Immancabile, il caloroso abbraccio tra il pubblico del Curci e i

Immancabile, il caloroso abbraccio tra il pubblico del
Curci e i protagonisti della stagione 2011-2012.
Attendiamo, con l’entusiasmo ed il piacere di sempre,
la sfilata degli artisti che daranno voce e immagine al
lavoro pensato e compiuto per attribuire, tra
“Palco e realtà” consistenza ed autorevolezza al nuovo
cartellone.
In esso convivono magicamente le molteplici identità
strutturali che animano il teatro universale:
connotazioni che, rivelandosi a noi, risvegliano la
fantasia, rallegrano, stupiscono, invitano alla
riflessione civile.
C'è tutto questo e tanto altro – scopritelo – nel teatro
e nella programmazione che proponiamo.
Soddisfatti – mai appagati – per quanto sarà portato
all’attenzione dei neofiti e degli affezionati spettatori
di ogni età che da anni ci seguono con affetto ed
interesse. La loro approvazione è per noi il miglior
incentivo da acquisire per sospingere il nostro teatro
verso la centralità internazionale.
Ribadire le numerose difficoltà che ha comportato,
in un periodo di rinunce agli investimenti e forzata
austerità, la definizione del nuovo invidiabile calendario
di appuntamenti appare noioso, se non superfluo.
Quel che mi induce a sottolinearlo, malgrado le
incognite che l'attualità oppone, è il dovere, assolto
brillantemente, di mantenere alta la promozione
culturale a Barletta, città che merita insieme al territorio
della sesta provincia il massimo impegno istituzionale
e professionale.
Dedizione che ho constatato lodevolmente riflessa
nell'accertata maestria del Direttore Artistico,
Sergio Maifredi e, in generale, in tutto il competente
apparato municipale che, lavorando in sinergia con il
Teatro Pubblico Pugliese, ha saputo cogliere questo
meritato traguardo.
Bene, anzi benissimo. Avanti così.
Nicola Maffei
Sindaco di Barletta
Per prima cosa sento il dovere di ringraziare il pubblico che
con così tanta energia ha risposto alle stagioni che ho
proposto. Il mio prima grazie va al pubblico.
Il secondo grazie va al Sindaco Nicola Maffei che ha
saputo ascoltare il pubblico. Infine, ma non meno sentito,
il mio grazie va allo staff del teatro che è davvero unico in
Italia. Inutile nascondere la gioia di poter ancora entrare
dentro il meraviglioso Teatro Curci e sentirne l’armonia ed
il calore.
Ho sempre cercato di immaginare le stagioni teatrali che
andavo creando come se fossero un discorso da fare ad
uno spettatore ideale: uno spettatore che forse non
esiste ma che segue tutta la stagione, senza perdersi uno
spettacolo. A questo spettatore ideale racconto una storia
che procede di spettacolo in spettacolo, di anno in anno.
La stagione di quest’anno l’ho voluta intitolare, rubando
un verso a Ligabue, “Tra palco e realtà”: il Teatro è
sicuramente il luogo del sogno ma è anche il luogo che
sa diventare “assemblea” della comunità che a teatro si
riunisce. Quindi grandi artisti ma anche grani temi su cui
riflettere. Per questo come compagni di viaggio avremo
gli amici de “La democrazia delle parole”, in un intreccio
tra testimonianze, conferenze e spettacoli.
In ogni stagione poi ho cercato di approfondire un filone
diverso: il primo anno il Teatro Fisico, il secondo anno la
grande prosa, quest’anno vorrei fosse la comicità
d’autore a guidarci.
Ma Barletta è davvero ormai un luogo riconosciuto per
l’attenzione a quel genere internazionale di teatro che
attraverso i generi, prendendo dal circo, dalla clownerie,
dall’acrobatica, dalla commedia dell’arte, restituendo
tutto allo spettatore adulto o bambino che sia, sa creare
spettacoli che vanno al di là della parola. Porteremo al
massimo questo tipo di teatro con un grande spettacolo
fuori dal teatro. Era una delle scommesse di questa
Amministrazione e della mia direzione e la realizzeremo a
fine anno al Castello.
Sempre in questo genere abbiamo alcune esclusive tra
cui la prima nazionale di David Larible, ormai cittadino di
Barletta e un artista come Rob Torres che arriva per noi
dagli Stati Uniti, per continuare a vivere un teatro davvero
per tutti, dove poter andare sempre insieme, tutta la
famiglia. Ecco a questo proposito voglio aggiungere che
avremo quattro domeniche dedicate alle famiglie e
naturalmente anche un ricco programma al mattino,
dedicato ai più piccoli.
Immagino il Teatro Curci come un luogo aperto. Dove tutti
coloro che operano nel settore culturale a Barletta ed in
provincia possano portare il loro contributo; come
tradizione sarò sempre ai debutti dei nostri spettacoli per
raccontare come li ho scelti, perché li ho voluti al Curci.
E al tempo stesso per ascoltare i suggerimenti degli
spettatori e costruire insieme il nostro fare teatro.
Sergio Maifredi
Direttore artistico
5
stagione
teatrale
2011
2012
11 dicembre 2011
Compagnia La Tal
CARILLON
tra palco
e realta
9 novembre 2011
Produzioni Fuorivia
VITAMIA TOUR
Gianmaria Testa Concerto
20 novembre 2011
IL GRANDE JAZZ
in collaborazione con
l’Associazione Played in Italy
High Five Quintet con Fabrizio
Bosso e Daniele Scannapieco
17-18* dicembre 2011
Compagnia La Corte Ospitale
Compagnia del Teatro Popolare
MISTERO BUFFO di Dario Fo
con Paolo Rossi
* doppia recita: turno C porta
ore 17.30 sipario ore 18.00 /
turno A porta ore 20.45
sipario ore 21.15
29 dicembre 2011
CONCERTO DI CAPODANNO
con l’Orchestra di Chisinau
13-14-15 gennaio 2012
23 novembre 2011
Bananas Produzioni
ARIA PRECARIA
con Ale & Franz
2-3-4 dicembre 2011
Compagnia degli Incamminati,
Diablogues, Compagnia
Vetrano/Randisi
FANTASMI
“L’uomo dal fiore in bocca”
e “Sgombero” di L. Pirandello
frammenti da “Totò e Vicè” di
Franco Scaldati con Enzo
Vetrano e Stefano Randisi
6
PRIMA NAZIONALE
Circo e Dintorni
IL CAMERINO DEL CLOWN
con David Larible
20 gennaio 2012
Compagnia AB Management
SEMPRE PIÙ CONVINTO...
ANZI CONVINTISSIMO
con Maurizio Battista
22 gennaio 2012
RAMIN BAHRAMI
Un mago del suono,
un poeta della tastiera
27-28-29 gennaio 2012
Compagnia Enfi Teatro
LA COMMEDIA DI ORLANDO
liberamente tratto da
“Orlando” di Virgina Woolf
con Isabella Ragonese
3-4-5 febbraio 2012
Compagnia RqS Spettacoli
SALVATORE E NICOLA
di Ascanio Celestini
con Giorgio Tirabassi
10 febbraio 2012
CONCERTO DELLA MEMORIA
in collaborazione
con Lions Club Internazionale
direttore Lior Shambadal (Dir.
stabile dei Berliner Synphoniker)
G.A.I.A. Chamber Orchestra /
violino solista Carmelo Andriani
11 febbraio 2012
IRIO E ROBERTO DE PAULA
Roma chiama Rio
Duello a suon di note
12 febbraio 2012
Compagnia Laros
IL GIORNO DELLA CIVETTA
di Leonardo Sciascia
adattamento Gaetano Aronica
con Sebastiano Somma
e Orso Maria Guerrini
16 febbraio 2012
Tunnel Produzioni
KOMIKAZE
con I Ditelo Voi
17 febbraio 2012
Mind & Art
CHI HA PAURA
MUORE OGNI GIORNO
I miei anni
con Falcone e Borsellino
di e con Giuseppe Ayala
e con Francesca Ceci
18 febbraio 2012
GORAN BREGOVIC
IN CONCERTO
Wedding & Funeral Band
19 febbraio 2012
Compagnia Teatro Shlemil
CATTURATI
DAI SOGNI
24-25-26 febbraio 2012
Compagnia
Roma Spettacoli
PEPPE BARRA
RACCONTA
di Peppe Barra
con Peppe Barra
e Salvatore Esposito
2-3-4 marzo 2012
Compagnia Teatro Carcano
SEI PERSONAGGI
IN CERCA D’AUTORE
di Luigi Pirandello
con Marina Bonfigli,
Edoardo Siravo
e Antonio Salines
regia Giulio Bosetti
6 marzo 2012
Produzione Conservatorio
N. Piccinni di Bari
speciale introduzione all’Opera Lirica
LA SERVA PADRONA
di G. B. Pergolesi
LA DIRINDINA di D. Scarlatti
dirette dal M° Giuseppe
Monopoli
Orchestra del Conservatorio
di Bari
9 marzo 2012
DAL TEATRO ALLA SCALA
violino Francesco Manara
(Primo violino dell’Orchestra
del Teatro alla Scala di
Milano)
pianoforte Pietro Laera
11 marzo 2012
BEATLES IN JAZZ
TRIO DANILO REA
con Danilo Rea, Ares
Tavolazzi, Ellade Bandini
15 marzo 2012
KING OF SWING
Emanuele Urso Quintet
16 marzo 2012
Compagnia Sicilia Teatro
PER NON MORIRE
DI MAFIA
di Pietro Grasso
con Sebastiano Lo Monaco
17-18 marzo 2012
Circo e Dintorni
ROOM TO PLAY
di Rob Torres
23-24-25 marzo 2012
Teatro Stabile di Bolzano
IL MALATO
IMMAGINARIO
di Molière
con Paolo Bonacelli
30-31 marzo
e 1 aprile 2012
Compagnia
l’Isola trovata
COSÌ È SE VI PARE
di Luigi Pirandello
con Pino Micol,
Giuliana Lojodice,
e Luciano Virgilio
regia Michele Placido
13-14-15 aprile 2012
Compagnia CTB / Teatro Stabile
di Brescia / Teatro de gli
Incamminati
SERVO DI SCENA di R. Harwood
trad. di Masolino D’Amico
con Franco Branciaroli
28 aprile 2012
QUASI UNA FANTASIA
Recital del pianista
Pasquale Iannone
29 aprile 2012
NOCHE DE CUARTETANGO
con Cuartetango
20 aprile 2012
PRIMA NAZIONALE
Pneuma Dance Theater
BARBABLÙ: UN CASTELLO
DI RELIQUIE D’AMORE
di e con Mauro De Candia
21 aprile 2012
Compagnia Teatro Vascello
SERATA CAMPANILE
di e con Cristina Borgogni,
Massimo Fedele, Paolo Lorimer,
testi di Achille Campanile
5 maggio 2012
Arena del Castello
Circo e Dintorni
LA NOTTE DEGLI ELEMENTI
TERRA/ACQUA/ARIA/FUOCO
12 maggio 2012
CONCERTO SINFONICO
con i Finalisti del 15° concorso
internazionale pianistico
Premio Mauro Paolo Monopoli
ingresso ad invito
22 aprile 2012
CAN CAN con la Compagnia
Corrado Abbati /Inscena
27 aprile 2012
Compagnia Just in time
FIGARO IL BARBIERE
libero racconto di Roberto
Fabbriciani con musiche
ridotte da “Il Barbiere di
Siviglia” di Gioacchino
Rossini, con Elio
7
teatro
civile
7 ottobre / 18 novembre 2011
Barletta,
Sala Rossa del Castello,
Teatro Comunale “G. Curci”
Programma
7 ottobre 2011
Nello Rossi
Procuratore capo Roma
14 ottobre 2011
Sergio Tanzarella
Docente di Filosofia Morale
Università di Napoli
28 ottobre 2011
Marco Alessandrini
figlio di Emilio Alessandrini,
Giudice ucciso da Prima Linea
11 novembre 2011
Susanna Camusso
Segretaria Generale CGIL
18 novembre 2011
Giancarlo Caselli
Procuratore Capo Torino
Teatro Comunale “G. Curci”
(nella Stagione Teatrale,
in collaborazione)
8
LA
DEMOCRAZIA
DELLE
PAROLE IV
La coerenza
ai principi.
