schede botaniche - Liceo Artistico Caravaggio

LICEO ARTISTICO CARAVAGGIO
Indirizzo audiovisivo e multimediale
SCHEDE BOTANICHE
Scatti di scienza
all’Orto botanico di Brera
La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo
o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene
messo a fuoco con l’obiettivo.
La fotografia è un esercizio d’osservazione.
Isabel Allende
La classe 3G dell’Indirizzo audiovisivo e
multimediale si è recata nel mese di ottobre
all’Orto Botanico di Brera accompagnata
dalle insegnanti di Scienze naturali e Discipline
audiovisive e multimediali. Per quanto riguarda la
prima materia l’obiettivo era quello di riprendere
gli argomenti di botanica studiati l’anno
precedente e utilizzare i termini appresi per fare
delle schede cartacee descrittive delle piante.
Per la Materia di Discipline multimediali si
trattava di introdurre le basi della fotografia
e lo sviluppo di un negativo digitale. L’uscita è
stata preceduta da un sopralluogo all’Orto in
compagnia della responsabile che ci ha aiutato
a individuare le piante più interessanti che, vista
la stagione, autunno inoltrato, avessero oltre alle
foglie dei fiori o dei frutti.
Nel giorno previsto per l’uscita le condizioni
atmosferiche non erano delle migliori, pioveva e
faceva freddo. Nonostante ciò la luce diffusa era
ottimale per le riprese fotografiche e le gocce di
pioggia hanno impreziosito i soggetti.
Ad ogni studente è stata assegnata una pianta
arborea, erbacea o arbustiva e arrivati all’Orto
Botanico è cominciata una sorta di caccia al
tesoro per trovarla.
Per ogni pianta gli studenti dovevano fare
diversi scatti che mettessero in luce i caratteri
chiave che le contraddistinguono: portamento,
inserimento delle foglie sul fusto, margine fogliare,
morfologia della foglia, tipo di fiore o frutto e nel
caso degli alberi anche la corteccia.
Successivamente in classe durante le ore di
Scienze naturali gli studenti hanno raccontato
alla classe le loro fotografie trovando una
corrispondenza tra i dettagli che avevano
fotografato e la descrizione della pianta sulla
scheda cartacea compilata in precedenza.
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Ed ora sfogliate l’eBook!
• Pteridofite
Agrifoglio cornuto
Begonia
Campanula Grandiflora
Cirsio pannonico o cardo sarretta
Convolvolo comune
• Corbezzolo
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Dalia
Dong-ling-cao
Equiseto
Escolzia
Euforbia rigida
Ginko Biloba
Liriondendrum Tulipifera
• Magniola denudata
• Noce del Caucaso
• Pomo di Sodoma
• Ricino
• Ruchetta selvatica
• Scardaccione selvatico
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Agrifoglio cornuto
SPECIE
Ilex cornuta
FAMIGLIA
Aquifiliaceae
LUOGO D’ORIGINE
Asia-Cina e Corea
DESCRIZIONE
È un arbusto sempreverde, alto fino a 7-8 m e a portamento molto allargato, con
densa ramificazione. Presenta foglie caratteristiche di forma tipicamente rettangolare,
cuoiose, verde lucido e terminanti con 3 robuste spine , due agli angoli e una centrale.
Ha dimorfismo fogliare; le foglie apicali, a differenza di quelle giovani e basali, possono
essere a margine intero e affatto spinose.
Anch’esso dioico, in primavera produce, sui rami di due anni, mazzetti di fiori ascellari,
bianco crema e delicatamente profumati, molto appetiti dagli insetti. In settembre-ottobre le piante femmina maturano i frutti, drupe di forma sferica, rosso brillante, del
diametro di 7-10 mm, assai numerose e persistenti tutto l’inverno sulla pianta.
Più frugale rispetto alla specie europea, mostra una certa tolleranza alle alte temperature e a brevi periodi di siccità, così come a esposizioni vicino al mare, battute da
aria salmastra.
