LICEO ARTISTICO CARAVAGGIO Indirizzo audiovisivo e multimediale SCHEDE BOTANICHE Scatti di scienza all’Orto botanico di Brera La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio d’osservazione. Isabel Allende La classe 3G dell’Indirizzo audiovisivo e multimediale si è recata nel mese di ottobre all’Orto Botanico di Brera accompagnata dalle insegnanti di Scienze naturali e Discipline audiovisive e multimediali. Per quanto riguarda la prima materia l’obiettivo era quello di riprendere gli argomenti di botanica studiati l’anno precedente e utilizzare i termini appresi per fare delle schede cartacee descrittive delle piante. Per la Materia di Discipline multimediali si trattava di introdurre le basi della fotografia e lo sviluppo di un negativo digitale. L’uscita è stata preceduta da un sopralluogo all’Orto in compagnia della responsabile che ci ha aiutato a individuare le piante più interessanti che, vista la stagione, autunno inoltrato, avessero oltre alle foglie dei fiori o dei frutti. Nel giorno previsto per l’uscita le condizioni atmosferiche non erano delle migliori, pioveva e faceva freddo. Nonostante ciò la luce diffusa era ottimale per le riprese fotografiche e le gocce di pioggia hanno impreziosito i soggetti. Ad ogni studente è stata assegnata una pianta arborea, erbacea o arbustiva e arrivati all’Orto Botanico è cominciata una sorta di caccia al tesoro per trovarla. Per ogni pianta gli studenti dovevano fare diversi scatti che mettessero in luce i caratteri chiave che le contraddistinguono: portamento, inserimento delle foglie sul fusto, margine fogliare, morfologia della foglia, tipo di fiore o frutto e nel caso degli alberi anche la corteccia. Successivamente in classe durante le ore di Scienze naturali gli studenti hanno raccontato alla classe le loro fotografie trovando una corrispondenza tra i dettagli che avevano fotografato e la descrizione della pianta sulla scheda cartacea compilata in precedenza. • • • • • Ed ora sfogliate l’eBook! • Pteridofite Agrifoglio cornuto Begonia Campanula Grandiflora Cirsio pannonico o cardo sarretta Convolvolo comune • Corbezzolo • • • • • • • Dalia Dong-ling-cao Equiseto Escolzia Euforbia rigida Ginko Biloba Liriondendrum Tulipifera • Magniola denudata • Noce del Caucaso • Pomo di Sodoma • Ricino • Ruchetta selvatica • Scardaccione selvatico SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Agrifoglio cornuto SPECIE Ilex cornuta FAMIGLIA Aquifiliaceae LUOGO D’ORIGINE Asia-Cina e Corea DESCRIZIONE È un arbusto sempreverde, alto fino a 7-8 m e a portamento molto allargato, con densa ramificazione. Presenta foglie caratteristiche di forma tipicamente rettangolare, cuoiose, verde lucido e terminanti con 3 robuste spine , due agli angoli e una centrale. Ha dimorfismo fogliare; le foglie apicali, a differenza di quelle giovani e basali, possono essere a margine intero e affatto spinose. Anch’esso dioico, in primavera produce, sui rami di due anni, mazzetti di fiori ascellari, bianco crema e delicatamente profumati, molto appetiti dagli insetti. In settembre-ottobre le piante femmina maturano i frutti, drupe di forma sferica, rosso brillante, del diametro di 7-10 mm, assai numerose e persistenti tutto l’inverno sulla pianta. Più frugale rispetto alla specie europea, mostra una certa tolleranza alle alte temperature e a brevi periodi di siccità, così come a esposizioni vicino al mare, battute da aria salmastra. EPOCA DI FIORITURA Primavera UTILIZZO Mostra una elevata tolleranza alla potatura, tanto da essere ampiamente utilizzato per le siepi e nell’arte topiaria. Foto e scheda di Marco Pisoni SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Begonia SPECIE Begonia grandis FAMIGLIA Begoniaceae LUOGO D’ORIGINE Cina DESCRIZIONE Pianta perenne, invadente e rustica dalle foglie verde oliva ovali con la pagina inferiore rossa. Produce dei fiori color rosa carico. Raggiunge un’altezza massima di 40-50 cm. EPOCA DI FIORITURA Da fine agosto a ottobre UTILIZZO Vengono utilizzate per bordure, aiuole, vasi e