Il coraggio
delle scelte
La Democrazia delle Parole va a teatro.
Anche quest’anno l’omonima Associazione
barlettana organizza il suo programma di
incontri con alcuni dei più autorevoli relatori
del mondo culturale, giudiziario ed
economico italiano.
Dopo il grande successo di pubblico e critica
delle scorse edizioni, per il quarto anno
consecutivo si replica con “La coerenza ai
principi. Il coraggio delle scelte”, tema sul
quale è incentrato il tradizionale format di
quattro serate ospitate nella Sala Rossa del
Castello di Barletta.
Protagonisti di quest’anno
saranno Marco Alessandrini, Susanna
Camusso, Nello Rossi e Sergio Tanzarella.
Ma c’è qualcosa in più. L’Associazione, in
collaborazione con il Teatro Comunale
“Giuseppe Curci” ha organizzato un quinto
incontro, parte della Stagione Teatrale, con il
Procuratore Capo di Torino Giancarlo Caselli,
Giudice Antimafia. A lui si devono gli arresti
di mafiosi quali Giovanni Brusca, Leoluca
Bagarella, Gaspare Spatuzza. Dunque, La
Democrazia delle Parole va a teatro e porta
con sé i germi buoni della lotta alla mafia e
ad ogni illegalità quale seme per costruire
l’Italia di domani.
GIANMARIA VITAMIA
Fuorivia
TESTA
TOUR Produzioni
Circondato da grandi musicisti, gli stessi che
hanno costituito il nucleo forte e compatto delle
registrazioni in studio, Gianmaria Testa presenta
in versione live il suo nuovo, intenso,
inaspettato lavoro discografico, VITAMIA.
11 tracce che rappresentano una riflessione
personale e sociale lunga 50 anni, 18 mila giorni
(come recita il titolo di una delle canzoni guida
dell’album), un affresco sentimentale e umano
che come la vita porta con sé diverse sfumature
e diversi colori musicali. Se le tematiche del
nuovo disco sono assolutamente in linea con la
poetica di Gianmaria (l’amore, una riflessione
sulla società contemporanea, la nostalgia, lo
stupore, un abbandono infantile…),
decisamente nuove saranno le sonorità che si
potranno ascoltare dal palco e che virano
decisamente e con vigore sul versante elettrico
grazie alla presenza di due chitarristi di
prim’ordine (Giancarlo Bianchetti e Claudio
Dadone) a loro agio sia con la chitarra elettrica
che con la chitarra classica, di un
contrabbassista (Nicola Negrini) che non teme
di imbracciare un basso Fender degli anni ’70, di
un batterista (il francese Philippe Garcia) che ha
nel suo curriculum il grande jazz internazionale,
ma anche la presenza sulla scena musicale dub
più nuova, e di un pianista (Roberto Cipelli) che
sa unire la maestria e la leggerezza del tocco
jazz al piacere “blues” di giocare con i tasti. La
voce di Gianmaria, sempre più grave, intrigante,
aspra e vellutata a un tempo fa da Virgilio in
questa nuova avventura musicale. Lo spettacolo
musicale Vitamia Tour è prodotto in Puglia con il
sostegno del progetto Puglia Sounds – PO FESR
Puglia 2007-2013 Asse IV. PUGLIA SOUNDS è il
programma per il sostegno e lo sviluppo della
produzione musicale che la Regione Puglia,
Assessorato al Mediterraneo e Assessorato al
Turismo nell’ambito del Programma Operativo
FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) Asse
IV, ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese.
evento
puglia
sounds
9 novembre 2011
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
Voce, chitarre / Gianmaria Testa
Pianoforte / Roberto Cipelli
Chitarre / Giancarlo Bianchetti,
Claudio Dadone
Contrabasso, basso elettrico /
Nicola Negrini
Batteria / Philippe Garcia
9
concertistica
20 novembre 2011
A cura dell’Associazione
Amici della Musica M. Giuliani
in collaborazione con
l'Associazione Played in Italy
Tromba e flicorno / Fabrizio Bosso
Sax tenore / Daniele Scannapieco
Pianoforte / Luca Mannutza
Contrabasso / Tommaso
Scannapieco
Batteria / Lorenzo Tucci
IL
GRANDE
JAZZ
Fabrizio
HIGHdiBosso
Daniele
FIVE eScannapieco
QUINTET
Gli High Five rappresentano una delle realtà
più solide e ben riuscite dell’attuale stagione
del jazz italiano. Il segreto del loro successo
risiede nell’aver saputo elaborare una
musica originale traendo ispirazione dalle
sonorità che affondano le radici proprio nella
più sanguigna scuola hard bop,
quella degli indimenticati ed indimenticabili
maestri come Art Blakey e Horace Silver.
Vantano due incisioni entrambe per la Via
Veneto Jazz: “Jazz For More” (2002) dove al
piano era presente Julian Oliver Mazzariello,
e “Jazz Desire” del 2004. Nella stagione d’oro
del nuovo jazz più aperto e contaminato gli
High Five sono artefici inoltre del successo
inaspettato del crooner soul Mario Biondi,
partecipando attivamente agli arrangiamenti
e come formazione sia al disco “Handful of
Soul”. Lo swing, l’energia dell’insieme e la
particolare cura per gli arrangiamenti
rendono gli High Five un fenomeno unico e di
grande valore come dimostra il continuo
interesse da parte del pubblico. Il 13 giugno
2008 esce il loro terzo lavoro, per la
prestigiosa Blue Note “FFF – Five Four Fun”,
nel quale presentano un repertorio per la
maggior parte originale, con brani di
ciascuno di loro e quello che da il titolo al
disco, FFF, scritto a 10 mani. Nel 2009
pubblicano per la EMI JAPAN un disco live e
nel 2010 esce, sempre per il mercato
giapponese "Split Kick". Tornano sui palchi
italiani dopo un paio d'anni nei quali si sono
dedicati alle singole carriere producendo
tutti molta musica di altissimo livello.
ARIA
PRECARIA Bananas
ALE&FRANZ Produzioni
Risate assicurate con l’acclamatissimo duo
comico Ale e Franz e la loro “Aria Precaria”,
uno spettacolo tutto da vedere e da ridere.
Dopo il successo della scorsa stagione, i
fuoriclasse della battuta intelligente
arrivano al “Curci” con la loro fulminante e
surreale comicità. Luoghi e non luoghi,
sospesi tra il serio, l’umoristico, l’allegro e il
pungente. Tempo e spazio che si incrociano
e si allontanano in modi a volte inaspettati.
E, che sia in una vivace bocciofila o in un call
center, che sia una sala d’aspetto o una
panchina al parco, l’aria è sempre diversa
eppur è sempre aria precaria: in bilico tra il
reale e l’impossibile. Due uomini e diversi
personaggi che intrecciano le loro vite e le
loro vicende in modo imprevisto e
imprevedibile che raccontano, attraverso
dieci diversi quadri, le contraddizioni
e le assurdità delle persone
(non) comuni.
Incontri, scontri, soste, partenze,
attese; dieci quadri in cui si incrociano i
destini di amici e nemici o semplici
sconosciuti, accomunati dal caso o
dall’occasione, che trasformano in sketch
scene e situazioni, di volta in volta nuove,
diverse, spesso surreali ma sempre
assolutamente esilaranti.
comico
23 novembre 2011
di Alessandro Besentini
e Francesco Villa
scritto con/Martino Clericetti,
Antonio De Santis, Rocco Tanica,
Fabrizio Testini
Regia e scene / Leo Muscato
Costumi / Laura Liguori
Disegno luci / Alessandro Verazzi
11
invito al
teatro
pros
a
2-3-4 dicembre 2011
Testo e regia / Enzo Vetrano
e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Stefano
Randisi e Margherita Smedile
Luci / Maurizio Viani
Scene / Marc’Antonio Brandolini
Costumi / Mela Dell’Erba
Suono / Alessandro Saviozzi
12
FANTASMI
L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero di Luigi Pirandello
Frammenti da Totò e Vicè di Franco Scaldati
Compagnia de Gli Incamminati / Diablogues /
Compagnia Vetrano/Randisi
Per Vetrano e Randisi la realizzazione de
I Giganti della Montagna ha rappresentato
l’approdo di un viaggio nel mondo
pirandelliano cominciato nel ‘99 con la
messinscena de Il berretto a sonagli e
proseguito con L’uomo, la bestia e la virtù e
Pensaci, Giacomino!
Tra questi spettacoli uno studio sull’uomo
Pirandello ha generato Per mosse d’anima,
una lettura/spettacolo che evidenzia le
affinità e analogie tra la biografia del
drammaturgo e le vicende narrate in molti
suoi testi – novelle o drammi –
sovrapponendo le parole scelte da Pirandello
per raccontare la sua vita a battute di
personaggi da lui creati.
Con la riscrittura di Sgombero e de L’uomo
dal fiore in bocca gli attori e registi siciliani,
affiancati sul palco da Margherita Smedile,
raccolgono i fili di questo lungo percorso
pirandelliano e li intrecciano – in un gioco di
contaminazioni e di sovrapposizioni – a
dialoghi surreali e citazioni fulminee attinte
dal repertorio di Totò e Vicé, personaggi
fantastico/poetici del teatro di Franco
Scaldati, per comporre una riflessione
umoristica e struggente sull’attesa, il rifiuto e
l’accettazione della fine. Mettendo insieme
questi due atti unici si ha la percezione del
senso di grande vitalità e disprezzo del
comune pensare che si respira in tutta la
drammaturgia di Pirandello, della capacità di
irridere e far ridere con amarezza dei vizi e
dei paradossi della società.
