“Malattie virali emergenti, nuovi pericoli, ma anche nuovi strumenti per combatterle” Francesco Tolari Dipartimento di Scienze Veterinarie - Università di Pisa Scuola di specializzazione in sanità animale Pisa 29.01.15 Traccia • Il concetto di “salute globale” • Malattia infettiva emergente • Fattori che facilitano l’insorgenza di nuove malattie infettive • Esempi di malattie virali emergenti da combattere con approcci di “salute globale” • Nuovi strumenti per combattere vecchie e nuove malattie infettive Il concetto di “salute globale” Diverse espressioni uno stesso concetto: “Global health”, “One medicine” “One world one health”, “One health” Promuovere una migliore comprensione dei fattori che determinano comparsa e diffusione di malattie infettive emergenti negli animali e nell'uomo, prevenendo quelle a grosso impatto economico e sociale e in particolare le zoonosi con potenzialità pandemiche Ideato dalla Wildlife Conservation Society e adottato nel 2008 da un gruppo di Organizzazioni internazionali (FAO, OIE, OMS, UNICEF) con questo documento: “Contributing to One World -One Health: a Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human– Ecosystems Interface” Definizioni American Veterinary Medical Association (2008) “One Health as the collaborative effort of multiple disciplines working locally, nationally, and globally to attain optimal health for people, animals and environment” Definizioni European Union Improvement of health and well-being through: - the prevention of risks and the mitigation of effects of crises that originate at the interface between humans, animals and environments; - promoting a cross-sectoral, collaborative approach Animali + uomo + ambiente = una sola salute Le strategie 1. Costruire sistemi di sanità pubblica e sanità animale solidi che applichino le norme sanitarie internazionali OMS e OIE; 2. prevenire le malattie infettive e migliorare le capacità di risposta alle emergenze sanitarie internazionali; 3. rivolgere particolare attenzione alla situazione sanitaria dei Paesi a risorse limitate; 4. incoraggiare collaborazioni fra settori e discipline diverse. “..One Health is a global strategy for expanding interdisciplinary collaborations and communications in all aspects of healthcare for people, animals and the environment. Vets have a huge role to play in this, as they have the knowledge and the competencies to span many areas and to facilitate better interdisciplinary cooperation...” Vet. Record articoli su “one health” ► “ The evolution of one health: a decade of progress and challenges for the future” - Paul Gibbs ► “One health and the food chain: maintaining safety in a globalised industry” - Patrick Walls ► “A one health approach to the control of zoonotic vector-borne pathogens” – Chris Oura -“One Health and emergency preparedness” -“Rabies control and elimination: a test case for One Health” -“Improving animal health for poverty alleviation and sustainable livelihoods” -“Antimicrobial resistance: one health, one problem” - “Animal-assisted interventions: making better use of the humananimal bond” Malattia/infezione emergente - sconosciuta alla comunità scientifica, identificata per la prima volta, con impatto significativo sulla salute degli animali e/o dell'uomo - già conosciuta, si diffondende a nuove aree geografiche e/o a nuove popolazioni animali - insorta per evoluzione/modificazione di un agente patogeno preesistente (ampliamento dello spettro d’ospite) Fattori relativi ai virus -Emergenza di varianti genetiche con nuove caratteristiche biologiche -Mutazioni -Ricombinazioni genetiche -Riassortimenti genetici Fattori relativi a ospiti e ambiente -Traslocazione di virus mediante ospiti vertebrati e/o vettori -Modificazioni ambientali che cambiano la distribuzione spaziale della malattia/infezione Emergenza di nuove zoonosi • Su oltre 1400 agenti infettanti per l’uomo, il 60% sono agenti di zoonosi • Il 75% delle nuove malattie “malattie emergenti” sono zoonosi Principali zoonosi emergenti dal 1980 • 1982 E.Coli O157 • 1982 Malattia di Lyme, USA • 1983 HIV, USA • 1993 Hantavirus, USA • 1994 Hendra virus, Australia • 1996 variante CJD, UK • 1997 influenza umana da H5N1, Hong Kong • 1999 