Diapositiva 1 - Università degli Studi di Udine

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F.Marangon
06/12/2010
Università degli Studi di Udine
Facoltà di Economia
Associazione Etica ed Economia
di Udine
Unione Cristiana Imprenditori
Dirigenti Sezione di Udine
ETICA ED ECONOMIA
AMBIENTE
Francesco Marangon
Dipartimento di Scienze Economiche
Professore Ordinario di Economia ed Estimo Rurale
Docente di
Economia Ambientale (Università di Udine)
Ricettività Turistica (Università Udine)
Economia dello Sviluppo. L’analisi costi-benefici (Univ. Udine e Trieste)
Environmental Economics (Nova Gorica University - SLO)
Anno Accademico 2010/11
L’insufficienza della contabilità nazionale
• La contabilità nazionale rileva il livello di produzione e di
consumo sviluppato all’interno di una nazione e le sue
variazioni nel tempo, descrivendo anche la struttura
produttiva e i suoi fattori di produzione, la dimensione degli
investimenti e dei risparmi
– Misurazione dei flussi di beni e servizi che possano essere tradotti
in puri termini monetari
• I principali indicatori macroeconomici sono
–
–
–
–
Prodotto Interno Lordo (PIL)
Prodotto Interno Netto (PIN)
Prodotto Nazionale Lordo (PNL)
Prodotto Nazionale Netto (PNN)
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L’insufficienza della contabilità nazionale
• Sono necessarie correzioni al sistema
convenzionale di contabilità nazionale
– Attribuire un valore alle risorse naturali in quanto
risorse scarse
– Valutare gli effetti delle politiche economiche sul
patrimonio naturale
– Detrarre le spese ambientali dall’analisi del
prodotto, perché non creano nuova ricchezza, ma
ripristinano il suo valore originario
• Le correzioni:
– Nuovi indicatori economici
– Adattamento dei conti nazionali
– Creazione di un sistema di rilevazione parallelo
Per cercare una sintesi
INDICATORI di
SOSTENIBILITÀ
• Indice di Sviluppo Umano
• Impronta ecologica
• Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo
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L’economia dello sviluppo
 Il concetto di sviluppo e le origini
dell’ECONOMIA DELLO SVILUPPO
coincidono storicamente con il processo
di decolonizzazione che ha
caratterizzato molti Paesi del Sud del
Mondo
 The West and the Rest: sottosviluppo,
ovvero le condizioni che caratterizzano i
Paesi del Mondo con bassi tassi di
crescita economica.
Lanza, 2006
L’economia dello sviluppo
• Una lettura più moderna utilizza il termine
sviluppo per includere nel processo di crescita
una serie di categorie non strettamente
economiche, quali gli aspetti sociali o la
possibilità di accedere a un’istruzione
qualificata.
• In una seconda fase lo sviluppo viene ad
essere “sociale” e non più quindi unicamente
legato alla crescita del reddito, ma anche ad
una serie di variabili sociali (istruzione, sanità,
diritti civili e politici, tutela delle minoranze)
essenziali nel processo.
Lanza, 2006
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L’economia dello sviluppo
Tra le diverse teorie o approcci in tema di
sviluppo, recentemente sono sorte due
diverse percezioni del concetto di
sviluppo:
– quello dello sviluppo umano
– quello dello sviluppo sostenibile
che rappresentano le nuove (eterodosse)
teorie dello sviluppo, prendendo in
considerazione anche aspetti non
pecuniari del benessere.
Lo sviluppo umano
 Dal 1990 l’ONU, tramite l’UNDP (United Nations
Development Programme), pubblica annualmente un
rapporto sulla dimensione umana dello sviluppo.
 Il Rapporto sullo Sviluppo Umano è il risultato di una
forte presa di coscienza e della riscoperta di un dato
essenziale: l’uomo è il fine ultimo dello sviluppo, non un
mezzo per creare ricchezza e crescita economica.
 Nell’ottica di questi rapporti, se la crescita del PNL è
considerata obiettivo intermedio ed indispensabile,
diventa di fondamentale importanza studiare il modo in
cui questa crescita, in società differenti, si traduca – o
manchi di tradursi – in Sviluppo Umano.
 In questa prospettiva si colloca la necessità di un migliore
rapporto tra crescita economica e Sviluppo Umano,
rapporto che non va considerato automatico.
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Lo sviluppo umano
• Le considerazioni degli economisti sui mezzi
necessari a raggiungere elevati standard di crescita
hanno offuscato il fatto che l’obiettivo principale dello
sviluppo è quello di offrire vantaggi alle persone, non
solo in termini di crescita del reddito.
• Naturalmente tra le varie cose che migliorano il livello
di vita delle persone vi è anche un reddito maggiore
ma, come si sostiene nel Rapporto sullo Sviluppo
Umano dal 1991, “il reddito non è la somma totale
della vita dell’uomo”.
• Perciò, sostiene lo stesso Rapporto, “Lo Sviluppo
Umano è un processo di ampliamento delle scelte
delle persone e del livello di benessere da loro
raggiunto”.
Lo sviluppo umano
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Lo sviluppo umano
Lo sviluppo umano
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Lo sviluppo
umano
Lo sviluppo umano
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Lo sviluppo umano
Un livello di HDI sopra 0,9 rappresenta molto
alto sviluppo. In questa fascia, composta di 38
paesi, sono presenti la gran parte dei paesi
sviluppati di Nord America, Europa occidentale,
Oceania ed Asia dell'Est.
Un livello di HDI sotto 0,5 rappresenta basso
sviluppo. In questa fascia ci sono 24 paesi quasi
tutti localizzati in Africa.