Il luogo delle azioni – una stazione ferroviaria
in cui sembra si sia fermato il tempo, per un
bombardamento o una calamità naturale –
diventa la “stanza della tortura” che Giovanni
Macchia individua come topos costante nei
lavori pirandelliani.
E il fiore in bocca diventa malattia di una
intera società.
CARILLON
Circo e Dintorni
la
domenica
delle
famiglie
Compagnia La Tal
Carillon Street Theatre: un enorme
orologio occupa la piazza. Ding… Dong…
batte l’ora… e il meccanismo inizia a
girare … tick… tock… tick… tock.
Nelle storie create dalla compagnia
dalla Spagna
i personaggi sembrano uscire dagli
ingranaggi di un orologio svizzero
facendo rivivere al pubblico un universale
gioco clownesco. Tra passione, amore
e gelosia… chi vincerà?
11 dicembre 2011
con Enric Casso, Jordi
Magdaleno, Sergio Pons
Scenografia / Quico Estivill
Costruzione scene /
Cia. La Tal
Decorazioni scene /
Txema Rico
Design e decorazioni
costumi / Txema Rico
Costumi / Taller Maravillas
Musiche / Tales Music
13
pros
a
invito al
teatro
17-18* dicembre 2011
Regia / Carolina De La Calle
Casanova
Musiche composte e eseguite
dal vivo / Emanuele Dell’Aquila
con la partecipazione
straordinaria di Lucia Vasini
Produzione / La Corte Ospitale
in collaborazione con
Fondazione Giorgio Gaber
* doppio spettacolo: porta ora 17,30
sipario ore 18,00 abbonati turno C /
porta ora 20,45 sipario ore 21,15
abbonati turno A
14
Compagnia
La Corte Ospitale
PAOLO
MISTERO
del
di
Teatro Popolare
BUFFODario Fo ROSSI Compagnia
Se Gesù Cristo tornasse oggi chi sarebbe?
Cosa potrebbe fare? Saremmo in grado di
riconoscerlo e seguire la sua rivoluzione,
i suoi dogmi, i suoi miracoli? Clandestino
allora come tanti oggi nel nostro paese fu
accolto, ammirato, perseguitato e poi
giustiziato. Un Gesù raccontato da un
giullare, da Giuda, da Maria e dal popolo.
Oggi, per paradosso, ognuno di noi è un
povero cristo, ognuno di noi è “in fila alla
biglietteria del cinema Italia”.
Il Mistero Buffo nella versione pop di Paolo
Rossi è un omaggio al maestro Dario Fo, ed è
anche un’avventura, uno spettacolo che si
allontana il più possibile dalla versione
originale diventando un contenitore unico,
dove i misteri originali e quelli nuovi si
uniscono e si miscelano, come accade nel
teatro popolare. Ogni sera diverso, recitato
con il pubblico e non per il pubblico, è uno
spettacolo ricco di cambi di registro, è
un’allegoria che confonde i generi, la finzione
con la realtà, i sogni del popolo con la
cronaca. Un viaggio corale in cui la musica di
Emanuele Dell’Aquila si fa personaggio e
drammaturgia, in continua interazione con
l’azione scenica. “I misteri non finisco mai: il
maestro Dario Fo non ha finito di raccoglierli e
in ogni angolo della strada troviamo nuove
storie che diventano parte del nostro mistero
e si integrano con l’originale, lo arricchiscono,
lo trasformano. Come è successo nel 1969,
anche il nostro Mistero Buffo è un’operazione
politica: come 40 anni fa, la nostra è ancora
un’epoca in cui difendere dei valori significa
difendere la sopravvivenza. Ma è anche
un’operazione culturale perché vuole
recuperare insieme al pubblico le radici
profonde del teatro popolare. Abbiamo capito
che il teatro, unico animale vivo, non
cambierà il mondo ma può cambiare noi e
aiutarci a resistere”. Carolina De La Calle
Casanova, Paolo Rossi.
CONCERTO
l’Orchestra
Sinfonica di Chisinau
DI CAPODANNO con
L'Orchestra Sinfonica della Filarmonica
Nazionale “Serghei Lunchevici” nota come
Orchestra Sinfonica di Chisinau (Moldavia),è
stata fondata nel 1930 a Tiraspol. Da allora,
l'Orchestra ha svolto il ruolo di ambasciatore
dell'arte e della cultura nazionali nel mondo.
Suo primo direttore stabile è stato il maestro
A. Climov. L'orchestra è composta da più di 80
musicisti, tutti solisti di grande prestigio e
fama. Per oltre 75 anni l'Orchestra Filarmonica
ha ospitato alcuni dei più grandi musicisti
collaborando con compositori e direttori
d'orchestra di fama internazionale.
Tra il 1950 e il 1970 anni l'orchestra ha
suonato con musicisti del calibro di D. Oistrah,
M. Rostropovich, L. Kogan, E. Ghilels, S. Rihter,
G. Kremer. L'Orchestra ha visto il suo fiorire
artistico sotto la direzione di illustri direttori
quali P. Migard, P.D.Ponelle, P. Strub, O.
Calleya, D.R. Pacitti, C. Esher, S. Numminen,
D. Postema, R. Luther, C. Ansbacher, L. Matos,
M. Gorenstein, V. Cojuhari, D. Sipitiner,
D. Marciano, A. Ganea, O. Balan,
H. Andreescu, C. Mandeal, I. Dumanescu.
Esibitasi in vari Festival Internazionali in
Germania, Italia, Portogallo, Spagna,
Romania, con unanimi consensi di pubblico e
di critica, l'Orchestra è stata invitata ad
esibirsi nelle sale da concerto più importanti
in Moldova e ha intrapreso importanti tour
intorno al mondo. Ampio il suo repertorio che
gli ha permesso di realizzare in tutto il mondo
migliaia di concerti. A dirigere l'Orchestra sarà
il maestro moldavo Mihail Agafita.
concertistica
29 dicembre 2011
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
Direttore / Mihail Agafita
Programma
Strauss (Johann, Johann II,
Josef and Eduard)
Die Fledermause, Ouverture
Fruhlingsstimmen, op. 410
Trisch Trasch polka, op. 214
Kaiser- walzer, op. 437
Annen polka, op. 117
Rose del Sud
La caccia
Persicher March, op. 289
Vita da artista
Perpetuum mobile
Fesche Geister, op. 75
Tuoni lampi e fulmini
Sul bel Danubio blu
Radetzky march, op. 228
15
sp
e
phys
abciale
bo
theaict al
na
ti
danrez/
a
invito al
teatro
la
domenica
delle
famiglie
prima nazionale
13-14-15
gennaio 2012
con il Maestro
Stephan Kunz
al piano
di Luigi Mastropaolo
e Alessandro Serena
Regia / David Larible
Disegno luci / Mirko Oteri
16
DAVID LARIBLE
IL CAMERINOCirco
DEL CLOWN e Dintorni
Un nuovo attesissimo spettacolo di David
Larible! David porta in scena se stesso
clown e se stesso uomo, forse
ancora più comico e poetico.
Il sipario si apre, ma la scena
è vuota. Sul palcoscenico il
camerino abbandonato di un
artista. David Larible, in
borghese, arriva trafelato,
ombroso, consapevole di
essere in ritardo. I suoi
pensieri
riecheggiano
nell’aria: “Non
capisco perché non
si trova mai da
parcheggiare vicino
al teatro”. Inizia
così il nuovo
imprevedibile
spettacolo di
David Larible.
Il clown più
famoso del mondo alterna in questa
inedita produzione i pensieri dell’artista
durante lo spettacolo, mentre si cambia, si
trucca, attende il momento di entrare in
scena ad alcune delle gag che lo hanno
reso celebre in quattro continenti, come
l’Opera, i Campanelli, la Ballerina. E ad
altre nuove irresistibili ed ilari
performance, come un DJ set o una scena
della Commedia dell’Arte, entrambe,
manco a dirlo, interpretate con l’ausilio di
inconsapevoli spettatori. Dopo il grande
successo de Il Clown dei Clown, David
Larible ha prodotto proprio a Barletta il
recentissimo Destino di Clown, già
prenotato dai maggiori festival e teatri di
tutta Europa. Con Il Camerino del Clown,
intende ora proporre un nuovo divertente
spettacolo, partendo, ancora una volta,
proprio da Barletta. Uno spettacolo che,
per le particolari caratteristiche, è
destinato ad essere richiesto dai grandi
teatri di prosa.
AB Management
con Maurizio Battista
SEMPRE Compagnia
PIÙ CONVINTO...
ANZI CONVINTISSIMO
È Sempre più convinto Maurizio Battista
carico di rinnovata energia e di antichi
ideali, per mostrarci le assurdità a cui ci
stiamo abituando attraverso un’analisi
irriverente e spassosa dei mezzi di
informazione, dei programmi televisivi,
dei cartelloni pubblicitari, degli annunci
in genere. Con la lente del suo tagliente
sarcasmo mette a fuoco i tanti paradossi
dei nostri tempi e solletica l’ilarità del
pubblico che – liberato dai normali
schemi mentali – lo segue nelle spietate
analisi socio-comiche, tra le quali l’eterna
lotta tra uomini e donne.
Il suo sguardo scanzonato e le sue
domande taglienti, alle gag e ai
monologhi, sono gli ingredienti
di uno spettacolo esilarante
all’insegna della schiettezza
e del divertimento, dove
la parola semplice e
sincera raggiunge
le pieghe dell’anima,
e dove una certa ‘vivace romanità’ gli permette
di sbilanciarsi in una giungla di controsensi ed
incongruenze. La scaletta degli spettacoli di
Maurizio Battista varia ogni sera, a seconda del
pubblico e delle notizie
di attualità;
ma una cosa è certa…
con Maurizio Battista
si ride!
comico
20 gennaio 2012
Testi / Maurizio Battista in
collaborazione con Riccardo
Graziosi
17
musica
22 gennaio 2012
RAMIN BAHRAMI
IN CONCERTO
Ramin Bahrami è oggi uno degli interpreti più
innovativi di Johann Sebastian Bach. Nato a
Teheran, Bahrami lascia rocambolescamente
la sua Patria a soli 5 anni con la madre e i
Pianista / Ramin Bahrami
fratelli, dopo la misteriosa morte del padre,
ingegnere dello Scià imprigionato dal governo
Programma
degli Ayatollah. La maggiore eredità che il
D. Scarlatti: Aria K32 in re min
padre lascerà al figlio sarà proprio la
D. Scarlatti: Sonata K289 in sol mag
J.S. Bach: Suite francese n. 5 in sol mag sconfinata passione per Bach: “Studia Bach,
D. Scarlatti: Sonata K282 in re magg non ti lascerà mai solo; sarà la tua guida,
J.S. Bach: Suite inglese n. 2 in la min quando non potrò più esserlo io”. Bahrami
D. Scarlatti: Sonata K319 in fa# mag
viene accolto in Italia dove viene aiutato a
D. Scarlatti: Sonata K278 in re mag
studiare e si diploma con Piero Rattalino al
D. Scarlatti: Sonata K159 in do mag
Conservatorio G. Verdi di Milano e all’Accademia
J.S. Bach: Aria Italiana
Pianistica Incontri col Maestro di Imola.