Encefalite West Nile, USA • 1999 Nipah virus nel suino, Malesia • 2003 SARS • 2004 Influenza aviaria, Asia, Europa, Africa • 2012 Middle East respiratory syndrome, (MERS-CoV) • 2013 Influenza aviaria H7N9 Cina • 2014 Ebola Fattori che favoriscono l'insorgenza di nuove malattie (nuove zoonosi) -Crescita della popolazione umana -Aumento del numero di animali -Deforestazione -Promiscuità animali/uomo in condizioni igieniche scadenti -Globalizzazione dei commerci -Cambiamenti climatici Crescita della popolazione umana mondiale • Maggiore richiesta di alimenti di origine animale, aumento degli animali da reddito Superati i 7 miliardi a fine 2011, l'ONU stima per il 2040 una popolazione mondiale di 9 miliardi. Crescita di 200.000 individui/giorno Allevamenti intensivi Deforestazione e maggiori contatti fauna selvatica animali domestici uomo L’incremento della popolazione umana aumenta la pressione sull’uso della terra La deforestazione di aree naturali espone uomo e animali domestici a nuovi patogeni presenti nelle popolazioni selvatiche Promiscuità animali/uomo in condizioni igieniche scadenti Globalizzazione • Movimenti di persone, animali e cose • Globalizzazione del commercio Globalizzazione e influenza aviaria Importanza dei mercati di animali vivi nella trasmissione di nuove malattie infettive Ques& conce* sono riassun& nel rapporto FAO 2013 sui cambiamen& nell’allevamento del bes&ame Crescita della popolazione umana, espansione dell'agricoltura, crescita degli animali da reddito e commercio mondiale, hanno modificato le modalità con le quali le malattie emergono, passano da una specie all’altra e si diffondono Oltre Il 70% delle nuove malattie infettive, emerse nella popolazione umana negli ultimi decenni, sono state trasmesse dagli animali all’uomo che alla ricerca di maggiori quantità di alimenti di origine animale ha incrementato notevolmente l’allevamento di animali da reddito. Nella spinta a produrre più cibo l’uomo ha sottratto vaste aree, allo stato naturale per ricavarne terreni agricoli e pascoli, mettendo se stesso e i suoi animali in contatto con malattie della fauna selvatica. Il movimento mondiale di persone di animali, di prodotti di origine animale e di merci fornisce agli agenti infettanti nuove possibilità di diffondersi. Incremento demografico, povertà e inadeguatezza dei sistemi sanitari contribuiscono alla insorgenza di nuove malattie. Per questo è importante che le malattie siano rapidamente diagnosticate e combattute nei Paesi dove si manifestano, anche se si tratta di Paesi a basso reddito. Cambiamenti climatici e malattie trasmesse da insetti • Gli insetti sono trasmettitori di molte malattie infettive dell’uomo e degli animali • La riproduzione degli insetti è influenzata da fattori climatico/ambientali • I cambiamenti climatico/ambientali modificano l’epidemiologia delle malattie trasmesse da insetti Cambiamenti climatici in Europa L’Agenzia ambientale europea ha documentato la vulnerabilità dell’Europa, (mediterranea, sud-orientale e centrale) ai cambiamenti climatici Temperature w Situazione – L’Europa si sta riscaldando oltre la media mondiale. Le temperature medie sono aumentate particolarmente in inverno w Previsione – si prevede che dal 1990 al 2100, la temperatura media globale aumenterà da 1,4° a 5,8 °C, ma per l’Europa (in assenza di misure di prevenzione) l’incremento potrà essere da 2° a 6°C Precipitazioni w Situazione – precipitazioni annuali nell’ultimo secolo: nord Europa (dal 10% al 40 % più umida) sud Europa (20 % più secca) w Previsione – incremento di precipitazioni annuali (1% - 2 % per decade) nel nord e diminuzione (1 % per decade) al sud Cambiamenti climatici in atto e malattie virali trasmesse da insetti w Estensione verso nord degli areali di alcuni insetti (trasmissione in zone più estese) w Aumento del numero di insetti (trasmissione più facile e frequente) w Periodi di attività degli insetti più lunghi (trasmissione per più tempo) w Più virus trasmessi da insetti, in aree sempre più estese, per periodi sempre più lunghi Salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, in un mondo sempre più interconnesso, non possono essere viste separatamente, ma nell’ottica di una “Salute