IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO EFFETTI DELLA STIMOLAZIONE DEL SIMPATICO Organo effettore Simpatico Parasimpatico Occhio: m. radiale dell’iride m. sfintere dell’iride contrazione,midriasi Manca innervazione Manca innervazione Contrazione, miosi Muscolo ciliare Rilasciamento Contrazione: visione da vicino Ghiandole salivari Vasocostrizione Vasodilatazione e secrezione Ghiandole lacrimali Vasocostrizione Vasodilatazione e secrezione Polmoni Rilasciamento musc. bronchiale Contrazione muscolatura bronchiale; stimolazione secrezioni EFFETTI DELLA STIMOLAZIONE DEL SIMPATICO Organo effettore Simpatico Parasimpatico Cuore Aumento di: frequenza, forza contrazione conduzione Riduzione di: frequenza, periodo refrattario Stomaco Diminuzione di tono e motilità, contr. sfinteri Aumento di: tono e motilità; rilasc. sfinteri, stimolaz. secrezioni Fegato glicogenolisi Manca innervazione Vie biliari Diminuzione flusso biliare Contraz. aumento flusso biliare EFFETTI DELLA STIMOLAZIONE DEL SIMPATICO Organo effettore Simpatico Parasimpatico Rene Vasocostrizione Secrezione di renina Manca innervazione Vescica: Detrusore Trigone e sfinteri Rilasciamento Contrazione Contrazione Rilasciamento Organi genitali: Tessuto erettile Manca innervazione contraz. sfinteri venosi: erezione Sistema del Locus Coeruleus Sistema del tronco dell’encefalo Effetti centrali della noradrenalina Controllo delle funzioni sonno-veglia: le funzioni sonno-veglia dipendono dall’attività dei sistemi neuronali a proiezione diffusa noradrenergici, serotoninergici, colinergici e istaminergici. Lo stato di veglia è controllato dall’attivazione dei sistemi catecolaminergici e colinergici, mentre lo stato di sonno lento è controllato dalla serotonina. La rete neuronale noradrenergica è deputata al controllo della vigilanza e dell’attenzione. L’attività di questi neuroni è aumentata nello stato di veglia ed è ridotta durante il sonno. L’effetto della NA sulle funzioni sonno-veglia è mediato da recettori α. In particolare, la stimolazione dei recettori α1 nelle aree di proiezione promuove lo stato di veglia, mentre la stimolazione degli α2 nel locus coeruleus induce sedazione. Effetti centrali della noradrenalina Controllo del tono dell’umore e patogenesi della depressione Regolazione del comportamento alimentare A livello dell’ipotalamo esiste una densa innervazione noradrenergica regola i meccanismi di inizio dell’assunzione di alimenti. La stimolazione dei neuroni noradrenergici afferenti al nucleo paraventricolare induce aumento dell’ingestione di cibo (α2). La stimolazione dei neuroni noradrenergici afferenti al nucleo perifornicale inibisce l’assunzione di cibo (β2) Effetti centrali della noradrenalina Controllo dell’attività simpatica Il sistema dei nuclei tegmentali laterali e soprattutto del nucleo del tratto solitario riceve fibre provenienti dai barocettori e chemocettori aortici e carotidei e controlla l’attività del simpatico. La stimolazione di recettori α2 localizzati in questi nuclei diminuisce l’attività dei neuroni noradrenergici efferenti e quindi riduce il tono simpatico periferico LE CATECOLAMINE BIOSINTESI DELLE CATECOLAMINE Dopamina DOPA decarbossilasi tirosina idrossilasi Tirosina DOPA Dopamina β-idrossilasi Noradrenalina metiltransferasi Adrenalina LA SINAPSI NORADRENERGICA * * * * RECETTORI PER LE CATECOLAMINE Studi di tipo funzionale hanno inizialmente identificato due diversi recettori per le catecolamine (Ahlquist 1948). Studio della potenza di alcuni composti nel dare contrazione o rilassamento delle muscolature lisce La NA è più potente della A e dell’ISO nel dare contrazione La A a basse dosi è più potente nel dare rilassamento della NA e l’ISO dà solo rilassamento Contrazione delle muscolature lisce NA > A >> ISO Rilassamento delle muscolature lisce ISO > A > NA RECETTORI PER LE CATECOLAMINE Sono stati definiti α i recettori che mediano la contrazione Sono stati definiti β i recettori