balconi. Foto e scheda di Sara Gullo SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Campanula Grandiflora SPECIE Platycodon Grandiflorus FAMIGLIA Campanulaceae LUOGO D’ORIGINE Cina, Corea, Giappone, Est Russia DESCRIZIONE Cresce fino a 60 cm di altezza e 30 cm di larghezza. È una pianta erbacea perenne con foglie verdie scuro e fiori blu a fine estate. Una caratteristica notevole della pianta è il germoglio di fiore che si gonfia come un palloncino prima di aprirsi completamente. I cique petali sono fusi insieme in una forma a campana alla base, come i suoi parenti, le campanule. Ci sono varietà con fiori bianchi, rosa e viola. EPOCA DI FIORITURA Autunno UTILIZZO In Corea, la pianta è conosciuta come doraji e la sua radice, sia secca o fresca, è un ingrediente popolare in insalate e piatti della cucina tradizionale. La campanula cinese è anche usata nella medicina tradizionale cinese. È inoltre coltivata per ornamento di giardini e bordure Foto e scheda di Edward Nunu SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Cirsio pannonico o cardo sarretta SPECIE Cirsium pannonicum FAMIGLIA Asteraceae LUOGO D’ORIGINE Sud-Est Europeo DESCRIZIONE La pianta è di tipo erbaceo, perenne e può raggiungere un’altezza di 40 – 80 cm. La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa; sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo e con fusto allungato ed eretto con poche foglie (non cespuglioso). Le foglie sono addensate nella metà inferiore del fusto. Le basali sono lanceolate o spatolate, a margine denticolato con setole ispide. Le cauline progressivamente ridotte, tutte setolose nella pagina superiore, la pagina inferiore grigio-tomentosa. I fiori sono capolini in genere isolati all’apice di un lungo peduncolo, sono racchiusi in un involucro a forma ovale ricoperto di squame. I fiori sono con corolla roseo-purpurea. I frutti sono acheni bruno giallastri, con pappo di setole piumose. EPOCA DI FIORITURA UTILIZZO maggio - agosto Due specie di questo genere (Cirsium oleraceum e Cirsium eriophorum) a volte sono usate in cucina nei nostri territori: i giovani getti e i ricettacoli possono essere consumati come i carciofi. I cardi in genere hanno pochissime calorie e richiedono molto tempo sia per pulirli che per cucinarli. Tra gli altri modi possono essere cucinati gratinati, fritti o messi sotto olio. In Sardegna si produce un liquore di cardo. Il momento migliore della raccolta è l’Inverno, periodo durante il quale il cardo raggiunge la maturità. Foto e scheda di Sofia Stano SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Convolvolo comune SPECIE Convolvulus arvensis L. FAMIGLIA Convolvulaceae LUOGO D’ORIGINE Europa e Asia DESCRIZIONE È una pianta erbacea perenne, rampicante o strisciante, può essere lunga fino a 2 metri. Si arrampica alle altre specie erbacee o alle recinzioni avvolgendosi ad esse. Le foglie sono picciolate con lamina astata o sagittata, allungata o arrotondata. I fiori hanno calice e corolla entrambi campanulati, la corolla ha un colore bianco o rosa pallido. Ha antere violacee. Il frutto è una capsula glabra. EPOCA DI FIORITURA Da aprile ad ottobre, dipendendo anche dalle condizioni climatiche. UTILIZZO Nella medicina popolare è utilizzato come un lassativo e diuretico. Foto e scheda di Mikaela Aclan SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Corbezzolo SPECIE Arbutus unedo FAMIGLIA Ericaceae LUOGO D’ORIGINE Mediterraneo occidentale DESCRIZIONE è un cespuglio o un piccolo albero sempreverde i cui frutti maturanonell’anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine in autunno. La pianta si trova quindi ad ospitare contemporaneamente fiori e frutti maturi, cosa che la rende particolarmente ornamentale, per la presenza sull’albero di tre vivaci colori: il rosso dei frutti, il bianco dei fiori e il verde delle foglie, le quali sono tipiche delle sclerofille; hanno il margine dentellato e forma lanceolata. I fiori sono riuniti in pannocchie pendule che ne contengono tra 15 e 20. Le antere sono di