EPOCA DI FIORITURA
Primavera
UTILIZZO
Mostra una elevata tolleranza alla potatura, tanto da essere ampiamente utilizzato
per le siepi e nell’arte topiaria.
Foto e scheda di Marco Pisoni
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Begonia
SPECIE
Begonia grandis
FAMIGLIA
Begoniaceae
LUOGO D’ORIGINE
Cina
DESCRIZIONE
Pianta perenne, invadente e rustica dalle foglie verde oliva ovali con la
pagina inferiore rossa.
Produce dei fiori color rosa carico.
Raggiunge un’altezza massima di 40-50 cm.
EPOCA DI FIORITURA
Da fine agosto a ottobre
UTILIZZO
Vengono utilizzate per bordure, aiuole, vasi e balconi.
Foto e scheda di Sara Gullo
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Campanula Grandiflora
SPECIE
Platycodon Grandiflorus
FAMIGLIA
Campanulaceae
LUOGO D’ORIGINE
Cina, Corea, Giappone, Est Russia
DESCRIZIONE
Cresce fino a 60 cm di altezza e 30 cm di larghezza. È una pianta
erbacea perenne con foglie verdie scuro e fiori blu a fine estate. Una
caratteristica notevole della pianta è il germoglio di fiore che si gonfia
come un palloncino prima di aprirsi completamente.
I cique petali sono fusi insieme in una forma a campana alla base, come i
suoi parenti, le campanule. Ci sono varietà con fiori bianchi, rosa e viola.
EPOCA DI FIORITURA
Autunno
UTILIZZO
In Corea, la pianta è conosciuta come doraji e la sua radice, sia
secca o fresca, è un ingrediente popolare in insalate e piatti della
cucina tradizionale. La campanula cinese è anche usata nella medicina
tradizionale cinese. È inoltre coltivata per ornamento di giardini e
bordure
Foto e scheda di Edward Nunu
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Cirsio pannonico o cardo sarretta
SPECIE
Cirsium pannonicum
FAMIGLIA
Asteraceae
LUOGO D’ORIGINE
Sud-Est Europeo
DESCRIZIONE
La pianta è di tipo erbaceo, perenne e può raggiungere un’altezza di 40 – 80 cm.
La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa; sono piante perennanti per
mezzo di gemme poste al suolo e con fusto allungato ed eretto con poche foglie (non
cespuglioso).
Le foglie sono addensate nella metà inferiore del fusto. Le basali sono lanceolate o
spatolate, a margine denticolato con setole ispide. Le cauline progressivamente ridotte,
tutte setolose nella pagina superiore, la pagina inferiore grigio-tomentosa.
I fiori sono capolini in genere isolati all’apice di un lungo peduncolo, sono racchiusi in un
involucro a forma ovale ricoperto di squame. I fiori sono con corolla roseo-purpurea.
I frutti sono acheni bruno giallastri, con pappo di setole piumose.
EPOCA DI FIORITURA
UTILIZZO
maggio - agosto
Due specie di questo genere (Cirsium oleraceum e Cirsium eriophorum) a volte sono
usate in cucina nei nostri territori: i giovani getti e i ricettacoli possono essere consumati
come i carciofi. I cardi in genere hanno pochissime calorie e richiedono molto tempo sia
per pulirli che per cucinarli. Tra gli altri modi possono essere cucinati gratinati, fritti o messi
sotto olio. In Sardegna si produce un liquore di cardo. Il momento migliore della raccolta è
l’Inverno, periodo durante il quale il cardo raggiunge la maturità.
Foto e scheda di Sofia Stano
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Convolvolo comune
SPECIE
Convolvulus arvensis L.
FAMIGLIA
Convolvulaceae
LUOGO D’ORIGINE
Europa e Asia
DESCRIZIONE
È una pianta erbacea perenne, rampicante o strisciante, può essere lunga
fino a 2 metri. Si arrampica alle altre specie erbacee o alle recinzioni
avvolgendosi ad esse.
