HOME SPETTACOLI & RECENSIONI ARTICOLI NEWS TEATRI ARTISTI COMPAGNIE INTERVISTE FOTO DI SCENA VIDEO REDAZIONE COMMENTI Nazionale | Roma | Milano | Marche | Toscana | Campania | Piemonte | > Articoli PIEMONTE CERCA 25-­10-­2015 Tre sorelle, l'opera della disillusione di Anton Cechov. Negli Articoli Nel sito a cura di Cecilia Allegra Stampa Condividi Torino: al teatro Astra, da martedì 27 ottobre a domenica 8 novembre 2015, prima nazionale per il dramma cechoviano diretto da Emiliano Bronzino. Condividi su Facebook Username: Password: Tre sorelle Di "Anton Cechov" Con "Alberto Onofrietti " "Marcella Favilla" Regia "Emiliano Bronzino" Dopo lo Zio Vanja sempre prodotto dalla Fondazione TPE, Emiliano Bronzino ritorna nuovamente a Cechov con Tre sorelle di pochi anni precedente l'ultimo dramma, Il giardino dei ciliegi: l’affezione del giovane regista per l’autore russo deriva dalla peculiarità tutta cechoviana di inventare storie che paiono statiche, bloccate in un istante temporale che non sembra poter essere mai superato. In Tre sorelle, infatti, il vero protagonista è il tempo: il tempo del ricordo sprofondato in una Mosca onirica, espressione di tutti i desideri e immagine di quel futuro che i personaggi non riescono a concretizzare, e il tempo presente vissuto come una ripetizione senza fine di rituali quotidiani privi di senso che gettano i personaggi in un insidioso torpore. Le tre sorelle Prozorov, Olga, Masa e Irina, sognano un impiego migliore e una vita più soddisfacente, ma vedono infrangersi le loro speranze finché non giungono alla consapevolezza che il grigio destino che le attende deve essere accettato con disillusione, senza interrogarsi sul suo significato: incarnano ognuna una diversa sfumatura della delusione di chi ha aspettato per una vita intera un cambiamento che non è mai arrivato, catturate in un paradosso per il quale cercano senza posa di adattare la realtà ai propri desideri, mentre saranno proprio questi a doversi piegare alla realtà. “In Tre Sorelle -­ scrive Bronzino -­ ho la netta impressione che i personaggi non esistano, che la storia raccontata alluda a qualcosa d’altro perché nessuno dei momenti salienti della trama avviene in scena, ma sempre fuori scena, in un luogo e in un tempo indefinibile”: protagonista assoluta diventa così l'azione interiore che scaturisce dall’anima dei personaggi non tanto per un'introspezione psicologica o una profonda analisi sociale, quanto per una riflessione esistenziale, universale, che attiene alla realtà della Russia zarista della crisi, priva di una chiara visione del futuro: un insieme di città di provincia, di case di campagna ipotecate, di funzionari squallidi e ufficiali annoiati. E' proprio la vita quotidiana, senza fronzoli o abbellimenti, che secondo Cechov deve rappresentare il teatro dal momento che “la gente per lo più beve, mangia, fa la corte, dice sciocchezze. Dunque bisogna che tutto questo si veda sulla scena”: non a caso per l’assenza di una frontiera netta tra la comicità dei dialoghi quotidiani e l’angoscia di una vita priva di futuro, lo stesso Cechov arrivava a considerare Tre sorelle una commedia, quasi una farsa, piuttosto che una tragedia. Con Alberto Onofrietti, Marcella Favilla, Fiorenza Pieri, Maria Alberta Navello, Maria Laura Palmeri, Stefano Moretti, Orlando Cinque, Riccardo Ripani, Alessandro Meringolo, Vincenzo Paterna, Riccardo De Leo e Gisella Bein, Tre sorelle sarà in scena al teatro Astra per due settimane con biglietti ad Euro 19 ed Euro 14: orari diversificati a seconda del giorno, info e prenotazioni al 011.5634352 o su www.fondazionetpe.it. Entra -­ Registrati SPETTACOLI IN SCENA » ARCHIVIO SPETTACOLI RECENSITI »