colore rosso intenso con due cornetti gialli. EPOCA DI FIORITURA Ottobre e novembre UTILIZZO I fiori sono ricchi di nettare, e per questo motivo intensamente visitati dalle api, se il clima non è già diventato troppo freddo. Dai fiori di corbezzolo si ricava dunque il miele, pregiato per il suo sapore particolarmente amarognolo e aromatico. Foto e scheda di Chiara Deimann e Sofia Giampaolo SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Dalia SPECIE Comprende 35 specie tradizionalmente suddivise in quattro sezioni. FAMIGLIA Asteraceae LUOGO D’ORIGINE Messico, ma ha avuto una grandissima diffusione in tutta Europa. DESCRIZIONE La dalia è una pianta erbacea che forma grosse radici tuberose riunite in grappoli. Esistono centinaia di varietà di dalia dai fiori più strani o dalle dimensioni particolari. I fiori riuniti in mazzetti possono essere tutti identici, oppure differire per forma o colore secondo della posizione che occupano all’interno dell’infiorescenza, come avviene per i fiori delle margherite. Presenta un fusto eretto, spesso legnoso alla base, di altezza variabile tra i 20 cm e i 2 m, foglie grandi composte, formate da 3-5 foglioline dentate. La varietà “Seattle” produce fiori bicolori di grande bellezza. EPOCA DI FIORITURA Dall’inizio dell’estate all’autunno UTILIZZO Per la lunga e copiosa fioritura è molto utilizzata come pianta ornamentale nei giardini, in vaso sui terrazzi e industrialmente per la produzione del fiore reciso. Foto e scheda di Beatrice Vesponi SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Dong-ling-cao (isodon rubenscense) SPECIE Blushred rhabdosia FAMIGLIA Lamiaceae LUOGO D’ORIGINE Cina DESCRIZIONE La pianta preferisce condizioni normali: in giardino, con sole e annaffiature regolari. È un’erbacea perenne. Arbusto alto circa 120 cm , con gambi eretti, numerosi, glabri, di color grigio-brunastro. È una pianta fogliosa. Presenta piccioli alti tra i 3-5 cm, le foglie sono a lama ovale a rombico ovale, sono ghiandolari, presentano vene laterali a 3 o 4 accoppiate, sono di colore verde scuro pallido. Le foglie dalla fioritura, tendono ad appassire cominciando da quelle più basse. Calice tubolare-campanulato, leggermente curvo densamente pubescente, di color grigio, ghiandolare. La fruttificazione avviene tra agosto e novembre: presenta il calice dilatato. Corolla di fiori femminili,pubescenti, ghiandolari, di un colore che presenta tutte le sfumature del viola. Stami sporgenti oltre le parti circostanti. Presenta dadi brunastri triangolari, ovoidali, glabri. EPOCA DI FIORITURA Luglio - ottobre UTILIZZO L’estratto pianta intera ha dimostrato di essere anti-neoplastico, hanno una certa attività contro vari tipi di cancro e di essere di scarsa tossicità senza effetti segnalati ormonali. L’ erba migliora la digestione; inibisce la crescita del cancro alla prostata, al seno e l’angiogenesi, sviluppo di nuovi vasi sanguigni a partire da altri già esistenti. Foto e scheda di Giada Sconza SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Equiseto SPECIE Equisetum arvense FAMIGLIA Equisetaceae LUOGO D’ORIGINE Emisfero boreale DESCRIZIONE Pianta perenne erbacea che cresce in ambienti caratterizzati da una forte umidità del suolo. L’altezza media varia da 10 a 60 cm. Il fusto ha una parte ipogea ed epigea. Quest’ultima è di colore verde quindi fotosintetico. È fortemente scanalato longitudinalmente, le foglie sono poco significative e formano una sorta di guaina attorno al fusto. EPOCA DI FIORITURA Appartengono alla divisione delle Pteridofite quindi non produce fiori. UTILIZZO Contribuisce al “metabolismo dell’osso” e favorisce la remineralizzazione dei tessuti duri come unghie e capelli. Inoltre è capilloprotettore per la sua astringenza sui vasi sanguigni e la sua propietà cicatrizzante lo rende un ottimo riparatore tissutale. Foto e scheda di Diletta Mancadori SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Escolzia SPECIE Escholzia californica FAMIGLIA Papaveraceae LUOGO D’ORIGINE Arizona, California e Oregon