globale” “Un mondo, una sola salute” Esempi di virosi emergenti da combattere con approcci di “salute globale” -Influenza aviare -Nuove orbivirosi -Crimean Congo Haemorrhagic Fever -Nuove coronavirosi -Ebola Emergenza influenza aviare • Incremento di frequenza e dimensioni delle epidemie 1959 – 99 (18 epidemie, 23 milioni di capi coinvolti) 2000 – 04 (15 epidemie, 200 milioni di capi coinvolti) • Potenzialità zoonosiche accresciute i sottotipi H5 e H7 hanno infettato l'uomo in molte occasioni nel corso di focolai nel pollame Influenza aviaria da H5N1, casi umani mondiali dal 2003 (16 Paesi) - WHO Casi 694 Decessi 402 Paesi maggiormente coinvolti: -Egitto -Indonesia -Vietnam WHO Influenza at the human-animal interface -2013 primi casi umani in Cina da H7N9 -La malattia nell'uomo può essere grave -Contatti pollame - uomo -Trasmissione interumana non dimostrata, ma non esclusa del tutto 491 Casi di influenza da H7N9 in 16 province cinesi Mala*a emorragica epizoo&ca del cervo (EHD) • Internazionalmente conosciuta come Epizoo&c Hemorragic Disease (EHD), è una delle mala*e più importan& del cervo • Il virus è trasmesso da veIori del genere Culicoides, • descri* casi di infezione nel bovino con quadri clinici simili alla BT Storia e distribuzione • DescriIa 1955 in New Jersey e Michigan • segnalata in USA, Australia, Asia, Africa • 1959 Ibaraki disease mala*a con febbre e stoma&te iden&ficata nel bovino in Giappone e successivamente in Tailandia e Corea (siero&po 2 di EHDV) Dal 2006 virus isolato dal bovino in Israele, Marocco, Algeria, Tunisia, Turchia, USA Aziende situate lungo il confine orientale di Israele lungo la valle del Giordano. Morbilità del 10% -­‐ 40%, bassa mortalità. Nessun caso nei vicini greggi di pecore e capre. Il virus • Orbivirus simile al BTV, si conoscono 7 siero&pi • SpeIro: cervo a coda bianca, cervo mulo, an&lope, cervo a coda nera, cervo rosso, bovino, gli ovini sono rice*vi all'infezione sperimentale • Patogenesi ed epidemiologia simile a BT Aspe* clinici cervo • Forma iperacuta: incubazione di 5-­‐10 giorni (da& sperimentali), febbre, anoressia, abba*mento, difficoltà respiratorie, edemi testa collo, edema e cianosi della lingua, congiun&vite, morte rapida in 36 ore. PM: idropericardio e ascite • forma acuta: erosioni lingua, palato, iper-­‐salivazione, scolo nasale con tracce di sangue, morte in 7-­‐12 giorni. PM: emorragie e fenomeni trombo&ci, cuore, polmone, milza, fegato, intes&no, lesioni erosive su omaso e rumine • forma cronica decorso alcune se*mane si interrompe la crescita dell'unghia, roIura zoccoli zoppia e deperimento graduale. PM erosioni nel rumine Aspe* clinici bovino • Simile alla BT, ridoIa produzione di laIe, anoressia, febbre, dispnea, scolo nasale, salivazione, rigonfiamento della lingua ed erosioni boccali • Israele morbilità 10%-­‐40%, mortalità molto bassa Controllo • Recentemente inserita nella lista OIE • misure preven&ve come per BT, controllo della movimentazione animali e controllo veIori, non sono disponibili vaccini Encefalosi equina Definizione • Malattia esotica virale trasmessa da culicoidi che colpisce equidi e occasionalmente elefanti africani • La malattia si presenta con segni clinici simil-influenzali spesso accompagnati da sintomi neurologici • L’andamento può variare da subclinico fino a iperacuto Storia e diffusione • Descritta nel 1967 in Sud Africa (sintomi neurologici congestione ed edema cerebrale, no lesioni di encefalite virale) • Presente allo stato endemico in Sud Africa, focolai in Botswana e Namibia • 2008-09 segnalazione in Israele Eziologia • Orbivirus della famiglia Reoviridae • Sette sierotipi, alcune affinità antigeniche con virus AHS, differenze di patogenicità fra sierotipi • Infetta equidi (cavalli, asini, zebre) segni clinici più evidenti in cavalli e in soggetti anziani, occasionalmente isolato da elefanti africani con episodi febbrili Epidemiologia • Malattia non contagiosa a trasmissione vettoriale, cicli di trasmissione fra equidi e culicoidi (vettori biologici), picchi di incidenza stagionale, trasporto di insetti con il vento, influenza del clima Epidemiologia • In zebre e asini infezione in forma asintomatica (portatori del virus). Dove si registrano