Le foglie sono picciolate con lamina astata o sagittata, allungata o
arrotondata.
I fiori hanno calice e corolla entrambi campanulati, la corolla ha un
colore bianco o rosa pallido. Ha antere violacee.
Il frutto è una capsula glabra.
EPOCA DI FIORITURA
Da aprile ad ottobre, dipendendo anche dalle condizioni climatiche.
UTILIZZO
Nella medicina popolare è utilizzato come un lassativo e diuretico.
Foto e scheda di Mikaela Aclan
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Corbezzolo
SPECIE
Arbutus unedo
FAMIGLIA
Ericaceae
LUOGO D’ORIGINE
Mediterraneo occidentale
DESCRIZIONE
è un cespuglio o un piccolo albero sempreverde i cui frutti
maturanonell’anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine
in autunno. La pianta si trova quindi ad ospitare contemporaneamente
fiori e frutti maturi, cosa che la rende particolarmente ornamentale, per
la presenza sull’albero di tre vivaci colori: il rosso dei frutti, il bianco dei
fiori e il verde delle foglie, le quali sono tipiche delle sclerofille; hanno il
margine dentellato e forma lanceolata.
I fiori sono riuniti in pannocchie pendule che ne contengono tra 15 e 20.
Le antere sono di colore rosso intenso con due cornetti gialli.
EPOCA DI FIORITURA
Ottobre e novembre
UTILIZZO
I fiori sono ricchi di nettare, e per questo motivo intensamente visitati
dalle api, se il clima non è già diventato troppo freddo. Dai fiori di corbezzolo si ricava dunque il miele, pregiato per il suo sapore particolarmente amarognolo e aromatico.
Foto e scheda di Chiara Deimann e Sofia Giampaolo
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Dalia
SPECIE
Comprende 35 specie tradizionalmente suddivise in quattro sezioni.
FAMIGLIA
Asteraceae
LUOGO D’ORIGINE
Messico, ma ha avuto una grandissima diffusione in tutta Europa.
DESCRIZIONE
La dalia è una pianta erbacea che forma grosse radici tuberose riunite in
grappoli. Esistono centinaia di varietà di dalia dai fiori più strani o dalle dimensioni particolari. I fiori riuniti in mazzetti possono essere tutti
identici, oppure differire per forma o colore secondo della posizione
che occupano all’interno dell’infiorescenza, come avviene per i fiori delle
margherite. Presenta un fusto eretto, spesso legnoso alla base, di altezza variabile tra i 20 cm e i 2 m, foglie grandi composte, formate da 3-5
foglioline dentate. La varietà “Seattle” produce fiori bicolori di grande
bellezza.
EPOCA DI FIORITURA
Dall’inizio dell’estate all’autunno
UTILIZZO
Per la lunga e copiosa fioritura è molto utilizzata come pianta
ornamentale nei giardini, in vaso sui terrazzi e industrialmente per la
produzione del fiore reciso.
Foto e scheda di Beatrice Vesponi
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Dong-ling-cao (isodon rubenscense)
SPECIE
Blushred rhabdosia
FAMIGLIA
Lamiaceae
LUOGO D’ORIGINE
Cina
DESCRIZIONE
La pianta preferisce condizioni normali: in giardino, con sole e annaffiature regolari.
È un’erbacea perenne. Arbusto alto circa 120 cm , con gambi eretti, numerosi, glabri, di
color grigio-brunastro. È una pianta fogliosa. Presenta piccioli alti tra i 3-5 cm, le foglie
sono a lama ovale a rombico ovale, sono ghiandolari, presentano vene laterali a 3 o
4 accoppiate, sono di colore verde scuro pallido. Le foglie dalla fioritura, tendono ad
appassire cominciando da quelle più basse.