IMPRONTA
ECOLOGICA
Immaginiamo una città sotto una cupola di vetro
emisferica trasparente che faccia passare luce
ma non permetta il passaggio di cose materiali.
Per poter continuare a
vivere all’interno della
cupola i cittadini hanno
bisogno di una quantità di
terreno (zone agricole,
foreste, fiumi ecc.) che dia
le risorse necessarie e
assorba gli scarti prodotti.
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Cupola
elastica e
trasparente
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IMPRONTA
ECOLOGICA
 Il territorio racchiuso sotto la cupola
corrisponde all’ “impronta ecologica”
di quei cittadini.
 La capacità produttiva e di sostenere la
vita di quel territorio è la “biocapacità”.
 Sotto la nostra cupola, in condizioni di
equilibrio stazionario (sostenibilità), la
biocapacità è equivalente all’impronta.
IMPRONTA
ECOLOGICA
Area totale di ecosistemi terrestri ed
acquatici - indipendentemente da dove
tale territorio sia situato - richiesta per
produrre le risorse che una
determinata popolazione umana (un
individuo, una famiglia, una comunità,
una regione, una nazione, ecc.)
consuma e per assimilare i rifiuti che
la stessa popolazione produce.
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IMPRONTA
ECOLOGICA
51 miliardi di ettari
superficie complessiva del pianeta
15 miliardi di ettari
sono rappresentati dalle terre emerse
(35% aree utilizzate dall’uomo)
12% delle terre emerse per le altre specie
per gli umani rimangono
1,8 ettari a testa
Ma IE 2,7 ettari
il consumo delle risorse naturali da
parte dell’uomo ha superato
la capacità biologica della Terra di circa il 20%
IMPRONTA
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ECOLOGICA
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IMPRONTA
ECOLOGICA
Mondo 2,7 gha*
* un ettaro globale (gha)
è un ettaro con la
capacità media mondiale
di produrre risorse e
assorbire materiali di
scarto
IMPRONTA
ECOLOGICA
* un ettaro globale (gha)
è un ettaro con la
capacità media mondiale
di produrre risorse e
assorbire materiali di
scarto
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IMPRONTA
ECOLOGICA
IMPRONTA
ECOLOGICA
Guardare oltre il PIL
Per molto tempo il PIL è stato utilizzato come
indicatore di progresso. Anche se il reddito
costituisce un aspetto importante dello sviluppo,
esistono altre componenti: il benessere
comprende anche elementi sociali e personali
che, insieme, ampliano la gamma di possibilità,
per le persone, di vivere vite soddisfacenti.
Inoltre, sorpassato un certo livello di reddito,
alcuni indicatori di benessere umano, come
l’aspettativa di vita, non aumentano più in maniera
proporzionale al reddito pro capite (fig. 31).
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Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo (QUARS)
www.sbilanciamoci.org
Una regione (o in generale, un territorio) caratterizzata da
una buona qualità dello sviluppo è una regione in cui
• la dimensione economica (produzione, distribuzione,
consumi) è sostenibile e compatibile con i fattori
ambientali e sociali,
• dove i servizi sociali e sanitari soddisfano in modo
adeguato tutti i cittadini,
• dove è viva la partecipazione alla vita culturale,
sociale e politica da parte di tutti,
• dove si realizzano le condizioni necessarie
• a garantire i diritti e la parità di opportunità
economiche, sociali e politiche tra tutti gli
individui a prescindere dal loro reddito,
sesso o paese di origine,
• dove l’ambiente ed il territorio sono tutelati.
Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo (QUARS)
www.sbilanciamoci.org
Il QUARS si basa su variabili suddivise in sette gruppi tutti
caratterizzati dalla stessa importanza:
1. Ambiente: valutazione dell’impatto ambientale che deriva dalle forme di
produzione distribuzione e consumo e buone prassi intraprese per mitigare i relativi
effetti.
2. Economia e lavoro: condizioni lavorative e di redistribuzione del reddito.
3. Diritti e cittadinanza: inclusione sociale di giovani, anziani, persone
svantaggiate e migranti.
4. Pari opportunità: Differenza di accesso e di partecipazione alla vita
economica, politica e sociale tra uomini e donne.
5. Istruzione e cultura: partecipazione al sistema scolastico,
qualità del servizio, grado di istruzione della popolazione, domanda
e offerta culturale.
6. Salute: qualità ed efficienza del servizio, prossimità, prevenzione,
salute generale della popolazione.
7. Partecipazione: partecipazione politica
e sociale dei cittadini.
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Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo (QUARS)
www.sbilanciamoci.org
Manca il PIL, perché:
1. non riflette la distribuzione del reddito
2. non include parti importanti dell’attività
economica (lavoro domestico, sommerso,
settori informali)
3. non contabilizza le “esternalità negative”
(danni ambientali, industria militare,
foresta amazzonica)
4. somma le spese riparatorie o
difensive (depurazione, incidenti
stradali, “paradosso” distruzione
ricostruzione)
Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo (QUARS)
www.sbilanciamoci.org
AMBIENTE
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Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo (QUARS)
www.sbilanciamoci.org
CLASSIFICA FINALE
Indice di Qualità Regionale
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Indice di Qualità Regionale
dello Sviluppo (QUARS)
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Oltre il PIL: ambiente e sostenibilità nelle misurazioni
del benessere in Friuli Venezia Giulia
Francesco Marangon e Stefania Troiano, Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Udine
Congiuntura, 2010
Indicatori
urbani
BIL
Italia
Oggi
Il Sole 24 Ore
PIL
Ecosistema
urbano
Ecosistema
bambino
GO
PN
TS
UD
Fascia alta
Fascia medio-alta
Fascia media
Fascia bassa
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