J.S. Bach: Concerto Italiano
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
18
un mago
del suono,
un poeta
della tastiera
“… Votatosi interamente alla musica di
Johann Sebastian Bach, Bahrami è un “mago
del suono”, cantore della tastiera, un delicato
pittore che realizza Bach oltre la linea,
concedendo a ciascuna un proprio colore.
(Peter Korfmacher, Leipziger Volkszeitung)
“Ramin Bahrami scompone la musica di Bach
e la ricompone in modi che risentono di un
modello, Glenn Gould, senza veramente
assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a
sopportare il morso, ma non l’ho domato;e
spero che continui ad essere com’è.
(Piero Rattalino)
liberamente
Compagnia
tratto da
Enfi Teatro
LACOMMEDIA Orlando
con Isabella
DI ORLANDO di Virginia Woolf Ragonese
Prima di ogni altra considerazione
ricordiamoci che anche nei periodi più
tragici l’umanità ha bisogno di sperare.
Virginia Woolf è figlia diretta di
Shakespeare. È unica nel miscelare
invenzione, gioco, umorismo e profondità.
Virginia, grazie a Orlando, compie un
viaggio fantastico, in cui il protagonista,
come Ulisse, non si pone limiti al desiderio
di sperimentare, di agire, di conoscere,
alla ricerca forse dell’impossibile, alla
ricerca di una vita piena ed appagata.
Orlando, intuizione geniale della Woolf,
è l’unico eroe moderno che
racchiude in se la parte maschile
e quella femminile di noi tutti,
perché la ricerca della felicità
ci riguarda allo stesso modo e
forse proprio una maggiore
conoscenza dell’altro può
essere la chiave che ci aprirà di
nuovo le porte del “paradiso”.
Orlando, attraversa quindi
quattro secoli di passioni
tutte legate alla percezione
della vita come
un’opera, unica,
preziosa
e irripetibile.
Orlando assolve a questa “missione”
come nessun altro. È per questo forse che
il romanzo della Woolf è tuttora un
caposaldo della letteratura, un libro in cui
tutti, grandi e piccoli, uomini e donne,
possono ritrovare una ragione di
emozione, di corrispondenza, di grande
divertimento.
pros
a
invito al
teatro
27-28-29 gennaio 2012
con Erika Blanc nel ruolo di
Mrs Virginia Grimsditch,
e con Guglielmo Favilla,
Andrea Gambuzza, Claudia
Gusmano, Fabrizio Odetto,
Laura Rovetti
Musiche originali / Bubbez
Orchestra
eseguite dal vivo da
Violoncello/Giovanna Famulari
Chitarra /Massimo De Lorenzi
Scene e costumi / Giovanni
Licheri e Alida Cappellini
Regia e drammaturgia /
Emanuela Giordano
Produzione e organizzazione
generale / Michele Gentile
pros
a
invito al
teatro
3-4-5 febbraio 2012
SALVATORE
Ascanio
E NICOLAdiCelestini
Salvatore e Nicola stanno in borgata. La
casa loro è un condominio. Al primo piano,
che è praticamente un piano rialzato, ci sta
il balcone coi gerani della signorina
Patrizia, quella che fa dieci lavori, tutti
Musiche / Battista Lena
precari. Al piano di sotto, che è
Scenografia / Laura Benzi
Disegno luci / Carlo Cerri
praticamente un seminterrato, ci stanno
Aiuto regia / Ivan Olivieri
loro, con lo zio che passa le giornate
Aiuto scenografia / Elisa Bentivegna seduto, ossidato sulla poltrona. «È una
Direttore di scena / Freddy Proietti
macchia che impatacca la poltrona. Se
Disegno / Gianluigi Toccafondo
muore non lo portiamo mica al
Foto / Luigi Narici
camposanto. Chiamiamo il tappezziere».
Produzione / Roberto Quarta per
E il padre? È scappato in Cina, a fare il
RQS Spettacoli
riduzione teatrale di Ascanio
Celestini e Giorgio Tirabassi
Regia / Giorgio Tirabassi
20
Compagnia
RqS Spettacoli
con Giorgio
Tirabassi
commercio di polli. E la madre? S’è bevuta
l’acido e quando il dottore l’ha aperta,
non ha trovato l’esofago.
Al quinto piano c’è la Dentona di Tor di
Quinto, quella che c’ha sessant’anni e ne
dimostra duecento, piccoletta e secca
secca. Tutta dipinta come una statuetta
da bancarella. In mezzo ci sta il
condominio, l’umanità in ciabatte che
puzza di minestrina col dado. A qualche
fermata di autobus ci sta invece il call
center, dove Nicola guadagna 85
centesimi lordi per ogni telefonata di due
minuti e quaranta secondi.
Una commedia agrodolce in cui il teatro di
denuncia, la satira, l’ironia e
l’introspezione sposano i ritmi e i modi del
nostro tempo.
Leggero e accattivante, profondo e
simbiotico, “Salvatore e Nicola” porta in
scena i sapori, i colori e gli odori di oggi,
del tempo che sfugge correndo, “perché
se è vero che il tempo è denaro, il loro
tempo dev’essere denaro di qualcun
altro...”.
Scritto da Ascanio Celestini, giovane ma
imprescindibile autore, narratore ed
attore; interpretato da uno dei migliori
attori del teatro, del cinema e della
televisione in Italia: Giorgio Tirabassi.
CONCERTOG.A.I.A. Chamber
Orchestra
DELLA
Lior Shambadal
violino Carmelo Andriani
MEMORIA direttore
In un programma che alterna i più noti
brani della letteratura per orchestra
da camera con brani di compositori
che hanno vissuto l’esperienza dei
campi di concentramento, il
grandissimo direttore d’orchestra
israeliano Lior Shambadal, noto in
tutto il mondo e direttore stabile dei
Berliner Symphoniker, sarà, per la
prima volta a Barletta, alla guida di
una splendida orchestra d’archi e con
un solista d’eccezione.
concertistica
10 febbraio 2012
A cura dell’Associazione Amici
della Musica M. Giuliani
In collaborazione con il Lions
Club International
Direttore / Lior Shambadal
(Direttore stabile dei Berliner
Symphoniker)
G.A.I.A. Chamber Orchestra
Violino Solista /
Carmelo Andriani
21
concertistica
IRIO E ROBERTO
chiama Rio
Duello a suon di note
DE PAULA Roma
11 febbraio 2012
Irio de Paula è nato il 10 maggio 1939 a Rio de
Janeiro. Ha iniziato a suonare molto presto,
all'età di sei anni, ed è diventato velocemente
un chitarrista di talento, arrivando a suonare
con i più celebri musicisti brasiliani, artisti del
calibro di Eumir Deodato e Baden Powell. Irio
decise di fermarsi in Italia, più precisamente a
Roma – dove vive ancor oggi – nel 1970,
terminata una tournée europea con la celebre
cantante Elsa Soares. All'inizio degli anni '70
ha suonato un po' in tutta Europa con Gato
Barbieri, Astrud Gilberto, Steve Grossman, Sal
Nistico e Chico Buarque. Quindi ha cominciato
a guidare propri gruppi, suonando la chitarra
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
elettrica, ma spesso gli piace esibirsi da solo,
con la chitarra acustica. Ha partecipato a
molti spettacoli radiofonici e televisivi, ed ha
tenuto moltissimi concerti in ogni angolo
della penisola, dal sud al nord. Negli ultimi
anni ha continuato a incidere dischi come
leader, ma ha anche suonato a fianco di
musicisti del valore di Renato Sellani, Phil
Woods, Franco D'Andrea, Gianni Basso,
Claudio Roditi. Irio de Paula suona la sua
musica affascinante ed originale, dal jazz
samba alla bossanova, con la stessa
freschezza e spontaneità di un bambino.
Roberto de Paula, nato a Rio de Janeiro nel
1967, dove risiede e fa il musicista di
professione, ha iniziato a suonare la chitarra
molto giovane, ascoltando i dischi del padre
Irio. Ha anche giocato a calcio, ma ha capito
in tempo che per riuscire a far bene una cosa
bisognava scegliere: ha così continuato a
suonare. Roberto si è fermato per un anno in
Italia nel 1990, suonando il basso elettrico
nel quartetto del padre. Nel 1998 ha
partecipato all'incisione del disco di Irio
“Retratto do Rio” e nell'estate 1999 è tornato
nuovamente nel nostro paese per fare una
lunga tournèe in duo col genitore. I buoni
risultati ottenuti hanno quindi convinto Irio a
registrare insieme al figlio Roberto: cosa che
fece nel dicembre 2000, a Rio de Janeiro.
22
di Leonardo
Sciascia
Compagnia Laros
con Sebastiano Somma
e Orso Maria Guerrini
IL GIORNO
DELLA CIVETTA
Un paese di poche migliaia di abitanti,
nell’entroterra siciliano. Un freddo
mattino d’inverno. La luce d’un pallido
sole riflessa sull’asfalto bagnato. Una
piazza.
Un autobus – il motore già acceso – che
s’appresta a partire.
Gli ultimi passeggeri s’affrettano a
salire, mentre gli altri aspettano
fiduciosi la partenza dell’autobus, dietro
i finestrini appannati.
Un uomo, vestito di scuro, s’avvicina, di
corsa. Posa il piede sinistro sul
predellino dell’autobus, sta per
rivolgersi all’autista. All’improvviso, un
bagliore, seguito da un rumore sordo:
l’uomo rimane quasi sospeso, per
qualche istante, prima di afflosciarsi
sull’asfalto. Morto.
"Il giorno della civetta" racconta la
storia dell’inchiesta condotta, a partire
da questo omicidio, da un capitano dei
carabinieri appena arrivato in Sicilia,
dalla lontana Parma, all’inizio degli anni
’60.
Il capitano Bellodi è un uomo onesto ed
intelligente, pronto ad affrontare
qualunque difficoltà, pur di far bene il
proprio dovere.