che mediano il rilassamento Epinephrine Norepinephrine RECETTORI PER LE CATECOLAMINE Studi di tipo farmacologico Negli anni 70 lo sviluppo di farmaci agonisti del recettore α ha suggerito l’esistenza di eterogeneità nell’ambito di questi recettori. Fenossibenzamina: recettori Clonidina: α1 postsinaptici giunzionali recettori α2 presinaptici recettori α2 postsinaptici extragiunzionali RECETTORI PER LE CATECOLAMINE 1980-90 Gli studi molecolari di cloning hanno messo in evidenza l’esistenza di 10 recettori diversi per la NA In particolare sono state definite tre famiglie eterogenee: α1: α1A, α1B, α1C, α1D α2: α2A, α2B, α2C β: β1, β2, β3 RECETTORI PER LE CATECOLAMINE Famiglia Sottotipi Trasduzione α1 α1A α1B α1C α1D IP3/DAG IP3/DAG IP3/DAG ? α2 α2A α2B α2C β β1 β2 β3 cAMP; K Ca cAMP; Ca cAMP cAMP cAMP cAMP Distribuzione e funzione dei recettori α1 OCCHIO muscolo radiale dell’iride contrazione MUSCOLATURA LISCIA VASALE arteriole e vene contrazione MUSCOLATURA LISCIA ORGANI stomaco rilassamento intestino: pareti sfinteri rilassamento contrazione tratto genitourinario contrazione FEGATO glicogenolisi SNC stato di veglia Distribuzione e funzione dei recettori α2 Terminazioni noradrenergiche inibizione liberazione NA (α2A) Stomaco Gangli intramurali inibizione liberazione Ach e rilassamento (α2A) Arteriole contrazione (α2A) Rene, tubuli prossimali diminuzione escrezione Na (α2A, Pancreas diminuzione secrezione di insulina Piastrine aggregazione SNC sedazione aumento assunzione di cibo diminuzione del tono simpatico α2C) DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI β1 CUORE Nodo SA aumento della frequenza Atrio aumento della contrattilità Nodo AV aumento della velocità conduzione aumento dell’automatismo Hiss-Purkinje aumento della velocità di conduzione aumento dell’automatismo Ventricolo aumento contrattilità aumento velocità di conduzione aumento automatismo RENE Apparato juxtaglomerulare aumento della secrezione di renina DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI β2 VASI arteriole: coronarie muscoli scheletrici polmonari renali vasodilatazione MUSCOLATURE LISCE stomaco intestino bronchi rilassamento FEGATO glicogenolisi SNC inibizione assunzione di cibo DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI TESSUTO ADIPOSO lipolisi β3 FUNZIONI DEI RECETTORI PER LE CATECOLAMINE sympathetic activity Meccanismi molecolari attivati dai recettori β1 nel cuore miocardio Cellule pace-maker Meccanismi molecolari attivati dalle catecolamine nei vasi Effetti delle catecolamine sui vasi Variano a seconda dei distretti e sono mediati da recettori α1, α2A e β2 Distretto cutaneo: vasocostrizione Muscoli scheletrici: vasodilatazione Rene: vasocostrizione Distretto splancnico α1 giunzionali α2A extragiunzionali β2 α1 e α2A vasodilatazione β2 Effetti renali delle catecolamine Tubulo prossimale diminuzione del flusso diminuzione dell’escrezione di Na Apparato juxtaglomerulare aumento secrezione di renina α2A, α2C β1 Effetti delle catecolamine sulle muscolature lisce Intestinale Bronchi rilassamento diretto Stomaco rilassamento indiretto Sfinteri contrazione α1 β2 α2A nei gangli intamurali che inibiscono la secrezione di Ach Farmaci attivi sui recettori α Agonisti α2 agonisti terapia dell’ipertensione Clonidina Alfa-metil-DOPA Antagonisti α antagonisti non selettivi terapia del feocromocitoma α1 antagonisti terapia dell’ipertensione Fentolamina Fenossibenzamina Prazosina Terazosina Farmaci attivi sui recettori β Agonisti β agonisti non selettivi arresto cardiaco β2 agonisti asma Isoproterenolo Dobutamina Salbutamolo Antagonisti β-bloccanti non selettivi ipertensione, angina, glaucoma β1-selettivi ipertensione, angina, aritmie Propranololo Timololo Metoprololo Atenololo Farmaci che agiscono sulla sinapsi noradrenergica Inibitori delle MAO antidepressivi Inibitori del trasportatore della NA antidepressivi From: Pierce,KL, Premont RT, Lefkowitz RJ, Nat Rev Mol Cell Biol 3, 2002