Calice tubolare-campanulato, leggermente curvo densamente pubescente, di color
grigio, ghiandolare. La fruttificazione avviene tra agosto e novembre: presenta il calice
dilatato. Corolla di fiori femminili,pubescenti, ghiandolari, di un colore che presenta
tutte le sfumature del viola. Stami sporgenti oltre le parti circostanti. Presenta dadi
brunastri triangolari, ovoidali, glabri.
EPOCA DI FIORITURA
Luglio - ottobre
UTILIZZO
L’estratto pianta intera ha dimostrato di essere anti-neoplastico, hanno una certa attività contro vari tipi di cancro e di essere di scarsa tossicità senza effetti segnalati ormonali. L’ erba migliora la digestione; inibisce la crescita del cancro alla prostata, al seno e
l’angiogenesi, sviluppo di nuovi vasi sanguigni a partire da altri già esistenti.
Foto e scheda di Giada Sconza
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Equiseto
SPECIE
Equisetum arvense
FAMIGLIA
Equisetaceae
LUOGO D’ORIGINE
Emisfero boreale
DESCRIZIONE
Pianta perenne erbacea che cresce in ambienti caratterizzati da una forte
umidità del suolo. L’altezza media varia da 10 a 60 cm.
Il fusto ha una parte ipogea ed epigea.
Quest’ultima è di colore verde quindi fotosintetico.
È fortemente scanalato longitudinalmente, le foglie sono poco
significative e formano una sorta di guaina attorno al fusto.
EPOCA DI FIORITURA
Appartengono alla divisione delle Pteridofite quindi non produce fiori.
UTILIZZO
Contribuisce al “metabolismo dell’osso” e favorisce la remineralizzazione
dei tessuti duri come unghie e capelli.
Inoltre è capilloprotettore per la sua astringenza sui vasi sanguigni e la
sua propietà cicatrizzante lo rende un ottimo riparatore tissutale.
Foto e scheda di Diletta Mancadori
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Escolzia
SPECIE
Escholzia californica
FAMIGLIA
Papaveraceae
LUOGO D’ORIGINE
Arizona, California e Oregon
DESCRIZIONE
È una pianta erbacea perenne coltivata come annuale. Ha fusti prostrati che si
allargano a formare dei cespugli alti 40-50 cm, di colore verde glauco, con foglie
eleganti, alterne, picciolate, frastagliate di colore verde cinerino, portanti fiori singoli,
con 4 petali obovati liberi, di colore bianco, giallo o arancio, con varietà di colore
tendente al rosso vivo.
semi, piccoli e numerosissimi, sono contenuti in un baccello lungo 4-5 cm.
EPOCA DI FIORITURA
Estate
UTILIZZO
La pianta veniva utilizzata dalle popolazioni native d’America che consumavano i
germogli di escolzia scottati su pietre roventi, per combattere il mal di testa.
Da circa un decennio ha il ruolo di pianta medicinale per le sue proprietà sedative.
La droga è costituita dalla parte aerea, dalla pianta intera o dalle sole radici.
Viene impiegata come ipnotico e sedativo nei casi di insonnia in quanto migliora
la qualità del sonno senza dare assuefazione. I principi attivi sono contenuti
soprattutto nel lattice arancione, localizzato nei fiori e nelle radici.
Foto e scheda di Valentina Scialpi
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Euforbia rigida
SPECIE
Euphorbia rigida
FAMIGLIA
Euphorbiaceae
LUOGO D’ORIGINE
Portogallo, Italia (sud), Grecia, Crimea.
DESCRIZIONE
Pianta erbacea perenne,cespugliosa,dal portamento compatto e di forma regolare
alta circa 40 cm, che come tutte le euphorbie contiene un latice bianco tossico.
I rametti sono rigidi, con foglie piatte grigio-azzurre.
I fiori sono brattee colorate di giallo.
In inverno la pianta varia di colore prendendo toni rosso-violacei. Supera inverni
rigidi con temperature minime di -15°c.
EPOCA DI FIORITURA
Estate
UTILIZZO
Il latice presente nella pianta possiede proprietà soporifere ed è utilizzato nella
pesca di frodo soprattutto delle anguille.