Davanti a lui, c’è adesso un cammino
lungo, faticoso, irto di ostacoli. In fondo
a questo percorso, c’è la verità;
ma la verità, spesso, in Sicilia, ha
troppe facce.
Nella riduzione teatrale de "Il giorno
della civetta" che intendiamo mettere
in scena, l’azione si svolge in una Sicilia
trasfigurata, territorio dell’anima prima
ancora che luogo geografico.
speciale
abbonati
12 febbraio 2012
Regia / Fabrizio Catalano
con Sebastiano Somma, Gaetano
Aronica, Morgana Forcella,
Roberto Negri, Alessio Caruso,
Maurizio Nicolosi, Paolo Gattini,
Luca Marianelli
e con la partecipazione di Orso
Maria Guerrini
23
comico
16 febbraio 2012
24
Esposito
KOMIKAZE diManfredi
e Ferrante
I DITELO VOI Tunnel Produzioni
“Komikaze” e la comicità scoppiettante de
“i Ditelo Voi” carica di paradossali e
inverosimili avvenimenti forse al limite
dell’assurdo, ma di certo all’insegna dello
svago e della spensieratezza. Tre individui,
tre apparenti persone comuni catapultati
nelle più improbabili situazioni comiche.
Uno scrupoloso sguardo verso una società
che corre contro il tempo. Corre ma dove
va? Nudi e crudi di fronte al pubblico “i
Ditelo Voi” si spogliano o si cambiano
d’abito per entrare nell’anima dei vari
personaggi che si susseguono. Questo ed
altro in uno spettacolo che vuol far ridere
e riflettere su un importante quesito: se i
Ditelo Voi dovessero cambiare lavoro
cos’altro saprebbero mai fare?
Komikaze… una risata vi seppellirà.
CHI HA PAURA
MUORE OGNI
Mind & Art di
i miei anni con
Giuseppe Ayala
GIORNOFalcone e Borsellino con Francesca Ceci
invito
l
teatra
o
teatro
civile
Dopo quasi vent’anni dal
drammatico 1992 – che ha visto
la tragica scomparsa di Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino –
Giuseppe Ayala ha deciso di
raccontare la sua verità,
mettendosi alla prova con un
nuovo mezzo comunicativo: il
teatro.
La storia di quegli anni e la
straordinaria esperienza vissuta
al fianco dei due magistrati, con
i quali condivise la vita
professionale quotidiana, ma
soprattutto una profonda
amicizia, danno vita ad un
“incontro-spettacolo” che pone
l’attenzione sulla Sicilia, su
Cosa Nostra, sulla politica e la
giustizia italiana di allora…
come di oggi.
17 febbraio 2012
con Giuseppe Ayala e
Francesca Ceci
Testi / Giuseppe Ayala con il
contributo di Ennio Speranza
Musiche / Roberto Colavalle
& Matteo Cremolini
Luci / Pietro Sperduti
Proiezioni / Alessia Sambrini
Collaborazione al progetto
Massimo Natale
Direzione artistica e
produzione / Gabriele Guidi
25
musica
18 febbraio 2012
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
Goran Bregovic
Wedding & Funeral Band
Chitarra, Sintetizzatore, Voce /
Goran Bregovic
UNA BAND GITANA DI FIATI
Grancassa tradizionale, voce /
Muharem Redžepi- Goc
Prima tromba / Bokan Stankovic
Seconda tromba / Dalibor Lukic
Sax, clarinet / Stojan Dimov
Primo trombone / Aleksandar
Rajkovic
Secondo trombone /
Glockenspiel / Milos Mihajlovic
VOCI BULGARE
Voci /Ludmila Radkova Trajkova /
Daniela Radkova Aleksandrova
26
GORAN BREGOVIC
&
IN CONCERTO Wedding
Funeral Band
Champagne for Gypsies è il titolo del nuovo
disco di Goran Bregovic e rappresenta la
seconda parte del progetto Alkohol.
L’originalità di Champagne for Gypsies è
costituita dalle numerosissime collaborazioni
tra Goran Bregovic ed altri noti musicisti
internazionali gitani. Il disco nasce dal
desiderio del compositore balcanico di
invitare i più importanti rappresentanti
musicali di etnia gitana dopo gli scandali e le
sommosse nelle comunità gitane nell’Europa
occidentale negli anni scorsi. Tra le tante
collaborazioni, il duetto con famosissimo
ensemble musicale zingaro The Gipsy Kings,
che costituisce il singolo di lancio dell’album
dal titolo “Balkaneros”.
Si aggiungono inoltre collaborazioni con
Florin Salam (popolare musicista manele
dalla Romania), Stephan Eicher (cantautore
svizzero) e altre in via di definizione tra le
quali Ayo (nota cantautrice tedesca), David
Essex (star della musica inglese degli anni
’70), Edyta Górniak (nota cantautrice
polacca).
JULIEN LUBEK &
CÉCILE ROUSSAT IN Circo e Dintorni
CATTURATI DAI SOGNI Le Shlemil Théâtre
dalla Fra
ncia
Spettacolo visuale, fiabesco e buffo
che mescola arti del mimo, circo, magia
e teatro d’oggetti. Una favola visuale che
ha il sapore dei sogni ad occhi aperti, in
grado di far condividere lo spazio di un
istante fugace e l’effimero sentimento
dell’incantamento del vivere. Degli
oggetti animati, una pesantezza svanita,
l’assurdità poetica del quotidiano…
Forse un’immersione irragionevole in un
universo fantasmagorico dove tutto
scompare… o piuttosto una successione
di bagliori di lucidità estranei al tempo
che passa…
O ancora uno spettacolo visuale, dal
sorriso dolcemente ottimista, dove si
incontrano arti del mimo, teatro
d’oggetto e acrobazie. Come a volte le
musiche più belle sono profondamente
gioiose o infinitamente tristi, l’emozione
nasce sempre da ciò che ci attraversa.
Questo spettacolo è un’ode all’infanzia
che dorme in ogni adulto. Prima creazione
del duo Shlemil Théâtre, Catturati dai sogni
è stato un grande successo al Festival Off
d’Avignone per due anni consecutivi nel
2009 e 2010 e gira oggi in tutto il mondo.
“Poetico, divertente e insolito, questo
spettacolo è un sogno ad occhi aperti,
molto carino e sorprendente”
(Charlotte Lipinska, Europe 1).
la
domenica
delle
famiglie
19 febbraio 2012
Scritto diretto e interpretato da
Julien Lubek e Cécile Roussat
Scenografie / Etienne Bousquet
Costumi / Emilie Rastoll
Luci / Julien Lubek
Musiche / Matthieu Ply
Produzione / Shlemil Theatre con
il sostegno del Centro Culturale
Jean Vilar de Marly le Roi
27
pros
a
invito al
teatro
24-25-26 febbraio 2012
con Peppe Barra
e Salvatore Esposito
Regia / Peppe Barra
Musicisti / Paolo Del Vecchio,
Luca Urciuolo
28
Roma
PEPPE BARRA Compagnia
Spettacoli
con Peppe Barra
RACCONTA
e Salvatore Esposito
Peppe Barra Racconta è lo spettacolo
sintesi delle qualità di attore e cantante di
Peppe Barra, uno spettacolo in cui Peppe
opera una fusione una trasformazione.
Il linguaggio fiabesco si combina con la
gestualità dell’artista simbolo della
napoletanità e si fonde con le musiche
ed il canto di Peppe.
All’inizio è una voce dal buio: “Nce
steva ‘na vota…”.
Entra Peppe, diabolico affabulatore
dalle mille voci, cantastorie per un
pubblico di tutte le età, che ci guida in
un magico viaggio attraverso il mondo
pauroso e felice delle favole. La sua
grande esperienza di cultore e di
interprete esplode nei segreti labirinti
della tradizione campana. Per queste
antiche strade Musica, canto e parole si
fondono in un tutt’uno. E allora il
pubblico ammaliato dal suono del
dialetto, e dalle note che avvolgono
ogni parola, verrà irretito, come un
bambino, dalle storie comiche sapienti
e barocche de “Lu Cunto de li Cunti”, e
dalle splendide novelle del
Decamerone.
È uno spettacolo in cui il teatro si
trasforma in una trama fitta di sogni,
desideri, passioni e sentimenti,
citazioni e ricordi, una confessione
emozionale e sincera sulla ragione
stessa di fare il mestiere del teatrante.
È qui che le sue doti magistrali
raggiungono la più completa ed
ineguagliabile forza di attrazione..
SEI di Luigi Pirandello Compagnia
Teatro Carcano
Marina Bonfigli
e Antonio Salines
PERSONAGGI con
IN CERCA D’AUTORE
Sei personaggi in cerca d’autore ha
debuttato in prima nazionale al Teatro
Carcano nell’ottobre 2008 accolto con
estremo calore dal pubblico e
gratificato da ottime recensioni.
Dopo due lunghe e fortunate tournée,
viene ripreso nella stagione 2011/2012
per soddisfare le numerosissime
richieste.
Ci fa piacere trascrivere la breve nota
che Giulio Bosetti volle inserire nel
programma di sala e che ben evidenzia
la sua predilezione per questo testo, da
lui interpretato una prima volta
giovanissimo nel ruolo del “Figlio” e
negli anni della maturità in quello del
“Padre” in due acclamate messinscene.
mai visto. Non possiamo privarli di
questa scoperta, se li vogliamo anche
spettatori di domani.
Sei personaggi è esploso negli anni
Venti, ma è rimasto in vita per ogni
generazione, e chiunque abbia scritto
di teatro non ha potuto fare a meno
in seguito di tenerne conto.”
pros
a
invito al
teatro
2-3-4 marzo 2012
Regia / Giulio Bosetti
Costumi / Carla Ricotti
Musiche / Giancarlo Chiaramello
Movimenti mimici / Marise Flach
con Antonio Salines, Edoardo
Siravo, Silvia Ferretti, Nora Fuser
e Marina Bonfigli
“Chi non ha visto Sei personaggi?
Chi non ne è rimasto sorpreso e
affascinato la prima volta, e poi l’ha
voluto rivedere e di nuovo l’emozione è
tornata?
Molte sono le edizioni proposte in
questi ultimi anni.
E perché allora riprenderlo? Il fatto è
che solamente vedendolo e
rivedendolo lo spettatore potrà cogliere
il fondo della sua misteriosa teatralità.
E poi ci sono i giovani, che non l’hanno
29
teatrocurci
all’opera
6 marzo 2012
Direttore / Giuseppe Monopoli
Orchestra del Conservatorio
di Bari
Speciale introduzione all’opera lirica
LA SERVA PADRONA
Conservatorio
LA DIRINDINA Produzione
N. Piccinni Bari
La serva padrona, intermezzo buffo di
Pergolesi, fu composta su libretto di G.A.