frequenti focolai nei cavalli presenza di popolazioni numerose di asini e/o zebre Patogenesi • Simile a quella di altri orbivirus • Tropismo per endoteli vasali, danni prevalenti al sistema vascolare in vari organi compreso fegato e SNC Aspetti anatomo-clinici • Incubazione di 1 settimana, malattia spesso subclinica • Febbre, abbattimento, anoressia, mucose congeste ed itteriche • Edema palpebrale, peribuccale, delle fosse sopraorbitali o dell’intera testa, dispnea, epistassi, petecchie sulla mucosa congiuntivale e segni di interessamento cardiaco • Aborto nel 5 % delle fattrici (5°-6°mese) Aspetti anatomo-clinici • Morte solitamente preceduta da sintomatologia nervosa e respiratoria, e segni di scompenso cardiocircolatorio • Lesioni: edema polmonare, idropericardio, epatomegalia, splenomegalia, petecchie emorragiche su sierose, iperemia parte ghiandolare dello stomaco, congestione ed edema cerebrale Diagnosi differenziale • Peste equina (edemi, ma mortalità più elevata • Piroplasmosi (febbre,cachessia,ittero) • malattie virali del SNC (rabbia, rinopolmonite, WND, malattia di Borna, encefaliti virali americane • malattie infettive abortigene, rinopolmonite, arterite virale, salmonellosi Diagnosi di laboratorio • Test virologici e sierologici su animali vivi (sangue con e senza anticoagulante) post mortem (milza fegato polmone cervello) • Diretta: isolamento virale e PCR • Indiretta: ELISA e SN Controllo • Non sono ancora disponibili vaccini, • tenere sotto controllo i vettori, uso di sostanze repellenti, ricovero in scuderie protette da zanzariere a maglia fine, in particolare all’alba e al tramonto Crimean Congo Haemorrhagic Fever (CCHF) Definizione -Zoonosi virale trasmessa da zecche (Hyalomma), si presenta nell’uomo come febbre emorragica (tassi di letalità 10% 50%) negli animali in forma asintomatica - Trasmissione animali-uomo e interumana - Nelle aree infette l’infezione è frequente negli animali e sporadica nell’uomo con piccoli focolai circoscritti in comunità a rischio. Storia Descritta in Crimea nel 1944, nel 1969 si scoprì che lo stesso virus era stato responsabile di malattia analoga identificata in Congo nel 1956. Inserita fra le malattie della lista dell’OIE che colpiscono più specie animali. Diffusione geografica Segnalata in diversi paesi africani, Medio Oriente, Asia. Europa: presente in Bulgaria, 1568 casi umani dal 1953 al 2008),Grecia (2008), Albania (2001 e 2003), Kosovo (2001), Turchia (6300 casi umani dal 2002 in Anatolia), Ucraina, dal 2009 segnalata in Georgia, Kazakistan, Tajikistan, Iran, e Pakistan Diffusione geografica In condizioni climatiche favorevoli (aumento temperatura, diminuzione delle precipitazioni) le aree di attività del vettore (Hyalomma marginatum) possono espandersi ulteriormente verso le zone settentrionali del Mediterraneo Eziologia w Nairovirus della famiglia Bunyaviridae w non evidenziate differenze antigeniche sostanziali fra isolati virali, ma differenze genetiche fra stipiti di diversa origine geografica w Infetta ampia gamma di domestici e selvatici, (bovini, pecore, capre, lepri, ricci, cani, topi, struzzi) Epidemiologia w Zecche del genere Hyalomma sono vettori biologici (trasmissione transovarica, transtadiale). Nel contesto europeo H. marginatum e H.anatolicum w cicli di trasmissione animali – zecche w Piccoli mammiferi roditori, lepri,ricci, infestati da zecche immature, importanti come ospiti amplificatori dell’infezione w Ruminanti domestici, viremici per circa una settimana Trasmissione all’uomo w Tramite morso di zecche, contatti con sangue o tessuti di animali infetti (categorie a rischio, allevatori, macellatori, veterinari) che si infettano tramite lesioni della pelle, ingestione, aerosol w trasmissione inter-umana contatti con sangue, liquidi biologici (sanitari) w Consumo latte crudo Infezione nell’uomo Incubazione (2-6 gg) Fase pre-emorragica: febbre, tachicardia, mialgie diffuse, emicrania, fotofobia, nausea, dolori addominali, epatomegalia, linfoadenopatia, cambiamenti di umore Infezione nell’uomo Fase emorragica: arrossamenti cutanei, petecchie emorragiche, ecchimosi, ematemesi, epistassi, sanguinamento delle gengive, melena, ematuria, insufficienza epato-renale e