Le piante raccolte vengono sminuzzate ed immerse in un contenitore d’acqua dove
esse liberano il latice.
L’emulsione di acqua e latice viene quindi riversata nel fiume dove i pesci attoniti
per effetto della droga, possono essere facilmente recuperati.
Questo tipo di pesca è considerato illegale in quanto provoca la morte di tutta la
piccola fauna presente nello specchio d’acqua.
Foto e scheda di Letizia Carapella
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Gingko biloba
SPECIE
Gingko biloba
FAMIGLIA
Ginkgoaceae
LUOGO D’ORIGINE
Cina
DESCRIZIONE
È una pianta arborea dioica che raggiunge un’altezza di 30-40 m, chioma
larga fino a 9 m, piramidale nelle giovani piante e ovale negli esemplari
più vecchi.
Ha foglie decidue, di 5-8 cm, lungamente picciolate a lamina di colore
verde chiaro. In autunno assumono una colorazione giallo vivo molto
decorativa, dalla forma tipica a ventaglio (foglia labelliforme) leggermente
bilobata e percorsa da un numero elevato di nervature dicotome. La
morfologia fogliare varia a seconda della posizione e dell’età. È un albero
antichissimo, per questo è considerato un fossile vivente.
EPOCA DI FIORITURA
Primavera (Gimnosperma che produce strutture analoghe ai coni)
UTILIZZO
Viene coltivata industrialmente in Europa, Giappone, Corea e Stati Uniti
per l’utilizzo medicinale delle sue foglie.
Anche utilizzata come pianta ornamentale in parchi e giardini grazie alla
notevole resistenza agli agenti inquinanti.
Foto e scheda di Gaia Sirio
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Albero dei tulipani
SPECIE
Liriondendrum tulipifera
FAMIGLIA
Magnogliaceae
LUOGO D’ORIGINE
Nordamerica
DESCRIZIONE
Albero a forma conica che raggiunge altezze di 20-30 metri con fusto
generamente diritto. La corteccia è liscia, foglie palmate con 4 lobi e
lungo picciolo. In autunno assumono una colorazione giallo-oro. I fiori
che ricordano i tulipani con 6 petali verde giallo con una striscia arancio
vicino alla base, frutti simili a delle pigne marroni portate all’estremità dei
rami..
EPOCA DI FIORITURA
Maggio - Luglio
UTILIZZO
Pianta ornamentale in parchi e giardini, impiegata soprattutto in Europa
centrale.Viene usata per la realizzazione di mobili, strumenti musicali
nell’industria cartaria.
Foto e scheda di Maria Chiara Manini
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Magniola denudata
SPECIE
Magniolia denudata
FAMIGLIA
Magnoliaceae
LUOGO D’ORIGINE
Cina centrale e orientale
DESCRIZIONE
Piccolo albero a foglie caduche, che può presentare portamento
arbustivo. Fittamente ramificato e dalla chioma espansa, può raggiungere
i 15m di altezza. Ha foglie obovate, lunghe 15cm e larghe 8cm.
La corteccia è caratterizzata da un colore scuro mentre le foglie sono
verdi brillanti. In primavera la pianta produce dei fiori con colori che
variano dal bianco puro, l’avorio o il crema, di 10-16 cm con fragranza di
limone.
EPOCA DI FIORITURA
Primavera
UTILIZZO
Pianta ornamentale
Foto e scheda di Lorenzo Placidi
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Noce del Caucaso
SPECIE
Pterocarya fraxinifolia
FAMIGLIA
Juglandaceae
LUOGO D’ORIGINE
È una pianta originaria del Caucaso e dell’Iran del nord. È stata introdotta
in Europa all’inizio del XIX secolo.
