioni. Vocabolario Aristocrazia: è una parola formata da áristos = migliore e kratos = potere. Democrazia: è una parola composta da demos = popolo e kratos = potere. Oligarchia: è una parola composta da olígoi = pochi e árkhein = comandare. Prova le tue Conoscenze Quali civiltà del passato erano organizzate in città-stato? Qual era la forma di governo che prevedeva la partecipazione di tutti i cittadini liberi alle decisioni? MAR NERO I greci Monte Olimpo ASIA MAR EGEO Termopili MINORE ION IERI & OGGI I RO EP La Grecia TRACIA MACEDONIA Platea Tebe ATTICA I Greci erano consapevoli e orgogliosi di M formare un unico popolo, unito dalla lingua, A PELOPONNESO R dalla scrittura, dalla religione, dal modo di M E intendere la vita pubblica, dalle tradizioD CRETA I T ni… Le poleis, però, non formarono mai E R R A N E O uno Stato unitario. Oggi, invece, la Grecia, il cui nome ufficiale SERBIA BULGARIA Sofia MONTENEGRO è Repubblica Ellenica, è uno Stato unico che Skopje ha per capitale la città di Atene e una forma MACEDONIA Tirana di governo repubblicana e parlamentare.I T A L I A ALBANIA Dal 1981 fa parte dell’Unione Europea. I principali settori economici sono il turiMAR GRECIA smo e le attività portuali e commerciali. EGEO Canale di Corinto IA Smirne Efeso Corinto Maratona Samo Atene Micene Mileto Delo Olimpia Argo Delfi Rodi MAR NERO Ankara T U R C H I A Atene Le poleis spesso combattevano tra loro. M A Solo in un caso si allearono e fecero fronte R M comune per difendere la propria indipenE D Iraklio I T denza: in occasione delle guerre contro i E R R A N E O Persiani che durarono dal 490 al 479 a.C. CRETA Superata la minaccia persiana, le guerre ripresero. La più lunga fu la Guerra del Peloponneso, così chiamata dal nome della regione dove iniziarono gli scontri: le due più importanti poleis, Sparta e Atene, combatterono per 27 anni, dal 431 al 404 a.C., coinvolgendo anche altre città-stato alleate con l’una o con l’altra. La guerra si concluse con la vittoria di Sparta, ma le poleis uscirono dal conflitto talmente indebolite che pochi anni dopo Filippo II, il re della Macedonia, una regione a nord della Grecia, poté conquistare facilmente l’intera penisola greca. Finiva così, nel 338 a.C., l’indipendenza delle poleis, ma non la civiltà greca, come vedremo meglio a pagina 31. Filippo II re di Macedonia. Prova le tue Competenze Inserisci sulla linea del tempo le date corrispondenti ai fatti indicati. nascita delle poleis inizio delle guerre inizio della Guerra Filippo II di Macedonia persiane del Peloponneso conquista la Grecia 13 La civiltà greca Le attività Il territorio della Grecia era prevalentemente montuoso; i corsi d’acqua erano pochi, brevi e con una portata scarsa, le pianure poco estese. Queste condizioni, nonostante il clima fosse mite, ostacolavano lo sviluppo dell’agricoltura. STORIA I contadini coltivavano soprattutto viti, che fornivano vino, e ulivi, da cui si ricavava l’olio, usato per cucinare, per coltivaalimentare le lampade e per preparare unguenti. Le coltiva zioni di cereali erano ridotte: solo un po’ di orzo e di frumento per il pane. Si allevavano ovini, caprini e suini. Lungo le coste era praticata la pesca e il pesce rappresentava uno degli alimenti più comuni. I Greci furono abili naviganti e svilupparono il commercio via mare; le coste frastagliate e le numerose isole offrivano, infatti, approdi e porti naturali. Perfezionarono le tecniche di navigazione e introdussero l’uso della moneta per scambiare i prodotti. Comperavano materie prime come ferro, rame, stagno, cereali e tinture color porpora. Vendevano olio e vino, per il trasporto dei quali gli artigiani producevano anfore di terracotta, e magnifici oggetti di artigianato:: utensili di bronzo e ferro realizzati dai fabbri, gioielli d’oro e pietre preziose creati dagli orafi, statue di marmo e statuette d’avorio modellate dagli scultori, ceramiche dipinte. Approfondimento La moneta Le prime forme di moneta furono semplici barrette di ferro, il cui valore dipendeva dal peso. I re della Lidia (una regione dell’Asia Minore) intorno al 640 a.C. introdussero l’uso di barrette di elettro, una lega di oro e argento. Furono però i Greci a coniare le prime monete, marchiandole: utilizzavano due cilindri lavorati (coni) per imprimere su entrambi i lati dei dischetti di metallo immagini distintive della città. Le monete avevano valore diverso a seconda del materiale di cui erano fatte e del peso. 14 Le monete di Atene riportavano su un lato la dea Atena e sull’altro la civetta, un animale sacro alla dea. METODO DI STUDIO Impara a esporre Utilizzando le seguenti parole chiave, esponi in modo articolato quali erano le attività a cui si dedicavano i Greci e perché alcune erano più sviluppate di altre: ❚territorio ❚artigianato ❚clima ❚commercio ❚agricoltura ❚pastorizia Prova le tue Competenze Abbina le foto alle didascalie, scrivendo il numero corrispondente. 1. La raccolta delle olive. 2. Un calzolaio. 3. Un fabbro. I GRECI Le colonie Napoli Il territorio della Grecia non era in grado di produrre cibo Taranto Otranto Posidonia a sufficienza per tutti i suoi abitanti. Fin dai primi temMetaponto pi di sviluppo delle poleis, cioè dall’VIII secolo a.C., Sibari la necessità di trovare terreni coltivabili e basi per i commerci spinse i Greci a cercare nuove terre MAGNA GRECIA dove stabilirsi. Le navi e le scorte alimentari per Crotone il viaggio erano messe a disposizione dal goverImera Messina no stesso delle poleis per facilitare l’esodo di Selinunte una parte dei cittadini. Reggio Naxos Quando arrivavano in una terra favorevole all’inAgrigento Catania sediamento, i Greci la occupavano e vi fondavano Gela una nuova città, cioè una colonia, simile in tutto a Siracusa quella d’origine. Le prime terre a essere colonizzate furono le coste dell’Italia meridionale, ma i coloni greci giunsero anche sulle coste del Mar Nero, dell’Africa settentrionale e della Francia meridionale. Le colonie italiane furono così ricche e numerose che il Sud e la Sicilia furono indicate con il nome di Magna Grecia, cioè Grande Grecia. Le più importanti furono Taranto (Puglia), Sibari (Calabria), Metaponto (Basilicata), Agrigento e Siracusa (Sicilia). Le colonie erano poleis indipendenti, ma mantenevano forti legami commerciali con la madrepatria e ne conservavano la lingua, la scrittura, l’arte e la cultura. Gli abitanti delle colonie erano perciò greci a tutti gli effetti, come dimostra il fatto che partecipassero ai Giochi Olimpici e a tutte le altre competizioni panelleniche, cioè di tutta (pan) la Grecia. I resti di un tempio greco in Africa (a Cirene, in Libia). Un maschera teatrale greca rinvenuta in Francia. METODO DI STUDIO Impara a esporre Sottolinea nel testo le informazioni più importanti e poi, con l’aiuto delle parole chiave, esponi oralmente ciò che hai imparato sulle colonie greche. 15