Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 9 Macroeconomia: Le regolarità empiriche Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Alcune domande • Da che dipende la disoccupazione? • Da che dipende l’inflazione? Ci sono anche tante altre domande. Per esempio: • Che cosa è il PIL? E perché è importante? • Perché in certi periodi l’attività economica va bene (l’economia cresce), mentre in altri periodi va male (l’economia ristagna)? Sono tutti esempi di domande che riguardano, non un singolo bene, un singolo prezzo o un singolo mercato, ma l’economia nel suo complesso. Sono tutti esempi di domande cui cerca di rispondere la macroeconomia. Reddito e spesa: Il flusso circolare Reddito e spesa: Il flusso circolare (cap 17) Profitti e dividendi Reddito Offrono Lavoro e incassano salari Comprano e vendono beni di investimento Individui Comprano beni Comprano Titoli Domandano Lavoro Lavoro Imprese Beni Offrono Beni Emettono Titoli Titoli (risparmio) PIL: Cos’è e come si calcola Il prodotto interno lordo (PIL) è il valore dei beni e dei servizi prodotti in un paese in un anno, al netto dei beni e dei servizi consumati per produrli, indipendentemente dalla nazionalità di chi percepisce i relativi redditi. Il PIL misura la produzione di nuova ricchezza. È definito come: 1. spesa totale in beni e servizi finali prodotti nel paese in un anno. 2. reddito totale prodotto dai fattori di produzione localizzati nel paese durante un anno. Identità del reddito nazionale (Cap. 18) Reddito aggregato = spesa aggregata • • • Perché due definizioni? In ogni transazione economica la spesa sostenuta dall’acquirente è pari al reddito ricevuto del venditore. Quindi, la somma di tutte le spese è pari alla somma di tutti i nuovi redditi prodotti. PIL nominale e reale • Poiché il PIL è dato dal prodotto prezzo per quantità, occorre sapere se la crescita da un anno all’altro [(PIL2001–PIL2000)/PIL2000)] è dato dalla quantità prodotta o dall’aumento dei prezzi. • Occorre calcolare il PIL nominale (quantità per i prezzi correnti) e il PIL reale (quantità per i prezzi costanti). Calcolo del PIL PIL 2000 2000 2000 2010 2010 2010 prezzo quantità valore prezzo quantità valore arance 2 10 20 4 12 48 mele 4 5 20 5 10 50 Pil Nominale 40 Reddito nominale Reddito reale Yn (2000)=40 Reddito nominale Yr (2000)= 40 Reddito reale Yn (2010)=98 Deflattore PIL 2000 reddito nom/reddito reale 1 Yr (2010)= 64 98 Deflattore PIL 2010 reddito nom/reddito reale 1,53125 PIL nominale = PIL reale x Deflatore PIL inflazione= (Defl 2010 - Defl 2000)/Defl2000 0,53125 tasso di crescita reale (tcr) = (tcr2010 – tcr 2000)/tcr 2000 0,6 tasso di crescita nominale (tcn) = 1,45 tcn è circa = tcr + infl è verificato per piccole variazioni percentuali da un anno all'altro e non dopo 10 anni. Deflatore PIL • Il deflatore del PIL è uno strumento che consente di "depurare" la crescita del PIL dall’aumento dei prezzi. • Il deflatore risulta dal rapporto tra il PIL nominale (quantità per i prezzi correnti) e il PIL reale (quantità per i prezzi costanti). • Esso è inteso come una media ponderata di tutti i prezzi dei beni finali ciascuno “ponderato o pesato” per la quantità. PIL = Spesa aggregata finale Le componenti della spesa aggregata • Consumo (C) • Investimenti (I) • Spesa pubblica ( G) • Esportazioni nette (NX) • PNL = PIL (in economia chiusa) in economia aperta occorre sottrarre al PIL i redditi netti dall’estero. • PNN = PNL – ammortamenti (depauperamento degli impianti da un anno all’altro) • Misura il valore dei beni e servizi prodotti dal nostro sistema economico nazionale. Identità del reddito nazionale • Reddito totale = Y • Spesa totale = C + I + G + NX • quindi: Y = C + I + G + NX Le componenti della spesa aggregata Italia Componenti del PIL, Italia 2001 Consumo (C) 800000 Spesa pubblica (G) 700000 600000 Investimenti (I) 500000 400000 Esportazioni nette (NX) 300000 200000 100000 0 Consumi (C) Spesa pubblica Investimenti (I ) (G) Esportazioni