DESCRIZIONE
Può raggiungere i 30 metri di altezza e presenta una chioma espansa in orizzontale
color verde intenso. Negli esemplari giovani la scorza della corteccia è liscia e
grigiastra; in seguito si screpola longitudinalmente e diventa brunastra. Le foglie
composte sono decidue, alterne, imparipennate con margine seghettato, lunghe fino a
30-50 cm. È una pianta monoica: i fiori maschili sono piccoli e disposti in spighe lineari
lunghe fino a 10 cm; quelli femminili sono riuniti in amenti verdastri penduli lunghi
fino a 50 cm; questi ultimi sono provvisti di una corolla che dopo l’impollinazione si
accresce basalmente fino ad avvolgere il frutto (diclesio), che maturo possiede due
brevi ali coriacee che ne facilitano la dispersione. Formano così delle spighe pendenti
che persistono a lungo sulla pianta.
EPOCA DI FIORITURA
Primaverile - estiva.
UTILIZZO
ll suo legno leggero e resistente è molto apprezzato per la costruzione
di mobili. In Europa è apprezzata come pianta ornamentale e viene molto
impiegata nei parchi.
Foto e scheda di Giulia Siclè
Altre immagini
di Pterocarya fraxinifolia
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Pomo di Sodoma
SPECIE
Solanum linnaeanum
FAMIGLIA
Solanaceae
LUOGO D’ORIGINE
Sudafrica
DESCRIZIONE
È una specie a portamento arbustivo che può raggiungere i 2 m di
altezza. Sul fusto e sui rami, ma anche sui peduncoli delle foglie e dei
frutti, sono presenti robuste spine.
Le foglie, plurilobate, sono di colore verde brillante sulla pagina
superiore, con venatura centrale più chiara e rilevata. I fiori, di colore
viola, sono riuniti in infiorescenze a corimbo; ciascun fiore presenta 5
petali con parte apicale sfrangiata.
I frutti sono delle bacche tondeggianti di colorazione verde screziata di
bianco; gialla a maturazione. I semi sono di colore bruno.
EPOCA DI FIORITURA
Da maggio a novembre.
UTILIZZO
Le bacche sono tossiche. Contengono solanina, un alcaloide tossico.
Può esserer usata come portainnesto per pomodori, essendo resistente
a siccità e agenti patogeni.
Foto e scheda di Sabrina Strafella
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Pteridofite
SPECIE
Woodwardia Radicans
FAMIGLIA
Equisetales
LUOGO D’ORIGINE
Sono le prime piante con un vero e proprio cormo, sono comparse nel
Paleozoico (1.600.000 anni fa).
DESCRIZIONE
Queste piante sono cormofite: sono costituite da un fusto, vere radici e foglie, e
posseggono un sistema vascolare. Sono infatti le prime piante terrestri che hanno
cominciato a differenziare un sistema di trasporto dei fluidi, permettendo così un
ulteriore accrescimento in altezza a differenza delle Briofite (muschi) che non sono
riuscite ad affrancarsi totalmente dalla vita acquatica. Molte felci possiedono foglie
vere e proprie (megafili) a lamina intera o spesso pennata, detti “fronde”.
Le fronde sono provviste di numerose nervature e,nello stadio giovanile, si
presentano arrotolate all’apice. Le foglie portano sulla pagina inferiore parecchi
sporangi spesso riuniti in gruppi detti sori. Le felci moderne sono suddivise in
due gruppi: le felci esporangiate e le felci leptosporangiate, sulla base del tipo di
sporangio.
EPOCA DI FIORITURA
-
UTILIZZO
La felce ha comprovate proprietà curative: è per esempio indicata nel
trattamento delle infiammazioni,dei reumatismi e della gotta.