DESCRIZIONE È una pianta erbacea perenne coltivata come annuale. Ha fusti prostrati che si allargano a formare dei cespugli alti 40-50 cm, di colore verde glauco, con foglie eleganti, alterne, picciolate, frastagliate di colore verde cinerino, portanti fiori singoli, con 4 petali obovati liberi, di colore bianco, giallo o arancio, con varietà di colore tendente al rosso vivo. semi, piccoli e numerosissimi, sono contenuti in un baccello lungo 4-5 cm. EPOCA DI FIORITURA Estate UTILIZZO La pianta veniva utilizzata dalle popolazioni native d’America che consumavano i germogli di escolzia scottati su pietre roventi, per combattere il mal di testa. Da circa un decennio ha il ruolo di pianta medicinale per le sue proprietà sedative. La droga è costituita dalla parte aerea, dalla pianta intera o dalle sole radici. Viene impiegata come ipnotico e sedativo nei casi di insonnia in quanto migliora la qualità del sonno senza dare assuefazione. I principi attivi sono contenuti soprattutto nel lattice arancione, localizzato nei fiori e nelle radici. Foto e scheda di Valentina Scialpi SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Euforbia rigida SPECIE Euphorbia rigida FAMIGLIA Euphorbiaceae LUOGO D’ORIGINE Portogallo, Italia (sud), Grecia, Crimea. DESCRIZIONE Pianta erbacea perenne,cespugliosa,dal portamento compatto e di forma regolare alta circa 40 cm, che come tutte le euphorbie contiene un latice bianco tossico. I rametti sono rigidi, con foglie piatte grigio-azzurre. I fiori sono brattee colorate di giallo. In inverno la pianta varia di colore prendendo toni rosso-violacei. Supera inverni rigidi con temperature minime di -15°c. EPOCA DI FIORITURA Estate UTILIZZO Il latice presente nella pianta possiede proprietà soporifere ed è utilizzato nella pesca di frodo soprattutto delle anguille. Le piante raccolte vengono sminuzzate ed immerse in un contenitore d’acqua dove esse liberano il latice. L’emulsione di acqua e latice viene quindi riversata nel fiume dove i pesci attoniti per effetto della droga, possono essere facilmente recuperati. Questo tipo di pesca è considerato illegale in quanto provoca la morte di tutta la piccola fauna presente nello specchio d’acqua. Foto e scheda di Letizia Carapella SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Gingko biloba SPECIE Gingko biloba FAMIGLIA Ginkgoaceae LUOGO D’ORIGINE Cina DESCRIZIONE È una pianta arborea dioica che raggiunge un’altezza di 30-40 m, chioma larga fino a 9 m, piramidale nelle giovani piante e ovale negli esemplari più vecchi. Ha foglie decidue, di 5-8 cm, lungamente picciolate a lamina di colore verde chiaro. In autunno assumono una colorazione giallo vivo molto decorativa, dalla forma tipica a ventaglio (foglia labelliforme) leggermente bilobata e percorsa da un numero elevato di nervature dicotome. La morfologia fogliare varia a seconda della posizione e dell’età. È un albero antichissimo, per questo è considerato un fossile vivente. EPOCA DI FIORITURA Primavera (Gimnosperma che produce strutture analoghe ai coni) UTILIZZO Viene coltivata industrialmente in Europa, Giappone, Corea e Stati Uniti per l’utilizzo medicinale delle sue foglie. Anche utilizzata come pianta ornamentale in parchi e giardini grazie alla notevole resistenza agli agenti inquinanti. Foto e scheda di Gaia Sirio SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Albero dei tulipani SPECIE Liriondendrum tulipifera FAMIGLIA Magnogliaceae LUOGO D’ORIGINE Nordamerica DESCRIZIONE Albero a forma conica che raggiunge altezze di 20-30 metri con fusto generamente diritto. La corteccia è liscia, foglie palmate con 4 lobi e lungo picciolo. In autunno assumono una colorazione giallo-oro. I fiori che ricordano i tulipani con 6 petali verde giallo con una striscia arancio vicino alla base, frutti simili a delle pigne marroni portate all’estremità dei rami.. EPOCA DI FIORITURA Maggio - Luglio UTILIZZO Pianta ornamentale in parchi e giardini, impiegata soprattutto in Europa centrale.Viene usata per la realizzazione di