Federico. I protagonisti sono Uberto,
vecchio scapolo scontroso e taciturno, e la
sua giovane e astuta serva, Serpina.
Uberto, stanco dei capricci e delle
prepotenze di Serpina, decide di
ripristinare i giusti ruoli all’interno della
casa fingendo di volersi sposare. La
ragazza, ingelosita, annuncia a sua volta,
con la complicità del servo Vespone, il suo
matrimonio con il fantomatico capitan
Tempesta. Dallo sgomento provato al
sentire l’annuncio delle nozze, Uberto
capisce di essere innamorato di Serpina.
Presto il finto capitan Tempesta si
presenta minaccioso a reclamare la dote
della giovane, e minaccia Uberto
avvisandolo che in caso di diniego, gli
toccherà di sposarla lui stesso. Spinto un
po’ dalla paura e un po’ dall’amore per
Serpina, Uberto si lascia estorcere la
promessa di matrimonio. La burla è poi
svelata e Serpina, anch’essa innamorata
di Uberto, da serva diventa padrona.
La Dirindina, intermezzo buffo
settecentesco di D. Scarlatti su libretto di
G. Gigli. A fare le spese della consueta
burla del solito vecchio, lo stolido di turno è
Don Carissimo, maestro di canto che perde
le bave per Dirindina, cantante in erba ma
donna esperta. Tra loro si inserisce
Liscione, un “musico”. L’impossibile amore
tra la bella canterina e il musico impotente
servirà almeno a sventare le mire del
maestro di musica sulla pupilla di cui
ammira più che le grazie vocali quelle
fisiche. E tra fioriture, malintesi e malizie
l’intermezzo viaggia verso la sua intuibile
conclusione.
30
DAL TEATRO
ALLA SCALA
Teatro Curci ospita per la prima volta il
prestigioso Primo Violino dell’Orchestra del
Teatro alla Scala di Milano.
In un programma spumeggiante che passa
dalla Sonata “Kreutzer” di Beethoven ai
brani più virtuosistici e spettacolari di SaintSaens e Ravel, lo straordinario violinista
violino
Francesco Manara
pianoforte
Pietro Laera
Francesco Manara, accompagnato da Pietro
Laera, un pianista di grande musicalità e
spolvero tecnico, ci condurrà alle vette del
violinismo con l’arte che gli ha permesso di
ricoprire un incarico così prestigioso
nell’orchestra del Teatro più importante
d’Italia.
concertistica
9 marzo 2012
A cura dell’Associazione Amici
della Musica M. Giuliani
Violino / Francesco Manara
(Primo violino dell’Orchestra
del Teatro alla Scala di Milano)
Pianista / Pietro Laera
Programma
L. van Beethoven,
Sonata op.47 in la maggiore
"a Kreutzer"
C. Saint-Saens, Havanaise
op.84
M. Ravel, Tzigane
C. Saint-Saens, Introduction et
Rondo Capriccioso op.28
(trascr. G. Bizet)
31
musica
11 marzo 2012
A cura dell’Associazione
Cultura e musica G. Curci
Piano / Danilo Rea
Contrabasso / Ares Tavolazzi
Batteria / Ellade Bandini
32
BEATLES INJAZZ con
Danilo Rea
Ares Tavolazzi,
TRIODANILOREA Ellade Bandini
Audace improvvisatore dalla spiccata
sensibilità melodica, Danilo Rea è certamente
uno dei pianisti che più ha segnato la scena
jazz in Italia negli ultimi decenni.
Collabora con grandi musicisti della scena
internazionale, Art Farmer a Steve Grossman,
da Chet Baker a David Liebman, a Randy e
Michael Brecker. Alla carriera di pianista jazz
affianca considerevoli interventi con
protagonisti di primo piano della musica
leggera italiana, con Riccardo Cocciante,
Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e
soprattutto Mina. Fonda il Doctor 3 con Enzo
Pietropaoli e Fabrizio Sferra, concentrando la
propria estetica in una rivisitazione del
repertorio jazz, rock e pop: una sintesi che
colpisce pubblico e critica. Negli ultimi anni di
attività raggiunge alte quote di maturità e
perfezione, tanto che diventano sempre più
frequenti i lunghi recital solitari al pianoforte.
Il trio composto da Danilo Rea al piano, Ares
Tavolazzi al contrabbasso ed Ellade Bandini
alla batteria presenta un irresistibile tributo al
mitico quartetto dei Beatles. Amici da molti
anni, i tre musicisti sono una novità in
formazione trio. Bandini e Rea si incontrano
per la prima volta in sala di incisione per la
registrazione di Rea per incidere un disco per
Edoardo De Angelis, cantautore romano che
in futuro avrebbe prodotto molti artisti,
mentre Bandini e Tavolazzi sono amici da
sempre, nonché conterranei, tutti e due
ferraresi. Mina, Celentano, Guccini, Baglioni,
De André, Zero, Conte, Dalla, Paoli: sono solo
alcune delle loro straordinarie collaborazioni
con il modo “melodico”, ma profonda è la loro
diversità “jazzistica”. Le loro personali
esperienze li rendono imprevedibili sul palco,
speciali, disposti ad intraprendere qualsiasi
strada mettendo tutta la loro esperienza al
servizio della Musica. La loro unione è
certamente ricca di fascino e il loro concerto
un appuntamento originalissimo
EMANUELE
KING
OF SWING URSO QUINTET
L’orchestra, formata da cinque strumenti
classici (clarinetto, vibrafono, pianoforte,
contrabbasso, batteria) è una formazione
dalla sonorità particolare e raffinata.
Il repertorio è quello dell’Era dello Swing
(Stati Uniti anni ’40), dei piccoli complessi
di musicisti bianchi che fecero
letteralmente impazzire gli Stati Uniti in
quegli anni e successivamente il mondo
intero, con particolare riferimento ai
maggiori compositori della musica leggera
americana (G.Gershwin, J.Kern, C.Porter,
I.Berlin, B.Goodman). La qualità degli
arrangiamenti, curati e diretti dallo stesso Urso,
clarinettista e nello stesso tempo batterista di
chiara fama, definito dai media “Re dello Swing”,
contraddistingue questo complesso.
Nella prima parte dello spettacolo, che vedrà Urso
impegnato al clarinetto, la musica sarà orientata a
valorizzare questo strumento. La seconda parte
vedrà il suo direttore alle prese con la batteria e i
tamburi per uno spettacolo unico ed imperdibile,
con numeri acrobatici di grande energia,
virtuosismo e impatto sonoro.
concertistica
15 marzo 2012
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
Clarinetto batteria /
Emanuele Urso
Vibrafono / Antonio Pierri
Piano / Adriano Urso
Contrabbasso / Alessio Urso
Batteria / Francesco Bonofiglio
Programma
Slipped disc, Rachel’s dream,
B. Goodman
Memories of you, E. Blake
Tat’s a plenty, L. Pollack
Nagasaky, H. Warren
Where or when, R. Rodgers
After you’ve gone, H. Creamer
Rose room, H. Williams
The world is waiting for the
sunrise, E. Lockhart
Tiger rag, N. La Rocca
Airmail special, B. Goodman
Moonglow, E. De Lange
Seven come eleven, B. Goodman
Gershwin medley, G. Gershwin
Shiny stocking, F. Foster
Grand slam, B. Goodman
33
teatro
civile
16 marzo 2012
Regia / Alessio Pizzech
versione scenica / Nicola Fano
adattamento drammaturgico /
Margherita Rubino
Scene / Giacomo Tringali
Costumi / Cristina Da Rold
Musiche / Dario Arcidiacono
Luci / Gigi Ascione
34
Compagnia
PER NON di Pietro Grasso con
Siciliateatro
Sebastiano
MORIRE DI MAFIA Lomonaco
Quando comincia la nuova mafia? Come ha
cambiato la vita della Sicilia e dell’Italia? Che
cosa ci resta ancora da fare e da sperare con
sconfiggerla?
Sono solo alcuni degli interrogativi che il
Procuratore nazionale antimafia Pietro
Grasso si pone nel suo libro “Per non morire
di mafia” che viene ora riproposto in
versione teatrale da Sebastiano Lo Monaco.
«Finché la mafia esiste bisogna parlarne,
discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigeno
grazie al quale i sistemi criminali si
riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di
mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi
di oggi siamo destinati a pagarli duramente
domani, con una mafia sempre più forte, con
cittadini sempre meno liberi»
Pietro Grasso
e Dintorni
ROOM ROBCirco
TO PLAY TORRES
Un talento comico straordinario, un re della commedia
fisica per uno spettacolo da amare. Rob Torres usa le sue
capacità circensi per mettere in scena degli spettacoli
memorabili capaci di incantare grandi e bambini. Rob
Torres lasciò la facoltà di psicologia per lavorare al mitico
circo americano Barnum come uomo proiettile.
In seguito ebbe la fortuna di avere per maestri i grandi
campioni della comicità, esibendosi nei festival e nei circhi
di 43 Paesi diversi e facendo ridere milioni di persone. Un
appuntamento imperdibile.
phys
theaict al
danrez/
a
la
domenica
delle
famiglie
dagli Stati Uniti
17-18 marzo 2012
di e con Rob Torres
Produzione /
Alessandro Serena
35
pros
a
invito al
teatro
23-24-25 marzo 2012
IL MALATOdi Molière
IMMAGINARIO
La storia di Argante, malato immaginario del
titolo, padre di una bella figlia, marito di una
Traduzione /Angelo Dallagiacoma
donna avida e fedifraga e vittima di uno
Regia / Marco Bernardi
sciame di dottori avvoltoi, salassatori e
con Paolo Bonacelli,
ciarlatani, fu rappresentata la prima volta il
Patrizia Milani, Carlo Simoni
10 febbraio 1673: una settimana prima della
e con Xenia Bevitori, Gaia
morte di Molière che si spense subito dopo
Insenga, Fabrizio Martorelli,
la quarta recita. È ritenuto uno dei capolavori
Massimo Nicolini, Maurizio
Ranieri, Giovanna Rossi, Libero
assoluti del grande commediografo francese
Sansavini, Roberto Tesconi,
accanto al "Tartufo" ed al "Misantropo". Un
Riccardo Zini
testo e un personaggio, quello di Argante,
Scene / Gisbert Jaekel,
con il quale si sono misurati registi ed attori
Costumi / Roberto Banci,
importanti come De Lullo con Romolo Valli, la
Luci / Giovancosimo De Vittorio
36
Teatro Stabile
di Bolzano
con Paolo Bonacelli
Shammah con Franco Parenti e Lassalle
con Giulio Bosetti.