nette (NX) Le componenti della spesa aggregata Stati Uniti 8000 Componenti del PIL, Stati Uniti 2000 Consumo (C) Spesa pubblica (G) 7000 6000 Investimenti (I ) 5000 4000 Esportazioni nette (NX) 3000 2000 1000 0 –1000 Consumo (C) Spesa pubblica (G) Investimenti ( I ) Esportazioni nette (NX) Il prodotto nazionale Definizione: È il valore dei beni e dei servizi prodotti in un paese in un anno, al netto dei beni e dei servizi consumati per produrli. Viene indicato comunemente con la sigla Pil. Il Pil è un indicatore del livello di attività economica di un paese. Il Pil pro capite (Pil diviso per la popolazione) è un indicatore della ricchezza (benessere) di un paese. Nel lungo periodo il Pil tende a crescere. Questo fenomeno è alla base dello “sviluppo economico”. La crescita del Pil non è regolare. Nel breve periodo presenta alti e bassi, secondo caratteristiche fluttuazioni economiche , dette anche “ciclo economico”. Spiegare la crescita e le fluttuazioni del Pil (come anche spiegare la disoccupazione e l’inflazione) è uno dei compiti della macroeconomia. Un esempio di crescita economica 400 300 Pil Trend HP 200 100 Crescita del Pil in Italia (1960=100) 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Fluttuazioni economiche Fluttuazioni del Pil in Italia (scarti rispetto al trend HP) 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Il ciclo economico Boom Boom Boom Boom Recessione Recessione Recessione Recessione Trend Volatilità Trend Shock e propagazione Le fluttuazioni economiche non riguardano soltanto il Pil. Abbiamo visto che anche gli andamenti della disoccupazione e dell’inflazione presentano fluttuazioni. All’origine delle fluttuazioni vi sono, in genere, degli shock, che colpiscono l’economia turbandone l’equilibrio. Ma le fluttuazioni dipendono anche dal modo con cui le economie rispondono agli shock, ossia dai cosiddetti meccanismi di propagazione. I meccanismi di propagazione, le leggi di funzionamento dei sistemi macroeconomici, sono diversi da paese a paese, ma presentano alcune importanti caratteristiche comuni. In questo corso non ci occuperemo dei meccanismi della crescita economica (non ne abbiamo lo spazio) Il prezzo del petrolio 10000 Prezzo del petrolio per l'Italia 1000 100 prezzo in dollari prezzo in lire (euro) prezzo reale 2005 2000 1995 1990 1985 1980 1975 1970 1965 1960 10 Qualche commento L’andamento del prezzo del petrolio è un esempio di shock . I principali episodi: Il primo (1973-74) è un esempio di shock permanente. Il secondo (1978-79) è un esempio di shock persistente. Il terzo (1986) è un esempio di shock (persistente) negativo (è noto come “controshock”). Esistono anche shock temporanei (ce ne è stato uno nel 1991). Negli ultimi anni c’è una tendenza all’aumento. Confrontare questi shock con gli andamenti precedenti. Il grafico illustra i diversi andamenti del prezzo del petrolio in dollari, del prezzo in lire (euro) e del prezzo “reale”, che misura la quantità di beni (di PIL) che occorre spendere per acquistarlo. La disoccupazione (cap 10) Disoccupati (U ): sono il complesso delle persone che vogliono lavorare e non lavorano. Forze di lavoro (NF ): Occupati (N): sono il complesso delle persone che vogliono lavorare. sono il complesso delle persone che lavorano. Disoccupati: U = NF − N Tasso di disoccupazione (u) È la quota (percentuale) dei disoccupati sul totale delle forze di lavoro: U NF − N u= = NF NF N − 1 = NF Le cifre della disoccupazione 14 12 Tasso di disoccupazione Italia - 1960-2005 10 8 6 4 2 2005 2000 1995 1990 1985 1980 1975 1970 1965 1960 0 Regolarità statistiche 1. il tasso di disoccupazione in Italia è cambiato molto nel corso degli anni (quarant’anni fa era assai più basso); 2. registra ampie fluttuazioni in su e in giù (negli ultimi sei anni è diminuito di oltre quattro punti; dal 2009 ad oggi è salito oltre l’11,7%, quello giovanile è oltre il 38,4%. 3. cambia lentamente (“persistenza”), variabile ritardata. È così dappertutto?