Foto e scheda di Clarissa Musti
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Ricino
SPECIE
Ricinus communis
FAMIGLIA
Euphorbiaceae
LUOGO D’ORIGINE
Africa tropicale
DESCRIZIONE
Il ricino si presenta sotto forma di una pianta erbacea o arborescente, annua o perenne
secondo le condizioni climatiche della regione. Ha un’altezza media di 2-3 metri fino a
raggiungere i 10 metri nel suo paese di origine. Ha foglie palmato-lobate (da 5 a 12 lobi)
con bordo dentato, verdi o rosse, palmate, verticillate e caduche. Alcune varietà ornamentali
hanno le foglie con la faccia inferiore ed il picciolo colorati di rosso. Il Ricino è una pianta
monoica con i fiori raggruppati a grappoli in un’infiorescenza sulla cui parte basale sono
collocati quelli maschili mentre i fiori femminili si trovano nella parte alta. I frutti consistono
in capsule spinose, costituite da tre valve, che a maturazione si aprono liberando tre semi
di circa 1 cm. Il seme è lucente marmorizzato di rosso o di bruno; presenta una linea
sporgente sulla faccia ventrale, e si diffonde ad opera di insetti, ed in particolar modo
tramite le formiche.
EPOCA DI FIORITURA
Estate
UTILIZZO
L’olio di ricino contiene l’acido ricinoleico che altera la mucosa intestinale e provoca grosse
perdite di acqua ed elettroliti (sali minerali) per cui svolge un’azione purgativa intensa ed
irritante. Erodoto ed altri antichi viaggiatori hanno annotato l’uso di olio di ricino per le
lampade e per ungere il corpo. Anche in India l’uso dell’olio di ricino risale fino al 2000 a.C.
per le lampade e come lassativo.
Foto e scheda di Edoardo Bologna
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Ruchetta selvatica
SPECIE
Diplotaxis tenuifolia
FAMIGLIA
Brassicaceae
LUOGO D’ORIGINE
Originaria dell’Europa centrale, in tutt’Italia è una specie diffusa
e comune che cresce spontanea.
DESCRIZIONE
Pianta perenne, raramente fiorente al primo anno, il portamento è
a cespuglio, alta fino a mezzo metro. I fiori sono composti da quattro
sepali giallo-verdastri e quattro petali di colore giallo intenso.
Le foglie sono pennate, carnose, più o meno profondamente incise,
irregolarmente dentate e di colore verde scuro. Il frutto è una siliqua:
dritto, piatto e lungo fino a cinque centimetri.
I semi sono disposti su due file.
EPOCA DI FIORITURA
Da maggio ad ottobre, talvolta tutto l’anno.
UTILIZZO
Questa pianta si impiega per infusi con proprietà diuretiche. In passato
nella medicina famigliare si usava preparare con foglie e fiori un linimento
per ungere il ventre di bambini affetti da vermi.
Foto e scheda di Adheira Bosco
SCHEDA BOTANICA
NOME COMUNE
Scardaccione selvatico, Cardo
SPECIE
Dipsacum fullonum L.
FAMIGLIA
Caprifoliaceae
LUOGO D’ORIGINE
Paesi del Mediterraneo
DESCRIZIONE
Pianta biennale, con robusta radice, fusti eretti, tubulosi, solcati,
con spine molli, raggiunge i 2 m di altezza. Le foglie basali in rosetta
presentano spine sulla nervatura centrale, sulla pagina inferiore e a volte
anche su quella superiore.
Le foglie sono opposte, saldate a due a due alla base, lanceolate larghe.
I fiori biancastri, o color malva, sono riuniti in capolini ovali.
I frutti sono piccoli acheni di forma allungata.
EPOCA DI FIORITURA
Giugno, Luglio e Agosto.
UTILIZZAZIONE
Gli vengono attribuite proprietà diuretiche, depurative, sudorifere,
aperitive. Usato per trattare acne, malattie della pelle, contro l’orzaiolo,
come tonico epatico.
Foto e scheda di Licia Campion
Altre immagini della pianta Dipsacus Fullonum
Foto e scheda di Licia Campion
LICEO ARTISTICO CARAVAGGIO
Indirizzo audiovisivo e multimediale
Classe 3G
SCIENZE NATURALI
Prof.ssa Flavia Bruno
DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI
Prof.ssa Cristina Magnaghi