mobili, strumenti musicali nell’industria cartaria. Foto e scheda di Maria Chiara Manini SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Magniola denudata SPECIE Magniolia denudata FAMIGLIA Magnoliaceae LUOGO D’ORIGINE Cina centrale e orientale DESCRIZIONE Piccolo albero a foglie caduche, che può presentare portamento arbustivo. Fittamente ramificato e dalla chioma espansa, può raggiungere i 15m di altezza. Ha foglie obovate, lunghe 15cm e larghe 8cm. La corteccia è caratterizzata da un colore scuro mentre le foglie sono verdi brillanti. In primavera la pianta produce dei fiori con colori che variano dal bianco puro, l’avorio o il crema, di 10-16 cm con fragranza di limone. EPOCA DI FIORITURA Primavera UTILIZZO Pianta ornamentale Foto e scheda di Lorenzo Placidi SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Noce del Caucaso SPECIE Pterocarya fraxinifolia FAMIGLIA Juglandaceae LUOGO D’ORIGINE È una pianta originaria del Caucaso e dell’Iran del nord. È stata introdotta in Europa all’inizio del XIX secolo. DESCRIZIONE Può raggiungere i 30 metri di altezza e presenta una chioma espansa in orizzontale color verde intenso. Negli esemplari giovani la scorza della corteccia è liscia e grigiastra; in seguito si screpola longitudinalmente e diventa brunastra. Le foglie composte sono decidue, alterne, imparipennate con margine seghettato, lunghe fino a 30-50 cm. È una pianta monoica: i fiori maschili sono piccoli e disposti in spighe lineari lunghe fino a 10 cm; quelli femminili sono riuniti in amenti verdastri penduli lunghi fino a 50 cm; questi ultimi sono provvisti di una corolla che dopo l’impollinazione si accresce basalmente fino ad avvolgere il frutto (diclesio), che maturo possiede due brevi ali coriacee che ne facilitano la dispersione. Formano così delle spighe pendenti che persistono a lungo sulla pianta. EPOCA DI FIORITURA Primaverile - estiva. UTILIZZO ll suo legno leggero e resistente è molto apprezzato per la costruzione di mobili. In Europa è apprezzata come pianta ornamentale e viene molto impiegata nei parchi. Foto e scheda di Giulia Siclè Altre immagini di Pterocarya fraxinifolia SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Pomo di Sodoma SPECIE Solanum linnaeanum FAMIGLIA Solanaceae LUOGO D’ORIGINE Sudafrica DESCRIZIONE È una specie a portamento arbustivo che può raggiungere i 2 m di altezza. Sul fusto e sui rami, ma anche sui peduncoli delle foglie e dei frutti, sono presenti robuste spine. Le foglie, plurilobate, sono di colore verde brillante sulla pagina superiore, con venatura centrale più chiara e rilevata. I fiori, di colore viola, sono riuniti in infiorescenze a corimbo; ciascun fiore presenta 5 petali con parte apicale sfrangiata. I frutti sono delle bacche tondeggianti di colorazione verde screziata di bianco; gialla a maturazione. I semi sono di colore bruno. EPOCA DI FIORITURA Da maggio a novembre. UTILIZZO Le bacche sono tossiche. Contengono solanina, un alcaloide tossico. Può esserer usata come portainnesto per pomodori, essendo resistente a siccità e agenti patogeni. Foto e scheda di Sabrina Strafella SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Pteridofite SPECIE Woodwardia Radicans FAMIGLIA Equisetales LUOGO D’ORIGINE Sono le prime piante con un vero e proprio cormo, sono comparse nel Paleozoico (1.600.000 anni fa). DESCRIZIONE Queste piante sono cormofite: sono costituite da un fusto, vere radici e foglie, e posseggono un sistema vascolare. Sono infatti le prime piante terrestri che hanno cominciato a differenziare un sistema di trasporto dei fluidi, permettendo così un ulteriore accrescimento in altezza a differenza delle Briofite (muschi) che non sono riuscite ad affrancarsi totalmente dalla vita acquatica. Molte felci possiedono foglie vere e proprie (megafili) a lamina intera o spesso pennata, detti “fronde”. Le fronde sono provviste di numerose nervature e,nello stadio giovanile, si presentano arrotolate all’apice. Le foglie portano sulla pagina inferiore parecchi sporangi spesso riuniti in