Ora a rileggere questa farsa in tre atti ci
pensa lo Stabile di Bolzano per
l'interpretazione di Paolo Bonacelli nel
ruolo dell'ipocondriaco mattatore che
rasenta la follia, sospeso tra letto e bagno
nella sua ovattata dimora trasformata in
una sorta di ospedale. Al suo fianco come
sempre i bravi Patrizia Milani e Carlo
Simoni. Secondo il regista Marco Bernardi
è quanto mai interessante riproporre una
commedia colma di eccellenti spunti
comici ma che al contempo ci racconta la
storia di un uomo che ha smarrito nelle
delusioni della vita la fiducia in se stesso e
nei propri simili oltre alla stessa voglia di
vivere. Proprio la contrapposizione di
questi due aspetti fa del Malato
immaginario un'opera di straordinaria
ricchezza e un lancinante documento della
condizione interiore di Molière nel suo
ultimo anno di vita. La storia satiricofarsesca dispiega anche un alone onirico.
I personaggi e gli accadimenti si
confondono fino a diventare i sogni del
Malato. È il testamento che Molière ci
lascia e lo fa da par suo, nel gioco di
prestigio tra realtà e finzione, o meglio tra
finzione e finzione della finzione, che è
l'amara filosofia di tutto il suo teatro.
pros
a
Luigi
COSÌ È diPirandello
SE VI PARE
Definita da Pirandello “Parabola in tre atti” in
“Così è se vi pare” la storia ruota intorno alla
la “verità”, invano cercata dai personaggi,
invano affermata e contraddetta in un
intrecciarsi di ipotesi senza sbocco sì da
condurre naturalmente lo spettatore a
considerarne la relatività. È in sostanza una
satira filosofica, sapientemente concepita che
in modo leggero e divertito, che gioca sul
malsano desiderio di conoscere i fatti altrui.
C’è in questa impostazione una evidente
intenzione umoristica, ben riuscita e capace
di raggiungere il suo effetto con estrema
naturalezza, ma c’è anche la volontà di
sostenere che la “verità”, qualunque verità,
risulta contraddittoria ed inconoscibile.
E quanto più evidente è la differenza tra il
salottiero rovello per conoscere i fatti privati
degli altri e la ricerca della verità come assillo
insito in ogni uomo, tanto più, per contrasto
risulta efficace la tesi che Pirandello vuol
dimostrare, affidata alla consapevolezza
ironica di Lamberto Laudisi e alla rivelazione
finale della Signora Ponza, di grande effetto
scenico ideologico ed umano.
Si indovina un dramma della follia che ella
riusciva a tenere nascosto ad occhi indiscreti,
recitando pietosamente la duplice parte per i
due suoi cari. Nessuno potrà mai sapere chi
dei due è pazzo. La sua esistenza è votata ad
un grande sacrificio; lei per se stessa è
invito al
teatro
Compagnia
l’Isola Trovata
nessuna ed esiste nella maniera in cui è
creduta dal marito e dalla signora Frola; nella
maniera in cui ciascuno vorrà crederla.
La signora Ponza con questa sua finale
apparizione, così sapientemente preparata,
così a lungo alimentata dalla curiosità
comune , riesce ad apparire come simbolo
della verità che ognuno può credere a modo
suo ed essere, nello stesso tempo, il più
umano dei personaggi in cui si riflette la
pietà di Pirandello per la follia e la solitudine.
In quest’opera Pirandello fa convergere
l’attenzione degli spettatori non sullo
svolgimento di un fatto, ma sul fluttuare e
smarrirsi del giudizio degli uomini attorno a
questo fatto. In fondo tutto il teatro ci
racconta l’incapacità umana a cogliere con
mano ferma la sostanza delle cose.
30-31 marzo / 1 aprile 2012
Regia / Michele Placido
Costumi / Sabrina Chiocchio
Scene / Carmelo Giammello
con Giuliana Lojodice, Pino
Micol, Luciano Virgilio
Produzione / L’isola trovata
37
pros
a
invito al
teatro
13-14-15 aprile 2012
Produzione / Il CTB Teatro
Stabile di Brescia e il Teatro de
gli Incamminati
Traduzione / Masolino D’Amico
Regia / Franco Branciaroli
Scene e costumi / Margherita Palli
Luci / Gigi Saccomandi
38
SERVO diDI
Ronald
SCENA Harwood
Prodotto dal CTB Teatro Stabile di Brescia e
dal Teatro de gli Incamminati, Servo di scena
è uno dei più celebri testi teatrali di Ronald
Harwood che curò anche l’adattamento
cinematografico dell’omonimo film di culto di
Peter Yates, del 1983, interpretato da Albert
Finney (premiato al Festival di Berlino) e da
Tom Courtenay (cinque candidature agli
Oscar). Ed è naturalmente un testo ritagliato
ad hoc sulla figura di un attore di grande
Compagnia Teatro de
Gli Incamminati
con Franco Branciaroli
carisma. Si tratta di un appassionato
omaggio al teatro ed alla sua gente, nonché
perfetta ricostruzione d’epoca che fa da
cornice agli ultimi successi di un grande
attore, ormai al tramonto, il quale deve la sua
sopravvivenza alle cure e alle attenzioni
costanti del suo umile servo di scena. Scritta
in un linguaggio affascinante, tipico dello stile
della commedia inglese, affronta con tono
ironico le rocambolesche vicende di una
precaria compagnia di provincia, che si
dipanano tra camerini e palcoscenico, quale
sublime metafora della vita del teatro di ogni
tempo. Regista ed interprete nel ruolo di Sir,
Franco Branciaroli, nuovo consulente artistico
dello stesso CTB.
Così la storia: è il 1940, pur devastata dai
bombardamenti nazisti, Londra riesce a
conservare l’aplomb che l’ha sempre
contraddistinta. Come racconta Evelyn
Waugh, il grande testimone di quegli anni, la
vita procede meglio che può: pub e ristoranti
restano aperti finché una bomba non li
distrugge, i circoli e i club non variano
nemmeno gli orari di apertura e di chiusura.
Anche il teatro continua a vivere a dispetto
della stupidità che sembra sul punto di
conquistare il mondo. E Shakespeare diviene
non solo poeta di un intero popolo, ma anche
il suo profeta, e il teatro il suo tempio.
BARBABLÙ:
Dance
Theater
UN CASTELLO DI Pneuma
e con
de Candia
RELIQUE D’AMORE diMauro
La nuovissima produzione della Pneuma
Dance Theater “Barbablù: un castello di
reliquie d’amore”, è un’ulteriore
esplorazione delle relazioni di coppia in
bilico tra umorismo, sogno e realtà. Da
sempre il tema di Barbablù ha affascinato
diversi autori spaziando dalla fiaba al
racconto ironico, dalla profondità
simbolista alla tragicità espressionista.
Barbablù è metafora della complessità e
delle contraddizioni psicologiche
dell’erotismo e dell’amore, tra solitudine,
desiderio, legame e libertà. Il coreografo
spinge la sua ricerca analizzando i
rapporti tra maschile e femminile sino ad
attraversare la questione fondamentale
attorno a cui ruota la scrittura
coreografica che è l’inseparabile legame
tra creazione e distruzione nei rapporti.
Barbablù riveste l’immaginario, quell’aura
di sogno che è propria di ogni fiaba.
Abbiamo tutti uno stanzino segreto;
ognuno di noi cela un angolino remoto in
cui rifugiarsi in certi momenti e, quanto
più lo proteggiamo dalla curiosità altrui,
tanto è maggiore il senso di riparo che ci
dà, consentendoci di esprimere al
massimo le nostre fantasie. Barbablù è
fondamentalmente questo: emozione.
Emozioni che evocano a catena altre
emozioni in un richiamo continuo di
atmosfere, di archetipi che in qualche
modo fanno parte del nostro vissuto
collettivo. Un cast di superbi danzatori
appassionerà ancora una volta il pubblico,
stupefacendolo ed emozionandolo come
avvenuto puntualmente in ogni
produzione della PDT. Un nuovo capitolo
da non lasciarsi sfuggire!
phys
theaict al
danrez/
a
prima nazionale
20 aprile 2012
Regia / Mauro de Candia
39
sp
e
abciale
bo
na
invito al
ti
teatro
21 aprile 2012
di e con Cristina Borgogni,
Massimo Fedele,
Paolo Lorimer
40
SERATA
CAMPANILE
Compagnia
Teatro
Vascello
Uno spettacolo all'insegna del grande
divertimento, ma un divertimento pieno di
riflessione e di eleganza, perché Campanile
basa la sua poetica e il suo humor sul gioco
di parole colto e raffinato. In questo
momento in cui la volgarità culturale e
lessicale trionfa, vogliamo proporre un modo
diverso di divertirsi in cui il riso scaturisca
dalla comicità di una penna graffiante e
intelligente. Campanile racconta un'Italia
comica, tenera, sprovveduta, feroce,
patetica... non così lontana dall'Italia di oggi.
E la sua “grazia” ci porta con acutezza a
riflettere.
CAN Compagnia
CAN Corrado Abbati / Inscena
“CAN-CAN”: divertimento ed emozioni, echi
cinematografici e di Broadway, il musical che
accende la voglia di ridere, ballare e cantare
sulle famosissime musiche di Cole Porter. Un
“classico” reso famosissimo dal successo
dell’omonimo film con un cast d’eccezione:
Frank Sinatra, Maurice Chevalier e Shirley
MacLaine. Una sferzata di buonumore dove la
storia del cancan è raccontata da un cast di
oltre venti artisti tra sontuose ambientazioni,
magnifici costumi, scene di danza mozzafiato
ed una musica geniale. Nella Parigi del 1896,
il can-can è considerato peccaminoso oltre
che illegale, tanto che Simone – proprietaria
di un tabarin dove il ballo incriminato va in
scena ogni sera – ha dei guai con la giustizia.
Ma il giudice moralizzatore si scoprirà
tutt'altro che indifferente al fascino della
donna e del provocante ballo. La Belle Époque
narrata da Hollywood, con sfarzo
scenografico, musiche giustamente famose e
interpreti di gran nome.
concertistica
22 aprile 2012
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
Musical di Cole Porter – prima
edizione originale in italiano
41
speciale
abbonati
27 aprile 2012
Ideazione e libero racconto di
Roberto Fabbriciani
con musiche ridotte da “Il
barbiere di Siviglia” di
Gioacchino Rossini
Figaro / Elio
con la partecipazione di
Flauto / Roberto Fabbriciani
Clarinetto / Fabio Battistelli
Pianoforte /Massimiliano
Damerini
Produzione / Just in Time srl Mauro Diazzi
42
Just in time
FIGARO Compagnia
IL BARBIERE
Nella storia del melodramma esiste il
bizzarro caso di una professione (non
particolarmente affascinante) che ha avuto
l'onore di ben tre grandi Opere dove
compare come protagonista assoluta. La
professione è quella del barbiere, e le
Opere ad essa dedicate sono i due famosi
"Barbiere di Siviglia", rispettivamente di
Paisiello e Rossini, e "Le nozze di Figaro" di
W.A. Mozart. II frequentatore dei Teatri
operistici non di rado si trova a dover
assistere alle peregrine evoluzioni di
personaggi improbabilissimi, i cui nomi
hanno reso la vita infelice a molti figli di
famiglie melomani che li hanno voluti
chiamare Assalonne, Aida, Sigfrido,
Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor.