polmonare. Mortalità 30% nella seconda settimana di malattia Infezione negli animali w Ad eccezione dei topini neonati, tutti gli altri animali contraggono una infezione asintomatica w Lieve ipertermia unico segno clinico in pecore e bovini infettati sperimentalmente w Non si osservano lesioni Diagnosi laboratorio nell’uomo w Eseguire in laboratori BSL4 w isolamento da sangue su cellule Vero e BHK 21 w ricerca antigeni w RT-PCR w ricerca anticorpi IgM e IgG in ELISA Diagnosi di laboratorio negli animali w Virologica: vedi uomo w Sierologica: informazioni sulla circolazione del virus negli animali, sorveglianza w IgG ELISA identifica gli animali che hanno contratto l’infezione, rimangono sieropositivi per tutta la vita w In aree endemiche sieroprevalenza ruminanti domestici elevata (30%-50%) Prevenzione nell’uomo w In zone endemiche evitare morso di zecche e contatto con sangue e tessuti infetti (misure supplementari per personale a rischio occupazionale) w sconsigliato consumo di latte crudo w misure biosicurezza per il personale sanitario w Nessun vaccino commerciale Prevenzione negli animali w Trattamento degli animali contro infestazione da zecche (immersione irrorazione) w ruminanti domestici e struzzi nella stagione a rischio, e prima del trasporto e della macellazione w Nessun vaccino per gli animali Middle East Respiratory Syndrome (sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus) Causata dal MERS-CoV segnalata in Arabia Saudita nel 2012, attualmente 956 casi confermati e almeno 351 morti Giordania, Libano, Yemen, Kuwait, Oman, Qatar, Egitto Casi sporadici in Asia, Nord Africa, Nord America, Europa (Italia, Olanda, Grecia, Francia, Germania, Spagna) a seguito di viaggi in Medio Oriente MERS-CoV Genere coronavirus sottogenere betacoronavirus Probabile sorgente animale pipistrelli e dromedari (per contatto e latte) Nel dromedario nessuna patologia solo sintomi respiratori nei giovani, sieroprevalenza ed isolamento del virus (99% identità con isolati virali umani Trasmissione interumana Interesse veterinario (OIE, FAO) 1. Studi epidemiologici (caso controllo sull'origine dell'infezione dei casi umani primari), fattori di rischio (come il virus dai dromedari passa all'uomo), analisi genetica degli isolati virali 2. Studi sull'infezione negli animali, infezioni sperimentali per valutare l'escrezione di MERSCoV da dromedari e altri animali 3. Verifica dell'accuratezza dei test diagnostici negli animali Porcine epidemic diarrhea - PED (diarrea epidemica del suino) -Malattia caratterizzata da grave enterite, vomito, diarrea, disidratazione e alta mortalità da coronavirus vicino al virus della TGE -Identificata nel 1971 in UK si è diffusa in Europa, Asia e nel 2013 segnalata in USA e nel 2014 in Messico -In USA identificata una variante virale meno virulenta vicina agli stipiti cinesi Nuovo coronavirus suino - A maggio è stato segnalata in Canada la presenza del Swine Delta Coronavirus (SDCV) un nuovo coronavirus già identificato a Hong Kong nel 2012 e successivamente negli USA - Anche SDCV è responsabile di diarrea nei suinetti - La denuncia dell’infezione è ora obbligatoria in Canada che ha varato un piano di controllo per le coronavirosi suine (TGE, PED e SDCV) “Alberta Swine Enteric Coronavirus Disease Control Plan” Emergenza Ebola Decorso dell'epidemia hIp://apps.who.int/ebola Situazione aggiornata hIp://apps.who.int/gho/data/view.ebola-­‐ sitrep.ebola-­‐summary-­‐latest?lang=en Nuovi strumenti per combattere le virosi emergenti • Nuove tecniche diagnostiche e nuove apparecchiature diagnostiche • Nuovi vaccini: la moderna vaccinologia ha permesso di raggiungere un buon equilibrio fra innocuità ed efficacia dei vaccini • Nuove sostanze terapeutiche • Applicazioni dell’informatica: raccolta, analisi e trasmissione di informazioni sulle malattie in tempi rapidi • Divulgazione delle informazioni tramite data base delle organizzazioni internazionali, sistemi di allerta rapidi, veterinaria internazionale • Nuove tecnologie di identificazione degli animali associate a sistemi informatici di gestione dati • Anagrafe degli animali, utili per: emergenze sanitarie, campagne di prevenzione, tracciabilità degli alimenti di origine animale