gruppi detti sori. Le felci moderne sono suddivise in due gruppi: le felci esporangiate e le felci leptosporangiate, sulla base del tipo di sporangio. EPOCA DI FIORITURA - UTILIZZO La felce ha comprovate proprietà curative: è per esempio indicata nel trattamento delle infiammazioni,dei reumatismi e della gotta. Foto e scheda di Clarissa Musti SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Ricino SPECIE Ricinus communis FAMIGLIA Euphorbiaceae LUOGO D’ORIGINE Africa tropicale DESCRIZIONE Il ricino si presenta sotto forma di una pianta erbacea o arborescente, annua o perenne secondo le condizioni climatiche della regione. Ha un’altezza media di 2-3 metri fino a raggiungere i 10 metri nel suo paese di origine. Ha foglie palmato-lobate (da 5 a 12 lobi) con bordo dentato, verdi o rosse, palmate, verticillate e caduche. Alcune varietà ornamentali hanno le foglie con la faccia inferiore ed il picciolo colorati di rosso. Il Ricino è una pianta monoica con i fiori raggruppati a grappoli in un’infiorescenza sulla cui parte basale sono collocati quelli maschili mentre i fiori femminili si trovano nella parte alta. I frutti consistono in capsule spinose, costituite da tre valve, che a maturazione si aprono liberando tre semi di circa 1 cm. Il seme è lucente marmorizzato di rosso o di bruno; presenta una linea sporgente sulla faccia ventrale, e si diffonde ad opera di insetti, ed in particolar modo tramite le formiche. EPOCA DI FIORITURA Estate UTILIZZO L’olio di ricino contiene l’acido ricinoleico che altera la mucosa intestinale e provoca grosse perdite di acqua ed elettroliti (sali minerali) per cui svolge un’azione purgativa intensa ed irritante. Erodoto ed altri antichi viaggiatori hanno annotato l’uso di olio di ricino per le lampade e per ungere il corpo. Anche in India l’uso dell’olio di ricino risale fino al 2000 a.C. per le lampade e come lassativo. Foto e scheda di Edoardo Bologna SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Ruchetta selvatica SPECIE Diplotaxis tenuifolia FAMIGLIA Brassicaceae LUOGO D’ORIGINE Originaria dell’Europa centrale, in tutt’Italia è una specie diffusa e comune che cresce spontanea. DESCRIZIONE Pianta perenne, raramente fiorente al primo anno, il portamento è a cespuglio, alta fino a mezzo metro. I fiori sono composti da quattro sepali giallo-verdastri e quattro petali di colore giallo intenso. Le foglie sono pennate, carnose, più o meno profondamente incise, irregolarmente dentate e di colore verde scuro. Il frutto è una siliqua: dritto, piatto e lungo fino a cinque centimetri. I semi sono disposti su due file. EPOCA DI FIORITURA Da maggio ad ottobre, talvolta tutto l’anno. UTILIZZO Questa pianta si impiega per infusi con proprietà diuretiche. In passato nella medicina famigliare si usava preparare con foglie e fiori un linimento per ungere il ventre di bambini affetti da vermi. Foto e scheda di Adheira Bosco SCHEDA BOTANICA NOME COMUNE Scardaccione selvatico, Cardo SPECIE Dipsacum fullonum L. FAMIGLIA Caprifoliaceae LUOGO D’ORIGINE Paesi del Mediterraneo DESCRIZIONE Pianta biennale, con robusta radice, fusti eretti, tubulosi, solcati, con spine molli, raggiunge i 2 m di altezza. Le foglie basali in rosetta presentano spine sulla nervatura centrale, sulla pagina inferiore e a volte anche su quella superiore. Le foglie sono opposte, saldate a due a due alla base, lanceolate larghe. I fiori biancastri, o color malva, sono riuniti in capolini ovali. I frutti sono piccoli acheni di forma allungata. EPOCA DI FIORITURA Giugno, Luglio e Agosto. UTILIZZAZIONE Gli vengono attribuite proprietà diuretiche, depurative, sudorifere, aperitive. Usato per trattare acne, malattie della pelle, contro l’orzaiolo, come tonico epatico. Foto e scheda di Licia Campion Altre immagini della pianta Dipsacus Fullonum Foto e scheda di Licia Campion LICEO ARTISTICO CARAVAGGIO Indirizzo audiovisivo e multimediale Classe 3G SCIENZE NATURALI Prof.ssa Flavia Bruno DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI Prof.ssa Cristina Magnaghi