Si trattava perlopiù di Faraoni, Gran
Sacerdoti Illirici, Re Mesopotamici, Eroi
Nibelungici, Regine Nubiane e
Sacerdotesse Galliche. Ed è in questo
ciarpame rivestito di cotonina stampata e
bigiotteria dozzinale che irrompe l’ottimo
Figaro con la sua carica di simpatia, la sua
inventiva e, perche no?, con la sua
umanissima esperienza nell’arte di
arrangiarsi. Figaro prosegue la grande
tradizione degli Scapini e dei Leporelli, ma
non si presta volentieri a far da spalla a
protagonisti di più illustre casata: egli
emerge vivacemente come un demiurgo, un
astuto diplomatico, un consumato stratega
che manipola uomini e cose al fine di
assecondare i suoi desideri ed i suoi
interessi. Eccolo quindi mettere in scacco
l’avarizia e la dabbenaggine, soccorrere
l’amore contrastato, incoraggiare le buone
cause, affrontare gli usurpatori dell’altrui
buona fede, farsi paladino della giustizia
spicciola, intrigare ai danni degli intriganti.
Il tutto con le semplici ed innocue armi del
pennello da barba, del rasoio e del pettine.
E chi meglio di un barbiere, allora, potrà
raccontare le gesta del suo illustre
predecessore. II pazientissimo cliente siede
sulla poltrona nichelata, ed assiste
sgomento al periglioso mulinare
dell’affilatissimo rasoio attorno alle sue
indifese fattezze. II barbiere s’infervora
sempre di più nel narrare l’ormai passata
grandezza dei suoi colleghi d’altri tempi. Gli
altri clienti in attesa, abituati da anni alle
sparate del loro Figaro, intermezzano la
farraginosa narrazione con le arie più note
dell’Opera rossiniana, eseguendo gli
arrangiamenti che si stamparono in
Germania nel 1820. Qualcuno forse si
scandalizzerà ma da un barbiere, com’è
ormai noto ai più, ci si può aspettare di
tutto; anche di sentirlo cimentarsi in un
mestiere non suo, interrompendo, ahimè,
un delicatissimo "contropelo".
QUASI UNA
del pianista
Pasquale Iannone
FANTASIA recital
Il pianista Pasquale Iannone, dopo i successi
ottenuti alla Carnegie Hall di New York, in
Francia, Giappone, Spagna e Germania, torna
al Teatro Curci con un programma di grande
intensità e virtuosismo che passa dalla
Sonata “Al Chiaro di Luna” di Beethoven
allo spettacolare Grosses Konzertsolo di
Liszt, passando dalle opere più intense
di Chopin come lo Scherzo n.4 e la
Polonaise-Fantaisie.
concertistica
28 aprile 2012
A cura dell’Associazione
Amici della Musica M. Giuliani
Programma
L. van Beethoven,
Sonata quasi una Fantasia
op.27 n.2 “Al Chiaro di Luna”
F. Chopin, Scherzo n.4 op.54
Polonaise-Fantaisie op.61
F. Liszt, Grosses Konzertsolo
Consolazione n.3
Mephisto-Waltz n.1
43
concertistica
Cuartetango
NOCHE DE con
CUARTETANGO
29 aprile 2012
…“Sono felice di aver fornito le partiture
autografe di mio padre ai componenti del
Cuartetango; non solo non mi hanno deluso,
ma sono riusciti a sorprendermi per la loro
eccellente interpretazione della musica del più
grande compositore argentino e uno dei più
grandi musicisti del Novecento. Mi auguro che
proseguano in questa ardua impresa, perché
anche mio padre si sarebbe sentito orgoglioso
di loro”… Daniel Piazzolla
Il Cuartetango nato nel 1995 dall’incontro tra
musicisti argentini ed italiani svolge un’intensa
attività concertistica, partecipando con
successo alle più importanti manifestazioni e
rassegne musicali
italiane, collaborando
con rinomate
associazioni musicali
ed esibendosi in
prestigiosi teatri e sale da
concerto in Italia ed
all’estero. Per la sua opera
di diffusione della musica di
Astor Piazzolla, il Cuartetango
è stato più volte invitato da S.
E. l’Ambasciatore della
Repubblica Argentina ad esibirsi in
occasione delle celebrazioni della Festa
Nazionale presso l’Ambasciata Argentina in
Italia.In collaborazione con l’attore
argentino Michelangelo Tarditti, il
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
Flauto / Raùl Jorge Dousset
Violino / Giuliano Bisceglia
Pianoforte / Luis Gabriel Chami
Violoncello / Gianfranco Benigni
Ballerini / Silvia Bibiana
Reynoso, Mariano Martin
Navone, Marcelo Horacio
Alvarez, Sabrina Amato
Programma
Caminito, J. De Dios Filiberto
Tinta Roja, S.Piana-C.Castillo
El Firulete, M. Mores
Escualo, Juan Manuel Fangio,
A. Piazzolla
E Choclo, A.Villoldo
Mi amigo Cholo, A. Stampone
Oblivion, A. Piazzolla
Nocturna, J. Plaza
La Bordona, E. Balcarse
Danzarín, J. Plaza
La Cumparsita,
G. Mastos Rodriguez
44
Cuartetango ha presentato lo spettacolo
“Borges-Piazzolla” . Il gruppo è stato seguito
con interesse dal TG2, TG3, e RAI International
che gli ha dedicato degli ampi servizi, in
occasione dei suoi concerti più importanti. Il
CD intitolato “Cuartetango interpreta Astor
Piazzolla” è stoto presentato nei programmi di
Radio Vaticana, della Continental Radio di
Buenos Aires, della New Hampshire Public
Radio (USA.
LA NOTTE
DEGLI
ELEMENTI
Aria, acqua, terra, fuoco!
Spesso ci dimentichiamo le cose essenziali: il
colore dell’acqua, il suono del vento, l’odore
della terra, la magia del fuoco. Nel corso dei
secoli gli elementi sono stati al centro della vita
dell’uomo, aiutandolo a governare la Natura e
a comprendere il proprio personale Destino. La
Notte degli elementi pone al centro
dell’attenzione queste emozioni e lo fa nel
cuore della location che visita. Con statue di
fuoco, angeli volanti, titani dorati, sirene
contorsioniste. Uno spettacolo evocativo,
intriso di misticismo e poesia, di immagini vive
e potenti. Che trasforma le bellezze
architettoniche e le fa vivere di una luce nuova.
Lo spettacolo è proprio una combinazione dei
quattro elementi. L’ARIA viene invasa dalle
esibizioni di straordinari artisti, a volte liriche, a
volte potenti, che partono sempre dalla TERRA,
come a ricordarci che ogni cosa ha radici.
Dentro una vasca con mille litri d’ACQUA balla
una sirena contorsionista. E il FUOCO avvolge e
fa da contrappunto ad ogni esibizione. Un cast
straordinario per una serata di emozioni forti
ed indimenticabili. Artisti che provengono da
esperienze diverse come il Cirque du Soleil, i
Casinò di Las Vegas, ma anche il Lido di Parigi,
il circo classico italiano e la drammaturgia della
piazza. Ma che convergono in un’unica
direzione spettacolare in grado di stupire il
pubblico di ogni età
terra, Circo
acqua, e Dintorni
aria, fuoco
physical
theatre/
danza
5 maggio 2012
ARENA DEL CASTELLO
da un’idea di
Pietro Chiarenza
e Alessandro Serena
45
concertistica
CONCERTO
SINFONICO
con i finalisti
del 15° concorso
internazionale pianistico
Premio Mauro Monopoli
12 maggio 2012
“Con la Speranza che le Giovani Generazioni
siano al servizio della Musica e sappiano
donare, attraverso il Suono, quello che i
Grandi Geni hanno creato per arricchire la
Vita Spirituale degli Esseri Umani”
è la dedica speciale che il grande maestro
Carlo Maria Giulini, aveva voluto esprimere
nel 2004, nell'accettare la Presidenza
Onoraria del Concorso. La sua guida
spirituale e musicale vuole essere, ancora di
più oggi che il Maestro ci ha lasciati, un
grande viatico per tutti i giovani musicisti del
mondo. Nato nel 1990 il Concorso Musicale
“Città di Barletta” ottiene un enorme
successo. Nel 1996 il Concorso diventa
Europeo. Nello stesso anno scompare a soli
21 anni il giovane pianista Mauro Paolo
Monopoli. A lui viene dedicato il Concorso
Pianistico Internazionale “Premio Mauro
Paolo Monopoli”, nato nel 1997, che ottiene
immediatamente un prestigio internazionale.
Record di presenze straniere nella passata
Edizione per i Concorsi che hanno avuto circa
500 partecipanti provenienti da ben 40
nazioni diverse, in uno spettacolare
confronto di giovani musicisti di tutto il
mondo. L'Edizione 2012 che si svolgerà dal 7
al 12 maggio avrà un prestigioso nome del
concertismo internazionale come Presidente
della Giuria, e prevede premi per 25.000
Euro e numerosi Concerti-Premio. La Finale
con l'Orchestra, che si svolge nella splendida
e prestigiosa cornice del Teatro Comunale
Curci, è divenuto quindi un momento di
grande interesse musicale che offre agli
spettatori la possibilità di ascoltare e di
essere protagonisti, grazie al “Premio del
Pubblico”, nella scelta di musicisti di
altissimo valore artistico.
A cura dell’Associazione
Cultura e Musica G. Curci
N.B. L'ingresso al concerto della FINALE del
PREMIO MPM che si svolgerà presso il Teatro
Comunale Curci, il 12 maggio 2012, quest'anno
sarà ad Invito. I possessori dell'Abbonamento
MUSICA e CONCERTISTICA potranno ritirare l'invito
per il concerto presso il Botteghino del Teatro
Curci, dietro presentazione di uno dei due
abbonamenti.
46
20 novembre 2011
IL GRANDE JAZZ
in collaborazione con
l’Associazione Played in Italy
High Five Quintet con Fabrizio
Bosso e Daniele Scannapieco
10 febbraio 2012
CONCERTO DELLA MEMORIA
in collaborazione con
Lions Club Internazionale
direttore Lior Shambadal
(Direttore stabile dei Berliner
Synphoniker)
G.A.I.A. Chamber Orchestra
violino solista Carmelo Andriani
prezzi
cartellone
serale
50