IL PROGETTO “Pro Service Learning” DOCUMENTO

IL PROGETTO “Pro Service Learning”
DOCUMENTO PROGRAMMATICO
PREMESSA
Il Progetto nasce dalla convinzione che la Scuola già da tempo si è aperta al territorio e sta
offrendo un servizio utile alla comunità, ma senza seguire un particolare progetto pedagogico e
metodologico. La scuola tradizionale, quella della lezione frontale, dell’imparare nozioni, del
rimanere chiusi in aula è ormai superata da tempo e il Service Learning rappresenta in maniera
perfetta la soluzione per mettere in pratica ciò che viene imparato nelle aule per lavorare in
modo solidale per il
bene comune e contemporaneamente sviluppare nel territorio
apprendimenti in grado di generare saperi e competenze L’obiettivo perseguito è una
competenza trasversale, utile a scuola, ma con ricadute sulla comunità e sul territorio che diventa
uno spazio di partecipazione e apprendimento per sviluppare nelle giovani generazioni una
solidarietà intelligente che li vede protagonisti e attori.
Il Service Learning è una pratica educativa utilizzata già da tempo negli USA e nell’America
Latina, che arriva in Europa relativamente tardi, agli inizi del XXI secolo, in Germania, Olanda,
Svizzera, Spagna, con diverse definizioni. In Italia, nonostante i contatti e la collaborazione tra
specialisti nordamericani e università e scuole, non si è arrivati, se non di recente alla creazione
di un movimento italiano di Service Learning, sebbene tutti siano concordi nel sostenere che
nelle nostre scuole tanti insegnanti lo praticano da anni, senza dargli una connotazione
metodologica e pedagogica precisa. Oggi il Service Learning entra di fatto nelle nostre scuole
come avanguardia educativa, la cui diffusione sta crescendo grazie ai contatti e ai coinvolgimenti
didattici fra scuole e all’impegno di professori universitari come Italo Fiorin che alla LUMSA di
Roma ha dato vita alla Scuola di Alta Formazione “Educare all’incontro e alla solidarietà” (EIS).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Scopo di questo progetto è quello di fornire a tutti i protagonisti dell’educazione alla cittadinanza
il sostegno e le risorse utili, perché i giovani possano avere un ruolo sempre più attivo e
propositivo nella società, imparando a conciliare lo studio scolastico con l’impegno sul territorio.
Nonostante l’interesse per questioni che riguardano la società nel suo complesso, come quelle
dell’attualità politica, sociale, economica, scientifica e culturale, non sempre i giovani possiedono
tutti gli strumenti necessari per esercitare un ruolo attivo quali futuri cittadini.
Perciò il Service Learning permette loro di essere protagonisti, lasciandoli gestire un progetto
dalle fasi iniziali di pianificazione fino alla valutazione conclusiva, collegandolo con i contenuti di
apprendimento, seguendo tre caratteristiche programmatiche, solidarietà, protagonismo degli
studenti, apprendimento sistematico e articolato con l’azione solidale: questo è Service Learning.
Avviare nel nostro territorio una rete di scuole che “progetta” è dunque un’importante occasione
di cittadinanza attiva che gli studenti possono vivere diventandone protagonisti.
Finalità:
 Aumenta il senso di responsabilità, le competenze sociali e l’autostima
 Diminuisce l’esposizione ai comportamenti a rischio
 Migliora la relazione con gli altri e con i membri di diverse etnie
 Aumenta la capacità di affrontare le diversità culturali
 Crea maggior fiducia negli altri
 Incrementa la disponibilità a lavorare con anziani e diversamente abili
 Aumenta l’empatia e la disponibilità all’aiuto e ad impegnarsi in azioni di volontariato
 Migliora i risultati in lettura e scrittura, arte e matematica
 Aumenta la partecipazione in classe e la motivazione allo studio
 Riduce il numero di assenze e la dispersione scolastica
 Aumenta il rispetto fra docente e studente
 Crea un clima scolastico più positivo
La progettazione di ogni fase del progetto Service Learning:
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Prevede un legame tra studio (Learning) e impegno (Service) stretto, non occasionale o
casuale: si studia effettivamente ciò che serve per risolvere un problema reale
Il contributo dato è sia intellettuale (approfondimento teorico) sia pratico (servizio
concreto)
Non si aggiunge ma si integra nella normale attività curriculare scolastica come metodo
per sviluppare conoscenze e competenze
Gli studenti sono protagonisti dall’identificazione del problema allo sviluppo
dell’intervento
FORMAZIONE DI UNA RETE REGIONALE
La creazione di una rete di scuole, che condividano la pedagogia Service Learning quale buona
pratica didattica, sia curricolare che extracurricolare, e collaborino ad un confronto aperto,
assume una valenza essenziale, in quanto favorisce il confronto didattico e un’organizzazione più
razionale delle risorse, anche economiche.
FORMAZIONE
Tenendo conto che esistono pochissime esperienze di Service Learning nella scuola italiana è
necessario prevedere un’attività di formazione sia dei docenti che degli studenti.
La Rete potrà avviare un percorso di formazione per docenti e studenti, appoggiandosi alle
istituzioni internazionali presenti nel settore, oltre che alle risorse derivanti dai consolidati
rapporti con le scuole partner che già adottano il Service Learning.
INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO
L’approccio alla pedagogia-metodologia Service Learning è sicuramente sia curricolare che
extracurricolare.
Il progetto Service Learning prevede una forte integrazione con i contenuti curriculari, ma anche
riflessioni, ricerca, sviluppo di competenze per la cittadinanza e il lavoro.
L’approccio extracurricolare è rappresentato dal vincolo che si stringe con il territorio e
l’applicazione sul campo di quanto si è imparato, consentendo la crescita di nuove conoscenze e
competenze.
AREE TEMATICHE
Le aree tematiche e le discipline interessate al progetto sono potenzialmente tutte.
All’interno di ogni scuola liberamente i Consigli di Classe possono, se lo ritengono opportuno,
utilizzare il Service Learning quale metodo assunto dal Consiglio per raggiungere i medesimi
obiettivi individuati nell’approccio extracurricolare.
Poiché si tratta di coltivare abilità trasversali, ogni disciplina potenzialmente partecipa al loro
raggiungimento, anche all’interno delle tematiche di Cittadinanza e Costituzione, e ogni indirizzo
è libero di inserire il Service Learning nella programmazione del Consiglio di Classe, poiché si
tratta di metodologia e non di disciplina.
SOSTENIBILITA’
Il progetto di Rete per la realizzazione di un ciclo di attività, potrà avvenire con il sostegno di più
partner, tra i quali, a solo titolo esemplificativo, il MIUR, l’USR Umbria, la Scuola e le famiglie degli
studenti partecipanti.
La formazione iniziale di docenti e studenti è assolutamente necessaria in assenza di esperienze
strutturate nel settore del Service Learning.
La scuola polo propone pertanto alle scuole della Rete un Piano di Formazione, al termine del
quale ogni scuola costituirà al proprio interno, secondo proprie modalità, un gruppo di lavoro
con la partecipazione di studenti e docenti, che organizzerà l'attività di Service Learning.
A livello di rete sarà costituito un gruppo di lavoro, composto da un docente e uno studente per
ogni scuola, che coordinerà la produzione dei materiali e la realizzazione degli incontri tra le
scuole.
Le scuole si adopereranno per sostenere la partecipazione di propri studenti e docenti agli
incontri di Service Learning e alle attività di formazione.
Umbertide, lì 26 febbraio 2017
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Franca Burzigotti